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Nudge - capitoli esame Comunicazione del Rischio e Processi Decisionali, Appunti di Psicologia Generale

Capitoli del libro Nudge per l'esame di Comunicazione del Rischio e Processi Decisionali Università degli Studi di Padova

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 02/03/2020

Lara17fk
Lara17fk 🇮🇹

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Scarica Nudge - capitoli esame Comunicazione del Rischio e Processi Decisionali e più Appunti in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! NUDGE – LA SPINTA GENTILE La disposizione dei cibi in una mensa scolastica influenza le scelte alimentari dei bambini. Si è registrato fino a un 25% di cambiamento nelle scelte dei bambini. Un architetto delle scelte ha la responsabilità di organizzare il contesto nel quale gli individui prendono le decisioni. → progettatore di ambienti decisionali intuitivi Alcuni esempi di architetti delle scelte: chi disegna le schede elettorali, un medico che descrive ai pazienti le opzioni di trattamento, un genitore che descrive ai figli le diverse opzioni per la sua istruzione, un addetto alle vendite (marketing). Ci sono molte analogie tra l'architettura delle scelte e forme più tradizionali di architettura. Nessun prodotto dell’architettura tradizionale può essere considerato “neutrale”. Anche le decisioni apparentemente arbitrarie – come l’ubicazione dei servizi igienici – possono avere una sottile influenza sul modo in cui interagiscono le persone che frequentano l’edificio . Così come l’architetto tradizionale non può non fare delle scelte progettuali (es. dove mettere i bagni), anche l’architetto delle scelte è costretto a prendere decisioni (es. come disporre i cibi in una mensa). Piccoli dettagli (apparentemente insignificanti) possono avere una notevole influenza sul comportamento individuale. PATERNALISMO LIBERTARIO I paternalisti libertari intendono aiutare le persone a fare scelte che migliorino il loro benessere secondo il giudizio di questi ultimi (paternalismo), inoltre sostengono che gli individui sono liberi di scegliere (libertario). Secondo il paternalismo libertario, gli architetti delle scelte devono cercare di spingere (gentilmente) gli individui a migliorare le loro condizioni di vita pungolandoli. Un pungolo, o spinta gentile, è qualsiasi aspetto dell’architettura delle scelte che altera il comportamento degli individui in maniera prevedibile, senza proibire alcuna opzione, o modificare in misura significativa gli incentivi economici (l'intervento deve potere essere evitato facilmente senza costi eccessivi). I pungoli non sono imposizioni. Collocare la frutta ad altezza occhi può essere considerato un pungolo, vietare il cibo-spazzatura no. UMANI ED ECONI Gli autori introducono il concetto di homo oeconomicus: l'idea che ognuno di noi sia in grado di ragionare e di scegliere in modo infallibile. => Econi L'homo sapiens, invece, sono gli individui normali, che commettono errori, che hanno difficoltà quando posti di fronte a problemi complessi, che hanno una memoria fallibile, etc. => Umani Innumerevoli studi e considerazioni sul mondo reale hanno dimostrato che gli “Econi” non esistono. Gli Umani non scelgono sempre ciò che è meglio per il proprio benessere. Esempi: obesità, tabagismo, alcolismo,.. Gli Umani errano in modo prevedibile (euristiche). Ne sono esempi: • la fallacia della pianificazione (planning fallacy), ovvero la tendenza a essere eccessivamente ottimisti riguardo al tempo necessario per terminare un'attività. • lo cosiddetta “distorsione verso lo status quo” (status quo bias) DISTORSIONE VERSO LO STATUS QUO Gli individui hanno una tendenza a prediligere la situazione in cui vivono già. Questo fenomeno è stato definito “distorsione verso lo status quo”. Spesso lo status quo e l'opzione di default coincidono e per questo possono essere confusi, ma sono leggermente diversi, infatti: – l'opzione di default è l'opzione automatica che si ottiene senza fare niente, – lo status quo è l'opzione che già si possiede e che corrisponde allo stato dei fatti. UN FALSO PRESUPPOSTO E DUE MALINTESI Molte persone, essendo favorevoli alla libertà di scelta, rifiutano qualsiasi forma di paternalismo, e ritengono che offrire agli individui il massimo numero di opzioni possibili, dando loro la possibilità di scegliere quella che preferiscono. Talvolta si pensa che l'unica alternativa alla “massimizzazione della scelta” sia l'approccio chiamato “a taglia unica”(unico ordine amministrativo). In realtà tra queste due prospettive c'è spazio per numerose soluzioni intermedie. Gli autori ritengono che lo scetticismo verso il paternalismo libertario sia basato su un falso presupposto e due malintesi. Il (falso) presupposto da cui gli scettici partono è che gli individui fanno sempre scelte nel loro migliore interesse. Il primo malinteso è che si possa evitare di influenzare le scelte individuali. In molte situazioni, però, un agente deve prendere delle decisioni che influenzeranno il comportamento altrui. In queste situazioni non c'è modo di evitare di pungolare in una direzione o nell'altra. Il secondo malinteso è che il paternalismo comporti sempre una qualche forma di coercizione. Nella prospettiva del paternalismo libertario la libertà di scelta è preservata. UNA NUOVA VIA La “nuova via”, ovvero il paternalismo libertario e l'uso di pungoli, si applica principalmente nell'ambito della pubblica amministrazione. I provvedimenti ispirati al paternalismo libertario possono essere adottati sia dai conservatori che dai progressisti. È un approccio né di sinistra né di destra. POLITICHE DEI GOVERNI Le politiche attuate dai governi influenzano il comportamento di un gran numero di persone (anche milioni). Risulta quindi di importanza fondamentale il coinvolgimento di esperti del comportamento umano, che possano testare se una politica funziona prima di applicarla. Tali esperti devono avere buone conoscenze metodologiche. Metodo migliore → trial controllati randomizzati Essenziale avere un gruppo di controllo (a cui non è applicata la nuova politica) per potere: – attribuire eventuali cambiamenti alla nuova politica – quantificare la dimensione dell’effetto – e quindi il rapporto costo-efficacia Molte persone hanno bisogno di aiuto per realizzare i proprio obiettivi e le proprie aspirazioni. Stickk.com offre due soluzioni per prendere impegni: Soluzione finanziaria → si mette in gioco una certa somma e ci si impegna a realizzare un obiettivo entro una certa data, specificando come verificare il raggiungimento dell’obiettivo. Se non raggiunto, somma in beneficenza (o a cause odiate). Soluzione non finanziaria → messi sotto pressione da amici o parenti tramite email e simili o blog per obiettivi di gruppo. Per qualsiasi iniziativa di miglioramento personale, le più classiche: perdere peso, smettere di fumare, fare più esercizio fisico, ma anche migliorare i voti scolastici e usare meno gas ed elettricità. CONTABILITÀ MENTALE Mentre i metodi precedenti (sveglia, scommessa) sono espedienti esterni per affrontare i problemi di autocontrollo, ci sono anche sistemi di controllo interni, detti contabilità mentale. La contabilità mentale è il sistema (talvolta implicito) usato dai nuclei familiari per valutare, regolare e elaborare il proprio bilancio familiare. Es: diversi barattoli, ciascuno contenente dei soldi destinati ad uno scopo preciso (bollette, affitto, cibo,..) Secondo la teoria economica il denaro è fungibile, nel senso che non ha etichette. → I venti dollari nel barattolo dell'affitto possono acquistare la stessa quantità di cibo di venti dollari contenuti nel barattolo del cibo. Ma i nuclei familiari adottano sistemi di contabilità mentale che violano il principio di fungibilità per controllare la spesa. => Quindi, nella contabilità mentale il principio di fungibilità viene spesso violato, per controllare la spesa, destinando i soldi prima di spenderli. La contabilità mentale è efficace proprio perché i conti sono considerati non fungibili. Anche se i barattoli con i soldi non sono più usati, molti nuclei familiari continuano a creare conti destinati a vari usi: educazione dei figli, vacanze, pensione, ecc.. L’inviolabilità di quei conti può portare a comportamenti apparentemente bizzarri, come avere soldi destinati a altro ma avere un saldo negativo sulla carta di credito, sulla quale gli interessi sono molto alti. Anche nei casinò le persone considerano il denaro vinto in un conto mentale separato, e sono più propensi a correre rischi con il “denaro della casa”. CAP 3 – SEGUIRE IL GREGGE Gli Econi sono creature generalmente poco socievoli e non seguono le mode. Gli Umani invece vengono spesso pungolati (influenzati) da altri umani, dalle loro affermazioni e azioni. → Se vedete la scena di un film in cui le persone sorridono, è probabile che sorridiate anche voi, anche gli sbadigli sono contagiosi, e se due persone vivono insieme per molto tempo prima o poi finiranno per assomigliarsi, questi tenderanno anche a essere più felici. Nel bene o nel male (pregiudizi, convinzioni false o distorte) le influenze sociali sono uno dei modi efficaci per esercitare un'azione di pungolamento. Le influenze sociali ricadono in tre categorie principali: 1. l'informazione → se molte persone fanno o pensano la stessa cosa, le loro azioni e i loro pensieri trasmettono informazioni su ciò che potrebbero voler fare o pensare anche altre persone. 2. la pressione del gruppo di pari → se vi sta a cuore ciò che la gente pensa di voi (e vedremo come spesso sovrastimiamo l’attenzione altrui) potreste accodarvi alla massa. 3. il priming → piccoli stimoli che ci possono aiutare a richiamare alla memoria certe informazioni con maggiore facilità. I risultati di alcune ricerche mettono in evidenza l'efficacia dei pungoli sociali: – adolescenti che vedono altre adolescenti diventare mamme hanno una maggiore probabilità di avere anche loro una gravidanza – l'obesità è contagiosa → rischio di prendere peso, se i propri amici ingrassano – influenza reciproca tra emittenti televisive – l'impegno accademico degli studenti universitari è influenzato dal gruppo di pari – nel sistema giudiziario statunitense, i giudici federali nelle giurie di tre membri sono influenzati dai voti dei loro colleghi. In sintesi: gli Umani sono facilmente pungolabili da altri Umani. Una delle ragioni è il conformismo. FARE QUELLO CHE FANNO GLI ALTRI “Immaginate di partecipare ad un test di percezione visiva di gruppo, con altre sei persone. Avete una scheda con una linea disegnata e il vostro compito è di dire quale delle tre linee proiettate sullo schermo è della stessa lunghezza. Il compito è semplice e nelle prime tre prove tutti i partecipanti hanno detto la loro scelta a voce alta ed era corretta. Alla quarta prova, però, succede una cosa strana: gli altri partecipanti annunciano la loro scelta prima di voi, commettendo tutti un errore palese. Tocca a voi. Cosa fate?” Esperimenti simili, condotti da Salmon Asch negli anni ‘50, hanno dimostrato che quando i partecipanti erano da soli non sbagliavano quasi mai. Ma quando gli altri partecipanti davano una risposta sbagliata, sbagliavano più di una volta su tre. Questi studi sono stati replicati, anche in forma più estesa, in più di 130 casi in 17 paesi e il risultato complessivo è una percentuale di conformismo del 20-40%. Tale percentuale è alta considerando la semplicità della prova percettiva. Perché le persone ignorano l'evidenza dei sensi? • informazione trasmessa dalle risposte degli altri → se tutti i presenti vedono le cose in un certo modo, si è più portati a concludere che forse hanno ragione. Ricerche con tecniche di neuroimmagine hanno confermato che i conformisti non solo dicono di vedere come gli altri, ma vedono di fatto la situazione come tutti gli altri (cambiamenti nelle aree percettive e non cambiamenti delle corteccia prefrontale) • pressioni del gruppo di pari e desiderio di evitare disapprovazione → quando le risposte invece che ad alta voce erano date in forma anonima, la percentuale di conformismo era minore. Il sapere che gli altri sapranno la risposta porta ad un maggiore conformismo. I gruppi unanimi sono quelli che esercitano i pungoli più forti, anche quando la domanda è molto facile e i soggetti dell'esperimento dovrebbero sapere che gli altri sbagliano. Molti gruppi sono vittime del cosiddetto conservatorismo collettivo cioè la tendenza ad attenersi a schemi consolidati anche quando si manifestano nuovi bisogni. Quando una consuetudine diventa radicata, è probabile che si perpetui, anche se è priva di fondamento. Qualche volta seguiamo una tradizione o consuetudine non perché ci piaccia ma perché pensiamo che piaccia alla maggior parte delle altre persone, molte consuetudini sociali persistono per questa ragione. Un problema notevole è l' ignoranza pluralistica, cioè quel fenomeno per cui più individui si conformano ad una norma di gruppo che non condividono solo perché sono erroneamente convinti che tutti gli altri l'accettano. Tra gli interessi di Ash vi era quello di capire come fosse stato possibile il nazismo. Ash era convinto che la spinta al conformismo possa produrre un pungolo molto persistente generando così certi tipi di comportamento che altrimenti sarebbero inconcepibili. Le pressioni sociali costituiscono un pungolo che induce gli individui ad accettare conclusioni alquanto strane. Gli architetti delle scelte possono sfruttare questa dinamica per orientare gli individui in direzioni migliori. Es: campagna creativa e molto efficace dello stato del Texas contro l’abbandono della spazzatura nelle strade. Fino ad allora le campagne volte a convincere che fosse un dovere civico smettere di imbrattare le strade erano state inefficaci. A sporcare erano soprattutto uomini dai 18 ai 24 anni. → campagna mirata a quel pubblico indifferente: “Don't Mess with Texas”. Efficacia: nel primo anno la spazzatura è diminuita del 29%; nei primi sei mesi la spazzatura visibile nelle strade è scesa del 72%. L'EFFETTO DELLA LUCE ALLA RIBALTA Le persone si dedicano con impegno a seguire le convenzioni sociali e le mode perché convinte che gli altri prestano molta attenzione ai loro comportamenti, in realtà le persone vi prestano meno attenzione di quello che credete. Gli individui possono andare soggetti al cosiddetto effetto luci della ribalta. Le persone ci prestano molta meno attenzione di quello che crediamo, ma siamo comunque portati a conformarci a ciò che crediamo che gli altri si aspettano da noi. CAMBIAMENTO CULTURALE, CAMBIAMENTO POLITICO E IMPREVEDIBILITÀ Esempio: In uno studio è stato creato un mercato della musica artificiale con 14.341 partecipanti (visitatori di un sito web molto popolare tra i giovani), ai quali era data una lista di canzoni sconosciute di gruppi sconosciuti, e l’invito ad ascoltarle, decidere quali eventualmente scaricare e dare loro un punteggio (Matthew Salganik e coll.) L'obiettivo era quello di stabilire se i soggetti potessero essere influenzati dalle scelte altrui,e se le scelte nei diversi scenari potessero essere diverse. È emerso che i singoli partecipanti erano pungolati dai comportamenti altrui. In tutti gli scenari i soggetti erano più propensi a scaricare canzoni già scaricate da molti altri utenti e molto meno a scaricare quelle meno popolari. La stessa canzone poteva essere un successo o un flop a seconda che all’inizio altre persone la avessero scaricata o meno. I piccoli interventi e le coincidenze possono produrre una grande variabilità nei risultati. Le influenze sociali possono condizionare le opinioni collettive anche in assenza di qualsiasi pianificazione. → epidemia di “puntinatura dei parabrezza” = esempio di pungolamento sociale involontario Ogni giorno subiamo l’influenza delle altre persone (non intenzionale ) Siamo influenzati dalle abitudini di consumo del gruppo di riferimento (comportamento medio del gruppo) Es: abitudini alimentari dei nostri commensali. Le influenze sociali possono essere pianificate a tavolino da qualcuno in particolare, si parla quindi di influenza intenzionale. → Il comportamento medio del gruppo esercita una notevole influenza, queste possono essere anche sociali e vengono spesso utilizzate in modo strategico, in particolare modo dai pubblicitari che cercano di pungolarci raccontandoci cosa fa la maggioranza. I PUNGOLI SOCIALI COME ARCHITETTURA DELLE SCELTE Se gli architetti delle scelte desiderano modificare i comportamenti individuali ricorrendo a un pungolo è sufficiente che informino gli individui su ciò che gli altri stanno facendo. Consideriamo 4 esempi: 1. conformità e ottemperanza agli obblighi fiscali Apparentemente alcuni contribuenti sono più portati a evadere le tasse se ritengono che il livello di ottemperanza sia relativamente basso. Quando vengono a sapere che il livello di ottemperanza è alto, è meno probabile che si comportino da evasori. Ne consegue che è possibile aumentare o ridurre i comportamenti desiderati o non in una certa misura attirando l’attenzione del pubblico su ciò che fanno gli altri. 2. la tutela delle foreste pietrificate In molti contesti l’incidenza di un comportamento negativo è molto alta,le persone si imitano gli uni con gli altri e questo porta a un circolo vizioso. è possibile pungolare gli individui in direzioni migliori? ES: le persone prendevano come souvenir alcuni pezzi di albero dal parco nonostante la presenza di cartelli. Alcuni ricercatori erano convinti che i cartelli potessero essere migliorati, un messaggio positivo Es: l’unico modo per uscire dall’aula era attraverso due grandi porte sotto li occhi di tutti ed era difficile capire se si doveva spingere o tirare, in quanto le porte erano dotate di grandi maniglie di legno prominenti. Avvicinandosi alle porte, gli studenti si trovavano presi da due istinti contrapposti. Il primo diceva che per uscire da una stanza bisogna spingere la porta, il secondo che, di fronte a grandi maniglie di legno fatte apposta per essere afferrate, bisogna tirare. Quelle porte erano un cattivo esempio architettonico perché violavano un principio psicologico molto semplice: la compatibilità stimolo-risposta. L’idea è che il segnale che si riceve (lo stimolo) deve essere compatibile con l’azione che si desidera stimolare. Se le due cose sono incompatibili, le prestazioni peggiorano e gli individui sbagliano. Di fronte a questi segnali incompatibili,i tempi di risposta rallentano e le percentuali di errore aumentano. Esempi: – grande cartello ottagonale rosso con bordo bianco e con scritto GO. La risposta (GO) è incompatibile con lo stimolo (cartello ortogonale rosso), associata invece a una risposta opposta (STOP). – Effetto Stroop: identificare il colore delle parole è semplice, ma se le parole sono nomi di colori che non corrispondono al colore, i tempi di risposta e gli errori aumentano. Il sistema impulsivo legge la parola in un minor tempo di quello che il sistema di individuazione dei colori impiega per identificare il colore del testo. Ergonomia → inizialmente sviluppata studiando le relazioni tra gli individui e i loro ambienti di lavoro L'ergonomia classica si occupa dell'interazione uomo-macchina. Si considerano caratteristiche antropometriche (es: postura) a confronto con gli aspetti fisici della macchina e del lavoro svolto (dimensioni, rumorosità, vibrazioni, altezza, pericolosità, fatica,..) Ergonomia classica = affronta solo i parametri fisici dell'hardware dell'interfaccia con l'operatore (muscoli, misura e raggio d'azione degli arti, caratteristiche dell'apparato scheletrico e diverse posture corporee dell'operatore). Ergonomia cognitiva = considera la mente e i processi cognitivi messi in atto per interagire con la macchina, spesso controllata tramite interfaccia. Realizzazione di oggetti user friendly, che permettono all'utente di eseguire un compito in modo naturale e semplice. In molti oggetti della vita quotidiana è possibile incorporare nel design i fattori umani (human factors – ergonomia). I designer devono tenere a mente che i loro oggetti verranno utilizzati da Umani, che si confrontano, ogni giorno, con una miriade di scelte e stimoli. Lo stesso principio vale per gli architetti delle scelte. Per fare ciò è necessaria una buona comprensione del comportamento degli Umani, soprattutto del funzionamento del loro sistema impulsivo. L’architettura delle scelte deve fare in modo che il sistema impulsivo degli Umani non rimanga confuso, e per fare ciò vedremo alcuni principi di fondo. OPZIONI DI DEFAULT L'opzione di default è l'opzione che prevale se si sceglie di non fare nulla. Di solito se il soggetto non fa nulla, non cambia nulla, cioè si mantiene lo status quo. Però alcuni macchinari pericolosi (seghe elettriche, tosaerba) sono dotati di comando “uomo presente” per sui si fermano se si molla la presa. Non tutte le opzioni di default vengono scelte in modo da aiutare o avvantaggiare chi sceglie. Alle volte sono scelte per fare gli interessi di chi le stabilisce. Es: contratto con tacito rinnovo – può essere utile se obbligatorio (es. assicurazione automezzi). Alle volte l’architetto delle scelte può costringere gli individui a fare una propria scelta. Questo approccio è detto “obbligo di scelta” o “dovere di scelta”. Bisogna però considerare due aspetti dell'approccio dell'obbligo di scelta: – per gli Umani spesso è una vera seccatura: meglio quindi avere una buona opzione di default; Quando la scelta è complicata e difficile, gli individui potrebbero gradire molto una ragionevole opzione di default. – In secondo luogo, l'obbligo di scelta è generalmente indicato per le decisioni semplici di tipo dicotomico, ma non per le scelte più complesse. Per esempio, nell'installazione di un software, molti utenti non vogliono leggere un manuale incomprensibile per decidere quali impostazioni scegliere. METTERE IN CONTO L'ERRORE In un sistema ben progettato è previsto che gli utilizzatori, in quanto umani, facciano errori e il sistema è progettato per cercare di ovviare a tali errori comuni e prevedibili. Vi sono numerosi esempi concreti di sistemi progettati con queste caratteristiche: – in alcune metropolitane il biglietto può essere inserito in qualsiasi verso nel lettore – automobile ( segnali d'avviso per carburante/olio che sta terminando o per cinture di sicurezza non allacciate; tappo del carburante legato al serbatoio da una linguetta di plastica; beccuccio erogazione per diversi tipi di carburante..) – medicina (beccucci e connettori che differiscono da un farmaco all'altro) – bancomat → errore post-completamento = quando si completa una mansione principale si tendono a dimenticare gli aspetti inerenti i passi precedenti. Una soluzione potrebbe essere un funzione di forzatura (forcing function) che obbliga l'utente a fare qualcosa prima di poter ottenere ciò che vuole, per esempio per ritirare i contanti bisogna prima rimuovere la carta, così non ci si dimenticherà di prenderla. – posologia dei medicinali per migliorare l'adesione alle cure Se farmaco da assumere regolarmente, meglio che sia assunto una volta al giorno, preferibilmente al mattino. In questo modo diventa un’abitudine, e le abitudini sono controllate dal sistema impulsivo. Es: la pillola anticoncezionale va assunta una volta al giorno per 3 settimane poi interrotta per una settimana. Ma, per rendere automatico il processo, blister da 28 pillole, 21 con principio attivo, 7 placebo. DARE UN FEEDBACK Il modo più efficace per aiutare gli Umani a eseguire meglio le mansioni è dare loro un feedback. I sistemi ben congegnati fanno sapere agli utilizzatori quando agiscono correttamente e quando commettono errori. Es: le fotocamere digitali che danno un anteprima della foto scattata, o il feedback di tipo di avvertimento,come quando i pc ci avvisano che la batteria si sta per scaricare. Nel progettare i sistemi di allarme bisogna stare attenti a no dare troppi avvertimenti che poi verrebbero ignorati. COMPRENDERE LE MAPPATURE La relazione tra scelta e benessere è detta mappatura. Nel mettere a confronto le diverse opzioni bisogna fare alcune scelte di compromesso. Un buon sistema di architettura delle scelte aiuta gli individui a perfezionare la propria capacità di mappare le decisioni e dunque a scegliere le opzioni che possono accrescere il loro benessere. Per fare questo un architetto delle scelte può cercare di rendere più comprensibili le informazioni sulle diverse opzioni, trasformando i dati numerici in unità che si traducano più facilmente in un uso effettivo. → se compro alcune mele per preparare un succo, è utile sapere che ci vogliono circa tre mele per ottenere un bicchiere di succo. STRUTTURARE LE SCELTE COMPLESSE Nell’effettuare le proprie scelte le persone adottano strategie differenti a seconda del numero e della complessità delle opzioni disponibili. Quando ci si trova di fronte a un piccolo numero di alternative comprensibili si ha la tendenza a esaminare tutti gli attributi di tutte le alternative, facendo ove necessario scelte di compromesso. Quando l’insieme delle possibili scelte si fa molto grande bisogna usare strategie differenti e questo può creare problemi. – strategia compensativa = l’alto valore di un attributo può compensare il basso valore di un altro. – strategia dell' “eliminazione per aspetti” = individuare le caratteristiche importanti e stabilire una soglia massima,quindi eliminare le alternative che non soddisfano questi requisiti, il processo si ripete attributo per attributo. → in una strategia di semplificazione di questo tipo, le alternative che non soddisfano i requisiti minimi prestabiliti vengono scartate – il filtraggio collaborativo è un tentativo di risolvere un problema di architettura delle scelte, sapendo cosa è gradito alle persone con gusti simili ai propri ci sentiamo più sicuri nello scegliere un prodotto che non si conosce in quanto apprezzato dagli altri, il filtraggio collaborativo per molti agevola le scelte difficili. Gli architetti delle scelte sanno che è positivo pungolare gli individui verso direzioni che potrebbero non scegliere automaticamente. Strutturare le scelte qualche volta significa aiutare gli individui ad apprendere, in modo che possano, successivamente, scegliere meglio da soli. INCENTIVI Gli architetti dotati di buon senso daranno i giusti incentivi alle persone giuste. CAP 11 – AUMENTARE LE DONAZIONI DI ORGANI Dopo i primi problemi di rigetto, il primo trapianto di organi concluso con successo è stato effettuato nel 1954, quando un uomo offrì un rene al fratello gemello (trapianto da donatore vivente). Nel 1962 avvenne il primo trapianto di reni da un donatore deceduto. La maggior parte dei trapianti avviene oggi da donatori defunti (reni, cuore, fegato, polmoni, pancreas, intestino, cornee). Da vivente è possibile donare un rene (si può vivere con un solo rene) e parte del fegato (che si rigenera). La domanda di organi è di gran lunga superiore all’offerta e molte persone sono in lista d’attesa. Molti dei pazienti in lista d’attesa muoiono prima che sia possibile un trapianto. La fonte principale di organi sono i pazienti dichiarati in stato di “morte cerebrale”, che hanno cioè sofferto di una perdita irreversibile di tutte le funzioni del cervello e vengono mantenuti in vita con i respiratori. Negli Stati Uniti ogni anno vi sono 12.000 - 15.000 pazienti in questa condizione. Ma meno della metà diventa donatore. L’ostacolo principale all’aumento delle donazioni di organi è la necessità di ottenere il consenso dei membri della famiglia del defunto. Una buona regola di default potrebbe aumentare il numero di organi disponibili? Consideriamo i possibili approcci: – consenso esplicito Con il consenso esplicito, chi vuole diventare donatore deve fare una serie di passi concreti per manifestare la propria volontà. Il problema è che molte persone, pur essendo disposte a donare gli organi, non fanno quanto serve per dare il proprio consenso. In uno studio in Iowa (USA), il 97% degli intervistati si è dichiarato favorevole al trapianto di organi. Ma solo il 43% di loro aveva barrato la casella dell’assenso all’espianto sulla propria patente di guida – espianto di routine L’approccio più aggressivo è chiamato l’espianto di routine, nel quale lo stato può espiantare gli organi dei cittadini senza chiedere il permesso a nessuno. Sebbene estremo, consentirebbe di salvare vite umane senza interferire nell’esistenza di quante hanno ancora una qualche prospettiva di vita. Questo approccio non viene solitamente adottato, ma viene ammesso in alcune giurisdizioni per le cornee. Molti si oppongono perché viola il principio dell’autodeterminazione, cioè che, entro certi limiti, le persone dovrebbero essere in grado di disporre autonomamente del proprio corpo. – consenso presunto Un approccio libertario è invece quello del consenso presunto, che tutela la libertà di scelta come il consenso esplicito, ma inverte la regola di default. Si presume che tutti i cittadini siano donatori consenzienti, chi lo desidera può registrare agevolmente il rifiuto di donare organi. Esperimento di Johnson e Goldstein (2003): usando un sondaggio online hanno chiesto a un campione di individui, con diverse formulazioni, se fossero disponibili a diventare donatori di organi. Tre scenari con diversi default: – consenso esplicito: default non donatore – consenso presunto: default donatore – scenario neutro: obbligo di scelta In tutti e tre i casi, i partecipanti possono confermare o cambiare il loro status. Risultati: – consenso esplicito (default non donatore): il 42% si registra come donatore – consenso presunto (default donatore): il 18% si registra come non donatore (l’82% rimane donatore) – scenario neutro (obbligo di scelta): il 21% sceglie di non donare, il 79% sceglie di diventare donatore L'opzione di default ha un'importanza rilevante. Se si adotta come opzione di default il consenso presunto vi saranno molti più cittadini che avranno dato l'assenso a diventare donatori (es: in Austria il 99%. In Germania dove si usa il consenso esplicito solo il 12% ha dato l'assenso a diventare donatore). ALCUNE COMPLESSITÀ Es. risparmiare soldi per la pensione vs. usarli adesso Ci immaginiamo molti modi per usarli adesso, con immagini mentali molto più ricche mentre l’idea della pensione è molto vaga, sfocata e priva di dettagli. Arricchire di dettagli la rappresentazione mentale del futuro può aiutare a ridurre le differenze tra decisioni per il presente e per il futuro. Ad esempio, pensare a come si sarà fisicamente, con chi si vivrà, dove, ecc... Nota: Questi sono “trucchetti marginali” aiutano ma non contrastano completamente la tendenza (molto forte) a pensare che l’essere qui e ora è certo, mentre esserci in futuro è incerto => adesso è più importante di dopo. Come arricchire le rappresentazioni mentali? Con la simulazione... Prospettiva temporale: io presente e io futuro e commitment devices Daniel Goldstein = studioso della presa di decisione, specialmente in ambito economico e sociale. Si occupa principalmente di come ci si possa dare i giusti incentivi, promemoria e regole di massima per fare scelte intelligenti a lungo termine piuttosto che scelte dettate dal beneficio a breve termine. Legarsi all’albero maestro della nave (Ulisse) → il più antico esempio di commitment device (“sistema per riuscire”). Commitment = impegno, promessa; device = congegno, dispositivo, espediente, stratagemma. Commitment device -> un modo per prendere una decisione a mente fredda e farci mantenere il proposito deciso a mente fredda, invece che farci guidare delle emozioni del momento. Ci sono due sé quando si parla di tentazioni: • Io presente -> gratifica immediata • Io futuro -> benessere futuro Perché abbiamo bisogno di commitment devices (cioè di strumenti o stratagemmi che ci aiutino a farci mantenere un impegno o una promessa)? 1) Perché resistere alla tentazione è difficile → Mancanza di auto-disciplina per rispettare gli obiettivi 2) Perché la battaglia tra Io presente e futuro è iniqua Esempi di commitment devices: – legarsi all’albero maestro per costringersi a non reagire alle sirene ma riuscire a sentirle. – sveglie nascoste, lontano dal letto o che costringono ad alzarsi per spegnerle, es. con ruote o con elica. – non comprare e non tenere a casa “cibo spazzatura”, in modo da evitare la tentazione di mangiarlo. – tenere invece cibo sano e fresco, specialmente frutta e verdura come snack. – forme di “prevenzione” di spesa: prelievo di contanti settimanale e uso solo quei contanti, congelare la carta di credito per evitare spese “impulsive” specialmente via internet. Mentre i precedenti commitment devices riguardavano metodi per allontanare le tentazioni, altri usano invece ricompense e/o punizioni per avere raggiunto o meno gli obiettivi preposti. Es. scrivere 5 pagine al giorno o “perdere” 5 dollari. I commitment devices però hanno 2 problemi: 1) sono dei continui promemoria della mancanza di autocontrollo o autodisciplina. Usarli ci convince che senza di essi non saremmo in grado di fare quelle cose. Se si presenta una situazione simile ma per la quale non abbiamo un commitment device in atto, è più facile cadere in tentazione. “L’autodisciplina è come un muscolo più si esercita e più si rafforza” 2) si possono sempre trovare scuse o usare trucchetti per “disattivarli”, cioè giustificazioni per non applicarli o eccezioni alla regola. Ad esempio, “scrivere 5 pagine al giorno - oggi la regola non vale perché ho una presentazione importante, poi delle interviste e il ricevimento, dopo il quale sarò un po’ brillo, quindi oggi la regola di scrivere 5 pagine non vale” Altri modi per cambiare l’atteggiamento dell’ Io presente nei confronti dell’Io futuro Interesse speciale per l’ambito finanziario. Molte persone non risparmiano abbastanza per il futuro, e quando andranno in pensione non saranno in grado di mantenere lo stesso standard di vita che avevano prima. Possiamo ignorare i nostro io futuri per problemi nel credere o nell'immaginare. Potremmo non credere di diventare vecchi o non essere in grado di immaginare di diventare vecchi. Può sembrare ridicolo (lo sappiamo che invecchieremo) ma come abbiamo già visto sapere e credere non sono la stessa cosa. => Usiamo i computer per assistere l’immaginazione delle persone e aiutarle ad immaginare il loro futuro.
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