Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

opera nazionale maternità ed infanzia, Appunti di Storia

storia per quinta superiore, lo avevo fatto in occasione di una presentazione in classe

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 05/04/2021

Salwanocap
Salwanocap 🇮🇹

2 documenti

1 / 4

Toggle sidebar

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica opera nazionale maternità ed infanzia e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! OPERA NAZIONALE MATERNITA’ ED INFANZIA L'Opera nazionale maternità e infanzia (conosciuta anche con l'acronimo ONMI), è stata un ente assistenziale italiano fondato nel 1925 allo scopo di proteggere e tutelare madri e bambini in difficoltà. L'Opera è stata sciolta nel 1975. ORIGINI L’ONMI viene fondato il 10 dicembre 1925 attraverso una legge che costituisce ( per la prima volta nella storia italiana) un ente parastatale finalizzato all'assistenza sociale della maternità e dell'infanzia. Con l'avvento del regime fascista nel 1922 e il seguente instaurarsi della dittatura a partire dal gennaio 1925, si dà corpo al progetto della cosiddetta battaglia demografica: una serie di interventi, tra i quali è prevista la costituzione dell'ONMI, tesi a debellare i tassi di mortalità infantile, drammaticamente alti in Italia, e portare di conseguenza a una crescita quantitativa della popolazione. Questa battaglia demografica seguiva il principio di “numero come potenza”, più volte citato dallo stesso Mussolini che puntava all’aumento delle nascite per garantire forza militare e forza lavoro in Italia. Vengono quindi proibiti i metodi contraccettivi e la possibilità di aborto, misure sostenute anche dalla Chiesa Cattolica. Il 26 maggio 1927 pronunciò alla Camera dei Deputati il discorso con cui dava il via alla battaglia dell’incremento demografico. Per incoraggiare gli Italiani a fare figli utilizzò tutte le armi a sua disposizione: aiuti alle famiglie, assegni familiari, assicurazioni di maternità e assistenza sanitaria, proibizione di ogni pratica contraccettiva e l’istituzione della tassa sul celibato, un’imposta che riguardava tutti gli uomini non sposati di età compresa tra i 25 e i 66 anni. Il contributo annuale, che variava a seconda dell’età e del reddito del soggetto, veniva poi devoluto all’OMNI che si occupava anche di ragazze madri assicurando loro assistenza prima e dopo il parto, garantendo un lavoro e provvedendo a un sostegno di carattere economico e alimentare. STRUTTURA L'Opera è amministrata da un consiglio centrale, con sede a Roma, che dirige e coordina le attività delle istituzioni minori, diffuse in modo capillare sul territorio nazionale. Al momento del suo affermarsi, l'ONMI si trova a fare i conti con una rete di tradizioni ben radicate in ambito locale: esistono già organismi, prevalentemente privati o religiosi che si occupano di dare sostegno o alloggio a madri e bambini in situazioni di estrema difficoltà. La novità rappresentata dall'ONMI è quindi il tentativo di passaggio da forme di beneficenza privata alla formula di assistenza pubblica a carico dello Stato. FINALITA’ Nel novembre del 1925, poco prima della sua fondazione, un disegno di legge stabilisce che l'ONMI debba regolare questioni attinenti all'infanzia, quali: « la protezione e l'assistenza della maternità, la protezione dell'allattamento materno, l'igiene sociale della prima infanzia, la profilassi antitubercolare infantile, l'igiene scolastica, l'educazione fisica, la protezione igienica del fanciullo nel lavoro, la repressione degli abusi della patria potestà, la protezione sociale del fanciullo nella vita, la repressione degli abusi e dei delitti contro l'infanzia, l'educazione dei fanciulli anormali, l'assistenza e la protezione dei fanciulli materialmente o moralmente abbandonati, la prevenzione della mendicità, del vagabondaggio e della criminalità dei minorenni, la rieducazione dei fanciulli traviati, il trattamento delinquenti.» (Atti Parlamentari, Senato del Regno, Legisl. XXVII, Documenti, Disegni di legge e Relazioni, doc. N. 79.) Per quanto riguarda la donna, l'attenzione avrebbe dovuto concentrarsi su: «le funzioni della maternità: la gravidanza, il parto, il puerperio e l'allattamento [...] e l'infanzia la quale non si limita al tempo dell'allattamento e al secondo anno di vita, come si crede da alcuni, ma distinta dai fisiologi, nei tre periodi, prima, seconda e terza infanzia, si estende negli anni successivi all'età prescolastica e scolastica sino alla pubertà conclamata nella quale dall'adolescenza si entra nella giovinezza.» (Atti Parlamentari, Senato del Regno, Legisl. XXVII, Documenti, Disegni di legge e Relazioni, doc. N. 79-A.) Il personale dell’ONMI è quindi costituito da specialisti, quali pediatri, ostetriche e psicologi infantili. Per creare tale personale, che in principio scarseggiava, vengono resi obbligatori corsi di formazione per i laureati in medicina e le levatrici. L'ONMI promuove inoltre l'istituzione, a partire dal 1946, di centri medico-psicopedagogici, per seguire ragazzi con gravi anomalie psichiche. In breve, gli scopi principali dell'ente, sono:  la protezione igienica della maternità, tramite la diffusione di norme igieniche scarsamente diffuse, e soprattutto tramite la medicalizzazione del parto, che si afferma negli anni trenta;  la difesa morale e l’assistenza materiale di bambini e ragazzi fino alla maggiore età;  l'educazione alla maternità. L’obiettivo chiave dell’ente è costituire delle strutture volte a combattere la tubercolosi infantile, malattia molto diffusa nello Stato. Gli antibiotici,inoltre, scoperti intorno alla metà degli anni Trenta, rendono possibile la sconfitta - o quantomeno un maggiore controllo - di malattie fino a quel momento mortali, quali la polmonite, l'angina e la meningite. Le categorie degli assistibili Gli assistiti devono rispondere a precisi requisiti di reddito e di situazione familiare. L'ONMI interviene dove non sia presente una normale struttura familiare a tutela della madre e del bambino. Le donne che generalmente si rivolgono all'Opera sono:  gestanti, madri nubili o vedove;  gestanti e madri sposate, il cui marito non sia in grado di sostenere economicamente le spese connesse all'allevamento. Ricevono assistenza:  i bambini fino a 5 anni di età, provenienti da famiglie povere;  i bambini esposti all'abbandono: figli illegittimi (i cosiddetti figli di ignoto), frequentemente abbandonati alla pubblica carità In molti casi, l'assistenza si prolunga ben oltre il quinto anno d'età: fino a 21 anni in caso di genitori irreperibili, di orfani di guerra, di ragazzi dimessi da istituti o ritenuti anormali, maltrattati dalla famiglia o le cui famiglie venissero ritenute impreparate secondo i moderni principi di igiene, sanità e alimentazione.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved