"Metello" - capitolo 3, Sintesi del corso di Italiano

Scarica "Metello" - capitolo 3 e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! “Metello” - capitolo 3 Metello esce dunque dalla “carbonaja”, luogo dove aveva sentito parlare per la prima volta degli ideali socialisti e anarchici, e, tornando alla sua vita quotidiana lavorativa, viene nuovamente a contatto con queste teorie. Ormai il giovane ha vent’anni, e in breve tempo si trova personalmente coinvolto e attratto dal mondo del socialismo, che voleva il lavoro “pagato secondo il sudore”, e viene a conoscenza di personalità importanti per l’epoca come Sebastiano del Buono, segretario e fondatore della “Camera del lavoro”, e il Pescetti, politico e oratore, sempre di carattere socialista, che conosce durante uno sciopero nell’estate del 1902. L’interesse nella politica in Metello si fa sempre più vivace, portandolo anche all’iscrizione alla “Camera del lavoro”, alla partecipazione a diversi comizi e alla lettura del giornale “Avanti!”. Piuttosto che entrare troppo nel vivo della politica e iscriversi al Partito, però, Metello, anche grazie alle parole del Pescetti in un comizio, decide di pensare più ai suoi interessi personali, che da tempo vedevano al centro dell’attenzione il bisogno di una compagna e eventualmente di una famiglia. L’occasione si presentò presto, dal momento che il ragazzo si prestava spesso ad altri lavori per arrotondare i guadagni, aiutando occasionalmente lavandai, vinai e contadini. Proprio lavorando per una famiglia di questi ultimi, il giovane viene a conoscenza di Viola, una donna di circa trent’anni, sposata ma rimasta vedova e senza figli. Viola è attratta da Metello, e tenta di fargli capire le sue intenzioni in modo implicito, senza che però quest’ultimo potesse capirle immediatamente, non avendo mai avuto alcuna relazione sentimentale. Finalmente, dopo circa un mese, i due si uniscono e iniziano una relazione nascosta agli occhi dei genitori di lei, che altrimenti avrebbero cacciato il giovane, che si recava quindi da Viola esclusivamente di notte al fine di non essere scoperto, per poi recarsi a lavorare di mattina. Fu proprio così, una mattina, che Metello scoprì di essere stato promosso a mezzo muratore per volere dell’ingegnere Baldolati, che dirigeva i lavori.