Scarica nazismo_e_ascesa_di_hitler e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! - Il Nazismo - Cos’è il nazismo? Il nazismo è stato definito un sistema politico totalitario Da dove deriva? Il nazismo traeva ispirazione dal fascismo, riproponendo e rielaborando molti elementi del modello fascista, ma portandoli a conseguenze più estreme. → totalitarismo compiuto La scalata verso il potere di Adolf Hitler La crisi del ’29 fa precipitare la fragile Repubblica di Weimar (prima di allora i nazisti erano meno del 3%); la crisi economica vede un tracollo della produzione industriale (del 50%) → forte aumento della disoccupazione (6 mln) I fatti • Si verifica una radicalizzazione della lotta politica: nel contesto di crisi economica a cui il governo "di Weimar" non sa far fronte adeguatamente, aumentano le estreme sia a destra sia a sinistra (i comunisti). Si verificano, in tale contesto, episodi di violenza politica, con scontri sanguinosi tra comunisti e nazisti. • Nelle elezioni del '30 i nazisti aumentano 18,3% e da 10 a 107 seggi. • Nelle elezioni presidenziali del '32 Hitler (che prese il 37% dei voti) viene sconfitto da Hindenburg, peraltro conservatore, ma fallisce nella sua carica. Vengono convocate nuove elezioni (luglio e novembre del '32) con ulteriore rafforzamento dei nazisti: 37% in luglio, 33% in novembre. Il Terzo Reich • Nel gennaio del 1933 Hitler diventa cancelliere di un governo di coalizione (i nazisti avevano 3 ministeri su 11). In soli 6 mesi, i nazisti riescono ad instaurare una dittatura fondata sul proprio partito, escludendo dal potere tutti gli altri: • Febbraio '33: - sciolto il parlamento - vietati i giornali e le assemblee in caso di pericolo per la sicurezza pubblica - incendio del Reichstag. Attribuito ai comunisti, fornì il pretesto per misure liberticide. - sopprime la libertà di stampa, di opinione e di associazioni • Marzo '33: nuove elezioni. I nazisti arrivano al 44%. Il nuovo parlamento vota una legge con cui delega
al governo presieduto da Hitler pieni poteri, anche in campo istituzionale. (I suoi poteri di cancelliere si sovrappongono a quello del presidente della Repubblica) → il partito nazionalsocialista diviene l'unico legittimo. • Poi Hitler procede a eliminare i nemici "interni" al movimento nazista: le SA. Al loro posto, decimate
nella Notte dei lunghi coltelli, subentrano le SS • Nel '34 Hitler, morto l'anziano Hindenburg, diviene anche Capo dello Stato e proclama il 3° Reich: il suo potere in Germania è assoluto.
La struttura del regime nazista Consenso → garantito dalla polizia segreta (Gestapo, SS), dai successi di politica economica ed estera, dalla dalla capacità di creare miti (della terra e del sangue) che facevano breccia nel cuore di gente massificata ed anonima, in cerca di identità e di idee "forti" (abilità di Goebbels). L’economia del Terzo Reich Con l’avvento del nazismo al governo, la Germania era ancora un paese segnato da una disoccupazione e da un’inflazione gravissime. Per sanare il debito pubblico vengono stanziati 5 miliardi di marchi allo scopo di creare posti di lavoro, in particolare nel settore dell’edilizia (pubblica e privata) ed in quello dell’industria militare. Queste politiche provocheranno un netto calo della disoccupazione, da 5,5 milioni nel 1932 a 1,5 nel 1936. Un'economia basata sulla produzione delle armi Il principale mezzo per creare posti di lavoro è il riarmo: l’economia della Germania nazista è indirizzata in modo netto verso la produzione di armi. La politica estera Aggressivo espansionismo → ogni volta le pretese del Fuhrer si spostavano oltre → continua ricerca dello "spazio vitale” La persecuzione razziale il principale bersaglio delle persecuzioni naziste sono gli Ebrei, una comunità numerose (quasi il 10% della popolazione) e relativamente benestante. → antisemitismo radicale 1. Leggi di Norimberga (sett. '35) gli ebrei venivano discriminati: divieto di matrimoni misti (tra tedeschi ed ebrei) e divieto agli ebrei di accedere a cariche pubbliche (retrocedendo da un diritto conquistato nel 1848). Circa 200.000 ebrei abbandonarono la Germania tra il '33 e il ’39. 2. la notte dei cristalli (8/9 nov. 1938): col pretesto di vendicare l'uccisione a Parigi di un diplomatico tedesco da parte di un ebreo, sinagoghe vennero distrutte, abitazioni devastate, decine di ebrei uccisi e migliaia arrestati.
Il culmine della persecuzione avvenne, com'è noto, con lo sterminio di sei milioni di Ebrei nei lager. 3. altro orrore
Erano previste anche misure disumane e criminali per chiunque non rispondesse ai criteri di paranoica perfezione biologica stabilita dall'ideologia nazista: ad esempio la sterilizzazione per i portatori di malattie ereditarie, e soppressione dei malati di mente inguaribili. (Aktion 4) — gassificazione degli hendicappati L'inizio della persecuzione di massa Dopo queste violente sollevazioni popolari, circa 26.000 ebrei vengono internati in campi di concentramento: il nuovo obiettivo è quello di cacciare gli ebrei dal paese rendendo loro la vita impossibile. Prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, più di mezzo milione di ebrei emigra da Germania, Austria e Sudeti, accompagnati da moltissimi oppositori politici. Alcuni di loro sono tra le massime menti del novecento, come Einstein, il filosofo Cassirer, lo scrittore Thomas Mann o il regista Fritz Lang. Dai campi di concentramento ai campi di sterminio Con lo scoppiare della guerra (1 settembre 1939), e la progressiva annessione di nuovi territori, la popolazione ebraica aumenta, ed inizia ad essere applicata una vera e propria politica di sterminio di massa. Soltanto da questo momento nei campi di concentramento, dove prima di allora si moriva comunque di stenti, verranno impiegate strutture espressamente dedicate ad uccidere persone in modo sistematico e massificato. L’1 settembre del 1939 Adolf Hitler firma anche un ordine che autorizzava l’eutanasia medica, che causò l’assassinio di tedeschi affetti da handicap fisici e mentali in ospizi creati appositamente dalle SS. Nel 1941 il personale delle SS sarebbe stato trasferito presso campi di sterminio allestiti in territorio polacco (uno dei quali ad Auschwitz). Adolf Hitler Senza alcuna pretesa di completezza si possono ricordare alcuni tratti salienti della personalità di Hitler: - una insicurezza psicologica al limite della patologia - una forza magnetica dominatrice, da leader; - assolutamente ateo e superstiziosamente succube di pratiche magico-divinatorie: vi fu in lui una componente indubbiamente satanica, particolarmente evidente nella spregiudicatezza con cui ordinò l'Olocausto ebraico e altre disumane crudeltà che colpirono milioni di uomini; ↳ tale satanismo lo fece oscillare da momenti di inarrivabilmente lucida abilità, che gli assicurò inizialmente brillanti successi (la sua ascesa al potere, il folgorante inizio della guerra, allorché la Germania sembrava inarrestabile) a momenti di stolta demenza, anche da un puro punto di vista “tecnico”, come la scelta di ordinare la resistenza a oltranza a Stalingrado; abilissimo e stoltissimo: mai padrone di sé (chi vorrà salvare la propria vita la perderà); interpretazioni del nazismo ➤ spiegazioni insufficienti • è riduttivo fare del nazismo la pura costruzione della mente malata di Hitler (altrimenti resterebbe la domanda: perché lo ha seguito un intero popolo??, e non tra i più sottosviluppati); • è riduttivo vedere nel nazismo la pura reazione della Germania alla sconfitta della Prima Guerra Mondiale • è riduttivo leggere nell'antisemitismo nazista solo una volontà di accaparramento delle ricchezze economiche degli Ebrei (perché allora sarebbe stata sufficiente la confisca dei loro beni e la loro eventuale espulsione, ma non si spiegherebbe l'Olocausto)
Se tali spiegazioni, analitiche e razionali, appaiono errate, diciamo così, per difetto, insufficiente, in quanto errata «per eccesso», sarebbe una interpretazione del nazismo che lo vedesse come inspiegabile, del tutto imprevedibile e totalmente irrazionale epifania satanica, manifestazione di un satanismo puro, del male assoluto.
➤ un delirio di onnipotenza antropocentrica
Il nazismo è piuttosto figlio dell'antropocentrismo moderno, diffuso su scala planetaria. Il nazismo è inspiegabile senza tenere presente la parabola della modernità Testi “Programma del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori” pag 11 “Le leggi di Norimberga Tale parabola ha affermato prima l'indipendenza del soggetto umano dalla Chiesa (con la Riforma), e da Cristo (con l'Illuminismo), e poi ha preteso di negare Dio come Mistero trascendente e creatore, per fare dell'Uomo una realtà divina. L'Umanità, credendosi Dio, si è creduta autorizzata a pretendere, ora, sulla terra, quello che per la fede religiosa cristiana è da aspettare come dono di Dio, nella vita futura, escatologicamente: un mondo di perfezione totale. Ha preteso questo mondo come totalmente costruito dalla conoscenza e dalla potenza umana (ritenute, appunto, divine).