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MATERNITA' E GRAVIDANZA 3 e"
M.Ammaniti, C.Candelori
CAPITOLO 1: CONTRIBUTI PSICOLOGICI E PSICOANALITICI RELATIVI ALLA GRAVIDANZA
Il padre della psicoanalisi, Freud, affronta il tema della gravidanza in relazione allo sviluppo
infantile attribuendo il DESIDERIO DI MATERNITA' alla fase edipica (il bambino sarebbe il
frutto della relazione con il padre) e il DESIDERIO DI UNA BAMBINA all'attaccamento pre-
edipico alla madre.
dello stes:
In entrambi i casi per Freud la motivazione è inconscia.
Dopo gli anni 40 ci sono state nuovi studi e nuove osservazioni cliniche che hanno portato a 6"
nuove teorie inerenti alla gravidanza. si
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Bibring sostiene che la gravidanza sia un processo fondamentale e un punto di svolta
irreversibile nel ciclo vitale della donna. Nel periodo della gravidanza la donna rivive i conflitti
infantili, ovvero le prime relazioni con la propria madre. Inoltre lo stesso autore definisce la
gravidanza come una crisi maturativa, in quanto essendo un momento cruciale nello sviluppo RI,
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della donna, porta all'acquisizione di un livello di integrazione più maturo, caratterizzato y e“
dall'elaborazione e risoluzione dei precedenti conflitti infantili.
Una donna può riconoscersi come una “buona madre” avendo quindi una buona immagine
materna soltanto se la relazione infantile con la propria madre è stata buona; inoltre
l'esperienza della gravidanza come sappiamo è legata alla storia infantile e adolescenziale e
quindi essa può rappresentare la continuità dell'esperienza familiare, oppure una sorta di
opposizione.
È necessario effettuare una distinzione tra IL DESIDERIO DI MATERNITA', che è la disponibilità dello stes!
ad occuparsi e prendersi cura di un bambino, e il DESIDERIO DI GRAVIDANZA, ovvero il
bisogno narcisistico di provare che il proprio corpo funziona bene.
Le fantasie riguardo il bambino sono vissute a livello inconscio e sono suddivisibili nelle 6. Ri
seguenti: gr
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© BAMBINO DEL SOGNO: sono delle fantasie incoscienti dove il bambino vive nella mente
della madre;
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© BAMBINO FANTASMATICO: il bambino è
risultato delle dinamiche dei coni
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pre-edipici della madre; > e Te
BAMBINO IMMAGINARIO: il bambino è il frutto delle fantasie coscienti condivise con il
partner.
Per quanto riguarda invece le fantasie relative a sé stessa come madre, la donna può
rappresentare:
© MADRE SALVIFICA: madre disposta a sacrificarsi per il figlio;
© MADRE TERRA: come una donna che crea e dona vita; dello stes:
© MADRE SEDUTTIVA: donna che tiene il figlio legato inestricabilmente a sé
FASI DELLA GRAVIDANZA e. "
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Secondo Bibring una donna, durante la gravidanza, deve assolvere a due compiti adattivi ti
1. Accettare l'embrione prima, e il feto poi, come parti integrate del sé;
2. Riorganizzare le proprie relazioni oggettuali e prepararsi alla nascita-separazione del Ri
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bambino che porta dentro si sé. . e Te
La Pines considera la gravidanza come una tappa fondamentale per la costruzione
dell'identità femminile, e ne individua quattro stadi:
‘1. DAL CONCEPIMENTO ALLA PERCEZIONE DEI MOVIMENTI FETALI: vi è quindi modificazione
dell'immagine del corpo e anche del sé. È in questa fase che si manifesta il sintomo del
vomito, inteso come il tentativo inconscio di espellere l'embrione e di ripristinare la
condizione di salute precedente.
2. DAI MOVIMENTI FETALI ALLE ULTIME FASI DELLA GRAVIDANZA: il feto in questo periodo dello stes:
viene riconosciuto come un'entità a sé, suscitando nella donna ansie di perdita
3. ULTIMI MOMENTI PRIMA DEL PARTO: in questa fase emergono nella donna, futura madre, e. *
delle ansie relative alla salute e alla integrità del bambino e pensieri e ansie circa il parto er
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4. PERIODO SUBITO DOPO IL PARTO.
Secondo Breen (1992) la nascita del bambino mobilita nella donna delle ansie di perdita, e ne
individua tre: RI
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1. PERDITA DELLA GRAVIDANZA: perdita del momento della gravidanza che aveva portato alla e Te
donna una sensazione di pienezza, di benessere e la realizzazione dei desideri infantili nei
confronti dei genitori. In questo senso il parto può essere vissuto come la perdita di una parte
di sé.
2. PERDITA DEL BAMBINO INTERNO: la perdita del compagno costante e dell'unione
simbiotica pre-natale.
3. RINUNCIA AL BAMBINO FANTASMATICO A FAVORE DEL BAMBINO REALE: il bambino reale è
diverso da quello tanto immaginato e sul quale si è fantasticato tanto, può essere del sesso
dello stes:
opposto a questo, e in ogni caso diverso. Il bambino fantasmatico ha portato di conseguenza
a fantasie di madre fantasmatica, e quindi la perdita di questo bambino immaginato porta
con sé anche la perdita di queste fantasie di madre immaginata, con la conseguenza che la e.
donna in questione può scoprire di non essere una brava madre così come lo era nelle sue si
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RAPPRESENTAZIONI IN GRAVIDANZA
| cambiamenti che si verificano durante la gravidanza portano a modificazioni nel mondo
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la propria ambivalenza. - e Te
LA PROSPETTIVA STORICA DELLA MADRE, RIGUARDANTE IL PROPRIO RUOLO ATTUALE E
PASSATO: le caratteristiche di se stessa bambina, il rapporto con i genitori nella prima
infanzia, il desiderio di identificarsi o differenziarsi dalla propria madre nello svolgere il ruolo
materno,
MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE E NORME PER LA TRASCRIZIONE
Per quanto riguarda le modalità di conduzione dell'intervista, va considerato l'aspetto
personale delle tematiche affrontate e il suo carattere semistrutturato, e quindi è richiesto un dello stes:
training specifico finalizzato alla familiarizzazione con lo strumento, e una precedente
esperienza di consultazioni cliniche. ni
È fondamentale instaurare un clima di fiducia con la donna, invitandola a parlare di sé e della ° gr
propria esperienza gestazionale, quindi di cose intime e personali, senza farla sentire c
incalzata o giudicata.
L'IRMAG prevede delle domande principali, alle quali sono collegate altre domande volte ad
approfondire meglio le varie aree tematiche.
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Pur avendo una sua struttura, è possibile lasciar parlare la donna liberamente dando libero si e"
sfogo ai suoi ricordi e pensieri in maniera libera per poi riallacciarsi alla struttura
dell'intervista.
Viene audio registrata, e la sua durata è di circa sessanta minuti: la registrazione verrà poi
trascritta accuratamente riportando anche i minimi dettagli e sostituendo nomi e luoghi per
motivi di privacy.
LE SCALE DI AGGETTIVI
Nel corso della somministrazione vengono utilizzate anche delle liste di aggettivi, che dello stesi
consentono una descrizione guidata delle rappresentazioni materne, costruite sul modello
del differenziale semantico: la donna dovrà segnare su una linea retta ai cui estremi si ni
trovano due aggettivi opposti e polarizzati, il punto che le sembra descrivere meglio la sua e
prospettiva, ripetendo ciò per ogni singola scala riguardo a se stessa, il bimbo, il proprio
partner, se stessa come madre e la propria madre.
Queste scale costituiscono uno strumento integrativo dell'IRMAG.
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Shafer sostiene che il filo della narrazione utilizzato dalla donna nel corso dell'intervista, ° e Tq
fornisce una prospettiva tematica sull'intera rete delle rappresentazioni della gestante: =
rappresentazioni sul suo funzionamento mentale, sul sé come madre, e sul futuro bambino
che si comincia a delineare.
La Bucci (1993) sostiene che è fondamentale andare ad indagare le connessioni tra le
rappresentazioni verbali e non verbali che si riflettono nello stile del linguaggio della
narrazione. Le rappresentazioni non verbali comprendono le attività immaginative, come
anche le rappresentazioni delle azioni, delle emozioni e delle esperienze somatiche: quanto
più sono presenti nel racconto le rappresentazioni non verbali, tanto più viene trasmesso dello stes:
all'interlocutore il senso di esperienza personale caratterizzato da tonalità affettive.
Le dimensioni utilizzate per studiare il modello narrativo di sé come madre e del bambino SN
riguardano le seguenti aree: gr
1. LA RICCHEZZA DELLE PERCEZIONI: nella descrizione che ella fa di se stessa come madre e
del bambino, non vengono considerate soltanto le parole usate e le informazioni date, ma
anche il riconoscimento di se stessa come madre con una pluralità di punti di vista;
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2. L'APERTURA AL CAMBIAMENTO E ALLA FLESSIBILITA?: tale dimensione vuole mettere in luce * e"
la rigidità o la permeabilità delle rappresentazioni rispetto all'esperienza che la donna sta
vivendo nella gravidanza e anche nell'ambito dell'intervista;
3. L'INTENSITA' DELL'INVESTIMENTO: questa dimensione viene riconosciuta attraverso la
coloratura emotiva del racconto e attraverso la partecipazione all'intervista. Tono e
coinvolgimento emotivo,
4. LA COERENZA: del racconto relativo a se stessa come madre e al bambino. Viene presa in
considerazione la coerenza globale dell'ideazione e delle emozioni e se queste si dispongono dello stes:
in un flusso ben organizzato e logico del racconto;
5. DIFFERENZIAZIONE: consapevolezza materna della propria identità personale, dei propri hi
confini, delle proprie caratteristiche mentali e fisiche in quanto differenziate rispetto al o
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partner e soprattutto rispetto alla propria madre; dd
6. DIPENDENZA SOCIALE: mette in luce l'influenza della famiglia di origine, del partner, degli
amici e del gruppo sociale sulle rappresentazioni che la madre ha di sé e del figlio;
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CAPITOLO 4: LE CATEGORIE DELLE RAPPRESENTAZIONI IN GRAVIDANZA (Massimo
Ammaniti)
Prendendo ispirazione dai modelli teorici proposti da Breen (1975), da Leifer (1980) e altri, è
stato possibile costruire tre tipologie di categorie rappresentazionali:
‘1. RAPPRESENTAZIONI MATERNE INTEGRATE/EQUILIBRATE: queste donne forniscono un
quadro ricco e coerente della propria esperienza della gravidanza, che viene da loro
considerata come la piena conclusione della propria identità femminile. La gravidanza si
iscrive coerentemente nella propria storia personale e di coppia. Raccontano molti episodi
sulla gravidanza, e hanno piena consapevolezza del valore che questa esperienza ha.
Queste donne hanno numerose fantasie, che non riguardano soltanto la propria figura
materna, ma anche il bambino, indice di costruzione dell'attaccamento al feto.
Per quanto riguarda la dipendenza sociale, queste donne sembrano avere un loro punto di
vista creato attraverso una forte elaborazione personale che la portano a tenere conto del
punto di vista altrui, ma a non esserne condizionata.
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In questa categoria si distinguono le seguenti sottocategorie:
LIMITATA: le fantasie e le percezioni non sono molto ricche, e vengono attuati dei
meccanismi di difesa basati sulla razionalizzazione e sul controllo;
© ORIENTATA SU DI SE‘: rappresentazioni particolarmente ricche di sé come madre, e la
maternità viene enfatizzata come esperienza di crescita personale. Il bambino rimane in
secondo piano;
ORIENTATA SUL BAMBINO: appaiono più frequenti e intense le fantasie riguardo il bambino
e le sue rappresentazioni. La sua rappresentazione come madre è quella di una donna che si
realizza attraverso il figlio.
2. RAPPRESENTAZIONI RISTRETTE/DISINVESTITE: rientrano in questa categoria le donne che
affrontano la gravidanza come una tappa necessaria della vita, che deve essere portata a
termine senza lasciarsi troppo condizionare. Hanno un forte controllo su di sé e usano il
meccanismo della razionalizzazione e non si lasciano andare di fronte alla crisi della
gravidanza.
Raccontano l'esperienza in modo impersonale, poveramente non veicolando emozioni e stati
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gravidanza.
Raccontano l'esperienza in modo impersonale, poveramente non veicolando emozioni e stati
d'animo; non sono presenti fantasie di sé come madre e sul bambino e tendono a non
considerare il forte valore della gravidanza, sottovalutandola e continuando a lavorare fino
all'ultimo giorno prima di partorire.
Le seguenti sottocategorie:
© ACCENTUATA: il racconto è freddo e razionale e le fantasie e l'investimento affettivo sono
molto limitati;
© ORIENTATA SU DI SE” l'immagine del bambino rimane in secondo piano, e l'attenzione è
tutta su di sé;
© CON PAURA: sono presenti paure, sogni, fantasie i cui contenuti riguardano malattie e
morte di se stessa o del bambino.
3. RAPPRESENTAZIONI NON INTEGRATE/AMBIVALENTI: rientrano in questa categoria donne
contraddittorie nel raccontare la propria esperienza della gravidanza: racconti lunghi e frasi
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CAPITOLO 6: MARIA, UNA RAPPRESENTAZIONE INTEGRATA DELLA GRAVIDANZA ° e "
Come abbiamo avuto modo di vedere in precedenza, le donne appartenenti alla categoria
delle rappresentazioni integrate forniscono una storia, un racconto dell'esperienza della
gravidanza ricco di particolari e caratterizzato da un forte investimento emotivo.
Guardano alla gravidanza come una tappa fondamentale della propria identità personale,e
quando ne parlano il racconto è fluente e ben organizzato e pieno di dettagli.
Questa categoria di donne ha molte caratteristiche in comune con la madre facilitante
dello stes:
descritta da Raphael-Leff: la madre facilitante si identifica sia con il feto che con la figura
materna, e si abbandona all'esplorazione dei propri pensieri e sentimenti
Il bambino non cattura tutte le sue attenzioni, non è totalizzante e non l'assorbe totalmente 0 RI
lasciandole spazio a livello emotivo/affettivo e nell'ambito dei suoi interessi. sr
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La storia personale e familiare di Maria
Maria è una donna di 31 anni e si presenta al colloquio con un aspetto curato e un
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atteggiamento cordiale. È secondogenita, sua sorella è più grande di pochi anni. La madre è
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descritta come severa e il padre come supportivo. Durante gli anni del liceo Maria avverte la - e “
madre come oppressiva, e negli anni universitari si è costruita una identità femminile diversa -
ed opposta a quella della madre.
È sposata da 3 anni con un uomo che descrive come forte, con il quale ha vissuto un
fidanzamento di 10 anni. Descrive il suo legame di coppia come solido, scevro di aspri conflitti
e caratterizzato da sentimenti di reciproco riconoscimento.
il desiderio di maternità nella storia di Maria
il colloquio viene effettuato da Maria al settimo mese di gravidanza. Avevano deciso di avere dello stes:
un bambino di comune accordo con il marito, già da alcuni anni, ma questo bambino non è
mai arrivato per via di problemi di Maria al collo dell'utero. Lei si fa operare e riesce a
rimanere incinta. e "
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Nel corso del colloquio si espone volentieri, ed appare molto emozionata e gioiosa per la @
nascita del suo bambino. Fantastica sul bambino, considerandolo come un dono di Dio, che
viene al mondo per riscattarla dalle sue paure di non poter avere figli
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Quando Maria scopre la sua gravidanza è felice, e anche la sua famiglia lo è.
Quando ne parla emerge una forte intensità emotiva e una ricchezza di dettagli. La conferma
della gravidanza rassicura Maria e la sua famiglia circa la sua capacità di procreare.
Riceve sostegno sia dalla sua famiglia che da quella del marito, e vede crearsi intorno a lei, da
parte di queste, un ambiente protettivo e contenitivo.
Le emozioni e i cambiamenti nel corso della gravidanza nella vita personale, di coppia e
nel rapporto con le famiglia dello stes:
Maria ha difficoltà a fare fronte ai cambiamenti dovuti alla gravidanza, i quali la fanno sentire
fragile. Inizialmente prova fastidio per i cambiamenti fisici in quanto non poteva più svolgere e.
le attività sportive che faceva prima, ma allo stesso tempo è contenta in quanto da quando è si
incinta è al centro dell'attenzione. ci
Questo squilibrio porta ad uno stato di regressione che si mostra utile perché permette lo
stato fusionale col feto. Maria vede il bambino come un essere che lo capisce e dotato di
intenzioni e sentimenti,
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Il rapporto col marito si è arricchito e fortificato ancora di più durante la gravidanza: lui ha ni e Te
con lei un atteggiamento protettivo e partecipa attivamente nel rapporto che Maria vive con il
bambino nel corso della gravidanza.
La madre le è vicina soprattutto nel primo periodo, e successivamente mostra un
coinvolgimento normale in quanto è già nonna, e quindi questa gravidanza della figlia non è
per lei una novità.
La sorella le è molto vicina e assume il ruolo di madre attenta e premurosa
ioni invi dello stes:
Percezioni e fantasie relative al bambino interno
Maria interpreta i movimenti fetali come richiami di attenzione da parte del bambino che
vorrebbe fargli capire che esiste davvero. o. "
gr
Ha un dialogo molto forte con il bambino, sa che lui la sente: racconta che le capita spesso di ci
volersi isolare da tutto e tutti per ascoltare il bambino muoversi.
Aspettative della donna riguardanti le caratteristiche di sé come madre e le caratteristiche
Ri
del bambino
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Immagina il feto somigliante a lei fisicamente e con lo stesso temperamento calmo e riflessivo + e Ta
del marito. Vorrebbe tanto avere un figlio maschio. Dice di non voler essere una madre
ansiosa e immagina una relazione intensa e profonda con suo figlio fin dalla nascita.
La prospettiva storica materna riguardante il proprio ruolo attuale e passato di figlia
Quando lei è nata i suoi genitori avrebbero voluto tanto un figlio maschio. Dice che aveva un
rapporto molto forte con la nonna materna e con il padre, che visto che avrebbe voluto un
figlio maschio, faceva con lei giochi da maschio.
Non vi era invece un grande rapporto con la madre, che descrive come giovanile ma poco dello stes:
aperta e disponibile.
Attualmente dice di trovarsi bene con la madre, dalla quale però vuole differenziarsi, pur o."
riconoscendone i lati e gli aspetti positivi. gr
Dall'analisi di quanto emerso, è possibile assegnare Maria alla categoria delle
rappresentazioni integrate, sottotipo orientata su di sé in quanto vi è una ricca
rappresentazione di sé e del bambino, il quale però rimane un po' in ombra rispetto a lei
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CAPITOLO 7: PAOLA, UNA RAPPRESENTAZIONE NON INTEGRATA DELLA GRAVIDANZA i e“
(Carla Candelori)
Paola ha 30 anni e si presenta al colloquio con un aspetto semplice. Nel corso dell'intervista
‘emergono vissuti di deprivazione in riferimento alla sua storia personale
Ha un fratello più grande e due sorelle più piccole. Descrive il padre come punitivo e
irascibile, e la madre come una donna senza carattere e succube del marito, ma affettuosa
coni figli.
Fino alle scuole elementari vive in un collegio, poi a 18 anni va fuori casa per lavoro e dopo dello stesi
tanti sacrifici riesce ad ottenere un posto di lavoro stabile come segretaria.
A 26 anni conosce l'attuale marito, che descrive come una persona premurosa, sensibile e ©. Ri
delicata, del tutto l'opposto del padre. gr
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Resta incinta dopo 3 anni di matrimonio,
Il desiderio di maternità
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Nel corso dell'intervista Paola afferma di essere stata soprattutto lei a volere un figlio, in = e “
quanto il marito non ne voleva in quanto essendo più grande di lei di età “non gli voleva fare
da nonno a questo bambino”. Racconta inoltre di aver affrontato un aborto da sola e in
giovane età, e dice di aver paura di perdere anche questo figlio.
Le emozioni personali, di coppia,e familiari alla notizia della gravidanza
Paola è contenta quando scopre di essere incinta: la gravidanza le ha dimostrato che il suo
corpo funziona bene; allo stesso tempi però crede di non essere in grado di proteggere il
figlio dalla minacce che sente in agguato dello stesi
Comunica dapprima la notizia al marito, poi ai suoceri( con i quali ha instaurato un buon
rapporto: la fanno sentire partecipe di un nucleo familiare coeso ed armonico) e infine a sua
madre. e. “
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Alla comunicazione della notizia il suocero si commuove e lei ne rimane molto colpita. Non fa &
nessun riferimento alla reazione del padre a questa notizia.
Le emozioni e i cambiamenti nel corso della gravidanza nella vita personale, di coppia e al
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immagina un bambino buono che non impedisca il lavoro della madre e che non le rubi = e. “
molto tempo. Spera di avere con lui lo stesso rapporto che ha avuto lei con sua madre quindi
fatto di solidarietà e spera che non sia un bambino nervoso e capriccioso.
La prospettiva storica materna riguardante il proprio ruolo attuale e passato come figlia
Descrive il padre come presente e supportivo e afferma di aver sempre cercato un uomo che
rispecchiasse le caratteristiche del padre
Per quanto riguarda sua madre, racconta che il rapporto con lei era basato sul rispetto delle
° dello stesi
regole e sulla responsabilità; ora si definisce molto simile a sua madre.
Le aspettative della donna riguardanti le caratteristiche di sé come madre
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Luisa vorrebbe somigliare a sua madre, ma essere un po' più elastica di lei. Crede che si si
comporterà come faceva quando a 12 anni accudiva sua sorella minore. ti
Emozioni e paure nel corso della gravidanza
Luisa vorrebbe partorire in una clinica privata e vorrebbe avere il marito vicino. Afferma Ri
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CAPITOLO 9: FLAVIA UNA MADRE ADOLESCENTE (Anna Maria Speranza) ° e "
L'adolescenza è un periodo particolarmente ricco di cambiamenti fisici e psicologici che
comporta la costruzione di una nuova immagine di sé e di una nuova identità attraverso
l'elaborazione del lutto nei confronti del corpo infantile. Ma, i cambiamenti si manifestano
anche nella gravidanza e l'intrecciarsi di queste dinamiche rende molto difficile la costruzione
dell'identità materna.
La storia familiare e personale di Flavia
. dello stesi
Flavia ha 14 anni ed è la terzogenita di tre figli. Nei mesi precedenti l'accertamento della sua
gravidanza, sua madre ha subito un intervento di asportazione dell'utero.
Durante l'infanzia riceve cure dalla sorella più grande in quanto tutti e due i genitori 6 Ri
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Ripete due volte la terza media, e mostra difficoltà di studio fin dalle scuole elementari.
Quando scopre di essere incinta, al settimo mese di gravidanza, smette di andare a scuola. Ha
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scoperto di aspettare un bambino, in modo casuale durante una visita
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dell'assenza del ciclo mestruale. o e Te
Emozioni personali, di coppia, e familiari all'accertamento della gravidanza
Flavia racconta di aver provato tristezza e fastidio alla notizia della gravidanza perché in lei è
ancora presente un'immagine infantile e ciò la porta a negare lo stato gravidico fino al
settimo mese.
Il fidanzato non ha reagito bene alla notizia, e anche la famiglia è rimasta male. Lo ha detto
er ultimo al padre in quanto aveva paura della sua reazione e di essere punita.
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Emozioni e cambiamenti nel corso della gravidanza nella vita personale e di coppia e nel
rapporto con la famigi
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Quando Flavia scopre di essere incinta interrompe i suoi studi e anche i rapporti con i suoi gr
coetanei. Vive la gravidanza come una sorta di trappola dalla quale non può uscire. È ansiosa a
rispetto alla salute del bambino e crede di non essere capace ad allevare un figlio
Non parla della gravidanza con il fidanzato e del bambino anche se insieme acquistano
giocattoli e cose utili per il bambino.
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Il rapporto con la madre è sempre più intenso e sono sempre più unite n e Te
Percezioni, emozioni e fantasie relative al bambino interno
Flavia afferma di non aver provato nulla a livello emotivo alla scoperta della gravidanza, e
definisce i movimenti del bimbo dentro di lei come aggressivi nei suoi confronti. Lo vede
come un compagno di giochi, non riesce a riconoscere l'importanza e il valore dell'avere un
figlio.
Mostra paura alla vista dell'ecografia, perché è la prova concreta della presenza di un
bambino dentro di lei. dello stesi
Aspettative della donna riguardanti le caratteristiche di sé come madre e le caratteristiche
del bambino o RI
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Vorrebbe un bambino calmo e tranquillo che dorma per tutta la notte in quanto ha paura di ci
non sentirlo piangere o chiamarla perché lei ha il sonno pesante.
Emozioni e paure nel corso della gravidanza