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Neurofisiologia lezione 7 approfondimento, Dispense di Fisiologia

La corteccia cerebrale: aree e struttura

Tipologia: Dispense

2019/2020

In vendita dal 28/09/2020

Alessia-Ilenia
Alessia-Ilenia 🇮🇹

4.7

(31)

382 documenti

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Scarica Neurofisiologia lezione 7 approfondimento e più Dispense in PDF di Fisiologia solo su Docsity! 1 Corteccia cerebrale Lobi della corteccia ❖ Lobo frontale ❖ Lobo parietale ❖ Lobo occipitale ❖ Lobo temporale ❖ Lobo dell’insula ❖ Lobo limbico Scissure della corteccia ❖ Scissura centrale di Rolando : divide il lobo frontale dal lobo parietale. ❖ Scissura laterale di Silvio : divide il lobo temporale dal lobo frontale e parietale. ❖ Sulla faccia laterale degli emisferi non esiste un solco ben definito che divide il lobo occipitale dal lobo temporale e parietale sul lato anteriore, quindi si traccia una linea convenzionale di divisione che fa riferimento all’ incisura pre-occipitale (dove la direzione del margine inferiore del lobo temporale cambia l’angolo che diventa ottuso). La divisione si forma unendo la linea che parte da questa incisura con la scissura parieto-occipitale che si trova nella faccia mediale degli emisferi. ❖ Scissura calcarina : non divide i lobi fra di loro, ma si trova nel lobo occipitale e lo divide in una parte superiore in una parte inferiore. Circonvoluzioni dei lobi Sulla faccia laterale: Lobo frontale: ❖ Circonvoluzione precentrale: davanti al solco centrale di Rolando ❖ Circonvoluzione frontale superiore : poco convoluta ❖ Circonvoluzione frontale media : molto convoluta (forma molte pieghe) ❖ Circonvoluzione frontale inferiore: molto convoluta, è a sua volta divisa in 3 parti (da anteriore a posteriore): - Parte orbitale: verso l’orbita 2 - Parte triangolare: ha una forma triangolare - Parte opercolare (tutte le parti che si affacciano alla scissura di Silvio sono chiamate “opercoli”): opercolo frontale, temporale e parietale. Divaricando gli opercoli si vede il lobo dell’insula. Lobo parietale: ❖ Circonvoluzione postcentrale : ha più o meno direzione analoga a quella precentrale ❖ Solco intraparietale : divide il lobo parietale in un lobulo parietale superiore e in un lobulo parietale inferiore Lobo temporale ❖ Circonvoluzione temporale superiore ❖ Circonvoluzione temporale media ❖ Circonvoluzione temporale inferiore Queste tre circonvoluzioni sono in parallelo tra loro. Ci sono altre circonvoluzioni a sè: ❖ Giro sovramarginale : circonvoluzione che delimita la terminazione della scissura di Silvio ❖ Giro angolare : circonvoluzione che “incappuccia” il solco che divide la circonvoluzione temporale superiore da quella media Sulla faccia mediale: Lobo limbico: ❖ Circonvoluzione del cingolo : circonvoluzione che circonda completamente il corpo calloso ❖ Circonvoluzione dell’ippocampo : circonvoluzione che prosegue dalla circonvoluzione del cingolo (oltre il corpo calloso) e che presenta un restringimento e che poi compie una sorta di “ricciolo”. Si può vedere anche sulla faccia inferiore degli emisferi. Nella figura sono rappresentate dalla parte arancione. ❖ Lobulo paracentrale : ai lati della scissura centrale di Rolando, è un’area quadrangolare che si forma per il proseguimento della circonvoluzione precentrale e della circonvoluzione postcentrale. 5 - Area di Broca : localizzata nel lobo frontale. Lesione: afasia non fluente. I pazienti hanno un deficit di produzione verbale, quindi capiscono le domande che gli vengono poste ma hanno difficoltà a produrre delle frasi, hanno un eloquio molto essenziale, frasi telegrafiche. - Area di Wernicke: localizzata nel lobo temporale, situata posteriormente all’area acustica, quindi nella circonvoluzione temporale superiore, verso il lobo occipitale. Lesione: afasia fluente. Il paziente parla molto ma in modo sgrammaticato e incomprensibile e capisce poco ciò che gli viene detto. Aree associative Costituiscono la restante parte della corteccia che non costituisca le aree primarie. Sono le aree dove vengono elaborati i vari stimoli che ci arrivano secondo varie modalità per dare delle risposte che siano il più appropriate possibile. Costituiscono più della metà della corteccia cerebrale (aree colorate in beige nella figura) e anche le aree che sono molto vicine alle aree primarie. La corteccia associativa si divide in: • Corteccia associativa unimodale : aree sensitive e motorie secondarie e terziarie molto vicine alle aree primarie che si occupano dell’elaborazione di uno stimolo particolare (es. quelle visive degli stimoli visivi, quelle tattili degli stimoli tattili etc.). Es. area sensitiva secondaria vicina alla scissura di Silvio subito posteriormente a quella primaria. Davanti alla corteccia motoria primaria abbiamo delle altre aree chiamate area motoria supplementare e area premotoria che sono le aree deputate alla programmazione del movimento. • Corteccia associativa multimodale o eteromodale: parte di corteccia che unisce le varie informazioni ricevute dalle aree per elaborare una risposta adeguata. Questa parte di corteccia è in relazione ai modelli più complessi del nostro comportamento e delle nostre risposte. È alla base delle funzioni mentali e cognitive. 6 Quindi lo stimolo viene percepito nell’area primaria ma poi ulteriormente elaborato nelle aree della corteccia unimodale e in seguito multimodale. Divisione delle aree associative ● Corteccia associativa TPO (temporo parieto occipitale): corteccia che raccoglie le informazioni e le analizza (la corteccia associativa vicina alle aree primarie). ● Corteccia associativa prefrontale : tutta la parte anteriore davanti all’area premotoria, sede delle funzioni intellettive superiori, raccoglie le informazioni che derivano dalle altre aree associative. Organizzazione interna della corteccia La corteccia cerebrale varia in spessore da 2 a 4 mm. Si presenta più sottile nella corteccia visiva primaria; è più spessa, invece, nelle aree motorie primarie. La superficie corticale è caratterizzata dall’essere nascosta all’interno dei solchi. La corteccia presenta una struttura laminare sulla base dell’organizzazione di cellule e fibre nervose, così come una distribuzione radiale degli stessi elementi. La struttura citoarchitettonica generale (ovvero l’organizzazione basata sulla disposizione delle cellule*) varia da una regione all’altra. *mentre l’organizzazione delle fibre mieliniche è detta mieloarchitettonica ORGANIZZAZIONE LAMINARE 7 ORGANIZZAZIONE COLONNARE L’organizzazione colonnare (quindi l’organizzazione radiale dei neuroni) si usa soprattutto per lo studio della corteccia somatosensitiva. I gruppi di colonne formano i cosiddetti “moduli”; all’interno di una colonna tutti gli elementi hanno la stessa modalità di risposta. Una determinata colonna può rispondere al movimento di un'articolazione, ma non alla stimolazione tattile della cute sovrastante In una colonna motoria tutti i neuroni sono coinvolti nel controllo di un muscolo o di un gruppo di muscoli All’interno di una colonna i neuroni piramidali si eccitano reciprocamente determinando un’attivazione globale della colonna stessa. Ogni colonna eccita debolmente le colonne limitrofe e inibisce quelle più distanti tramite interneuroni inibitori.
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