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NEOCLASSICISMO: contesto storico e analisi opere, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

appunti integrati con libro “capire l’arte”

Tipologia: Appunti

2023/2024

Caricato il 03/05/2024

ludovica-de-pra
ludovica-de-pra 🇮🇹

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Scarica NEOCLASSICISMO: contesto storico e analisi opere e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! ARTE NEOCLASSICA CONTESTO STORICO E CULTURALE: ILLUMINISMO Nel corso del XVIII si assiste ad una lunga fase di transizione iniziata con la crisi dell’assolutismo monarchico, manifestatosi alla fine del lungo regno di Luigi XIV di Francia (1638-1715) e terminata con due grandi avvenimenti: la Rivoluzione francese del 1789 e l’ascesa al potere di Napoleone Bonaparte. In Europa nasce un nuovo movimento di pensiero noto come Illuminismo. Nato agli inizi del ‘700 in Inghilterra, l’Illuminismo si diffuse presto in Europa e soprattutto in Francia. La seconda metà del settecento fu caratterizzata dalla cultura illuministica che si fonda sulla valorizzazione della ragione e sulla concretezza dell’esperienza. Il nome viene dato dai filosofi e scrittori, perché l'uomo aspira a vivere secondo i lumi della ragione. L'essere umano non crede più in modo incondizionato a quello che gli viene proposto dalla religione, non crede all'assolutismo monarchico, ma cerca di verificare ogni cosa che lo circonda con la ragione, l'esperimento e la scienza. C'è un'inversione, diventa un epoca in cui il popolo assume una certa importanza: si diffondono i principi libertà, uguaglianza e fratellanza. Ci sono alcune costanti fondamentali: ● Il primato della ragione come strumento di conoscenza della realtà e organo che rende l'uomo libero in quanto capace di pensare e di agire autonomamente da pregiudizi ● La concezione empiristica del sapere e l'affermazione delle verità sperimentali ● La fiducia ottimistica nel futuro progresso che la ragione, la cultura e la scienza avrebbero portato. ● Il Sensismo, una dottrina filosofica che riteneva che la conoscenza derivasse interamente dall'esperienza concreta e passasse dunque attraverso le sensazioni. A partire dal 700 dal barocco si diramano due correnti: - Il rococò riprende i motivi del barocco, ma è una corrente che a un certo punto si ripiega su se stessa e va verso la meraviglia: lo troviamo in ambienti interni, pomposi, tutto è portato all'estremo. La ricchezza si vede anche all'esterno. - Neoclassicismo: riprende classico è la corrente favorita dagli illuministi, riprende il mondo antico che faceva uso del modulo delle proporzioni nella scultura e la sezione aurea nei templi. Un modo di costruire ragionato controllato. Uso degli ordini, archi, timpani e balustra. Stile rigoroso, la simmetria, il modulo. 1 NEOCLASSICISMO (nuovo classicismo) Il Neoclassicismo, iniziato verso la metà del Settecento per concludersi con la fine dell’impero napoleonico (1815), si indirizza verso la ripresa dell’arte classica (equilibrio, proporzione, serenità ed eliminazione di ogni eccesso). In base alle idee espresse dal massimo teorico del Neoclassicismo Johann Winckelmann (fautore del “bello ideale”) e all’esame di importante scoperte archeologiche (Pompei ed Ercolano) si diffonde l’idea che la perfezione artistica dei greci sia insuperabile e, dunque, si debba imitare gli antichi perché le loro opere possiedono una bellezza che nel mondo reale non esiste. Al riferimento estetico alla classicità si accompagna anche il riferimento etico ai valori del mondo antico. Predomina la ragione, il mondo classico tutto proporzionato poteva esprimere gli ideali di questo periodo, a livello artistico in generale Le idee estetiche di Winckelmann si possono condensare in tre concetti chiave: - Bellezza ideale: modello ideale, puro, scevro di imperfezioni e doni della natura e della storia. Non è la riproduzione della natura ma è qualcosa che va oltre. Artista corregge la natura stessa. - Imitazione: L’arte greca è vista come modello di bellezza superiore da imitare. Imitare significa comprendere in profondità il modello classico e, quindi, restituirne lo spirito. - “Nobile semplicità” e “quieta grandezza”: ideale di perfezione estetica i cui caratteri fondamentali sono la dignità, la grazia, la serenità, la essenzialità, compostezza che, attraverso le esigenze della forma, sacrifica i tratti troppo emotivi, quelli rivelatori degli stati d’animo drammatici anche nella rappresentazione del dolore. Il controllo razionale deve prevalere sui sensi. I dipinti ma anche le statue avranno un ruolo importante educativo. Attraverso i soggetti rappresentati si vuole impartire lezioni di vita, dare una condotta. Sono dei personaggi da prendere ad esempio. Sorgono anche i nuovi musei dove tutti questi patrimoni confluiscono, che servono a educare il popolo. Infatti l'arte non deve essere un qualcosa di pochi, ma contemplato dalle masse. Gli artisti applicano il principio di bellezza ideale e Napoleone viene cambiato, il suo aspetto diverso ed è difficile riconoscerlo. Quindi l'arte è intesa come massima espressione di armonia e perfezione fondata su principi derivanti dalla classicità. LE FASI - 1750 1780 fase archeologica: vengono scoperte le due città (Pompei ed Ercolano) e c'è un ritorno al rigore dell’arte classica. - 1780-1796 fase della rivoluzione: arte diventa un mezzo portatore di valori civili e sociali - 1796-1815 fase napoleonica: Napoleone fa suo questo periodo, caratterizza l'impero napoleonico: arte celebrativa e propagandistica. - 1815-1830 fase della Restaurazione: esprime il gusto dell'alta società. 2 LAMORTE DI MARAT PERIODO: 1793 AUTORE: Jacques-Louis David MATERIALE E COLORE: olio su tela TECNICA DI ESECUZIONE: pittura COLLOCAZIONE ATTUALE: Old Masters museum DIMENSIONI: 125×128 cm SOGGETTO DELL'OPERA: Era un giacobino della rivoluzione Francese, appartenente alla fazione estremista di sinistra. Era uno dei capi più significati, che venne ucciso a tradimento, da una donna girondina che non accettava i principi di Marat. La donna è Charlotte Corday, la quale chiede un appuntamento tramite lettere che viene concesso dopo tante insistenze e lei lo coglie nella sua camera da bagno. L’ambiente è il bagno: Marat soffriva di una malattia della pelle e aveva bisogno di alcuni brani per calmare alcuni dolori e stava spesso nella vasca. Ha un asciugamano in testa, erano degli impacchi. Quando si usava la vasca da bagno in marmo venivano usate delle lenzuola per isolarlo. GLI ELEMENTI DEL LINGUAGGIO VISIVO: Quadro più rappresentativo del neoclassicismo, dove troviamo la quieta grandezza e nobiltà. La scena, nella sua semplicità antica, è organizzata in maniera rigorosamente geometrica. La luce proveniente dall'alto a sinistra crea armonia e delicati contrasti tra i colori caldi con cui è dipinto il quadro, accentuando la nuda realtà delle cose. Il fondo oscuro del dipinto fa sembrare che il corpo di Marat giaccia abbandonato nel nulla, rafforzando il nucleo tematico dell'opera. Proprio la grande essenzialità della composizione è lo strumento principe mediante il quale David svuota l'evocazione dell'avvenimento di cronaca da ogni narrazione per farne un fatto dalla forte carica simbolica. I CARATTERI ESPRESSIVI DELL’OPERA: è un quadro simbolico: il personaggio viene considerato come un eroe, un novello cristo. Non mette l’assassino per non creargli la damnatio memoriae: tutte le tracce della violenza sono scomparse e la ferita è pulita e il sangue (non rosso vivo) basta appena per macchiare il lenzuolo e l’acqua in cui è immerso. Riconosciamo i vari oggetti che raccontano la dimensione morale di Marat: - in basso il coltello sporco di sangue, simbolo del martirio; - la penna e il calamaio indicano l’intelligenza dell’uomo e la sua passione politica, simbolo di verità; - la casetta di legno rappresenta la povertà, le umili origini e la sua umiltà e incorruttibilità, ma anche come se fosse la sua lapide infatti c'è una dedica: A MARAT DAVID; - c’è un assegno indirizzato a degli orfano, simbolo di generosità; 5 - la lettera è quella che Charlotte manda come richiesta di essere accolta, però l’intento era già di ucciderlo, la lettera ci dice il nome dell’assassino e quindi ci indica il colpevole. Anche il lenzuolo bianco non è un caso, il sudario di cristo è bianco, quasi a dargli un'aura divina, di sacrificio. Nell’immagine del rivoluzionario è possibile cogliere lo schema iconografico del Cristo in pietà (Michelangelo, Raffaello, Caravaggio) per il braccio ma anche per il capo. Un altro pittore che ritrae la scena è Baudry: la seconda scena è caotica, compare l’assassino quindi c’è la damnatio memoriae. NAPOLEONE BONAPARTE Un altro personaggio che fa suo questo periodo è Napoleone Bonaparte, a volte non lo riconosciamo nell’iconografia. Viene rappresentato da Jacques Louis David. I tratti del viso sono idealizzati, alla maniera dei classici greci è a cavallo di un bel fusto anche se era molto basso. C’è il vento e il mantello e la criniera del cavallo vanno nel senso opposto. Il cavallo e' impennato Dietro in secondo piano c’è un lungo cordone di soldati con le armi e che portano i cannoni. Siamo nel passo del San Bernardo e troviamo i nomi dei grandi condottieri: Annibale, Carlo Magno e Bonaparte ponendolo allo stesso livello di quelli del passato. Esistono 5 dipinti dello stesso soggetto, sono tutte copie originali realizzate dallo stesso artista: a Vienna, a Berlino, un al Louvre. 6 IL GIURAMENTO DEGLI ORAZI PERIODO: 1784 AUTORE: Jacques-Louis David MATERIALE E COLORE: olio su tela TECNICA DI ESECUZIONE: pittura COLLOCAZIONE ATTUALE: è al Louvre DIMENSIONI: 330×425 cm SOGGETTO DELL'OPERA: Nel VII sec. a.C., durante il regno di Tullo Ostilio, i tre fratelli romani Orazi furono scelti per combattere contro i tre fratelli albani Curiazi per decidere le sorti della guerra tra Roma e Albalonga. Le due famiglie erano unite per matrimonio. I tre Curiazi morirono e uno solo degli Orazi si salvò, decretando la vittoria di Roma. Il momento rappresentato è quello in cui il padre consegna le spade ai fratelli mentre questi giurano di combattere eroicamente per la patria. GLI ELEMENTI DEL LINGUAGGIO VISIVO: La composizione è essenziale, le figure sono disposte in tre spazi differenti, secondo la tripartizione formata dal portico a colonne dipinto sul fondo. Il punto di fuga della prospettiva centrale si colloca tra le mani e le spade. L'ambiente spoglio fa sì che risalti l'azione. I colori sono limpidi, illuminati da una luce intensa. Suddivisione anche dal punto di vista cromatico: uomini grigio e rosso, donne rosa e marroni. Gli uomini e le donne sono in contrapposizione sia per la forma che per i gesti. Gli uomini hanno un ritmo rettilineo e le donne sono in una posizione di circolarità. I sentimenti che esprimono i personaggi vanno dalla determinazione che si legge negli sguardi degli uomini al dolore contenuto delle donne (c’è quel concetto di nobile semplicità e quieta grandezza) . Estrema chiarezza nella composizione, in cui non c’è niente di fastoso, niente di inutile, serve al pittore per indirizzare l’attenzione dell’osservatore sul contenuto morale. I CARATTERI ESPRESSIVI DELL’OPERA: Il quadro mette in scena un mondo antico di passioni semplici, di idealismo e di integra moralità fondata sulla fede nella ragione e nei diritti dell’individuo: i tre uomini sono disposti a sacrificare, quanto hanno di più caro, i parenti e se stessi, per la “volontà generale”. Supremazia dei valori civili sugli affetti familiari. 7 Sono in piedi, il dio nudo, che riprende il classico e anche la nudità della ragazza. Con il braccio sulla spalla della fanciulla lui appoggia il capo. Psiche atteggiamento di gentile innocenza. PAOLINA BORGHESE PERIODO: 1808 AUTORE: Canova MATERIALE E COLORE: Marmo TECNICA DI ESECUZIONE: scultura COLLOCAZIONE ATTUALE: Roma, Galleria Borghese DIMENSIONI: h 200 cm SOGGETTO DELL'OPERA: Paolina Borghese è la sorella di Napoleone Bonaparte che ha sposato uno della famiglia borghese, famiglia che risiedeva a Roma. Viene ripreso un mito; c’era la dea della discordia che non viene invitata presso l’olimpo, lancia una mela d'oro che viene presa dalle tre dee Venere Giunone e Diana e ognuno promette qualcosa e Paride deve decidere chi è la più bella. Paride decide di dare la mela a Venere e infatti paolina porta la mela, simbolo di vittoria. GLI ELEMENTI DEL LINGUAGGIO VISIVO: La figura femminile è ispirata alla realtà, ma probabilmente la bellezza della donna è idealizzata, secondo gli stilemi dell'arte neoclassica. Grazie alla straordinaria abilità di Canova, tutti gli elementi che compongono l'opera quali cuscini, il drappo e le ciocche dei capelli, sembrano reali. ,È semisdraiata su un triclinio: Il busto è sollevato e appoggiato su due cuscini. Le linee sono sinuose, morbide, rese evidenti dal gioco delle superfici, trattate pittoricamente: in alcune parti il marmo è lavorato in modo da farlo apparire come fosse carne, in altre è lucido, luminoso, mentre sulle parti nude del corpo Canova stese uno strato di cera, affinché risultassero appena rosate. I CARATTERI ESPRESSIVI DELL’OPERA: Paolina è raffigurata come Venere Vincitrice. Infatti con gesto grazioso tiene in mano il pomo della vittoria offerto da Paride alla dea giudicata da lui la più bella. Il corpo della donna, nella sua naturalezza depurata da ogni volgare sensualità, comunica l'emozione della bellezza e della grazia come "piacevolezza secondo ragione". Il volto idealizzato e le sembianze divine, collocano Paolina al di fuori della realtà terrena, tuttavia la cera rosata la restituisce al mondo umano. 10 LE TRE GRAZIE PERIODO: 1814-1817 AUTORE: Canova MATERIALE E COLORE: Marmo TECNICA DI ESECUZIONE: scultura COLLOCAZIONE ATTUALE: Victoria and Albert Museum DIMENSIONI: h 173 cm SOGGETTO DELL'OPERA: Dagli affreschi di Pompei a Botticelli, da Raffaello a Rubens fino a Canova il tema delle tre Grazie ha sempre affascinato gli artisti. Si tratta della raffigurazione delle tre figlie di Zeus (Aglaia,Eufrosine e Talia) che in genere accompagnano Venere. GLI ELEMENTI DEL LINGUAGGIO VISIVO: Canova le raffigura abbracciate e disposte a circolo ma nessuna è totalmente di spalle. È un'opera pienamente neoclassica: Canova raggiunge qui la perfezione delle forme, il controllo delle passioni, un ideale di bellezza ideale ed eterna. L'incrociarsi delle membra imprime un senso di dolce abbandono alle figure che, nel sostenersi a vicenda, formano un unico gruppo di reciproci affetti. Le superfici marmoree sono estremamente levigate: la luce scorre su di esse creando effetti di morbido chiaroscuro. Le tre figure sono legate tra loro e creano, infatti, un unico blocco. La figura centrale e quella a sinistra, inclinano il capo cercando con lo sguardo. La dea a destra guarda entrambe le sue compagne. Il velo lega tra loro le tre donne così come l'intreccio di mani e di braccia. I CARATTERI ESPRESSIVI DELL’OPERA: Simboleggiano la castità, la bellezza e l'amore e sono protettrici degli artisti, in quanto da loro proviene tutto ciò che c'è di bello nel mondo. 11 Tema di morte: nel neoclassicismo, essendo la ragione fondamentale, anche la morte viene trattata attraverso la ragione. Durante il neoclassicismo molti grandi personaggi (cimitero staglieno anche), le grandi famiglie, si sono rivolti a grandi scultori per le tombe di famiglia. Il tema della morte, quindi,è uno dei temi più frequentati dal neoclassicismo. MONUMENTO FUNEBRE A MARIA CRISTINA D'AUSTRIA PERIODO: 1798-1805 AUTORE: Canova MATERIALE E COLORE: Marmo TECNICA DI ESECUZIONE: scultura COLLOCAZIONE ATTUALE: nella Chiesa degli Agostiniani DIMENSIONI: h 574 cm SOGGETTO DELL'OPERA: Commissionata dal principe di Sassonia per commemorare la morte della moglie: Maria Cristina d’Austria, realizzato GLI ELEMENTI DEL LINGUAGGIO VISIVO: Davanti a una piramide bianca, alta più di cinque metri, si snoda un gruppo di figure che si dirige verso una porta, aperta e oscura, che dà sul niente, al di là della quale c’è la vita ultraterrena. Sull’architrave dell’ingresso possiamo leggere: uxori optimae Albertus (‘Alberto alla sua ottima moglie’). La piramide non è un elemento del mondo cristiano, ma viene inserita in questo monumento. Il motivo è che sono alla moda anche le altre civiltà, come quella egizia. Simbolo anche collocato nel mondo crstiano, perché il triangolo è composto da 3 lati: rappresenta la trinità. Il triangolo ha uno sviluppo obliquo e linee orizzontali dei gradini per disposizione figure. I CARATTERI ESPRESSIVI DELL’OPERA: Il committente chiese la personificazione di Fortezza, Benevolenza/Pietà, Virtù rappresentata con l 'urna funeraria che possedeva moglie. - Leone: simbolo di forza, serve a superare questo momento di dolore. - Angelo: genio del dolore, o angelo del dolore: quando si perde una persona cara, il dolore è uno degli elementi fondamentali per la metabolizzazione del lutto, infatti questo angelo si appoggia al leone → per superare il dolore serve che uno si appoggi alla forza. - Povero vecchio zoppo: rappresenta la vecchiaia - Fanciulle: accompagnano la pietà, una ragazza con torcia in mano capovolta, che rappresenta, se rivolta in alto verso il cielo la speranza, altrimenti la morte in questo caso - Donna al centro: rappresenta la pietà umana, che porta in mano l’urna con le ceneri del defunto. Caratteristica del defunto. 12
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