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Napoleone tra storia e mito, Appunti di Italiano

Testo di Tipologia B con analisi e commento

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 03/09/2021

Marti.iacovelli
Marti.iacovelli 🇮🇹

4.8

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Scarica Napoleone tra storia e mito e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Pag 171-172 Napoleone: tra storia e mito NUMERO 1 Secondo il professore Migliorini, Napoleone si presenta come un mito. In realtà sono l'immaginazione e la poesia a rendere la sua immagine così leggendaria, perché se si analizzasse la sua storia reale, lui perderebbe tutto il suo fascino. Napoleone è stato un fenomeno, poiché appare imprevisto e straordinario, viene concepito come eroe, ma non è valutato per le sue imprese militari o per la sua azione legislativa, ma per la sua mediazione tra cielo e terra, tra l’ansia di profondo rinnovamento dell’inizio della rivoluzione e la realtà della storia. NUMERO 2 La tesi sostenuta da Migliorini nel testo è che Napoleone sia considerato un mito, un semidio grazie alla poesia e all’immaginazione. NUMERO 3 Gli elementi che contribuiscono a rendere Napoleone un eroe sono: la mediazione simbolica tra cielo e terra, tra l’ansia di profondo rinnovamento della rivoluzione francese e la realtà storica. NUMERO 4 Con l’espressione “La poesia li tiene al riparo dalla storia” l’autore intende che la figura mitica di Napoleone viene sostenuta grazie alla poesia, che porta in secondo piano gli eventi reali vissuti da questo personaggio. COMMENTO All’interno del passo letto Migliorini definisce Napoleone come “mito piuttosto che leggenda”, infatti mentre il mito è una narrazione usata per spiegare l’esistenza di qualcosa, ma che include elementi soprannaturali, la leggenda, nonostante conservi caratteristiche mitiche, include elementi realistici e si basa su fatti storici. Essere una leggenda però non necessariamente assume un’accezione positiva. La storia, infatti, si è sempre divisa: Napoleone è il genio della strategia militare che ha fatto della Francia un Impero o lo sfruttatore, schiavista, misogino con manie di grandezza? E’ giusto considerarlo solo come una figura storica o è bene indagare e approfondire, oltre agli aspetti mitici, anche quelli umani, culturali della sua persona? A 200 anni dalla morte, in Francia, si celebra una delle più importanti figure della storia, molti lo ritengono un eroe, altri lo definiscono un “grande uomo”, ma è giusto, ad oggi, celebrare un uomo che incarna buona parte dei mali sociali contro i quali lottiamo? Napoleone Bonaparte, come ogni figura storica, va sicuramente inquadrata nell'epoca di riferimento e sarebbe un grave errore giudicarlo secondo il metro di noi contemporanei. Le sue idee politiche, i suoi valori non potevano essere gli stessi che ricerchiamo oggi, cosa dimostrata anche dal codice civile da lui elaborato, dove ritorna il dispotismo paterno, la differenza tra figli legittimi e illegittimi e l'ammissione del delitto d'onore compiuto dal marito. A fare di Napoleone una leggenda, un eroe sono sicuramente state le sue gesta, che hanno contribuito a costruire la Francia moderna. Onnipotenza, onniscienza, onnipresenza sono i tre aspetti su cui il monarca ha fatto leva per ergersi al di sopra di tutti gli altri, non solo nella storia, ma nell’immaginazione di tutti gli uomini, diventando intoccabile, ecco perché addirittura lo si definisce un semidio. Aveva certamente avviato il processo che portò alla costruzione dell'Europa
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