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Nel mare ci sono i coccodrilli - scheda libro, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Scheda libro de "nel mare ci sono i coccodrilli"

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2018/2019

Caricato il 05/06/2023

lidia-boscato-1
lidia-boscato-1 🇮🇹

4.3

(4)

17 documenti

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Scarica Nel mare ci sono i coccodrilli - scheda libro e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI La problematica trattata riguarda l’immigrazione, un tema molto attuale che sentiamo quasi tutti nel mondo: coloro che migrano e coloro che “accolgono”. Penso che fosse proprio questo lo scopo: farci capire che noi siamo stati solo fortunati, non abbiamo altri meriti; o almeno la maggior parte di noi, almeno, non li ha. La storia si svolge sottoforma di intervista tra lo scrittore Fabio Geda e Enaiat, che si scoprirà alla fine del libro essere ventunenne. Il romanzo racconta il viaggio del bambino, che parte quando ha 10 anni dall'Afghanistan e arriva in Italia quando è ormai quindicenne (forse). Ogni volta che il protagonista parla di distanze temporali o età ripete sempre “forse” perché non ha un orologio e non sa la sua data di nascita ed è sempre incerto su questo punto. il libro è diviso in capitoli , ciascuno racconta una tappa del percorso compiuto dal ragazzo, con alcuni intervalli tra le pagine di approfondimento e alcuni paragrafi in corsivo dove sono scritti dei pezzi di intervista diretta tra lo scrittore e l’afghano. Il viaggio di Ena comincia dall’Afghanistan, dall’addio di sua madre, dal suo abbandono. Non racconterò tutto quello che gli è successo ma mi limito a dire che il protagonista ha incontrato diverse persone, altruiste e non, che lo hanno fatto diventare quello che è oggi. Nel secondo capitolo arriva in Pakistan dove comincia a lavorare per avere gratis vitto e alloggio. Decide poi di fare consegne e comincia a vivere per strada con dei ragazzi appena conosciuti ed è proprio li che conosce quello che poi diventerà il suo migliore amico, Sufi. Nel terzo capitolo i due ragazzi giungono in Iran dove cominciano a lavorare come muratori insieme ad altri clandestini. Un giorno arriva la polizia e li riporta in Afghanistan da dove poi ripartono per tornare in Iran dove lavorano in un altro quartiere. Il quarto capitolo riguarda la Turchia. Erano passati più o meno quattro anni e mezzo dalla sua partenza: aveva trascorso un anno e qualche mese in Pakistan e tre anni in Iran. il viaggio per la Turchia è stato il più difficile: hanno scalato una montagna per ventisei giorni e sono stati nel doppio fondo di un camion per 3 giorni, schiacciati e praticamente immobili. Ma li non c’era lavoro ed è partito con altri 4 ragazzi, su un gommone per arrivare in Grecia. Da lì è arrivato in Italia e, con l’aiuto di diverse persone: di un suo amico e di una famiglia affidataria, ha deciso di rimanere e chiedere asilo politico e ci è riuscito. Sei anni dopo racconta la sua storia. 5 frasi che mi hanno colpito sono: 1. “non voglio parlare di loro, non voglio parlare nemmeno dei luoghi. Non sono importanti.”…. “i fatti sono importanti. La storia, è importante. Quello che ti cambia la vita è cosa ti capita, non dove o con chi” – questa frase mi ha colpito perché non sono d’accordo: certo, quello che capita è importante ma le persone ci cambiano la vita, sono quelle che ci fanno diventare quelli che siamo, sono quelle che ci fanno vivere determinate esperienze e sensazioni o emozioni 2. “di certo non c’è nulla” – in questo devo dire che mi ritrovo completamente: la vita è incerta, non sai mai quando capiterà qualcosa di brutto e questo spaventa tanto ma bisogna imparare a godersela e assaporare ogni momento 3. “E la speranza di una vita migliore è più forte di qualunque altro sentimento” – certo, perfino noi che dalla vita abbiamo ricevuto tutto speriamo sempre in qualcosa di migliore, il non sapersi accontentare è nella natura degli esseri umani ed è a volte positivo e altre negativo e siamo pronti a rischiare la nostra vita se c’è un po' di speranza 4. “Lo abbiamo cercato, come potevamo, sperando di scorgerlo tra le onde, e abbiamo gridato. Ma era scomparso” – ed ancora la speranza svolge un ruolo fondamentale. Ena ha perso uno dei suoi compagni di viaggio in mezzo alle onde del mare e all’inizio lo cerca ma capisce poi che deve andare avanti perché altrimenti è stato tutto inutile 5. “lo riconosci perché non ti viene voglia di andare via. Certo, non perché sia perfetto. Non esistono posti perfetti” – non esistono posti perfetti, no. Esistono posti in cui però ti senti a casa, ti senti
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