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NEOCLASSICISMO e ROMANTICISMO, Sintesi del corso di Educazione artistica

Riassunti di storia dell'arte - Neoclassicismo e Romanticismo

Tipologia: Sintesi del corso

2014/2015

In vendita dal 04/12/2015

uniusername
uniusername 🇮🇹

4.3

(40)

50 documenti

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Scarica NEOCLASSICISMO e ROMANTICISMO e più Sintesi del corso in PDF di Educazione artistica solo su Docsity! NEOCLASSICISMO Il Neoclassicismo fu uno stile caratterizzato dal recupero delle antiche forme dell’arte greca e dell’arte romana, oltre a quella egizia ed etrusca; esso coinvolse le arti figurative e decorative, la letteratura, la moda ed il costume. Questo movimento, assieme al Romanticismo, rifiutava i caratteri tipici del Barocco e del Rococò e rispetto a questi era più razionale. Gli artisti, i teorici e i critici del tempo chiamavano “vero stile” questo tipo di produzione artistica che voleva affermare concetti quali la verità e la bellezza ideale. Lo stile neoclassico ebbe un grande impulso in seguito agli scavi che in Italia riportarono alla luce le rovine delle antiche città romane di Ercolano e Pompei. Esaltando la “nobile semplicità e serena grandezza” dell’arte greco-romana, lo storico dell’arte tedesco Johann Winckelmann spronò gli artisti a studiarne e imitarne le forme ideali ed eterne (la bellezza deriva dalla semplicità). Fu Winckelmann a stabilire l’ideale del “bello”, che era totalmente contrapposto alle norme compositive dei movimenti precedenti, giudicati troppo eccessivi: fece questo con la stesura dei “Pensieri sull’imitazione dell’arte greca” e della “Storia dell’arte nell’antichità”, secondo i quali l’unico modo per divenire grandi era l’imitazione degli antichi. Coincise con la nascita del Neoclassicismo la nascita dell’estetica, grazie ad un trattato su questa disciplina di Baumgarten, “Aesthetica”. L’arte non era più vista come imitazione della realtà, ma come mezzo di espressione: gli artisti sono più liberi e vogliono esprimere la loro emotività. Intanto filosofi e teorici cominciavano a interrogarsi sul significato e sullo scopo dell’arte; inoltre l’artista affronta temi e problematiche legate a quel periodo. ROMANTICISMO Si sviluppa contemporaneamente al Neoclassicismo, quindi alla fine del Settecento e all’inizio dell’Ottocento, il Romanticismo: il suo intento era quello di esprimere attraverso l’arte emozioni e sentimenti, attingendo anche all’immaginazione e alla fantasia, e talvolta alla religione. I Romantici riscoprono i valori della patria e della tradizione popolare e il bisogno di riprendere momenti storici come le epoche primitive e il Medioevo. Comincia a diffondersi la poetica del sublime, ovvero qualcosa che colpisce e che provoca nell’individuo forte emozione, introdotta da Burke, secondo la quale la natura è un ambiente ostile e misterioso. Nel 1770 in Germania nasce lo Sturm und Drang (impeto e assalto) in cui i sentimenti sono concepiti come passione violenta e irrazionale. Gli esponenti di questo movimento riprendono la valorizzazione del sentimento, l’esaltazione della forza dell’immaginazione, il rifiuto delle regole e di conseguenza la possibilità dell’artista di esprimersi liberamente. L’artista, che vuole affermare la propria individualità, esprime la sua interiorità, rappresenta le sue emozioni e passioni; per questo l’arte romantica può essere definita una vera e propria maniera di sentire. In questo periodo si afferma il genio: una sensibilità particolare, innovazione, rifiuto delle regole della società del tempo; contempla la realtà e capisce che l’uomo è un essere finito, il che lo porta alla crisi depressiva. Altre tendenze Contemporaneamente a questi due movimenti nasce la scuola di Barbizon nel 1830, presso cui si riuniscono pittori di paesaggio che rinnovano il genere e abbandonano ogni regola, e il movimento del Realismo, fondato da Courbet. I Salon erano esposizioni d’arte aperte a tutti; il più importante, quello di Parigi, era nella Gran Galerie del Louvre: inizialmente era aperto solo ai membri dell’Accademia, in seguito fu aperto a tutti gli artisti. Una giuria, in base a regole accademiche, selezionava le opere, poiché non tutte, dato il numero ingente di richieste, potevano essere messe in mostra. Da questa esposizione dipendeva la carriera del singolo artista.
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