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Modulo B (Preraffaelliti) Letteratura inglese dall'Illuminismo al Vittorianesimo, Appunti di Letteratura Inglese

Appunti sul Modulo B (Confraternita preraffaellita + Rossetti + The Germ + Hand and Soul, e altro). Alla fine del documento puoi trovare le domande degli esami passati che ha fatto la prof su questo modulo (se schiacci sulla domanda ti riporta automaticamente alla parte di testo che ti serve per rispondere a quella determinata domanda)

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 21/06/2023

Vicky2364
Vicky2364 🇮🇹

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Scarica Modulo B (Preraffaelliti) Letteratura inglese dall'Illuminismo al Vittorianesimo e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! I PRERAFFAELLITI I componenti della confraternita preraffaellita (John Everett Millais, Dante Gabriel Rossetti e William Hunt) erano tutti giovanissimi e all’inizio la loro attività era assolutamente segreta. Loro si firmavano con un monogramma, che era proprio un elemento di segretezza per non condividere e non allargare la cerchia di coloro i quali sapevano Sarà a partire dal 1849-1850 che inizieranno a prendere parte alle mostre più importanti di quel tempo. Vi è una varietà di temi che porta questi autori e pittori a ripercorrere periodi antecedenti al Rinascimento e, quindi, a Raffaello. Dall’altro lato riprendono anche temi contemporanei, ad esempio la prostituzione. Uno dei motivi per cui la confraternita non viene accolta subito è legato ai volti rappresentati che non rappresentavano il canone estetico di allora. La loro intenzione, inoltre, era quella di riportare l’arte al popolo. Si trattava di un gruppo molto coeso che proveniva dall’accademia d’arte “British Academy”. Come viene descritta la Toscana? La confraternita ha attribuito una grande importanza culturale e artistica alla Toscana. Erano affascinati dalla bellezza del paesaggio toscano, dalle opere d’arte che vi si trovavano e dalla cultura che vi si respirava. In particolare i preraffaelliti erano interessati alla pittura e all’architettura rinascimentale, che trovavano esemplari nella Toscana. Trovavano ispirazione nel paesaggio toscano, nel suo stile architettonico e nella luce particolare che vi si trovava. Come si collocano i preraffaelliti nella scena artistica? I preraffaelliti si collocano nella scena artistica del XIX secolo come un movimento di rinnovamento nel campo dell’arte e della letteratura, in contrasto con le tradizioni accademiche dell’epoca. Il loro nome infatti fa riferimento alla precedente scuola pittorica italiana del 400, che essi consideravano ancora pura e non contaminata dalle convenzioni artistiche del loro tempo. La PRB si opponeva alla produzione artistica del suo tempo, che giudicava banale e convenzionale. Essi cercavano di creare un’arte che rispecchiasse la natura e la realtà in modo veritiero e profondo. L’estetismo è un movimento culturale e artistico che raggiunse il suo apice nella seconda metà del XIX secolo e che si sviluppò in contrasto alle tendenze vittoriane dell’epoca. Molte delle idee e dei valori dell’estetismo ebbero origine tra i preraffaelliti, che rivendicano un’arte libera e indipendente, fuori dalle convenzione e dalle imposizioni del gusto dominante. L’estetismo, come anche i PRB, cercava di creare un’arte autentica, svincolata da ogni legame con la realtà contingente. I temi e gli ideali estetici dei preraffaelliti (come l’amore per la bellezza, l’attenzione per la natura e la ricerca dell’essenza delle cose) influenzarono molti degli artisti che aderirono all’estetismo dopo di loro. DANTE GABRIEL ROSSETTI: Per tutta la sua vita Rossetti compose poesie ma la sua professione più importante fu la pittura, alla quale la poesia giocò un ruolo secondario. Fin dall’inizio, infatti, si sentì combattuto tra le due arti. Alcune delle sue opere sono contemporanee nello stile e nei contenuti, alcune dai toni politici o satirici. Da giovane, grazie alla sua posizione nel mondo dell’arte, è stato considerato il principale poeta “preraffaellita”, sviluppando la moda moderno-medievale di Tennyson di rendere temi romantici con schiettezza. Nacque a Londra nel 1828 ed era un anglo-italiano da parte di suo padre. I Rossetti vivevano nel centro di Londra, nella prima parte dell’epoca vittoriana, quella economicamente prospera, quando nuove tecnologie rivoluzionarono la Gran Bretagna. Le sue prime influenze letterarie furono Shakespeare e Walter Scott. Successivamente lasciò il college e iniziò una carriera professionale nell’arte frequentando la Royal Academy Schools. Continuò a leggere molto, scoprendo Byron, Shelley, Keats e Goethe. Si dedicò principalmente alla traduzione, in ambito letterario; lui sosteneva che la traduzione dovrebbe rendere lo spirito e lo stile dell’originale tanto quanto il significato. Il primo poema completato chiamato “The Blessed Damozel” divenne il suo poema più importante e si ispira ai poeti stilnovisti e soprattutto a Dante. È particolare non solo il tipo di mezzi che sceglie per esprimersi (la scrittura e la pittura), ma anche il tipo di visione che ha dell’età vittoriana e del tempo in cui vive. Infatti, utilizza questi due mezzi espressivi per dare un assaggio politico rispetto a tutto quello che sta accadendo. Rossetti scoprì Robert Browning diventando uno dei primi ammiratori del suo stile drammatico. Nel 1848 insieme a suo fratello, Hunt e John Everett Millais fondò la confraternita preraffaellita (o PRB). L’idea è stata ispirata dagli scritti di John Ruskin, che ha esortato gli artisti a “return to nature”. Durante lo stesso anno della fondazione della PRB, Rossetti compose il trio di sonetti I preraffaelliti verranno accusati non solo di voler imporre una nuova visione dell’arte molto diversa da quella accettata, ma vengono anche accusati di essere papisti; questo perché nella loro arte raccontano anche scene tratte dal Nuovo Testamento e magnificano la figura della Madonna, di San Giuseppe e questo è qualcosa che non viene accettato dall’anglicanesimo. OBIETTIVI DELLA PRB: - Avere idee genuine, vere e nuove da esprimere - Studiare la natura attentamente così da saperla esprimere. Si ha una concezione della natura per quella che è. In questo periodo iniziano gli studi microscopici e nascono nuovi strumenti di precisione per osservare in maniera estremamente dettagliato tutto ciò che fa parte dell’elemento che si vuole descrivere. Se io voglio riproporre la figura di Ophelia durante l’annegamento, per vedere il vero riflesso della sua immagine farò in modo che la mia modella sia in una vasca da bagno vestita come Ophelia, nel momento in cui annega, e la coprirò di acqua e farò in modo che fino a quando il mio genio non sarà arrivato alla conclusione del ritratto, la mia modella sia lì. Si parla qui del paradosso vittoriano perché i preraffaelliti da una parte, trovano ispirazione nel passato, dall’altra facevano uso delle nuove scoperte scientifiche per essere realistici il più possibile. - Simpatizzare con ciò che è diretto, serio e sentito nell’arte precedente, escludendo ciò che è eccessivo, convenzionale e appreso a memoria. - Produrre accuratamente sculture e dipinti che siano ben fatti. Cioè che ci si lavora finchè il risultato non è quello che ci si prefigge. Si va contro l'idea della velocità ma anzi troviamo come ci sia un elogio quasi alla lentezza. PRIMA FONTE DI ISPIRAZIONE: RELIGIONE. L’opera di Dante Gabriel Rossetti “The Girlhood of Mary Virgin” (1848-1849) è incentrata sulla Madonna e su Sant’Anna, motivo per cui i Rossetti vengono definiti papisti. Vi sono due livelli di interpretazione. Il primo livello è quello che ci porta a guardare alle due figure principali. Troviamo la Madonna impegnata in un’attività da cui è esclusa nell’idea tradizionale. Lei infatti sta ricamando e accanto a lei troviamo un angelo con drappo rosso, una colonna, una pila di libri. Quindi dicevamo esserci due livelli: il primo è quello della comprensione realistica, la narrazione in scena; il secondo riguarda l’aspetto simbolico del quadro che noi dobbiamo cogliere. Inoltre Rossetti si definisce cristiano ma non parla di cattolicesimo quindi sottolinea la sua distanza dalla confessione religiosa. J. E. Millais, Christ in the House of His Parents (1850): Anche qui troviamo un doppio livello di interpretazione. Si trova un gregge che rappresenta non soltanto la figura di Cristo come agnello di Dio, ma anche tutti noi come comunità di fedeli. È un dipinto così realistico che provocò delle opposizioni: Dickens, infatti, descrisse Cristo come un ragazzo orribile, dai capelli rossi in abito da notte; e Maria come un’alcolizzata. SECONDA FONTE DI ISPIRAZIONE: LETTERATURA J.E. Millais, “Mariana” (1851)→ L'immagine ritrae la solitaria Mariana di Misura per misura di William Shakespeare. È un’opera realizzata nel minimo dettaglio J. E. Millais, “Ophelia” (1851-1852)→ in questo caso la modella ha dovuto sopportare una posa lunga ore, vestita da Ophelia e coperta di acqua. Il dettaglio dell’acqua e della mano che viene fuori dall’acqua è il risultato di un’attenzione importanto al dettaglio. Anche la bocca semiaperta è un’attenzione al dettaglio, perché sta a simboleggiare la fine di una vita. Il soggetto, Ophelia, è ispirato al personaggio Ofelia, uno dei protagonisti di Amleto di Shakespeare. La letteratura come fonte di ispirazione si arricchisce grazie a tutta la serie di contatti intellettuali di grande rilievo come Tennyson e Browning. In questo caso, l’attenzione al dettaglio e l’uso di determinate tecniche ci fanno capire come la Natura sia un punto fondamentale. Natura intesa come human nature. Il motivo per cui i preraffaelliti scelgono di utilizzare Shakespeare come fonte di ispirazione è perché: - Ha descritto bellissime ambientazioni - ha ritratto a fondo la natura umana, in tutte le sue sfaccettature. - ha descritto toccanti situazioni umane TERZA FONTE DI ISPIRAZIONE: TEMPI MEDIEVALI Dante Gabriel Rossetti, “Beata Beatrix” (1850) Fonte letteraria: Dante Alighieri Qui troviamo l’impegno di Rossetti nella traduzione di opere di autori italiani. La fonte letteraria, qui, è Dante. Questo quadro indica proprio il rapporto che i preraffaelliti avevano con la letteratura medievale, in quanto la fonte di ispirazione è proprio Dante Alighieri, in particolar modo della sua Beatrice rappresentata in questo quadro dalla moglie di Rossetti. Dante Gabriel Rossetti, “Bocca Baciata” (1860) Fonte letteraria: Boccaccio. In questo periodo Rossetti è ormai lontano dalla confraternita. Qui troviamo la grande sensualità di Fanny, sua amante, in confronto con la figura della moglie nell’opera precedente. Troviamo anche un tratto molto distintivo della sua arte, ovvero i capelli rossi, che sono in linea con il contrasto con l’incarnato chiaro della pelle. “THE GERM” (1850) The Germ era una rivista creata dalla PRB per disseminare le loro idee. Dopo un periodo di segretezza, il P.R.B. volevano diffondere il loro credo. Raccoglieva contributi sia in forma di saggio che in versi. C'erano anche opere d'arte (soprattutto disegni e incisioni). Poiché questo esperimento si rivelò un fallimento dal punto di vista finanziario, dopo i primi quattro numeri, il P.R.B. ha deciso di interrompere la pubblicazione. Il titolo della rivista si riferisce alla credenza preraffaellita nell’importanza della natura (un germe è un seme) e dell’immaginazione umana. Speravano che la rivista sarebbe stata un seme da cui sarebbero cresciute nuove idee creative. The Germ non solo contiene le prime espressioni di un nuovo genere immaginario, ma ospita anche scritti non di fantasia incentrati sull’arte. JOHN RUSKIN: John Ruskin era un grande estimatore dei PRB. Era un artista ma anche un grande architetto e teorico dell’arte. Anche lui aveva una visione morale dell’arte ed era contro l’industrializzazione. Ruskin amava anche l’arte gotica anche per la capacità del pubblico di apprezzare le grandi imperfezione nella realizzazione di un’opera d’arte: due pezzi uguali che provengono dallo stesso autore non saranno mai perfettamente uguali perchè la mano non permette questo tipo di finezza. Ruskin aveva anche un grande amore per l’Italia e per le sue grandi città d’arte: Venezia è una di queste. J. Ruskin, “Modern Painters” (1843) Qual è la lezione che ha imparato? Si rende conto di essere lui il maestro di quell’artista. Capisce di aver avuto un’intuizione forte dal punto di vista artistico. Si rende conto che, quella direzione che lui intende perseguire, non è detto che possa portare a dei risultati importanti in termini di fama e risposta al pubblico Cosa decide di fare a quel punto? Sarà facile per lui dedicarsi completamente al lavoro? Il primo proposito di Chiaro fu che elaborasse a fondo qualche suo pensiero e lo facesse conoscere al mondo. Perché? Come si sente? Si troverà assolutamente disperato perchè dare vita alle sue opere sarà un percorso che implicherà uno sforzo e una fatica per cui, talvolta, non riuscirà nemmeno a capire come e da dove trarre la vita delle sue opere. Inizierà a dubitare della sua stessa arte, preferendo a essa i piaceri della vita. Cosa gli farà cambiare idea?, trovandosi una notte in una certa compagnia di dame, un signore che era là con lui cominciò a parlare delle pitture di un giovane, chiamato Bonaventura, che aveva visto a Lucca; aggiungendo che Giunta Pisano potrebbe ora cercare un rivale. Cosa comporterà questa decisione? Prese ora a lavorare diligentemente, non tornando ad Arezzo, ma restando a Pisa, acciò che più non si perdesse giorno; solo vivere interamente per se stesso. Concentrati sull'idea di fama artistica. Pensi che fosse legato alla situazione del PRB in quel momento e, più in generale, al discorso sull'arte in epoca vittoriana? Qual è il risultato di questo lavoro? Continuò in questa paziente impresa per circa tre anni, al termine dei quali il suo nome fu pronunciato per tutta la Toscana. Ci sono delle implicazioni religiose? c'era sempre stato un sentimento di culto e di servizio. Era l'offerta di pace che fece a Dio e alla sua stessa anima per l'avido egoismo del suo scopo. Cosa dice la donna? Come si definisce? “Io sono un'immagine, Chiaro, della tua stessa anima dentro di te. Guardami e conoscimi come sono.” Questa donna è la sua anima Riesci a trovare qualche riferimento alla crisi di Chiaro? Qual è il consiglio della donna a Chiaro? In tutto ciò che fai, opera dal tuo cuore, semplicemente; poiché il suo cuore è come il tuo, quando il tuo è saggio e umile; ed egli avrà comprensione di te. In che modo la sua lezione esprime l'idea di arte del PRB? La donna spiega all’artista come l’arte debba essere spontanea, non ricerca ossessiva e divinizzazione del sacro come aveva pensato fino a quel momento. Questo rispecchia molto la concezione di DGR ma anche di tutta la confraternita. Questo è un racconto ma anche un modo di esprimere un credo sull’arte, sull’ispirazione e sulla letteratura. Vi è una vicinanza tra la confraternita e il personaggio di Chiaro, perché entrambi hanno più o meno la stessa età. Hand and soul, poema allegorico ambientato nell'Italia del XIII secolo, narra la storia di Chiaro dell'Erma, pittore immaginario aretino ispirato a Beato Angelico. Nell'opera, che può essere considerata il lavoro chiave della narrativa preraffaellita, emerge l'estetica di Gabriel Dante Rossetti e, in generale, di tutta la corrente preraffaellita. All'età di diciannove anni Chiaro, dopo aver sentito parlare di un certo Giunta Pisano, decide di recarsi a Pisa per diventare suo discepolo. L'incontro con il maestro, tuttavia, non andò come previsto: il giovane pittore aretino, infatti, rimase molto deluso delle opere del Pisano, trovandole incomplete e prive di vita. Quello che doveva trasformarsi in un sodalizio tra i due pittori, sancendo la maturazione artistica di Chiaro, si rivelò un totale fallimento. Chiaro finì addirittura per dubitare della sua stessa arte, preferendo a essa i piaceri della vita. L'incontro con il celebre Bonaventura dà nuova linfa creativa al giovane Chiaro, convinto di aver finalmente compreso quale sia l'essenza dell'arte. Il pittore aretino, nonostante la fama raggiunta «his name was spoken in all Tuscany» e un nuovo modo di concepire l'arte (una visione ascetica «a feeling of worship» e allegorica del Cristo), non è felice dei risultati raggiunti, convinto che nella sua opera prevalga il senso estetico a quello mistico. Questo nuovo insuccesso, esasperato dalla distruzione di uno dei suoi dipinti in un conflitto tra due famiglie rivali, sfociò in una nuova crisi. Ecco allora entrare in soccorso la donna-anima, personificazione dell'arte e della donna amata dal giovane pittore, a condurre Chiaro sulla retta via, svelandogli le linee guida dell'arte preraffaellita. Il giovane pittore comprende come l'arte debba essere spontanea, non ricerca ossessiva e divinizzazione del sacro come aveva pensato fino a quel momento. L'arte per Gabriel Dante Rossetti scaturisce dal cuore «seek thine own conscience and all shall approve the suffice» e solo intraprendendo un percorso interiore il poeta può riuscire a trasporre le proprie emozioni e il proprio io su tela. Il nome “Chiaro” simboleggia, quindi, la spiritualità e il genio creativo del giovane pittore. Per tutto il racconto “l'aretino” ricerca la quintessenza dell'arte invano, senza mai essere del tutto soddisfatto del suo operato. Solo l'intervento divino, la donna-anima, incarnazione dell'arte, consente a Chiaro di comprendere la vera essenza dell'arte preraffaellita. Nel finale, il sonno di Chiaro rappresenta la morte del suo vecchio Io, mentre la rinascita del poeta (non compreso dagli artisti a lui contemporanei) avviene solo in termini artistici. A. KASHTON “PRE-RAPHAELITE APPROACHES TO UT PICTURA POESIS…” La rivitalizzazione del legame tra pittura e poesia, le due arti sorelle, costituisce una componente fondamentale del progetto preraffaellita. Pittori e poeti preraffaelliti impiegarono due modi distinti per sintetizzare le loro due arti. Prima venne l’approccio complementare, in cui un’opera in una forma d’arte fungeva da complemento a un’opera nell’altra, risultando una doppia opera d’arte le cui componenti poetiche e pittoriche producevano un effetto estetico combinato. Successivamente i preraffaelliti impiegarono un approccio digressivo in cui un’opera preesistente in un mezzo serviva come punto di partenza per un’opera radicalmente diversa nell’altra forma d’arte. La massima di Orazio “ut pictura poesis” (come la pittura così è la poesia), fin dall’antichità, è servita a sintetizzare l’analogia tra arti verbali e visive. L’affermazione originariamente si riferiva al fatto che alcune poesie resistono solo a una lettura superficiale mentre altre possono sopravvivere a un attento esame, così come alcuni dipinti deliziano lo spettatore solo se visti da lontano, mentre altri forniscono uguale piacere se visti da vicino. John Ruskin rivitalizzò la teoria di Orazio insieme alle sue tradizioni associate per formulare la sua teoria sull’alleanza delle arti sorelle. Ruskin, infatti, identifica sia la pittura che la poesia come forme di espressione immaginativa. Dice che la pittura è da opporre al parlare o alla scrittura, ma non alla poesia. Ciò che ha portato Ruskin a tracciare un’analogia tra poesia e pittura è stato anche causato da ragioni polemiche e per sostenere il diffuso riconoscimento della pittura; perché all’epoca la poesia godeva di una popolarità molto maggiore della pittura. Una situazione che Ruskin cercò di correggere confrontando i due. Lui sosteneva che ciascuna delle due arti potesse tentare di emulare le qualità distintive dell’altra. La sua tecnica di “pittura di parole” utilizzava il linguaggio per replicare l’esperienza della visione di stimoli visivi. I primi lavori della Confraternita Preraffaelliti mettono in pratica le teorie di Ruskin. I pittori preraffaelliti originali crearono dipinti che partecipavano alla narratività e alle tecniche simboliche della poesia e chiarivano i significati di questi dipinti attraverso l’uso di testi poetici esplicativi. Dante Gabriel Rossetti, John Tupper, Frederic George Stephens e John Orchard hanno creato una modalità di scrittura che può essere definita “estetica” perchè scava nell’origine della creatività artistica, esplora gli sforzi dell’artista ed enuncia i criteri per valutare le opere d’arte. Hanno creato un linguaggio caratterizzato da concetti estetici e ricco di allegorie, simboli, ecc. La biografia immaginaria “Hand and Soul” di Gabriel Rossetti esemplifica la prosa estetica. La prosa dei preraffaelliti mostra una preferenza per la spontaneità, la freschezza, la serietà e una decisa avversione per l’artificialità e la vacuità. Inoltre, la prosa estetica mostra una struttura autoreferenziale: gli argomenti sono potenziati attraverso un involucro retorico perfettamente adatto a contenere il nucleo concettuale. Ciò significa che il significato è sostenuto e rafforzato dalla forma. La prosa preraffaellita era accessibile a un pubblico ristretto, a causa delle sue caratteristiche particolari, come Oscar Wilde, Walter Pater, William Butler Yeats, ecc. Questi esponenti importanti hanno preso molto dall’eredità di The Germ sperimentando modi artistici di scrivere sull’arte. La ricerca e l’espressione della creatività autentica sono le basi della prima estetica preraffaellita. Il racconto (“Hand and Soul”) pubblicato sul primo numero di The Germ, racconta il travaglio esistenziale di Chiaro dell’Erma, pittore degli immaginari Arezzo e Pisa tardomedievali. Nella sua “Introduzione” William Michael Rossetti suggerisce che le opere d’arte sono degne di lode solo se rivelano la parte più intima dell’artista. L’autocelebrazione e la predicazione morale sono fuorvianti, mentre l’espressione del mondo interiore favorisce una risposta empatica da parte del pubblico. Dante Gabriel Rossetti iniziò a lavorare su Hand and Soul e nel marzo del 1850 disegnò Chiaro dell’Erma nell’atto di dipingere l’incarnazione della sua anima, ma rimase molto deluso dal risultato. La sua (di Chiaro) inadeguatezza a rappresentare la bella donna come espressione visiva dell’interiorità dell’artista ha mostrato la discrepanza tra rappresentazione verbale e visiva. Rossetti, all’età di vent’anni, ha prodotto la prima traduzione inglese della prima poesia italiana e ha reso la letteratura e la pittura italiane antiche accessibili a un pubblico di lingue inglese. Ma ha anche iniziato a sviluppare la propria poetica e punti di vista sulle interrelazioni verbali e visive. Mentre traduceva in inglese ottocentesco le lingue regionali utilizzate nella letteratura italiana tra XII e XIV secolo, riscriveva le poesie e le presentava in schizzi, disegni e dipinti a olio. Nella Vita Nuova, Dante Alighieri aveva trasformato la nobildonna cantata dai trovatori in una creatura spirituale che fungeva da manifestazione visibile di Dio. Rossetti ha trasposto l’elogio dantesco della spiritualità femminile in un omaggio estetico soffuso di struggimento sensuale. Per i primi poeti italiani, e soprattutto per Dante, l’amore è un’emanazione divina; per Rossetti, invece, Dio come Amore si trasforma in Amore come Dio. In Hand and Soul, l’improvvisa apparizione di una mistica figura femminile è descritta come una visione che rivela l’essenza della bellezza, dell’amore e dell’arte. La dama è presentate in due frasi che scandiscono i momenti culminanti della narrazione (“una donna vestita fino alle mani e ai piedi con una veste verde e grigia, foggiata all’epoca” …). Mentre scrive un corpo femminile, Rossetti scrive su di esso e trasforma la bella dama del Dolce Stil Novo in uno spettacolo per l'occhio del lettore. Metamorfosata (che ha subito metamorfosi) in un una visione ideale dell’interiorità dell’artista, la donna può essere guardata, lodata e desiderata. Il narratore, dopo aver dichiarato che la dama è l’anima di Chiaro dell’Erma e dopo aver incoraggiato i lettori a pensare che la sua natura sia immateriale, in terza persona descrive un momento di vicinanza, quando le lacrime di Chiaro le bagnano i capelli per poi raggiungere le sue stesse labbra. In Hand and Soul la donna angelicata, celebrata come custode dell’integrità spirituale dell’uomo e artefice della sua forza poetica, diventa presto una donna affascinante il cui fascino sensuale genera intense emozioni. Nella seconda ekphrasis, la dama viene nuovamente descritta. Questa volta non più per rendere l’intenso pathos provato dall’artista, ma per svelare la verità sulla sua natura: Chiaro dipinse la sua interiorità nelle sembianze di una donna visibile solo a lui. Tale rivelazione mostra i processi di rispecchiamento tra vita e arte. Il narratore descrive un dipinto che rappresenta l’anima di un artista che l’ha visto in un momento di epifania. L’anima vista da Chiaro è l’anima sulla tela ammirata dal narratore vittorian e trascurata dagli altri osservatori. Le ekphrasis evocano un dipinto che si dice ritragga un’entità invisibile ma è anche esso stesso invisibile, perché non esiste al di fuori dell’immaginazione dell’autore. Il dipinto è la visualizzazione della doppia identità culturale del giovane Rossetti: dopo aver idealmente ripercorso le sue origini italiane immaginando la vita di un primo pittore toscano, rivela la sua inglesità scavando nei pensieri e nei modi del narratore e infine mostra un atteggiamento distaccato attraverso ironia e parodia. Rossetti si identifica con Chiaro, agitato dal tumulto della creatività, ma anche con il malinconico inglese vittoriano, sedotto dal quadro piccolo ed enigmatico. La biografia fabbricata in Hand and Soul divenne un modello importante per gli scrittori di prosa nella seconda metà del diciannovesimo secolo. Le matrici culturali italiane e inglesi si fusero in un idioletto (in Hand and Soul) che non raggiunse un vasto pubblico ma fu apprezzato da un’élite estetista. DOMANDE FREQUENTI SU QUESTO MODULO: - The Germ - Scena dell’incontro del protagonista con la propria anima, come viene rappresentata e come si sente il sapore duecentesco nella short story? - Come si conclude e di cosa si rende conto? - Come si collocano i preraffaelliti nella scena artistica? I preraffaelliti si… - Elenco immortali - Chi appoggiava i PRB? - La figura di Dante Gabriel Rossetti, dalle origini alla sua produzione artistica? - Descrizione della Toscana da parte dei PRB - Parlare in generale del movimento PRB - Evoluzione interiore di Chiaro dell’Erma - Estetismo da collegare ai PRB
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