Scarica metafisica linee guida e più Appunti in PDF di Storia dell'arte contemporanea solo su Docsity! LA METAFISICA: Il termine M è un termine filosofico con cui si designa in senso aristotelico “la scienza suprema fra le scienze empiriche”. Un’arte che richiama la filosofia metafisica che guardava all’essenza delle cose prescindendo dall’apparenza Dopo il Futurismo, l’Italia vede nascere dal pensiero del pittore Giorgio De Chirico, un’altra importante corrente artistica, la Metafisica. Nel marzo del 1917 De Chirico, arruolato nell’esercito italiano insieme al fratello, Alberto Savinio, si trova a Ferrara dove conosce Carlo Carrà e successivamente Giorgio Morandi e Filippo de Pisis. In questo contesto prende vita la stagione più alta della pittura metafisica. De Chirico fornisce una particolare proposta di modernità, lontana dalle istanze cubo-futuriste di scomposizione della forma e dalle declinazioni astratte. Egli elabora un particolarissimo ritorno alla figurazione e al classico. La dimensione di ritorno al classico si definisce come un ritorno al mestiere basato sui precetti dell’insegnamento accademico, così come sull’eredità classica dei soggetti della pittura. Questo percorso è da intendersi come una diversa accezione di ricerca di avanguardia. Il termine è filosofico, la pittura metafisica vuole andare al di là delle cose fisiche per indagarne il senso nascosto: tutte quelle cose che appartengono alla quotidianità se viste da una particolare angolazione e svincolate dai nessi logici che le relazionano, generano un senso di spaesamento, fonte di enigma e di mistero. L’atmosfera metafisica nasce da un’incongruità della visione e, dunque, dalla rappresentazione che va oltre la percezione dell’ordine quotidiano delle cose. Da queste premesse prende forma una pittura dai contorni perfetti, dalle ombre nette e dai colori piatti senza sfumature, dove il tempo si ferma e si congela in un’atmosfera eterna e sospesa. Presenta caratteristiche radicalmente opposte al Futurismo: alla bellezza della velocità e del rumore, a sostituisce una pittura fatta di silenzio e di attesa in cui tutto appare avvolto in una strana e ambigua atmosfera di immobilità La pittura non è uno strumento di imitazione e conoscenza del reale, essendo dotata di un linguaggio completamente autonomo, costruisce il proprio mondo che vive in uno spazio irreale e fuori dal tempo, nella mente e nell’intelletto umano De Chirico è profondamente influenzato dalla lettura di Schopenhauer e Nietzsche Il manichino, soggetto costante, rappresenta un uomo assente a se stesso portatore di una umanità arcaica e originaria, veggente, eroica, abitatrice di tempi lontani e misteriosi. Una sorta di identità indefinita in quanto non identità, un uomo-Dio, un uomo-poeta.