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Pace impossibile, guerra improbabile, Appunti di Storia

Dalla fine della seconda guerra mondiale, processo di Norimberga, creazione dell'ONU

Tipologia: Appunti

2016/2017

Caricato il 27/04/2017

aurizani
aurizani 🇮🇹

4.4

(27)

21 documenti

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Scarica Pace impossibile, guerra improbabile e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! PACE IMPOSSIBILE, GUERRA IMPROBABILE LA NASCITA DEL’ONU: Il 26 giungo 1945 Patto di S.Francisco firmato da 51 paesi. Nacque così l’organizzazione delle nazioni unite (Onu). Con questo si volle creare uno strumento di governo sovranazionale delle relazioni fra gli stati. I principali vincitori della 2GM (Usa, Urss, GB, Francia e Cina) entrarono a far parte del consiglio di sicurezza, le grandi potenze si assumevano una responsabilità collettiva nella gestione dell’ordine internazionale. Fondazione Onu+ processo di Norimberga (1945/1946) furono gli ultimi atti della cooperazione internazionale. Questo clima di calma fu subito messo a dura prova dall’imminente guerra fredda. Consiglio di sicurezza l’organo cui spettano le decisioni relative al mantenimento della pace; composto da 15 membri, 10 eletti ogni 2 anni e 5 permanenti (Usa, GB, Francia, Cina Polare e Urss), questi membri permanenti hanno il diritto di veto sugli altri. Assemblea generale comporta da tutti gli stati membri ha poteri consultivi. Il segretario generale è il più alto funzionario dell’Onu, rappresenta l’organizzazione e ne coordina le attività. La corte internazionale di giustizia è il massimo tribunale internazionale esistente. IL PROCESSO DI NORIMBERGA: Tra il 20 novembre 1945 e il 1 ottobre 1946 un tribunale militare internazionale processò 21 gerarchi nazisti per crimini contro la pace e contro l’umanità. Il processo di Norimberga fu un atto che portò all’incriminazione e alla condanna di alcune migliaia di nazisti per opera di tribunali militari dei paesi vincitori. Il processo però sollevò accese polemiche, se ne è rilevata la fragilità giuridica per il fatto di punire comportamenti che, al momento in cui furono commessi, non erano sanzionabili. Qui si volle anche sanzionare per la prima volt alcuni principi fondamentali non derogabili. Questo processo rimane un modello fondamentale per l’edificazione di una giustizia penale internazionale, questo tema però fu subito abbandonato per l’imminente guerra fredda; ma è rientrato in circolo dopo la fine dei regimi comunisti in Europa dell’est. Il nuovo termine “superpotenze” entrò nell’uso per distinguere i nuovi giganti della potenza internazionale. In realtà tra Usa e Urss esisteva un sensibile divario di ricchezza, potenza e capacitò d’influenza. Stati Uniti Usciti dal confitto mondiale con un prodotto nazionale lordo raddoppiato rispetto al 1940, seppure avevano numerosi caduti, il loro territorio non era stato toccato dalla crudeltà della guerra; e disponevano inoltre del primato tecnologico e di un’incomparabile potenza militare, rafforzata ancora di più dalla bomba atomica. Gli Usa godevano anche di una grandissima considerazione dal punto di vista morale e ideale, che ne faceva un punto di riferimento per tutto l’Occidente; anche perché erano riusciti a superare una forte crisi grazie al piano economico di Roosvelt, il “New Deal”. Il progetto degli Usa era quello di porsi alla guida di un nuovo ordine internazionale fondato sulla cooperazione economica , infatti pensavano di dovere esercitare una forte leadership dal punto di vista economico, morale e politico sugli altri stati. A questo miravano anche gli accordi di Bretton Woods luglio 1944: avevano indicato il dollaro come moneta fondamentale per gli scambi. Unione Sovietica Gia nel 1945 era un gigante semidistrutto per colpa delle molti morti e delle distruzioni territoriali. Il potenziale economico era nettamente inferiore rispetto a quello degli Usa, e anche dal punto dii vista bellico vi era una grandissima differenza per quanto riguarda il possedimento della bomba atomica. Nonostante ciò anche l’unione sovietica aveva i suoi punti di forza: la popolarità (Occidente+Asia) accresciuta grazie al fatto di aver vinto il nazismo; la capacità di dispiegare un’ingente potenziale industriale e godevano anche di una netta superiorità strategica su tutta Europa. I sovietici continuavano ad essere convinti della conflittualità tra socialismo e capitalismo, non erano infatti disponibili ad una cooperazione economico-politica americana. Essi infatti volevano garantire la loro sicurezza e lo dimostravano attraverso: il controllo politico, la potenza industriale e militare. 1947 creato il Cominform, un organismo di “informazione e collaborazione” fra i partiti comunisti europei. Benché l’Europa non fosse più il centro economico e politico del mondo, conservava un’importanza strategica fondamentale. Febbraio 1945 Conferenza di Yalta: dove Roosvelt, Churchill e Stalin si erano incontrati per delineare i nuovo assetto politico da dare all’Europa una volta sconfitto Hitler; questa fece prendere atto sul piano politico della situazione militare presente. Venne allora pensata una divisione dell’Europa in sfere di influenza. Le posizioni si irrigidirono tra il 1945/48, fio a trasformare le zone di influenza in veri e propri blocchi contrapposti(=alleanze politicomilitari). Nel corso della conferenza di Parigi (1946) vennero sottoscritti i trattati di pace che non comprendevano sconvolgimenti della geografia politica Europea. Le modificazioni territoriali riguardavano le aree circoscritte come i confini russo-polacco, polacco-tedesco e italiano-iugoslavo. In base agli accordi di Yalta e poi quelli di Potsdam ( luglio-agosto 1945) , la Germania era stata divisa in 4 zone d’occupazione e anche Berlino era stata divisa in 4 settori. La Germania fin da sempre, per la sua posizione, rivestiva un’importanza strategica eccezionale. L’Urss vedeva nella Germania un avamposto strategico nell’Europa occidentale e voleva una mano libera sui beni tedeschi. Gli anglo-americani invece puntavano ad accelerare il processo di ricostruzione economica del paese e la sua integrazione nel sistema economico occidentale. Stalin nel febbraio 1946, ribadì che fra comunismo e capitalismo vi era un conflitto insuperabile. Churchill in un suo discorso coniò l’immagine rimasta proverbiale per indicare la guerra fredda come “cortina di ferro”. Nel marzo 1947 Truman dichiarò riferito all’Urss, che gli Stati Uniti si impegnavano a difendere la propria sicurezza ovunque fosse minacciata, iniziava così a definirsi la guerra fredda come una sorta di crociata. Sul piano delle politiche concrete l’amministrazione americana adotta la strategia del “contenimento”, ovvero non occorreva tanto fronteggiare un attacco da parte dell’Urss, ma evitare ogni tentativo di espansione dell’esperienza sovietica e del comunismo in tutta Europa. Questa politica fu subito adottata in Grecia, dove gli Usa intervennero al posto della GB per sostenere il governo monarchico di Atene nella guerra contro i parigiani comunisti, e in Turchia che gli Usa appoggiarono nel contrasto che la opponeva all’Urss per il controllo dello stretto dei Dardanelli. Nel 1948 americani, inglesi e francesi si accordarono sul progetto di divisione territoriale della Germania, ovvero creare una parte occidentale sotto il controllo di un’alleanza internazionale. Gli occidentali avviarono allora un processo di unificazione dei rispettivi blocchi di influenza I sovietici allora reagirono bloccando gli accessi e i rifornimenti a Berlino Ovest. La divisione della Germania divenne così inevitabile: 23 maggio 1949 (parte occidentale) nacque la Repubblica Federale Tedesca (liberale. Capitale= Bonn) 7 ottobre 1949 (parte orientale) nacque la Repubblica Democratica Tedesca (comunista. Capitale= Berlino). La divisione della Germania e di Berlino nel 1949 sancì la contrapposizione tra Est-Ovest e a sua volta la divisione dell’Europa. Sempre nel 1949 firma del blocco continentale, ovvero il patto nord-atlantico noto come il “patto atlantico” ( 4 aprile 1949), un’alleanza politico-militare di tipo difensivo che si dotò di una forza militare integrata, la NATO. Agli Europei il patto assicurava che gli Usa avrebbe garantito la loro sicurezza e questi assicurava l’egemonia . la subordinazione agli Usa però sollevò proteste in Europa, sia nelle forze socialiste sia in quelle comuniste. Washington esercitò la propria egemonia con strumenti sia politici sia economici, un’importanza fondamentale ebbe il piano Marshall (giungo 1947) questo piano concedeva fondi a titolo gratuito per finanziare l’acquisto di macchinari, attrezzature, materie prime dagli Usa o da altri paesi. Questo piano risolveva un problema fondamentale dell’Europa e fu fondamentale per la
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