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NAPOLEONE spiegato da ALESSANDRO BARBERO, Appunti di Storia

NAPOLEONE, spiegato da ALESSANDRO BARBERO. Appunti 3°, 4°, 5° ANNO. LICEO CLASSICO ma non solo.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 13/07/2023

EmmE.blu
EmmE.blu 🇮🇹

9 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica NAPOLEONE spiegato da ALESSANDRO BARBERO e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Barbero: Napoleone Bonaparte Napoleone pol i t ico e s imbolo pol i t ico, odiato e amato, celebrato e detestato, ai suoi tempi e dai suoi tempi in poi. In guerra contro la Prussia nel 1806, le cui truppe sono in r i t i rata, Napoleone è in testa, bivacca sul campo di battagl ia dove annienterà le truppe prussiane. Tra gl i uomini che lo osservano vincente in seguito, vi è Hegel. Scrive ad un amico una lettera, in cui gl i dice “oggi ho visto lo spir ito del mondo a caval lo”. Un uomo che si i rradia sul mondo e lo domina, Napoleone. Hegel ha sempre brindato al la presa del la Bastigl ia. Vuole vedere la realtà in modo unitario, assoluto e di poter cogliere i l f ine unitario del la storia, e crede di vederlo in Napoleone, che anni dopo sarà odiato dai compatriot i di Hegel. Napoleone non ha mai smesso di interessare. Egl i è odiato e amato, al lora come oggi, in modo trasversale e per motivi contraddittori . Per molt i egl i ha incarnato la r ivoluzione francese: l ibertà, laicità. Per altr i ha affossato e tradito la r ivoluzione. L’uomo del l ’ordine che r itorna. Egl i ha attraversato tempi diff ici l i e ha avuto una grandiosa evoluzione. Ha fatto in tempo a essere r ivoluzionario giacobino, quando Robenspierre venne ucciso, anche lu i f in isce in ga lera perché è un per ico loso est remista , r isch ia la ghigl iott ina ma 10 anni dopo si incoronerà imperatore. Non era un “ideologo”, che per lui è una brutta parola, lui è un uomo pratico, afferra gl i eventi e l i spinge f in dove possono arr ivare. È un uomo di guerra e con la guerra ha imparato questo: fare piani r igidi non va bene, non si può pianif icare una battagl ia. “Si comincia e poi si vede”. Prende gl i eventi in mano quando - dopo la campagna d’Ital ia - conosciuto e famoso, si rende conto che i francesi sono stanchi del la r ivoluzione, del la ghigl iott ina. Intuisce che la soluzione che i francesi vogl iono è un uomo forte, capace. I l 18 brumaio fa i l colpo di stato col fratel lo Luciano, i l più dotato dei fratel l i che verrà emarginato perché r ischia di fargl i ombra. Napoleone è i l generale giovane e famoso, Luciano i l pol it ico abi le. Insieme organizzano la nottata in cui si entra nel la sala del consigl io dei 500. Napoleone diventa 1° console. L’opinione pubblica è contenta. Però basta con la r ivoluzione nel la misura in cui questa è anarchia e ghigl iott ina. Vuol dire che la Rivoluzione al la f ine è stata sbagliata? Rousseau in una certa misura ha preparato la r ivoluzione a detta di Napoleone e dice che per la tranquil l i tà del mondo sarebbe stato meglio se Rousseau e lui non fossero mai esist it i . Amb igu i t à : cosa c ’e ra d i buono e ca t t i vo , cosa p reva l eva , ne l l a r ivoluzione? Vuole incarnare l ’unità, di certo un punto negativo del la r ivoluzione francese è la separazione che ha portato: ha diviso la Francia in part it i che ghigl iott inavano gl i avversari . Dovevano sparire le divisioni. La gloria di Napoleone è gloria di tutt i . Però i francesi lo accettano perché l ’anarchia è f inita, le guerre sono f inite e arr iverà la pace. Ma lui è un generale e i suoi t i tol i derivano dal le battagl ie mil i tar i . Promette la f ine del la guerra ma “è i l soldato che fonda le repubbliche e lui che le conserva”. Brumaio è un colpo di stato mil i tare. Bonaparte non nascose la sua l inea. Cesare inferiore a Napoleone?, piccola parentesi. L’esercito r imarrà con lui f ino al la f ine. Sul resto del la popolazione i pareri divergono. Molt i sono gl i avversari di Napoleone, una di loro disse che “neppure al lora lo amavano, ma lo preferivano […] faceva passare la sua potenza come i l male minore”. I francesi sono spaventati e quindi gl i va bene così. “Va bene ghigl iott inare i re ma festeggiare i l giorno in cui lo si è fatto non va più bene”. Napoleone recupera i nobil i del l ’Ancien Regime, fa i l concordato con la Chiesa. Vanno bene le processioni ma anche la tol leranza per chi non è crist iano. • L’assoluta difesa del la proprietà privata. Viene scritto i l nuovo codice e in questo i principi di fondo sono: la salvaguardia, la proprietà e l ’eguaglianza davanti al la legge. La commissione che ha redatto i l codice di Napoleone si è r iunita 102 volte e lui ne ha presiedute 57. E dal suo codice escono: i tr ibunal i con la legge uguale per tutt i e con la giuria popolare, ma anche la pena di morte più diffusa di prima. La central izzazione amministrativa. “Organizzare è una parola del l ’ impero”. Napo leone sogna l a sua macch ina ammin is t ra t i va sca t tan te come l’elettr icità che si stava diffondendo in quel periodo. I l governo deve sapere tutto: inchieste continue, rapporti , dettagl i . “I l monarca deve essere in sintonia con l ’opinione pubblica” e sapere cosa pensa la gente. La gente conta. Sarà i l Papa ad andare a Parigi, starà dove tutt i possono vederlo. Ma la corona l ’ imperatore se la mette da solo, è sua, Dio gl iel ’ha data. I francesi hanno un imperatore e con loro l ’Europa. Titolo promettente ma preoccupante. Si può essere imperatore di una repubblica? C’è chi mugugna ma a bassa voce, bisogna adeguarsi. “Per fare carr iera chiunque f inse di non aver capito o di essere convinto. Divenne normale che nessuno parlasse più secondo la sua coscienza […]” È un impero di carta pesta: si regge perché l ’esercito francese continua a vincere ma si vede che è tutto un po’ f into. “C’è solo un passo dal sublime al r idicolo”. Persone sal ite di carica per merito che si atteggiano a real i , ma la gente lo sa (che son f igl i di contadini, di umil i origini ) . Primi fra tutt i Napoleone e i suoi fratel l i . A Napoleone durante l ’ incoronazione scappa persino “se nostro padre ci vedesse”, rasentando ironia (o r idicolo?). Non ci crede nessuno che sia un impero ereditario, adesso c’è lui, poi si vedrà. Dopo i l “tentato colpo” di de Malet , nessuno va a dire al la regina del la “mor te” d i Napo leone . Tu t t i e rano conv in t i che mor to l u i , que l l a pagliacciata sarebbe f inita e che l ’ impero non è ereditario. I vecchi r ivoluzionari erano contro al fatto che si tornasse al la rel igione. Napoleone si incorona a Notre Dame che è stata r iconsacrata nel 1802. I mil i tar i borbottano. Perché Napoleone fa tornare la rel igione? Fa accordi con la chiesa e col papa? Perché "la rel igione è una di quel le cose che meno tenti di sopprimere con la forza, meglio è”. I l concordato, è per lui , i l vaccino contro la rel igione. Prendi un po’ del veleno e guarisci dal la malatt ia. Lui non crede al la rel igione, ma l’ idea di Dio… chi ha creato tutto ciò? La rel igione è comoda, mantiene la pace sociale “è ciò che impedisce ai poveri di assassinare i r icchi”. In Egitto disse che “i versi del corano sono i sol i veri e i sol i che possono fare la fel icità degli uomini”. “Preferisco la rel igione di Maometto, è meno ridicola del la nostra”. I p a r ro c i s o n o u n o d e i p i l a s t r i d e l l ’ i m p e ro c h e p re d i c a n o b e n e del l ’ imperatore. La laicità del la scuola in parte salta, perché è quasi del tutto di nuovo in mano ai parroci. Ha incarnato cose diverse. Per i suoi nemici continua a incarnare la r ivoluzione. “È Robenspierre, è sempre Robenspierre”, per la nobiltà di tutta Europa è lui, è la r ivoluzione. Gli altr i sovrani non gl i credono, continuano a vedere i l ghigno di Robenspierre. “Civi l tà” è una parola del la l ingua francese e l ’ ideologia di Napoleone comporta anche questo. Tra le nazioni d’Europa è quel la più alta del le altre. È la Grande Nazione che con generosità porta i benefici del la r ivoluzione agl i altr i popoli d’Europa. Napoleone r ichiama chiunque tenti di difendere gl i interessi del proprio paese a scapito del la Grande Nazione. “L’Ital ia è indipendente solo grazie al la Francia, al le sue vittorie e l ’ I tal ia non ne deve abusare”, egl i è convinto che tutt i desiderino le stesse cose. È quel la semplif icazione che fa un i l luminista. Da questo punto di vista non capirà mai che i contadini russi e spagnoli possano volare cose diverse. Vi sono nuovi dir i tt i ma Napoleone non capisce che se i soldati francesi pattugl iano questi paesi europei in loro nome, essi - i paesi - non sono in grado di accettarl i . I l suo era un “sogno europeo”, voleva essere qualcosa di più del solo imperatore dei francesi. La sua era solo una “bozza”. Voleva fare di tutt i i popoli d’Europa, un solo popolo e di Parigi la capitale del mondo. Un patria comune in cui c’è una nazione che conta più del le altre, è destinata a fal l i re. I l progetto di Napoleone viene visto con odio dagli spagnoli - per esempio -, meno dagli i tal iani, i cui intel lettual i , giovani, trangugiando le delusioni, continuano ad essere dal la loro parte. In l ingua ital iana “Waterloo” signif ica disfatta. Alt rove è nemico del la l ibertà, c iv i l tà , del l ’Europa. Per molt i è un fuori legge, che viene sconfitto. Quando Napoleone torna nei 100 giorni, con la nuova costituzione, alcuni pensano che abbia capito. I l suo più fedele al leato non ci crede, pensa sia “i l pazzo di sempre”. Durante questi 100 giorni è più che mai ideologico (“Non è dei nostr i”) , o si sta con lui o contro di lui . Non è però una dittatura sanguinaria. Ma colui che Napoleone ha nominato capo del reggimento, vota a sfavore perché “non è ancora abbastanza l iberale” e invita i soldati a fare lo stesso. A Waterloo si conclude la vicenda di Napoleone, quel la a detta di alcuni comandanti “era una battagl ia decisiva per la l ibertà”. Persino i suoi avversari volevano terr ibi lmente vederlo, è quindi impossibi le non avere una v is ione contraddi t tor ia . Per molt i “Napoleone” era s inonimo di “schiavitù”, per altr i di “ l ibertà”. La fama di un uomo che ebbe i l mondo in mano.
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