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Ossigenoterapia e presidi - infermieri, Appunti di Infermieristica

ossigenoterapia e presidi per infermieri

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 02/03/2021

joy9412
joy9412 🇮🇹

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Scarica Ossigenoterapia e presidi - infermieri e più Appunti in PDF di Infermieristica solo su Docsity! OSSIGENOTERAPIA Somministrazione di O2 a concentrazioni superiori rispetto all’aria ambiente (FiO2 20.95%) per correggere ipossiemia (PaO2 < 60 mmHg che equivale a una saturazione di 90%.) INDICAZIONI ALL’USO - Trattamento dell’ipossiemia severa e pericolosa - Prevenire l’ipossiemia in pz acuti - Alleviare dispnea nei pz non ipossiemici - Rimanere nel range terapeutico VALUTAZIONE PZ ACUTO - Rilevare stato di coscienza, FR, polso, pressione, TC, SpO2, e valutare la massa ematica circolante - Rilevare la presenza di anemia I segni di deterioramento respiratorio: - FR > 30 ATTI /MIN - Diminuzione della saturazione periferica - Aumento dosi somministrazione di O2 per mantenere adeguata saturazione - Aumento del punteggio MEWS - Ritenzione CO2 - Sonnolenza, Cefalea, Tremori, Arrossamento del volto MONITORAGGIO OSSIGENOTERAPIA 1. rilevare dati oggettivi attraverso l’EGA 2. valutare la funzionalità respiratoria, soprattutto se presenta tachipnea (indicatore del deterioramento degli scambi gassosi). 3. Monitoraggio strumentale continuo con pulsossimetria (SpO2). 4. Ogni esecuzione di EGA durante l’O2terapia bisogna mettere in relazione con la FiO2 erogata. 5. Dopo l’introduzione dell’o2terapia bisogna osservare la saturazione (SpO2) per almeno 5min. 6. Se al di sopra del target possiamo ridurre la dose di somministrazione e cambiare il dispositivo. 7. PZ con target terapeutico di SaO2 tra 88-92% sono quelli a rischio di sviluppare ipercapnia (PaCO2 > 46mmHg), quindi bisogna fare l’EGA entro 30-60min dall’inizio della terapia e dalle variazioni di erogazione. 8. PZ con target 94-98% invece non necessitano di un ulteriore esame di EGA entro un tempo prestabilito, posso evitare di farlo se non presenta rischio di ipercapnia e acidosi. Non è necessario ripetere l’EGA in pz che prevedono una riduzione del dosaggio o cessazione della o2terapia. 9. Il monitoraggio della SpO2 si esegue 4 volte al giorno se il pz è stabile. In continuum se il pz è instabile. Qualsiasi variazione in peggioramento della saturazione dovrebbe prevedere una rivalutazione clinica generale associata a EGA. 10. La riduzione di 3 punti percentuali di SpO2 all’internet del target deve far sospettare una condizione acuta che richiede una pronta valutazione del pz. 11. La SpO2 può essere normale in Anemia, quindi non è il solo parametro da considerare. 12. Anziani >70nni e obesi, in condizioni normali possono avere una sat <94% e di non necessitare di o2 13. Pz asmatici, la somministrazione di aerosol + o2 (deve essere effettuata con dispositivi che funzionino con almeno 6lt/min, altrimenti aggiungere cannule nasali a 2-6lt/min) 14. Pz con acidosi ipercapnica l’aerosol deve essere somministrato con aria compressa, se non disponibile non eccedere i 6min di aerosol. Oppure l’o2 dovrebbe essere fornito con cannule nasali a 2-4lt/min per mantenere il target. SISTEMI DI EROGAZIONE A BASSO FLUSSO FATTORI ALTERAZIONE FiO2: Il volume minuto, la FR, il TV o il pattern respiratorio possono influenzare la reale FiO2 erogata. •Fanno parte di questo sistema: - CANNULA NASALE - OCCHIALINI: tubo flessibile che termina con due cannucce per le narici in cui viene erogato ossigeno. La premessa è quindi che il paziente respiri con il naso. VANTAGGI: il paziente può parlare, mangiare o bere ed ha di solito un buon confort. Se le estremità che entrano nelle narici fossero troppo fastidiose si può utilizzare l’accorgimento di accorciarle con una forbice migliorandone il confort. IL FLUSSO DI EROGAZIONE: 1-2 lt/m’ à 0.24 FiO2 CARATTERISTICHE o dotata di 3 valvole unidirezionali, la centrale fornisce O2, le laterali sono espiratorie; sistema chiuso all’aria ambiente o erogazione teorica di FiO2 fino a 1; quote reali intorno a 0.6-0.8 o il reservoir non deve mai collassare o Necessario umidificare SISTEMA DI EROGAZIONE AD ALTO FLUSSO Il volume minuto, la FR, il TV o il pattern respiratorio NON possono influenzare la FiO2 erogata. Rappresenta un metodo preciso e sicuro per controllare la FiO2 del paziente. I sistemi ad alto flusso forniscono tutto il gas richiesto durante la ventilazione in quantità precise, senza tener conto della capacità respiratoria residua del paziente. •Fanno parte di questo sistema: - MASCHERA DI VENTURI O VENTIMASK è il sistema migliore per conoscere approssimativamente la FiO2 somministrata in quanto è una maschera che copre naso e bocca a cui si adatta una valvola colorata che permette di garantire una determinata FiO2. Cambiando la valvola cambia la quantità erogata. Questa maschera è indicata in pazienti in cui è importante conoscere la FiO2 da erogare, come i portatori di BPCO, ma non è indicata in emergenza in quanto non permette di avere concentrazioni elevate di O2Maschera con reservoir. IL FLUSSO DI EROGAZIONE: 3 lt/m’ à 0.24 FiO2 4 à 0.28 6 à 0.31 9 à 0.35 12 à 0.40 15 à 0.50 CARATTERISTICHE o FiO2 costante al variare del pattern respiratorio o molto utile nella BPCO o necessaria l’umidificazione (preferibilmente a caldo) o possibilità di uso con maschere facciali, o da tracheostomia - Sistema di miscelazione ariaO2 con nebulizzazione IL FLUSSO DI EROGAZIONE: 3-15 lt/m’ à 0.24-0.50 (adulti); 0.21-1 (pediatrico) FiO2 CARATTERISTICHE o FiO2 resta costante al variare del pattern respiratorio o miscelazione aria/O2 con FiO2 variabile da 0.21 a 1 con sistema venturi, tramite umidificazione e formazione di aerosol o negli adulti il sistema si comporta come un alto flusso fino ad erogazione di FiO2 0.5 o nei pazienti pediatrici il sistema si comporta come alto flusso fino a FiO2 1 o uso di tubo corrugato di grosso calibro o reservoir garantito dal tubo che connette la maschera facciale al sistema venturi distale o necessaria l’umidificazione a caldo o possibilità di uso con maschere facciali, da tracheostomia, o tubo a T - Cannula nasale ad alto flusso (HFNC) IL FLUSSO DI EROGAZIONE: 20-60 lt/m’ à 0.21-1 FiO2 CARATTERISTICHE o l’utilizzo di flussi che superano il volume/minuto del paziente permette l’erogazione di FiO2 costanti o l’utilizzo di flussi elevati consente in condizioni di buona compliance del paziente, l’erogazione di bassi livelli PEEP o necessaria l’umidificazione a caldo, con impostazioni da via aerea artificiale per contrastare gli effetti dei flussi elevati (al paziente: umidità assoluta 44 mg/lt; temperatura 37°C; umidità relativa 100%) BENEFICI: aumento e controllo della FiO2 inspirata. Controllo umidificazione e temperatura dei gas inspirati. Lavaggio dello spazio morto anatomico. Modifica della pressurizzazione nelle vie aeree. ○ Nuovi dispositivi per il trattamento dei pz con insufficienza respiratoria ○ Inizialmente utilizzate nei pretermine per prevenire episodi di apnee e atelettasie ○ Offrono supporto respiratorio maggiore rispetto all’ossigenoterapia convenzionale ○ Si distinguono per la capacità di eguagliare e superare il flusso di picco inspiratorio fornendo una FiO2 superiore e costante e prevedibile ○ Erogano flussi fino a 60 lt/min con FiO2 tra 0,21 e 1 ○ Il circuito di erogazione è singolo e ha un’umidificazione attiva riscaldata con l’uso di cannule nasali di ampio diametro Effetti delle HFNC a livello fisiologico respiratorio 1. Washout dello spazio morto anatomico: meccanismo per cui l’aumento del washout a livello nasofaringeo consente ad una maggior parte della ventilazione minuto per far prendere parte allo scambio dei gas alveolari. Miglior sintonia toracico-addominale , ridotta FR. Non modifica PaCo2 e volume corrente (VT). Washout > quando HFNC hanno flussi più alti 2. Effetto PEEP: produzione di pressione positiva di fine espirazione (PEEP) in quanto alti flussi attraverso la via nasale contrastano e superano i flussi espiratori del pz 3. Frazione inspiratoria di ossigeno 4. Umidificazione: per prevenire alterazioni della funzione di clearance mucociliare esercitata dalle vie aeree, disconfort e atelettasie. Si ha una riduzione dei sintomi della secchezza delle vie aeree e del lavoro respiratorio. Previene il peggioramento del rapporto ventilazione/perfusione e agisce contro infezioni polmonari riducendone la comparsa T: 37° C RH (umidità relativa): 100% AH (umidità assoluta): 44 mg H2O/lt 5. Reclutamento alveolare: HFNC generano una pressione positiva nell’area nasofaringea che porta a reclutamento alveolare e incremento volume polmonare NB. I pz che utilizzano HFNC devono essere in grado di mantenere un adeguato livello di ventilazione minuto e di clearance dell’anidride carbonica Controindicazioni:
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