Scarica Modello interazionista comunicativo di socializzazione e più Appunti in PDF di Sociologia dell'Educazione solo su Docsity! MODELLO INTERAZIONISTA COMUNICATIVO DI SOCIALIZZAZIONE L’approccio interazionista comunicativo trova il suo fondamento nell’assunto che la società è intersoggettiva (è comunicazione). Il punto generale da cui bisogna partire per inquadrare questo approccio è che l’uomo è il costruttore della realtà sociale, attraverso una sua propria capacità: la produzione di simboli connessi a specifici significati. L’uomo è un animale sociale culturale, capace di produrre cultura e simboli che conferiscono significato nella realtà in cui egli è inserito. L’interazionismo simbolico è una delle teorie che in maggior misura ha influenzato l’approccio comunicativo, ma sicuramente possiamo annoverare all’interno di esso altri importanti teorie (fenomenologica, contributo da diversi autori della scuola di Chicago). Uno degli esponenti più importanti è Mead, sosteneva che al di fuori della società non può esserci un senso sociale (nessuna coscienza del sé e nessuna comunicazione). Il “sé” è un prodotto della attività che si svolge all’interno della società attraverso il processo della comunicazione. A sua volta sottolinea come la società dev’essere considerata come una struttura che emerge attraverso un processo continuo di atti sociali-comunicativi, attraverso transizioni tra persone che sono orientate reciprocamente l’uno verso le altre (la capacità comunicativa sta alla base della formazione della realtà sociale). Questo interazionismo non focalizza l’attenzione sul comportamento (critica al comportamentismo) ma sull’interazione che si sviluppa attraverso l’ego e alter consente di comprendere gli altri e i significati sottostanti alle loro azioni, specificità umana attraverso la quale si determina un processo interattivo tra noi e gli altri e poniamo le basi si cui si fonda la costruzione del sociale. Per Mead il sociale cambia prospettiva: l’elemento psichico e l’analisi dell’azione del comportamento sociale entrambe concorrono a delineare il profilo di un individuo che attraverso le dinamiche relazionali-comunicative diventa egli stesso artefice della società (capacità dell’individuo di determinare la realtà sociale in virtù di caratteristiche specifiche soprattutto di mettersi nei panni degli altri e interpretare i gesti altrui). L’approccio di Mead non indica il prevalere del sociale sull’individuo. L’individuo interpreta i gesti, Mead vedeva nel gesto in generale il meccanismo fondamentale attraverso il quale gli atti sociali vengono effettuati. Tuttavia distingueva: - gesti significativi: coscienti, riflessivi che caratterizzano la maggior parte dei rapporti umani. Nell’ambito dei gesti significativi a livello umano implicano l’assunzione del ruolo altrui, basata soprattutto sulla capacità del singolo di interpretare degli altri (comprensione altrui). - gesti non significativi : non coscienti, dettati dall’apparato istintuale che caratterizza soprattutto l’animale. Nell’ambito dei gesti non significativi a livello animale, il gesto comporta una immediata reazione allo stimolo. All’interno dell’interazionismo simbolico possiamo individuare due prospettive: - una prospettiva microsociale quella di Blumer, che si sofferma sulla interazione micro, orientata all’interpretazione dei significati legata all’azione degli individui o dei gruppi; - una prospettiva orientata a interpretare l’interazione umana soprattutto per i suoi legami con la struttura sociale, sottolineando la possibilità di poter prevedere il comportamento delle persone. Il contributo dell’interazionismo simbolico è la capacità di aver rovesciato la prospettiva dell’analisi del processo di socializzazione, in quanto parte dei significati soggettivi vengono considerati importanti poiché fondanti della realtà sociale. In questo ragionamento entra in gioco