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Monologo drammatico 'My Last Duchess' di Robert Browning: analisi e interpretazione, Guide, Progetti e Ricerche di Letteratura Inglese

My last duchess di robert browning è un monologo drammatico considerato una pietra miliare della poesia inglese del xix secolo. Scritto in pentametri giambici a rima baciata, il monologo presenta un linguaggio complesso e accurato, che riflette lo stato emotivo del personaggio principale, il duca. L'analisi del testo e il commento di chiara talotta offrono una chiave di lettura interessante, mettendo in luce la strumentalizzazione della donna e il dominio del duca, nonché la coerenza storica e lessicale del testo.

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2020/2021

Caricato il 07/06/2022

Clairetalotta
Clairetalotta 🇮🇹

5

(3)

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Scarica Monologo drammatico 'My Last Duchess' di Robert Browning: analisi e interpretazione e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! My Last Duchess Robert Browning Commento - Chiara Talotta My Last Duchess è considerato il primo vero e proprio monologo drammatico di Robert Browning. Intitolato originariamente “Italy”, nel 1849 il titolo ha subito una modifica a seguito della ripubblicazione dei Dramatics Lyrics e Dramatics Romances. Tuttavia il luogo e le origini storiche dei personaggi non sono parte fondamentale per la comprensione della vicenda illustrata, così come accade nelle opere di epoca Elisabettiana e in quelle in stile gotico. La struttura ritmica del monologo rispecchia quelli che sono i canoni e le tradizioni della poesia inglese sfruttando il sistema metrico di pentametri giambici a rima baciata AABB. Tuttavia, la complessità e l’accurata scelta lessicale rappresentano la firma indelebile di Robert Browning, poeta vittoriano profondamente apprezzato dai successori del ‘900 proprio per il suo linguaggio complicato, difficilmente intuibile a primo impatto e studiato minuziosamente. Ciò che invece si riesce a percepire immediatamente in My Last Duchess è lo stato emotivo del personaggio e, di conseguenza, lo stesso stato emotivo che il monologo drammatico vuole trasmettere al lettore: la presenza di 30 enjambements in 56 versi rispecchia le emozioni, gli alti e i bassi, l’instabilità inconscia di un uomo potente e autoritario come il Duca. Nel monologo vediamo partecipi due attori: il monologante, incarnato dal Duca appena citato che accoglie nel proprio palazzo un allocutorio silenzioso, ovvero il Nunzio del Conte. Come già anticipato inizialmente le origini storiche dei personaggi non sono parte fondamentale per la comprensione del monologo drammatico, tuttavia possono rappresentare uno spunto in più di riflessione: numerosi critici affermano che Browning si sia ispirato alla storia dell’epoca rinascimentale italiana ambientata a Ferrara (vedi infatti il sottotitolo) che vedeva come protagonisti Alfonso ll D’Este Duca di Ferrara e Lucrezia de’ Medici Somehow—I know not how—as if she ranked My gift of a nine-hundred-years-old name With anybody’s gift. Who’d stoop to blame (v. 32-34) La famiglia Estense vantava infatti un nome nobiliare molto antico, molto di più rispetto alle radici della famiglia de’ Medici. Dopo pochi anni di matrimonio viene annunciata la morte della giovane Lucrezia e Alfonso è sospettato di avvelenamento. Successivamente Alfonso sposerà Barbara d’Asburgo, figlia dell’imperatore Ferdinando l. Si faccia caso infatti al Nunzio, l’allocutorio silenzioso, che è venuto a negoziare col Duca sulle nozze prossime del Duca stesso. Inoltre a fine monologo vi è un riferimento a un artista di Innsbruck, segno di cortesia nei confronti del Nunzio per far trasparire dal Duca il proprio interesse verso le arti dell’impero asburgico The Count your master’s known munificence Is ample warrant that no just pretense Of mine for dowry will be disallowed; Though his fair daughter’s self, as I avowed At starting, is my object. Nay, we’ll go Together down, sir. Notice Neptune, though, Taming a sea-horse, thought a rarity, Which Claus of Innsbruck cast in bronze for me! (v. 49-56) Seppur il nome dell’artista sia inventato, la conoscenza di Browning fa trasparire una grande coerenza e pertinenza storico-geografica, dal momento in cui nel Cinquecento e Seicento Innsbruck era nota per la lavorazione del bronzo - soprattutto per la fabbricazione di cannoni. Un altro aspetto fondamentale ed estremamente interessante lo troviamo nelle primissime righe del monologo: That’s my last Duchess painted on the wall, Looking as if she were alive. I call That piece a wonder, now; [...] (v. 1-3) “Questa è la mia ultima duchessa, sul muro dipinta // che pare viva. Per me, ora, è una meraviglia // quel pezzo. [...]”. Una prima chiave di lettura può suggerire che il termine piece possa essere sinonimo di painting, picture in questo determinato contesto. Ma allora perchè il Duca sottolinea di aver cambiato la propria stima nei confronti di questo dipinto proprio now? Cosa è cambiato ora rispetto a prima che gli permette di affermare che questo dipinto sia a wonder? Ancora una volta vediamo la coerenza e pertinenza storica trasmessa da Browning: pare che il poeta abbia messo in bocca a un Duca rinascimentale un termine Rinascimentale. Infatti il termine piece nel Rinascimento veniva utilizzato in riferimento a una woman or girl (Oxford English Dictionary). La strumentalizzazione della donna stessa e la possibilità di averla lì, dipinta su un muro e coperta da una tendina, la totale possibilità da parte del duca di coprire e scoprire lo sguardo della duchessa a suo piacimento è ciò che rende tutto ciò, agli occhi del Duca, a wonder. Il monologo prosegue infatti con un periodo molto lungo che nasce nel verso 5 per poi morire nel verso 13. L’importanza del periodo, gli enjambement e le inversioni rispecchiano in primo luogo l'importanza del gesto da parte del Duca nei confronti del Nunzio di scoprire e fargli scorgere il bello sguardo della sua Duchessa defunta; in secondo luogo rispecchiano l’euforia, l’importanza e il senso di potere che il Duca ha nei confronti del quadro, ovvero nei confronti della Duchessa stessa: sin dalle prime righe il quadro viene identificato come una reincarnazione della Duchessa “Looking as if she were alive [...]” (v. 2). Una giovane donna la cui colpa si basa su sguardi, rossori, sorrisi [...] Sir, ’twas not Her husband’s presence only, called that spot Of joy into the Duchess’ cheek; [...] (v. 13-15)
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