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nascita dei Guelfi e Ghibellini, Schemi e mappe concettuali di Storia

Storia Medievale ItalianaStoria d'EuropaStoria politica medievale

brevissima storia delle origini dei guelfi e dei ghibellini

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

Caricato il 03/09/2021

marco-del-preite
marco-del-preite 🇮🇹

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Scarica nascita dei Guelfi e Ghibellini e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! I GUELFI E | GHIBELLINI Nel 1122 l'imperatore Errico V e papa Callisto Il sottoscrivono il concordato di Worms, più che un accordo stabile era una tregua momentanea. Aveva risolto il problema delle investiture vescovili, ma di chi sarebbe stato il primato nel mondo cristiano? Infatti lo scontro tra impero e papato sarebbe ripreso rapidamente, sconvolgendo la politica europea. Di fatto l'imperatore perde il diritto di scegliere tutti i vescovi e il papato da questo momento incomincerà a consolidare il proprio potere temporale. Alla morte di Errico V in Germania si apre un accesa lotta per la successione, in particolare tra due importanti casate: ® La casata sveva degli Hohenstaufen, in Sassonia difensori dell’«onore dell'Impero» signori del castello di Weibling; ® Lacasata dei duchi di Baviera detta Welf, dal nome del capostipite fautori della «libertà della Chiesa romana». Durante lo scontro al castello di Weinsberg nel Wiirttemberg (1140) si combatteva al suono delle grida di guerra, distintive delle due parti in conflitto, che divennero anche i nomi delle fazioni in lotta e cioè: Hie Weibling! divenne in italiano Ghibellini e Hie Welf! Guelfi. L'elezione di Federico | Barbarossa riconciliò la scena tedesca, ma la contrapposizione tra guelfi e ghibellini si fece allora viva in Italia, fino al 1214 con la vittoria di Federico II di Svevia, la fama dei due partiti dinastici tedeschi si diffuse in Italia e due consorterie di nobili o assimilati di Firenze, venute a contrasto per ragioni private, ne assunsero i nomi nel 1215. Da Firenze, la divisione si estese poi al resto d'Italia e quando inizio la grande lotta tra Federico Il i suoi successori e il papato, il partito imperiale si chiamò ghibellino e quello papale guelfo. Col tramonto della potenza sveva prevalsero i guelfi, che ebbero i loro punti di forza nel papato, negli Angioini di Napoli e nel comune di Firenze; ma, nonostante la fine dell'impero, continuò a operare un'opposizione ghibellina che ebbe notevoli successi alla discesa in Italia di Enrico VII di Lussemburgo (1310-13). È comunque da notare che in Italia le qualificazioni di guelfi o ghibellini portate da signori, comuni, fazioni interne di comuni, famiglie, coincisero solo eccezionalmente a precise convinzioni politiche e a effettiva devozione alla causa del papato o a quella dell'impero; erano invece interessi politici ed economici particolari che comportavano l'opportunità, caso per caso, di valersi dell'appoggio papale o imperiale o anche soltanto di assumerne le insegne come copertura (così come ci testimonia il divino poeta Dante nel Paradiso, VI, 100 seguenti). Svuotati del significato originario sin dagli scorci del sec. XIV, guelfi e ghibellini continuarono ad essere fazioni locali sino al sec. XVII.
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