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Ottocento e Novecento (contesto letterale, culturale, storico) + Giovanni Verga, Schemi e mappe concettuali di Italiano

quadro approfondito e completo del contesto culturale, letterario e storico dell'800 e 900 ed Introduzione a Giovanni Verga

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2016/2017

Caricato il 14/12/2017

marta-fratagnoli
marta-fratagnoli 🇮🇹

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Scarica Ottocento e Novecento (contesto letterale, culturale, storico) + Giovanni Verga e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Quadro storico secondo Ottocento • Gli ultimi decenni dell'Ottocento e i primi anni del Novecento sono conosciuti come «Seconda rivoluzione industriale» caratterizzata da: • prevalenza dei settori siderurgico e meccanico; • concentrazione dei grandi capitali necessari allo sviluppo industriale in grandi società o in gruppi finanziari che favorisce la crescita del peso economico delle banche; • nuova organizzazione del lavoro, con l'introduzione di tecnologie sempre più avanzate e del lavoro a catena, che al tempo stesso aumenta la produttività ma provoca l'alienazione dei lavoratori. • La seconda rivoluzione industriale scaturisce da fattori economici e culturali: lo sviluppo scientifico e tecnologico, che incide sul costume sociale e sull'immaginario artistico e letterario la politica imperialistica condotta con il supporto ideologico del nazionalismo da parte degli Stati europei, degli Stati Uniti e del Giappone, a danno di paesi politicamente ed economicamente più deboli. 3. L’affermazione della nuova società industriale e capitalistica si accompagna al progressivo emergere dei conflitti tra le classi sociali: borghesia e proletariato. I lavoratori, spesso costretti a condurre un'esistenza ai limiti dell'indigenza, tendono a unirsi in associazioni sindacali o partitiche. Quadro storico secondo Ottocento Quadro storico secondo Ottocento 8. Caratteristiche a tutta la penisola, anche se in proporzioni diverse, ancora, tra Nord e Sud, sono la carenza di infrastrutture, l’analfabetismo, l'indigenza di larghi strati della popolazione. • 9. La politica conservatrice e repressiva e la fallimentare esperienza coloniale in Africa non risolvono ma aggravano il disagio sociale in tutta la penisola. CONTESTO CULTURALE • La cultura del secondo Ottocento è dominata dal Positivismo, una corrente filosofica nata in Francia e diffusa soprattutto da Auguste Comte e i cui capisaldi sono: • la fiducia incondizionata nella scienza, unica possibile conoscenza esatta del mondo; • l'efficacia del metodo sperimentale, da applicare non soltanto ai fenomeni naturali ma anche ai fatti storici, sociali e psicologici; • la fiducia nel progresso economico e sociale. • • Nell'ottica positivista, la vita interiore e spirituale dell'uomo risponde a un principio deterministico, è determinata cioè da condizioni fisiche esterne, come l'ambiente esterno, il contesto culturale, il momento storico ... • Il Darwinismo rappresenta una svolta epocale, perché liquida l'immagine statica della natura e suscita una riflessione profonda sulla posizione dell'uomo nel mondo. Risulta scandaloso perché: • ridimensiona l'intervento divino nella creazione e individua come leggi della natura la lotta per la vita e la selezione naturale; • indica che l'uomo deriva da esseri inferiori e ha antenati comuni con le scimmie. CONTESTO CULTURALE CONTESTO CULTURALE 7. Nel secondo Ottocento non mancano pensatori polemici e discordanti, che assumono un atteggiamento critico nei confronti del principio positivista dell'oggettività del reale: Schopenhauer e Nietzsche costituiscono una straordinaria «Scuola del sospetto» e un serbatoio di temi per gli scrittori del tempo. 8. Nella nuova società borghese e industriale, dedita all'utile e al materiale, l'artista avverte un profondo disagio, contro cui reagisce ora cercando di integrarsi nella società borghese, come nuovo vate (Carducci), oppure come scienziato della letteratura (i naturalisti e i veristi), ma più spesso assume atteggiamenti provocatori e trasgressivi da «poeta maledetto», incline a una vita errabonda e disordinata (Scapigliati) CONTESTO CULTURALE • Il secondo Ottocento sancisce il definitivo trionfo del romanzo, non più considerato un genere inferiore rispetto alla lirica. • La diffusione del romanzo nasce anche da ragioni di natura letteraria: il romanzo (e la narrativa in genere) è eletto a genere principe della poetica naturalista che gli conferisce la palma di genere più oggettivo. CONTESTO CULTURALE • Il successo del romanzo ha anche una ragione di natura sociale: il nuovo pubblico borghese e di massa, assetato di letteratura d'evasione, di storie e di passioni, legge romanzi e non solo quelli popolari e d'appendice, ma anche i grandi romanzi. • Nel secondo Ottocento il romanzo diviene specchio fedele della classe borghese, di cui riflette drammi e conflitti. I grandi temi del romanzo del tempo sono lo schermo rifrangente degli aspetti cruciali delle problematiche legate alla nuova società industriale e borghese: - l'adulterio come conseguenza dell'istituzione matrimoniale e della noia della vita borghese e conformistica di tutti i giorni; - i retroscena dell'industrializzazione e del progresso, la miseria e la disperazione del proletariato e del sottoproletariato; - il mondo della psiche e delle sue pulsioni nascoste. LINGUA 4. Ascoli osserva che alla formazione della lingua italiana hanno contribuito tutti gli scrittori d'Italia: l'italiano letterario, colto e scritto, è il frutto di un'elaborazione che non è affatto limitabile all'ambito toscano e fiorentino e può essere a buon titolo definito lingua comune. 5. Per Ascoli l'unità linguistica è il risultato dell'attività intellettuale e civile di una nazione: una nazione più dotata di un'ampia e diffusa tradizione culturale sviluppa una maggiore omogeneità linguistica (come accade, per esempio, in Francia e in Germania). 6. Due sono i gravi ostacoli all'unità linguistica in Italia secondo Ascoli: • l'assenza di una vita civile e intellettuale diffusa, condivisa da tutti gli strati della popolazione; QUADRO LETTERARIO 1. Nel periodo immediatamente successivo all'Unità d'Italia il panorama culturale e letterario appare eterogeneo e contraddittorio: al diffondersi dell'ottimismo positivistico nei confronti del progresso scientifico si accompagna la cocente delusione per gli sviluppi problematici del Risorgimento. • Su questo sfondo si collocano esperienze intellettuali e letterarie di segno molto diverso: - voci polemiche, come quella della Scapigliatura; - il tentativo di recuperare al poeta il ruolo classico di vate di Carducci; - l'impegno civile di De Sanctis - “scienziati della letteratura” naturalisti e veristi 3. L’atteggiamento degli scrittori della nuova Italia di fronte ai grandi temi del tempo oscilla tra atteggiamenti antitetici: tra QUADRO LETTERARIO • Nel clima di delusione per la mancata realizzazione pratica dei generosi ideali eroici del Risorgimento prende forma la Scapigliatura, un movimento di artisti per lo più piemontesi e lombardi che si oppongono ai miti della nuova borghesia moderata e positivista, la classe da cui essi stessi provengono. 5. La Scapigliatura è esperienza che rivela gravi limiti: la volontà di rinnovamento rimane perlopiù una confusa velleità, con incertezza nelle scelte stilistiche, tematiche e dei generi letterari. Ma ha anche alcuni meriti imprescindibili: - gli scapigliati sono i primi in Italia a segnalare il disagio dell’ artista nella società moderna; - alcuni autori raggiungono risultati originali e ricchi di stimoli; QUADRO LETTERARIO • La fiducia nella scienza e nella ragione diffusa dalla cultura filosofica del secondo Ottocento è alla base di alcune esperienze letterarie che fanno del vero la loro bandiera, • il Naturalismo francese e il Verismo italiano QUADRO LETTERARIO 2. Il Naturalismo è un metodo di rappresentare la realtà - anche quella interiore, psicologica - scientifico e realistico, che travasa nella letteratura la concezione deterministica dell'uomo, le teorie darwiniane e il metodo sperimentale. Precursori del Naturalismo sono considerati Balzac (Commedia umana) e Flaubert (Madame Bovary). 3. Il Naturalismo francese si colloca cronologicamente tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta dell'Ottocento: primo testo del Naturalismo può essere considerato il romanzo dei fratelli de Goncourt Germinie Lacerteux del 1865 (storia di una serva malata di isteria) che presenta il rigore scientifico dell’analisi di un caso patologico. QUADRO LETTERARIO 4. Il romanzo sperimentale (1880) di Zola può essere considerato il manifesto del Naturalismo. I punti principali della poetica naturalista individuati da Zola sono: • il rifiuto della letteratura romantica in nome di una riproduzione fedele e oggettiva della realtà; • l'adozione di un metodo di narrazione impersonale; • il rifiuto dei tradizionali canoni estetici; • la rivendicazione della moralità di tutto ciò che è vero; • Applicazione del metodo scientifico e sperimentale alla narrazione per contribuire a correggere i mali della società; • il primato del romanzo; • la definizione del ruolo morale del romanziere naturalista. QUADRO LETTERARIO 3. Il Realismo affiora anche nella letteratura per l'infanzia, che, nata in Italia solo con l'Ottocento, dopo l'Unità è tesa a fini educativi, non di rado infarcita di retorica e di ambientazione contemporanea per rendere più efficace il messaggio pedagogico di obbedienza ai valori della patria, della famiglia e della scuola. 4. Pinocchio (1881-1883) di Carlo Collodi e Cuore di Edmondo De Amicis condividono lo stesso messaggio di adesione ai valori dell'Italia unita (la triade Stato-scuola-famiglia), il primo in una dimensione fantastica e non rigida che ne fa un capolavoro, il secondo in un'accezione più sentimentale e anche utopistica. 5. Un mutamento ideologico realistico è rappresentato dal Giornalino di GianBurrasca di Vamba (1907-1908) che, con il vitalismo giovanilistico e insofferente del protagonista, sembra anticipare alcuni caratteri tipici dell’ormai imminente Giovanni Verga • Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840 compone romanzi fin dalla prima giovinezza (I carbonari della montagna, Una peccatrice). Si trasferisce a Firenze nel 1869, dove scrive un romanzo d'immediato successo, Storia di uno capinera, pubblicato nel 1871. • Tra il 1872 e il 1893 Verga vive a Milano, salvo brevi periodi trascorsi in Sicilia. Nel capoluogo lombardo entra in contatto con esponenti della Scapigliatura, con drammaturghi, critici ed editori. Nel 1877 lo raggiunge a Milano Luigi Capuana, con cui Verga stabilisce uno stretto rapporto di amicizia e di comuni intenti letterari. Pubblica i romanzi Eva (1873), Eros (1874), Tigre reale (1875) e la raccolta di novelle Primavera (1876), che comprende anche il «bozzetto siciliano» Nedda, edito due Giovanni Verga • Nel 1880 con la raccolta di novelle Vita dei campi, inizia la stagione verista di Verga. Nel 1881 è pubblicato il romanzo I Malavoglia. seguito da altre raccolte di novelle: le Novelle rusticane (1883), Per le vie (1883), Vagabondaggio (1887). Nel 1889 è pubblicato il romanzo Mastro-don Gesualdo. Dalla novella Cavalleria rusticana viene tratto un dramma. poi musicato da Mascagni nel 1890. Verga conosce intanto lo scrittore naturalista francese Zola. • Nel 1893 Verga ritorna definitivamente a Catania, mentre escono altre raccolte minori di novelle. Nel periodo catanese si dedica soprattutto al teatro, componendo drammi (La lupa, 1896, Dal tuo al mio, 1903). S'interessa di fotografia e di cinema. ricavando soggetti per film da alcune sue opere. Muore nel 1922.
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