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Natura ed ecosostenibilità, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Percorso inerente al tema "natura ed ecosostenibilità"

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 04/08/2023

juliette0333
juliette0333 🇮🇹

11 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Natura ed ecosostenibilità e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! NATURA ED ECOSOSTENIBILITA’ Il rapporto tra uomo-natura è sempre stato un rapporto conflittuale. Abbiamo un atteggiamento verso la natura ed il nostro Pianeta come se fossimo “padroni di casa” nonostante siamo solo una piccola parte di quelli che sono i meccanismi terrestri. Noi infatti siamo la parte più debole rispetto a quelle che sono le potenti leggi del Cosmo. L’uomo può rallentare dei processi ma non può fermarli, essi sono inarrestabili, basti pensare alle glaciazioni che sono avvenute nel Quaternario. Periodi glaciali ed interglaciali, estinzioni di massa ed esplosione di specie, sono dei processi inevitabili ed inarrestabili. Ultimamente si è acceso un campanello d’allarme per la nostra società e la questione ambientale è entrata al centro della discussione. Vi sono numerosi gruppi di protesta per la lotta per l’ambiente e per i cambiamenti climatici, basti pensare all’iniziativa “Friday For Future” propostaci da Greta Thunberg, una ragazzina svedese di 19 anni che in seguito ad un’estate particolarmente calda in Svezia che aveva causato numerosi incendi aveva deciso di scioperare prima tutti i giorni e poi solo il venerdì per richiamare l’attenzione da parte del parlamento svedese fino a suscitare successivamente un’attenzione globale. Molti sono anche i cantanti che hanno incentrato le loro canzoni sul tema ambientale ed uno dei primi a trattare la questione ambientale fu Michael Jackson con “Earth Song”, la canzone delle Terra, scritta nel 1995. Essa fu scritta in un Hotel in Austria durante un momento di totale sofferenza per le sorti del pianeta. Il videoclip della canzone si compone di spezzoni di repertorio che mostrano la deforestazione, l’uccisione degli animali, il fumo delle fabbriche dalle ciminiere si diffonde nel cielo. Ad un certo punto però tutto cambia, un vento fortissimo invade la scena e le immagini si riavvolgono. Tutto rinasce: persone, animali, foreste. La canzone si propone come un grido di denuncia nei confronti dell’uomo e dei suoi errori che ha compromesso il pianeta chiedendosi proprio cosa abbiamo fatto al mondo, rimarcando come l’umanità abbia perso il rispetto non soltanto per la natura e per le sue creature, ma innanzitutto per sé stessa. Michael Jackson ha cercato di dar voce e speranza ad un modo in ginocchio cercando di risvegliare le coscienze degli uomini. Si propone come un canto amaro e disperato invitandoci a lottare per invertire la rotta. Attualmente ci troviamo in un periodo interglaciale e le temperature ovviamente aumentano. Il problema, però, è la velocita con cui esse si stanno innalzando. Durante la prima metà dell’800 l’andamento della temperatura si ricava da dati strumentali diretti. I risultati di questo lavoro di ricerca è dato dal grafico della temperatura detto “hockey stick”, una tipologia di grafico che rappresenta una serie di dati, i quali indicano una lunga stabilità per un lungo periodo e poi una rapida impennata dell’aumento dei valori. Il marcato repentino aumento di temperatura, riscontrato negli ultimi cento anni dà al grafico la forma di un bastone da hockey e la pubblicazione di questo grafico ha causato un acceso dibattito sia nell’ambiente accademico sia in ambiente politico in quanto ha messo in risalto la responsabilità delle attività umane per tale andamento anomalo. Tuttavia, le cause antropiche non sono le uniche da imputare ai fini dell’aumento della temperatura, l’uomo non fa altro che accelerare questi processi. Tra le cause naturali abbiamo ad esempio le macchie solari e gli effetti delle eruzioni vulcaniche. Una macchia solare è una regione specifica della superficie del Sole che è destinata dall’ambiente circostante per una temperatura minore e per una forte attività magnetica, numerose macchie simili sono state osservate anche in stelle diverse dal Sole e più generalmente prendono il nome di macchie stellari. Il Sole è una delle fonti di energia più importanti per il nostro Pianeta e nel secolo passato l’attività solare è stata particolarmente intensa e quindi non si può escludere che l’aumento di circa 0,6 gradi registrato in questi cento anni sia stato influenzato proprio da questo fenomeno, nonostante ciò, un gruppo di ricercatori ha fatto presente come la diminuzione dell’attività solare ridurrà la temperatura terrestre di appena 0,3 gradi. Anche le attività vulcaniche contribuiscono all’innalzamento delle temperature, basti pensare che durante le grandi eruzioni vulcaniche esplosive la temperatura nell’aria può variare addirittura per qualche anno poiché vengono introdotti nella stratosfera enormi quantità di polveri e di prodotti acidi che formano una sorta di aerosol capace di riflettere la radiazione solare e quindi di raffreddare la sottostante troposfera. In anni più recenti due eruzioni vulcaniche esplosive sono state caratterizzate da grandi contenuti di zolfo, quella del vulcano “El Chicon” in Messico” dell’82 e del Pinaturbo nel 91 e si è stimato che nella stratosfera abbiano rilasciato circa 10 e 20 milioni di acido solforico causando raffreddamenti nella troposfera dai 0,3 e 0,5 gradi. Da considerare sono anche i processi di retroazione. Si tratta di meccanismi che innescati dal riscaldamento o dal raffreddamento globale possano rinforzarne l’effetto. Quando si parla di accelerazione di un processo, si parla di retroazione positiva mentre quando lo si rallenta si parla di retroazione negativa. L’albedo è la capacità di una superficie di riflettere i raggi solare nell’atmosfera indicandoci quale percentuale della radiazione solare è riflessa direttamente verso lo spazio impedendo alla Terra di assorbire energia. L’effetto albedo è quindi proprio il meccanismo di riflessione-assorbimento delle superficie. Il ghiaccio si scioglie e la Terra si riscalda (retroazione positiva). Un esempio di retroazione positiva è l’attività microbica del terreno, che comportano le emissioni di CO2. Se vengono liberati gas serra immagazzinati nel permafrost a causa del riscaldamento globale, è possibile che le emissioni di questi gas crescano più velocemente. Al contrario maggiore sarà la copertura di ghiaccio e neve, meno il calore sarà trattenuto e più il clima tenderà a raffreddarsi (retroazione negativa). Oltre alle cause naturali, tra le cause antropiche vi è la deforestazione, l’allevamento del bestiame e queste attività aggiunge enormi quantità di gas serra a quelle naturalmente presenti nell’atmosfera incrementando l’effetto serra naturale e determinando così il fenomeno del riscaldamento climatico globale. I gas serra sono chiamati così in quanto agiscono un po' come il vetro di una serra, catturando in calore emesso dalla Terra dopo la ricezione dell’energia solare impedendogli di tornare nello spazio. I gas serra sono fondamentali ma l’attività dell’uomo ne aumenta le concentrazioni in particolare di CO2 e metano. Il CO2 è causa del 63% del riscaldamento globale causato dall’uomo mentre il metano del 19% e l’ossido di azoto del 6%. Per rallentare tutto ciò sono stati attuati dei piani di prevenzione, basti pensare ai Goals proposti dall’Agenda 2030. L’agenda 2030 è un programma d’azione volto alle persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel 2015 dai 193 paesi dell’ONU. Gli obiettivi per lo sviluppo sono 17 ma quelli interessati all’ecosostenibilità sono: -obiettivo numero 7 “Energia pulita e accessibile”, -obiettivo numero 11 “città e comunità sostenibili, -obiettivo numero 12 “Consumi e Produzioni responsabili” - obiettivo numero 13 “Lotta contro i cambiamenti climatici”. I goals fissati per lo sviluppo sostenibile hanno una validità globale. La sostenibilità non è una questione puramente ambientale, infatti, a quattro anni dalla sottoscrizione, vi è sempre più consapevolezza nella società riguardo la necessità di adottare misure concrete per affrontare le numerose sfide ambientali. L’utilizzo di energie rinnovabili, ad esempio, è un’ottima soluzione per contenere i cambiamenti climatici inconsueti. Quando si parla di energie rinnovabili si fa riferimento a quelle fonti energetiche non soggette ad esaurimento e il cui utilizzo non arreca danni all’ambiente in quanto l’energia si rigenera con la stessa velocità con cui viene utilizzata. Queste fonti di energia intendono sostituire le energie derivanti dai combustibili fossili come petrolio, carbone e gas naturali. Una delle più utilizzate in Italia è l’energia solare che vanta il primo posto tra le energie rinnovabili e può provvedere all’approvvigionamento energetico senza causare danni all’ambiente. Questa fonte di energia pulita ottenuta dal sole può essere convertita in elettricità attraverso l’utilizzo di impianti fotovoltaici e pannelli solari termici. Gli impianti fotovoltaici utilizzano dei pannelli colpa in questa prima fase è da imputare all’uomo che si è allontanato dalla via tracciata dalla natura benigna. Questa concezione di natura benigna entra però presto in crisi, rendendosi conto che la natura più che al bene dei propri individui mira alla conservazione della specie e per questo fine sarebbe capace di sacrificare il bene del singolo generando sofferenza e il poeta deduce che il male non è un accidente bensì rientra nel piano stesso della natura. Se prima il male del mondo era da attribuire al fato maligno ora è alla natura che vengono attribuite le caratteristiche del fato, la malvagità crudele e persecutoria. La natura viene concepita come cieca ed indifferente alla sorte delle sue creature. Una rappresentazione di questa sua teoria è ben visibile nel “Dialogo della Natura e di un Islandese”. L’operetta fu scritta tra il 21 e il 30 maggio del 1824 e fa parte della raccolta delle “Operette Morali” e siamo nella fase del dolore cosmico. Lo spunto fu offerto dalla storia di Jenni di Voltaire dove in un discorso sui flagelli da cui sono tormentati gli uomini, si parla della terribile condizione degli islandesi minacciati dal gelo e dal vulcano. Da qui l’idea di Leopardi di prendere a modello un islandese, simbolo dell’infelicità causata dai mali della natura. Nell’operetta risultano due visioni della natura: Per L’islandese essa è malvagia e perseguita le sue creature mentre la Natura obietta dicendo che fa del male senza accorgersene. Duplice è anche l’atteggiamento di Leopardi, da un lato assume un atteggiamento filosofico-scientifico considerando la natura come meccanismo inconsapevole, dall’altro quello poetico che considera la natura una specie di divinità malefica. Il rapporto con la natura, quindi, benigna o malefica che sia ha sempre interessato l’immaginario collettivo. Anche Whitman, nella sua raccolta di poesie “Leaves of Grass” parla dell’importanza della natura. In American literature there are important works like “Leaves of Grass” by Whitman in which is evident a deep attachment to life in an unspoiled nature, the so called “wilderness”. The basic message of Whitman’s poems is that freedom is the most important thing, but you do not have to be alone to be free. You may be free only if you are paired with someone else and with nature. He identifies himself and all people with nature so they become the same thing and they shed and share freedom and joy. However to better understand Whitman’s ideals of freedom and democracy and their connection to wilderness and nature it is important to give a look to his life. Whitman was born in Long Island, New York, in 1819. He was born in a poor family and had little formal education. At the age of 11 he started to work as a carpentier and then as an office boy. In the 40s and 50s he travelled throughout the USA and this, along with his work for newspapers, gave him a wide experience of America and of its people, which will be the main subjects of his latter poems. When the Civil War broke out his life changed a lot. He lost his friends and he deeply resented the laceration of the country and the slaughter of the people he loved. He spent his last years in New Jersey and he completed his only collection of poems “Leaves of Grass”, it was the work of a lifetime and the first great American epic in verse. It then became the symbol of American Democracy. In 1855 he published the first edition of Leaves of Grass, followed by eight more editions. Apart from overcoming the traditional use of the language, he was also the creator of the free verse. As I have already said, in some poems of his famous collection, he talks about the importance of nature for people’s life. He says that the energy of the earth comes from a leave of grass and it is therefore important to preserve nature and be a sustainable citizen so that everyone can give his contribution for a better future for the earth. He gives his contribution through his poems because, in his opinion, it is from his poetry that comes out the energy necessary to have ecologically correct behaviours. For Whitman, nature is not separated from the spirit (relegated to the plant and animal world), on the contrary it is an animated force that acts in the stalk of grass just the way it does in each and everyone of us. So the poet in his lines about nature, describes how he and a partner metamorphose into a series of forms from nature. They become plants, animals, and minerals, including "two predatory hawks". They also become suns, clouds, and seas. They become atmosphere that is "transparent, receptive, pervious, impervious," and waves "rolling over each other”. Moreover they are described as becoming snow, rain, cold, and darkness; so they are "each product and influence of the globe," meaning they are both effect and cause in the vast and interconnected realm of nature. Considering what I have just said , we can say that there is a state of mystical identification with nature in Whitman. In other words, by identifying with the parts of nature, people can arrive at a state in which they realize that they are nature, and that they are free like nature. The key symbol of everything is the grass, the leaves of the grass from the title, and by grass Whitman means the basic life forms that contain the divinity of the Universe. Oltre ad essere stata fonte di ispirazione per artisti, poeti, musicisti, il fine della natura può essere anche pratico, molti sono coloro che infatti praticano sport all’aperto. Per sport outdoor consideriamo tutte quelle attività o discipline sportive che hanno come terreno comune di azione la natura: dall’acqua alla roccia, dalla terra all’aria. Tutte queste attività hanno la caratteristica di essere sport che si praticano nella natura I primi passi dello sport outdoor si muovono negli anni ’80/90 del Novecento, nello stesso periodo in cui si affermano gli “sport estremi” che godono in questi due primi decenni di grande visibilità dovuta alla loro spettacolarità, anche se sono attività confinate a settori limitati della popolazione, spesso marginali e che avevano, in quel periodo, scarso interesse sotto il profilo economico. Si trattava di attività che allora non davano l’idea di un mondo su cui investire, ma chi ha cominciato a investire a quel oggi ne trae i maggiori frutti. Allora non era facile intuire cosa stava per succedere, ma adesso la storia è cambiata. Dalla fine degli anni Novanta e con gli anni Duemila c’è stata una profonda mutazione. Lo sport outdoor è passato da gruppi limitati al coinvolgimento di grandi strati di popolazione. Nell’universo outdoor sono rappresentate tutte le fasce d’età e ceti economico-sociali differenti tra loro. Si va dai giovanissimi alle famiglie, fino alla terza età. Sono coinvolti praticanti di ogni livello sociale. Diviene così una risorsa economica non marginale per territori che hanno un patrimonio ambientale da valorizzare e proporre. Una cosa interessante è che anche in questi anni di crisi quei territori che a suo tempo hanno investito vedono un movimento che si consolida con continui trend in crescita: un turismo di prossimità capace di soddisfare il bisogno di movimento e natura diventa un’appetibile e praticabile alternativa sulla porta di casa. Nonostante ciò, i vantaggi dello sport outdoor sono notevoli e molteplici. Innanzi tutto, è più economico, infatti per correre o fare altre attività outdoor non c’è bisogno di attrezzature costose. Nei mesi più caldi, ad esempio, tutto quello che ci serve è una panchina, un sentiero, salite, discese e tutti gli altri “strumenti” offerti dal posto. Sono davvero tanti gli esercizi che si possono svolgere utilizzando soltanto il nostro peso corporeo: i plank, i salti, gli affondi e altri movimenti. In secondo luogo, allenarsi all’aperto rende sicuramente più creativi proprio perché bisogna “arrangiarsi” con ciò che si trova sul posto in cui ci si va ad allenare. Questo fa sì che ogni allenamento all’aria aperta sia sempre diverso e che ogni volta sia una nuova sfida a raggiungere nuovi obiettivi. Sicuramente, inoltre, camminare in natura è diverso da camminare sul tapis roulant, in quanto questa prima opzione ci porta a bruciare più calorie data l’eterogeneità del terreno che fa si che l’atleta compia una sforzo maggiore Inoltre, fare sport all’aria aperta porta molti benefici, come una corretta produzione di vitamina D, fondamentale per migliorare l’umore, sconfiggere lo stress e la depressione. Fare sport outdoor aiuta a socializzare: in palestra, al chiuso, non sempre si riesce a fare esercizio insieme, mentre all’aperto è più facile allenarsi in compagnia, e soprattutto è ancora più stimolante: una sessione di allenamento con gli amici è molto meglio che andare in palestra da soli. Bisogna anche considerare un altro importante beneficio degli sport all’aria aperta: la respirazione. Rispetto all’allenamento svolto nell’aria riciclata delle palestre, allenandosi all’aria aperta si può godere di aria pulita, che migliora la salute generale dell’organismo.
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