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Oliver Cromwell - Sintesi, Dispense di Storia

Sintesi riguardante Oliver Cromwell e le sue maggiori imprese.

Tipologia: Dispense

2020/2021

In vendita dal 15/03/2021

Daniele-Trutti
Daniele-Trutti 🇮🇹

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Scarica Oliver Cromwell - Sintesi e più Dispense in PDF di Storia solo su Docsity! Nel corso del XVI secolo la monarchia, con Elisabetta I, aveva tentato di ridurre l’importanza del Parlamento, infatti lei convocò solo tre sessioni parlamentari in 44 anni. Tuttavia, Elisabetta era estremamente carismatica e incarnava il nazionalismo religioso inglese, per questo i suoi successori dovettero pagare il conto politico dell’esaltazione di Elisabetta. Giacomo I (1603-1625) successore di Elisabetta tentò di governare da monarca assoluto, ritenendosi il vicario di Dio in terra, sosteneva di non essere in alcuna maniera vincolato alle leggi e avere la più completa libertà in campo dell’imposizione fiscale. Per questo Giacomo risultò sempre più intollerabile agli occhi dei gentiluomini di campagna e degli aristocratici -> contro di lui si formò uno schieramento di forze politiche e religiose. Carlo I (1625-1649) successore di Giacomo, tentò anche lui di governare da monarca assoluto, pertanto nel 1628 i Comuni elaborarono una “Petizione dei diritti” nella quale, richiamandosi alla Magna Charta (1215), ricordavano che il sovrano non poteva istituire tasse senza il consenso del Parlamento e che non poteva condannare a morte un cittadino senza un processo regolare. Il re ignorò del tutto le richieste dei parlamentari e non convocando più le camere per undici anni, continuò a imporre tasse come la “Ship Money” (1636) che estese a tutto il regno e la facendola valere anche in tempo di pace. (originariamente era una tassa imposta alle città costiere in tempo di guerra per sostenere la difesa marittima). Nel 1640 Carlo provò a trasferire in Scozia il modello ecclesiastico anglicano ma subì una pesante sconfitta, pertanto dovette convocare il Parlamento che obbligò il re a firmare il “Triennial Act” (obbligo di convocare il Parlamento almeno ogni tre anni), a rendere illegale la “Ship Money” e ad abolire la censura sulla stampa. Nel 1641 scoppiò in Irlanda una violenta rivolta cattolica -> problema del controllo delle forze armate del re. Nel 1642 Carlo I tentò di arrestare i cinque membri più prestigiosi della Camera dei Comuni, tutti di credo puritano -> in Parlamento e in tutto il Paese si diffuse un’atmosfera di fanatismo religioso sempre più esasperato. Il 23 ottobre 1642 iniziò la guerra civile tra l’esercito disposto dal Parlamento e quello comandato dal re che aveva avuto l’appoggio di molti aristocratici e una parte della gentry (piccola nobiltà). Situazione di stallo fino al 1644 quando Cromwell, un Parlamentare incaricato di organizzare alcuni reggimenti di cavalleria, decise di procedere a un sistema di reclutamento del tutto nuovo: fissò una paga elevata, pretese disciplina severa e rigorosa, oltre che la cessazione della pratica del saccheggio. Con l’alta paga attirò alle armi anche persone di ceto più elevato dei poveri braccianti e disoccupati ma la novità più rivoluzionaria fu quella di assicurarsi che i propri soldati fossero fermamente convinti della giustizia della causa per cui combattevano -> appello ai puritani più radicali convinti che fosse una guerra santa. Su queste basi, Cromwell costituì gli “Ironsides”, un contingente armato che ebbe un ruolo fondamentale nella battaglia di Marston Moor (1644). Nel 1645 il Parlamento decise di riformare il proprio esercito sull’esempio degli Ironsides, nacque così la New Model Army. Battaglia decisiva a Naseby (1645): seguirono dissensi tra i vincitori su come procedere al governo: Due partiti: i “cavalieri” che non volevano procedere con significative riforme dell’assetto dello Stato e della società inglese e si erano solamente opposti all’assolutismo del re e alla Chiesa anglicana. Erano quindi disponibili a trovare un accordo con il re e reintegrarlo nella sua posizione con degli accordi con il Parlamento, in ambito religioso invece non ammettevano tolleranza religiosa al di fuori della Chiesa di Stato riformata. I “livellatori” (1646) sostenevano il principio della sovranità popolare, rifiutavano la monarchia e proposero di trasformare l’Inghilterra in una repubblica, in ambito politico chiedevano quindi la democrazia e il
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