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Mauberley, Ezra Pound, Sintesi del corso di Letteratura Inglese

Riassunto Mauberley, Ezra Pound

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 15/06/2019

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violaviola.3 🇮🇹

4.3

(112)

18 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Mauberley, Ezra Pound e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Hugh Selwyn Mauberley, Ezra Pound È un poemetto diviso in due parti: la prima è composta da 13 poesie mentre la seconda da 5. è stato composto tra il 1919 e il 1920, durante il suo soggiorno londinese. Parte prima: 1. E.P. Ode pour l’election de son sepulchre. cinque quartine a rima alternata con metro libero e ritmo sincopato. Il poeta chiude bottega, dopo anni di fatiche inutili è tempo di ammettere la propria follia, ma allo stesso tempo si paragona a grandi autori come Ronsard, Omero, Ulisse, Flaubert e Villon. Analisi: Ode: componimento lirico della poesia classica, per imitazione anche della poesia moderna, formato da un certo numero di strofe uguali, di argomento elevato. Il termine aulico contrasta col carattere parodistico del testo, ma segnala anche il senso di discussione della sua vita e del carattere classico. Pour l’election de son sepulchre, la citazione a P. Ronsard non ha implicazioni parodistiche. vv. 1: per tre anni, la cifra ha una risonanza simbolica ma designa anche gli anni della prima maturità di P. viene subito introdotto il tema del tempo che scorre, (che ritornerà anche nei cantos). vv. 2-4: He strove.. poetry: citazione al Purgatorio 1 ‘’mq qui la morta poesì risurga’’. Dante e Omero sono dei punti di riferimento costante per P. vv 5-6 No, hardly.. date: sprezzante riferimento alla patria americana, selvaggia, precisamente lo Idaho, luogo in cui nacque P. vv. 7: E.P. vuol spremere poetici gigli, operazione disperata e un po’ comica, (i gigli suggeriscono una concezione vittoriana della poesia, simbolo di purezza e anche della Francia), la ghianda è il simbolo degli Usa. vv. 8: Capaneus, riferimento a Inferno 14, Capaneo è un bestemmiatore. Indica la selvaggia violenza con cui P. si oppone alla patria. Questa immagine di Capaneo, figura monumentale, si contrappone a quella della trota che abbocca per un niente (l’amo), l’immagine ricorda la scena dell’Odissea quando i compagni di Odisseo vengono catturati da Scilla. vv. 9: ‘’sappiamo tutto ciò che avete sofferto a Troia’’, sono le parole che le sirene (associate al pesce del verso prima) dicono a Ulisse. vv.10: Caught... ear: A differenza dei compagni Ulisse non si tappa le orecchie con la cera per sentire le sirene, così l’orecchio di E.P. coglie di nuovo la musica omerica. vv. 11: Giving.. lee-way: Superata l’isola piatta delle sirene Ulisse passa attraverso gli scogli, che evita a stento. La curiosità e la sete di conoscenza di E.P. lo spingono al confronto diretto col pericolo. vv. 12: the chopped.. year: l’immagine ricorda il battello dell’eroe Omerico nella tempesta. vv. 13: His true.. Flaubert: Flaubert fu come Penelope per Ulisse. vv. 16: preferisce i capelli, e la presenza di Circe, ai motti come ‘’il tempo fugge’’, E.P. ha perso la cognizione del tempo . vv 17: E.P. rifiuta il corso degli eventi, in particolare il problema del tempo. vv. 18-19: di E.P. come di Villon si perdono le tracce intorno al 30° anno di età. vv. 19-20: in realtà l’Ode non archivia il caso, ma lo apre allo svolgimento successivo dell’opera, lo inserisce nella bella scuola, il ‘’diadema’’ dei poeti che contano. 2° brano. vv. 21: l’immagine di cui si parla è quella teorizzata nell’imaginismo di P. vv. 22: accelerated grimace: avversione verso l’arte del movimento, l’accostamento delle quattro sillabe (- lerated gril-) suggerisce l’idea dell’accelerazione del tempo. La somiglianza delle quattro rime nei vv 21-24 definisce una ‘’smorfia’’ nell’opera vv. 27-28: l’età moderna pone prima le menzogne della cattiva arte, alla lucidità dei classici parafrasati da P. vv. 29: idea della falsa scultura che è solo uno stampo di quella reale. Lo stucco riproduce bene la smorfia 1 accelerata dell’età senza perdita di tempo. vv. 32: Sculpture è messo in opposizione a ‘’plaster’’. 3° brano. In questo brano il poeta lamenta il prevalere dell’ascetismo cristiano sui riti sensuali dell’antichità (es. la carne del fauno), attribuendo ad esso l’impoverimento del gusto e l’assoggettamento dell’arte a criteri di mercato. Il poeta parla di un mondo ostile all’artista, tanto che si chiede nel congedo su chi deporre la sua corona celebrativa, non più di alloro ma di latta. Sono sei quartine in cui si alternano il tema estetico e religioso-sociale. vv. 33: The- tea- tea, il poeta esprime il suo fastidio nei confronti di Gautier e James. vv. 35-36: la musica di Saffo dolce e sublime, un tempo suonata con la cetra, ora viene suonata con la pianola. vv. 37-39: passaggio a una religione dell’ebrezza come quella pagana, alla cristiana mortificazione della carne. P, per quanto non avesse simpatia per Nietzsche, aveva un personale culto di Dioniso. vv. 40: lo schiavo selvaggio e deforme della tempesta di Shakespeare scaccia Ariele, il suo antagonista, spirito dell’aria. vv. 45-46: Dopo la scultura della vittoria di Samotracia la bellezza cristiana è di poco conto. vv. 47: frase in greco, ‘’il bello’’, la bellezza dell’arte ricorda all’uomo ciò che vale la pena di fare, la bellezza è una cosa rispettabile e dignitosa. L’uso della parola greca vuole rappresentare al lettore una bellezza non sentimentalizzata, oltre a ricordare la civiltà classica. vv. 49-50: visione sensuale e religiosa non possono separarsi, la repressione dell’una comporta il venir meno dell’altra. vv. 51: press fa l’assonanza con flesh vv. 53: il verso suona parodia della dichiarazione d’indipendenza degli S.U. il quale dice che nessuno stato perfetto può essere fondato sulla teoria che tutti gli uomini siano uguali. vv. 54: Pisistrato è un tiranno protettore dell’arte greca. vv. 57: Apollo dio solare della poesia vv. 58: ‘’quale uomo, quale eroe, quale dio’’, è un adattamento di Pindaro in Olimpica 2. P. cita questo verso e lo contrappone all’Ode di Afrodite di Saffo, anche qui c’è una corrosione dell’ideale classicistico. vv. 60: Viene introdotto il poeta stesso, comicamente perplesso in questo congedo. 4° brano. Quelli da cingere di latta sono coloro che hanno combattuto la guerra appena conclusa. Mutamento del registro che da beffardo si innalza e registra la vera faccia del dopo guerra: le vecchie menzogne rimangono funzionali allo sfruttamento. Confronto col passato, con alcuni parallelismi nella forma metrica. vv. 61: fin dall’inizio P. espresse ammirazione per i combattenti e disgusto per la guerra. vv. 62: ‘’.. credendo’’ anticipa la sorte della guerra. vv. 63: forse un richiamo a Cicerone, l’inserto in latino prepara i due dissonanti versi 71-72. vv. 64-70: l’anafora some richiama Epitaffio 82, riferimento ai soldati, tra cui alcuni artisti e poeti la cui perdita per P. fu molto dolorosa. vv. 71-72: P. modifica la citazione di Orazio troncando ‘’decorum’’, forse non solo per ragioni metriche ma anche sapendo che ‘’decor’’ significhi bellezza. vv. 74: riferimento alle menzogne fatte ai giovani soldati da parte dei capigoverno alleati. vv. 78: il male economico porta il declino dell’arte e della società. Prima apparizione del motivo dell’usura (ripreso poi nei cantos). vv. 86:al vigore bellico evocato nei versi 80-85 segue la disillusione e il disfacimento psicologico. vv. 87: contrasto con l’immagine idealizzata delle guance e dei corpi in 81-82. 5° brano. La rievocazione del rumore e del furore della guerra cede il posto all’elegia, al sentimento delle energie e 2 ‘’dumb’’ (stupido) o ‘’ass’’ (asino). vv. 161-162: l’artista deve farsi appoggi influenti per vendere le proprie opere perché il giudizio dei recensori è inattendibile. vv. 164: non ci si può permettere il lusso di operare disinteressatamente in questo campo. vv. 165: capiamo l’inattendibilità del giudizio dei recensori. vv. 166-167: il consiglio del buon senso commerciale sostiene che la narrativa ha ormai assunto le funzioni della poesia. vv. 168: allusione a R. Browning, nel suo monologo drammatico si vede un vescovo spiegare a un giovane scrittore idealista, il giovane deluso per le sue aspirazioni partirà per l’Australia. L’amico di Blougram sarà dunque un opportunista, forse un religioso. ?? vv. 169: frase proverbiale, dal racconto della conversione di Saulo. È appropriato che l’amico del vescovo Blougram faccia tale uso del nuovo testamento. vv. 170: si parla dei letterati che vengono citati nel 7° brano, conoscenze di E.P. 10° brano. vv. 172: richiamo a Gautier in ‘’Fumèe’, ‘’sagging’’ suggerisce decadenza. vv. 173: modello del personaggio è il narratore, redattore e poeta Ford Madox Ford seguace della tradizione letteraria di Flaubert e James. Si ritirò in campagna per dedicarsi all’agricoltura e all’allevamento suino. vv. 174: in contrasto con Nixon vv. 178: da prova delle sue doti ben diverse da quelle di Nixon (solo legate ai soldi) vv. 182-183: contrapposizione tra ideale del buongustaio Ford e la muta testimonianza degli oggetti. Contrapposizione enfatizzata dalle rime interne. 11° brano. vv. 184-185: la donna è la conservatrice di pratiche sessuali complesse e raffinate (le favole milesie sono racconti erotici di epoca ellenistica), l’espressione che P. traduce conservando la forma francese, deriva dalle Histoire magniques di R. de Gourmont. vv. 186: brusca interruzione dubitativa. Ealing è un sobborgo di Londra. vv. 187: è impossibile immaginare che la donna possa iniziare il marito bancario alle pratiche milesie. vv. 188. Milesian, passaggio dal nome francese a quello inglese. vv. 191:la sua posizione borgese fa si che bisogni rispettare un certo comportamento. 12° brano. vv. 192-193: Dafne si mutò in alloro mentre fuggiva da Apollo, E.P. mentre ripensava su alcuni versi di Gautier, capovolge la situazione e immagina che essa protenda verso di lui le dita d’alloro. vv. 195: anziché protendersi la Lady fa attendere i suoi ordini, la figura di Lady Valentine richiama Ottoline Morrel e Geraldine Otter, aristocratiche del primo dopoguerra. vv. 196-199: incominciano nel salotto le dubbiose riflessioni del visitatore. vv. 203: precipitosa correzione, lo suggerisce la balbettante allitterazione sulla /v/. vv. 204-205: la poesia fa parte della frangia dell’orlatura decorativa, di idee poco precise che Valentine sfoggia come carte d’accesso al mondo degli artisti, dove può sfuggire le convenzioni della sua classe sociale. vv. 208: la poesia e la frequentazione dei circoli boheme sono per Valentine degli specchi per attrare l’attenzione da lei ambita di una sua pari, lady Jane. vv. 209: un modo per inserirsi nell’ambiente teatrale. vv. 210-211: il soggetto è ancora la poesia o il poeta. vv. 212-215: viene ripreso J.Laforgue in ‘’complainte de pianos’’. La citazione questa volta è ironica e comporta una delusione: verificata in lady Valentine l’incapacità delle più alte culture di procurargli nutrimento. Fleet street è un quartiere agiato in cui si sviluppa il giornalismo. Dr. Johnson è un grande critico, tipo di letterario orgoglioso e indipendente. vv. 216-219: il pacchiano mondo moderno ha finito per sopprimere il mondo organico e sensuale dell’arte. 5 13° brano. Il poeta si congeda in maniera classica dimostrando di non avere voluto apprendere nulla dai falsi consiglieri e di aver continuato la coltivazione delle rose pierie. titolo: congedo in cui il poeta invia il testo, rivolgendosi ad esso e affidandogli un messaggio per l’amata. Vi è un incongruenza, sottolineata dal corsivo, tra questo brano (simile a una dedica tradizionale) e gli altri 12 (espressionisticamente dissonanti). vv. 220-221: l’inizio rimanda alla canzone di E. Waller ‘’Go, lovely rose’’ che fu musicata da Henry Lawes. Il richiamo implicito alla rosa di Waller contrasta con l’oggetto che P. invia alla donna, il libro nato muto. Muto perché dissonante, privo del tipo di canto presente in questo testo. vv. 222-226: se tu, libro, avessi altezza di canto pari alla varietà dei tuoi argomenti (ma non ce l’hai perché sei nato muto), allora saresti causa di perdono delle colpe che gravano su di me, a causa del perpetuarsi delle glorie di lei. vv. 227-228: tesoro = canto. vv. 231: io = E.P., inizia in forma indiretta il discorso che il libro deve riferire alla donna, il desiderio di rendere le sue glorie perpetue. vv. 232-235: la rosa del vv. 220, appare qui come metafora delle grazie e del canto della donna. L’ambra magica richiama all’arte scultorea. ‘’rosse e guarnite d’arancio’’ riferimento a Gautier. Le rose sono rese immortali perché ricondotte dall’arte scultorea. Il topos dell’immortalità dell’arte ha in ambito inglese, nei sonetti di Shakespeare la sua espressione più alta. vv. 236: richiamo al vv. 227. vv. 238-239: la donna appare partecipare al mutismo del libro: essa non può dare piena espressione del suo canto che ha dentro. vv. 239-241: un'altra bocca, una futura cantante bella come lei, potrà in altri tempi prendere il suo posto. Il topos della bellezza che sfiorisce e cede ad altre, si trasforma in una sopravvivenza del testo stesso e, attraverso ecco, della donna che ne è oggetto. vv. 242: omaggio al poeta antico che ha dato spunto alla poesia, accomunato ai due protagonisti da una sorte di morte e bellezza. vv. 243: ‘’passati e ripassati nel setaccio dell’oblio’’, setaccio che però conserva le pagliuzze d’oro (vv. 244-245). Parte seconda. Titolo: Mauberley segnala il soggetto della 2° parte, contrapposto a E.P. della 1°. oltre che con il giovane P., Mauberley ha tratti in comune con Gautier, Gourmont, L.Johnson, H.James. Epigrafe: Vacuos exercet aera morsus, epigrafe introdotta nel 1926, con riferimento a Ovidio, le metamorfosi, la citazione lievemente storpiata suggerisce da una parte il rimpianto di M. per l’occasione amorosa perduta e un agire vuoto, dall’altra la trascrizione che di questi sintomi proposi P. opera con la ‘’scultura della rima’’. Viene messa in luce la figura di Mauberley, raffinato e intelligente, ma perdente poeta minore. Anche nella 1° parte c’era un poeta dalle vicende travagliate e dall’esito insicuro e negativo, a disagio nel suo tempo. Mauberley è l'ultimo ritratto dell’album, ma è anche un oggettivazione caricaturale del poeta della 1° parte. Nella 1° parte abbiamo visto il mondo attraverso i suoi occhi, adesso l’attenzione critica si dirige direttamente su di lui. 1° brano. Il primo canto di E.P. nella prima parte è bilanciato da questo di Mauberley. Le prime due quartine sono comiche, la terza è critica e la quarte melanconica. vv. 246-247: passato dal ritratto di Gautier accanto al frontespizio di ‘’Emaux et camèes’’, il soggetto sottointeso è M. vv. 248-249: come il ritratto di Gautier è sineddoche della poesia, così quello di Messalina lo è dell’eros (allusione alla femme fatale). La rappresentazione poetica di teste e profili a medaglione è la specialità di M. (si capisce allora la ‘’testa sottile’’). ‘’strait’’ vale per sottile, ma anche severa. 6 vv. 250-251: richiamo al 1° brano della prima parte. vv. 252-253: lo strumento di M. è l’incisione, relativo a uno stile che implica rigidezza, limitazione, non calligrafia libera. M. da migliore prova con l’arnese dell’incisore che con quello dell’amante (tool si può riferire anche a pene). vv. 255: chiarisce il concetto dell’arte per M., che sa tracciare con fermezza un profilo, ma manca il tutto tondo. vv. 258-261: la poesia di M. prende ad esempio i maestri del 400, ma anche lui, come i preraffaelliti, li priva di valore creativo. Il suo è un Piero sbadito, un Pisanello senza la sua abilità di rifare gli Achei ‘’forge’’, forgiare, vale anche per falsificare. 2° brano. M. si è innamorato, e armato della sua sensibilità estrema, e va avanti grazie alla presenza dell’amata, ma subito la situazione comincia a precipitare, a sfuggirgli di mano, e sopraggiunge la rottura definitiva. Vaga un po’ nel buio senza riuscire a capire cosa sia successo, ma poi ricorda che stava contemplando lei e pensando a uno dei suoi medaglioni, quando notò un cambiamento nei suoi occhi. frase in francese: cosa sanno dell’amore e cosa possono capirne? Se non comprendono la poesia, s enon sentono la musica, cosa possono comprendere di questa passione in confronto con la quale la rosa grossolana e il profumo delle violette un tuono? Caid Ali è lo pseudonimo di P. vv. 262: M. è fuori dal suo tempo, questo concetto è trascritto in linguaggio tecnico musicale, il diaboulus nella scala musicale è l’intervallo della quarta aumentata. vv. 263: l’ambrosia è il nettare degli dei. vv. 264: ANANGKE: necessità, destino. vv. 265: arcadia amorosa, i tre anni dedicati da E.P. alla resurrezione dell’arte morta della poesia vengono sgonfiati in una parentesi arcadica. vv. 266-267: della donna, o di venere. vv. 268: AGALMA è un ornamento della notte. Allude a Espero nelle Bucoliche di Bione. Espero è la stella che conduce la notte all’amore, o alla separazione (come dice Saffo). vv. 269: M. si lascia andare alla deriva. I punti di sospensione sono usati con funzione espressiva di disorientamento. vv. 270: M. ha bisogno di tempo per raccapezzarsi. vv. 271-272: M. sente nascere in se una pulsione erotica che gli è nuova. L’orchidea, fiore vistosamente sensuale, è insieme la donna e desiderio. vv. 273-276: la strofa imita i pensieri sconnessi del protagonista. La finale rottura si riferisce alla rottura definitiva con la donna. vv. 277-278: il faro che prima vacillava ora è del tutto spento. L’uso del greco ricorda l’ellenismo insistente di E.P.-M. e i suoi limiti e pone l’avventura in una prospettiva tragica. vv. 279-280: persa per qualche tempo la capacità di setacciare, M. ritrova il suo setaccio, o piuttosto sismografo, visto che si tratta di registrare il terremoto della sua vita. vv. 281-286: caratterizzazione dell’arte di M., incisore e medagliere. M. progetta una raccolta di cammei. vv. 287-290: M. oltrepassa inconsapevole le iridi della donna e gli ‘’spruzzi botticelliani’’ che le iridi contenevano, che rimandano al soffio che esce dalle labbra di Zefiro nella Nascita di Venere di Botticelli. Gli occhi della donna invitano M. all’amore fisico. ‘’irides’’ sono gli occhi di lei, ma anche gli iris. Orchidee e iris appaiono insieme con una connotazione sessuale. ‘’diastasis’’ in greco significa distanza, separazione. vv. 291-294: con un anno di ritardo M. capisce la propria anestesia estetica, e scopre così che l’orchidea, la sua componente sessuale, era il so impulso affettivo centrale , che ora può solo essere un rimpianto retrospettivo. vv. 295-298: riferimento all’epigrafe della parte 2. In un articolo del 1931 Iris Barry ricorda che Pound le perlò di una fila di case rimaste intatte, nonostante i bombardamenti, a Earl’s Court, e davanti a ogni porta c’era una coppia di cani di pietra, a grandezza naturale. ‘’epilogues’’ a epilogo della sua vicenda amorosa. 7
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