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Microeconomia Negroni appunti programma completo frequentanti, Appunti di Microeconomia

Appunti del corso completo frequentanti di microeconomia con il prof Negroni. Corso SID A-L. con anche esercitazioni svolte. 1. Equilibrio di mercato ed efficienza 2. Decisioni di consumo 3. Decisioni di produzione e concorrenza perfetta 4. L'economia politica classica: Smith, Ricardo e Marx. 5. Monopolio 6. Interazione strategica 7. Oligopolio 8. Esternalità 9. Beni pubblici e risorse comuni 10. Informazione asimmetrica 11. Scelte collettive

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 17/05/2021

ar.an
ar.an 🇮🇹

4.3

(36)

17 documenti

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Scarica Microeconomia Negroni appunti programma completo frequentanti e più Appunti in PDF di Microeconomia solo su Docsity! Primo parziale 5 aprile secondo parziale 23 aprile terzo aprile 25 maggio recupero 31 maggio INTRODUZIONE Qual'è l'oggetto dell'economia? Studio del processo tramite il quale una data società garantisce il benessere materiale ai suoi cittadini. Autosufficienza della società; perdita di autosufficienza nelle società avanzate, senza gli altri noi non potremmo fare nulla 8divisione del lavoro estrema), ognuno ha bisogno della cooperazione degli altri per disporre del benessere necessario per sopravvivere. Da cosa dipende il benessere materiale? Dalla produzione di beni e dalla distribuzione dei beni stessi, (produrre e distribuire), mobilitare lavoro nei settori fondamentali, garantire una allocazione di risorse nei settori fondamentali (scuola, militare), Mobilitare le risorse. Una volta decisi quali beni produrre si deve pensare a come distribuirli, tutti abbiamo bisogno della cooperazione degli altri ma i TERMINI della cooperazione sono differenti. (distribuzione dei beni). Termini accettabili per entrambe le parti, il modo in cui distribuiamo i prodotti non è trascurabile, la distribuzione stimola la produzione. Con la nascita dell'agricoltura e dell'industria le società diventano sempre meno egualitarie per via dell'accumolo di beni. Un problema economico riguarda sia la produzione che la distribuione di beni e servizi tra i cittadini. Tre soluzioni: Tradizione, Autorità e Mercato. Tradizione, economia dei cacciatori e società tradizionali, affrontavano un problema economico (senza capo e senza mercato). La soluzione veniva trovato perchè da sempre era stato così, “convenzioni” “consuetudini”,abolizione della proprietà privata, ciò che porta a casa è nostro non mio. Dividere in modo che tutti abbiano una loro parte. Tutto si ripete sempre nello stesso modo per centinaia di anni a meno che non ci sia una catastrofe, eventuali cambiamenti sono esogeni. Autorità, cambiamento endogeno, l'autorità produce il cambiamento, cambiare in fretta (sviluppo dell'agricoltura, surplus di risorse, conveninte mettere tutte le risorse insieme e chi controlla e presiede è l'autorità). La civiltà inizia a nascere. Mercato, minimizza l'impatto sia della tradizione che dell'autorità, ognuno fa quello che vuole, nessuno può scegliere per noi, ognuno sceglie di fare un certo lavoro. Per quanto ognuno faccia quello che vuole, la società trova una risposta a quel problema, si producono quei beni che servono per far andare avanti la società con ordine. Aumenta l'autonomia, società molto più dinamiche rispetto alle prime due. Affinchè si possa parlare di economia di mercato ci deve essere un mercato, tutto diventa merce, una società di mercato si fonda sul fatto che alcuni beni si trasformino in merci, non è sempre stato così, siamo riluttanti a pensare che gli organi possano essere venduti, siamo riluttanti a pensare che la cittadinzanza possa essere comprata. Alcuni beni non sono ancora in vendita, ma anche alcuni beni che da sempre pensiamo come acquistabili un tempo non erano merci. Era impensabile legare la propria sussistenza al lavoro, in generale ci si voleva garantire qualcosa in più lavorando per più tempo. Non si vendeva il proprio lavoro, bisognava convincere gli altri a fornire a noi le proprie prestazioni. umano, paradigma dell'economia, può dar conto di tutto il comportamento economico. DOMANDA E OFFERTA Domanda, bene richiesto dalla stragande maggioranza della popolazione. La domanda di mercatoe sprime una relazione decrescente tra prezzo dei beni e quantità dei beni. Se aumenta il prezoo diminuisce la quantità, se aumenta la quantità diminuisce il prezzo. I consumatori non sono disposti neanhce una unità di bene quando il prezzo è maggiore di 60, sono disposti a comprare la prima unità di bene quando il prezzo è 50. Il 50 rappresenta il prezzo massimo che i consumatori sono disposti a pagare per acquistare la prima unità del bene. Se il prezzo non scende fino a 40 sono disposti a comprare solo una prima unità del bene. I consumatori sono disposti a pagare la seconda unità del bene solo al prezzo di 40. DECRESCENTE, a intervalli precisi. Questo solo quando si possono acquistare numeri interi. Se si possono acquistare 5,24 unità del bene cambia tutto. La curva di domanda da “a gradini” passa ad essere “liscia”, continua però ad essere decrescente in relazione a prezzo e quantità. 50 rappresenta il prezzo massimo che i consumatori sono disposti ad acquistare il bene. Possiamo quantificare il beneficio per i consmatori? Che valore assegnano i consumatori al bene acquistabile? Il beneficio ceh i consumatori traggono misurato in € è esattamnete 50, cioè il prezzo massimo che sono disposti a pagare per il bene. Prezzo massimo che sono disposti a pagare. BENEFICIO MARGINALE= 1 X 50 = 50 incremento di una unità, beneficio associato all'incremento di una unità. Misura l'incremento che i compratori hanno comprando un'altra unità del bene i consumatori sono ora disposti a spendere fino a 40€ per acquistare una seconda unità. Beneficio marginale associato alla seconda unità 1 X 40 = 40 BENEFICIO TOTALE (2) : 50 X 1 + 40 X 1 = 90 BT (3) : 50 X 1 + 40 X 1 + 30 X 1 = 120 Beneficio marginale associato alla terza unità comprata: BMA : BT (3) – BT (2) = 30 Beneficio Marginale Associato: beneficio/quantità = 120-90/3-2 = 30/1 = 30 beneficio: variazione del beneficio (marginale associato alla terza unità) quantità: si passa da tre a due unità beneficio marginale: quanto varia il beneficio se si vuole acquistare una altra unità QUANDO QUALSIASI QUANTITA DI BENE PUO ESSERE CONSUMATA se la quantità acquistata potesse essere aumentata di 0,25, quando le variazioni sono discrete il bm è l'area del rettangolo. Quando si possono acquistare parti della quantità il nostro beneficio marginale diventa il segmento HK La domanda di mercato ci dice il prezzo massimo che i consumatori sono disposti a pagare per una certa quantità di bene, disponibilità a pagare una certa quantità di bene, magigore è la quantità minore è la disponibilità a pagare. La domanda è ora data da una retta liscia e non più da un sistema a gradini. AREA AOBC: beneficio che il consumatore dispone se acquisce tre unità del bene. Quanto vale per la società poter disporre di tre unità del bene? (non solo i consumatori ma l'intera collettività), il beneficio sociale deve essere qualcosa che condivide TUTTA la società. Se compro qualcosa che la collettività non approva non è il beneficio sociale, cioè dell'intera collettività. Se compro un pacchetto di sigarette, l'area non è più il beneficio sociale ma bisogna sottrarre il danno che ciò arreca ad un altro membro della società. Il beneficio marginale sociale è dato dal beneficio di tutta la collettività. Se nessun'altro trae beneficio o danno allora l'area AOBC costituisce l'area del beneficio sociale. I consumatori possono acquistare tre unità di beni ad un prezzo di 20€, non prezzo che possono pagare ma prezzo che devono pagare e dunque 20€ e non 30€. dato il prezzo osservato acquistano quanto comprare, il prezzo di 20€ non sarebve il prezzo massimo che sono disposti a pagare per acquistare tre unità. Possiamo quantificare il beneficio che i consumatori traggono dal poter acquistare tre unità del bene.Il beneficio totale che i consumatori per poter disporre del bene è bene. Il costo sociale è quando non ci sono effetti esterni legati alla produzione. Per produrre 3 unità di acciaio sostengono un costo AOB, ma i consumatori per poter comprare tre unità di acciaio è il costo che i produttori sostengono più gli effetti esterni sostenuto dal resto della collettività. (danno all'ambiente). L'area OAB è il costo per produrre le tre unità, le tre unità vengono vendute a 30€, quant'è il beneficio dei produttori in questo caso? RICAVI = OACB Costo = OAB OAC = surplus dei produttori (possono vendere quelle tre unità ad un prezzo maggiore rispetto a quello che sarebbero disposti per poterlo vendere.) 3'€ è il prezzo unitario di mercato a cui viene venduto il prodotto sul mercato. Due curve di mercato una più elastica e una più rigida. O1 è più elastica, O2 è meno elastica, più rigida. Perchè O1 è così elastica? Se ci sono fattori (materie prime, lavoro, macchine) se è facile trovare questi prodotti l'offerta sarebbe più elastica oppure se il processo produttivo dura poco tempo. O2 è meno elastica perchè le materie prima o i fattori per produrre sono meno facili da trovare oppure il processo produttivo dura molto tempo. EQUILIBRIO DI MERCATO Ciò vale per mercati che abbiano queste caratteristiche (bene omogeneo, libertà di entrata nel mercato, infinità di operatori, ciascun operatore è di dimensioni trascurabili rispetto alle dimensioni del mercato). Offerta relazione decrscente tra quantità e prezzo, Domanda relazione crescente tra prezzo e quantità. Dove domanda e offerta si intersecano c'è l'equilibrio di mercato, il mercato è in equilibrio quando si genera un prezzo tale che ognuno è soddisfatto. (produtori e consumatori. Pe : deve rendere uguali quantità domandate e quantità offerte ma sono ugali solo se il prezzo è Be Se il prezzo è P1, i consumatori offrono una certa quantità, ma la domanda è maggiore dell'offerta, i consumatori sono soddisfatti ma i produttori non sono soddisfatti perchè qualcuno non riuscirà a vendere. Le imprese cercheranno di vendere di più abbassando il prezzo, Dato un prezzo P2 la domanda espressa è maggiore dell'offerta espressa dai produttori, c'è un eccesso di domanda, il consumatore che valuta importante il bene è disposto a pagare di più se i prezzi tendono ad alzarsi allora l'offerta aumenta la domanda si riduce e si crea un equilibrio. Questo meccanismo ha a che fare con l'idea intuitiva di concorrenza. Lo squilibrio tende a scomparire. Esiste un prezzo che rende domanda ed offerta compatibili il mercato si auto-equilibria in modo autonomo. EQUILIBRIO ED OTTIMO SOCIALE criterio per valutare il mercato, è desiderabile per la vollettività affidarsi all'agire del mercato? Il mercato può essere desiderabile quando la quantità di beni da produrre è la maggiore possibile. Surplus sociale, l'ottimo sociale coincide con la situazione in cui “la torta” è la più grande possibile criterio di Pareto, come si spartisce “la torta” una situazione è un ottimo socaile quando il surplus collettivo è il maggiore possibile il surplus dei consmatori è OABD il prezzo dei produttori è OCD la differenza tra le due aree quindi OABC è il beneficio netto della società, surplus sociale. Differenza tra beneficio sociale e costo sociale Il mercato èdesiderabile se il surplus sociale è il più grande possibile. Se si produce una quantità OD il surplus sociale è OABC il beneficio marginale sociale è BD, il costo marginale sociale è CD. Il beneficio marginale sociale BD è maggiore del costo marginale sociale CD. l'incremento dei benefici è maggiore del costo, la differenza tra benefici e costi aumenta quindi anche il beneficio sociale aumenta. OAB1C1 è maggiore dell'area precedente e quindi aumentando la quantità di beni sul mercato il beneficio sociale aumenta. Produrre una quantità OD non sarà un ottimo sociale perchè il surplus sociale non è al massimo. Se non esiste la possibilità di aumentare il surplus sarebbe un ottimo sociale. Se aumentiamo di un'altra unità la quantità di beni il surplus aumenterà ancora. Coincidenza tra due criteri nel secondo esempio, tutti e tre sono ottimi sociali e paretiani. L'unico a non essere un ottimo di pareto è la torta con 20 e 70 per cento. Questo suggerisce che si stia sprecando qualcosa, e che non sia ottimale qulunque cosa che lasci risorse sprecate, da quella situazione ci possono essere dei miglioramenti paretiani. Un ottimo di Pareto è una situazione socialmente efficiente. COMMERCIO ESTERO apertura al commercio estero, il nostro mercato fino ad ora chiuso al resto del mondo (autarchia). Equilibrio tra domanda ed offerta. D'ora in poi non è più detto che il prezzo di equilibrio autarchico sia lo stesso di quello che i consumatori possono trovare sul mercato estero. Flusso di beni che entrano e escono dall'Italia, il prezzo estero può essere maggiore o minore del prezzo di equilibrio autarchico. I beni possoni essere venduti ad un prezzo OK prezzo maggiore a quello del mercato domestico (che era in equilibrio), I consumatori possono comprare beni a un prezzo più basso se si rivolgono ai produttori nazionali. I nostri produttori possono conquistare i mercati esteri, in corrispondenza di questo prezzo la domanda di beni da parte dei residenti nazionali, eccesso di offerta. Ci potrebbe farci pensare ad una discesa dei prezzi ma non è questo il caso perchè il prezzo è fissato dai mercati mondiali, eccesso di offerta permanente. L'eccesso sarà esportato nel resto del mondo. Eccesso di offerta Se il prezzo internazionale è maggiore del prezzo domestico c'è la necessità di esportare. Cosa succede al surplus sociale quando si passa dall'autarchia all'apertura delle frontiere? Con l'apertura delle frontiere il consumatore perde qualcosa del suo beneficio sociale e il produttore aumenta il suo surplus. Il surplus sociale aumenta ma i consumatori stanno perdenso parte del loro surplus. Il surplus totale si calcola tenendo in conto anche l'area d che fa aumentare il surplus sociale. Aprire le frontiere è un ottimo sociale ma non è un ottimo di Pareto. (non sono comparabili, qualcuno ci guadagna qualcuno ci perde) i consumatori rinunciano una parte del surplus perchè il prezzo è imposto dai mercati internazionali. Per far sì che l'apertura delle frontiere generi un ottimo paretiano, lo stato deve tassare chi ha guadagnato troppo. Delineare una tassa per prendere l'area b, se l'area b invece che andare ai produttori restasse ai consumatori, ci sarebbe un ottimo sociale e di Pareto. Se fosse possibile fare questo per i consumatori non cambierebbe nulla e i produttori guadagnerebbero di più. Eccesso di domanda Bisogna importare, i consumatori acquistano ad un prezzo minore e ciò vuol dire che aumentano il loro surplus, mentre le imprese riducono il loro surplus. Il surplus sociale aumenta anche se improtiamo, ma bisogna comuqnue tassare i consumatori per far sì che le imprese non perdano il loro surplus. DAZI SULLE IMPORTAZIONI tutto ciò che si importa non costa OK ma OK più un dazio, rende più costose le importazioni. Sarà desiderabile? Con i dazi si riduce la domanda, entra in gioco il governo, l'area rappresentata con la lettera e rappresnta le entrate del governo. Il surplus complessivo però diminuisce. F è la perdita di benessere sociale è data dalla minor domanda dei consuamtori. D, aumenta la produzione ma costa di più avere il bene podotto dall'impresa, costo di più che comprarlo dal mercato estero. Introdurre un dazio genera la perdita di benessere da parte della collettività. ESEMPIO 2: IMMIGRAZIONE mercato del lavoro: se apriamo le frontiere, l'offerta di lavoro aumenta, offerta di lavoro complessivo ad un prezzo H è ora di OF, la retta OE rappresenta l'offerta di lavoro da parte dei lavoratori domestici, Of è domestici èiù immigrati. OF è ruotata rispetto ad OE perchè si pensa che la quantità di alvoro immigrato dipenda dal salario pagato, Occupazione pari a OS e si riduce il salario, la domanda aumenta OR sono gli occupati domestici, OS gli immigrati. Bisogna distinguere il surplus domestico da quello degli immigrati, in ogni caso il surplus aumenta sempre ma a discapito dei lavoratori domestici. L'immigrazione favorisce le imprese domestiche e sfavorisce i lavoratori domesstici. È un ottimo sociale perchè aumenta il beneficio di immigrati e imprese ma si riduce il beneficio dei lavoratori domestici è quindi non è un ottimo paretiano. Se si potesse restituire il beneficio ai lavoratori domestici ci sarebbe anche un ottimo paretiano. L'immigrazione non dipende dal salario del paese di arrivo, immigrazione che non dipende dal salario. ESEMPIO 3: TASSAZIONE Tassa sul consume di un bene, i consumatori comprano la stessa quantità solo se il prezzo diminuisce, l'introduzione di una tassa sicuramente sfavorito rispetto ad a. i panieri b e c non possono essere indifferenti ad a è quindi la cuurva deve passare per quel punto e deve essere per forza decrescente. 2. Nella terza figura a, b e c non appartengono alla stessa curva, c contiene quantità maggiori a b, c e b non possono appartenere alla stessa curva ma possono appartenere a due diverse curve di indifferenza, la curva che passa per c. Siccome c è la curva preferibile, panieri più lontani dall'origine sono preferibili a curve più vicine all'origine. 3. Nella seconda figura a e b sono equivalenti, b e c non sono equivalenti, c è preferibile a b, poiché c è equivalente ad a troviamo una contraddizione. Violazione della proprietà transitiva e quindi il nostro comportamento è irrazionale e le curve non possono essere fatte in quel modo e non posono intersecarsi. Le curve di indifferenza non possono mai intersecarsi. C è strettamente preferito (P) ad A,A è (I) è indifferente a B allora la scelta migliore è C FUNZIONE DI UTILITA La funzione di utilità rappresenta l'ordinamento dei panieri, il numero associato non ha una valenza cardinale ma ha un valore ordinale,quindi serve a qualcosa solo se messo a confronto con qualcos'altro. Stabilire un ordinamento, A è preferibile a B che è indefferente a C quindi è preferibile A. Questa funzione non ci dice nulla riguarda la quantità beni ma solo la posizione all'interno dell'ordinamento, valore solo ordinale e non cardinale. SLIDE 10 A quante unità del bene 2 siete disposti a rinunciare per avere un unità in più del nene 1? Si traccia la curva di indifferenza, e la quantità massima del bene 2 alla quale siamo dispsoti a cedere per avere più unità di un altro bene. La quantità massima che siamo disposti a cedere si trova sulla curva di indifferenza, al massimo sono disposto a rinunciare a due unità del bene 2 per avere un unità del bene 1. SAGGIO MARGINALE DI SOSTITUZIONE Rapporto di scambio tra due beni che è desiderato da un consumatore. la quantità massima del bene 2 che sono disposto a cedere per avere un unità in più del bene 1. oppure la quantità minima che sono disposto a cedere per avere una certa quantità di un altro bene. la pendenza della retta che unisce i due panieri è la quantità massima alla quale sono disposto a cedere. Il paniere b, per rinunciare a una unità del bene 1 chiederò come minimo due unità del bene 2. Saggio marginale di sostituzione calcola il rapporto desiderato di beni per un individuo. Slide 14 i segmenti orizzontali verdi misurano tutti 1, aumentiamo di q alla volta la quantità di bene scambiato, nel passaggio da A a B per avere un'unità in più del bene 1 è dispsoto a rinunciare a molte unità del bene 1 poi per ogni scambio sempre meno. Se le curve di indifferenza sono fatte il quel modo SMS decresce man mano che ci spsostiamo I BENI 1 E 2 SONO SOSTITUTI IMPERFETTI. Sms si riduce via via Il grado di sostitutibilità dipendono dal bene che sto scambiando. Slide 15 I BENI 1 E 2 SONO SOSTITUTI PERFETTI. Sms rimane costante Per scambiare una quantità di bene 1 scambio sempre la stessa quantità di bene 2, non dipende dal paniere che sto scambiando. VINCOLO DI BILANCIO insieme dei panieri che posso acquistare con il mio reddito Slide 16 Qundo consideriamo variazioni arbritariamente piccoli SMS geometricamente è data dalla pendenza della retta tangente alla curva di indefferenza nel paniere. Misura la pendenza della curva di indifferenza valutata nel paniere. A,B segmento che unisce a e b, appartengono alla stessa curva di indifferenza, se le rette tendono a coincidere, quando gli incrementi tendeno a 0 allora quei segmenti tendono entrambi alla retta tangente, a solo in comune il punto b quindi misura la pendenza della curva di indifferenza in quel paniere. Introduciamo i mercati, i beni si scambiano su mercati perfettamente concorrenziali, soddisfano alcuni requisiti, si scambiano beni omogenei, tutti i beni sono uguali tra loro. I consumatori possono tranquillamente entrare e uscire da quei mercati, gli operatori economici sono un'infinità e sono trascurabili rispetto al mercato, se un produttore o un consumatore esce dal mercato il suo comportamento non ha alcun prezzo sul mercato. Non potendo prende i prezzi come dati. Comportamento price tacker. Slide 18 il reddito è uguale a: quantità acquistate del bene 1 + quantità acquistate del bene 2 (espresse in euro,prezzo) Spesa per acquistare un paniere, il reddito è esattamente quella dove si trova il paniere b. BENI SOSTITUTI PERFETTI vincolo di bilancio (retta rossa, pendenza 3), tutti panieri ammissibili, ma c è preferito a d, b è preferito a c, a è preferito ad b, quindi la scelta ottima è A perchè è il punto più distante dall'origine. SMS maggiore in A, che non è uguale a p1/p2 ma non c'è nulla di meglio. Quando i beni possono essere perfettamenti sostituiti compro un paniere con soltanto un bene che mi da la massima soddisfazzione. BENI NORMALI/INFERIORI Il paniere a è ottimo, però aumenta il reddito è il vincolo di bilancio aumenta, la scelta ottima passa da A a B, aumenta la qunaità acquistata del bene 1 e 2. Il bene 1 e 2 sono beni normali, tali per cui la loro quantità aumenta quando il reddito aumenta. Se all'aumentare del reddito una delle due quantità aumenta e l'altra non aumenta allora i due beni non sono normali, All'aumentare del reddito, i consumatori riducono il consumo di quel bene. (paese povero, dieta a base di riso, se il reddito aumenta diversifica la sua dieta e compra altro). Un bene è inferiore quando all'umentare del reddito la sua quantità si riduce. FUNZIONE DI DOMANDA Dato il prezzo iniziale il consumatore acquista 20 unità del bene 1, se il prezzo del bene 1 aumenta, la pendenza del vincolo di bilancio varia, il prezzo del bene 1 aumenta a p1 secondo. Il consumatore passa dal paniere a al paniere b. Acquista meno unità del bene 1. P1 terzo il vincolo di bilancio varia, e adesso ne compra solo 10. Relazione inversa tra prezzo del bene 1 e quantità acquistata del bene 1. Relazione decrescente tra prezzo del bene 1 e domanda del bene 1 Ogni individuo ha la sua curva di domanda, sommando la quantità del bene 1 acquistate troviamo la curva di domanda. Dipende se i sostituti sono normali o inferiori, sostitui perfetti o meno e dipende dal prezzo dl bene 1, rappresenta la disponibilità a pagare per acquistare la quantità. Curva di domanda. PRODUZIONE curva d'offerta, approccio calssico. Supponiamo che il produttore segua le regole della razionalità strumentale, i capitalisti dovranno scegliere la cosa migliore, al fine di ottenere il massimo profitto. Un insieme di scelta, quanti beni si potranno produrre, ad ogni azione o decisione conosce le conseguenze, qanti euro porta a casa vendendo quei beni.(interesse per il profitto). Combinare i fattori produttivi (manod'opera, macchianari), vincoli di produzione. Ogni produttore decide quanto produrre. Profitto = ricavi – costi ricavi totali (RT)= prodotto tra prezzo di vendita per quantità costi totali (CT)= lavoratori moltiplicati per il salario, macchine per costo di energia. La tecnologia è un problema ingegneristico, combinare tra loro i vari fattori produttivi, (lavoro e capitale, macchine) FATTORI: ore di lavoro e macchine. K = capitale F (K,L)= F(L) = q (output) Lavoro X capitale, devono essere espressi in euro; lavoro (salario monetario). F = (K,L) = q problema di lungo periodo, entrambi gli input sono variabili e richiedono tempo. F(K,L) = f(L) = q i capitali non possono essere variati, il numero di macchine non è modificabile nell'orizzonte in cui posso variare L. Posso variare L molto facilmente invece L molto difficilmente. LA PRODUZIONE DIPENDE SOLO DAL LAVORO. Funzione di produzione di breve periodo, lavoratori per produzione. La funzione non è costante, la produzione aumenta sempre di meno. La tecnologia e le macchine restano uguali. Rendimenti decrescenti nell'input variabile. (lavoro) misure di produttività del lavoro. PRIMA MISURA DI PRODUTTIVITA PRODOTTO MEDIO DEL LAVORO. PMEL= produzione(quantità prodotte) fratto lavoratori PMEL = q/L la pendenza della retta è la produzione media. Ogni lavoratore aggiunto riduce la pendenza della retta, all'aumentare di L ogni lavoratore è sempre meno produttivo. SECONDA MISURA DI PRODUTTIVITA Prodotto marginale del lavoro PMAL = variazione dell'output/variazione dell'input PMAL =deltaq/deltaL Quanto varia la produzione se aumento un lavoratore in più, contributo di ogni nuovo lavoratore. Pendenza della curva data dal PMAL, la pendenza è data dal prodotto marginale. Il costo medio totale diventa più piccolo e il costo medio variabile riamne costante. Il costo medio totale tenderebbe al costo emdio variabile, in vrtù del fatto che ci sono dei costi fissi. Costo marginale, 25 – 5 /10 = 2 delta CV / q delta CT / delta q Costo totale si trasla verso l'alto di un importo pari al costo fisso. CONCORRENZA PERFETTA curva di offerta. Tutti i mercati sono perfettamenti concorrenziali,sia i mercati per comprare input sia i mercati per vendere il proprio output. Ogni attore si comporta come price tacker, non può modificare il prezzo, qualunque sia la quantità di beni che l'impresa produce non ha alcun impatto sul prezzo a cui vende le biciclette. Le imprese producono tutte lo stesso bene, se qualcuno ha intenzione di entrare nel mercato lo può fare, libertà di entrata nel mercato. Infinità di imprese, ogni impresa è piccola rispetto al mercato. Parliamo di un caso utopico. (punto di riferimento) Conseguenze delle proprie decisioni: Profitto =ricavi – costi Ricavi totali1= p x q1 il prezzo non dipende dalla quantità prodotta dall'impresa, il prezzo è dato dal mercato, impresa che opera in un mercato concorrenziale. Prezzo al quale vende come dato, non può cambiare in seguito alle decisioni della singola impresa. Costo totale = C(q) funzione P non dipende dalla quantità prodotta, equilibrio di mercato in cui si determina un prezzo che per l'impresa è dato. L'imoresa prende il prezzo per dato, l'impresa dato quel prezzo non può aumentare né diminuire il prezzo. Ricavi Totali = prezzo/ quantità Prezzo sempre uguale, varia la quantità venduta. Quindi è una retta crescente con inclinazione p (prezzo). La nostra impresa deve decidere quanto produrre per ottenere il massimo profitto (maggiore profitto possibile). Figura in alto a destra si è aggiunta la curva dei costi totali. Profitto = ricavi – costi Aumentando la quantità prodotta i profitti aumentano fino ad un certo punto poi si riducono fino a 0. L'impresa vuole scegliere una quantità che massimizzi il suo profitto, quanto dovrà produrre? Il profitto è rappresentato dalla distanza verticale dalle due curve. (profitto – costi), cercare il purno in cui le due curve hanno massima distanza. Devo guardare la pendenza delle due curve, quando hanno la stessa pendenza la distanza è massima. La tangente sarebbe il costo marginale. Proprietà geometrica, la distanza tra ricavo e costo è maggiore quando il costo marginale ha stessa pendenza del ricavo totale. Calcolare pendenza della retta = prezzo x quantità ricavo marginale = prezzo dato dal mercato RMA = delta ricavo / quantità = prezzo Pendenza di costo= Costo marginale = delta costo totale / quantità Il capitale è dato ed è fisso, l'unico fattore varibile è il lavoro e l'impresa deve decidere quanto output produrre per massimizzare i profitti. Ricavo totale è una retta perchè prende il prezzo come dato. Mercato concorrenziale e la conseguenza è che l'impresa non può modificare il prezzo. Costo via via crescente, la differenza tra ricavi e costo indica il profitto, l'area tra le due curve indica i profitti. Per massimizzare il profitto si ha quando le pendenze delle due curve sono uguali. La pendenza della curva del costo totale è dato dal costo marginale. Ricavo = p(prezzo) x q(quantità) la pendenza della curva dei ricavi è maggiore di quella dei costi, Siccome il ricavo marginale è maggiore del costo marginale, si ha un aumento di costi ma anche di ricavo. Se aumentiamo la produzione i ricavi aumentano in misura maggiore dei costi, perchè il ricavo marginale è maggiore del costo marginale. Se il costo marginale resta lo stesso ma il costo marginale è maggiore del ricavo marginale non si deve aumentare la produzione ma diminuirla perchè l'incremento dei costi sarebbe maggiore dell'incremento del ricavo. La scelta ottima è il punto in cui le due rette si intersecano. CMA = deltaCT / deltaq RMA= deltaRT / deltaq CMA > RMA ridurre la quantità RMA > CMA aumentare la quantità Se l'incremento dei ricavi è maggiore dell'incremento dei costi mi conviene aumentare il numero di lavoratori. La retta è decrescente perchè il PMAL si riduce all'aumentare dei lavoratori. Se p x PMAL è maggiore di w devo licenziare dei lavoratori, la produzione diminuisce ma risparmio di più licenziando il lavoratore. Quando w e PMAL si intersecano allora quello è il punto dove massimizzo i profitti. Se il salario aumenta devo licenziare dei lavoratori per massimizzare i profitti. Di paripasso anche la quantità che posso produrre si riduce. LUNGO PERIODO dovrò scegliere come combinare lavoratori e macchine,scegliere la tecnologia più efficiente, qual è il modo migliore di produrre la quantità di output che voglio produrre se possiamo variare solo L quant'è l'incremento di produzione se vario il lavoro PMAL. PMAK prodotto marginale del capitale, quanto varai la produzione se cambio il capitale mantenendo i lavoratori. In quanti modi posso ottenere quello stesso modello di produzione. Due tecnologie diverse possono avere due valori di capitale diversi ma che poi hanno bisogno di quantità di lavoratori diverse. L'isoquanto curva nella quale non cambia la quantità prodotta ma cambia la tecnologia e il numero di lavoratori. Famiglia di isoquanti, qual è il modo più conveniente per produrre quelle quantità di output? Dato il costo quant'è il massimo di lavoratori che posso assumere, qual'è la massima tecnologia che posso acquistare. La linea ci dice tutte le combinazioni di K e L che generano il medesimo costo, man mano che ci muoviamo lungo la curva cambiamo la tecnologia ma non cambiamo il costo totale. K = C / r – w/ r x L Se rinuncio ad acquistare un lavoratore in più risparmio w , con questi w € in più quante unità di capitale posso acquistare = w/r W/R = quante unità di un fattore posso comprare se rinuncio ad una unità dell'altro fattore, Pendenza dell'isocosto, costo costante. Bisogna solo scegliere K e R Nella tecnologia E la retta tengente all'isoquanto, tecnologia e tangente con l'isoquanto. Con 1€ posso comprare unità addizionali di capitale o di lavoratori. 1€ / salario o 1€/ capitale. Quanto output mi generano in più i lavoratori o il capitale? Prodotto marginale del lavoro/salario (output addizionale) mentre se comprassimo capitale sarebbe prodotto marginale capitale/ tecnologia (output addizionale) MPL/w > MPK/r = aumento L MPL/w < MPK/r = aumento k MPL/MPK = w/r pendenza dell'isoquanto, in che misura posso sostituire i due fattori, minimo costo possibile per produrre l'output obiettivo. INTERAZIONE STRATEGICA Gli agenti erano price-taker ed accettavano il prezzo che gli veniva dato, da questo momento gli agenti non sono più così piccoli rispetto al mercato, non sono più di dimensioni trascurabili, il contesto cambia. Ciò che si osserva è che una situazione sociale che dipenderà da ciò che ogni individuo decide. In questo caso siamo in un contesto di interazione strategica, ogni qual volta il singolo individuo può interferire con l'esito dell'equilibrio sociale. Non possiamo più usare gli schemi che abbiamo utilizzato per il mercato di concorrenza perfetta, siamo alla ricerca di un nuovo criterio, quanto consumare, quanto produrre? L'impresa prima prendeva il prezzo per dato, adesso questo non è più sufficiente, siccome posso interferire con il mercato anche gli altri possono farlo. Data questa congettura devo massimizzare il mio benessere, l'azione migliore nello spazio delle conseguenze, dato ciò che io penso che gli altri faranno. Data la congettura che io ho degli altri. Scelgo essendomi fatto un'idea degli altri. Risposta ottima al comportamento dell'altro, che io mi aspetto da parte degli altri. Gioco di strategia, sottointendiamo che abbiamo a che fare con delle strategie. Due tipologie di giochi: forma normale e forma estesa. Forma estesa: gli agenti, coloro che interagiscono, prendono una decisione uno dopo l'altro. Ha una informazione in più, ordine sequenziale. A questa tipologia si oppone il gioco in forma normale. Forma normale: decidono tutti simultaneamente, ognuno è nell'oscurità totale rispetto all'altro. La dove le mosse sono simultanee nessuno sa cosa farà l'altro. Se Riga sceglie Alto, Colonna sceglie destra. Se Riga sceglie Basso, Riga sceglie sinistra. BS sono mutuamente risposta ottima, come anche AD sono mutuamente risposta ottima. Riga non devia da BS, non si ha deviazione unilaterale. BS è un equilibrio di Nash. AD è un equilibrio di Nash. Un equilibrio di Nash non è detto che siamo un ottimo di pareto. Una volta arrivati L'equilibrio di Nash è un profilo di strategia nelle quali nessuno ha intenzione di deviare e non ne trae profitto, nessuno ha incentivo a deviare unilateralmente. La conoscenza comune non è richiesta per sapere un equilibrio di Nash, riga per sapere cosa scegliere guarda solo i suoi payoff. Se l'altro da D allora rispondo A, se fa S rispondo B. Le due risposte sono uno ottima rispetto all'latra quindi sono un equilibrio , ma ai due giocatori questo non importa. Interazione di tipo non cooperativo non è possibili stringere accordi vincolanti con gli altri giocatori. Caccia al cervo: se colonna gioca L, riga gioca L, se riga gioca C colonna gioca C. Se siamo in L,L, allora C,C sarebbe un miglioramento e quindi il secondo è un ottimo di pareto. Se due cacciatori escono per andare a caccia e si accordano di andare a caccia al cervo, se il cervo arriva ed entrambi lo prendono portano a casa 4. Se uno dei due spara una lepre, qualunque cosa faccia l'altro prende 2 cioè la lepre, ma scappa il cervo. Metafora di un contratto sociale, è possibile che le parti si trovino in uno stato di natura. Esiste un modo di uscire dallo stato di natura C,C. Se entrambi cooperano si può ottenere un risultato migliore, si devono fidare l'uno dell'altro. DILEMMA DEL PRIGIONIERO giocando la strategia dominante si sceglie D,D nonostante scegliendo C,C si sarebbe potuti star meglio. Essendo un'interazione non cooperativa non si possono stringere accordi cooperanti, quindi non si può fare un accordo giocando C,C. GIOCO DEL POLLO equilibrio di nash in S,C e D,S, in più sono entrambi ottimi di pareto. La sostanza sta nel fatto che i due ottimi di pareto non sono comparabili tra loro. Riga preferisce D,S ma colonna preferisce S,D. Voglio uscire dall'equilibrio di natura ma non si sa da che parte andare e quale equilibrio scegliere. BATTAGLIA DEI SESSI Si vuole cooperare per uscire dallo stato di natura ci sono due equilibri di Nash, ottimi di pareto ma non sono comparabili tra loro. ESTERNALITA La teoria dei giochi spiega come l'interazione sociale possa non generare un ottimo di pareto. Può invece essere che generi una situazione che non è un ottimo di pareto. Non è scontato che l'interazione generi l'ottimo sociale. L'ottimalità sociale si ha quando il CMA è uguale al prezzo, ma presuppone la totale assenza degli effetti esterni. Se siamo in presenza di effetti esterni l'ottimalità cambia, che succede se siamo in presenza di effetti esterni? Siamo in presenza di esternalità quando il comportamento di una parte ha un effetto diretto sul profitto di un altra parte. Esternalità legata all'offerta, e alla produzione, nocività dalla produzione dell'acciaio, ciò che produciamo genera un costo sociale. Impone un costo alla collettività. L'esternalità può anche essere positivo. Agricoltore che pianta un bosco, vende legname, il bosco però assorbe le emissioni di CO2, quindi l'attività di quell'agricoltore genera un effetto diretto sulla collettività. Esternalità legata alla curva di domanda: uso dell'automobile, i consumatori producono un costo sociale. La domanda di trasporto genera un effetto diretto negativo. Esternalità legate alla produzione Acciaieria, crea un danno per la collettività. Se l'acciaieria opera in un mercato di concorrenza perfetta, per massimizzare il profitto genera CMA=p, questo costo marginale è il costo che l'acciaieria sostiene per produrre una tonnellata d'acciaio. Il costo che la collettività sostiene è uguale al costo provato più il danno sociale che produrre l'acciaio produce. COSTO SOCIALE = costo privato + danno. A + C A C esternalità negativa, il costo sociale è maggiore del costo privato. Se invece si ha un beneficio alla società il costo sociale è minore del costo privato: COSTO SOCIALE = costo privato – beneficio A – C A C Impone una tassa tale che in OA il CMAP è uguale al CMAS. Come fa il governo a tassare l'impresa? Deve conoscere la struttura dei costi marginali di tutte le imprese. Deve quantificare il danno causato. In alternativa il governo introdurrà una tassa u po meno perfetta, si avvicinerà molto alla soluzione socialmente ottima. Il danno non scompare se ci si avvicina alla soluzione esternalmente ottima. Se l'esternalità è positiva deve sussidiare e detassare il produttore. Detassare di sm, pari alla distanza verticale tra CMAS e CMAP nel punto di massimo profitto (equilibrio). Il CMAP incluso del sussidio è parallelo al CMAP. Il sussidio induce il produttore a produrre di più per massimizzare il proprio profitto. Il governo deve conoscere la curva del costo marginale e il beneficio applicato. CMAP + T = p TEOREMA DI COASE Ci mostra che è possibile arrivare ad una soluzione socialmente ottima anche senza la necessità di una tassazione, le parti possono arrivare spontaneamente ad una soluzione socialmente ottima. “Quando le parti interessate da esternalità possono negoziare tra loro senza costi, allora se esse perverranno sempre ad una soluzione socialmente efficiente, indipendentemente dal potere contrattuale delle parti e indipendentemente da come la legge disciplina la responsabilità dei danni” Le due parti possono contrattare per arrivare ad una soluzione migliore per entrambi. Quando esiste una soluzione migliore per entrambi? Quando i costi per arrivare a questo accordo sono pari a 0. Se possiamo recuperare una parte del surplus senza aumentare i costi aggiuntivi allora questo accordo sicuramente si farà. A prescindere da come la legge disciplina la responsabilità del danno. La legge dice che F deve risarcire A se intende inquinare il fiume, perchè l'agricoltore ha diritto all'acqua pulita. A può concedere alla fabbrica di inquinare e chiederà di essere compensato per questi danni, compensazione minima chiesta dall'agricoltore è dA, costo dei danni procurati, massimo ammontare che la fabbrica è disposta a concedere: può non produrre oppure da una parte del profitto ad A. Se la quantità che F è disposta a pagare è maggiore di A, è conveniente ad entrambi le parti derogare al diritto. C'è spazio per arrivare ad un accordo, se all'impresa rimane qualcosa e l'agricoltore ottiene il risarcimento de danno e qualcoa in più entrambe le parti stanno meglio. L'altra alternativa è che la legge dica che la fabbrica può produrre, perchè non è tenuta a risarcire l'agricoltore, F danneggia meno l'agricoltore se A la ricompensa, la quantità minima richiesta da F è il profitto che F sta perdendo, A è disposto a trasferire al massimo i risparmi che ottiene. Ci può essere spazio per negoziare un accordo. Qualunque sia un alternativa ci può essere spazio per negoziare. Se il profitto supera i danni allora si può fare l'accordo, ma se l'incremento del danno è maggiore dell'incremento dei profitti non c'è spazio per negoziare. Ci fermiamo a OA che è la quantità socialmente utile, OA = CMAS Nel caso in cui valga il primo regime le parti possono negoziare un accordo che genera un accordo socialmente ottimo. Se F ha il diritto di produrre, se l'impresa non produce una certa quantità rinuncia ad y, ma A riduce il danno di y + z e quindi può ripagare F e dargli anche qualcosa in più. Non si può diminuire di più, perchè il nostro agricoltore non sarebbe in grado di compensare F, si può produrre di mano ma non meno di OA. Lo stato ha come unico ruolo qual è il regime istituzionale, stato minimo, deve decidere chi ha ragione. Estrernalità negativa Esercizio del pasticciere: Se P ha diritto a svolgere il proprio lavoro, M traslocherà perchè costa meno traslocare che insonorizzare. Se M ha diritto al proprio lavoro, P insonorizza BENI PUBBLICI E RISORSE COMUNI escludibilità e rivalità, sono due caratteristiche che consentono di valutare i beni. Rivalità Quando abbiamo assenza di rivalità per il consumo, quando quel bene può essere consumato simultaneamente di quel bene. Beni rivali nel consumo (prelievo di acqua dalla falda idrica, prelievo di risorse naturali dal sottosuolo. Escludibilità Nessuno può essere escluso da certi beni, andare in un parco nazionale non è un bene che può essere escluso ad alcuni cittadini; Per contro si può escludere l'accesso ad alcuni luoghi/beni ad alcune persone. Cinema e piscina sono luoghi dove entra solo chi paga il biglietto, televisioni a pagamento. prodotta. Come allocare le risorse tra un bene pubblico e uno privato? Retta AB rappresenta il vincolo di bilancio di Riga quando Colonna non contribuisce al bene pubblico. Per riga il bene pubblico non vale un granchè. Quantità massima di bene privato che riga può acquistare, ha a disposizione altri 0€, se Colonna contribuisce il vincolo di bilancio sarebbe sopra. Se colonna non contribuisce, Riga non contribuisce, Se colonna contribuisce i misura DB, la scelta ottima di Riga è ancora di non contribuire, strategia dominante per riga: NON CONTRIBUIRE. Se C non contribuisce, C non contribuisce. Il vincolo di bilancio di riga cambia se Colonna contribuisce, in corrispondenza di questo vincolo di bilancio Riga decide ancora di non contribuire, Riga continua a non contribuire. Cambiano le preferenze, come gli individui valutano bene pubblico e privato, anche se Colonna non contribuisce, Riga sceglie di pagare per un bene pubblico. La risposta ottima di riga a non contributo e contribuire in misura pari ad HG. Se Colonna contribuisce, la scelta ottima di riga è nel paniere M, Riga contribuisce meno alla realizzazione del bene pubblico. LK è il contributo di Colonna, LM è il contributo di Riga che è minore di HG, se colonna contribuisce Riga contribuisce in quantità minore. NON è DILEMMA DEL PRIGIONIERO. Non è una strategia dominante. RISORSE COMUNI Nessuno può essere escluso ma non è possibile consumare la stessa quantità di bene, c'è rivalità nel consumo. Poichè nessuno può essere escluso, genera un incentivo al sovrasfruttamento delle risorse comuni, causa un depauperamento. Se la capacità di assorbimento è prossima ad esaurirsi, c'è rivalità nel consumo. Il tratto comune è che non esiste un diritto di proprietà ben definito, non si possono definire diritti di proprietà, non possono essere nemmeno trasferiti. Non posso rinunciare al mio diritto. Nessuno può essere escluso dall'utilizzo di quella risorsa ed è possibile che si faccia un uso eccessivo di quella risorsa che ne può causare il depauperamento. Non esistono diritti di proprietà che possano essere difesi e trasferiti. Nonostante i pescatori si dovrebbero fermare a 5 per avere un beneficio sociale ottimo, razionalmente i pescatori escono finché possono avere un reddito perché il costo si scarica sulla società. Per limitare ciò una delle opzioni che si potrebbero effettuare è mettere una tassa sulla pesca, il RMET si dovrebbe abbassare ed essere uguale al CME quando il CME è uguale al RMA. Porre una tassa RME – T = CME = RMA Altra soluzione è mettere un diritto di pesca assegnato periodicamente ad un gruppo di pescatori. Ma ognuno potrebbe aumentare la quantità di pescato e quindi non si risolverebbe nulla. Altra soluzione limite massimo alla cattura di pesce, ma si dovrebbero monitorare e sanzionare tutti i pescatori senza avere costi eccessivi. Oppure si potrebbe dare il diritto di pesca esclusivo ad una sola persona, in cambio di un compenso. Situazioni dove non c'è un unico proprietario ma non siamo nel caso in cui la risorsa non ha proprietario ma siamo nel caso in cui tutti sono i proprietari della risorsa. RT = p(q) x q RMA = p (1/e + 1) CONCORRENZA PERFETTA RT = pq RMA = p Differenza tra i ricavi marginali Se l'elasticità della domanda tende a infinito l'RMA non varia tra concorrenza perfetta e monopolio. Il monopolista vuole massimizzare il profitto, RMA = CMA cosa cambia? Il RMA è dato dalla funzione. Produrre OB, la vende al prezzo che il mercato è disposto a pagare, produce una quantità tale da uguagliare RMA e CMA e la vende ad un costo tale che la società è disposta ad accettare. Introduciamo il CME Ricavi del monopolista OPNB OB costo marginale per ogni unità. Costo totale OCMB Ricavi monopolista CPNM, ricavo meno costo Il monopolio è un ottimo sociale? L'equilibrio di concorrenza perfetta si trova nell'intersezione tra CMA e domanda. Quindi si ha una perdita di surplus sociale nel monopolio rispetto alla concorrenza perfetta. NHE perdita secca di benessere dato che il mercato è di monopolio anziché di concorrenza perfetta. Il mercato di monopolio non è lontano dall'essere socialmente desiderabile. Perdita di benessere data dal fatto che in monopolio si produce e vende una quantità minore ma venduta ad un prezzo maggiore. Affronta l'intera domanda, tenendo conto dell'elasticità. Siccome il mercato di monopolio genera una perdita di benessere, il mercato può decidere di regolamentare e porre dei limiti a ciò che il monopolista può fare. Può imporre un limite superiore al prezzo, prezzo inferiore rispetto al prezzo di monopolio. CMA = CME CMA = RMA, vende OM ad un prezzo OA, interviene l'autorità che dice che il prezzo minimo è OB, se il prezzo deve essere minore o uguale a OB a questo punto aumenterà la quantità prodotta a OC. Curva dl costo medio decrescente (all'aumentare della quantità, il costo medio si riduce), presenza di un rendimento di scala crescente. All'aumentare della dimensione del mercato, diventa conveniente aumentare la quantità prodotta, il costo unitario si riduce. Il costo unitario si abbassa aumentando la quantità. Il monopolista produce OT, costa BT al monopolista. Anzichè avere un monopolista supponiamo di avere 4 imprese concorrenziali, ogni impresa produce un quarto ma ad un prezzo maggiore per la collettività. AM x 4 imprese concorrenziali Dilemma per l'autorità, sostenere un costo sociale maggiore. Tollerare il monopolio anche se non è l'ottimo sociale. Il problema è possiamo regolamentare un monopolio naturale? Il nostro monopolista naturale non regolamentato produrrebbe OT. CMA = RMA OT ad un prezzo OA Il prezzo non può essere maggiore di OB, l'ottimo sociale sarebbe OC, che corrisponde all'equilibrio di concorrenza perfetta, se costringiamo il monopolista a fissare un prezzo minore di OB, il monopolista è in perdita. Costi ODFC, con ricavo di OBGC. Perdita BDFG La società non ha più a disposizione quel bene. Il prezzo induce il monopolista a chiudere. Per indurre il monopolista a non abbandonare il mercato bisogna compensarlo per lo meno della perdita del cambio di prezzo. Dove troviamo i fondi per restituire la perdita al monopolista. I consumatori hanno un aumento del surplus e possono compensare il monopolista della quantità che sta perdendo. Surplus consumatori senza regolamentazione = ALE. Dopo la regolamentazione =LGB il surplus aumenta di =AEGB AEGB è maggiore di BDFG, c'è spazio per compensare il monopolista e continuare ad avere un surplus maggiore rispetto a prima. L'incremento di surplus maggiore della perdita del monopolista. Altre alternative alla regolamentazione lo stato può indire un asta e chi si aggiudica l'asta si comporta come vuole. BUSTA CHIUSA Monopolio assegnato a chi si impegna a vendere al prezzo più basso. Il prezzo minimo sarà p = CME, prezzo minimo HK, quantità prodotta OK. CHI SI IMPEGNA A VERSAE ALLO STATO LA SOMMA MAGGIORE somma massima che si può traferire = profitto che conseguirà. Produce OM, il suo profitto è ADRE. CME è minimo quando è uguale al costo marginale, quando il costo marginale è maggiore del costo medio, il costo medio è crescente. Entrambi gli input sono variabili, la curva del costo medio di lungo periodo era decrescente, quando abbiamo rendimenti di scala crescenti. L'ottimo di produzione sta nell'intersezione tra CMAL e CMEL. Nel lungo periodo c'è una dimensione ottimale dell'impianto, quando si garantisce il costo medio minore. EQUILIBRIO DI UN MERCATO CONCORRENZIALE DI LUNGO PERIODO Per variare la produzione deve variare sia il lavoro che le macchine. Cambia la dimensione degli impianti, nel breve periodo il numero di imprese è dato. Se entrano nuove imprese l'offerta di mercato si sposta. Domanda e offerta sono in equilibrio. Il prezzo è dato perchè in concorrenza perfetta, ciascuna unità costa OD, i profitti quindi sono ABCD. Dato quel prezzo di equilibrio quell'impresa consegue dei profitti. Segnale per chi non è entrato nel mercato ed è un segnale per chi deve entrare nel mercato e deve decidere se entrare o no. Il numero di imprese presenti nel mercato aumenterà se i profitti sono alti. Se le imprese già presenti fanno profitti il numero delle imprese aumenterà. Se entrano più imprese cambia la curva dell'offerta. L'offerta si sposta verso il basso, fino a quando il numero di imprese è tale da generare un nuovo equilibrio finchè tutte le imprese conseguono profitti 0 e chi deve scegliere se entrare o meno rimarrà fuori. Equilibrio di concorrenza perfetta di lungo periodo. OLIGOPOLIO La domanda di mercato viene affrontata da più imprese. Mentre in concorrenza perfetta o in monopolio l'impresa non deve preoccuparsi di ciò che fanno gli altri; in oligopolio le cose non sono più così, abbiamo un numero limitato di imprese che possono influire sul prezzo di mercato. Caratterizzato dall'interazione strategica. Oligopolio di Cournot., scelte simultanee, determinano il prezzo, si determina la quantità da produrre. Gioco in forma normale. I profitti dell'impresa 1 dipendono anche dall'impresa 2. La quantità totale domandata è uguale alla quantità prodotta dall'impresa 1 più l'impresa 2. Il prezzo dipende da ciò che produce l'impresa 1 e ciò che produce l'impresa 2. A e B dipendono dalle preferenze dei consumatori e sono fattori della curva di domanda Ricavi impresa 1 = prezzo x q1 (a-b (q1+q2))q1 Profitti impresa 1 = prezzo x q1 – costo quantità 1 a-b(q1+q2)xq1 – cq1 Se riga è monopolista, colonna non sta producendo niente. Rma = Cma, se colonna non produce riga produce OM, risposta ottima di riga alla decisione di colonna di non produrre niente. Colonna entra nel mercato e produce DE. Quanta domanda rimane a riga? Togliere dalla domanda di mercato qualcosa. Domanda residuale, domanda che resta a riga. Se si sposta la domanda, si sposta anche il RMA, bisogna trovare il RMA associato alla nuova curva di domanda. Riga non è più monopolista, per massimizzare i suoi profitti RMA1 = CMA . OM1 è la risposta perfetta al fatto che roga non sia più monopolista. OM1 < OM Se colonna produce ancora di più cioè DF, Riga deve minimizzare ancora di più i profitti, Riga deve produrre OM2, In ordinata la quantità prodotta da riga, in ascissa quantità prodotta da colonna. Come Qr varia al variare di Qc Curva di reazione di riga. Risposta ottima di riga alla decisione di Colonna. Comportamento congetturato di Colonna. Quello che Riga pena che colonna produrrà. Qr(qc) qr funzione di qc Curva di reazione di Colonna. Funzione di reazione di riga con funzione di reazione di colonna. Se Riga produce OG, colonna deve produrre OF unità. Se riga produce OF, la risposta ottima di colonna sarà OE. Dove le due curve di interazione si intersecano, OA e risposta ottima a OB, al tempo stesso se riga produce OA, la risposta ottima è OB. Mutuamente risposta ottima, ci troviamo di fronte ad un equilibrio di Nash che è uguale ad un equilibrio di Cournot. Nessuno dei due vuole unilateralmente cambiare decisione. Riga produce OR, colonna non produce niente, Colonna produce OS, riga non produce niente. La domanda di mercato è la stessa. La retta che unisce r ed s, la quantità prodotta da riga è minore rispetto a quella del monopolio. Cosa succede se non posso separare i due mercati? Non so distinguere il tipo di automobili. Ci si può fare un'idea, la metà delle auto usate è di buona qualità l'altra metà è di bassa qualità. Prezzo medio per comprare una macchina di cui non conosco le caratteristiche. Tutte le auto di qualità sono vendute e quelle di alta qualità non saranno vendute. Il mercato di alta qualità chiude. C'è il potenziale per scambi mutualmente vantaggiosi ma si genera una inefficenza. Non sapendo la qualità mi devo chiedere la probabilità di comprare un'auto buona. All'inizio si vendono solo auto di bassa qualità, dopo un po capisco che se mi rivolgo al mercato ho la probabilità 1 di comprare un catorcio. Mi conviene pagare un perito che certifica la qualità dell'auto. Nessuno che ha l'auto di bassa qualità conviene che la sua macchina venga certificata di bassa qualità. Soluzioni: usato garantito, certificazione da parte di terzi, reputazione di essere affidabile, pubblicità veritiera imposta per legge. POST-CONTRATTUALE se non istallo precauzioni, il primo che compro mi da un grande beneficio, se poi aggiungo altre precauzioni il beneficio marginale è decrescente per il numero di precauzioni comprate. Polizza assicuratore, l'incendio può distruggerti la banda ma io ti rifondo del danno completo. Se però l'assicuratore non può garantire che la casa sia a norma. Se può assicurarsi il beneficio che ottiene dalle attività precauzionali si riduce e può decidere di non comprare più certe precauzioni oppure niente. FRANCHIGIA : una parte del danno resta su di te, visto che una parte del danno la devi sopportare tu, allora vorrai comprare un po' di precauzioni. Imprenditore assume un lavoratore per lavorare in zona FC, mi conviene pagarlo il minimo e poi dargli il resto dipendendo da quanto vende. SCELTE SOCIALI Dimensione di conflitto all'interno della società. La volontà popolare dovrebbe guidare le scelte, ordinamento delle preferenze collettivo. Le preferenze sono transitive: sono coerenti, se x è preferito a y e y è preferito a z allora x è preferito a z. EMERGE SEMPRE X. Emerge una preferenza sociale. (x) X è socialmente preferito a y. Y è socialmente preferito a z. X è socialmente preferito a z. Preferenze transitive. Preferenza sociale coerente. X ottimo di pareto. Secondo caso (x e y sono entrambi ottimi di pareto) ma la preferenza sociale rimane su x. Terzo caso, sono tutti e tre ottimi di pareto. Emerge comunque x come ottimo sociale. Contradizzione: x è socialmente preferito a y, y è socialmente preferito a z ma z è socialmente preferito a x. X > y > z > x Non necessariamente emerge una preferenza sociale coerente. A causa di questa differenza può emergere un potere dittatoriale che è colui che decide l'agenda delle votazioni. Non possiamo escludere a priori che emerga questa possibilità. B è il presidente dell'assemblea e ha il potere di eleggere l'agenda delle votazioni. Se le preferenze sociali sono transitive B qualunque agenda sceglierà farà emergere comunque x. DISUGUAGLIANZA E GIUSTIZIA DISTRIBUTIVA quanta disuguaglianza possiamo accettare? Utilitaristi: bene comune dato dalla somma, la giusta distribuzione delle risorse è quella che massimizza il bene. Se ridistribuendo non si può aumentare la somma delle utilità allora nella prospettiva utilitaristica è accettabile. Ridistribuiamo dal ricco verso il povero, variazione del reddito del povero e del ricco. La disuguaglianza si è ridotta. Se fa aumentare la somma delle utilità serve in caso contrario no. Aumento di CB del povero, riduzione di FD del ricco, incrementa l'utilità massima. Politica giustificata in una politica utilitaristica. Funzioni di utilità diverse. Il ricco trasforma queste utilità in benessere. Esercizio 5 se offre un contratto medio attirerà solo i lavoratori scansafatiche evitando i lavoratori che fanno qualcosa. Non lo possono pagare in percentuale al lavoro che poi farà perchè sarebbe post-contrattuale. Esercizio 6 Laurea, reputazione o esperienza servono per identificare un tipo produttivo da uno meno produttivo. Il tipo ad alta produttività è quello che deve segnalare il fatto che sia un tipo migliore rispetto al tipo B. Esercizio 7 Se il rappresentante non si impegna, l'imprenditore gli paga comunque il salario è ha una percentuale più bassa che gli possa andare bene. Se il rappresentante si impegna nel 90% dei casi il reddito sarà positivo, ma c'è sempre un 10% di possibilità, che sia sfortunato. Il payoff di R è: salario – 24e e è uguale all'impegno che lui ci mette. 0 se si impegna o 1 se si impegna. R si basa sul massimo payoff, se prende un salario di 48 w si impegna il profitto del rappresentate è pari a 24. Se non si impegna è pari a 48. Deciderà allora di non impegnarsi. Il payoff è maggiore se non si impegna, l'imprenditore però vedrà i suoi profitti abbasarsi nel 90% dei casi 0 meno il salario. 90% (0 – 48) + 10% (400 – 48) = -8 Perdita media di 8. PARTE B Salario che è legato alla sua produttività. Salario 80 se RT è uguale a 400 48 se il RT è uguale a 0 Se si impegna, nel 90% dei casi ha una remunerazione pari a 80, nel 10% dei casi la sua remunerazione è di 48. Il payoff medio è di 52,8 Se non si impegna, nel 90% dei casi non piazza niente e prende 48 ma e=0, nel 10% prende 80 ma e è uguale a 0. In media prende 48. Accetta il contratto perchè l'alternativa è 48, e decide anche di impegnarsi. Conviene all'imprenditore pagarlo di più? Nel 90% dei casi porterà a casa RT=400 0.9 (400-80) + 10(0 – 48) = 283,2 Paghi di più il rappresentante per avere un profitto maggiore e risolve il problema del comportamento sleale. MERCATO DEL CREDITO Nel mercato delle mele c'è un equilibrio, un interesse mutuamente compatibile. Ma nel mercato del credito in alcune situazioni il prezzo non si aggiusta alla domanda richiesta. Razionamento, domanda e offerta non sono uguali, la domanda può eccedere l'offerta. Solo alcuni consumatori otterranno ciò che hanno richiesto. Relazione tra il rendimento e il rischio, all'aumentare del rendimento di un certo investimento aumenta anche il rischio. Maggiori rendimenti = maggior grado di rischio. L'assimetria informativa è il responsabile principale del potenziale razionamento del credito, chi si rivolge non ha le stesse informazioni del venditore. Assimetria post-contrattuale, il tasso di interesse è il prezzo del credito e coincide con il rendimento di una certa attività. I miei profitti dipendono dal tasso di rendimento ovvero dal tasso di interesse. All'aumentare del tasso di interesse si riduce il mio profitto. Se la banca aumenta il tasso di interesse riduce il mio incentivo di imprenditore a prendere le iniziative affinchè il mio progetto sia migliore. Così facendo aumento la probabilità di fallire allora la banca vede aumentare la probabilità che io non sia ingrado di restituire ciò che mi hanno dato, e allora aumenta il tasso di interesse ma facendo ciò rende più probabile che io fallisca. È possibile che si abbia un razionamento del mercato del credito. Il mercato del credito resta frazionato Seconda possibilità (pre-contrattuale) Se aumenta il tasso di interesse induce gli imprenditori a fare investimenti sempre più rischiosi. All'aumentare del tasso di interesse il tipo di imprenditore diventa sempre più rischioso e quindi non alza il tasso di interesse. Il tasso di interesse rimane sempre basso. In India il mercato del credito è ampiamente imperfetto, chi è ricco ottiene un tasso di interesse minore e più investimenti. Sono rischiosi come gli altri ma i ricchi possono dimostrare di essere ricchi offrendogli in garanzia una parte dei loro soldi (collaterale), garanzia per la banca. Mi autorizzi a prenderti qualcosa (casa, macchina). Se fai ciò sei sicuro che il tuo progetto andrà a buon fine ma così facendo chi ottiene finanziamento e solo chi è ricco e non necessariamente chi è ricco e più produttivo. All'aumentare del contributo variabile il rendimento e decrescente. Il prodotto marginale del capitale è decrescente. Più produttivo chi ha poco capitale, molto più produttivo chi ha molto capitale. quanti partecipano. Scelta ottima? n-1 hanno messo 10 gettoni nel progetto collettivo, porto a casa (n-1 x 10) + x gettoni che ho investito nell'altro caso. Strategia dominante, se però tutti pensano così allora tutti investono in un progetto individuale. Il 58 investe un po nell'individuale e un po nel collettivo ULTIMATUM 100 euro da dividersi in due, si propone una divisione, la divisione si implementa solo se il secondo accetta sennò quei soldi spariscono. La razionalità strumentale suggerirebbe di dare il minimo al secondo giocatore e cioè 1. Unico equilibrio guidato dalla razionalità strumentale. Il proponente tiene per sé poco più della metà, l'evidenza suggerisce che il conteso nel quale viene fatto l'esperimento ha un ruolo importante. (due popolazioni, indonesia tribù di cacciatori alla balena in barca a remi insieme e sono abituati a fare una attività di alta cooperazione, ognuno deve fare la sua parte). Il proponente tiene il 43% e trasferisce il 57%. Cultura gudata dall'egualitarismo. Nomadi del perù, non sono affatto espsoti alla cooperazione con gli altri, uno deve badare da se, per come è fatta l'ecologia. Ognuno tiene per tra il 70% e il 75%, in nessuno caso uno tiene tutto e in secondo luogo che dipende dalle norme sociali alle quali siamo esposti. DOMANDA 8 Aumenta il prezzo del frumento perchè l'offerta si riduce. Il prezzo della carne di maiale aumenta come anche la quantità Il prezzo del mangime aumenta perchè aumenta la quantità. Il prezzo della soia si alza perchè si alza la quantità richiesta L'aumento di soia ce lo procuriamo aumentando la resa del campo, in questo modo il mercato del frumento non cambia a meno che soia e frumento non sono sostituibili. Il secondo caso vuole che il rendimento della soia è quello che è e bisogna abbassare il campo destinato al frumento, ,in cui diminuisce l'offerta e il prezzo. Se la domanda di frumento è parecchio rigida allora a parità di riduzione l'incremento del prezzo è molto maggiore. DOMANDA 12-20-26 Domanda 10 valore di scambio e valore vero sono due valori diversi. Il valore intrinseco del bene e diverso dal valore di scambio perchè il valore di scambio è dato dai singoli individui. Il bene ha un valore nel momento in cui si scambia, per conoscere il valore dei beni abbiamo bisogno di commerciare. Quante unità del bene sono disposto a cedere per avere una unità del secondo bene. Il diamante vale più dell'acqua perchè a priori c'è un problema di scarsità relativa e quindi per avere una unità del diamante scambio tante unità di acqua. Domanda 12 La zanzariera pone una esternalità positiva, prendiamo in considerazione il mercato delle zanzariere, ci sarà una domanda una offerta, in corrispondenza del prezzo di equilibrio si vendono OA zanzariere. La malaria non è debellata. Supponiamo che sia sufficiente eguaglierà la domanda di zanzariere per debellare la domanda, il massimo surplus sociale si ha quando l'intera domanda di zanzariere è eguagliata ma il mercato lasciato a se stesso non soddisferà mai questa domanda. Lo stato sussidia la produzione di zanzariere in modo tale che il CMAS sia minore di quello privato. La malaria genera un danno e la zanzariera riduce il danno, quindi è un beneficio. Domanda 20 Presunzione che i prezzi di mercato generino un ottimo sociale, un economia capitalista mette il mercato al centro del suo funzionamento, i prezzi guidano le decisioni individuali che portano le imprese a decidere quanto produrre di un certo bene fintanto che il RMA sia uguale al CMA. L'industria non è interessata agli effetti esterni all'impresa. Gli effetti esterni non incidono sui prezzi, inefficienza dei mercati. Le inefficienze persistono perchè il prezzo è artificialmente basso è la domanda assorbe tutta l'offerta. I prezzi di mercato continuano a essere quelli che sono e continuano a generare un'esternalità negativa. Le imprese evitano di sostenere maggiori costi. Il mercato non da valore all'esternalità. Domanda 26 Come fa la donna etiope a comunicare al mercato che vuole l'aria pulita tanto quanto la donna tedesca? Pagando la donna etiope mostra l suo desiderio di aria pulita, ma essendo povera non ha i mezzi per trasmettere al mercato il suo desiderio e quindi è più conveniente scaricare i rifiuti tossici nei paesi poveri. Eterogeneità nella disponibilità a pagare e il mercato registra questo. La sua domanda di aria pulita resta virtuale. Il guadagno potenziale del ricco è più che sufficiente per compensare la perdita del povero se c'è questo spazio allora è socialmente conveniente operare quel trasferimento. Quanto vale la vita di un ricco e di un povero? PIL Usa / PIL Mex = 4 una vita di un americano vale quattro vite di uno statunitense. Il danno causato dall'inquinamento può essere il mancato PMAL, il valore di un lavoratore americano vale 4 volte quello di un lavoratore messicano.
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