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Migrazioni e Territorio in Italia: Teorie Socioeconomiche e Femminili, Sintesi del corso di Geografia

Una panoramica teorica sulle migrazioni in Italia, dal punto di vista macroeconomico e microsociale, con un focus particolare su migrazioni femminili. motivazioni per la partenza, teorie push and pull, mobilitazione delle migrazioni, distribuzione degli immigrati in Italia, occupazione dei migranti, paesaggi etnici e luoghi del commercio etnico. Vengono anche discusse le implicazioni sociali e culturali di queste migrazioni.

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 27/06/2022

Dewyn
Dewyn 🇮🇹

4.4

(20)

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Scarica Migrazioni e Territorio in Italia: Teorie Socioeconomiche e Femminili e più Sintesi del corso in PDF di Geografia solo su Docsity! MIGRAZIONI E TERRITORIO: TEORIA Immigrati in Italia – persone nate all'estero e arrivate in Italia: a partire dagli anni 70/ giovani lavoratori/ regioni povere/ profughi – 1981: stranieri in Italia 210 mila (60% europei) – 1991: 360 mila stranieri (paesi del Terzo Mondo + Est Europa per 2/3) – 2001: stranieri in Italia 1 milione e 300 mila – 2011: 4 milioni e mezzo – 2021: più di 5 milioni (anche nuovi nati: migranti di seconda generazione) TEORIE MACROECONOMICHE: ristabilire degli equilibri nel mercato del lavoro – motivazioni per la partenza differenti: spinta economica al centro: cauese strutturali a livello mondiale: aree di partenza Vs aree di arrivo: richiesta di manodopera, offerta di lavoro: mercato del lavoro al centro di questa analisi: TEORIA DEL PUSH AND PULL: fattori di spinta nella povertà, carestia, e aumento demografico, calamità naturali, cambiamenti climatici – Piore e Sessen: domanda di manodopera a basso costo e non qualificata (che manca nel mercato del lavoro dei paesi del primo mondo) – LAND GRABBING, di Grillotti e De Felice: appropriazione delle terre da parte di grandi imprese per piantagioni e grandi colture: estromissione di piccoli proprietari e contadini che emigrano VS TEORIE MICROSOCIOLOGICHE – migrante che si muove anche per spinte sociali (creazione di legami sociali e simbolici): non più un soggetto passivo delle logiche dei mercati – Massey: reti migratorie alla base degli spostamenti: legami interpersonali che svolgono una funzione di assicurazione e protezione (psicologica e finanziaria) VISIONE GEOGRAFICA e dalla prole: permanenza temporanea/trimestrale – nuovo ruolo della donna migrante: miglioramento a livello sociale; maggiore autonomia e inserimento professionale; supporta e aiuta la famiglia rimasta a casa; maggiore indipendenza ed emancipazione; riscatto sociale (se divorziata o vedova o nubile); miglioramento delle condizioni civili MOBILITAZIONE DELLE MIGRAZIONI – spostamenti interni: dalle campagne alle città, dalle periferie ai centri urbani: attrattiva sociale ed economica – migrazioni internazionali: concentrazione straniera nelle grandi città italiane, in quartieri specifici dove creare legami etnici, dove mantenere gli usi, la lingua e le abitudini: impattare sul paesaggio urbano – cambio di tendenza (a causa dei costi, della congestione demografica): nuovo ripopolamento dei piccoli e medi centri: movimento sia interno da parte degli italiani che da parte degli stranieri: processo di gentrificazione, fasce marginali della popolazione vengono espulse dai centri urbani e sostituite da popolazioni a reddito medio alto DISTRIBUZIONE DEGLI IMMIGRATI IN ITALIA – Nord: area che più ospita stranieri: Lombardia, Lazio, Emilia, Veneto e Piemonte; Pianura Padana – Sud: migrazione stagionale in Campania e Sicilia (porta d'Italia e d'Europa) – Roma, Milano, Bergamo – Coste: presenza italiana e di attività e servizi; seconde case periferiche affittate agli stranieri OCCUPAZIONE DEI MIGRANTI – settore primario: albanesi, marocchini, indiani, bangladesi: attività stagionali e frammentazione territoriale: pesca nell'Adriatico; Pianura Padana – settore secondario: piccole e medie imprese del Nord – settore terziario: commercio, servizi di cura e ristoriazione/alberghiero – Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna: industria alimentare, trasporti, servizi + Trentino Alto Adige (turismo e agricoltura) + Lazio: produzione elettrica, gas, acqua, edilizia MIGRANTI NEI PICCOLI CENTRI – arre montanem spazi rurali, marginali RADICAMENTO – maggiore tasso di natalità – ricongiungimenti famigliari – crescita di anziani stranieri MOSAICO ETNICO – Romeni: centro-nord (paese comunitario: politiche che facilitano gli spostamenti) – Cinesi: aree settentrionali e centri metropolitani – Ucraini: Roma, Salerno, Napoli – Filippini: centri urbani burocrazia EDIFICI DI CULTO – simbolo di stabilizzazione della comunità – difficoltà al riconoscimento statale: no luoghi di culto ma associazioni culturali e circoli – modifica e impatto sul paesaggio urbano: soprattuto in periferia, luoghi adatti a nuovi edifici dedicati al culto ABITAZIONI – casa: status sociale prettamente italiano – simbolo di stabilizzazione – quartieri e nuove aree urbane a forte presenza straniera con la diversificazione etnica al suo interno – in base alle etnie diversità di modelli di aggregazioni: donne singole che coabitano negli spazi urbani e abitativi degli italiani; uomini africani molto più numerosi delle donne africane che condividono appartamenti; famiglie e single maschi nelle aree periferiche o a forte presenza straniera – quartieri popolari: convivenza con famiglie povere italiane: problema abitativo, asili pubblici, assistenti socaili e case popolari – il salone come spazio di condivisione pubblica per i mussulmani Vs balcini come luoghi dove stipare oggetti e non da vivere: abitudini diverse MERCATO IMMOBILIARE – 1 su 5 straniero vive in case di proprietà: 2/3 in affitto – costi di affitto maggiore per gli stranieri – condivisione di case o spese con altri connazionali per fronteggiare i costi elevati – discriminazioni etniche nel mercato immobiliare: difficoltà ad accedere a mutui e costi elevati di affitto: ostacoli alla mobilità sociale (semi permanenti) CASE DI PROPRIETA' – stranieri già da anni in Italia acquistano (e poi nel caso rivendono) la casa – dalla periferia spostamento al centro – possibili screzi con i vicini di condominio/ in periferia costi più contenuti – acquisti maggiore nel Nord – maggiori acquisti nei piccoli centri (Cologno Monzese, Cinisello Balsamo/ Guidonia, Ladispoli, Fiumicino) AGENZIE IMMOBILIARI A GESTIONE ETNICA – cinesi ed est europei hanno aperto negli ultimi anni agenzie aperte al mercato dei migranti – rete socio-etnica: rafforzamento della comunità SEGREGAZIONE RESIDENZIALE – ostacoli per gli stranieri: razzismo immobiliare – cause: appartenenza etnica, sesso, età, classe sociale, religione – aree e quartieri che attraggono i ricchi e respingono i poveri – sviluppo urbano e sociale che crea zone accessibili e altre che respingono: centro vs periferia – segregazione residenziale: sistemi di welfare, mancanza di attrattiva economica, distanza – in base alla quantità di presenza etnica: convivenza con un altro gruppo o segregazione/individuazione di un'area separata – possibilità in quartieri satelliti per comunità che crescono col tempo: ethnoburbs: quartieri di stranieri arricchiti o ad alto reddito – Caso di Little Italy: inzialmente maschi giovani in età da lavoro; attività svolte da italiani: ristoranti, artigiani manche attività culturali e religiose: mutuo soccorso e rete sociale; distizione al suo interno in base alle regioni di origini: sottocategorie; fenomeno americano e non europeo dove gli italiani col tempo si sono assimilati di più (a Parigi non esiste una Little Italy con un quartiere esclusivo anche se gli italiani sono sempre stati un gruppo numeroso); Little Italy: luoghi di creazione e custodia della identità nazionale, etnica e culturale: poi di folclore e memoria culturale: MUSEALIZZAZIONE dello spazio etnico attraverso parchi, musei, attività culturali e associazioni di memoria, monumenti e toponomastica – Chinatown: a partire dagli anni 60 flussi dalla Cina consistenti: concentrazione urbana di cinesi; caso italiano e romano della comunità dell'Esquilino: quartiere per il ceto impiegatizio e per la Centrale del Latte: abbandono dopo la prima metà del Novecento e cinesi che subentrano agli italiani: oltrepassando con gli anni i confini del quartiere MIGRAZIONI AMBIENTALI – cambiamenti climatici che portano a migrazioni: per ora più all'interno dello stesso Paese – problema in evoluzione – da cause emergenziali improvvise: disastri naturali (terromoti, eruzioni vulcaniche) – cambiamenti climatici: moltiplicatori di minacce per i paesi più svantaggiati: aggravano situazioni già compromesse – rapporta ambivalente con i cambiamenti climatici: non è inevitabile lo spostamento e la migrazione: politiche di intervento, tutela ambientale, prevenzione + caso delle rimesse (spedire soldi nel paese d'origine) che può avere effetti positivi sul territorio in difficoltà + capacità di adattamento alle nuove condizioni climatico-ambientali POLITICHE MIGRATORIE – politiche di ingresso e soggiorno: anche esplusione e allontamento: GESTIONE – politiche a favore dei migranti: servizi e diritti di chi è già ammesso – politiche per lo status giuridico da migrante – indici di integrazione: modelli di inclusione 1) temporaneo: sopportazione temporanea della presenza (utilità della sua presenza) 2) assimilazione: annullamento delle identità precedenti 3) pluralista: accettazione e valorizzazione delle identità – in Italia problema securitario e della lotta alla criminalità (clandestini): no strutturazione e stabilizzazione HOUSING SOCIALE – politica di assistenza, servizi, inserimento abitativo per la stabilizzazione dei migranti: limitare la segregazione etnica e sociale
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