Scarica Mezzi di ricerca della prova: il sequestro probatorio e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Diritto Processuale Penale solo su Docsity! 3. SEQUESTRO PROBATORIO (art. 253) = consiste nell'assicurare una cosa mobile o immobile al procedimento per finalità probatorie, mediante lo spossessamento coattivo della cosa e la creazione di un vincolo di indisponibilità sulla medesima. DUE REQUISITI: - Naturalistico -> necessario che sia un bene materiale; - Giuridico -> occorre che si tratti del corpo del reato o di una cosa pertinente al reato e, soprattutto, occorre che la cosa sia necessaria per l'accertamento dei fatti. Si distingue dal sequestro preventivo e da quello conservativo (queste sono misure cautelari). Tutti e tre i tipi di sequestro hanno una caratteristica comune che consiste nella creazione di un vincolo di indisponibilità su una cosa mobile o immobile attraverso lo spossessamento coattivo. All'interessato, se presente, deve essere consegnata copia del decreto di sequestro. Il sequestro è disposto dall'autorità giudiziaria con DECRETO MOTIVATO: ➢ nel corso del dibattimento -> disposto dal giudice; ➢ nel corso delle indagini preliminari è disposto dal PM. ➢ La PG effettua il sequestro se vi è FONDATO PERICOLO NEL RITARDO E IL PM NON PUO' INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE O NON HA ANCORA ASSUNTO LE INDAGINI. In tal caso, il relativo verbale è trasmesso entro 48 ore al PM del luogo dove il sequestro è stato eseguito, il quale, nelle 48 ore successive convalida il sequestro. PRESUPPOSTI DEL SEQUESTRO PROBATORIO -> precisati dalla giurisprudenza. Il decreto di sequestro deve << delineare i tratti della condotta e della fattispecie di reato strettamente correlata all'esigenza di dar conto del nesso di pertinenzialità con il bene >>. Il sequestro è mantenuto fino a quando sussistono le ESIGENZE PROBATORIE. Il limite massimo -> sentenza irrevocabile, dopodiché la cosa deve essere restituita salvo che ne sia stata ordinata la confisca. Il sequestro probatorio può essere CONVERTITO in sequestro conservativo o preventivo con apposito provvedimento del giudice, emesso su richiesta del soggetto legittimato. Quando si contesta la LEGITTIMITA' o il MERITO del provvedimento di sequestro, contro il decreto di sequestro o contro il decreto di convalida, l'indagato, la persona alla quale le cose sono state sequestrate e quella che avrebbe diritto alla loro restituzione possono proporre richiesta di RIESAME: sulla quale decide in composizione collegiale il tribunale del capoluogo della provincia nella quale ha sede l'ufficio che ha emesso il provvedimento. Oggetto di cognizione -> questione relativa alla legittimità o al merito del provvedimento. Quando invece sorga la questione sulla necessità di MANTENERE O MENO IL SEQUESTRO -> la persona interessata durante le indagini può presentare al PM RICHIESTA MOTIVATA DI RESTITUZIONE DELLA COSA SEQUESTRATA. Il PM CON DECRETO MOTIVATO: - se valuta che non sussistono più esigenze probatorie -> dispone la restituzione all'avente diritto; - se ritiene ancora sussistenti le esigenze probatorie -> respinge la richiesta. Contro il decreto del PM -> interessato può presentare opposizione al GIP che provvede in camera di consiglio.
