Scarica Mussolini e la Costruzione del Regime Fascista: Storia e Instituzioni e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Storia: MUSSOLINI E LA COSTRUZIONE DELLA DITTATURA 1. L’omicidio Matteotti e l’ “Aventino” All’apertura della nuova legislatura il deputato socialista Matteotti denunciò in Parlamento le violenze e le irregolarità che avevano segnato la campagna elettorale. Matteotti fu rapito e assassinato da una squadra fascista. L’indignazione del paese fu enorme. → più grave crisi affrontata dal fascismo. Le opposizioni decisero di non partecipare ai lavori del nuovo Parlamento, ritirandosi in un metaforico Aventino e rivolgendo un appello al re perché varasse un nuovo governo in grado di ripristinare la legalità. Alla fine di dicembre fu pubblicato il memoriale dello squadrista Rossi, che forniva le prove della responsabilità di Mussolini nel delitto. Le opposizioni non riuscirono però a sfruttare l’occasione. Mussolini ebbe il tempo per capire che gli aventiniani non erano in grado di rovesciarlo, che il re non sarebbe intervenuto e che lo sdegno popolare si sarebbe attenuato. 1925 → Alla riapertura delle Camere, Mussolini ruppe ogni indugio assumendosi la piena paternità del delitto e la relativa responsabilità. Era l'inizio del vero regime dittatoriale. Per forze politiche antifasciste fu varata la legge “sulle associazioni segrete” in base alla quale tutte le associazioni erano tenute a comunicare alle autorità di pubblica sicurezza il proprio statuto e l’elenco nominativo dei soci. Era una misura contro la massoneria, ma era una minaccia per ogni tipo di organizzazione: conoscere i membri di un’associazione voleva dire assicurarsi di poterli colpire in ogni momento. 2. Il ruolo istituzionale di Mussolini Nasceva così uno Stato totalitario che cancellava l’idea liberale di controllo reciproco tra i poteri dello Stato e modificava sostanzialmente lo Statuto albertino del 1848. Nuove istituzioni costruite: → edificazione del potere personale di Mussolini (il duce) → cancellazione libertà politiche, sindacali e di stampa → capo governo può emanare norme giuridiche senza l’approvazione delle Camere, pendeva formalmente solo dal re → a questo accentramento autoritario del potere esecutivo e legislativo, corrispondeva la smobilitazione delle autonomie locali. → aboliti i consigli comunali e sindaci elettivi, sostituiti da podestà di nomina governativa. Il 9 dicembre 1928 fu costituzionalizzato il Gran consiglio del fascismo. Compito: diritto esclusivo di avanzare proposte di legge riguardanti la successione al trono, i poteri del re e le attribuzioni del capo del governo. Fu promulgata una nuova legge che stabiliva che la Camera dei deputati non doveva più essere democraticamente eletta, ma nominata con elezioni “plebiscitarie”, in cui si poteva solo accettare o respingere in blocco una lista unica di deputati. 3. Le leggi fasciste e la costruzione dello Stato totalitario 1. sospese la libertà di stampa, di associazione e insegnamento 2.sciolti tutti i partiti tranne il pnf e dichiarati decaduti i deputati dell’Aventino 3. istituito il confino di polizia → obbligo di residenza sotto rigida sorveglianza poliziesca. 4. Gli impiegati dello Stato furono costretti a iscriversi al partito. 5. il regime diventa un partito unico. 6. provvedimenti per la difesa dello Stato: leggi fascistissime → vietando la ricostituzione dei partiti disciolti, stabilendo la confisca dei beni e la revoca della cittadinanza per gli emigrati all’estero che facevano propaganda contro il regime. Creato il Tribunale speciale per la difesa dello Stato → compito di perseguitare gli oppositori politici. Introdotto insieme alla pena di morte. 4. La soppressione delle libertà sindacali Avviene con il Patto di Palazzo Vidoni. La Confindustria e la Confederazione delle corporazioni fasciste si riconobbero quali
