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Neuroscienze: laboratorio eye tracking, Appunti di Neuroscienze

descrizione del significato di eye tracking e delle tecniche utilizzate

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 13/01/2020

sara-vicini
sara-vicini 🇮🇹

4.4

(13)

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Scarica Neuroscienze: laboratorio eye tracking e più Appunti in PDF di Neuroscienze solo su Docsity! EYE TRACKING- Analisi comportamento oculare L’occhio è l’organo sensoriale del sistema visivo, che trasduce gli impulsi luminosi. Lo scopo del movimento oculare è quello di spostare lo sguardo e direzionare l’attenzione sugli oggetti. Questo spostamento permette di avere un’acultà visiva superiore al 90%. La stabilizzazione dello sguardo permette di mantenere la qualità della visione a livelli accettabili. I movimenti saccadici o saccadi, consiste in un movimento volontario dell’occhio, ciò che vediamo non è altro che una ricostruzione da parte del nostro cervello. Metodi di misurazione dei movimenti oculari: Elettrooculografia(EOG): non si utilizza più perché è una tecnica abbastanza invadente Stimolazione a infrarossi: consiste nello sparare degli infrarossi che vengono riflessi dall’occhio ed in base all’angolazione viene riprodotto il movimento dell’occhio. Per eye tracking s’intende “tracciamento oculare” che ci permettere di registrare il movimento degli occhi. Gli strumenti utilizzati sono il device fisso o portatile, quello fisso è più accurato invece quello portatile è più comodo. Cambia il tipo di strumento utilizzato e cambia la calibrazione. Una volta raccolti i dati, vengono scelte delle aree d’interesse (areas of interest). L’area d’interesse è la zona più osservata dal soggetto. Gli indici di eye tracking sono basati sulla fissazione, su saccadi e su entrambe. Quando utilizziamo più dati e li uniamo nell’analisi l’informazione si arricchisce, quindi il migliore indice è l’utilizzo di entrambi. Fissazioni: -Numero di fissazioni per area d’interesse. Es. sogg. guarda un film e viene calcolato il numero delle volte che il soggetto fissa la pubblicità. -Durata delle fissazioni. Es. il tempo che il sogg. impiega nel fissare la pubblicità, magari durante un film della durata di un’ora e quaranta, quindi poi viene calcolata la percentuale. -Utilizzare il parametro precedente, ma per area. Es. divido lo schermo di un computer in aree e calcolo quanto tempo il soggetto fissa una particolare area. È utile per misurare l’attenzione su diverse aree. -Densità spaziale delle fissazioni Movimenti saccadi: tramite la tecnologia a infrarossi si misura il numero, l’ampiezza e la direzione dei saccadi. Scampath: costituito sia da fissazioni che da saccadi -Durata -Lunghezza -Densità -Regolarità Nel grafico più il cerchio è grande, più c’è stata una maggior fissazione in quel punto. Gli output che si possono ottenere sono: -Gli heatmap ci permettono di rilevare le aree che sono state maggiormente osservate ed informano sulla salienza attentiva. Nel grafico più la zona è rossa e più ci sono state fissazioni, se è verde/blu ci sono state meno fissazioni. -I Gazeplot permettono di rilevare il percorso compiuto dall’utente. Sul grafico ogni cerchio è numerato in base al punto visto per prima e la grandezza del cerchio indica il tempo impiegato per fissare tale area.
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