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Metello - riassunto e personaggi, Sintesi del corso di Italiano

Breve riassunto della trama di Metello con personaggi

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 23/03/2021

chiaretta441
chiaretta441 🇮🇹

4

(22)

26 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Metello - riassunto e personaggi e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Il libro letto in queste vacanze estive si intitola “Metello” racconto di Vasco Pratolini pubblicato dalla casa editrice “Mondadori - de Agostini” Trama: Il romanzo è ambientato geograficamente nel territorio italiano e in particolar modo nella città di Firenze. Il racconto abbraccia un arco di tempo che va dal 1875 al 1902, il periodo forse più difficile e complesso della storia italiana dopo l'Unità: gli anni della crisi economica,delle violente repressioni governative nei confronti degli operai che assumono progressiva e decisa coscienza dei propri diritti e si riuniscono nelle Leghe di miglioramento e di resistenza, nelle Camere del Lavoro, nelle Federazioni e nei Sindacati. I lavoratori in questi anni rinunciano finalmente alla cospirazione e alla sommossa per prendere in considerazione una nuova arma: lo sciopero. Tuttavia lo sciopero fiorentino del maggio-giugno 1902 è solo uno dei tanti episodi che segneranno la città di Firenze e la nascita dei sindacati in Italia. Metello è il personaggio fondamentale di questa storia: egli rappresenta la classe operaia alle sue prime organizzazioni ed esemplifica perfettamente i problemi, le ingiustizie, le oppressioni,le esigenze, le difficoltà cosi come la grande forza d reagire di questa classe che sta emergendo. Metello è orfano, sua madre è morta dandolo alla luce e suo padre, renaiolo e anarchico, è morto annegato in Arno. Cosi Metello viene affidato e allevato dalla famiglia della balia a cui era stato affidato dal padre affinché badasse a lui mentre era al lavoro. Eugenio e Isolina cosi come Olindo e gli altri membri della famiglia vogliono bene a Metello ma quando emigrano in Belgio per lavorare nelle miniere, vista la scarsità di lavoro e le difficoltà del tempo, a lui non verrà dato il visto perché non appartiene allo loro famiglia, così lo affidano a una vicina. Metello li vede partire e cosi, riemergendo in lui i ricordi di quello che gli avevano raccontato della sua famiglia naturale e di Firenze prende una decisione e improvvisamente spicca una corsa, prende il primo treno e va Firenze. Firenze si sta trasformando, da poco tempo non è più capitale d’Italia, fervono i lavori e i progetti di risanamento e ristrutturazione dei quartieri del centro. Da questo momento la storia di Metello si sviluppa parallelamente alla vicenda di Firenze. Metello ha la fortuna di incontrare brave persone e cresce con buoni maestri, tra cui Betto, trovati sulla strada. Certo non potrà mai essere colto, però è una persona equilibrata e intelligente, un pò egoista, ma fondamentalmente è un buon ragazzo. Poco dopo l’arrivo a Firenze, un vecchio anarchico lo prende con sé e lo avvia al mestiere di muratore quasi per caso, ma alla fine sarà questa la sua professione per la vita. Così Metello cresce fra i primi amori e l’apprendistato tra i muratori. Conosce la fatica del lavoro da manovale,la difficoltà di portare a casa qualche soldo a fine giornata ma allo stesso tempo fa anche la conoscenza di alcune donne, tra cui Viola che egli ama veramente. Poi arriva il servizio di leva e al ritorno, dopo tre anni di militare a Napoli, deve ricominciare da capo. Ma ormai è più maturo, comincia a interessarsi dei problemi della sua professione e cosi si rende conto ben presto che le condizioni di vita e di lavoro sono sempre più dure. Arrivano anche le prime difficoltà con la legge, allora molto dura e repressiva. Metello andrà in prigione per ben tre volte, e tutte e tre segneranno un cambiamento importante nella sua vita. Sarà proprio in carcere che Metello capirà di volere bene ad Ersilia. Quando egli si trova alle Murate infatti sentendo per la seconda volta la voce di Ersilia venuta per salutarlo, decide che quando uscirà da quel luogo avrebbe sposato proprio lei. Una storia normale quella con Ersilia, sanfrediana, una donna tosta, sveglia, ma anche paziente e decisa. Ella è figlia di un muratore anarchico morto sul lavoro, caduto dai ponteggi. Si sposa, mette su casa e famiglia, lavora e si occupa del bambino, Libero. In città Metello conosce le esigenze della classe operaia,è un periodo di fermenti, premono gli amici, i compagni muratori, premono i padroni, nascono le prime leghe dei mestieri, si fanno sentire gli anarchici e sempre più forte i socialisti. Si decidono gli scioperi e lo Sciopero che cambierà le loro vite per sempre, quello del 1902. I muratori infatti, stanchi della misera paga che non permetteva nemmeno di arrivare a fine settimana, fondano le prime associazioni, le prime leghe per cercare d far valere i loro diritti di lavoratori e di ottenere un aumento di 3 lire. Dopo ben quarantasei giorni di sciopero, muratori ridotti a carne e ossa per i sacrifici, scontri con i crumiri, la polizia, gli ingegneri, finalmente lo scipero porta ai risultati sperati: i muratori vincono, ottengono un aumento, e finalmente la loro vita, anche se di poco, comincia a migliorare. Intanto la vita di Metello scorre non solo tra difficoltà lavorative ma anche tra adulteri molto gravi: egli perde la testa per la bella Idina, un amore tuttavia solo fisico e molto superficiale, non paragonabile a quello che egli provava per la sua donna. La storia si conclude non solo con la vittoria dei muratori ma soprattutto con un cambiamento del pensiero di Metello: il suo motto agli inizi era “non essere mai il primo a farsi avanti e mai l’ultimo a tirarsi indietro ma poi capirà che alla fine si è costretti a prendere posizione in qualsiasi cosa e che non si può restare indifferenti davanti ai problemi. Personaggi: Metello è sicuramente il personaggio principale: inizialmente è presentato come un ragazzo che per la giovane età è privo di ideali ma la vera personalità si scopre nel momento in cui egli, appena quindicenne, fugge di casa solo, per dirigersi verso Firenze: senza sapere né leggere né scrivere cerca un lavoro. E’ giovane, fresco, vigoroso, vuole un lavoro ed è desideroso di imparare e di vivere la propria libertà. Partecipa attivamente alle manifestazioni popolari, senza temere le conseguenze: nemmeno la prigione. Egli rappresenta la classe operaia alle sue prime organizzazioni ed esemplifica perfettamente i problemi, le ingiustizie, le oppressioni,le esigenze, le difficoltà cosi come la grande forza d reagire di questa classe che sta emergendo. Betto, il padre “adottivo” di Metello, è fondamentale per la crescita del ragazzo. La sua personalità è la stessa che si trasmetterà poi a Metello: è un uomo umile, sempre pronto a lavorare, e desideroso di continuare a imparare da ogni cosa. A volte è considerato come personaggio strano dai suoi compagni di lavoro: solo Metello aveva imparato a conoscerlo veramente, ed a trarre tutto ciò che c’era di positivo nella sua personalità.
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