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Mozart e Beethoven: sintesi cap. 30-31 - Storia della musica occidentale (vol.2), Sintesi del corso di Storia Della Musica Moderna E Contemporanea

Riassunto dei capitoli 30- 31 del libro "Storia della musica occidentale" (vol. 2) Carrozzo, Cimagalli. Vita e operato di Mozart e Beethoven.

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 05/05/2020

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_IlariaB_ 🇮🇹

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Scarica Mozart e Beethoven: sintesi cap. 30-31 - Storia della musica occidentale (vol.2) e più Sintesi del corso in PDF di Storia Della Musica Moderna E Contemporanea solo su Docsity! 30. WOLFANG AMADEUS MOZART (1736-1791) Mozart non è un musicista sedentario: è il più viaggiatore ed universale della sua epoca. Nasce a Salisburgo e suo padre si rende subito conto del suo precoce talento, un vero e proprio prodigio. A soli quattro anni risalgono i primi tentativi di composizione. L’ambiente stretto salisburghese non è abbastanza spazioso per il giovane musicista → a sei anni inizia una serie di viaggi che si interrompe solo quando raggiunge i 23 anni; il giovane Mozart suona in tutte le principali corti europee, alla presenza dei sovrani più importanti. Suona composizione proprie ed altrui, improvvisa ed è in grado di leggere qualsiasi musica a prima vista. Dopo i viaggi del 1762 a Monaco e Vienna, grazie a cui viene in contatto con l’opera italiana e la produzione galante, nel 1763 inizia un tour vero e proprio in Europa: Parigi, Londra, Olanda e ritorno a Salisburgo. Nel viaggio di andata, Mozart conosce l’orchestra di Mannheim, orchestra che viene paragonata talmente abile, da essere paragonata ad un esercito di generali. Ancora più influente è soprattutto lo stile galante appreso da Johann Christian Bach. Tra il 1766 e il 1769 rimane ancorato a Salisburgo, ma c’è una parentesi viennese: a Vienna infatti avrebbe dovuto far rappresentare la sua prima a opera buffa “La finta semplice”, ma tutto va a monte e viene poi rappresentata a Salisburgo; il Singspiel “Bastien und Bastienne” invece viene rappresentato nella capitale viennese. Nel 1769 Mozart e suo padre partono per l’Italia, verso la patria dell’opera e della polifonia sacra: a Milano conosco il sinfonismo di Sammartini e l’opera di Niccolò Piccinni; a Bologna il magistero contrappuntistico di Giovanni Battista Martini; a Firenze il virtuosismo violinistico di Pietro Nardini; a Roma la tradizione polifonica della Cappella Sistina e a Napoli l’opera seria e buffa. Nonostante le più autorevoli raccomandazioni, a Roma non riusce ad esibirsi di fronte al pontefice: questi si limita ad accordargli il titolo di cavaliere dell’Ordine dello Speron d’oro. L’unica possibilità concreta sarebbe potuta avvenire a Milano, ma l’imperatrice Maria Teresa sconsigliò l’assunzione di Mozart alla corte di suo figlio Ferdinando. → presentare Amadeus come un bambino prodigio gli rende più difficile il tentativo di essere assunto come un vero professionista: viene considerato come un balocco. A 17 anni si apre la fase della sua maturità, che si conclude nel 1781 con il ritorno a Salisburgo. Durante il soggiorno viennese, nel 1773, viene a conoscenza diretta di alcuni lavori di Haydn, in particolare i suoi “Quartetti opera 20”. Tra le tante possibilità stilistiche, lo stile classico si rivela a Mozart come la strada maestra da percorrere: non più una musica galante, ma una struttura formale solida e autosufficiente che permettesse alla musica di trovare in se stessa la propria forza propulsiva. Risalgono a questo periodo alcune composizioni più significative: • Sinfonia K183 in sol minore e Sinfonia K201 in la maggiore; • cinque concerti per violino e orchestra; • i primi concerti per pianoforte ed orchestra in mi bemolle maggiore • prime sonate per pianoforte. Fallito il tentativo di un impiego a Vienna, Mozart si reca a Monaco per l’esecuzione della sua opera buffa La finta giardiniera. Dopo un secondo viaggio a Mannheim ed uno a Parigi, torna a Salisburgo dove lo aspetta il padre e un ruolo di maestro di concerto come organista del duomo: compone importanti musiche sacre, tra cui “Messa dell’incoronazione” e “Vespri solenni del conferssore”, ma gli importanti spunti raccolti a Mannheim e Parigi li troviamo nell’opera Idomeneo, re di Creta, un’opera sera italiana ma apparentata sia con la tragedia lirica francese, sia con le opere “riformate”. Il successo dell’Idomeneo è la causa della radicale svolta nella vita di Mozart. Nel maggio del 1781 si apre l’ultimo decennio di vita di Mozart. Il suo tentativo di essere accettato a corte e nella vita culturale viennese si registra nello stesso anno, quando suona di fronte all’imperatore e al granduca di Russia. L’anno seguente grande successo con il Singspiel “Il ratto dal serraglio”: viene accusato per la sua musica troppo difficile, poiché elaborata negli accompagnamenti e troppo “piena di note”, che si fa sentire anno dopo anno. Nonostante il rapporto importante con Handel e Bach, il contatto più prezioso lo ha con Haydn, al quale dedica i sei “Quartetti per archi, opera 10”: in essi vi è l’influsso haydniano di uno stile spezzato o intrecciato, dove esisteva una melodia ed un accompagnamento. → la maturazione di Mozart è evidente in tutte le altre composizioni di quegli anni, soprattutto i concerti per pianoforte e orchestra, le sei sinfonie, le ultime composizioni da camera e le opere. L’opera buffa “Le nozze di Figaro” ottiene un buon successo iniziale, per poi andare a scemare per colpa della musica troppo complicata che non piace alla corte di Vienna. Dopo il trionfo del “Don Giovanni”, Mozart viene nominato compositore di corte a Vienna, dopo la morte di Gluck; questo titolo non gli frutta nient’altro che commissioni per musiche d’uso. Nonostante gli inviti presso le corti e i riconoscimenti dall’estero il giovane Mozart è economicamente in difficoltà: il compositore spreca i guadagni dei primi anni viennesi per soddisfare i suoi vizi; poi con il successo dell’opera buffa “Così fan tutte”, sembra rientrare nel circolo dei guadagni. Purtroppo con la morte dell’imperatore Giuseppe II vennero interrotte le rappresentazioni. Negli ultimi mesi di vita compone “Il flauto magico, il 30 settembre 1791, considerato come capolavoro di saggezza La morte di Mozart è prematura ed improvvisa: il 5 dicembre 1791. Rimane un mistero: alcuni ipotizzano una malattia reumatica. Il suo corpo viene sepolto in una fossa comune per le persone non ricche.
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