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Marx (plusvalore, alienazione, saggio del profitto, proletariato e lotta di classe), Appunti di Filosofia

I filosofi, secondo Marx, non devono limitarsi a interpretare il mondo, ma devono impregnarsi per trasformarlo concretamente. Non basta ricorrere al materialismo, occorre anche interpretare l’uomo nella sua dimensione storica e reale, in qualche modo bisogna recuperare lo storicismo di HEGEL. Elabora un prospettiva chiamata materialismo storico, secondo questa teoria i protagonisti della storia sono gli uomini nelle loro concrete attività. Marx critica tutte le ideologie, cioè le teorie che si pongono come rappresentazioni definitive e oggettive della società, senza riconoscere che esse costituiscono il prodotto di una certa epoca storica e di un certo clima culturale. Marx, quindi, propone di studiare la storia e la società con un atteggiamento scientifico e non ideologico. Marx afferma che alla base della storia, c’è la vita materiale degli esseri umani, che mirano a procurarsi i mezzi di sussistenza. Questo modo di produzione (struttura) si può articolare in:

Tipologia: Appunti

2023/2024

Caricato il 10/04/2024

mariavittoriadiomedi
mariavittoriadiomedi 🇮🇹

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Scarica Marx (plusvalore, alienazione, saggio del profitto, proletariato e lotta di classe) e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! Biografia Nasce a Treviri nel 1818, da una famiglia ebrea. Studia giurisprudenza e filosofia. Entra in contatto con il club dei giovani Hegeliani, sinistra hegeliana; studia a fondo la sua filosofia. Dopo la laurea diventa giornalista e si trasferisce a Parigi dove conosce alcuni esponenti del socialismo francese, quindi si avvicina al comunismo. Si dedicherà anche a studi di carattere storico, filosofico, politico e economico e stringerà amicizia con Engels, questa sarà un’amicizia che durerà tutta la vita, sarà sempre di conforto non solo morale ma anche materiale. Nel 1845 insieme Marx e Engels si traferiscono a Bruxelles e iniziano a pubblicare diverse opere insieme e la lega dei comunisti gli da l’incarico di elaborare un documento teorico-programmatico che avrà il titolo di “manifesto del partito comunista”. Tornato in patria viene cacciato via perchè vi erano i moti rivoluzionari, così si trasferisce a Londra. Si ritira dalla politica attiva e inizia a lavorare nel British Museum. Nel 1864 viene fondata l’associazione nazionale dei lavoratori e lui è la figura dominante, ed è qui redige il primo volume della sua opera più importante che è il capitale. Il secondo e terzo volume verranno pubblicati dopo la sua morte grazie al suo amico Engels che decifra gli scritti dell’amico. Muore nel 1883 a Londra. Marx critica Hegel Fa una critica alla politica di Hegel, secondo il filosofo l’idealismo di Hegel viene considerato un “misticismo logico”, perchè venera l’idea. Marx dice che lo stato è il riflesso dei rapporti che si istituiscono al livello della società civile. Lo stato borghese realizza l’uguaglianza dei cittadini solo in maniera formale, ma nella società civile continuano ad esserci della disuguaglianze. Non serve solo un’emancipazione politica, ma bisogna cercare di raggiungere un’emancipazione umana che permette a tutti gli uomini di esercitare pienamente i propri diritti . Secondo Marx, l’emancipazione umana non può avvenire percorrendo solo la strada proposta dalla sinistra hegeliana, cioè semplicemente criticando la religione. Per il filosofo gli uomini ricorrono alla religione per dare un senso alla sofferenza e alla sfruttamento, di cui sono vittime della società. Non basta, dunque, prendere coscienza che la religione è illusoria (come sosteneva Feurbach): per liberare gli uomini da queste false credenze bisogna eliminare le disuguaglianze sociali. La concezione materialistica della storia I filosofi, secondo Marx, non devono limitarsi a interpretare il mondo, ma devono impregnarsi per trasformarlo concretamente. Non basta ricorrere al materialismo, occorre anche interpretare l’uomo nella sua dimensione storica e reale, in qualche modo bisogna recuperare lo storicismo di HEGEL. Elabora un prospettiva chiamata materialismo storico, secondo questa teoria i protagonisti della storia sono gli uomini nelle loro concrete attività. Marx critica tutte le ideologie, cioè le teorie che si pongono come rappresentazioni definitive e oggettive della società, senza riconoscere che esse costituiscono il prodotto di una certa epoca storica e di un certo clima culturale. Marx, quindi, propone di studiare la storia e la società con un atteggiamento scientifico e non ideologico. Struttura e sovrastruttura di una società Marx afferma che alla base della storia, c’è la vita materiale degli esseri umani, che mirano a procurarsi i mezzi di sussistenza. Questo modo di produzione (struttura) si può articolare in: Forze produttive, risorse impiegate della produzione (persone che compiono il lavoro, i mezzi • tecnologici e le competenze utili — conoscenze tecniche scientifiche che vengono utilizzate per utilizzare e incrementare la produzione). Rapporti di produzione, le relazioni che si stabiliscono tra gli uomini all’interno del sistema • produttivo e che disciplinano il modo in cui vengono distribuiti e utilizzati i mezzi di produzione e ripartiti i prodotti. I rapporti di produzione trovano la loro espressione giuridica nei rapporti di proprietà. Struttura e Sovrastruttura Il modo di produzione, secondo il filosofo, costituisce la base materiale, ossia la struttura della società, quindi a partire dalla struttura si sviluppa la sovrastruttura, che comprende tutte le relazione giuridiche e politiche, le costruzioni teoriche o spirituali (morale, la religione, la filosofia, il diritto) e anche la “coscienza che gli uomini hanno di se”. Per Marx la sovrastruttura di un’epoca rispecchia le concrete condizioni di vita dei cittadini e i rapporti di potere che caratterizzano la società, in particolare riflette gli interessi della classe dominante: nella società capitalistica, ad esempio, l’ideologia dominante è quella della borghesia industriale. In che modo Marx interpreta la storia? Per Marx ogni cambiamento storico è la conseguenza di un contrasto che si crea tra forza produttive e forze di produzione. Mentre le forze produttive sono molto dinamiche, i rapporti di produzione sono più statici e non riescono ad adattarsi ai mutamenti che si verificano nella forze produttive. Un cambiamento delle forze produttive comporta una diversa distribuzione del potere economico e quindi la creazione di una nuova classe sociale dominante, per la quale i vecchi rapporti di produzione appaiono come un ostacolo da superare. Di conseguenza risulta inevitabile lo scontro non solo a livello sociale, ma anche politico e culturale. Questo superamento può avvenire solo un evento rivoluzionario: con la rivoluzione la classe sociale portatrice di nuove forze produttive si sostituisce alla vecchia classe dominante imponendo nuovi rapporti di produzione e una nuova sovrastruttura; in questa prospettiva la storia è un susseguirsi di lotte tra classe sociali. Marx osserva che questo è avvenuto quando la borghesia ha scalzato l’aristocrazia; allo stesso modo nella società borghese e capitalistica il proletariato è destinato a sostituirsi alla borghesia e imporre un nuovo modo di produzione. Il socialismo porta in sé il socialismo, in quanto genera per la prima volta le condizioni favorevoli ad una rivoluzione comunista mondiale. Nella sua opera il capitale, Marx analizza il sistema economico-capitalistico a partire dal concetto di merce e valore. La merce indica qualunque bene, materiale o in materiale, che è frutto del lavoro dell’uomo e viene scambiato sul mercato. La merce ha un valore d’uso (che consiste nella sua utilità), ma possiede anche un valore di scambio perchè può essere scambiata anche con gli altri oggetti o servizi. Mentre il valore d’uso dipende strettamente dalla qualità della merce, il valore di scambio deriva dalla quantità di lavoro socialmente necessaria alla sua produzione in una determinata epoca storica. Marx contesta il cosiddetto “feticismo delle merci”, che consiste nel considerare le merci come delle cose che abbiamo valore di per sé (dimenticando che le merci sono invece il frutto del lavoro umano). La caratteristica del capitalismo è costituito dal fatto che la produzione non è finalizzata al consumo, bensì all’accumulazione di denaro.
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