Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

SEO (Search Engine Optimisation) BASE, Appunti di Economia

Una panoramica sul funzionamento dei motori di ricerca, in particolare di Google, e sull'importanza della SEO per migliorare il posizionamento delle pagine web sui motori di ricerca. Vengono descritti gli algoritmi di Google e il processo di crawling, indexing e ranking. Inoltre, viene spiegato il concetto di query e la differenza tra keyword e keyphrase. Infine, viene presentata la teoria della Long Tail e l'importanza di lavorare su keyphrase valide per avere una fetta di mercato maggiore.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 07/02/2024

Ludovica_bert
Ludovica_bert 🇮🇹

4

(1)

54 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica SEO (Search Engine Optimisation) BASE e più Appunti in PDF di Economia solo su Docsity! 1 2. SEO (Search Engine Optimisation) BASE Capitolo 1 – obiettivi, programma ed introduzione Obiettivi:  Comprendere le modalità di funzionamento dei motori di ricerca, e in particolare di Google  Conoscere i principali elementi in grado di determinare il posizionamento sui motori di ricerca  Imparare a sviluppare una strategia SEO per il proprio sito SEO: insieme delle attività finalizzate a migliorare il posizionamento delle proprie pagine web sui motori di ricerca tramite le key word. E’ il canale di acquisizione più efficace per l’85% dei responsabili di siti e-commerce per il traffico organico, quindi richiesto dall’utente (Pull strategy). L’investimento fatto in SEO porta frutto molto a lungo una volta conquistato il posizionamento. Capitolo 2 – Motore di ricerca = Google Il motore di ricerca più usato al mondo è Google. Ha una quota di mercato quasi monopolista e gli consente di adottare le soluzioni migliori, più avanzate tecnologicamente; di rappresentare lo stato dell’arte dell’Information Retrival, disciplina alla base della SEO. Le quote residuali sono Bing (gi{ preinstallato su tutti i dispositivi Windows, eredita la posizione), Yahoo (ha un posizionamento storico prima di Google), Baidu (motore di ricerca solo per il mercato cinese), Yandex (motore di ricerca russo e dell’area ex sovietica), altri. Come funziona? Si basa su un algoritmo, sequenza di istruzioni codificate in un linguaggio, finalizzata la raggiungimento di un risultato specifico. Un esempio di algoritmo è una ricetta da cucina: una serie di istruzioni nel linguaggio italiano per conseguire un piatto. L’algoritmo deve istruire l’elaboratore elettronico a compire un’azione tenendo in considerazione che l’elaboratore elettronico non ha esperienza pregressa quindi deve dare tutte le informazioni utili per conseguire l’azione. Tre algoritmi di Google:  Crawling: da vita al crawler/spider/robot/bot. La fase crawling è la fase attraverso la quale l’algoritmo scansiona tutto il web, partendo da una pagina e seguendo i link in essa contenuti l’algoritmo prosegue vedendo le altre pagine e così via (vedi immagine). Questo processo è chiamato discovery ed è il principale processo presso il quale opera Google. Quando viene conclusa ricomincia perché comunque il web cambia, alcune pagine sono state cancellate, altre create, i contenuti cambiano ecc… 2  Indexing: È un enorme database. Tutti i risultati che vengono trovati durante la fase precedente di crawling, l’algoritmo ne tiene traccia e crea la Posting List cioè il suo indice costituito da un dizionario, che contiene tutti i termini trovati, e dalla lista dei post, celle con dei codici alfanumerici che codificano le url delle pagine all’interno delle quali quel termine è stato individuato. Quando fai una ricerca su Google ti appaiono top risultati in tot secondi: non è che ha creato il database da capo ma ha consultato il suo dizionario e ci ha restituito tutte le celle che codificavano il termine cercato in quei secondi. Queste pagine cercate sono chiamate SERP (Search Engine Result Page)  Ranking: è il più importante ai fini SEO. Con la fase precedente abbiamo trovato tutte le pagine che contengono le parole cercate. Queste pagine vengono ordinate con l’algoritmo di ranking partendo dal più rilevante e pertinente sito rispetto alla ricerca. È importante perché i primi hanno maggiore volume di traffico con i click. Più del 90% dei click si esauriscono nella prima pagina, meno del 9% dei click vengono fatti nella seconda pagina e meno dell’1% dei click avvengono nella terza pagina quindi è fondamentale essere nella prima pagina e nelle prime posizioni. E’ l’attivit{ che fa il SEO, far si che ci si posizioni tra le prime posizioni della prima pagina Capitolo 3 – Query: interrogazione al motore di ricerca Ogni volta che digitiamo un termine di ricerca stiamo digitando una Query: è l’interrogazione che rivolgiamo al motore di ricerca nonché database. Si distingue in due famiglie:  Keyword: è una query composta da un solo termine. E’ più difficile posizionarle, troppo generiche  Keyphrase: è una query composta da due o più termini. È più facile posizionarle e sono migliori qualitativamente. Dicono molto di chi li digita e c’è più propensione alla conversione 5 Ad esempio: se cerco la parola “Napoleone” mi compaiono 14.900.000 risultati. Mettiamo che il sito in oggetto abbia la parola “Napoleone” ripetuta 6 volte. Quindi il peso sarà: w=6/14.900.000= 0.0000004 ed è un numero basso, bisogna cercare di averlo il più alto possibile e quindi avere l’IDF più basso possibile. La semantica latente (LSI=Latent Semantic Indexing) rappresenta un modalit{ con qui l’algoritmo di ranking opera. I termini di una lingua non compaiono mai da soli all’interno di un testo ma vengono susseguiti da una serie di termini correlati che vengono definiti dominio o campo semantico. La loro frequenza con sui sono presenti può rappresentare uno strumento per valutare la pertinenza ad una data query. Quindi un testo ottimizzato semanticamente dal punto di vista SEO utilizzerà non solo la query principale ma anche tutto il dominio semantico correlato a quel termine che consentirà di posizionare meglio il sito. La Long Tail è una teoria che supporta quella che sarà la strategia delle azioni SEO. La considerazioni alla base della teoria affermano che se si esamina il mercato delle keyword, si osserva che esistono (vedi grafico):  le query con un solo termine che hanno un volume di frequenza alto ma anche una competizione molto alta  le query con 2-3 termini che hanno un volume di frequenza media con competizione media  le quary con più frasi descrittive che hanno un volume di frequenza bassa con competizione bassa Quindi analizzando il mercato della domanda di ricerca sul web si osserva che esistono molte poche keyword che fanno un milione di ricerche al mese e molte keyword che fanno meno ricerche al mese (vedi grafico). Queste ultime non hanno competizione perchè c’è sempre la possibilit{ di generare una nuova keyphrase mai generata prima e la curva quindi si appiattisce all’infinito. Se si sommano le aree fino al blu si avrà il 30% del totale delle keyword mentre la restante parte, il 70% è data dalla Long Tail perché la curva si appiattisce fino a correre indefinitamente all’infinito per il fenomeno detto prima. Lavorare sulla Long Tail significa lavorare su una keyphrase valida ed avere una fetta di mercato non secondaria ma anzi maggiore di quella che possiamo trovare con le keyword più utilizzate. 6 Capitolo 6 – L’importanza delle Keyword Le caratteristiche delle Keyword sono:  Density: la query compare all’interno di tutto il testo, comparendo sicuramente nella prima frase e nell’ultima frase  Prominence: la query tende a comparire all’inizio del testo, meglio se nelle prima parole o nella prima fase  Proximity: la keyphrase compare come blocco unico. Con la keyphrase l’algoritmo fa una verifica di matching tra la query e il testo come un blocco unico ed il testo è esattamente identico alla keyphrase cercata. Le keyword devono rispondere positivamente a queste caratteristiche per avere un fattore di ranking più alto. Il testo per posizionarsi deve seguire delle regole di SEO copirighting. Il testo deve essere sufficientemente lungo almeno 300 parole nel quale la keyword non deve essere ripetuta necessariamente ma meglio se la frequenza della keyword si aggiri intorno al 2%. Al di sopra di questa percentuale si rischia di cadere nello spam mentre una percentuale bassa annulla la rilevanza del termine all’interno del testo e condanna il testo a non posizionarsi con quella keyword. Esercitazione Usiamo Text Analyzer digitandolo su Google. Si aprirà una schermata che serve per analizzare un testo ai fini SEO. Basta incollare qualsiasi URL o il testo che voglio analizzare ed il Text Analyzer lo analizzerà. Ti dirà il numero di parole contenute e, suddivisi per gruppi di parole, di dirà la frequenza con cui si ripetono. Cercando la parola “prestiti” e copiano e incollando l’URL del primo sito organico che compare notiamo che la parola cercata è al 3° posto tra quelle più frequenti con una percentuale di frequenza ottimale del 2.3737%. Se si eliminano i termini che non centrano con il campo semantico (come le congiunzioni, preposizioni, articoli…) chiamati Stop words, che comunque sono frequenti ma non vengono conteggiate nell’algoritmo, notiamo che troviamo la Long Tail cioè altre parole inerenti al campo semantico ma che sono meno frequenti e non sono la query cercata. Capitolo 7 – Il fattore principale di ranking Il Page Rank è il fattore di ranking attorno al quale è nato Google. Nato perché i motori di ricerca prima di Google erano vittime di uno spam dilagante di siti e tutti i primi siti di ricerca erano aggravati dallo spam. L’algoritmo faticava a distinguere la qualit{ dei risultati ed ancora adesso è così ma Google decide di delegare la funzione di capire la qualit{ del testo all’essere umano adottando il principio di misurazione dei link. Il link diventavano dei strumenti che ogni sito riceveva circa la sua qualità: il numero dei link diventava simbolo di chi fosse la pagina migliore. Nasce quindi il Page Rank: 7 Somma dei link presenti all’interno della pagina. Negli anni ’90 fare SEO era avere più link possibili per avere un posizionamento migliore nella SERP. Purtroppo si è abusato di questa strategia mettendo i link del proprio sito ovunque e generando anche traffico di link a pagamento. Ad oggi il Page Rank si è evoluto nel Reasonabile Suffer e queste tecniche sono vietate. Con questo nuovo concetto i link non si contano più ma si pesano e non tutti hanno lo stesso peso (ad es: un link messo in alto alla pagina ha più possibilità di essere cliccato rispetto uni messo alla fine, il font più grande viene attribuito un maggiore peso, il colore…). Capitolo 8 – Link e collegamenti L’attivit{ di costruzione dei link è oggi tendenzialmente superata. La Link Building, che prevedeva tecniche al limite della legalità e deprecate da parte di Google, costituisce oggi un’attivit{ difficoltosa perché consiste nell’individuare le modalit{ per generare dei link, far fare qualcosa a qualcuno controvoglia, perché inserire un link nel proprio sito web costituisce un favore al posizionamento del sito messo. E’ anche a rischio penalizzazione e condannate grazie all’algoritmo che è più smart e capace di individuare e punire queste attività illecite. Uno dei portavoce di Google M. Cutts l’ha definito il Link Building “sweat plus creativity” perché è un’attivit{ complessa e faticosa e creativa perché bisognava inventarsi le modalit{ per ottenere i link e convincere altri siti a linkare il proprio sito. Ora il Link Building è definito Link Baiting. E’ un’attivit{ di creazione di esche capaci di generare dei link e la modalità in cui distribuiamo le esche è legata alla propria content strategy. Grazie alla creazione di contenuti di qualità, che fa dunque da esca, si può attrarre link verso il proprio sito. Estrema importanza dal punto di vista dei link, l’assume l’Anchor Text, un termine all’interno del testo al quale si aggrappa il link. E’ un’anteprima della pagina linkata, come un’etichetta quindi il crawler utilizzer{ l’Anchor Text per stabilire a priori il contenuto della pagina linkata. Il link deve essere contestuale cioè deve avere attinenza con il contesto della frase immediatamente precedente e successiva e soprattutto abbia un’utilit{ per l’utente. Un esempio è Wikipedia: adotta una gestione esemplare delle Anchor Text ed infatti è uno dei primi siti che compaiono sulle ricerche Google. Il testo presenta molte parole che possono essere linkate all’infinito (parole in blu nell’immagine) Esempio: vedere gli ultimi due video del capitolo.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved