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Pablo Picasso e il cubismo, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

la vita di Picasso, i periodi della sua carriera e in particolare un'analisi di due delle sue opere più importanti: Guernica e Les Demoiselles D'Avignon

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 05/03/2022

VBarca27
VBarca27 🇮🇹

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Scarica Pablo Picasso e il cubismo e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! PABLO PICASSO Pablo Picasso (Malaga 1881 – Mougins 1973) è considerato il pittore e lo scultore più influente del XX secolo. Il padre, Josè Ruiz, si dedica alla pittura e al disegno, dipingendo “quadri da sala da pranzo”, ovvero quadri di piante e animali. L’attività del padre impressionerà e segnerà il giovane Picasso. Egli iniziò a dipingere sin da bambino e all’età di otto anni realizzò il suo primissimo quadro, nel quale è raffigurata la corrida, spettacolo a cui era solito assistere insieme al padre. Successivamente, a 13 anni, si trasferì con la famiglia a Barcellona dove volle frequentare la Scuola delle Belle Arti con l’ambizione di iniziare una vera e propria carriera artistica. A quel periodo risalgono notevoli opere: soggetti sacri, tra cui il suo primo olio Prima Comunione (1896), oppure ispirati a un realismo sociale, come Scienza e Carità (1897). Successivamente Picasso si stabilì definitivamente a Parigi, dove affittò uno studio in una fabbrica dismessa in cui artisti, poeti e scrittori erano soliti incontrarsi. Dal 1901 al 1904 Picasso attraverserà un periodo della sua vita molto cupo e malinconico, denominato “Periodo Blu”, in cui dipingerà prevalentemente con toni tendenti allo scuro, come appunto il blu. In questo periodo Picasso si concentrerà su soggetti che contemplano la miseria dell’essere umano, la solitudine e la povertà della vita moderna. La semplicità e l’essenzialità della rappresentazione sono tratti fondamentali dei dipinti di questo periodo, uniti alla malinconia dello sguardo e dei gesti dei personaggi ritratti. Dal 1904 al 1906 gli elementi peculiari del Periodo Blu cambiano lentamente. Un tono di colore diverso si fa strada nelle opere di Picasso, accanto al blu compaiono delle sfumature di rosso, rosa, grigio e beige: ha inizio il “Periodo Rosa”. In questo periodo Picasso raffigurerà nei suoi quadri un perfetto equilibrio tra fondo e figure, tra massa e colore, una malinconia più delicata e dolce. I toni melodrammatici si sposano con la grandezza dei gesti, nella sua tecnica preferita dell’olio su tela. La monumentalità delle figure (prettamente femminili) e della composizione si accresce di quadro in quadro, confluendo in quello che è nominato “secondo Periodo Rosa” o “primo Periodo Classico” della produzione artistica di Picasso. Il Cubismo Nel 1907 diede inizio al Cubismo, un movimento artistico in cui c’è la rinuncia di Picasso al naturalismo accademico. Egli era consapevole del suo talento, ma rischiava di rimanere prigioniero, restando a vita un copista. Così iniziò a dipingere non più con la mano ma con la mente, cioè a dipingere in maniera meno meccanica. In questa corrente artistica viene introdotta una quarta dimensione, il tempo, strettamente connessa con lo spazio. Un pittore cubista non si limita a riprodurre ciò che vede in un determinato istante, ma analizza e rappresenta la molteplicità di immagini che gli giungono osservando una scena o una figura istante dopo istante (nel tempo) da punti di vista diversi (lo spazio), scomponendola e deformandola. Il Cubismo nasce ufficialmente nel 1907 e il primo quadro appartenente a questa corrente artistica è Les Demoiselles d’Avignon, realizzato proprio da Picasso. Picasso fu affiancato da George Braque dal 1908 al 1912, periodo nel quale elaborarono quadri ardui e inventarono nuove tecniche. Entrambi presero spunto da Cézanne e misero a punto un nuovo modo di concepire la pittura. Non si dipingeva più in base alle regole della natura, ma secondo l’applicazione di un pensiero che fornisce le strutture compositive di essa, la sua intima essenza. I soggetti vengono studiati da Picasso e Braque che li traducono in prismi bruni, grigi, verdi, indipendentemente dal fatto che rappresentino nature morte o paesaggi. È in questo modo che si ottiene la visione di tutti gli aspetti di un oggetto o di un paesaggio. Come citato precedentemente, una delle opere più importanti di Picasso, oltre che ad essere la prima opera a carattere cubista, è Les Demoiselles d’Avignon. Il quadro, dipinto nel 1907, è una delle opere più rivoluzionarie del Novecento, anche se inizialmente fu soggetto di molte critiche da parte dei più grandi artisti di quel tempo. Tra i tanti cito Matisse che definì il lavoro un oltraggio, un tentativo di mettere in ridicolo il movimento moderno. È raffigurato un bordello di Barcellona, dove cinque ragazze nude sono in posa per il pittore. Le ragazze appaiono sfigurate da lineamenti asimmetrici, visi e corpi sono taglienti e segnati da angoli acuti, i nasi sono aguzzi e nella parte bassa del dipinto è presente della frutta, tra cui in particolare un melone che può assomigliare ad una falce. Non vi sono ombre, né trucchi prospettici, non c’è vuoto. I piani sono incastrati uno nell’altro, la ragazza accovacciata guarda avanti anche se il suo corpo è di schiena. La ragazza a sinistra, per il suo profilo duro, ricorda l’arte egizia, mentre le due di destra presentano dei volti apparentemente slegati dal corpo, che assomigliano a delle maschere africane che Picasso amava collezionare. Non c’è sfondo in questa tela, né illusione spaziale. Linee chiare e scure segnano i contorni delle forme essenziali attraverso uno stile sintetico. I colori sono due: l’ocra e il blu nelle loro sfumature. Quest’opera è stata portata a termine dopo moltissimi bozzetti (806). L’elemento principale dell’opera è l’incrocio della tradizione pittorica del nudo femminile con il tema del bordello. Il più vicino antenato del dipinto è Cinque bagnanti di Cézanne. Picasso scelse questo tema perché gli consentiva di affrontare il corpo femminile in maniera innovativa, restando comunque ancorato all’arte antica: un riferimento potrebbe essere anche la presenza della frutta nella parte bassa del dipinto, simbolo di perizia pittorica. Il piatto di frutta stilizzato va a raffigurare il rifiuto da parte di Picasso della copia dal vero. Les Demoiselles d’Avignon testimonia come in quel periodo Picasso avesse abbandonato il suo tradizionale modo di dipingere, per dedicarsi totalmente al Cubismo. Sicuramente un’altra opera di grande importanza è Guernica, realizzata nel 1937. Quest’opera è connessa alla guerra civile spagnola; in particolare Picasso fa riferimento al bombardamento tedesco di Guernica, capitale dei paesi baschi spagnoli, che fu rasa al suolo il 26 aprile 1937. Dal governo repubblicano era stata commissionata a Picasso la realizzazione di una grande opera per l’Esposizione Universale di Parigi del luglio 1937, e il pittore decise di raffigurare le conseguenze della guerra su dei cittadini innocenti. Guernica si presenta come una descrizione di un dramma locale e come un manifesto contro la guerra che annienta popolazioni inermi. Quest’opera così grande da travolgere lo spettatore e da farlo sentire vittima tra tutte le vittime racchiude tutti i tratti pittorici di Picasso: la visione simultanea, l’uso di uno stesso tono di colori (il nero che rappresenta una tematica di lutto), l’annullamento della prospettiva, la giusta posizione di figure con un volume e figure piatte, il ribaltamento dei piani (creando immagini che si spingono verso lo spettatore invece che allontanarsene). Lo spazio descritto è un interno sventrato dai bombardamenti. Le figure presenti fanno riferimento a molti classici e a opere di Picasso stesso.
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