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Masuccio Salernitano e il Novellino, Appunti di Letteratura Italiana

Storia della letteratura italianaStoria della cultura italianaStoria del Rinascimento

ricostruzione dei tratti fondamentali della vita di Masuccio Salernitano e della sua opera Il Novellino

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 20/08/2019

Elena-Vanuzzo
Elena-Vanuzzo 🇮🇹

4.3

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Scarica Masuccio Salernitano e il Novellino e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! MASUCCIO SALERNITANO (1410-1475) Il vero nome è Tommasuccio Guardati, nato tra il 1410 e il 1415 da una famiglia nobile, che aveva a che fare con la corte. La sua formazione avviene in una situazione di lotte di potere. Studiò il latino, lesse i classici. Si sposò nel 40 con una gentil donna ed ebbe 5 figli di cui 3 presero i voti religiosi. Caratteristica fondamentale del novellino sono l’anticlericalismo e la critica nei confronti delle donne Uomo di corte Il novellino di salernitano è l’espressione di una classe sociale elitaria Contesto storico-culturale: Regno di Napoli: uno dei due regni delle due Sicilia. Regno che ha come re Roberto d’Angiò (famiglia di origine francese) fino alla metà del secolo, ovvero 1442, quando il regno passa alla dinastia degli aragonesi, i quali sono a loro volta collegati alla Spagna settentrionale a sua volta unita alla catalogna che fu regno autonomo della penisola iberica fino al famoso sposalizio fra Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, che produsse la fusione dei due regni. Novellino: Genere fondamentale della novella del 400 era la “spicciolata”, ovvero la novella singola, • Masuccio salernitano nel novellino, invece, riprende la forma del libro. Le novelle che raccoglie circolavano già per conto proprio, quindi sono novelle nate spicciolate che poi sono state raccolte in un unico libro. • A causa del contenuto licenzioso delle novelle (accuse religiose) alla morte dell’autore il manoscritto venne distrutto da parte delle autorità ecclesiastiche. Un anno dopo, nel 1476, il Novellino venne ripubblicato a cura di Francesco del Duco. Da questa edizione ne derivano delle altre non napoletane: nel 1483 stampata a Milano e nell’ 1484 a Venezia, da cui derivano 9 edizioni della prima metà del 500. Nel 1559 viene inserito nell’indice dei libri proibiti e scompare fino a un’edizione lucchese • Le 50 novelle sono raggruppate in 5 gruppi da 10 che prendono il nome di Decadi, ogni decade è caratterizzata da un preciso tema. Il modello di organizzazione del decameron, ovvero per giornate, dona naturalità al racconto, mentre l’organizzazione per decadi dona rigidità al racconto perché quelle novelle sono aggregate non perché c’e qualcuno che le racconta o perché c’e una mediazione tra i personaggi • Le novelle del libro si presentano come novelle quadripartite: hanno un argomento (rubrica), un esordio (dedica), la narrazione e un masuccio ovvero il commento dell’autore. • I temi vengono dalla tradizione boccacciana con insistenza su particolari satirici contro il clero e le donne. • Il prologo è dedicato all’illustrissima Ippolita d’Aragona dei Visconti. Settentrionale figlia dei visconti (milano) che sposò Alfonso I e diventò duchessa di Calabria. Contenuto decadi: 1. Contro i religiosi 2. Dedicata alle beffe e ai danni per gelosi ricevuti (evoca la 7 e 8 giornata del decameron) 3. Dedicato al sesso femminile in parte criticato (il contrario del decameron) 4. Materia amorosa (4 giornata) 5. Destinata alle materie notevoli e di gran magnificenza (10 giornata) Manca il tema della fortuna, dell’ingegno, dell’attività umana. Prologo: All’inizio del prologo l’autore dimostra la sua umiltà, ma afferma anche di aver messo alla prova il suo ingegno scrivendo alcune novelle relative a fatti accaduti e raccogliendole in un’unica opera che decide di chiamare Novellino e di dedicare a Ippolita d’aragona, affinché lo possa aggregare nella sua biblioteca. inizialmente afferma di non essere convinto di presentarle quest’opera, ma che, mosso da un particolare avvenimento accadutogli, decide di continuare a scriverla.
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