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Guide e consigli
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metodologie didattiche, Appunti di Didattica Pedagogica

elenco e spiegazioni delle varie metodologie didattiche

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 22/02/2023

deborahmaffeis666
deborahmaffeis666 🇮🇹

4.5

(58)

23 documenti

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Scarica metodologie didattiche e più Appunti in PDF di Didattica Pedagogica solo su Docsity! METODOLOGIE DIDATTICHE DIDATTICA METACOGNITIVA: finalizzata a favorire la consapevolezza sul proprio modo di apprendere (identificare le difficoltà di studio, le strategie adottate per superarle, comprendere gli errori commessi e il perché sono stati compiuti, capire i propri punti di forza) METACOGNIZIONE: capacità di riflettere sulle proprie capacità cognitive per gestire in modo efficace i processi messi in atto. la didattica metacognitiva apre alla consapevolezza - del proprio funzionamento cognitivo es: cose come sto pensando, cosa mi facilita o cosa mi ostacola, cosa mi aiuta a ricordare… - di strategie di autoregolazione cognitiva: auto-osservazione, auto-direzione e auto- valutazione (come ho fatto, come posso fare, come sono andato) quindi essa valorizza il processo di apprendimento sottolineando non cosa si apprende, ma come, al fine di stimolare la riflessione degli allievi su aspetti riguardanti la propria personale capacità di apprendere, di stare attenti e di concentrarsi. il docente non è concentrato sull’elaborazione di materiali ma nel porre ogni allievo nelle condizioni di capire il compito assegnato e i traguardi da raggiungere al fine di riconoscere le difficoltà e valutare le proprie abilità imparando così a riflettere sui propri risultati e valutare i miglioramenti. RICERCA AZIONE: metodologia elaborata da Lewin utilizzata per riflettere sulla propria azione didattica, per esplorare la realtà, analizzare, interrogarsi emettere anche in discussione le modalità di lavoro al fine di introdurre cambiamenti e avviare un percorso di innovazione educativa di fatto si va a verificare in modo continuo cosa si appreso e come, sugli ostacoli o limiti all'apprendimento e sulla ricerca dei bisogni da soddisfare e di quali fattori possono favorirlo. per consentire questa riflessione sull'azione si parte da attività laboratoriali, basate sull'esperienza che permettono di individuare problematiche all'interno di fenomenologie più o meno complesse, di osservare quantitativamente e qualitativamente il problema posto e raccogliere dati e informazioni. tale metodologia si articola in tre fasi - costituzione del gruppo - fase della ricerca: definizione del problema, individuazione delle metodologie di raccolta dati, analisi dei dati e elaborazione delle ipotesi di intervento - fase dell’azione: si definiscono i tempi, i compiti, le responsabilità e si provvede alla realizzazione del piano di intervento DIDATTICA PER COMPETENZE: metodologia che non tiene conto solo del sapere contenutistico ma sottolinea un apprendimento declinato in sapere, saper fare e saper essere. LA SCUOLA NON DEVE TRASMETTERE NOZIONI, DATE E FORMULE A MEMORIA, MA COMPETENZE OVVERO COMBINAZIONI DI CONOSCENZE, ABILITA’ E ATTEGGIAMENTI APPROPRIATI AL CONTESTO.  si parla di acquisizione di LIFE SKILLS= abilità della vita. In tale tipo di didattica l’allievo ha una posizione centrale nel processo di apprendimento, mentre il docente assume il ruolo di facilitatore e mediatore, favorendo così un apprendimento significativo, autonomo e responsabile Quindi si promuove - partecipazione attiva - collaborazione - apprendimento cooperativo - problem solving - learning by doing - riflessione - ricerca ed esplorazione NB: L’unione europea ha individuato 8 competenze chiave europee indispensabili verso cui indirizzare l’apprendimento scolastico (vedi foglio) DIDATTICA LABORATORIALE: l’allievo è al centro del percorso di apprendimento ed è lui stesso il costruttore della sua conoscenza secondo il principio di learning by doing di Dewey  ciò che guida l’apprendimento è la comprensione e lo sforzo fatto nello svolgere un compito o una attività. La didattica laboratoriale non si concentra sui contenuti ma SULLE ATTIVITA’ E SUL BISOGNO DI FARE PER IMPARARE. RICORDA: con laboratorio non si intende un luogo fisico, ma ambiente di apprendimento significativo in cui si coniugano conoscenze e abilità, l’aspetto teorico e pratico dell’apprendimento dove IL SAPERE E’ CONOSCENZA IN AZIONE. TINKERING: metodologia utilizzata per l'apprendimento delle materie scientifiche (STEAM: scienze, tecnologie, ingegneria, arti e matematica). Esso è uno strumento di apprendimento attivo basato sul learning by doing, in cui gli studenti vengono stimolati ad esplorare e a investigare, fanno esperienza concreta di materiali e artefatti da costruire, scomporre e progettare mediante tentativi ed errori. Ora in gruppo per riflettere e condividere ipotesi immaginare soluzioni e creare oggetti di vario genere sotto la guida del docente facilitatore del processo di apprendimento. PROBLEM SOLVING o DIDATTICA PER PROBLEMI: trovare la migliore risposta possibile a una specifica situazione critica e generalmente nuova come risoluzione i problemi che si incontrano nella vita di tutti i giorni. il processo di problem solving è stato schematizzato in vario modo  F.A.R.E. : focalizzare, analizzare, risolvere, eseguire  MODELLO LASSWELL: si basa su 5 W e 2 H: who what where when why how how much  NEWELL E SIMON: tre strategie di risoluzione dei problemi 1) ridurre le differenze tra la condizione attuale e la meta 2) analisi dei passi e dei fini scomponendo il problema in tanti sotto problemi 3) ragionare all'indietro partendo dalla meta ACTION MAZE: detta “azione nel labirinto” ed è una metodologia inserita tra le tecniche attive di didattica laboratoriale. in base agli obiettivi che intende raggiungere, il docente delinea i termini fondamentali di uno scenario e fornisce informazioni per sollecitare la scelta dello studente. l'allievo deve scegliere e ricercare la giusta direzione ponderando l'importanza il senso dei dati forniti dal docente. Tale metodologia penalizza però l’aspetto relazionale in quanto la fase principale dell’apprendimento è individuale e non avviene nell’interazione con i pari. CLASSI APERTE: Le classi aperte consistono nel coinvolgimento di alunni di diverse classi in attività laboratoriali Inserire nella didattica momenti istituzionalizzati in cui gli alunni possano lavorare interclasse,  può infatti diversificare e movimentare la vita scolastica, permettendo agli studenti di confrontarsi con altri pari o adulti, diversi da quelli della propria classe, per incrementare capacità logiche e di relazione, per permettere loro di incontrare una varietà di modalità linguistiche e comportamentali e per sostenere il senso di appartenenza alla scuola che è molto di più di un insieme di classi.  Il superamento del gruppo classe può permettere diversificate occasioni di socializzazione e assicurare maggiori occasioni di formazione di gruppi di lavoro al fine di creare un ambiente scolastico inclusivo. Inoltre l’idea progettuale nasce dalla volontà di incidere sul miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate, tenendo conto dell’impatto e della fattibilità. Per cui i risultati attesi da questo progetto sono sicuramente il recupero, ma anche il potenziamento delle abilità di base in italiano e matematica ai fini dello sviluppo di competenze adeguate nonché della valorizzazione delle eccellenze. L’obiettivo è anche quello di ridurre la variabilità nei livelli di apprendimento all’interno delle classi e tra classi diverse. L’esito delle prove standardizzate, ma anche la padronanza delle abilità di base, è strettamente correlato all’ambiente socio culturale del territorio, che risulta eterogeneo, presentando contesti familiari socio-culturali molto differenti. L'eterogeneità del contesto determina richieste formative differenziate, a cui la scuola risponde con strutture sempre più potenziate, anche sotto il profilo tecnologico, ambienti di apprendimento stimolanti e metodologie didattiche, che si adattano alla pluralità dei bisogni degli alunni. TUTORING: un soggetto esperto ( insegnante, alunno più grande) affianca un soggetto in formazione con funzioni di facilitazione, aiuto e sostegno all'apprendimento divenendo così un mediatore nel processo di insegnamento-apprendimento. PEER TUTORING: e il tutoring tra pari che si fonda quindi sull' aiuto reciproco degli alunni favorendo così un apprendimento collaborativo. in questo caso il tutor è l'allievo che assume il ruolo di facilitatore mentre l'allievo in difficoltà è il tutee. il peer tutoring, dunque, sviluppa relazioni tra alunni con abilità diverse, consente di fornire un insegnamento personalizzato e promuove l'integrazione. il tutoring può essere attivato tra alunni della stessa età o anche tra alunni di età diverse. molteplici sono le possibilità strutturali: allievo che fa da tutor ed altro allievo tutee, tutor per un gruppo di allievi o per l'intera classe. STUDIO DI CASO: presentare agli studenti la descrizione di una situazione reale complessa, frequente o esemplare. la problematica può essere sottoposta agli studenti sotto forma di casa aperto (senza soluzione) o come caso chiuso (viene proposta la soluzione). lo scopo di tale metodologia è quello di sviluppare capacità analitiche necessarie per affrontare una situazione complessa non tanto cioè risolvere problemi ma saperli affrontare e analizzare. INCIDENT: tipologia simile allo studio di caso, dal quale si differenzia sia per l'oggetto che è una situazione di emergenza e non comune o frequente, sia per la tecnica didattica sottesa in quanto non richiedono studio analitico, ma piuttosto veloce. consente lo sviluppo non solo di abilità analitiche ma anche decisionali e predittive. CIRCLE TIME: gli allievi si dispongono in cerchio in modo che tutti possano vedere tutti. il docente inserito nel cerchio è il mediatore che detta i tempi e le regole della conversazione. ognuno in questo cerchio è importante quanto gli altri e ha il diritto di parola. ROLE PLAYING: immedesimarsi e vestirsi nei panni altrui nel simulare determinate azioni di vita reali. il gioco di ruolo è introdotto dal docente che invita immaginare di essere in una determinata situazione. tale metodologia serve a rielaborare i propri vissuti emotivi, sviluppare capacità empatiche, comprendere emozioni e stati d'animo altrui. stimola inoltre anche capacità di analisi, di osservazione e di elaborazione del pensiero creativo e critico. Fasi del role playing: drammatizzazione e rielaborazione SIMULATA SU COPIONE: forma particolare di roleplaying da cui differisce il fatto che gli alunni recitano non spontaneamente ma in virtù di un copione prestabilito. il copione viene scritto in modo collaborativo e cooperativo tra gli alunni. Fasi: costruzione collaborata del copione, drammatizzazione e rielaborazione. STORYTELLING: non è un semplice racconto di storie ma una metodologia utilizzata ad ampio raggio come strumento efficace per migliorare i processi di apprendimento è diffusa anche in altri settori per lo sviluppo delle relazioni e come tecnica comunicativa. il valore didattico di tale metodologia varia a seconda della scelta della storia, dei personaggi, dei tempi e degli eventi oltre che della tecnica narrativa. lo storytelling può infatti essere utilizzato come strumento di alfabetizzazione emotiva: la scelta di una trama psicologicamente orientata può servire a recuperare ed esprimere i vissuti personali, rielaborare esperienze personali anche negative, confrontarsi e condividere vissuti emotivi. la valorizzazione del protagonista buono consente di lavorare sulla trasmissione dei valori e delle regole. DIGITAL STORY-TELLING: narrazione realizzata con strumenti digitali organizzando i contenuti in un sistema coerente, retto da una struttura narrativa, in modo da ottenere un racconto costituito da molteplici elementi di vario formato. BRAIMSTORMING: conversazione guidata dal docente senza però influenzare la direzione bloccando la spontaneità degli studenti al fine di scatenare letteralmente una tempesta di cervelli ovvero far affiorare molteplici pensieri relativi ad una data questione o argomento. l'obiettivo è produrre quante più idee possibili in un clima di accettazione condivisa in cui ogni alunno è libero di esporre i propri pensieri senza aver paura di essere giudicato. in seguito si andranno poi a selezionare le idee che sembrano maggiormente adeguate alla questione posta. e se saranno poi ulteriormente lavorate e perfezionate durante l'attività. Il brainstorming promuove creatività. MASTERY LEARNING: apprendimento per padronanza. secondo gli ideatori di tale metodologia il sistema di istruzione tradizionale è sbagliato perché basato su una didattica indifferenziata che non può promuovere i talenti. è quindi necessario personalizzare la didattica assecondando i ritmi e i modi personali di apprendimento degli alunni, sull'assunto che tutti possono raggiungere gli stessi apprendimenti attraverso l'acquisizione della mastery ovvero la padronanza se posti in situazioni significative e stimolanti. i percorsi educativi e formativi sono divisi in unità o blocchi, ciascuno caratterizzato da traguardi di apprendimento o obiettivi da raggiungere individuati a seconda di una scala tassonomica ovvero ipotizzando una gerarchia dell'apprendimento come processo lineare che passa attraverso obiettivi via via più difficili. Essa prevede solo una valutazione sommativa di tipo finale, ma non valutazioni dell'apprendimento in itinere, poiché ritenute distraenti rispetto all'obiettivo ultimo vale a dire quello dell'acquisizione dei contenuti oggetto di insegnamento. MODELING: l’imitazione è un processo fondamentale per l'apprendimento che appunto si attiva osservando il comportamento di altre persone, considerate come modelli. nel modeling il docente propone all' allievo modelli concreti da osservare, egli stesso esegue direttamente il comportamento facendolo successivamente ripetere all'allievo. SERVICE LEARNING: strategia didattica di tipo esperienziale che ha alla base attività di servizio per la comunità. partendo da difficoltà di natura sociale che caratterizzano il territorio di riferimento, i docenti progettano attività didattiche sfruttando situazioni concrete: promuovono compiti autentici a forte connotazione collaborativa ed impegno condiviso tra gli studenti e favoriscono apprendimenti significativi in contesti di vita reale con l'obiettivo di svolgere un servizio di interesse sociale verso la comunità.  tale metodologia apre la scuola il territorio e diviene uno strumento importante di educazione alla cittadinanza attiva
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