Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Modello funzionalista di socializzazione, Appunti di Sociologia dell'Educazione

Il processo di socializzazione di Parsons (socializzazione primaria e secondaria) - tema A.G.I.L

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 20/08/2020

chiara-nasini
chiara-nasini 🇮🇹

4.5

(76)

38 documenti

1 / 4

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Modello funzionalista di socializzazione e più Appunti in PDF di Sociologia dell'Educazione solo su Docsity! MODELLO FUNZIONALISTA DI SOCIALIZZAZIONE Abbiamo tre modelli teorici di socializzazione: modello funzionalista, modello conflittualista, modello comunicativo interazionista. In generale ciò che emerge dalla riflessione sulla socializzazione è che da un punto di vista strettamente sociologico l’evoluzione e la crescita dell’individuo non può essere concepita come un evoluzione solidaria: l’individuo non cresce in un modo unitario, ma la sua formazione d’identità è strettamente collegata ai processi sociali. All’interno della costruzione sociale dell’identità dell’individuo assume un ruolo importante nella teoria sociologica il concetto di socializzazione  fondamentale per comprendere quanto sia importante non concepire solo in termini psicologici/psichici l’evoluzione del soggetto, ma collegarlo alle dimensioni sociali-culturali-relazionali all’interno delle quali l’individuo cresce e si sviluppa. Nel processo di socializzazione ci sono diverse agenzie che vengono definite, ovvero attori sociali che sono predisposti a formare la personalità e definire l’identità sociale dell’individuo. Tra le agenzie di socializzazione possiamo individuarne alcune tra le più importanti: in primis la famiglia, la scuola, i gruppi dei pari, e oggi in un modo sempre più centrale i nuovi media. La famiglia rappresenta una delle prime agenzie, all’interno della quale la socializzazione ha l’obbiettivo generale l’interiorizzazione dei valori e dei presupposti di base da cui si svilupperà poi la personalità dell’individuo; la socializzazione in essa non è legata a costi benefici (non utilitaristica) ma è di tipo affettivo-relazionale. La famiglia essendo una micro società è estremamente collegata e condizionata dalla società (famiglia = capitale sociale primario) - il SOCIALIZZARE = insieme delle influenze formative che l’intera comunità esercita sull’individuo, attraverso diverse modalità e soggetti - l’EDUCARE = finalizzata a una attività formativa mirata (+ specifica) Il processo di socializzazione dell’individuo comprende influenze non solo formali (quelle che avvengono all’interno delle istituzioni) ma anche informali. Mentre l’educare nel processo di socializzazione è un fenomeno strutturato con finalità formali ed organizzate. Il socializzare attraverso il processo di socializzazione varia a secondo dei popoli e delle culture (l’ideale pedagogico ha una pretesa universalistica). Si passa dalla prospettiva del condizionamento del sistema sociale sull’individuo a quella dell’interazione tra individuo e contesto sociale. Vi sono due grandi orientamenti: - l’orientamento che concentra l’attenzione sul come la società condiziona la formazione della personalità del soggetto; - l’orientamento che concentra l’attenzione sulla interazione reciproca che si sviluppa tra individuo e contesto, tra socializzando e agenzia di socializzazione. Il modello funzionalista conferisce alla socializzazione l’incombenza della trasmissione dell’interiorizzazione di modelli culturali e comportamentali, traducendosi nell’acquisizione e nell’esercizio di comportamenti di ruolo che legittimano e sostengono l’ordine sociale. Si inserisce all’interno del primo profilo, ovvero di come la società condiziona e struttura la personalità dell’individuo  perché fornisce un ruolo centrale alla socializzazione nella trasmissione e soprattutto interiorizzazione di modelli comportamentali (estremamente centrali per lo svolgimento di ruoli che ciascuno individuo deve esprimere per far funzionare la società in modo integrato). Tale modello trova le sue radici nella teoria di Durkheim per il quale socializzazione ed educazione concorrono in una totale coincidenza alla creazione e mantenimento dell’ordine sociale. La socializzazione secondo lui si risolve in un impianto formativo e normativo che garantisce la solidarietà sociale; definisce due modalità della convivenza sociale: solidarietà meccanica (caratteristica della società tradizionale) solidarietà organica (specifica della società moderna e industriale). Entrambe le due modalità trovano la base del loro funzionamento nella socializzazione. In questo modello viene posta l’attenzione sul momento integrativo, sulla sovrapposizione all’uomo e alla sua natura di un modello di personalità adulta che permette la sua perfetta integrazione nella società  “imposizione” di un modello di personalità che è funzionale al mantenimento dell’integrazione della società. La socializzazione ha il fine di mantenere la sopravvivenza della società nel tempo attraverso il cambiamento, l’innovazione e anche attraverso il mantenimento della sua struttura di base. Essa consente di costruire costantemente un ordine anche in una prospettiva futura. Secondo Durkheim l’uomo è orientato ad un bisogno di socializzazione perché la sua natura e la sua realizzazione individuale può formarsi solo all’interno di un contesto sociale (senza la dimensione sociale non realizza la sua umanità). La preminenza del sociale sulla personalità dell’individuo e il prevalente rifiuto della prospettiva tra individuo e contesto sono i tratti che all’interno di questo modello accumunano la riflessione sulla socializzazione sia di Durkheim sia di Parsons. La teoria della socializzazione elaborata da Parsons non è limitata all’analisi del fenomeno in sé ma è inserita all’interno di una teoria sistemica generale (libro sociologia della marginalità)  la socializzazione si inserisce nel suo programma scientifico interessato a comprende come sia possibile l’ordine sociale. Alla base delle analisi di Parsons vi è un influenza sia di Durkheim sia di Weber (soprattutto sviluppa il concetto di azione sociale). In questo contesto analitico la convivenza tra gli attori sociali, l’equilibrio del sistema e l’integrazione sono secondo Parsons resi possibili dalla presenza di un modello prevalente di valori etico- culturali che sono interiorizzati dagli individui  gli individui sono tanto più integrati nella società quanto più interiorizzano attraverso il processo di socializzazione primario-secondario i valori e le norme prevalenti all’interno di un contesto societario. Per Parsons il processo di socializzazione = l’acquisizione degli orientamenti che consentono nel futuro di esplicitare il ruolo che gli è stato attribuito dalla società (instaurare l’integrazione e l’ordine). Il processo di socializzazione evidenzia non solo come si realizza un’azione sociale perfettamente stabile dal momento in cui il soggetto sceglie i mezzi più adeguati per raggiungere i fini, ma la stabilità dell’azione è anche data dalla possibilità di costruire dei percorsi attraverso la socializzazione in cui si costruisce un’identità stabile. Tutto questo consente secondo la teoria parsonsiana del sistema sociale la costruzione permanente dell’ordine (evita processi di devianza). Il modello funzionalista sviluppato da Parsons dà una particolare importanza innanzitutto alla famiglia. All’interno del processo di socializzazione Parsons distingue: - la socializzazione primaria: l’acquisizione di regole razionali e relazionali che avviene all’interno della famiglia fino al raggiungimento dell’età scolare. Abbiamo l’identificazione e l’interiorizzazione; - la socializzazione secondaria: nel corso della quale avviene una progressiva specificazione degli orientamenti di ruolo che sono stati interiorizzati precedentemente. Abbiamo l’identificazione e la limitazione. La famiglia è l’identificazione primaria, il ruolo di spicco assegnatogli è “agenzia di socializzazione primaria” insieme alla rivalutazione della valenza affettiva nella costruzione del ruolo sociale segna il primo distacco dalla teoria di Durkheim. In Parsons la posizione centrale fra i meccanismi di socializzazione è ricoperta dall’identificazione primaria che sulla base di un investimento affettivo, in un alter significativo che prima è la madre e poi il padre, si risolve nella interiorizzazione dei diversi sistemi di ruoli attivati dai vari socializzatori e conseguentemente dalle norme/valori condivisi. Il processo di socializzazione di Parsons continua per successivi gradi di differenziazione che l’individuo sperimenta man mano che si avvia verso la fase adulta, che differenti figure adulte lo guidano attraverso l’apprendimento di sistemi/ruoli che sono sempre più complessi. Affianco alla famiglia emergono istituzioni sociali differenti, sono sottosistemi sociali che prevedono diversi ruoli che devono essere svolti e socializzati. Nella fase secondaria assume soprattutto nell’ambito scolastico un ruolo importante la classe scolastica secondo Parsons, è un luogo in cui si sviluppa il processo di socializzazione secondario. Lo sviluppo degli individui secondo Parsons delle capacità che costituiscono i pre-requisiti essenziali per l’attuazione del loro ruolo futuro. Gli impegni nel processo di socializzazione scolastica comprendono sia l’interiorizzazione rispetto dei valori comuni, sia la responsabilità direttamente connessa al ruolo ricoperto (studente). La socializzazione scolastica implica due funzioni: apprendimento
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved