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Guide e consigli
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Master in Global Marketing, Comunicazione e Made in Italy, Guide, Progetti e Ricerche di Project Management

Project work commissionato dal canale SKYTG24 - dallo step 1 allo step 5

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2018/2019

In vendita dal 25/09/2019

giorgiagio02
giorgiagio02 🇮🇹

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Scarica Master in Global Marketing, Comunicazione e Made in Italy e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Project Management solo su Docsity! Step1-GiorgiaPavone.doc Analisi della situazione attuale del mercato italiano ed internazionale dei canali del digitale terrestre e possibili scenari di sviluppo futuro. L’evoluzione del mercato televisivo Nel 1954 la televisione era l’unico mass media in grado di portare le immagini; ciò dapprima nei bar e gradualmente nelle case. Non c’erano né canali né telecomandi. In quegli anni la televisione scandiva i tempi della vita di una famiglia. Negli anni settanta- ottanta, il palinsesto operato dalle emittenti (la Rai) faceva si che per poter vedere un determinato programma una persona dovesse trovarsi nel posto giusto (davanti ad un televisore) all’ora giusta (stabilita dal programma). Nonostante siano passati solo sessant’anni, molte cose sono cambiate. Non è cambiata solo la televisione, ma anche il nostro modo di fruire l’informazione: più che di televisione dovremmo parlare di schermi che grazie alla digitalizzazione e alle tante piattaforme di distribuzione consentono di vedere ciò che vogliamo in ogni luogo e in ogni momento. I mezzi di comunicazione non sono più di “massa”, ma “personali” cioè sono flessibili dal momento che si piegano alle esigenze individuali di chi li utilizza. Il digitale terrestre si conferma la prima piattaforma di fruizione, ma il modello di TV tradizionale, pur rimanendo prevalente, avverte ormai la presenza incombente e molto dinamica dei canali tematici, dove si stanno concentrando le strategie di alcuni importanti operatori internazionali. Evoluzione legislativa Il passaggio dalla tradizionale televisione analogica terrestre alla televisione digitale terrestre deriva dal processo di attuazione delle raccomandazioni comunitarie. Per l’Italia il termine ultimo previsto per la conversione da televisione analogica terrestre a televisione digitale terrestre (il cosiddetto switch-off) era il 31 Dicembre 2006. A luglio 2012, data ultima imposta dall’Unione Europea per il passaggio definitivo al digitale, è stato completato il passaggio al digitale terrestre su tutto il territorio italiano. Situazione attuale italiana ed internazionale in termini di transazione dalla televisione analogica terrestre a quella digitale Transizione completata Transizione completata, escluse alcune piccole comunità (microbroadcasting) Transizione in corso Transizione non iniziata Transizione non pianificata Solo TV analogica Il mercato televisivo nel 2016 Secondo Itmedia Consulting, Il mercato televisivo ha mostrato nel 2016 decisi segnali di ripresa, che sembrano chiudere definitivamente il periodo di profonda crisi strutturale del settore: i ricavi totali aumentano significativamente rispetto all’anno precedente. Nel 2016 il mercato è cresciuto complessivamente di €404 mln, a un tasso superiore al 5% rispetto al 2015. Gli ascolti nel 2016 Guardando invece all'andamento degli ascolti delle reti nel 2016, da segnalare la crescita di Discovery grazie al canale Nove. Nel giorno tv medio, Discovery con il 6,7% è in terza posizione. In prima serata le cose cambiano: Discovery viene scalzata da Sky, che grazie alla crescita del canale free Tv8 ha raggiunto uno share 7,3%. Relativamente ai soli editori nazionali, perimetro su cui si concentrano i dati successivi, i canali tv sono 366, di cui 128 presenti sulla piattaforma DTT mentre 294 distribuiti sul satellite (free e pay). I canali in alta definizione sono complessivamente 105 (28% del totale) al netto delle sovrapposizioni sulle diverse piattaforme. Dei canali in alta definizione 13 sono “solo HD”. I canali in alta definizione sono presenti principalmente sul satellite (93). Il numero dei canali in alta definizione accessibili gratuitamente (su DTT e TivùSat) sono 28, in forte crescita nell’ultimo periodo. Sono 130 i canali accessibili gratuitamente (DTT e TivùSat), mentre sono 236 i servizi a pagamento all’interno dei principali bouquet nazionali. Tra quelli gratuiti, 98 sono presenti sulla piattaforma DTT. Di quelli a pagamento, 207 canali tv sono sulla piattaforma satellitare mentre 30 sul DTT. Le offerte a pagamento hanno complessivamente oltre 70 canali in alta definizione. Editori e canali Tv 366 Canali TV 69 Editori TV HD e non solo dici 2 gratuti UG Guper ConaliTv ° DJ Canale TV Fonte: Contnauito Rodio Teevaon (CAVI Tv e pubblicità Piattaforme VALI Canali TV a DÒ 64 conoliv È) mTIOn Free vs Pay Tv. for Secondo Nielsen, azienda che svolge ricerche di mercato con il fine di fornire misurazioni sull’audience per i differenti mezzi di comunicazione, nel bimestre Gennaio/Febbraio 2017 il mercato degli investimenti pubblicitari ha registrato un calo del 2,3% rispetto all’anno precedente. Se si considera il settore del mercato pubblicitario nella sua interezza per il solo mezzo televisivo, si evidenzia una variazione negativa di -0,5% rispetto al 2016, con una raccolta pubblicitaria di 604mln 908mila euro (erano 607mln 872mila nello stesso periodo dello scorso anno). Secondo le Elaborazione di “ ItaliaOggi” su dati di mercato, le protagoniste sono le reti più note: ▲ Rai che è l’unica a crescere con una variazione del 2,3% (137mln 633mila euro la raccolta pubblicitaria nei primi due mesi dell’anno che superano i 134mln 557mila euro raggiunti nello stesso periodo del 2016); ▲ Mediaset il cui settore cala dello 0,6% (334mln 500mila euro gli investimenti nel bimestre 2017 a fronte dei 336mln 650mila guadagnati nel 2016); ▲ La7 perde il 2,9% raggiungendo 24mln 325mila euro nei mesi di gennaio/febbraio 2017 (nello stesso periodo dello scorso anno aveva raggiunto 25mln 45mila euro); ▲ Sky che per il momento registra la perdita più importante con -3,8% (nel bimestre 2017 la raccolta pubblicitaria ammonta a 74mln 980mila euro che vanno a scontrarsi con i 77mln 930mila guadagnati nel 2016); ▲ Discovery che presenta un calo dello 0,7% con 33mln 470mila euro di investimenti pubblicitari nel primo bimestre dell’anno a fronte di quello precedente che ne ha raggiunti 33mln 690mila. Per quanto riguarda le quote di mercato pubblicitario la RAI detiene il 22,75%, Mediaset il 52,3%, Sky controlla il 12,4%, La7 il 4% e Discovery detiene una quota tv del 5,5%. Se si considera, invece, anche il settore della pubblicità online, il mezzo arriva a registrare una crescita del 7,2%. Televisione e i social network: la “social tv” ▲ Rainews24 è un canale televisivo all-news italiano edito dalla Rai. Lanciato il 26 aprile 1999, è storicamente il primo canale all-news italiano, insieme a Sky TG24, a trasmettere in diretta 24 ore al giorno; ▲ Tgcom24: è un canale televisivo italiano all news prodotto da Mediaset nato il 28 novembre 2011 il cui slogan è “l'informazione sempre con te”; ▲ Tgsky24: è una rete televisiva italiana di genere all-news, realizzata da Sky Italia. È organizzato in due redazioni: una con la responsabilità del canale televisivo all news e una web responsabile del sito tg24.sky.it. Si caratterizza per le continue edizioni giornaliere, approfondimenti ed inchieste. Lo slogan di tgsky24 è “dentro i fatti, con le tue domande.” Sguardo al mercato internazionale dei canali all news A livello internazionale, esistono molteplici canali all news: France24, Russia Today, Voice of America ognuno dei quali presenta delle caratteristiche distintive. Possibili Scenari futuri- ll mercato TV nei prossimi anni Nessuno può dire con certezza quale sarà il futuro della televisione tra due, cinque, figurarsi dieci anni. Secondo delle previsioni: ▲ La TV via cavo dovrà vedersela a breve con uno dei più grandi competitor probabilmente mai avuti, che si distingue come il secondo motore di ricerca più utilizzato al mondo: YouTube, dove le persone guardano attualmente 1 miliardo di ore di video ogni giorno. Youtube lancerà infatti nei prossimi mesi (negli Stati Uniti) un nuovo servizio di live TV, la YouTube TV; ▲ Secondo le previsioni di Reed Hasting, l’amministratore delegato di Netflix “intorno al 2030 la televisione generalista lineare sarà morta”. L'amministratore delegato di Netflix potrebbe avere ragione, se pensiamo soprattutto al loro piatto forte, la fruizione di intrattenimento organizzato in library per una fruizione on demand. Tuttavia non vanno sottovalutati i punti di forza che ancora può vantare la televisione generalista. Fra questi un posto di primo piano occupano la diretta e la capacità di costruire grandi eventi: dalla politica allo sport è ancora il grande schermo a comandare quando ci si rivolge a una collettività; ▲ La Ue ha avvitato la road map per la riassegnazione delle frequenze 700 Mhz. Andrà a regime entro il giugno 2020. Secondo la road map gli Stati membri della Comunità Europea dovranno dare il via al piano di riassegnazione delle frequenze intorno ai 700 Mhz e consentire quindi lo sviluppo di servizi digitali innovativi: anzitutto il 5G, e poi l’Internet delle cose (IOT). Per il mondo broadcast significa molto semplicemente l’inizio della fine del Digitale terrestre e l’avvio di un nuovo modello di distribuzione dei segnali radio e Tv con altri apparati e tecnologie. Le antenne, così come oggi le vediamo sulle nostre abitazioni, potrebbero presto sparire per lasciare spazio ad altre modalità di ricezione. Dovunque, la richiesta di connessione dati in movimento è in crescita costante; ▲ Nonostante Il satellite DTH rimane infatti la prima piattaforma, ma in decisa contrazione (dal 55% al 50%), come pure la quota del digitale terrestre, tuttavia la pay-TV, grazie al broadband, appare destinata nel tempo ad aumentare sensibilmente la penetrazione, raggiungendo in breve una quota del 20% ed erodendo quote di mercato a tutte le altre piattaforme. Sky si conferma il principale attore riuscendo a mantenere la sua quota nel periodo considerato attorno al 33%. In leggera flessione invece Mediaset e Rai che scenderanno al 29% nel 2018. Chi cresce sono gli Altri Operatori, che raggiungeranno il 9% del mercato totale a fine 2018. Relativamente a quest’ultimi, la loro crescita è superiore al 14%, confermando un trend manifestatosi anche negli anni precedenti. La buona performance è sostenuta sia dalla componente pubblicitaria (Discovery, MTV, etc..), sia dalla parte pay che, attraverso l’offerta di Subscription Video on Demand (SVoD) e la presenza di operatori globali come Netflix e Amazon, rappresentano il vero forte stimolo alla crescita nei prossimi anni. Altri possibili scenari futuri sono: ▲ Adozione tecnologia 3D; ▲ Attenzione alle fasce d’età più giovani; ▲ Estensione HD a tutti i canali. Step2-GiorgiaPavone.doc Analisi dell’“utente medio” di questo servizio (età media, professione, servizi maggiormente richiesti). In questo grafico, l’ascolto è rapportato alle fasce di età. Gli over 65 passano, negli ultimi sette anni, dal 31 al 32% del totale degli ascoltatori; mentre l’ampia fascia 25-44 anni, scende complessivamente dal 25% al 20%. Dal grafico si evince che gli anziani sono abitualmente i maggiori consumatori di televisione anche perché hanno minori possibilità di scelta. Come confermano i dati, i giovani utilizzano meno la televisione perché hanno più possibilità di svago tra cui il web (social e video in particolare). L’utilizzo del web spesso s’integra con quello della Tv: si guardano i programmi in televisione o su Youtube e si commentano sui social. Secondo i dati Auditel, nel 2016 crollano gli ascolti tv tra i giovani: -15,6% nella fascia d'età compresa tra i 15 e i 19 anni. Le cose non sono andate molto meglio nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni, dove il calo è stato solo un po' meno evidente, sfiorando i 10 punti percentuali (-9,7%). Si tratta indubbiamente di una serie di segnali d’allarme, che indicano uno scollamento sempre più evidente tra il pubblico dei più giovani e le proposte delle reti che non riescono soddisfare le loro esigenze. Dal grafico si evince che: ▲ Sesso: prevalentemente maschile. Si tratta soprattutto di businessman che vogliono essere informati anche per questioni di lavoro. ▲ Fascia d’età: 55-64; ▲ Classe socio-economica: benestante; ▲ Titolo si studio: alto e medio alto (laurea e diploma). Step3-GiorgiaPavone.doc Analisi dei Punti di Forza e di eventuali punti di Debolezza, delle Minacce e Opportunità del mercato di riferimento (se ce ne fossero). PUNTI DI FORZA ■ Aumento del numero di canali disponibili, di cui molti tematici; ■ Migliore qualità immagini, audio e video; ■ Minore inquinamento elettromagnetico; ■ Declino del palinsesto; ■ Personalizzazione; ■ Condivisione; ■ Possibilità di appoggiarsi ad internet e streaming; PUNTI DI DEBOLEZZA ■ Non coincidenza tra buyer e user; ■ Abbonamenti non sempre economici; ■ Costose antenne da istallare. OPPORTUNITA’ ■ Evoluzione tecnologica e mutate esigenze della domanda quali fattori per offrire un’offerta appetibile al pubblico ed attrarre un target diverso. MINACCE ■ La televisione fa gola alle grandi aziende della rete: Google, Apple, Facebook ed Amazon e ciò significa maggiore concorrenza; ■ Regolamentazione stringente; ■ Prodotti sostitutivi; ■ Il web come mezzo d’informazione. Spiegazione dei punti di forza: ■ Aumento del numero di canali disponibili: con la tecnica del digitale ogni frequenza è in grado di trasportare da quattro fino a circa sette/otto programmi televisivi in formato SD (Standard Definition) mentre con l'analogico una frequenza poteva trasportare un solo programma; ■ Migliore qualità immagini, video e audio: rispetto all’analogico, il digitale terrestre permette una migliore resa delle immagini, con una riduzione dei disturbi e delle interferenze. C’è anche la possibilità di ricevere alcuni contenuti particolari, come eventi sportivi, film, fiction e documentari in alta definizione attraverso la visione in formato cinematografico. Anche il sonoro, con caratteristiche comparabili al Compact Disc, Dolby Digital o multilingua contribuisce ad ottimizzare l’intera offerta digitale terrestre; ■ Minore inquinamento elettromagnetico: digitale terrestre significa anche minore inquinamento elettromagnetico dato che utilizza una potenza di trasmissione inferiore rispetto a quello analogico; ■ Declino del palinsesto: con la Nuova Televisione, l'utente costruisce i propri palinsesti utilizzando contenuti audiovisivi prodotti da network, ma anche da altre fonti, non necessariamente commerciali. La TV viaggia velocemente in rete, stravolgendo i ritmi artificiali imposti da governi e corporation. I palinsesti "personali", customizzati dal singolo utente, sono uno strumento di feedback e ricco di informazioni per chi produce e distribuisce contenuti televisivi; ■ Personalizzazione: la personalizzazione dei materiali di fruizione favorisce la costruzione di identità mediali forti, sempre più slegate dai piani (e dai tempi) dei broadcaster, ma modellate piuttosto sugli interessi reali dei singoli utenti. L'identità mediale della nuova televisione è un progetto in costruzione, non il risultato di una costrizione. Un progetto al quale l'utente dedica sempre più tempo, risorse ed energie. Allo zapping si sostituisce la selezione attenta ed esigente del materiale disponibile. L'utente definisce condivide con altri la propria storia di spett/attore, critico e producer. Grazie a strumenti insieme tecnologici e sociali (socialmente tecnologici), l'attività di consumo acquista una natura inerentemente produttiva e creativa; ■ Condivisione: le nuove tecnologie offrono a utenti dislocati in tutto il mondo, la possibilità di condividere i medesimi contenuti simultaneamente, in tempo reale. Nato nell’agosto del 2003, Sky TG24 si è imposto nel panorama dell’informazione televisiva. Con oltre 40 edizioni quotidiane, oltre 165 giornalisti, 10 sedi regionali e numerosi uffici di corrispondenza nel mondo, l’informazione di Sky TG24 non si ferma mai, ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette. Sky TG24 garantisce la copertura integrale dei più importanti eventi nazionali e internazionali, ma, nel tempo, si è distinto sempre più per l’impegno a puntare un faro sulle questioni che hanno un forte impatto sulla vita degli italiani, con inchieste, approfondimenti e reportage. Sul canale si possono trovare le ultime notizie di oggi, l’ultima ora e le ultimissime news aggiornate in tempo reale. Vengono trattate notizie di cronaca, politica, dal mondo, economia, sport e spettacolo. Il canale prevede anche la presenza continua del ticker, la striscia di notizie dell’ultima ora che scorre nella parte bassa dello schermo. I servizi offerti su Sky tg 24 sono tutti volti a garantire una corretta diffusione delle informazioni con l’intento di arricchire con novizia di dettagli l’intenso traffico informativo. Il canale è non stop con una trasmissione scandita in quattro fasi di programmazione che sono: – Mattina dalle 06:00 alle 13:00 – Pomeriggio dalle 13:00 alle 20:00 – Sera dalle 20:00 alle 23:59 – Notte dalle 00:01 alle 06:00 Esempio di palinsesto Mattina 06:00 TG24 - I giornali di oggi 06:30 TG24 - I giornali di oggi 07:00 TG24 mezz'ora 07:30 TG24 mezz'ora rassegna 08:00 TG24 mezz'ora 08:30 TG24 mezz'ora rassegna 09:00 TG24 mezz'ora 09:30 TG24 mezz'ora rassegna 10:00 Dentro i fatti con le tue domande 10:30 Dentro i fatti con le tue domande 11:00 Dentro i fatti con le tue domande 11:30 Dentro i fatti con le tue domande 12:00 Il TG di mezzogiorno Pomeriggio 13:00 TG24 1 ora 14:00 TG24 mezz'ora 14:30 TG24 mezz'ora 15:00 TG24 Flash 15:03 TG24 Pomeriggio 02:33 TG24 Pomeriggio 03:00 TG24 Edicola 03:30 TG24 Edicola 04:00 TG24 Edicola 04:30 Sky TG24 Economia 05:00 TG24 Edicola 05:30 TG24 Edicola Sera 20:00 TG24 mezz'ora 20:30 TG24 mezz'ora 21:00 TG24 mezz'ora 21:30 TG24 mezz'ora 22:00 TG24 mezz'ora 22:30 TG24 mezz'ora 23:00 TG24 mezz'ora 23:30 TG24 mezz'ora Le rubriche sono: ▲ Sky TG24 Mattina, condotto da Roberto Inciocchi, in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 10. L’appuntamento con l’informazione in diretta offre una panoramica delle notizie del giorno, approfondimenti sulle notizie del giorno, sport, meteo in diretta. A questo si aggiunge una ricca rassegna stampa multimediale, proposta con un nuovo touch screen che - grazie a un software sviluppato da Sky - mette assieme carta stampata, immagini, video e collegamenti live, web e social media. La divulgazione ed il commento delle prime pagine delle testate giornalistiche più diffuse, traccia un binario di divulgazione informativa che caratterizzerà il seguito dei servizi e dibattiti della giornata; ▲ “Dentro i fatti, con le tue domande” in onda dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12. Il programma presenta temi e storie rilevanti per i cittadini, cercando di illustrarli con semplicità e chiarezza, ma soprattutto tentando di rispondere alle domande dei telespettatori, anche grazie all’interazione in tempo reale su Twitter, attraverso l’hashtag #FattieDomande. Gli argomenti sono variegati e spaziano dall’attualità allo sport. Gli argomenti di dibattito sono comunque scelti in modo da armonizzarsi con le principali news del momento; ▲ Sky TG24 Pomeriggio in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 17. Il talk show che dà inizio al pomeriggio del canale è dedicato ai diversi fatti più importanti della giornata e punta sulla più stretta attualità, con ospiti in studio, collegamenti, interviste e confronti con i protagonisti della vita pubblica per un'analisi completa e approfondita dell'argomento. ✓ Facebook da la possibilità di trovare la notorietà online: una strategia di visibilità basata su Facebook permette ai contenuti legati al brand di raggiungere una potenziale clientela specifica e più interessata al proprio business, cioè un pubblico con età, interessi, cultura e localizzazione specifici; ✓ Con Twitter si beneficia del contatto diretto con gli utenti ed è ciò che già avviene; ✓ Si potrebbe sfruttare Instagram per sviluppare una strategia di visual marketing, postando foto che ritraggono il backstage del lavoro in azienda, dei collaboratori, o di come viene preparato un prodotto o servizio, creando in questo modo un feeling con chi ti segue che susciti fiducia nella trasparenza della canale. Altre forme di comunicazione, che si vanno ad integrare a quelle appena enucleate sono rappresentate da: ▲ Pubblicità del canale su altri canali Sky; ▲ Pubblicità del canale mediante inserzioni pubblicitarie stradali in tutte le città italiane e non; ▲ Pubblicità del canale su autobus; ▲ Sponsorizzazione del canale attraverso il settore artigianale, in particolare parrucchieri. Si potrebbe sponsorizzare il canale mediante calendari tascabili sportivi per gli uomini (formula uno, Motogp e calcio), contenenti ricette di cucina con prodotti stagionali per le donne e con cartoni per bambini. Il parrucchiere è una figura che entra in contatto tutte le fasce d’età, dai bambini agli anziani di qualsiasi rango sociale. Dando il gadget, il target viene colpito direttamente; ▲ Organizzazione eventi di beneficienza di portata nazionale ed internazionale: tgsky24 potrebbe vendere peluche il cui ricavato potrebbe andare a sostegno della ricerca sull’autismo. MAGGIORI INSERZIONISTI ▲ Samsung; ▲ Dab; ▲ Heineken. POTENZIALI INSERZIONISTI ▲ Ferrero, Mulino Bianco, Nestlè per snacks e merendine; ▲ Barilla, Voiello, de Cecco, Divella per la pasta; ▲ Monini, Carapelli, Bertolli per l’olio; ▲ Wolkswagen, fiat, Seat, Citroen, Ford per le auto; ▲ Telecom, Vodafone, Tim e Wind per le telecomunicazioni; ▲ L’Oreal, Pupa, Max Factor, Kiko per i cosmetici; ▲ Adidas, Puma, Nike per le scarpe sportive; ▲ Guess, D&G, Fendi, Diesel per l’abbigliamento; ▲ Ikea, Mondo convenienza, Mercato Uno per i mobili. STIMA DEL BUDGET DEGLI INVESTIMENTI Si stima di investire il 25% del profitti attesi, derivanti anche dalla vendita di spazi pubblicitari a prezzi più alti, nei successivi tre-cinque anni per mettere in atto le iniziative di sponsorizzazione del canale. Step5-GiorgiaPavone.doc Ideazione di una piattaforma di servizi all news, rotocalchi, format programmi di informazione originali pensate con aree e spazi destinati a promozione commerciale di aziende e prodotti che, essendo il palinsesto rivolto a un target anche di italiani all’estero, permetta loro, attraverso l’advertising sul canale di proporre e vendere i loro prodotti/ servizi oltre che sul mercato nazionale anche su quello internazionale. MADE IN ITALY Valorizzare il marchio made in Italy è un obiettivo molto importante in quanto rappresenta un'arma per combattere la crisi. Quando si parla di made in Italy, si parla esclusivamente di prodotti italiani, dove la parola d’ordine è qualità. Il made in italy, infatti, è da sempre il marchio più richiesto in diversi settori, sia nella nostra penisola che all’estero. Il punto di forza del Made in Italy è indubbiamente il processo di produzione, accurato e attento, che si cela dietro la realizzazione del singolo prodotto. Inoltre, altri pregi che giustificano la richiesta di prodotti italiani all’estero, sono la creatività, lo stile, la qualità dei materiali e l’innovazione. L’Italia esporta da molto tempo un’ampia varietà di prodotti, principalmente in settori come la meccanica, la moda, l’alimentazione, l’edilizia e l’arredamento. Proprio per tali motivi, l’inserimento di programmi di informazione nel palinsesto di Tgsky 24 avranno come tema centrale il made in Italy. Si prevede l’inserimento di tre rubriche dal lunedì al venerdì della durata di mezz’ora ciascuna: ▲ La prima trasmessa durante la mattina, rivolta principalmente al target delle homeworkers riguardante il food made in Italy; ▲ La seconda trasmessa nel pomeriggio, destinata alle ragazze (ma anche alle donne) e avente come tema i cosmetici made in Italy; ▲ La terza trasmessa la sera, rivolta ai businessman e riguardante la meccanica e l’orologeria made in Italy. Nel weekend si prevede una rubrica destinata ai tre target sopra citati riguardante la moda made in Italy della durata di un’ora. IL FOOD MADE IN ITALY Rubrica: “A pranzo con l’Italia” Target: homeworkers Durata: 30 minuti Orario: 12:00-12:30 Settore: alimentare. L’informazione trasmessa riguarderà: ■ Formaggi: in particolare, il Parmigiano Reggiano e il Grana insieme al Pecorino e al Gorgonzola dal momento che risultano essere anche quelli più richiesti all’estero; ■ Pasta: Indice di tradizione e innovazione è uno dei prodotti che si colloca in cima alla piramide dell’export italiano. Tra le marche di pasta 100% made in Italy da inserire all’interno del programma possiamo annoverare: Marchio Auchan, Coop ViviVerde, Di Martino Pastificio, Casa Prencipe, Alce Nero; ■ Insaccati d’eccellenza: Il Prosciutto di Parma, prodotto indice al 100% di Made in Italy, è il prodotto della salumeria italiana più venduto all’estero; ■ Vino: vera e propria bandiera per l’esportazione del Made in Italy all’estero soprattutto per il prosecco ma anche per il classico Champagne e per vini bianchi/rossi tipici. Vi sono diverse tipologie di vino made in Italy: bianco, rosato, rosso, novello, passito, ruspo, barricato, frizzante. Tra i vini made in Italy più apprezzati in tutto il mondo possiamo annoverare: Barolo prodotto dalla cantina Pio Cesare, Il Furore Bianco e il Furore Rosso delle cantine Marisa Cuomo, Prosecco superiore Brut della cantina Col del Sas-Spagnol e il Lambrusco Vecchio Moro Grasparossa della cantina Rinaldini.
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