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Nascita dei Primici Stati Moderni in Europa: Francia, Inghilterra, Spagna e Italia, Dispense di Storia della musica

Come alcuni paesi europei diventano stati moderni nel 500, tra cui Francia, Inghilterra, Spagna e Italia. Questi stati avevano re forti, controllavano vasti territori attraverso una complessa rete di funzionari, eserciti fissi e popolazioni che pagavano tasse. L'Italia, invece, era divisa in molti staterelli deboli e spesso in lotta tra di loro, ma attirava le mire di altre potenze. La Francia e la Spagna cercarono di impadronirsi dell'Italia, portando a una serie di eventi che coinvolsero quasi tutti gli Stati italiani e i due contendenti. Nel 1516, la pace di Noyon pose fine alla contesa, con il ducato di Milano rimanendo ai francesi e il regno di Napoli agli spagnoli. Nel 1519, Carlo d'Asburgo, allora re di Spagna, venne eletto imperatore del Sacro Romano Impero, iniziando il progetto di un nuovo impero universale cristiano. Tuttavia, la riforma luterana e la Francia, che desiderava occupare parte dell'Italia, minacciavano il progetto di Carlo V.

Tipologia: Dispense

2019/2020

Caricato il 20/11/2021

danielafrat
danielafrat 🇮🇹

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Scarica Nascita dei Primici Stati Moderni in Europa: Francia, Inghilterra, Spagna e Italia e più Dispense in PDF di Storia della musica solo su Docsity! NASCONO I PRIMI STATI MODERNI Nel 500, alcuni paesi europei posti sull’Atlantico, diventano : sono la e il : questi stati hanno: - re forti - controllano ampi territori attraverso una complessa rete di funzionari (burocrazia) - eserciti fissi che non si sciolgono in tempo di pace “ I sudditi pagano le tasse per contribuire a mantenere gli eserciti e i funzionari. L'ITALIA È DEBOLE E DIVISA L'Italia è divisa in tanti staterelli tutti deboli e spesso in lotta fra loro. Però l’Italia era un territorio pieno di ricchezze e perciò attirava le mire di conquista delle altre potenze. La Francia e la Spagna furono i primi paesi a cercare di impadronirsi dell’Italia. - Nel 1494 il re di Francia CARLO VIII di Valois arrivò in Italia per impadronirsi del Regno di Napoli. Riuscì ad arrivare a Napoli senza seri ostacoli sul suo cammino e il re Ferdinando d'Aragona fuggì davanti a lui abbandonando il regno. I signori italiani si accorsero del pericolo e formarono una LEGA ANTIFRANCESE. Carlo VIII perciò si affrettò a tornare in patria mentre gli Aragonesi rientravano a Napoli. A Firenze il passaggio di Carlo VIII ebbe delle conseguenze: Piero de’ Medici aveva aperto le porte della città al sovrano francese così i fiorentini cacciarono i Medici e proclamarono una nuova repubblica. In essa il personaggio più importante fu GIROLAMO SAVONAROLA, un frate domenicano che assunse la guida della città. Savonarola era nemico sia del papa Alessandro VI, che considerava corrotto, sia dei Medici che ai quali rimproverava l'amore smodato per i piaceri terreni. - Dopo 5 anni, il re di Francia LUIGI XII (cugino di Carlo VIII) ritentò l'avventura italiana per conquistare sia il Regno di Napoli che il Ducato di Milano. Venezia si schierò al suo fianco e il papa Alessandro VI Borgia non lo ostacolò sperando che il re francese aiutasse suo figlio Cesare a procurarsi un principato in Romagna. Seguirono una serie di vicende che coinvolsero quasi tutti gli Stati italiani e i due contendenti: FRANCIA e SPAGNA. Nel 1516, queste due potenze giunsero alla PACE DI NOYON, in base al quale il ducato di Milano rimase ai francesi e il regno di Napoli agli Spagnoli. IL RE DI SPAGNA DIVENTA IMPERATORE Nel 1519 in giovane re di Spagna (aveva 19 anni) Carlo d'Asburgo, venne eletto anche imperatore del Sacro romano impero di nazione germanica. Per ottenere il titolo imperiale, Carlo comprò i voti dei sette principi tedeschi (“grandi elettori”) a cui spettava la scelta dell'imperatore, prendendo in prestito il denaro necessario da alcuni ricchissimi banchieri tedeschi. Dopo l'incoronazione prese il nome di Carlo V. Carlo aveva ereditato numerosi territori dai genitori: - dalla madre (Giovanna di Spagna): la SPAGNA, i POSSEDIMENTI SPAGNOLI in ITALIA, le COLONIE AMERICANE. - dal padre (Filippo d'Asburgo): l’AUSTRIA e i PAESI BASSI. L'impero di Carlo V era talmente vasto che poteva affermare “sul mio regno non cala mai il sole”. Carlo V voleva costruire un NUOVO IMPERO UNIVERSALE CRISTIANO. Ma questo progetto era difficile da realizzare per diversi motivi: - la riforma luterana che intralciava il suo progetto di riunificazione di tutta l'Europa sotto il cattolicesimo perché alcuni principi tedeschi erano diventati protestanti; - La Francia voleva occupare parte dell’Italia: = I Turchi ottomani (di religione musulmana) minacciavano il Mediterraneo. RIPRENDE LA GUERRA TRA FRANCIA E SPAGNA La rivalità tra Francia e Spagna si riaccese e iniziò una nuova guerra sanguinosa per il predominio sull'Italia che per molti anni si svolse in Italia. Nel conflitto intervennero tutti gli Stati italiani che si allearono a volte con la Francia, a volte con la Spagna, le maggiori potenze europee e i Turchi ottomani. Francesco I, infatti, nonostante fosse conosciuto come “re cristianissimo”, non esitò ad allearsi con i Turchi pur di mettere in difficoltà il suo avversario. L'IMPERO OTTOMANO SI ESPANDE E MINACCIA I CRISTIANI L'impero ottomano era molto vasto e florido. Questa espansione turca preoccupa i cristiani: perciò Spagna, Venezia e Genova, con l'appoggio del papa, si alleano e preparano una flotta militare. I Turchi si scontrano contro i cristiani nel 1571 presso LEPANTO (in Grecia) e vengono sconfitti. L'alleanza cristiana, però, si scioglie subito perché erano in realtà molto divisi tra loro e così i Turchi riprendono il controllo del Mediterraneo. Verso la fine del XVI secolo, l'impero turco inizia una fase di declino, soprattutto economico. Gli Europei avevano scoperto nuove vie per arrivare in oriente evitando il Mediterraneo e questo danneggia i Turchi. Inoltre in Europa si andava affermando il CAPITALISMO MERCANTILE con le sue banche, le sue borse, le nuove tecniche di pagamento, mentre nell'impero ottomano il commercio continuava a svolgersi secondo usanze tradizionali e antiquate. Anche in campo militare l'impero non seppe rinnovare armamenti e tecniche di guerra. I PAESI BASSI SONO SOTTOPOSTI ALLA SPAGNA I Paesi Bassi, che appartengono alla cattolica Spagna, erano un paese ricco, colto e tollerante in campo religioso: il calvinismo era diffuso soprattutto tra i ricchi abitanti delle città. Filippo II cercò di costringere i sudditi dei Paesi Bassi a praticare solo il cattolicesimo e, inoltre impose tasse molto pesanti e non diede ruoli politici ai nobili locali. Nei Paesi Bassi scoppiò perciò la ribellione contro la politica prepotente di Filippo. Lo scopo dei ribelli era ottenere sia la libertà di religione, sia l'indipendenza dalla Spagna. Il comando dei ribelli fu assunto dal calvinista che si servì dei “pezzenti del mare”, abili corsari protestanti che con il suo consenso, assaltavano le navi spagnole e si impadronivano dei porti del Mar del Nord. Filippo mandò un grande esercito nei Paesi Bassi formato da truppe spagnole e italiane, ma i ribelli resistettero e nel 1581 sette province del nord si proclamarono indipendenti e costituirono la REPUBBLICA DELLE SETTE PROVINCE UNITE, detta anche REPUBBLICA DI OLANDA, dal nome della più importante di esse. Le province meridionali (corrispondenti all’odierno Belgio), invece, la cui popolazione era cattolica, giurarono fedeltà a Filippo II. L'INGHILTERRA SI SCHIERA A FIANCO DEI PAESI BASSI Nel 1558 in Inghilterra diventa regina ELISABETTA I, che conferma la religione anglicana, combatte contro i cattolici e si dimostra tollerante verso i calvinisti inglesi (i PURITANI). Elisabetta dichiara di essere la PROTETTRICE DEI PAESI PROTESTANTI, perciò appoggia la rivolta dei Paesi Bassi. Con questa azione Elisabetta vuole danneggiare Filippo II, perché Inghilterra e Spagna sono due potenze marittime e commerciali, che hanno gli stessi interessi economici. Per contrastare la potenza di Filippo, Elisabetta permette ai corsari (pirati autorizzati dalla regina con documenti detti lettere di corsa) di attaccare le navi spagnole. La cugina di Elisabetta, Maria Start, cattolica, era regina di Scozia. Cacciata dai suoi sudditi aveva cercato riparo in Inghilterra. Ma per Elisabetta Maria Stuart rappresentava una minaccia: ella era pronipote di Enrico VIII e nel caso in cui Elisabetta fosse morta senza lasciare eredi, egli poteva prendere per sé o per il proprio figlio Giacomo la successione al trono inglese. Per di più Maria godeva del sostegno del papa e di Filippo II. Elisabetta tenne Maria Stuart presso la sua corte per 18 anni facendola vivere in isolamento infine l’accusò di aver ordito un complotto contro di lei perciò nel 1587 Maria Stuart fu decapitata. La condanna di Maria Stuart, insieme con le provocazioni dei corsari e la protezione concessa da Elisabetta ai ribelli dei Paesi Bassi spinse Filippo ad attaccare l'Inghilterra. Nel 1558 le due potenze si scontrano sul mare e l'Inghilterra guidata da Sir Francis Drake, sconfigge la flotta spagnola (chiamata INVECIBLE ARMADA - flotta invincibile). L'esito della battaglia dimostrò che l'Inghilterra di Elisabetta II era diventata una temibile potenza marinara, mentre la Spagna era in declino. ELISABETTA ASSICURA UN'EPOCA DI SPLENDORE ALL'INGHILTERRA Elisabetta regno dal 1558 al 1603 (ETÀ ELISABETTIANA). Durante il suo governo, l'Inghilterra diventa una POTENZA ECONOMICA: migliorarono le tecniche agricole e il commerciò si intensificò e su tutti i mercati d'Europa cominciarono a diffondersi i PANNI DI LANA inglese che un fiorente allevamento di pecore permetteva di produrre in grande quantità. Alcuni navigatori ripresero l'esplorazione dell'America settentrionale dove, nel 1607, sorse la prima colonia inglese chiamata Virginia. L'età elisabettiana fu anche un'epoca di RINASCITA CULTURALE: vengono aperte biblioteche e fondate università. Si sviluppa il teatro: vive in questo periodo William Shakespeare, uno dei più grandi autori di teatro di tutti i tempi. NASCE LA RUSSIA MODERNA A metà del 400, IVAN III IL GRANDE inizia ad unificare i territori russi e sceglie Mosca, che fu chiamata “la terza Roma”come capitale del nuovo Stato; per questo egli è considerato il fondatore dello Stato russo. La città fu arricchita di splendidi monumenti e il palazzo imperiale, il CREMLINO, venne ampliato e abbellito da artisti giunti apposta dall'Italia. Nel 1547 diventa imperatore di Russia IVAN IV detto IL TERRIBILE per i suoi metodi violenti e spietati. Egli esercitò un potere senza limiti sui suoi sudditi (AUTOCRAZIA). I nobili (BOIARI) cercarono di ribellarsi alla politica dello zar, ma vennero perseguitati e sterminati. Inoltre Ivan ridusse in schiavitù i contadini russi (SERVI DELLA GLEBA) per costringerli a lavorare sui campi. Essi diventarono proprietà del padrone che poteva venderli insieme alla terra che coltivavano. Nel 1613 salì al trono di Russia MICHELE ROMANOV, il primo zar di una dinastia che mantenne il potere fino al 1918.
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