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Orgoglio e Pregiudizio: Riassunto per capitoli, Appunti di Letteratura Inglese

Riassunto di ogni capitolo di Orgoglio e Pregiudizio - Jane Austen per il corso di Letteratura Inglese 1

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 13/07/2021

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4.3

(11)

13 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Orgoglio e Pregiudizio: Riassunto per capitoli e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Vol.I, cap. 1 (1) Netherfield Park, una tenuta vicino al paesino di Meryton, è stata finalmente affittata, ma quel che conta di più è che il nuovo arrivato è un giovanotto molto ricco, e per giunta scapolo. A Longbourn, la casa dove vivono i Bennet, l'emozione è grande. Mrs. Bennet non vede l'ora di piazzare al ricco scapolo una delle sue cinque figlie, ma trova qualche resistenza nel marito, poco disposto a darsi da fare e che rifiuta di fare la necessaria visita di cortesia al nuovo arrivato. La coppia sembra piuttosto male assortita: lui un miscuglio di indolenza e sarcasmo, lei poco intelligente, sempre pronta a invocare disturbi nervosi, e soprattutto iperattiva nel cercare marito alle figlie. Ma forse, in fin dei conti, ha ragione lei. Vol.I, cap. 2 (2) In realtà Mr. Bennet stava solo giocando, ed è uno dei primi a far visita a Mr. Bingley. Ma preferisce non dire niente a moglie e figlie, per sorprenderle all'improvviso con una rivelazione tanto inaspettata quanto gradita, in particolare all'ansiosa Mrs. Bennet. Subito dopo aver fatto il suo coup de theatre Mr. Bennet si sottrae alle estatiche considerazioni della moglie, e le donne della famiglia passano la serata cercando di indovinare quando lo scapolo d'oro avrebbe ricambiato la visita e quando sarebbe stato corretto invitarlo a pranzo. Vol.I, cap. 3 (3) Gli sforzi di moglie e figlie per riuscire a cavare qualcosa da Mr. Bennet circa Mr. Bingley sono vani, e ci si deve accontentare di notizie di seconda mano da parte di Mrs. Lucas, che racconta del giudizio assolutamente positivo del marito. Arriva però la prima delusione per Mrs. Bennet, già affaccendata, dopo aver mandato l'invito, nei preparativi del pranzo con Mr. Bingley: quest'ultimo è costretto infatti a rimandare per improvvisi impegni a Londra, che, in mancanza di informazioni più precise, danno voce a ipotesi sulla presunta organizzazione di una folta comitiva da portare al ballo. In realtà la sera della festa Mr. Bingley si presenta con le due sorelle, il marito della maggiore, e un amico, Mr. Darcy, un giovanotto che desta subito l'attenzione per la signorilità dei modi e per la rendita di cui gode, doppia rispetto a quella di Bingley. Darcy, però, scade subito nella considerazione generale, per l'altezzoso riserbo che dimostra, e tutti non fanno altro che denigrare lui e incensare il suo amico. Mrs. Bennet è una delle più pronte a parlarne male, soprattutto perché ha saputo che ha pesantemente snobbato Elizabeth, definendola "passabile" ma non certamente degna della sua attenzione. Le sei donne, tutte estremamente soddisfatte della serata, tornano a Longbourn, trovano Mr. Bennet ancora in piedi, e la moglie comincia a raccontargli i particolari della serata, ben presto bloccata, si fa per dire, dall'insofferenza del marito. Vol.I, cap. 4 (4) Rimaste sole, Jane confessa alla sorella che Bingley le piace molto, e che le piacciono anche le sue sorelle. Elizabeth è d'accordo con la prima parte, ma molto meno con la seconda, che attribuisce alla troppa bontà della sorella, sempre pronta a trovare in tutti un lato buono. I Bingley venivano dal nord dell'Inghilterra, lui aveva ereditato un patrimonio consistente, ma non si era ancora deciso a comprare una tenuta all'altezza della sua posizione, e le sorelle, ormai abituate alla vita elegante, preferivano dimenticare che la loro ricchezza era recente e proveniva dal commercio. Darcy e Bingley erano molto amici, ma nello stesso tempo avevano un carattere completamente opposto: tanto altezzoso e riservato il primo, quanto alla mano e disinvolto il secondo. Ma forse l'amicizia era rinsaldata proprio da questa profonda diversità. I giudizi sul ballo della comitiva di Netherfield non fanno che confermare i rispettivi caratteri: Bingley è entusiasta di tutto, in particolare di Miss Bennet, Darcy è disposto solo ad ammettere che la signorina è graziosa, anche se ride troppo. Le sorelle Bingley stanno in mezzo, e la loro tiepida approvazione fa sentire Mr. Bingley autorizzato ad approfondire quella conoscenza. Vol.I, cap. 5 (5) A poca distanza da Meryton vivono i Lucas, molto amici dei Bennet. Sir William, nominato cavaliere qualche tempo prima, si era ritirato dagli affari e si godeva il suo nuovo rango, la moglie era una controfigura di Mrs. Bennet e, tra le figlie, la maggiore, Charlotte, era amica intima di Elizabeth. Il mattino dopo il ballo le sorelle Lucas vanno dai Bennet, una visita obbligata e necessaria per spettegolare un po' sugli avvenimenti della sera precedente. Mrs. Bennet non perde occasione per evidenziare il favore di Mr. Bingley per Jane, mentre l'altro argomento "caldo" è naturalmente Mr. Darcy, oggetto, nonostante la debole difesa dalla sempre indulgente Jane, degli strali di Mrs. Bennet e del rammarico di Charlotte per il suo comportamento scortese verso Elizabeth. Nel corso della discussione non manca un sermoncino da parte di Mary, che comunque non sembra affatto fuori posto nel definire con acume la differenza tra vanità e orgoglio. Vol.I, cap. 6 (6) Le Bennet e le sorelle Bingley si scambiano le consuete visite di cortesia, ed Elizabeth continua a ritenerle persone sgradevoli. Nello stesso tempo, via via che la frequentazione tra Bingley e Jane va avanti, si rende sempre più conto della loro reciproca simpatia e ne parla con l'amica Charlotte. Quest'ultima si dichiara d'accordo, ma ritiene che Jane debba essere un po' più esplicita nel dimostrare il proprio affetto, altrimenti Bingley potrebbe sfuggirle. Elizabeth difende il riserbo della sorella e, tutta presa dallo studio di questo rapporto, non si accorge che Darcy sta incominciando a interessarsi a lei. Quest'ultimo si era man mano ricreduto, rispetto al quasi sprezzante giudizio del primo ballo, e, con la cautela che lo contraddistingue, aveva cominciato ad ascoltare le conversazioni di lei con altre persone. Proprio accorgendosi di questo, e senza nemmeno immaginare la verità, Elizabeth, a un ricevimento da Sir Lucas, se ne chiede il motivo, e mentre ne sta parlando con Charlotte Lucas l'arrivo di lui le permette di stuzzicarlo un po' con domande oblique. Arriva il momento delle consuete esibizioni musicali, che vedono impegnate prima Elizabeth, disinvolta e spontanea, e poi la sorella Mary, più brava ma troppo rigida e presuntuosa per piacere quanto la sorella. Mr. Darcy, nel frattempo, è intento a riflettere su quel suo strano interesse per una ragazza senz'altro di rango inferiore al suo, ma che sta cominciando a trovare attraente sia nel fisico che nella mente; le sue riflessioni sono interrotte da Miss Bingley, che, una volta saputo il nome di colei che le ha provocate, si lancia in pungenti battute di spirito, accolte con sovrana indifferenza da Darcy. Vol.I, cap. 7 (7) I Bennet godevano di una rendita discreta, inficiata però da un vincolo che, in mancanza di figli maschi, la destinava, alla morte di Mr. Bennet, a un lontano parente. La moglie aveva avuto una dote considerevole, considerando la sua posizione sociale (era figlia di un avvocato e aveva una sorella, moglie di un impiegato del padre che ne aveva preso il posto, e un fratello commerciante a Londra), che però non poteva certo garantire un avvenire alle figlie, se non si fossero sposate. Il villaggio di Longbourn era ad appena un miglio da Meryton, e le sorelle Bennet, in particolare le due minori, facevano spesso una passeggiata per andare a trovare la zia e per cercare un po' di svago girando per negozi. In quel periodo la novità era l'arrivo di un reggimento della milizia, con ufficiali le cui divise facevano impazzire Catherine e Lydia. Una mattina, mentre il padre si lascia andare a complimenti poco lusinghieri nei confronti delle due Vol. I, cap. 12 (12) Le sorelle Bennet decidono di comune accordo che è ormai tempo di tornare a casa. Elizabeth scrive alla madre di mandar loro la carrozza, ma Mrs. Bennet, assolutamente restia a quel ritorno che considera affrettato, nega di poterne disporre e suggerisce alle figlie di restare ancora qualche giorno a Netherfield. Ma sia Jane che Elizabeth sono decide ad andarsene e, dopo aver chiesto a Mr. Bingley di poter usare la sua carrozza, accettano solo di differire la partenza di un giorno. La domenica, perciò, avviene la separazione; Miss Bingley è ben felice di essersi liberata della rivale e Darcy, ormai fortemente preoccupato per quell'attrazione che non riesce a controllare a dovere, e bene attento a non far trapelare nulla della sua ammirazione per Elizabeth, non lo è di meno. L'unico a essere veramente dispiaciuto è naturalmente Bingley. Le sorelle sono accolte da una madre indispettita per quel ritorno anticipato e da un padre lieto di poter nuovamente contare su qualche conversazione sensata. Mary è come sempre intenta ai suoi studi e le due sorelle minori non parlano d'altro che degli ufficiali che stanno movimentando la vita sociale di Meryton. Vol.I, cap. 13 (13) Un mattino, mentre la famiglia è a colazione, Mr. Bennet annuncia l'arrivo in quello stesso giorno di Mr. Collins, un suo parente e, soprattutto, l'intestatario del vincolo che grava sulla proprietà di Longbourn. La lettera del futuro erede è molto solenne, pomposa e piena di auto compiacimento per la propria posizione di pastore sotto il patrocinio della ricca Lady Catherine de Bourgh. Mr. Bennet, che non aveva mai visto prima il cugino a causa di dissapori con il padre di questi, ormai defunto, pregusta, spalleggiato da Elizabeth, il divertimento che proverà nel conoscere un individuo del genere, mentre la moglie, inizialmente molto maldisposta verso quello che ritiene un usurpatore, si ammorbidisce sentendo che quell'individuo così detestato esprime il desiderio di risarcire in qualche modo le sue figlie dall'inevitabile perdita della proprietà del padre. Mr. Collins arriva in perfetto orario per quella che, come preannunciato nella lettera, sarà una visita di due settimane, e l'unica a prestargli attenzione e a cominciare a interessarsi ai suoi progetti sulla famiglia di Longbourn è naturalmente Mrs. Bennet. Vol.I, cap. 14 (14) Durante il primo pranzo con Mr. Collins i Bennet hanno modo di essere ampiamente informati su Lady Catherine de Bourgh e sulla figlia, entrambi modelli di perfezione. Mr. Bennet vede pienamente confermate le sue previsioni sul cugino, anche se l'unica con la quale può condividere il suo divertimento è Elizabeth. Dopo il pranzo e la pausa per il tè, Mr. Collins è invitato a leggere qualcosa alle signore e, non prima di aver proclamato la sua antipatia per i romanzi, sceglie un libro di sermoni, provocando lo sconcerto delle due Bennet più giovani. Lydia lo interrompe quasi subito, le sorelle maggiori e la madre cercano di zittirla, ma Mr. Collins, ormai offeso da quella mancanza di rispetto, ma ancora estremamente ossequioso nel negarlo, declina l'offerta di leggere ancora e propone a Mr. Bennet una partita a carte. Vol.I, cap. 15 (15) Mr. Collins, un uomo poco intelligente, i cui sentimenti erano equamente divisi tra l'alta considerazione di se stesso, l'umiltà verso chi riteneva più in alto di lui e la boria nei confronti degli altri, si sentiva in dovere, dopo aver ottenuto per caso la tranquillità economica grazie al beneficio concessogli da Lady de Bourgh, di cercarsi una moglie, e aveva pensato che la cosa migliore sarebbe stata sceglierla tra le figlie di Mr. Bennet, cosa che gli avrebbe anche permesso di fare ammenda per quell'eredità sottratta alla famiglia. Il suo rispetto per le precedenze gli aveva suggerito di puntare sulla maggiore, ma dato che, in un colloquio mattutino, Mrs. Bennet aveva accennato con delicatezza a un probabile prossimo fidanzamento di quest'ultima, non aveva avuto nessuna obiezione a rivolgere le sue attenzioni a Elizabeth, la naturale seconda scelta dopo la sorella. Dopo questo colloquio con Mrs. Bennet, Mr. Collins viene invitato ad accompagnare le cugine nella passeggiata a Meryton, dove Lydia aveva detto di voler andare per raccogliere le ultime notizie dalla zia Phillips. Appena arrivati l'attenzione di tutti, ma in particolare delle due sorelle minori, viene attratta da un bel gentiluomo che passeggia insieme a uno degli ufficiali. Fatte le presentazioni, si viene a sapere che il nuovo arrivato, Mr. Wickham, sarà uno dei nuovi ufficiali del reggimento. Proprio durante questi convenevoli arrivano a cavallo Bingley e Darcy, in procinto di recarsi a Longbourn per avere notizie di Jane. A Elizabeth non sfugge il gelido comportamento di Darcy e Wickham non appena riconosciutisi l'un l'altro. I due nuovi arrivati se ne vanno, e il resto della compagnia si avvia da Mrs. Phillips, dove i due gentiluomini si accomiatano. La zia accoglie molto gentilmente Mr. Collins, che non tralascia di esibirsi nei consueti eccessi di scuse e complimenti, e invita tutti da lei per la serata del giorno successivo, promettendo di invitare anche Mr. Wickham oltre, naturalmente, ad altri ufficiali. Durante il ritorno Elizabeth racconta a Jane dello strano comportamento da lei notato nei due signori, ed entrambe restano con la curiosità di saperne di più. Vol.I, cap. 16 (16) Il giorno dopo le ragazze Bennet, accompagnate da Mr. Collins, vanno al ricevimento dagli zii Phillips. Dopo una breve attesa, riempita dalle solite chiacchiere di Mr. Collins, che trova una cortese ascoltatrice in Mrs. Phillips, arrivano gli ufficiali e Mr. Wickham, che attrae subito l'attenzione di tutte le signore presenti, La fortunata a essere prescelta è Elizabeth, curiosa di sapere qualcosa di più di quello strano incontro tra lui e Darcy, ma anche consapevole di non poter fare la prima mossa. Dopo gli usuali convenevoli sul tempo, è Wickham a rompere il ghiaccio, con grande gioia di Elizabeth. Il suo racconto è molto particolareggiato, e così Elizabeth viene a sapere che Wickham, figlio dell'amministratore di Pemberley e molto amato dal padre di Darcy, è stato trattato in modo ignobile dal figlio, che, con un pretesto formale, si è rifiutato di onorare le ultime volontà del padre e ha privato il suo compagno d'infanzia del beneficio ecclesiastico promessogli. Elizabeth rimane scandalizzata dal comportamento di Darcy, anche se in un certo senso conferma l'antipatia per lui provata sin dal primo incontro. Uno dei soliti accenni di Mr. Collins a Lady Catherine, colto da Wickham, dà modo a quest'ultimo di informare Elizabeth che la benefattrice del cugino è anche zia di Darcy, e che l'unica figlia della nobildonna è destinata da tempo al cugino. Elizabeth è molto colpita da Wickham, sia per l'aspetto elegante e attraente, sia per l'abilità e l'affabilità di conversatore, e torna a casa la sera con la testa piena di lui. Vol.I, cap. 17 (17) Il giorno successivo Elizabeth racconta a Jane il colloquio avuto con Wickham, e la sorella, sempre candida e pronta a difendere tutti, non riesce a credere a una tale malvagità da parte di Darcy, e preferisce attribuire tutto a un equivoco, mentre Elizabeth rimane certa delle ragioni di Wickham. Le due sorelle sono interrotte dall'arrivo dei Bingley, che portano personalmente l'invito per un ballo a Netherfield il martedì successivo. Tutti sono entusiasti, perfino Mr. Collins, che dichiara di non essere affatto contrario a quell'innocente divertimento e, anzi, chiede a Elizabeth la concessione dei primi due giri di danza. Elizabeth, che già pregustava quei balli, e anche i successivi, con Wickham, è costretta ad accettare a malincuore e, quel che è peggio, comincia ad accorgersi delle continue cortesie del cugino e a sospettare che sia proprio lei la prescelta per diventare sua moglie, sospetto che diventa man mano certezza, anche perché non può fare a meno di cogliere le allusioni in proposito della madre, naturalmente felicissima di vedere all'orizzonte una seconda figlia sposata. I giorni successivi sono piovosi, nessuno può muoversi da Longbourn e tutti sono in impaziente attesa del ballo del martedì. Vol.I, cap. 18 (18) Elizabeth arriva a Netherfield per il ballo certa di incontrare Wickham, ma resta subito delusa: Wickham non c'è, ha preferito un viaggio diplomatico a Londra, per evitare di incontrare Darcy. A questa delusione si aggiunge la sofferenza di dover ballare i primi due giri di danza con Mr. Collins, un ballerino non certo impeccabile. Dopo aver ballato con un ufficiale, Elizabeth ha la sorpresa di essere invitata da Darcy, e non ha la presenza di spirito di inventare una scusa per rifiutare. Durante il ballo cerca di stuzzicarlo, e dopo qualche innocua schermaglia si azzarda a menzionare Wickham, ottenendo subito un suo gelido commento. Durante il ballo vengono brevemente interrotti da Sir Lucas, che si lascia sfuggire un accenno a un probabile prossimo evento, rivolgendo lo sguardo a Jane e Bingley, e Darcy sembra essere colpito da questa allusione. Terminato il ballo con Darcy, Elizabeth viene avvicinata da Miss Bingley, che la mette in guardia nei confronti di Wickham con argomenti pretestuosi e senza poter affermare nulla di concreto sui suoi rapporti con Darcy. Elizabeth resta perciò convinta della giustezza dei suoi giudizi precedenti, anche quando Jane le rivela che Mr. Bingley è pronto a farsi garante della correttezza di Darcy. Le due sorelle sono interrotte da Mr. Collins che, avendo saputo per caso che Mr. Darcy è il nipote di Lady Catherine de Bourgh è in procinto di rivolgersi all'augusto personaggio per porgere i propri omaggi, e non si lascia convincere a desistere nemmeno dalle parole di Elizabeth, che gli fa presente la sconvenienza di un comportamento del genere, non essendo lui mai stato presentato a Darcy. La serata si avvia a diventare un vero tormento per Elizabeth; l'unico sollievo è la vista di Bingley e della sorella, sempre insieme, ma quanto al resto della famiglia, la madre sembra voler proclamare ai quattro venti la propria soddisfazione nel vedere la figlia maggiore ormai prossima a un ottimo matrimonio, comportamento che provoca il silenzioso disprezzo di Darcy, la sorella Mary si esibisce al pianoforte e nel canto con ben magri risultato, il cugino continua nei suoi sproloqui ridicoli e pomposi, e lei non può fare altro che assistere con impotente vergogna a quelle esibizioni. Arriva finalmente l'ora di andarsene, e la madre non si lascia scappare l'occasione di essere l'ultima a lasciare Netherfield, non senza aver pressantemente invitato a pranzo i Bingley. Durante il viaggio di ritorno i suoi pensieri sono dominati da Jane, senza tralasciare però l'ormai certa proposta di matrimonio di Mr. Collins a Elizabeth. Vol.I, cap. 19 (19) Il giorno successivo i timori di Elizabeth si avverano: Mr. Collins, non senza aver prima chiesto cerimoniosamente alla madre di avere l'onore di un colloquio con la sua seconda figlia, fa la sua proposta di matrimonio. Dopo essere stata costretta ad ascoltare il pomposo e ridicolo eloquio del cugino, che nemmeno in questa circostanza si risparmia ampie citazioni della sua nobile benefattrice, Elizabeth rifiuta recisamente, ma scopre subito come ci voglia ben altro per incrinare la granitica sicurezza del pretendente. Mr. Collins attribuisce quel rifiuto, e altri che seguono, alle ben note abitudini delle donne eleganti, che ritengono loro dovere lasciare nell'incertezza il loro corteggiatore, ma hanno come fine ultimo quello di accettarlo senza riserve, anche perché non riesce proprio a capire come una signorina con una dote così esigua possa rifiutare un ottimo partito come lui si sente di essere. Elizabeth, per quanto si sforzi, non riesce a fargli considerare sincero il suo rifiuto, e alla fine non le resta altro da fare ragazzo, in effetti, l'erede del vecchio e stimato Mr. Darcy non godeva di molte simpatie, ed era considerato dai più orgoglioso e di animo cattivo. Vol. II ca 26 Alla prima occasione utile, la zia mette in guardia Elizabeth sull'imprudenza di quell'attaccamento a Wickham, e la nipote, pur senza negarlo o fare promesse, si dice pronta a fare uso di tutto il buonsenso possibile. Mr. Collins torna nell'Hertfordshire per le nozze e, il giorno prima, Charlotte va a salutare i Bennet e prega Elizabeth di andarla presto a trovare, approfittando del fatto che Sir William e la figlia Maria andranno a Hunsford a marzo. Elizabeth promette di scrivere e di fare quella visita, ma dentro di sé è consapevole che la vecchia intimità con l'amica è ormai perduta. Le lettere di Jane da Londra sono sconfortanti; dopo una visita a Caroline Bingley lei si aspettava di essere presto ricambiata, ma passano due settimane prima che Miss Bingley si faccia vedere, ed è un incontro che mette definitivamente Jane davanti alla cruda verità: Caroline è fredda e scostante, le fa capire che il fratello sa della sua presenza a Londra, ma che è troppo occupato a fare la corte a Miss Darcy, e Jane non può fare altro che prenderne atto. Elizabeth è addolorata per la sorella, ma in un certo senso è anche lieta che finalmente Jane abbia aperto gli occhi sull'amicizia con Miss Bingley. In risposta a una lettera della zia Gardiner, Elizabeth la informa che il problema Wickham è ormai risolto: lui ha trovato una signorina con un discreto patrimonio a cui fare la corte, e lei ha accolto la notizia senza soffrire troppo, segno che se innamoramento c'era stato, era di certo molto blando. E poi, contrariamente al giudizio che aveva dato sulla scelta dell'amica Charlotte, si mostra molto comprensiva con lui per essere costretto a sacrificare l'amore all'interesse. Vol. II cap. 4 (27) I mesi di gennaio e febbraio passano a Longbourn senza avvenimenti degni di rilievo, e a marzo Elizabeth, secondo i desideri dell'amica Charlotte ma anche con sentimenti per nulla negativi, parte per Hunsford, insieme a Sir William e alla figlia Maria. Il viaggio è allietato anche dalla possibilità di passare una giornata a Londra con gli zii e la sorella e, una volta arrivati, la giornata passa piacevolmente tra molti impegni. La sera, a teatro, Elizabeth e la zia riescono a intavolare una conversazione a tu per tu; parlano di Miss King, la signorina novella ereditiera al centro dell'attenzione di Mr. Wickham, e di Jane, che fa del tutto per nascondere la propria delusione ma non sempre ci riesce. La serata si conclude con un invito molto gradito a Elizabeth: gli zii vogliono portarla con loro per una vacanza estiva, probabilmente nella regione dei laghi, e la nipote non nasconde il proprio entusiasmo di fronte a questa allettante prospettiva. Vol. II cap. 5 (28) Il giorno successivo Elizabeth e i suoi due compagni arrivano a Hunsford, accolti con molto affetto da Charlotte e con la solita pomposa formalità da un Mr. Collins esattamente uguale a prima, nonostante il matrimonio. Elizabeth si rende subito conto che Charlotte è riuscita a creare un'atmosfera accettabile, fatta di ragionevole sopportazione e avveduti consigli al marito che lo tengano il più possibile fuori casa. Il giorno dopo Elizabeth, nella sua stanza intenta a prepararsi per una passeggiata, viene chiamata a gran voce da Maria, eccitata per uno straordinario avvenimento, che risulta essere semplicemente un calessino fermo al cancello, con Miss de Bourgh e la sua dama di compagnia che conversano con Mr. Collins e Charlotte, mentre Sir Lucas è immobile sulla porta, imbambolato da quella nobile visione. La figlia di Lady Catherine è molto minuta e ha un aspetto malaticcio, ed Elizabeth non può fare a meno di considerarla una perfetta futura moglie per Darcy. Al rientro a casa, Charlotte, dopo le entusiastiche effusioni di Mr. Collins, spiega all'amica e alla sorella che Lady Catherine li ha invitati tutti a pranzo a Rosings per il giorno seguente. Vol. II ca 29 Per tutto il giorno, e per tutta la mattina successiva, a Hunsford non si parla d'altro che dell'invito a Rosings, e Mr. Collins si assume l'onere di preparare gli ospiti a tutta la magnificenza di cui saranno testimoni. Alla fine arriva il momento tanto atteso, e l'unica a non essere sopraffatta da quegli splendori è Elizabeth, che si trova di fronte una vecchia signoria autoritaria e logorroica, una signorina insignificante e dall'aria malaticcia, e un palazzo bello e maestoso come si può supporre lo abbia chi è ricco come i de Bourgh. Lady Catherine non lascia molto spazio agli altri, la sua voglia di autorità non arretra nemmeno di fronte alle minuzie della vita quotidiana, sulla quale dare consigli a Mrs. Collins, né si fa scrupolo di indagare, in modo molto impertinente, su Elizabeth e la sua famiglia. Elizabeth risponde sempre con molta compostezza, ma non può fare a meno di essere se stessa, e diverse volte lo sbalordimento di Lady Catherine lascia trasparire come per lei sia molto inusuale trovarsi di fronte a una persona che non si limita a essere sempre d'accordo con lei. Il pranzo è all'altezza di quanto aveva descritto Mr. Collins, e il pomeriggio passa giocando a carte, fino al momento del commiato, quando, come previsto, agli ospiti viene offerta la carrozza. Durante il breve tragitto Elizabeth, sollecitata da Mr. Collins, cerca in tutti i modi di mascherare i propri giudizi e di tessere le lodi di Rosings e dei suoi abitanti, ma il cugino non può fare a meno di ritenerla troppo poco entusiasta. Vol. II cap. 7 (30) Dopo essere rimasto per una settimana, Sir William torna a casa, ma la sua partenza non modifica sostanzialmente le cose, e la vita a Hunsford prosegue placida, con le quasi giornaliere notizie del passaggio di Miss de Bourgh e i consueti inviti a Rosings. Si avvicina la Pasqua, e Lady Catherine è in attesa della visita del nipote, Mr. Darcy, che arriva con un cugino, il colonnello Fitzwilliam. Elizabeth non prova particolare piacere a quella notizia, vista l'antipatia per il nuovo arrivato, ma la considera comunque un diversivo, utile, tra l'altro, per rendersi conto di quali siano i rapporti con la cugina, evidentemente considerata come destinata a lui dalla zia e, di conseguenza, quanto siano fondate le speranze di conquistarlo da parte di Miss Bingley. Il giorno dell'arrivo, Mr. Collins si affretta a informare la moglie e le sue ospiti, e il mattino successivo va a Rosings a omaggiare i due gentiluomini. Al ritorno, cosa che lascia tutte di sorpresa, è accompagnato da loro, facendo pensare a Mrs. Collins che quell'inusuale e pronta cortesia sia dovuta a Elizabeth. Darcy non sembra affatto cambiato, parla pochissimo e ha la solita aria altera e annoiata, mentre il cugino si dimostra molto affabile e pronto alla conversazione. Poco prima che se ne vadano, Elizabeth non resiste e chiede a Darcy se per caso non gli fosse capitato di incontrare la sorella a Londra, poiché, pur conoscendo perfettamente la risposta negativa, ha troppa curiosità di osservarne l'eventuale reazione, che, sia pure con la solita compostezza, la sua domanda non manca di suscitare. Vol. II cap. 8 (31) Ormai Lady Catherine ha meno bisogno di compagnia, e passa una settimana prima di un nuovo invito a Rosings, e stavolta solo per il dopo pranzo. Il colonnello Fitzwilliam, felice di trovare un motivo di distrazione, si impegna subito nella conversazione con Elizabeth, una conversazione così animata da attirare l'attenzione sia di Lady Catherine, ansiosa come sempre di mettere bocca dappertutto, sia di Darcy, che non smette di gettare occhiate a Elizabeth. Quest'ultima viene poi invitata dal colonnello a esibirsi al pianoforte, e quando Darcy le si avvicina con la sua solita aria solenne, comincia a prenderlo un po' in giro, a preannunciare al cugino clamorose rivelazioni sul suo pessimo comportamento nell'Hertfordshire, specialmente l'essersi praticamente rifiutato di ballare in una sala piene di signorine senza cavaliere. Darcy accetta di buon grado e con un sorriso, e cerca anche di giustificarsi, adducendo il suo carattere poco propenso a fare rapidamente nuove conoscenze. La conversazione fra i tre viene presto interrotta da Lady Catherine, ansiosa di dare i suoi consigli a Elizabeth sul modo corretto di esercitarsi al pianoforte. Nel farlo non può fare a meno di tessere gli elogi della figlia, alla quale solo la malattia ha impedito di diventare una provetta pianista, ed Elizabeth, curiosa di vedere come Darcy reagisce a queste lodi verso colei che a quanto le sembra le è destinata in moglie, si rende conto che la reazione non è certo quella di un innamorato. La serata va avanti con gli incessanti consigli di Lady Catherine, che si fermano solo con l'arrivo della carrozza ordinata per il rientro degli ospiti alla canonica. Vol. II cap. 9 (32) Il mattino dopo Elizabeth, da sola alla canonica, intenta a scrivere alla sorella, riceve una visita inaspettata: Darcy, e per di più da solo. La conversazione che segue non chiarisce il perché di quella visita; Darcy evidentemente non sa che cosa dire, ed Elizabeth, dopo aver fatto qualche domanda sui Bingley, decide di lasciare a lui l'iniziativa. Anche così, però, il colloquio non va molto avanti, ma si limita a qualche considerazione sui Collins e su quanto sia da considerare lontana, o vicina, Hunsford da Meryton. Qui Darcy sembra animarsi un po', come se volesse capire qual è l'opinione di Elizabeth sull'inevitabile trasferimento dovuto al matrimonio. I due vengono interrotti dal ritorno di Charlotte e della sorella; Darcy dopo qualche minuto se ne va lasciandole a ipotizzare i motivi di quella visita. Charlotte suggerisce un possibile innamoramento nei confronti dell'amica, ma Elizabeth smentisce recisamente e, alla fine, le due si adattano a ritenere che quella stranezza possa essere attribuita alla noia e al desiderio di allontanarsi per un po' dall'atmosfera pesante di Rosings. Nei giorni successivi le visite dei due cugini, in coppia, da soli e talvolta accompagnati dalla zia, continuano: alla canonica cresce la stima e la simpatia per il colonnello Fitzwilliam, mentre Charlotte continua a cercare di capire se Darcy sia o meno interessato in qualche modo a Elizabeth, senza cavare un ragno dal buco, e, nel contempo, non tralascia di ipotizzare un'eventuale unione dell'amica con il colonnello. Vol. II, cap. 10 (33) Durante le sue passeggiate nel parco, a Elizabeth era successo ben tre volte di incontrare Darcy, e mentre la prima volta aveva pensato a una sfortunata coincidenza, il ripetersi di quegli incontri comincia a sembrarle un po' strano, anche perché la conversazione di lui, come sempre piuttosto scarna, si era aggirata intorno ad argomenti che l'avevano lasciata alquanto sconcertata. Un mattino, mentre faceva la sua solita passeggiata leggendo l'ultima lettera di Jane, le capita invece di incontrare il colonnello Fitzwilliam e, nel tornare insieme a lui verso la canonica, la conversazione va prima a parare sulle difficoltà dei figli cadetti, che lasciano Elizabeth piuttosto scettica, anche se alcune allusioni le fanno ipotizzare un interesse del colonnello per lei, poi sul carattere di Darcy e sul fatto che la tutela della sorella fosse affidata congiuntamente al fratello e al cugino, e, infine, su delle confidenze di Darcy circa un amico salvato da un matrimonio imprudente. Fitzwilliam non conosce i particolari, ma è convinto che l'amico sia Bingley, ed Elizabeth ne è molto più convinta di lui. Una volta arrivati alla canonica, il colonnello se ne va poco dopo, ed Elizabeth si rifugia nella sua stanza a rimuginare su quella rivelazione che, sia pure non sorprendente, le ha confermato il ruolo giocato da Darcy nella vicenda, prima solo ipotizzabile. La Catherine continua imperterrita a dispensare consigli, tanto che Maria Lucas, al ritorno nella canonica, si sente in dovere di rifare da capo i bagagli secondo i dettami di sua signoria. Vol. II, cap. 15 (38) Il mattino dopo Elizabeth e Maria partono da Hunsford per Londra, non senza essere state sottoposte, prima Elizabeth e poi entrambe, ai verbosi ringraziamenti di Mr. Collins. Elizabeth lascia l'amica senza aver affatto cambiato opinione su Mr. Collins, ma con la consapevolezza di come Charlotte si sia perfettamente adattata a quel marito cercando di cogliere le opportunità positive e mettendo in ombra i lati negativi della sua nuova vita. Dopo sole tre ore le due ragazze sono a Londra dai Gardiner, ed Elizabeth ha il piacere di trovare Jane in buona salute e si ripromette, una volta tornate a Longbourn, di raccontare alla sorella gli straordinari avvenimenti di Rosings, non senza, da una parte, rammaricarsi di poter risvegliare in lei dolorosi ricordi, dovendo necessariamente citare in qualche modo Bingley, dall'altra, di sentire solleticata la propria vanità per quella proposta di matrimonio da parte di uomo che ora giudica in modo molto diverso dal passato. Vol. II, cap. 16 (39) Dopo essere state per un po' a Londra, le tre ragazze ripartono per tornare a casa. Dopo la prima tappa, trovano ad aspettarle la carrozza di Mr. Bennet, con Lydia e Kitty venute ad accompagnarle. Durante la breve sosta nella locanda per fare uno spuntino Lydia le informa che il reggimento di stanza a Meryton sarebbe partito di lì a due settimane per andare a Brighton, e che in casa Bennet, o meglio da parte delle due sorelle minori e della madre, si stava facendo di tutto per andare a passare lì l'estate. L'altra notizia è che Miss King, la probabile fidanzata di Wickham, se n'è andata dallo zio a Liverpool, e quindi il previsto matrimonio non ci sarà. Durante il viaggio di ritorno è sempre Lizzy a monopolizzare la conversazione, con il resoconto dei divertimenti di Meryton. Arrivate a Longbourn, vengono accolte con molto affetto da tutti, compresi i Lucas, che erano venuti ad aspettare la figlia Maria. A tavola naturalmente non si parla che di Hunsford e dell'ultima moda a Londra, ma a Elizabeth non ci vuole molto tempo per accorgersi che il progetto di passare l'estate a Brighton è un argomento sul quale il padre dà delle risposte molto vaghe e ambigue, mentre la madre ne è una fervente sostenitrice e spera alla fine di averla vinta. Vol. II, cap. 17 (40) Il mattino successivo Elizabeth può finalmente confidarsi con Jane. Le racconta della dichiarazione e le riferisce il contenuto della lettera di Darcy, senza però accennare alla parte riguardante la vicenda di Bingley. Jane tenta di trovare qualche scappatoia che dimostri la buona fede di entrambi, ma Elizabeth, un po' sul serio e un po' scherzando, rintuzza quei tentativi, ammettendo che i suoi pregiudizi l'avevano condotta a sbagliarsi completamente, anzi a giudicare in modo opposto al vero sia Darcy che Wickham. Decidono poi, di comune accordo, di non rivelare nulla sul vero carattere di Wickham, anche perché la prossima partenza del reggimento renderebbe inutili tali rivelazioni. Nei giorni seguenti Elizabeth ha modo di rendersi conto di come la sorella non abbia affatto superato la delusione. Alla madre, che, tra condanne e rimpianti, non può fare a meno di continuarne a parlare, conferma che sarà molto improbabile rivedere Bingley a Netherfield. Mrs. Bennet si informa anche di come va la famiglia di Hunsford, e resta imperterrita nel considerare sia la moglie che il marito avidamente interessati a quella che sarà la loro proprietà, senza dimenticare di lagnarsi per l'ennesima volta di quel crudele vincolo che le priverà della loro casa. Vol. II, cap. 18 (41) Due settimane dopo il ritorno delle due sorelle a Longbourn, arriva il momento della partenza del reggimento e delle acute sofferenze di tutte le fanciulle dei dintorni, comprese ovviamente Kitty e Lydia, spalleggiate dalla madre. Ormai si è capito che Mr. Bennet non ha nessuna intenzione di portare la famiglia a Brighton, ma il profondo malumore di Lydia cessa all'istante dopo aver ricevuto un invito ad accompagnarla da parte di Mrs. Forster, la giovane moglie del comandante del reggimento, diventata sua intima amica durante la permanenza a Meryton. Elizabeth non ne è affatto contenta, e cerca in tutti i modi di convincere il padre a non dare il suo consenso, mettendo soprattutto in luce il discredito che il comportamento della sorella getta su tutte loro, ma lui, con argomenti che non convincono per niente la figlia, si mostra disposto a lasciarla andare, anche perché altrimenti in famiglia non ci sarebbe pace. Arriva così l'ultimo giorno prima della partenza del reggimento. Wickham, con altri ufficiali, è a pranzo a Longbourn, ed Elizabeth, che ora lo guarda e ascolta le sue ostentate cortesie con occhio molto diverso, cerca di tenerlo a distanza, informandolo, con significative allusioni, che durante il soggiorno a Hunsford aveva incontrato e parlato sia con Darcy che con il cugino, e che questa accresciuta conoscenza aveva modificare un po' il suo giudizio nei riguardi del primo. Wickham si mostra un po' allarmato da quelle allusioni, ma poi entrambi si salutano con ostentata cortesia, anche se con il probabile reciproco desiderio di evitare ulteriori incontri. Anche Lydia si congeda la stessa sera dalla famiglia, dato che la partenza è prevista nelle prime ore del mattino successivo. Vol. II, cap. 19 (42) Mr. e Mrs. Bennet non potevano certo essere definiti una coppia ideale. Lui si era fatto incantare dalla gioventù e dalla bellezza, e aveva sposato una donna stupida e gretta, che in breve aveva fatto svanire ogni speranza di felicità domestica. Elizabeth ne era consapevole, ma, pur amando il padre, non poteva fare a meno di notare come le sue perenni prese in giro della moglie davanti alle figlie, e la sua indifferenza nei confronti della sventatezza delle minori, non aiutavano certo il buon andamento della famiglia e, soprattutto, lasciavano che le conseguenze negative di tutto questo si riversassero sulle due figlie maggiori. La sua soddisfazione per la partenza del reggimento si era presto trasformata in noia, visto che Meryton non offriva molto, se non i soliti svaghi attesi per l'estate. Si concentrò quindi sul prossimo viaggio in programma con gli zii Gardiner, ma rimase un po' delusa quando una lettera della zia la informò che erano costretti, a causa di impegni di lavoro di Mr. Gardiner, a posticipare il giro e a ridurlo. Avrebbero perciò rinunciato alla regione dei laghi a favore del Derbyshire, dove Mrs. Gardiner aveva vissuto diversi anni prima di sposarsi. Arriva finalmente il momento della partenza e, dopo aver visitato tutti i posti degni di nota della regione, gli zii propongono una gita a Pemberley, vicinissima alla cittadina dove si erano stabiliti per alcuni giorni. Elizabeth è dapprima restia, teme di poter incontrare Darcy, cosa che la metterebbe in estremo imbarazzo, ma poi si lascia convincere quando viene a sapere che la famiglia non sarà sicuramente in casa. Vol. III, cap. 1 (43) L'arrivo a Pemberley fa scoprire a Elizabeth la magnifica dimora alla quale aveva rinunciato e, soprattutto, dopo le rivelazioni di Hunsford, le permette di guardare in modo diverso a Darcy, vedendone in un certo senso rispecchiato il vero carattere nell'eleganza sobria e priva di orpelli del posto in cui vive. Queste sensazioni vengono ulteriormente accresciute dall'entusiastica descrizione che la governante, accompagnandoli a visitare la casa, fa del suo padrone. Nello stesso tempo si sente imbarazzata e confusa, di fronte ai significativi sorrisi della zia, ignara dei recenti sviluppi e ancora convinta della crudeltà di Darcy nei confronti di Wickham. Una volta visitata la casa, Elizabeth e gli zii vengono affidati al giardiniere, per la visita del parco, ma, prima di incamminarsi, hanno, Elizabeth in particolare, l'enorme sorpresa di vedere il padrone di casa avvicinarsi all'ingresso, venendo verso di loro. Gli zii erano andati un po' avanti, e l'incontro avviene dapprima tra lei e Darcy. Entrambi sono imbarazzati e confusi, ma il primo a riprendersi è lui, che, sia pure senza l'usuale compostezza, riesce a farle delle domande, sulla sua famiglia e sul viaggio nel Derbyshire, con una cortesia che stupisce Elizabeth. Dopo questa breve conversazione, lui prende congedo e si avvia verso casa. Elizabeth non riesce a darsi pace, soprattutto perché ritiene che essersi fatta trovare lì la esponga a giudizi poco lusinghieri. Si riunisce comunque agli zii e cominciano il loro giro nel parco, anche se lei riesce a vederne ben poco, tutta presa com'è dalle contrastanti sensazione suscitate da quell'incontro inaspettato. Ma le sorprese non sono finite, Dopo una camminata piuttosto lunga, vedono nuovamente Darcy dirigersi verso di loro, un Darcy che appare di nuovo molto diverso dal passato. Chiede a Elizabeth di essere presentato ai suoi compagni, non fugge quando sa che si tratta di quei parenti che lo avevano colpito così sfavorevolmente in precedenza, si mette a chiacchierare con Mr. Gardiner, invitandolo a pescare a piacimento nella sua proprietà e, cosa che lascia Elizabeth sbalordita, le chiede cortesemente di poterle presentare la sorella, che lo raggiungerà il giorno successivo insieme ai Bingley. Elizabeth non sa più che cosa pensare, ed è combattuta tra lo stupore e il compiacimento per quel comportamento che suggerisce la possibilità che lui sia ancora innamorato di lei. Finito il giro del parco, Elizabeth e i Gardiner prendono congedo e, durante il ritorno a Lambton, gli zii esprimono tutta la loro meraviglia per il comportamento di una persona che la stessa Elizabeth aveva descritto in modo così negativo. A quel punto lei non può fare a meno di rivelare, con parole caute e dicendo il meno possibile, ciò che aveva saputo a Hunsford circa il rapporto tra Darcy e Wickham. La zia è turbata da quella rivelazione, ma poi prevale l'interesse per il luogo in cui era vissuta da giovane, e il pomeriggio passa riallacciando vecchie conoscenza, mentre Elizabeth non può fare altro che ripensare agli straordinari avvenimenti di quella giornata. Vol. III, cap. 2 (44) Il giorno dopo Darcy e la sorella vanno in visita a Lambton insieme a Bingley. Elizabeth conosce così Miss Darcy e ritrova un Bingley affabile e disinvolto, mentre il cambiamento nel comportamento di Darcy diventa sempre più evidente, tanto da far nascere i primi sospetti negli zii, che si convincono di trovarsi di fronte a un innamorato. Anche Elizabeth non sa bene che cosa pensare, e comincia a sospettare veramente che la possibilità che Darcy ripeta la sua dichiarazione sia molto concreta. I tre visitatori si congedano non prima che Darcy e la sorella abbiano invitato Elizabeth e gli zii a pranzo a Pemberley per due giorni dopo. Zia e nipote decidono comunque di restituire il giorno successivo la cortesia di quella visita così sollecita, mentre Mr. Gardiner sarà impegnato, sempre a Pemberley, per andare a pesca insieme ai signori. Vol. III, cap. 3 (45) Il mattino dopo Elizabeth e la zia fanno la loro visita di cortesia a Pemberley, e là incontrano, oltre a Georgiana, le due sorelle di Bingley, mentre i signori sono impegnati nella pesca. Elizabeth si accorge subito di essere osservata attentamente da Miss Bingley, che, quando arriva anche Darcy, dopo aver lasciato gli altri non appena saputo di quella visita, sposta ovviamente il suo interesse su entrambi, tradendo l'evidente gelosia per quel rapporto che non è ancora riuscita a decifrare. Un suo vicinanze adatte alla coppia. Il marito, però, mette subito in chiaro che i due non metteranno mai piede a Longbourn e, cosa ancora più mortificante per la moglie, che lui non intende spendere un soldo per il matrimonio della figlia. Elizabeth, da parte sua, non può fare a meno di tornare con la mente a Darcy e di rendersi conto di come tornerebbe volentieri indietro, di come accetterebbe con gioia la sua proposta di matrimonio, ora che la cosa è ormai fuori questione; infatti, a parte tutte le sue obiezioni precedenti, lui di certo non accetterebbe mai di imparentarsi con una famiglia ormai così legata a Wickham. Arriva una lettera di Mr. Gardiner, che li informa della decisione di Wickham di lasciare la milizia e arruolarsi nell'esercito regolare, in un reggimento di stanza nel nord. Prega anche Mr. Bennet di provvedere a saldare i debiti di Wickham a Meryton, mentre lui ha già fatto la stessa cosa con quelli di Brighton, tramite il colonnello Forster. Conclude dicendo che la nipote ha espresso il desiderio di rivedere la sua famiglia. La notizia del trasferimento della coppia al nord è accolta molto male da Mrs. Bennet ma, in compencso, le figlie riescono a convincere il padre a permettere alla coppia di venirli a trovare a Longbourn prima di partire per la nuova destinazione. Vol. III, cap. 9 (51) Arriva il giorno delle nozze di Lydia e dell'arrivo della coppia a Longbourn. L'unica ad accoglierli con estasiata felicità è naturalmente Mrs. Bennet, e Lydia non si smentisce: al suo arrivo non mostra nessun imbarazzo e non fa altro che parlare del suo matrimonio e della voglia di farlo sapere a tutti. Wickham, pur più riservato, non è da meno, e si mostra disinvolto e piacevole come sempre. Il soggiorno sarà di sole due settimane, visto che Wickham deve raggiungere il suo reggimento al nord, ma nessuno, tranne la solita Mrs. Bennet, sembra essere addolorato per la brevità della visita. Una mattina, poco dopo il loro arrivo, Lydia, chiacchierando con Elizabeth e Jane, si lascia sfuggire quello che subito dopo si ricorda che doveva restare un segreto: alle sue nozze era presente anche Mr. Darcy. Elizabeth è sbalordita nel sentire quella notizia, e non riesce a immaginare nulla che possa giustificarla, anche perché, dopo la rivelazione, le due sorelle maggiori, sentendo Lydia dire che il fatto doveva restare segreto, le avevano detto di non dire altro e di non parlarne più. Elizabeth però non può restare con quel rovello, e decide si scrivere subito alla zia per chiedere spiegazioni su quel fatto così straordinario. Vol. III, cap. 10 (52) La riposta di Mrs. Gardiner arriva in tempi brevissimi, ed Elizabeth apprende dalla zia che Darcy era partito per Londra subito dopo che loro avevano lasciato il Derbyshire, era riuscito a trovare i due fuggitivi e, dopo aver vanamente tentato di convincere Lydia a tornare a casa, aveva offerto una via d'uscita economica a Wickham, che quest'ultimo era stato praticamente costretto ad accettare. La zia si mostra anche molto sorpresa della richiesta di Elizabeth, visto che sia lei che il marito erano convinti che il comportamento di Darcy, giustificato da lui con il sentirsi in colpa per non aver rivelato prima il vero carattere di Wickham, fosse stato dettato dall'affetto che ritenevano avesse per la nipote. Elizabeth non sa bene come interpretare queste rivelazioni; si sente da una parte propensa a credere che l'amore di Darcy si ancora inalterato, ma si rende anche conto di come sarebbe assurdo aspettarsi che lui accetti di imparentarsi con un uomo che disprezza e che aveva sempre cercato di evitare accuratamente. Le sue riflessioni vengono interrotte dall'arrivo di Wickham, che cerca di capire che cosa sappia effettivamente Elizabeth dei suoi rapporti con Darcy. Lei evita di rispondere direttamente, ma gli fa capire di sapere l'essenziale, e lo congeda con la preghiera di dimenticare il passato, visto che ormai sono parenti e dovranno comunque mantenere una parvenza di cordialità. Vol. III, cap. 11 (53) Lydia e Wickham se ne vanno, e Mrs. Bennet, dopo qualche giorno di tristezza per la partenza, e la lontananza, della figlia, ha di nuovo un motivo di eccitazione e di speranza: sembra proprio che Mr. Bingley sia in arrivo a Netherfield. Jane è ovviamente colpita da quella notizia, ma fa del tutto per apparire tranquilla e indifferente, anche se Elizabeth di crede ben poco. La conferma dell'arrivo di Bingley riaccende la discussione che c'era stata tra i Bennet l'anno precedente, visto che la moglie dà per scontato che il marito vada subito a fargli visita, mentre quest'ultimo non è assolutamente intenzionato a farlo, e stavolta sul serio. Mrs, Bennet si consola, però, decidendo di invitarlo quanto prima a pranzo. Ma prima che quell'invito possa partire è lo stesso Bingley a presentarsi a Longbourn, per di più accompagnato da Darcy. Elizabeth cerca di capire il senso di quella visita da parte di Darcy, ma i suoi pensieri sono talmente confusi che non riesce a darsi una risposta, o meglio, le ipotesi sono così contraddittorie da non lasciare spazio a certezze. La visita dei due signori è piuttosto imbarazzante e penosa per le due sorelle; da una parte Jane, che non sa come comportarsi, anche a causa dell'invadente cortesia della madre; dall'altra Elizabeth, che vede un Darcy molto diverso da quello così affabile del Derbyshire, e la madre che gli lancia stoccate, ignara di dovere proprio a lui la felice conclusione della vicenda di Lydia. Finalmente i due signori se ne vanno, non prima di aver accettato un invito a pranzo di lì a qualche giorno. Vol. III, cap. 12 (54) Elizabeth non riesce a capire il comportamento di Darcy, e si chiede perché mai ha fatto quella visita per poi rimanere muto e sulle sue. Jane afferma di sentirsi più tranquilla; quel primo incontro dopo tanto tempo le ha fatto capire di poter considerare Bingley solo come un normale conoscente, ma Elizabeth ne dubita molto. Arriva il giorno del pranzo a Longbourn, al quale i due partecipano insieme a diversi altri vicini dei Bennet. Elizabeth spera di poter parlare di più con Darcy, ma rimane profondamente delusa, poiché, durante tutto il pomeriggio, riesce soltanto a chiedergli brevemente della sorella. Darcy e Bingley se ne vanno prima che Mrs. Bennet riesca a invitarli a restare a cena, ma questa piccola delusione non le fa perdere il buonumore: ormai è certa che le cose stiano andando per il verso giusto. Tra le due sorelle, invece, continua la schermaglia tra una Jane convinta di essere serena e tranquilla e una Elizabeth sicura che l'amore di Bingley sia più vivo che mai. Vol. III, cap. 13 (55) Dopo qualche giorno, Bingley arriva a Longbourn da solo, dato che Darcy era partito per Londra, dove sarebbe rimasto una decina di giorni. Ha un impegno precedente, e quindi non può fermarsi a pranzo, ma Mrs. Bennet lo invita per il giorno dopo. Bingley arriva, resta anche a cena, ma le manovre di Mrs. Bennet per lasciarlo solo con la figlia si rivelano inutili. Mrs. Bennet, però, sente che il traguardo è vicino, e invita Bingley ad andare a caccia col marito il giorno successivo. Dopo la caccia Bingley arriva per il pranzo e, finalmente, gli stratagemmi di Mrs. Bennet per lasciarli da soli hanno effetto: Bingley si dichiara e i due si fidanzano. La soddisfazione è ovviamente generale in famiglia; persino Mr. Bennet non può fare a meno di mostrarsi contento di quell'unione. Da qual giorno, Bingley è praticamente tutti i giorni a Longbourn. Jane confida a Elizabeth che Bingley le ha detto di non aver saputo del suo soggiorno a Londra, e non può fare a meno di rendersi conto che la colpa non può essere stata che delle sorelle; nello stesso tempo, Elizabeth nota con sollievo che la sorella non ha sospetti su Darcy, cosa che, visti i suoi attuali sentimenti verso di lui, non può che farle piacere. La notizia del matrimonio si sparge nel vicinato, e tutti sono pronti a giudicare i Bennet la famiglia più fortunata del mondo, anche se solo fino a pochi giorni prima la fuga di Lydia aveva provocato un giudizio esattamente opposto. Vol. III, cap. 14 (56) Circa una settimana dopo il fidanzamento di Jane, a Longbourn arriva una visita inaspettata: Lady Catherine de Bourgh. La nobildonna si comporta in modo più altezzoso del solito, e prega Elizabeth di fare una passeggiata con lei in giardino. Qui informa Elizabeth di essere venuta poiché aveva sentito delle voci che davano per certo il suo matrimonio con Darcy. Elizabeth, colta completamente di sorpresa da un'affermazione così straordinaria, tenta di convincere Lady Catherine di essere completamente all'oscuro di queste dicerie, ma la sua interlocutrice non vuole sentire ragioni, e, dando per scontato che sia stata lei, con le sue arti da seduttrice, ad ammaliare il nipote, promesso fin dalla nascita alla figlia, riesce a farle ammettere l'inesistenza del fidanzamento con Darcy, ma le sue insistenze nell'esigere la promessa che un tale fidanzamento non abbia mai luogo trovano la ferma opposizione di Elizabeth, che alla fine, di fronte ai reiterati insulti a lei e alla sua famiglia, la congeda bruscamente. Lady Catherine riparte immediatamente, estremamente offesa, ed Elizabeth è costretta a inventarsi qualche bugia con la madre, convinta che quella visita inaspettata sia dovuta solo alla grande cortesia di sua signoria, che certamente è passata da loro nel corso di un suo viaggio per portare notizie dei Collins. Vol. III, cap. 15 (57) Elizabeth passa il resto della giornata a riflettere su quella visita così straordinaria, e, ancora una volta, è preda di sensazioni contrastanti, che non le permettono di capire quali possano essere i risultati concreti dell'intromissione di Lady Catherine. Alla fine, decide che se Darcy troverà una scusa per non mantenere la sua promessa a Bingley di tornare dopo qualche giorno a Netherfield, quello sarà un chiaro segnale per la perdita di tutte le sue speranze. Il giorno dopo l'aspetta un'altra sorpresa; il padre, dopo averla presa in giro per un po' su una notizia importante che ha appena appreso, le legge una lettera di Mr. Collins, che, dopo i suoi soliti convenevoli riguardanti la notizia del prossimo matrimonio di Jane, mette in guardia sia il padre che la figlia in merito a una voce arrivata a Hunsford, che lui si è subito affrettato a comunicare a Lady Catherine. Si tratta del probabile matrimonio tra Elizabeth e Mr. Darcy, che la zia ha sdegnosamente dichiarato di considerare un'unione vergognosa. Mr. Bennet, ancora convinto dell'antipatia della figlia verso Darcy, e dell'indifferenza di quest'ultimo verso di lei, si mostra divertito da quella notizia così assurda, e si meraviglia nel vedere la figlia meno divertita di lui. Elizabeth è confusa, cerca di riderne insieme al padre, ma nello stesso tempo quell'imprevista rivelazione accresce ancora di più la sua incertezza sui sentimenti di Darcy e su come reagirà quest'ultimo di fronte all'ingerenza della zia. Vol. III, cap. 16 (58) La scusa paventata da Elizabeth non arriva; al suo posto arriva Darcy, che accompagna subito Bingley a Longbourn. Quest'ultimo propone di fare una passeggiata, alla quale partecipano lui e Jane, che presto rimangono indietro rispetto agli altri, Darcy ed Elizabeth, e Kitty, che poco dopo si congeda per andare dai Lucas. Elizabeth, rimasta sola con Darcy, trova il coraggio di ringraziarlo, a nome suo e della famiglia, per la sua generosità nella vicenda di Lydia. Darcy si mostra dapprima sorpreso che la notizia sia stata divulgata, ma poi anche lui, dopo averle detto di aver fatto tutto per lei sola, trova il coraggio di rinnovare la sua proposta di matrimonio, dichiarando che i sui sentimenti sono rimasti inalterati. Elizabeth stavolta accetta senza riserve, imbarazzata
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