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Metamorfosi di Kafka, Appunti di Letteratura Tedesca

appunti sulla metamorfosi di Frank Kafka - primo anno letteratura tedesca

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 20/10/2020

AlisonAnna
AlisonAnna 🇮🇹

4.5

(2)

21 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Metamorfosi di Kafka e più Appunti in PDF di Letteratura Tedesca solo su Docsity! METAMORFOSI di Franz Kafka La metamorfosi è un racconto lungo di Franz Kafka (1883-1924), scritto nel 1912 ma pubblicato nel 1915. Si tratta di uno dei testi più noti e famosi dello scrittore boemo in cui si descrivono le vicende di un uomo, Gregor Samsa, che una mattina si sveglia e scopre di aver assunto le fattezze di uno scarafaggio. Generalmente La metamorfosi è interpretata come una allegoria della alienazione dell’uomo moderno all’interno della famiglia e della società, che si traduce nell’isolamento del “diverso” e nell’incomunicabilità con i propri simili. Il racconto è anche un ottimo esempio della poetica e della visione del mondo di Kafka, in cui il destino dell’esistenza individuale è in mano a forze oscure e inconoscibili, che operano in maniera assurda e imperscrutabile sulla vita degli uomini (come si vede anche nel romanzo Il processo). STRUTTURA DEL TESTO Il testo è composto principalmente da parti descrittive con molti dialoghi, soprattutto tra le persone che il personaggio incontra. AMBIENTE La vicenda è ambientata interamente in casa Samsa, in particolar modo nella stanza di Gregor e nel salotto ad essa attiguo. Le descrizioni degli interni sono poche e brevi. Lo scarafaggio vive prigioniero nella sua camera da letto, e cerca un contatto con il mondo esterno affacciandosi alla finestra e restando per ore ad osservare la strada: nei suoi pensieri si scatena allora l' idea di evadere, ma ne è incapace perché troppo legato alla famiglia. TEMPO Il racconto è stato scritto tra il novembre ed il dicembre del 1912, e presumibilmente la storia è ambientata nello stesso anno, ma tra l'inverno e la primavera; tuttavia mancano riferimenti cronologici precisi, né l' autore ANALISI DEI PERSONAGGI I personaggi del racconto sono pochi e costituiscono un unico nucleo familiare. Gregor Samsa (la rappresentazione metaforica di Franz Kafka) è un commesso viaggiatore alle dipendenze di una ditta molto esigente. Il suo lavoro è stressante , ma egli vi si dedica con tutto il fervore possibile, tanto che da ben cinque anni non prende un giorno di ferie. Gregor lavora per ripagare i debiti del padre e mantenere la sua famiglia. Il legame che unisce Gregor alla famiglia è fortissimo, ma vissuto come una costante oppressione; il figlio è incapace di agire e di volere, perciò subisce la superiorità del padre che diventa una ossessione. LINGUA E STILE Lo stile di Kafka è conciso ed essenziale per lasciare spazio di riflessione ed immaginazione al lettore; egli elimina la similitudine per raccontare la propria esperienza, adottando una metafora che colpisce il lettore Riassunto La metamorfosi è divisa in tre parti e si apre, in modo inatteso e fulminante, sulla sorprendente mutazione del protagonista: Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasformato in un enorme insetto 1. Gregor Samsa è un semplice commesso viaggiatore, preciso e metodico, che un mattino, svegliatosi in ritardo rispetto al solito, si rende conto di aver assunto le sembianze di un gigantesco scarafaggio. Il pensiero di Gregor, però, non è inizialmente rivolto al suo aspetto mostruoso, quanto al consistente ritardo che sta accumulando: la sua professione lo costringe infatti ad un ferreo rispetto delle coincidenze ferroviarie e, nelle condizioni in cui si trova, Gregor perderà sicuramente il treno della mattina. Gregor vive con i genitori e con un’amata sorella di sedici anni, di nome Grete, che uno dopo l’altro vanno a bussare alla sua porta, preoccupati del suo inusuale ritardo e dunque convinti che Gregor sia malato. Il protagonista, mentre cerca faticosamente di scendere dal letto (egli infatti si è svegliato riverso sulla schiena, che ora è la sua corazza ricurva), li rassicura che va tutto bene, sebbene la sua voce sia già modificata dalla sua nuova condizione. Gregor finalmente arriva alla porta, proprio quando il procuratore, suo datore di lavoro, indispettito dall’assenza del suo sottoposto, entra nell’appartamento per avere notizie di lui. Il procuratore, da dietro la porta, lo sommerge delle accuse più svariate, tra cui quella di lavorare male da tempo e quella del licenziamento per il suo comportamento incomprensibile. Gregor vorrebbe ribattere, ma una volta ancora riesce solo a emettere versi indefiniti. Finalmente, aggrappandosi alla maniglia con la mandibola, il protagonista riesce ad aprire la porta: il procuratore, alla vista del ributtante insetto, fugge in preda al panico, mentre Gregor cerca di inseguirlo per provare a giustificarsi. La madre di Gregor, scioccata alla vista del figlio, ha un collasso mentre il padre aggredisce lo scarafaggio a colpi di bastone, ferendo lievemente Gregor e chiudendo poi a chiave la porta della camera del figlio. Gregor crolla addormentato. Nella seconda parte del racconto, quando ormai siamo al tramonto della giornata, Gregor si sveglia e trova del pane e del latte che Grete, in un moto di compassione, ha lasciato lì per lui, impietosita per Gregor e convinta che ci sia ancora una parte umana in lui. Gregor però, come conseguenza della metamorfosi, ha anche cambiato gusti alimentari e non ha più appetito per il cibo umano. La sorella, comprendendo le sue necessità, il giorno dopo gli fa trovare degli avanzi presi dal pattume, che finalmente Gregor riesce a mangiare. Le abitudini della famiglia Samsa vengono così rivoluzionate: Grete, ogni giorno, si reca in camera di Gregor per le pulizie quotidiane, mentre il fratello-scarafaggio, per non spaventarla, si rifugia sotto al divano. Gregor nelle lunghe ore di solitudine in camera ascolta attraverso il muro cosa sta succedendo nella casa e scopre che, a causa della sua condizione che gli impedisce di lavorare, i vecchi e stanchi genitori dovranno ricominciare a lavorare e Grete dovrà abbandonare le lezioni di violino. Nel frattempo, Gregor guadagna consapevolezza del suo nuovo corpo, arrampicandosi sulle pareti e sul soffitto. Grete, premurosa, decide di togliere i mobili dalla sua stanza per lasciargli più spazio, sebbene questi siano una delle ultime prove tangibili della sua precedente condizione di essere umano. Tuttavia, quando la madre e la sorella stanno sgomberando la stanza del protagonista, si verifica un grave incidente: Gregor, accorgendosi che un quadro che gli è molto caro, raffigurante una donna, sta per essere portato via, esce dal suo nascondiglio, facendo svenire dall’orrore la madre e facendo esplodere la rabbia di Grete. Gregor, spaventato e confuso, si sente il responsabile dell’accaduto e gira freneticamente per casa. Quando il padre, appena tornato dal nuovo lavoro di fattorino, scopre ciò che è successo, lo assale lanciandogli contro delle mele. Una di queste gli si conficca nella corazza, ferendolo gravemente ed impedendolo, di qui in poi, in tutti i suoi movimenti. Nella terza sezione della Metamorfosi, Gregor è ormai confinato in uno sgabuzzino ed è sostanzialmente ignorato dalla famiglia: l’appartamento è stato subaffittato a tre inquilini e la famiglia ha assunto una domestica, che, lungi dall’aver paura del mostro, lo deride apertamente. Una sera, mentre Grete suona in salotto per i genitori e i nuovi ospiti, Gregor esce dalla camera e arriva fino alla soglia della stanza, affascinato dall’abilità musicale della sorella. La vista dell’insetto, però, fa trasalire i tre affittuari che lasciano subito l’appartamento. La situazione economica della famiglia ha quindi un nuovo tracollo e Grete decide di lavorare come commessa. Anche la sorella, quindi, smette di prendersi cura del fratello sempre più convinta dai recenti avvenimenti che non ci sia ormai più traccia dell’amato fratello in quella bestia, cui rinfaccia di non essersene andata di casa molto tempo prima. Il padre sostiene apertamente che sia ormai giunto il momento di sbarazzarsi di Gregor. Quest’ultimo, umiliato ed abbandonato da tutti, dopo aver ascoltati questi discorsi, si lascia morire di inedia. La fine di Gregor in realtà è l’inizio di un nuovo capitolo per la famiglia, che, prendendosi un giorno di riposo, si concede una gita in campagna. Qui la famiglia Samsa, che grazie al lavoro gode di una certa indipendenza econmica, decide di trasferirsi in una casa più piccola e più adatta alle proprie esigenza. Grete, nonostante il periodo di sofferenze trascorso, è diventate una bella ragazza in età da marito. Commento Le pagine della Metamorfosi di Kafka si presentano come una lunga, articolata metafora che si sviluppa in due direzioni differenti ma strettamente correlate tra loro. Da un lato, il racconto è una denuncia dell’oppressione delle regole sociali sull’individuo, che viene schiacciato e spersonalizzato dalle imposizioni esterne. Dall’altro lato, La metamorfosi è un apologo sull’impossibilità di comunicazione tra esseri umani, in particolar modo negli ambienti familiari 2, simboleggiati dai luoghi chiusi ed asfittici in cui si svolge tutta la vicenda. Gregor Samsa, in cui possiamo vedere un “doppio” del suo autore, è schiacciato dalle regole della vita borghese. Il suo lavoro di commesso viaggiatore, ripetitivo e faticoso, è tuttavia la fonte di sostentamento dell’intera famiglia, circostanza che lo obbliga ad uno scrupoloso rispetto di obblighi, orari e doveri d’ufficio. Non a caso, quando appena sveglio capisce d’essersi tramutato in un ributtante scarafaggio, il primo pensiero di Gregor è al ritardo accumulato già di prima mattina; quando il procuratore gli intima di aprire la porta della stanza minacciandolo di licenziamento, Samsa non bada alla reazione che potrà suscitare il suo nuovo aspetto bestiale, ma cerca in ogni modo di giustificare il proprio operato e il prorpio comportamento. La metamorfosi in insetto è insomma la forma concreta dell’alienazione di Gregor, incastrato in meccanismi che lo privano della sua identità. Al tempo stesso, anche il contesto familiare dei Samsa è alla base dell’allegoria costruita da Kafka: Gregor è il pilastro su cui si regge il loro benessere, esemplificato dalle lezioni al Conservatorio di Grete. I rapporti di affetto e amore si capovolgono ben presto quando Gregor non può più assicurare alcuna forma di sostentamento a causa della sua mutazione; in poco tempo, egli diventa un peso insostenibile e, dopo una serie di incidenti non voluti da Gregor, anche l’amata sorella lo vede come un fastidio di cui disfarsi. In questa situazione emergono facilmente tutte le tensioni latenti, come il difficile rapporto tra il figlio e il padre, fino all’episodio del ferimento di Gregor a colpi di mela, o alla circostanza, che prelude alla morte del protagonista, in cui il giovane ascolta i discorsi dei familiari su tutti i problemi che egli ha causato alla famiglia. Tutto ciò - che ha pure precisi riscontri biografici nell’esistenza di Kafka, figlio di una famiglia di commercianti ma portato alla carriera letteraria - può farci interpretare La metamorfosi come l’allegoria dell’impossibile conciliazione tra le aspirazioni individuali e le costrizioni della vita borghese. La “diversità” di Gregor si carica così di significati e letture che, in parte, restano volutamente ambigui ed enigmatici, com’è tipico della narrativa kafkiana. Le cause della metamorfosi non sono spiegate né indagate ed essa è accettata da Gregor come un dato di fatto; gli altri membri della famiglia, che rappresentano invece il alto “normale” della vita e della società, ne sono disgustati, ma nemmeno loro si interrogano sulle cause della mutazione. L’effetto di straniamento che ne consegue circonda tutta la vicenda di un’aura di “realismo magico”: in un contesto apparentemente reale e quotidiano (l’esistenza di una normale famiglia borghese di inizio secolo) viene calato un elemento magico o sovrannaturale (la “metamorfosi”), senza darne spiegazioni razionali. La metamorfosi diventa così per Kafka la chiave di lettura dei mali dell’uomo contemporaneo. ** • racconto del 1912 > racconto lungo • romanzo più celebre dell'autore Kafka > concetti tipicamente kafkiani ◦ nel racconto tutti questi concetti trovano una realizzazione esemplare • si manifesta quel tratto stilistico fakfiano > realismo simbolico ◦ la sua scrittura piana e lineare attingendo da realismo e simbolismo – riesce a fornire una rappresentazione dell'assurbo (triviale > elemento astruso, perturbante e irrazionale > rappresentato come un dato di fatto) dall'altro la realtà – ente, individui- vine rappresentato nella sua apparente e paradossale assurdità • vi è un autobiografismo allusivo senza del quale non ci si può approcciare al testo ◦ 1° scena> nella tsanza del protagonista samsa > simbolo della stanza > tana del prtagonista ◦ il padre > non c'è nessun altro luogo dell'opera in cui il complesso edipico di inferiorità + sconro sia rappresentato con maggiore forza come nella etamorfosi ◦ senso della colpa > ciò che sottende al rapporto conflittuale + scontro con figura del padre > figura autoritaria che spvrasta violentemente il protagonista dell'opera che è sempre un inetto nei confronti dell'autoirtà • scontro padre figlio > vede un gioco più sottile> fatto che nelle loro funzioni – le figure del padre e del filgio – le due tipologie funzionali ubiscono anche una serie di scambi confliuttuali nel corso del testo • ciò che sta lla base della colpa > ciò che è il contenuto reale della colpa nei confrotni dell'autorità paterna è il snetimento di inadeguatezza esistenziale > argomento principale NON è la metamorfosi – ma è simbolicamente il concetto che ne sta alla bese – forma di diveristà, di inidoneità alla vita, per la quale il ortagonsta ne è a priori inadeguato – soprattutto per quanto riguarda ai sui doveri nei cofnronti dell'autorità (paterna, società,..) • INADEGUATEZZA ESISTENZIALE > rende il portagonista un diverso – ma che pertiene a un'idea di isolamento dalla società e nello specifico dalla famiglia – vcaratterizzato da una incapacità di comunicare ciò che sono le sue passioni più intime >inc omunicabilità • metamorfosi elemento che realizza a pieno tutti questi concetti ◦ senso duplice > 1.trasformazione > progressivo cambiamento morfologico della corporeità 2.patologia – malattia > seguendo un prgressivo peggioramento (decadenza dello stato psicofisico) analisi PARTE 1 • pagina74 > trasformazione di Samsa > inizio in medias res > simile all'inzio del Processo • inizio > dare per scontato quello che in realtà sarebbe inteso essere un evento di volta della vicenda > la vera tragedia è il fatto che la tragedia sia già avvenuta, abbia già avuto luogo + non vi è nessun cedimento a quel climax di suspence che avrebbe potuto portare la trasformazione a metà vicenda – vi è la volontà di mettere subito le carte sul tavolo • è la volontà di aderire a quel realismo simbolico per il quale l'assurdo è dato come un dato di fatto > ciò che sarebbe assurbo è un evento già avvenuto • descrizione corporeità dlel'insetto • già avvenuto la tragedia > animalizzazione dell'uomano (avenche se poi progredisce) ◦ rappresentazione banale ma perfettamente sensata di quello che è l'assurdo > assurdo fa parte della quotidianità stessa > riferimento al contesto (stanza) ma introdotta in un'atmosfera di apparente normalità
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