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Modernismo: Definizione e Caratteristiche - Prof. Talarico, Appunti di Letteratura Inglese

Una dettagliata analisi critica del concetto di modernismo, dalla sua genesi negli anni '60 del '900 fino alle principali avanguardie storiche come imagismo e vorticismo. La definizione di modernismo da diverse prospettive, distingue tra paleo-modernismo e neo-modernismo, e illustra come i grandi autori del passato come james, conrad, proust, mann, gide, kafka, svevo, faulkner, strindberg, priandello, wedekind, brecht, mallarmé, yeats, eliot, pound, rilke, appolinaire e stevens siano considerati modernisti. Il testo inoltre discute della distinzione tra paleo-modernismo e romanticismo, e delle caratteristiche fondamentali del modernismo come la frammentazione, la nuova comprensione del tempo e dello spazio, e la velocità e la mobilità.

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 21/01/2024

nessuno698
nessuno698 🇮🇹

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Scarica Modernismo: Definizione e Caratteristiche - Prof. Talarico e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! MODERNISMO Dal punto di vista critico si comincia a discutere il termine MODERNISMO solo negli anni 60 e 70 del 900, quando ormai il modernismo si considera ormai concluso. In Italia prima degli anni 90 non esisteva un termine preciso per indicare questo sperimentalismo del primissimo 900. Inizialmente si parla di avanguardia, che però è un fenomeno specifico all’interno del più ampio movimento del modernismo. Le avanguardie storiche sono dei gruppi di artisti/letterati che decidono di creare un specifico programma spesso espresso da un manifesto. Le principali avanguardie storiche sono: imagismo e vorticismo. Altre avanguardie sono: surrealismo, cubismo, dadismo. Le avanguardie storiche si chiamano così per distinguerle dalle successive avanguardie, ovvero le neo- avanguardie (anni 60). Questi movimenti hanno vita breve. Nel momento in cui rompono la tradizione esauriscono la propria funzione. Il surrealismo tuttavia dura di più. Il termine modernity (modernité) fu usati per la prima volta da Baudelaire nel suo saggio La peintre de la vie moderne (Il pittore della vita moderna) del 1863, che rappresenta il manifesto teorico dell’intera arte moderna. DEFINIZIONE DI MODERNISMO Malcom Bradbury: «Modern art is, in most critical usage, rekoned to be the art of what Harold Rosenburg calls “the tradition of the new”» Malcom Bradbury dunque definisce l’arte modernista come quello che Rosenburg chiama tradizione del nuovo. Egli continua: «It is experimental, formally complex, elliptical, contains elements of decreation as well as creation. And tends to associate notions of the artist’s freedom from realism, materialism, traditional genre and form with notions of cultural apocalypse and disaster» Dunque afferma che è sperimentale, formalmente complessa, ellittica e contiene elementi di distruzione (verso la tradizione) e creazione. Tende verso la libertà dal realismo e dalle forme tradizionali ed è associata alle nozioni di apocalisse e disastro. I modernisti criticano soprattutto il realismo e le forme tradizionali. Possiamo chiederci quando inizia e se sia finito. Kermode distingue tra paleo-modernism e neo- modernism. Egli afferma che possiamo considerarlo: 1) come un concetto legato al tempo (timebound concept) 1890 - 1930 2) come un processo atemporale (timeless), ovvero in modo molto più ampio comprendendo tutti i grandi autori che in un certo senso sarebbero modernisti (come Sterne, Donne, Villon, Ronsard). Egli nomina poi alcune figure di carattere nazionale che a seconda delle interpretazioni potrebbero essere visti come modernisti. Nel campo della narrativa: James, Conrad, Proust, Mann, Gide, Kafka, Svevo, Faulkner. Nel campo del dramma: Strindberg, Priandello, Wedekind, Brecht. Nel campo della poesia: Mallarmé, Yeats, Eliot, Pound, Rilke, Appolinaire, Stevens. La timeless definition è una definizione dunque senza tempo, sovratemporale, associata in termini generali all’idea di innovazione e di una modernità perenne. Quello che hanno in comune questi scrittori è di essere esteticamente radicali (per il loro carattere innovativo) introducendo innovazioni tecniche ed enfatizzando la forma spaziale o di fuga rispetto a quella cronologica. C’è una forte tendenza degli autori modernisti a costruirsi una sorta di anticanone. Nel modernismo c’è una forte riconsiderazione del tempo (si pensi a Proust e Bergson), ma anche lo spazio assume una dimensione importante. La forma del testo diventa spaziale e la percezione della struttura letteraria è di per sé una forma. La struttura del testo comincia ad essere riesplorata. Il resto modernista cerca di creare delle forme uniche, che possano essere percepite come un tutto, così come percepiamo per esempio un quadro. Quella del modernismo è un’arte molto consapevole di se stessa. Insieme alla narrazione c’è una riflessione sulla narrazione: una meta-narrazione accompagna spesso il testo. Queste opere comportano una disumanizzazione dell’arte. Si pensi al concetto di Tradition and Individual Talent, espresso da Eliot nell’omonimo saggio in cui definisce che la personalità dell’autore è irrilevante nella creazione artistica/letteraria e il poeta deve essere impersonale nella composizione poetica. Si pongono diverse problematiche per quanto riguarda l’interpretazione del modernismo. Per quanto riguarda la fase iniziale, il grosso problema interpretativo che si pone è sul rapporto del modernismo con i movimenti precedenti. E’ interessante come lo definiscono Bradbury e McFarlane attraverso la metafora di un fenomeno sismico: Una piccola magnitudo che determina una rottura, un terremoto devastante. Il problema interpretativo riguarda anche la riflessione sul rapporto con il romanticismo che nasce con Lyrical Ballads di Wordsworth e Coleridge del 1798, che rappresenta il manifesto del romanticismo (Preface to the Lyrical Ballads aggiunta nel 1801) in cui si spiega come lo scopo sia quello di rendere interessanti gli avvenimenti di tutti i giorni e la scelta della vita umile e rurale e scrivere una poesia il più possibile vicina al linguaggio quotidiano. C’è infatti chi nel modernismo ha visto una certa continuità
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