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Nell'Europa dell'800 borghesia e classe operaia assunsero un ruolo importante nella storia, Esercizi di Italiano

Nell'Europa dell'800 borghesia e classe operaia assunsero un ruolo importante nella storia di paesi come Francia e Inghilterra investiti per primi del grande processo della rivoluzione industriale.Illustrate ragioni storiche e sviluppi di tale processo soffermandosi sui suoi effetti sociali ed economici.Analizzate inoltre la posizione dell'Italia indicando le cause del ritardo con cui il nostro Paese affrontò la nuova realtà dell'industrializzazione.

Tipologia: Esercizi

2020/2021

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Scarica Nell'Europa dell'800 borghesia e classe operaia assunsero un ruolo importante nella storia e più Esercizi in PDF di Italiano solo su Docsity! Tema storico / Rachele Minicilli Nell'Europa dell'800 borghesia e classe operaia assunsero un ruolo importante nella storia di paesi come Francia e Inghilterra investiti per primi del grande processo della rivoluzione industriale. IIlustrate ragioni storiche e sviluppi di tale processo soffermandosi sui suoi effetti sociali ed economici.Analizzate inoltre la posizione dell'Italia indicando le cause del ritardo con cui il nostro Paese affrontò la nuova realtà dell'industrializzazione. Per rivoluzione industriale intendiamo un processo di trasformazione avvenuta in Europa tra la fine del 700 e la metà dell’ 800, che rappresentò il passaggio da un'economia basata sull'agricoltura, ad un'economia industriale. Questo processo lo vide inizialmente l'Inghilterra poiché era attuata una libera circolazione di merci, e grazie anche alla sua espansione coloniale era ricca di materie prime e di un ampio mercato internazionale. Inoltre, erano disponibili in molte forme di energia e di fonti energetiche come ad esempio il carbone, che fù indispensabile per la costruzione delle macchine a vapore. Quest'ultima infatti, insieme ad altre invenzioni di campo tessile e siderurgico, incrementarono questo processo di industrializzazione. Iniziarono a nascere le fabbriche e questo a sua volta portò ad un altro processo: quello dell'urbanizzazione; la crescita delle città e delle fabbriche all'interno di essa, portò molti contadini (diventati ora operai) a traslocare dalle campagne alle città. Gli operai, non avendo più una propria indipendenza, perché avevano compiti ben precisi (così da far funzionare al meglio le macchine), entrarono a far parte della classe sociale del proletariato: coloro che lavoravano nelle fabbriche con uno stipendio non avendo altre capacità lavorative, a servizio quindi degli imprenditori e dei proprietari delle fabbriche. Iniziarono ad espandersi quindi gli investimenti in seguito ad un aumento della domanda di prodotti, la crescita della domanda incrementò l'aumento dei prezzi e dei profitti e per affrontare tutti in questi investimenti inizialmente si ricorse ad un autofinanziamento investendo e sfruttando la manodopera, successivamente però si formarono le società per azioni dove le “quote” o le “azioni” dell'azienda potevano essere acquistati anche dei piccoli imprenditori. Le condizioni di vita e di lavoro degli operai erano molto dure,lavorando dalle 10 alle 15 ore giomaliere, in ambienti malsani ed a rischio della loro sicurezza. Tra essi erano presenti anche donne e bambini che sfruttati dalla loro posizione sociale venivano pagati ancora meno. Il fenomeno più importante della seconda metà dell'ottocento fu il trionfo della classe borghese, formata principalmente da imprenditori , professionisti, banchieri ma anche commercianti , impiegati ed artigiani. La borghesia quindi comprendeva una grande parte di classe sociale: da grandi imprenditori fino ai proprietari terrieri. Allo stesso tempo però iniziarono a formarsi delle rivolte principalmente da parte degli operai poiché stanchi del loro condizioni di vita. Una delle prime proteste in Inghilterra partì da Ned Ludd (il luddismo) dove alcuni operai iniziarono a distruggere le macchine ed a ribellarsi ; questi atti di vandalismo però vennero fermati attraverso una pena di morte; solo successivamente iniziarono a diffondersi nuove modalità di ribellione, come lo sciopero (che venne attuato anche dalle donne per migliorare le condizioni lavorative). Pian piano, in tutta Europa, iniziarono questi processi di industrializzazione: dopo l'Inghilterra vediamo infatti il Belgio, la Francia e la Germania. L'Italia però fu una delle ultime, poiché si trovava in condizioni di arretratezza e povertà, l'agricoltura era ancora basata sui latifondi, ma soprattutto non aveva una stabilità di Stato : era dominata da vari paesi ed era divisa in tanti piccoli Stati che avevano diversità tra loro. Lo sviluppo italiano infatti, avviene solamente in seguito ad una unità d'Italia.
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