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PALEOGRAFIA E DIPLOMATICA A.OLIVIERI, 2022-23, Appunti di Paleografia

Riassunto dettagliato con immagini del corso " paleografia e diplomatica" del professore Oliveri del primo semestre 2022-23. Inoltre vi sono i riassunti delle varie tipologie di scritture e dei 3 testi indicati dal professore ( Pratesi, Petrucci e Cursi) ( 30 e lode)

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 10/11/2022

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vittoria-mezzogori-1 🇮🇹

4.6

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Scarica PALEOGRAFIA E DIPLOMATICA A.OLIVIERI, 2022-23 e più Appunti in PDF di Paleografia solo su Docsity! 1 di 68 ® “ RA Guiuenipet A SCRUMINOCCUR AVI ui TROVUYTALI I HLMIERNA SUMmNOB 3 OPertg:e1 tp SEEST CalumSsARRAGinATRIE SURI der in smeuso AT Tollé;ss EiIACCEPIIEAMUXUREM, CT MTAN sur palbiumo pertiTse+ SER Tumtieerincolaz o daro è LUSAUTEM CU NCIA LAEGES MORTEMATRISACCI DERALT SERMNARRAMIISAAG: _ TEMPERAREI n FILA di 2 68 CARTOLINA POSTALE DI ANTONIO FALCO - la cartolina postale di Antonio falco è un esempio della cartolina che verso la fine del 800 e inizi del 900 era un supporto di gran ora, privo di busta e solo supporto scrittoreo. Questa cartolina venne ritrovata nell’archivio personale di Luigi Schiaparelli, grandissimo paleografo: i suoi archivi e le sue corrispondenze erano già state parzialmente suddivise da lui altre postume—> vediamo come una parte del suo archivio si trovi nell’archivio di firenze il resto è rimasto nell’archivio famigliare. Inoltre vediamo come questa cartolina abbia come mittente Antonio Falco, allievo del professore Shciaparelli, soldato nella prima guerra mondiale ma anche autore: scrisse dopo la guerra storia toscana del marchese Ugo di Tuscia. -nel recto della cartolina: due timbri: data 20 giugno 1915, modena ferrovie Una cartolina militare che viaggiava in franchigia Inoltre vediamo che vi è nella parte destra dedicata all’indirizzo una lettera prestampata “ all’illustrissimo, sign professore lugli schiaparelli, via Masaccio 55 piano 2, firenze “ A, falco Allievo ufficiale, 10 compagnia, 3 plotone, modena , grazie della sua gentile cartolina” - documentazione dello scambio epistolare negli anni della guerra che i soldati tenevano con famigliari e amici —-> verso: Al signore Schiparelli Ho un momento libero per scriverle. Qui si lavora moltissimo e tutto procede con una disciplina e una ilacrità meravigliose. Lo slancio e l’entusiasmo dei giovani in generale sono grandi, finora siamo circa 3000 e già abbiamo passato la prima rivista in piazza d’armi. Il trattamento è buona e qualche giorno anche ottima, soltanto l’uscita libera è molto breve, durando un’ora solamente, Vi scriverò più lungamente, intanto distintamente la ossequio. A,falco di 5 68 liberum alodium viviano beolinao de Ghifelenfa de pecia una terre culte reiecentias in territorio ghifelenghe ubi dicitur ad pratum perualis que est circa bubiculas duas cui coheret versus meridie ferricanus de mozo et francesius de rango et versus mane monasteri castelletti - 31 ottobre 1288: millesimo sbagliato - Indizione, si conta aggiungendo 3 all’anno dividendo per 15 —> 86 esima indizione - Segnum tabellioni, tipico del notaio per affermare la sua originalità - Secunda, dicitur, est domini per contrazione - Mensis sillabico - U e v angolari gotiche - Lettera maiuscola con due lettere coppia: trombellinus - R con rigo sta per rum - Ma inizi parola tonda - M e n fine parola con proboscide - S tonda - D obliqua - C concava a sinistra sulla linea dopo - Castelletto vicino a biella che stava nell’ombra di Vercelli, grande provincia italiana, legata a milano - Tre, terreni sillabica - La vendita avviene tra Michele trombellino che vende il suo bene e viviamo beoliano, che agisce nel nome dell’ospedale - Vediamo inoltre come la documentaristica notarile italiana si soffermi molto sui particolari ad esempio vicino al prato di.. oppure narra anche la vita di gente medio importante come viviamo beoliano, trattando una causa per l’ospedale, vediamo che molte sue lettere sono state mantenute all’interno dell’archivio - Allodio: termine giuridico è una proprietà piena e non in affitto di 6 68 ESCATOCOLLO “ Pro qua vendicionem dato confessus et contetus fui d’ictus Michael se recepisse et habuisse ab ipso viviano nomine precis libras vigintiqyator propensius …. No habitué et accepte et numerate pecunie et sei receptionist future et omni exeptus doli et infactum et ne posti dicesse ut opponete se fore deceptum ultra dimidia russi precisi. Actum in domo ottoni cagnolini in vercellis cora testibus pagano qui dicitur tropus de pezana et dicto ottone cagnolis Ego paxotus de salviamo notarius interfui et scripsi Ego petrus de barletariis notarius viso et lento huic exempla authentic me subscirpsi Ego petrus de dosso notarius viso et lento huci exempli autentico me subscirpsi Ego lafrancus de roldulfo notarius hoc exemplum ex autentico exemplui et sicut in eo continebatur sic et in isto scripsi esempli nichel addito ut dempto preterea qua forte incompositione literrarum ut sillabato plus minuì ue et Ideo me subriscripsi - vediamo una clausola penale: questo negozio giuridico non può essere annullato anche qualora si lamenti che non è stato pagata nemmeno la metà del giusto prezzo - Confessus et contents, abbreviazione tachigrafi - Actum: agito l’atto giudiziario—> la presenza di testimoni, tutto ciò è stato firmato nella casa di ottone cagnolis ( testimone) mentre altro testimone è tropus de pezana, pezana è un paesino vicino a Vercelli - Notaio originale: paxotus de salvano, aveva scritto l’originale dice di essere stato presente alleato e di aver firmato - L’incarico di redigere una copia autentica ( detta exempla) viene dato ad un altro notaio che redige la copia autentica con la sottoscrizione di altri due notai che si limitano a scrivere ..> tutto il testo in questo caso è scritto dal notaio Lafrancus de Rodolfo - Vediamo come la prima sottoscrizione sia di paxotus ( nome che deriva da pax e s tonda) - I due notari sottoscrivono soltando dicendo di aver letto la copia e che si tratta di una copia fedele all’orifinale - lafrancus——> Ego lafrancus de roldulfo notarius hoc exemplum ex autentico exemplui et sicut in eo continebatur sic et in isto scripsi esempli nichel addito ut dempto preterea qua forte incompositione literrarum ut sillabato plus minuì ue et Ideo me subriscripsi - Io lanfranco notario ho copiato la copia dall’originale e cosi come in quella era contenuto cosi ho scritto in questa copia, nulla ho aggiunto o tolto fuorché forse alcune lettere o sillabe nella composizione e io sottoscrivo - Litterarum, r che vale per rum - R littera notarile - Ognuno pone il suo signum tabellioni - Protocollo: dal protocollo si estraggono gli originali, una volta estratto si segna carta facta - Nei comuni, vediamo il tribunale comunale, proprio i giudici chiedono ai notai di redigere copie autentiche DOCUMENTO DELLA CANCELLERIA PAPALE DI GREGORIO 9 Questa è una lettera patente che proviene dalla cancelleria papale di gregorio 9: lettera patente sarebbe una lettera che viene presentata aperta priva di busta—> infatti il singolo foglio si piegava in modo che diventasse un rettangolo, si creava la “ plica”; la piegatura e la foratura sul lato lungo che ve iva cucito con un filo di seta e di canapa a cui veniva attaccato un sigillo: una bolla plumbea - la bolla plumbea in tal caso non è rimasta aveva da un lato le facce di pietro e paolo e dall’altra il nome del papa più l’anno di pontificato - Scrittura: una minuscola gotica di base Carolina che si rifà alla minuscola diplomatica: legature a ponte, aste alte e righe spaziose - C’è differenza tra i documenti pubblici ( emanati dalla cancelleria papale o imperiale in cui autore dell’azionee. Autore del documento è sempre o il papa o l’imperatore che è sovrano rispetto a tutto) e privati ( notai che trattano diritto privato, un testamento) - In questo caso il papa ha affidato al notaio il compito di redigere un documento, il notaio è l’autore della documentazione mentre il papa dell’azione - Il notaio dopo aver steso l’originale deve attuare la “ relectio”; ovvero deve rileggere tutto il testo che lo scriba ha scritto, nel caso non vi siano errori viene sigillato di 7 68 - L’opera è contenuta entro l’archivio dei mercatanti e degli speziali di siena - Incipit, lettera grafica ( marca grafica) Gregorius: il papa che si considera il servo tra servi, la sede vaticana è la sede apostolica - Le abbreviazioni - Il primo rigo come in tutti i documenti pubblici è più ornamentale è ha le aste allungate - Riassunto prima parte: vediamo che la chiesa di san Gimignano ha un’ ordinata schiera di chierici, che ivi militano per il signore, ma se il loro numero è in quantità troppo alta per le disponibilità della chiesa e se i chierici mormorano per il mancato sostentamento, difficilmente riescono ad adempiere ai loro doveri liturgici e viene fatta una supplica che noi accogliamo considerando la povertà e le ricchezze , accogliamo la decisione del vescovo di Volterra che noi sottoscriviamo e rafforziamo con il patrocinio di tale scritto di 10 68 Nell’11 verso troviamo una linea che si scosta dalle scritture vicine “ per dominus nostrum ehm xlm filium tuum” —-> per il nostro signore gestì cristo tuo figlio -dominus contrazione -Legatura a ponte st -Nomen sacro abbreviato per contrazione -T legatura forma strana — 14 R La segnatura del fascicolo al f. 18v è realizzata a colori e inclusa in un cerchio colorato. I titoli preposti alle preghiere sono in onciale rubricata (fig. 1). Un solo incipit di maggiori dimensioni (cfr. fig. 2) venne realizzato in capitali altomedievali, con una lettera, la e, di forma onciale, con tratti nastriformi colorati di rosso, verde e giallo. Questa scrittura di Luxeil, venne ripresa anche in italia in due codici di san bonifacio: Vinfrit, inglese giunto sul continente per evangelizzare , si mette in contatto con il papa nel 750 ma in germania viene fatto martire e mentre lo uccidevano cercava di ripararsi con un libro ( cium secondo) I codici sono due: - codex bonifacius primo: in un onciale del sud italia tardoantica , nuovo testamento - Codex bonifacius secundo: in luxeil, insieme di dottrine 1 recto: facciata bianca 1 verso, incipit con colori tipicamente merovingia ( rososi, giallo) “ Incipit epistola diretta ad flavium episcopus”, le linee non sono leggibili, ma solo con una pila a quarzo - 4 recto: quia splendorem perspicuae veritatis ob cacecationem sibi proprio tenebra” “ Quia splendorem perspicuae veritatis obcaeca- tionem sibi propria tenebrarat doctrinae se evangelicae subdedisset, dicente Mattheo: «Liber generationis Iesu Christi fili David, fili Abraham». Apostolicae quoque praedicationis expetisset instructum. Et legeris in epistula ad Romanos: (...) - rubrato —> onciale - Aste verticali lunghissime - Scrittura pre Carolina - Occhielli - T in legatura - Lettere maiuscole di 11 68 Trascrivo i primi 6 rr. et a malis districte custodire. Noverat bene uti rebus habitis sed nesciebamus si patiens permaneret ablatis, noverat cotidiana Deo pro sanis pignoribus sacrificia solvere. Sed incertum erat si ei gratia- rum sacrificium et orbatus immolaret, ne quid ergo vitii salus tegeret. Dignum fuit ut hoc dolor aperiret (…)—> è una merovingica semicorsiva 
 di 12 68 MORALIA IN IOB Commentario ai testi di Giobbe da parte di papa gregorio magno nel 600-700: - libro 23: in scrittura di Luxeil —> riccioli, forme decorative, sembra una cornetta “ incipit liberi 23 demotalia beati Gregori papa pare quinta” - Libro 24: in scrittura onciale con P maiuscola —-> per quanto riguarda il secondo blocco del messale gallicanum: da pag 19 a 100 - 19 recto: scrittura capitale ornamentale simile a quella di Luxeil, del Moralia In Iob - 66 recto: cita le preghiere da compiere nelle giornate pasquali Più grafie: titolo ( capitale), sottotitolo rubato in onciale e testo in un’onciale più grande —-> quando un testo usa solo la stessa scrittura probabilmente è tardoantico, se un testo presenta diversi tipi di scrittura è medievale - scriptio continua - Grande lettera iniziale zoomorfa - A , l e g decorative scendono sotto il rigo di 15 68 j) Riforma ecclesiastica del papa: dall’11 secolo fino all’udito di italia del 1861—> il papa sia a capo della chiesa che dello stato vaticano ( fine con la breccia di porta pia) Con queste convenzioni che distribuiscono il testo separando le parole quando nascono e quando si codificano non nell’età del manoscritto ma nell’età della stampa però quando vi è un cambio di midiim dalla prevalenza del libro manoscritto si passa alla netta prevalenza del libro a stampa: il libro a stampa nei primi decenni , quando la stampa prende piede, le convenzioni librarie sono identiche a quelle del manoscritto, tanto che se si cerca “ bibbia di Gutenberg” e si guardano varie riproduzioni integrali non è distinguibile dal manoscritto a prima vista poi se lo si guarda nel particolare della pagina si riesce a capire ma ci sono tutte le abbreviazioni dei libri manoscritti e il libro è decorato il libro manoscritto - quando si introducono le codificazioni che aiutano il lettore a leggere —> si introducono nell’età della stmpa, si introducono in grandi centri - Venezia , Aldo manuzio: veniva dal Lazio, lavora a venezia è un imprenditore è stato editore di pietro bembo —< Aldo manuzio libro tascabile, corsiva stampata, l’apostrofo, l’accento… apostrofo e accento non esistono nel libro manoscritto ma solo nei libri a stampa ( fine 400): nella bottega di manuzio viene emanato il canzoniere di Petrarca editi da pietro bembo, momento cardine - Lione - Basilea all’inizio del 500 - A partire del secondo decennio del 500— > riforma di lutero di 16 68 “ Sancta tamen domeniche eccelse nulli sinodici confettar celeri ecclesiss praelecte sede evangelica vocabamus primato, optinuit est —Tu espetus inquies et super hanc petram edificabo ecclesia mea et porte inferi non prevalebunt advers ( leg rs) us eam et tibi dato classe reg ( g carolina con occhielli divisi) ni caelorum et quecumque ligaveris super terram erunt legata et in cielo et quecumque solueris super terra amerunt solita et in cielo ”, sono parole importantissime: tu sei pietro e sopra questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte dell’infenro non prevarranno su di lei, ti darò le chiavi del regno dei cieli a te pietro ( poi a pietro si aggiunge paolo ) Si notano dei caratteri paleografici: edificabo ( doppione omofono di a ): tipico delle scritture manoscritto, sopratutto tipico delle precarie, perché la carolina elimina i doppioni omofoni. Ma ancora in codici biblici catalani del 10 secolo vi sono ancora delle varianti con doppione omofono di a Varianti di s e le varianti di u sono usate per segnalare sul rigo eventuali fatti - prevalebunt: - Codice di area renana , la corsiva franca è merovingica fino all’arrivo nel 10-11 secolo della carolina: vi è un fondatore mitico della dinastia merovingica, Meroveo, questa corsiva continua and essere impiegata particolarmente nei diplomi e continua ad essere impiegata fino agli inizi del 9 secolo e poi viene sostituita da una minuscola cancelleresca di base carolina. - Scrittura di luxeil, variante della merovingica nel 7 secolo su base della corsiva antica minuscola - Uno dei fatti più importanti della produzione libraria carolingia è la produzione delle bibbie in un solo volume—> le pandette, non si può usare l’onciale, troppo grande: serve una scrittura adeguata dette bibbie portatili, per studio universitario ha una prima tappa nella lontana Inghilterra, a confine tra Singh e scozia —-> monastero di weeamouth jarrow, in cui nel seicento è stata scritta la Bibbia Amiatina scritta nell’onciale romana, importata da Gregorio Magno : bibbia con le prefazioni di Gerolamo - Quecumque, abbreviatura inutile - Dittongo ae / oe è espresso o dal dittongo oppure in caelo, cediglia ( che si usa ancora nel francese e nello spagnolo) —> anche nel libro di cardinale rosselli li la e è semplificata, la e è scritta e semplice - rifiuto delle lettere gotiche—> umanesimo Et quecumque ligaveris supra terrum “ Ti darò le chiavi del regno dei cieli - chiavi metafora del diritto - Tutto ciò che tu legherai sarà legato anche in cielo e tutto ciò che tu scioglierai sarà legato al cielo—> legare e scogliere il diritto - Ciò che uno fa in terra va anche in cielo con lui di 17 68 IL PENTATEUCO ASHBURNHAM 6-7 sec Il pentateuco è un codice una bibbia su pergamena che è stata realizzata verso il 6-7 secolo: si pensa o nell’africa del nord o in un centro italiano, forse roma. È un manoscritto a forma quadrata ( forma tipicamente tardoantica) composta da 142 pagine ( oggi solo 129) e da varie pagine miniate interamente o parzialmente ( oggi solo 19) , vediamo che tale miniature hanno decisamente influenzato gli affreschi della chiesa di San Giuliano di Tours. Questo manoscritto ha una storia complessa: si è trovato nnll’altomedioevo nel monastero di torus, dove forse nell’8-9 secolo è stato restaurato nelle pagine più tarde ( simili all’onciale del codice palatino 493) mentre in seguito è stato rubato e venduto nel 1842 circa a lord ashburnahm ed in seguito acquistato nel 1888 dai fondi regi per la biblioteca di parigi. Questo manoscritto è scritto per lo più in onciale ( una scrittura capitale minuscola , con ampie aste e linee curve sorta presumibilmente in nord africa o in italia : scrittura adem, solo le lettere a d e m non sono capitali-> l’onciale è una minuscola) anche se vediamo che il 33 v è scritto nella minuscola Carolina elaborata a Tours. Il pentateuco in questione riguarda i primi 5 libri dell’antico testamento ( il 5 non è stato conservato): genesi, esodo, levitino, numeri e deuteronomo - copertina in legno - Dorso in cuoio con un aggiunta tarda: lat, nuova acquisizione e numero di serie che si rifà all’archivio della biblioteca di parigi - Foglio di guardia: bianchi o stampati fogli posti all’inizio o alla fine del rigo : per proteggere - 1 r: pagina sbiadita era una miniatura - 1 v: miniatura a tuta pagina, diversi livelli lettura ambigua ma elementi della terra, sarà la creazione delle acque e della luce - 2 recto: tabella miniata: un arcai, sostenuto da due colonne e dei capitelli, con un asta sovra di cui vi è un ventaglio e degli anelli metallici che aprono delle tende in maniera scenica: entro vi è una sorta di tabella parlante. Vi sono dei pavoni e ricorda i manoscritti tipicamente insulari e di fattura tardoantica “ In hoc corpore continente libri quindi breshit qua nos genesi dicamus Ellesmoth qui exodus appellamur Valecra id est Leviticus Viddabae qui numer vocamus elleddabbarim qui diutheron pronuntiamus “ In questo corpus vi sono 5 libri: breshit che noi chiamiamo genesi, ellesmoth che noi chiamiamo esosodo, Valera che noi chiamiamo levitico, viddabe che noi chiamiamo numero e elleddabarim che noi chiamiamo deutero - scrittura capitale - Scrittura meglio mantenuta quella arancione - Scriptio continua bilineare - Corrispondenti dei nostri nomi in ebraico di 20 68 -Non leggibili completamente a causa della limatura che si faceva delle pagine per fare ci che pagine originali o aggiuntive fossero della stessa misura 2 glossature: Fecit quoque dominus deus ad adam ei uxor eius tunicas pellicias et induit Eos et ait ecce adam cactus est quasi unus ex nobis sciens bo num et malum nunc ergo ne forte mittat manus suam et sumat etiam de ligno vitae et comedat et vivat in aternum E misit et dominus deus de paradiso voluptatis ut operaretur terram 1)Glossatura, tilde ripresa da ecce: hic ostendite Resta perso Dicenti sic 2) glossatura con croce ——> b minuscola nella glossatura e b maiuscola nel testo, semi onciale e onciale, scrittura continua, legatura dall’alto verso il basso Qui per pecc Sclentiam bo Sera nez Perpetua Per eccesso Quaodam iussu Culpa solam Bis ixs gratia Terat pas - 6 recto: miniatura intera pagina di origine ebraica ( si legge da dx a sx) scritture in onciale, molto colorata: dio che chiede a Caino dove sia Abele, Abele con il gregge, Caino che coltiva e uccisione di Abele da parte di Caino di 21 68 - 32 verso: vediamo la suddivisione in capitoli e i rispettivi primi righi in rosso, rubrati per farli risaltare “ titoletti correnti” , qua siamo al capitolo 49: inoltre in basso a destra vi è una giunta tarda , con uno studioso che si è accorto della caduta e della carenza nel capitolo 34 dei versi 19-26 - 33 recto, illeggibile - 33 verso—-> minuscola Carolina: scrittura nata nel tardo 8-9 secolo nel monastero di Tour, la Carolina è una minuscola che sarà la scrittura minuscola libraria fino al 12 secolo, quando viene sostituita dalla gotica, che si rifà alla Carolina ma serve a molte più cose Simao nel periodo dei franchi quando carlo magno ha sostituito pipino il breve e quando carlo magno era entrato in contatto con il papa Questa scrittura è fondamentale dal momento che a Tours si scrivevano pandette, ovvero bimbi ea volume unico è l’onciale era troppo grande essendo una capitale avrebbe occupato troppo spazio —> minuscola di Tours “ Tollenter dinam de domo sichem sororem suam quibus egressos inruerunt super occisos ceteri filli iacob de populati sunt urbe multionem stupri oves eorum et armenta cunctaque aftanter quae indomibus et ingerir paruulos quoque ex uxores eorum duxerunt captivas Scrittura Carolina -d dritte non asta obliqua come nell’onciale -Legatura a ponte stupri, st -Legatura in sororem anche se la Carolina non ha legature -Super, p tagliata, segno tachigrafo -Tutto minuscolo tranne a n g che sono onciali -S che sembrano delle r -Aste lunghe, no chiaroscuro -E con occhiello chiuso a differenza dell’onciale - Dopo la prevalenza della gotica, in realtà in epoca umanistica nel 14 secolo vediamo una ripresa della Carolina grazie a Petrarca e alcuni allievi di firenze sotto il cancelliere salutati che riportano in auge la minuscola Carolina - Esisteva anche la minuscola di mordrammo di Corbie di 22 68 - 34 verso: finiscono le pagine modificate e vediamo come incasso a destra sia segnato in numero romano il 7 che indica che li finisce il fascicolò 7 che è l’unita del codice -35 recto: ( foratura entro lo specchio di scrittur—-> manoscritto tardoantico, metodo di datazione, fosse stato fuori dallo specchio sarebbe stato medievale) vediamo in basso a destra il capitolo 56 che da inizio alla storia di Giacobbe guseppe e i figli che continua senza interruzione nel verso seguente -Per non andare nella pagina dopo con una parola spezzata “ Habitavit autem iacob in terra chanaan in qua peregrinatus est pater suus etjhaec sunt in generationer eius Joseph cum sedecim esset annorum ( codino)—> giuseppe è il figlio di Israele anche detto Giacobbe —> inizio capitolo rubato —> 35 verso “ pascebat gregem cum fratibus suis ad hui puer et erat cum filis balae et zelphe uxorum patris sui accusavitque fratres suss aput patrem crimine pessimo israel autem diligebat ioseph superomnes filios suos eo quod in senectute genuisset eum. Facitque ei tunicam polimetam Videntes autem fratres eius quod a patre plus cunctis filius amateur oderent eum - aurtem narrativo - P sovra modulata di 25 68 tempo anche salvemini che lavorava come insegnante delle medie: salvemini aveva creato un sindacato degli insegnanti a cui lo stesso Giacomo suora aveva partecipato - Usa termini come fraterno: linguaggio si pensa tipicamente socialista - Nelle facciate interne del bifoglio inizia a fare una mesta poesia matrimoniale - Un bifoglio con 4 facciate ma solo 3 scritte - Signora con la s maiuscola - Vi sono parecchie correzioni e sovrascritture nella parte del bifoglio interno - Una corsiva “ Ciao schiaparelli, troppo poco tempo noi ci siamo trovati insieme perché possiamo dire di conoscerci proprio bene, ma l’istinto non vi inganna e l’istinto fece —- più noi in quale poche ora di bosgliasco e di diva una grande simpatia. Pupi dunque pensare con quale piacere io abbia ricevuto la partecipazione del tuo matrimonio e con che cuore fraterno ti auguro a te e alla tua gentile signora vita lunga e concordo e semplice allietata da un mutuo indissolubile amore di 26 68 - nessuno caro schiaparelli può illudersi di non aver mai dolori e un auguro di felicità illimitata è sempre ridicolo. Tutti o prima o poi siamo stati e saremo dirimente provati nella vita. Ma quando si è in due e si è uniti dal vincolo sacro dell’amore i dolori intimi sopportati acquistano una dolcezza indicibile e le gioie perdono quel qualcosa di egoistico che rende poco simpatiche le gioie individuali, e diventano più alte e pure, gli uomini soli io li rimpiango: sono alberi isolati nel mezzo a una strada, destinati presto ad inaridirsi . La gioia di amarsi ha nei primi giorni del matrimonio qualcosa di febbrile e di splendido. Poi a poco a poco e ben presto i caratteri si fondono, le anime si intonano perfettamente intime. Allora si diventa davvero padroni di noi stessi e dell’avvenire Senza avvedermene mi ero messo a fare delle poesia matrimoniale! Che orrore! Addio caro schiaparelli. —— anche da parte di mia moglie i più distinti e cordiali e rispettosi auguri alla tua signora e credimi con un abbraccio fraterno, Tuo G. Salvemini LETTERA DI CORRISPONDENZA PRIVATA DI LUIGI SCHIAPARELLI Lettera di argomento privato: non è presente una busta perché nell’ottocento si era soliti scrivere direttamente sulla lettera, piegarla e sigillarla - lessico provato - Corsivo ben definito - Maria, compagna di luigi schiaparelli - Luigi schiaparelli: noto paleografo, conservatore antifascista cristiano, creatore dell’indovinello veronese e del codice longobardo - Dichiara di aver conosciuto ad una funzione matrimoniale il politico salvemini con cui ha fatto grande amicizia nonostante le loro idee politiche siano molto lontane: salvemini è un socialista meridionalista contrario a Giolitti mentre salvemini è conservatore - A schiaparelli ha commosso più la funzione religiosa di quella civile, essendo cristiano conservatore - Datazione in alto a destra, destri levante ( data topica) 4 mese 8 1904, h 16,30 : mess ottavo è agosto - “ Maria mia carissima, Oggi sono cosi con te , pensai tanto a te durante la funzione che sento il bisogno approfittando del breve tempo che vi è in attesa il treno per Genova torino, di dirti due parole le quali ti attestino il mio ricordo sempre così intenso , ti assicurino sull’affetto mio intenso. Attendo il treno che mi porterà a torino: ho lasciato si ora gli sposi, felici felici le funzione religiosa mi ha commosso quella civile mi ha lasciato freddo, fu una festa di famiglia semplice ma bellissima. Lei è carina, intelligente molto colta, mi pare buona assai, Un altro testimone era il prof salvemini giovane di grande valore, che negli studi storici si è affermato validamente ed onorerà il paese, se penserà come pare e provvede di lasciare la politica, abbiamo fatto amicizia: benché di opposte idee politiche Ci intendiamo e ci voglio già bene : anche tu denterai nella nostra comunità gli amici miei saranno anche i tuoi Durante il pranzo si parlò molto di me; mi consigliarono a prendere moglie! Forse ne avevano già una pronta?! Si scherzò molto ed io me la spassai un mondo , ridevo di gusto, i miei signori erano ben lungi dal pensiero che i miei pensieri sono tutti occupati occupatissimi maria mia non mi lasciasti un momento! Intanto la festa riuscitissima , con molta bonarietà e semplicità con affetto sincero Perché non mi mandasti notizie tua avantieri a firenze? Troppo spesso fai la cattivella con me , domani troverà tue notizie a torino? Posso sperare? Ricordami e gradisci i baci, il tuo luigi
 x nn a f À s Ani ù 4 i Pg. Pre s0 , x r si Di 24 ! ‘ ( fo / 4 #1 nf / e lin piene ‘ darai n La ya I; i / Ce Bair lis “ raso asa lei de pets . z , ° i L; O guernva f gi na Nec) ( A pre da hl Ludo rente 0a #9, Lessa ° , Vel Ai valo dins PL P7, f é ® divi 7 È x (71 dit, I p'ud ne Vel Ie / J 4 LL # A deri 4 ste . ( Pa ta 4 + } fi ua ps L'ANN | /* Ù a . # £ K lhi rr 22: A icona A DA ASI X a Tia 4 € , MSA 7 e ; - sera lui pr Min cnra pal A TA a lei srl J Sa IE 2 e emi hd A a Aia, È cn nur , Ra lZA, ra ; al ian’ pra figa diddl ” a Le di _ È pk br pi ft n ne LA val MAr agora ti srlihk = nas rara n part ,, 1 “2g Si pae a pued A Criiaza A ped ue: SA hh ar'u' pr i CiA A sppar € o pat A, di 30 68 LETTERA PATENS: ARDENGUS E IL LEBBROSARIO DI SAN EUSEBIO Questa epistola imita le epistole che derivano dalla cancelleria papale: sono patene, ovvero aperte e prive di sigillo Questa lettera parla del vescovo Ardengus il quale ha il compito di occuparsi dei lebbrosi e di trovare sussidi e soluzioni: Nel protocollo troviamo il classico schema di : - Intitolato: notizie su chi emana il documento - Inscriptio: il destinatario - Salutatio : salute et bene - ardengus si da del noi come il papa e si definisce il vescovo di firenze che è nella benevolenza divina - Un vescovo essendo dal 300 eletto sopratutto per volere della sede vescovile si deve dire tale per volere di dio e della giunta vescovile - Il compito del vesxoco è assicurarsi degli indigenti e farlo in prima persona—-> in età comunale nel 300 nascono delle istituzioni comunali cittadine che si occupano dei poveri e dei malati - un’abbreviazione viene detta compendio - La prima lettera del primo rigo di un documento pubblico è alta e ben decorata di 31 68 - La decisione di una soluzione per la povertà del lebbrosario he si trova a sant’eusebio è durante la settimana della passione, nel venerdì della resurrezione di san lazzaro organizzare una giornata di piena carità “ Ardengus benignitate divina floretius episcopus dilectis inchristo fratribus universus ecclesiarum cappallanis et aliis chiericis omnibus florentinus ad quos litteras presentes advenerint salutem et bene. Non expedit vobis exponit quam gravis fit penuria rerum indigenti leprosarium morantium ad sancta Eusebium. Exvicinitate loco et frequenti qua habetis ad locum ipsum potessi evidentem prendere ac manifeste credere quod multi necessitatibus lei angustia astiguntur. Nos enim qui tenemur illorum miserias miserari et succurrerequiperquibus subsidiis indigentia eourdem cosisi quod placenta vobis presidio qua illos duximus faciendam statuimus ut proxime die venerus et dogmade passionis în qua de resurretione hazari celebratur fiat eis in ecclesiis Vobis specialis exhibitio caritatis. QUa circa discrezione unum tofam attenti et hortam indomino presentium tobis aucortitate mandantes Quotinos prefatam diebus ad provisionem dictorum paupereum excluis aliis deputantes faciatis eorum quevi a popolusi elemosinas easquibus nos per seis fidelitemreservuetis denunciantes indulgentiam vis ti dierum quem per alias nostras litteras generalis fecimus sicuti tobis credimus constituisset Valeant autem hec litteras usquibus ad tres annos proximos Datum millesimo mensis marxi indicione prima Commento: ardengo, vescovo fiorentino della benevolenza del dio scrive a i diletti fratelli di cristo e ai cappellani di tutte le chiese e a tutti gli altri chierici fiorentini a cui saranno giunte le lettere presenti, Non ci si aspetta che voi vi esponiate e sappiate quanto sia grave la povertà e l’indigenti dei lebbrosi di san Eusebio . Soltanto dal luogo vicino è palese la testimonianza della gravità in cui essi versino e alle necessità a cui sono oppressi. Noi ( vescovo) infatti abbiamo il dovere di garantire assistenza e sussidiai a questi. Piaccia a voi quale soluzione abbiamo pensato per loro, nel prossimo giorno venerdì nella settimana della passione nel giorno della resurrezione di san lazzaro verrà celebrata in ogni chiesa una speciale giornata di carità. - viene organizzata un’opera caritatevole nel giorno della resurrezione di san lazzaro che viene esclusivamente limitata ai lebbrosi: viene permesso loro di chiedere elemosina—> chi concede queste elemosina riceve 20 giorni di indulgenze: questa faccenda era stata decisa in lettere precedenti e vale per tre anni - Nella datazione finale manca una data un giorno - Tergo: pergamena un solo timbro e segni di piegatura, era tenuta in archivio - Vi era la plica in bassto - Manca una formula che dica “ manca il sigillo”—> solitamente la corroboratio ( io papa ho dettato questa lettera e qualcuno , qualche cancelliere ora apporrà un sigillo) - Una carolina minuscola a base gotica: come stanno le lettere sul rigo la m tonda, la s tonda al fondo rigo, la v e la u angolare - La carolina tarda si rifà sulla semionciale —-> infatti riprende la sua caratteristica verso destra, la sua corsivi ( non condivide proprio tutto dato che la semi onciale ha la g semionciale e la n maiuscola, mentre la carolina ha una n minuscola e la g carolina a cerchi distinti) - L’onciale per bisoff: non è nata nel 4 secolo ma ben prima circa nel 250, solo che no abbiamo testimonianze: le sole partono dal 4 secolo in ambito africano e italiano nell’età di san Agostino - Gli umanisti riportano in auge la littera antiqua ovvero la carolina, ma cosa pensano dell’epoca gotica? Chiamano l’epoca gotica età moderna e la sua grafia “ litterae moderna”. di 32 68 CODICOLOGIA Un manoscritto va analizzato nella sua - taglia : semiperimetro - Formato: quante volte il bifoglio è stato piegato , proporzione della base e dell’altezza che quanto più è vicina a zero( sarà rettangolare ) mentre quanto più è vicina a uno è quadrata è tardoantica Per misurare le dimensioni di una pagina non bisogna cosiderarla nella sua interezza ma nel suo specchio scrittorio( le 4 rettrici che delimitano lo spazio di scrittura) dato che spesso per far si che le pagine fossero tutte della stessa dimensione si è venuti a limare le pagine andando a cancellare parti di scrittura 1) foratura: operazione che consiste nel forare un bifoglio aperto o piegato o un fascicolo aperto o chiuso per far si che la mano fosse guidata nel momento della rigatura Può essere sia interna allo specchio scrittorio ( sinonimo di tardoantichità) o nell’intercolunnio, o esterna allo specchio. La foratura avviene con uno strumento appuntito 2) Rigatura: consiste nel tracciare le linee e lo spazio dedicato alla scrittura, aiutata dal tracciato dei fori: la rigatura viene fatta in due modi - la rigatura a secco: con uno strumento appuntito che lascia solchi ( rigatura diretta) e rilievi ( rigatura indiretta, sul verso retrostante)-> spesso tende a lacerare il foglio - Dal 12 secolo, rigatura a colore che non lascia un tracciato ma lascia del colore e viene fatta a di 35 68 aa) Sotto il consiglio di Basilio, 5 anno: bisogna consultare le tavole e va dal 541 al maggio del 547 - biblioteca di Parigi, 13 secolo, italia del nord “ traduzione latina dell’etica nichomachea di Aristotele” bb) manoscritto con rigatura a mina di piombo e a inchiostro cc) Privo di titolo e di autore dd) Foglio di guardia ( tra legatura e manoscritto) : bianco anche se vi sono delle prove scrittore ( probationes calamii) ee) 1 recto: foglio disequilibrato per equilibrio margine- scritto - capolettera mancante, c’era il posto lasciati otto righi ma l’autore non ha terminato il manoscritto doveva essere una o - Lettere rubrate e blu, l’autore del testo aveva delineato le lettere che successivamente il rubratore avrebbe dovuto ricalcare - Rigature a piombo ( mentre al 2 r rigatura a inchiostro)—-> rigatura mista nel codice del monastero di Bobbio, 16 secolo: rubratura, filetti e inchiostro e piombo ff) Manipule, una sorta di richiamo del’attenzone del lettore: mani disegnate o al verso 75 una figura umana che indica gg) Utilizzo della gotica textualis: di 36 68 -sovrapposizione di lettere con curve contrapposte: pp -Elisione del tratto unificante delle lettere -Filetti -Spezzata -No spazio tra lettere e parole ( meno spaziosa della Carolina) -Chiaroscuro -Aste meno lunghe -G con tratti uniti -M s d tonde - Legature et -cologny, manoscrivo umanistico delle storie di polibio, firenze 1400 hh)Come voleva la poetica di Petrarca seguita dagli umanisti del secolo come Bracciolini, a firenze vi è un ritorno alla scrittura antiqua alla Carolina minuscola ii)Anche se vediamo che rimangono delle scritture gotiche come la s tonda jj)Lettera fitomorfa umanistica kk)Reclamato: scrittura nell’ultimo foglio di un fascicolo della prima parola del fascicolo seguente orizzontale o verticale ll)Doppia linea di giustificazione mm)Rigatura a secco nn)La g torana ad essere con occhielli separati tipicamente Carolina ( la gotica occhielli uniti) di 37 68 - manoscritto pergamena insulare di san gallo, 851: similitudine tra lato pelo e carne e foratura interna ed esterna a margine di 40 68 - decime: tassa che grava sui patrimoni fondiari per cui ogni contadino deve 1-10 del suo raccolto alla chiesa - Solo il notaio scrive dei documenti nel medioevo - Quando viene redatto un testamento, i legati spesso lasciano qualche eredità a poveri, schiavi ma sopratutto alla chiesa—> la chiesa infatti elenca tramite “ item” tutti i doni che sono stati fatti - item instrumentum venditionis forem per Ubertum Bataleam et Mascarum, filium thealdi, prepostito sancti eusebi ,” nomine” ecclesie et uno sedimine “acente” in fundo et territorio Uliaci 1201subscriptum per mandolum grassum, signatum per p - item instrumentum venditionis unius vinie - per indicare una persona, figlio di - Preposto decide e agisce in nome della sede chiesa - Sedimen, luogo su cui si realizza una costruzione - Nell’inventario del 1426 (si veda la scheda) il quattordicesimo sacco viene indicato (a f. 53r) come il sacco contenente gli istrumenti «de possessione Uliaci» (e una mano di poco più tarda ha aggiunto «decime de Rovaxenda»). Al f. 54v venne inventariato il documento qui edito: «Item instrumentum venditionis facte per Ubertum Bataleam et Mascharium filium Thealdi preposito Sancti Eusebii nomine ecclesie de uno sedimine iacente in fundo et terratorio Uliaci. 1201, subscriptum per Mandolum Grassum. <segue d’altra mano> Signatum per P». - DOCUMENTO NOTARILE, CHIESA DI SAN EUSEBIO: 1201, MANDOLUS Tale documento notarile vediamo essere una pergamena del 1201, in cui viene riportato dal notaio mandolus ( notaio sia privato, pubblico) l’atto di vendita tra Ubeertus badalia e mascarus, figlio di di 41 68 tealdi a Manfredi, il preposto della chiesa di sant’eusebio a Vercelli: l’oggetto del negozio di vendita è un “ sedimen”, un territorio edificabile che si trova a Uliaci vicino a Vercelli. In questo caso vediamo che la maggior parte dei documenti degli archivi italiani sono documenti notarili ( notaio era l’unico nel medioevo che poteva occuparsi di redigere dei documenti) Tale documento è suddiviso in - protocollo - Testo centrale - Escatocollo La grafia utilizzata è il corsivo gotico: mn sotto il rigo, lettere a proboscide, s tonda a fine parola, chiaroscuro 1) anno domince incarnacionis: l’anno della domenica dell’incarnazione 2) La data è il 1201 3) Siamo nel quarto anno del nuovo ciclo dell’indizione: un ciclo quinquennale di tempo, metodo cattolico 4) Da papa Innocenzo 3 si creano dei registri indizioni, che raccolgono tutta la documentazione e annotano i carteggi usciti dalla cancelleria papale 5) Quinto decimo kalendas madii: il calendario romano è diviso in kalende, none e idi, le calende cadono il primo di ogni mese dunque 1 maggio meno 15 giorni: 17 aprile del 1201 6) A questa vendita vi sono numerosi testimoni , avvocati e maestri ecclesiastici 7) Hubertus bătălia, venditore numero 1 , era raro avere un cognome 8) Mascarius filius tealdi, venditore 2 9) Manfredi, preposto della chiesa di san Eusebio 10) Un sedimen ha per forza delle vie per entrarvi e dei confini che vengono espressi in nominativo 11) In manu più genitivo , momento di concessione e di vendita di 42 68 12) Domini, contrazione 13) La z una c con la cediglia 14) Adam de bondonnis: cognome è spesso un insieme di parole, in questo caso “ figlio di buon padrone” .. i bondonni, sono una nota famiglia della nobiltà vercellese, che possiede un ampio archivio famigliare ( molto raro)—> nel tardomedioevo solo le chiese e i monasteri benedettini possedevano un archivio di 45 68 Anno dominice incarnationis MCC nonagesimo | sexto, inditione nona, die dominico XII mensis februarii. Dominus frater Michael rector et minister hospitalis | Sancti Andree Vercellensis, dominus si Actum in claustro monasterii Sancti Andree, coram testibus domino Leonardo Oriolio iudici | et Musso filio Michaelis de Lacu. Ego Provaxius de Varali notarius interfui, scribi feci et me di 46 68 subscripsi. | Ego Germanus Vialeta notarius iussu Provaxini de Varali notarii scripssi et me subscripsi. Ego Rollandus de Senzano de Camino notarius predictum instrumentum iussu dicti domini Guillelmi iudicis | suprascripti ex origenali auctentico suprascripto assumpsi exemplavi autenticavi et in hanc publicam formam | redegi et sicut in ipso continebatur sic et in isto scripssi exemplo, nichil addito vel dempto quod sensum | mutet vel viciet intellectum, preter literas vel silabas in composicione plus minusve et ideo | me subscripsi. - il notaio agisce come un’agente un dipendente del tribunale - conversi—->Mezzi laici e mezzi ecclesiastici poiché hanno fatto dei voti —-> dal 12 secolo - Chi compie l’azione giuridica è Michael—> sia fratres che minister dell’ospedael: agisce secondo concordia e volontà di chi? Dei suoi confratelli che vengono espressi in genitivo ( ristretto registro di nomi) TORINO : CODICE BIBL TORINESE , archivio di stato Semplice legatura moderna con la segnatura “ gb secondo 16” Un manoscritto inedito-> non vi è letteratura su tale manoscritto - messale Rosselli, periodo avignonese papale : Rosselli, capo dell’inquisizione aragonese, un domenicano ( i francescani e i domenicani erano il braccio destro dell’inquisizione della chiesa) ma era anche un intellettuale , vi sono vari libri con copie di opere di rosa, tale libro torinese è una copia del messale rosselli. - Un libro manoscritto del tardo 300 - “” Cardinali Aragone mura pape super varia regna” —> del cardinale d’Aragona sui diritti del papa su vari regni “ : un trattato relativo ai rapporti che il papa aveva con vari regni europei - Carta di guardia 2 verso—> “ penne aquile a sui nidi…” - Nei fogli di guardia : non sono bianchi, ma vi sono dei testi avventizi , si legge male, un testo posteriore scritto in una scrittura corsiva gotica - Fogli di guardia, testo meglio conservato, testo esteso che va avanti per due pagine, dopo vi è un appendice delle carte di guardia posteriore - Struttura libro: carte di guardia—> fascioli-> carte di guardia - p—> tipici colori rossi e blu e la filigrana, una p iniziale decorata - Scritto secondo l’universo grafico gotico: convivono con diversi usi e diverse forme un ampio numero di scritture che hanno tutte una matrice gotica, una scrittura di matrice corsiva impiegata per scopi librari e il fatto che abbia una matrice corsiva lo si vede dalle legature st - Le s che nelle scrittura librarie poggiano sul libro , nelle documentarie cadono sotto il rigo di 47 68 “ Presentem librum reverendissimus scribi frat in Christo frater et dominus dominus frater nicolanus cardinalis aragonie - i religiosi di alta gerarchia sono reverentissimi - Padre in cristo - Dominus dominus rafforzamento e signore signor frate Nicola cardinale d’Aragona - P filigranata - Colori tipici gotici rosso e blu: dopo r capitale di rosso ( toccata di coloro che serve per far distinguere il colore) - “ Presentem librum ordinavit et scrivi fecit reverednissimus in christo pater et dominus frater nicolaus cardinalis aragonie quem complavit ex divertis registris ex libri camere apostolicae et Ex dominus etiam libre et cronacis diversiscum magna diligenti et laborò. In quoquidem libro per ordinem continente eatque secundur - l e b hanno un elemento di fuga, tipico delle corsive - S e f sotto il rigo tipico corsivo - Michael, indicato come frate - frater nicolaus cardinalis aragonie —-> un religioso di un ordine mendicante, Nicolaus, n toccata di rosso: - Trae registri e archivi dalla biblioteca vaticana: lo chiama “ camera”, l’ufficio finanziario mentre l’archivio medievale archivio camera librorum - Il libro è compilato da estratti di archivio e libro apostolico-> il papa di roma siede sulla cattedra di san pietro—> tute le chiese che sono fondate dagli apostoli sono dette sedi apostoliche: nella tradizione cattoliche che talvolta hanno un fondamento esiguo. - Queste parole tornano nel famoso messale del cardinale rosselli, conservato nella biblioteca nazionale universitaria di torino, li si sa che p stato il committente : non si sa se sia una spia del libro fatta compilare dal cardinale o se è una cosa dovuta alla committenza diretta del cardinale—-> molto probabilmente un libro degli ultimi decenni del 300: ciò si vede dagli elementi decorativi di 50 68 mano in mano , le famiglie nobiliari rasano lo scudo della precedente famiglia e dipingono il loro. —> rubricata iniziale: sequitur in feudatio regni Sicilia per dominus clemente papam quantum domino Karolo ( che nell’indice era con la c) sancti ludovici regis france filio cum conditionibus et pactis diversis facta Perusi dies secondo Nonas Novembris indizione nona anno ab incarnatione ( più che al 25 marzo alla natività) domini millesimo sessagesimo quinto et est pontificata dicti domini clementi quarti anno primo Clemens episcopul servit servorum dei dilecto filio Carolo regi Sicilia illustri salute et apostolica benedizione ( inzia come la bolla di gregorio 9) ( arenga inzia ora: formula generale sotto cui si scrive l’azione giuridica precisa) consititi habeo per quam reges regnant et principe importa qui solus habet in regno hominum potestatem super gente et regna necesse habemus interdum deregnis ipsis et specialità que romane ecclesie iuris et proprietatis existunt cum fratribus nostris ad pace et iusticiam ppolurum perpetua stabilitate disponete av in eorum solis ad ….regimus gentis quos dignos credimus sublimare. —-> gli studiosi medievali hanno numerosi strumenti per conoscere il tipo di documento - specialiter parole importante e si abbrevia sia per contrazione ma anche sillabica alla fine - nell’indicie non è riprodotta tutta questa rubrica - In questa arenga sono espressi dei principi politica importanti, quindi le arenghe dei documenti regi e imperiali sono delle fonti per la storia del pensiero politico medievale insieme ad altre fonti di 51 68 - 
 di 52 68 - di 55 68 Id_Oggetto_Archivistico=166795 &Id_Progetto=40III, ut in folio contra. Ea die (...) (a) Die VIIIa... contra aggiunto nello spazio bianco tra la voce che precede e la voce che segue. Semionciale : MANOSCRITTO 3375, 550 D C La n è onciale e non minuscola come nella carolina;: se la n al posto di essere maiuscola e fosse minuscola come nel 33 v -> la n sarebbe simile alla r ( bishop dice che la n è una lettera di restauro, ovvero nell’officina scrittoria si decide di introdurre quella lettera che appartiene Ada una grafia precedenza per garantire una maggiore leggibilità della scrittura) , - bisogna considerare le scritture non a livello quantitativo bensì a livello qualitativo—> studiosa francese II) nell’antica roma, la scritrura serviva per tutti i gironi, azioni quotidiane e scritta da quasi tutti— > esisteva una scrittura usuale JJ) Nell’alto medioevo, la scrittura era priorità esclusiva dei centri scrittori, solo i monaci scrivevano e solo per copiare testi—> non esiste un’usuale Difatti a mutare è sempre la scrittura usuale, corsiva, in accordo alle mutazioni ellalingua orale. ⁃ Manoscritto coevo alle pagine originali del pentateuco ashburnham, italo meridionale, forse campano che rigurda l’antoligiccazione delle lettere di Agostino di eugippio, prete campano , 550 d c ⁃ Scriptio continua Le riscritture in beneventana (e la punteggiatura, anch’essa di stile beneventano) sono del l’XI sec. (cfr. p. es. ff. 17r, 20v) 3 Il codice è composto di quaternioni (quindi ciascun fascicolo ha otto fogli) con il lato carne all’esterno. Le segnature dei fascicoli sono costituite da numerali romani contornati da fini elementi decorativi (cfr. 24v, 32v, 40v, 48v, ecc.). Le grandi iniziali poste fuori dello specchio di scrittura sono in capitale quadrata (cfr. p. es. 17v, 54v) ⁃ Ad un certo punto con l’evoluzione della scrittura, si sente l’esigenza di crear una nuova libraria sono le diff che si creano tra la scr ⁃ ittura usuale quotidiana e quella —> questa evoluzione che la scrittura a mano subisce nel tempo, ua società in cui le funzioni della scrittura e la diffusione della capacitò di scrivere sono ampie e non sono confinate ad un gruppo di specialisti ma non sono condivise questa è la situazione del mondo romano a partire da ciò che noi vediamo a Pompei , fino alla crisi del mondo scolastico antico che era un sistema che ai gradi più bassi ⁃ Il rpblema era anche la diffusione nelle campagne: Mirelle cordiera non bisogna guardare alla funzione quantitativa ⁃ Nel mondo romano la scrittura serve a scrivere manifesti pubblici , tutti sanno leggere e scrivere anche le donne e i bambini ⁃ Nel mondo medievale—> solo scrittoria monasteri per questioni limitate nel’altmedioevo: infatti nel medioevo non esiste una scrittura usuale perché la scrittura non è una scrittura da tutti i giorni ⁃ Petrucci 54 r De quaestione annorum Matusalae de lib(ris) quest(ionum) de Genesi I. Quaeri solet quomodo Matusala secundum annorum computatio-
 nem vivere post diluvium potuerit, cum omnes praeter eos qui in
 arca ingressi sunt perisse dicantur. Sed hanc quaestionem pluri-
 um codicum mendositas peperit. Non solum quippe in haebraeis
 aliter invenitur, verum etiam in septuaginta interpretatio-
 ne Matusala in codicibus paucioribus sed veracioribus sex annos ante
 diluvium reperitur fuisse defunctus. di 56 68 1 r • Quod non per ipsam Dei substantiam sed per subdita(m) creaturam et loquutio divina ad Adam et deambu-
 latio in paradisso debeat incunctanter intellegi VIII. 
 • XXXI  Tria quae sequuntur capitula ex libris sunt Quaestionum 
 XXXI De genesi prima. di 57 68 • XXXI  De questione annorum Matusalae. 
 • XXXII  De id quod scribtum est angelos Dei cum filiabus homi- 
 (mi)num concubuisse. 
 di 60 68 SCRITTURA DESCRIZIONE TIPOLOGIE LATINE Esistevano due tipi di scrittura - calligrafa: sono le scritture di rappresentanza usate come scritture librarie: capitale libraria, onciale, semionciale, merovingica: punta spessa, legature e filetti - Usuale: muta molto più spesso, corrisponde alla nostra cultura orale.. punta più sottile, non si staccava la penna dal testo, più veloce , legature— > le scritture corsive sono scritture usuali CAPITALE EPIGRAFICA Nata nel 250 a,c, risente dell’influsso greco, presenta lettere monumentali CAPITALE LIBRARIA o RUSTICA La capitale libraria nasce nel 1 secolo, è una scrittura bilineare che veniva usata in ambito librario: infatti era l’unica scrittura libraria esistente fino al 3 secolo ( fino al 4 secolo con l’introduzione dell’onciale e della semionciale che prenderanno il posto come scritture librarie). La capitale libraria presenta principalmente 4 caratteristiche: - spaziosa - Ristretta - L e f vanno oltre il rigo - empattemants. Esempio di capitale libraria è il virgilio vaticano del 5 secolo. La scrittura capitale libraria smette di essere utilizzata come libraria nel 5 secolo e vediamo che viene solo più usata per titoli, incipit e explicit CAPITALE QUADRATA O ELEGANTE Utilizzata per epigrafi, scrittura regolare e geometrica, usata per i libri di lusso : imita la scrittura Damasiana di Filocalo, larga e tratti grossi, mentre non condivide i riccioli ornamentali CORSIVA ROMANA ANTICA: maiuscola Era una maiuscola, corsiva ( dunque una scrittura usuale) non era libraria : era iscritta entra un sistema bilineare, usava legature CORSIVA ROMANA NUOVA : minuscola Divenne l’unica scrittura corsiva nel mondo romano, sia in campo usale che in quello scolastico e nel 7 secolo divenne di uso librario. La prima minuscola ( anche se si pensa esistessero scritture minuscole già dalla fine del 200, come un libro di storia romana trovato nell’Egitto grecofono) Le sue caratteristiche sono: molte legature, r e s simili, a onciale, n sia maiuscola che minuscola. Nel 5 secolo fu l’unica minuscola usata—> poi diventa più alta e stretta Vediamo come la corsiva romana nuova sia alla base della scrittura merovingica. di 61 68 ONCIALE : maiuscola ( old style) -> poi minuscola ( new style) L’onciale si diffonde dal 4 secolo è sarà “ la scrittura libraria per eccellenza”, soffiando il primato alla capitale libraria. Si pensa che sia sorta in centri scrittori nel nord africa o nel nord italia nel 4 secolo: secondo Bishoff invece si pensa che tale scrittura sia nata nella metà del 200, solo che non vi sono testimonianze. L’onciale del primo periodo è una scrittura maiuscola , inscritta in un sistema bilineare: - a aperta - E con occhiello aperto - D obliqua - M tonda - Legature - Aste lunghe - Abbreviazioni L’onciale del new style diventa molto più artificiale-> diventa a tratti minuscola e quadrilineare Il suo nome le venne dato nel 1600 da Jean Mourion della congregazione di san mauro che in un passo di Gerolamo aveva letto “ lettere onciales: forse grandi come un pollice. Nel 7 secolo, 8 secolo Gregorio Magno con il suo processo di evangelizzazione trasporta la scrittura onciale ( definita anche cultura cristiano romana, perché vanno usata spesso nell’ambito sacrale) tramite l’operato di Agostino da canterbury—> l’onciale si diffonde in ambito insulare ( 7-8 secolo, bibbia amiatina della biblioteca Medicea) Non ha una minuscola. SEMIONCIALE : minuscola La semionciale per anni è stata definita una conseguenza della onciale ( da Toustain e tassi nel nuovo trattato di diplomatica) mentre in seguito Steffens ha smentito ciò. E’ insime salla onciale una delle scritture librarie preferite della tardaantichità La semionciale è una scrittura che deriva dalla minuscola corsiva nuova: è bilineare, tende a destra e ha poche abbreviazioni e legature. Dalla semionciale deriva la carolina primitiva: anche se vi sono alcune differenze tipo la n semionciale è maiuscola mentre la n carolina è minuscola. DISTRUZIONE QUADRO GRAFICO NEL 7 SECOLO - cambio di insegnamento: se prima la cultura era abbastanza pubblica, diventa qualcosa esclusivamente relativo alla chiesa: solo i futuri ecclesiastici potevano frequentare la scuola - Le botteghe da laiche-> ecclesiastiche: nascita degli scriptoria nei monasteri in cui si svolgevano attività di copiatura dei testi e nascita di scritture tipizzate: nel 8 secolo gli amanuensi scrivevano nel loro studio : l’antigrafo è l’originale e l’apografo il copiato - Nel 7 secolo dato che la scrittura era rilegata ai monasteri vediamo che a causa dell’elevata richiesta nascono anche botteghe laiche - Arrivo dei regni barbarici—> poca cultura - “ Particolarismo grafico per Cencetti”: la scrittura è diversa per località e per classi sociali INSULARE La scrittura latina raggiunse la zona insulare grazie all’operato di Gregorio Magno e al suo tentativo di evangelizzazione : la scrittura insulare nasce nell’ambito dei monasteri. 
 nel 6 secolo si da vita ai numerosi codici miniati e ai libri insulari-> questa tradizione insulare influenzerà l’intera tradizione libraria occidentale. La scrittura vediamo essere detta “ litterae tunsae”-> con estremità triangolare DESCRIZIONE SCRITTURA di 62 68 BENEVENTANA Vediamo che nel sud dell’Italia vi era una sorta di dualismo: - influenza bizantina, coste—> tradizione romana - Influenza longobarda—> onciale libraria Nel sud italia nasce la beneventana, da una precarolina -> il maggiore centro si trova a Montecassino sotto l’abate desiderio e la creazione di “ exultet” - barese - Montecassino VISIGOTA La scrittura spagnola viene ampiamente influenzata - inizialmente dalla tradizione romana: isidoro di siviglia, province romane .. viene usata l’onciale fino al 7 secolo - Dal 711 con l’arrivo arabo —> scrittura mozarabica una sorta di minuscola - La visigotica potrebbe essere uno sviluppo di una scrittura trovata in un monastero del Sinai MEROVINGICA ( scrittura diplomatica e cancelleresca fino alla carolina) La merovingica nasce sulla base della corsiva nuova romana: nel 5-6 secolo: veniva usata per lo più in ambito documentario e imperiale - occhiellatura : troppo artificiosa per essere usata come libraria - Poche legature e abbreviazioni - Tipizzazioni..> luxeil nel 7 secolo, Corbie nell’8 secolo NORD ITALIA Ci si rifa a scritture per lo più precaroline—> Nonantola, Bobbio Mentre tra il 7 e 9 secolo: semionciale CAROLINA La carolina è la vera rivoluzione grafica: di nascita ingoia, sicuramente nata in ambito franco nel 9 secolo. Scrittura minuscola, quadrilineare - no chiaroscuro - Poche legature - Spaziosa - Aste clavate - Esiste l’old style-> new style - Legature et, tr, ro - A doppia omofona - Cediglia per dittongo - A onciale La carolina deriva dalla semionciale. La carolina sotto carlo magno ottiene una diffusione generale: usata come scritture di corte nascono delle vere e proprie scuole di corte—> diventa al posto della merovingica la scrittura cancelleresca e diplomatica. Fino al 12 secolo è la scrittura libraria —-> poi minuscola di transizione—> textualis, gotica Nell’11 secolo nelle cancellerie muta e diventa “ minuscola diplomatica”, mentre nel lazio “ minuscola romana “ La carolina non ha un registro maiuscolo, per i titoli, explicit usa la onciale, la capitale quadrata , la capitale rustica ( libraria) DESCRIZIONE SCRITTURA di 65 68 I DOCUMENTI PUBBLICI Sono quei documenti emessi da un’autorità pubblica , come il papa e l’imperatore e sono redatti nella cancelleria ( prende nome dal guardiano che stava davanti al cancello degli uffici) La cancelleria è presieduta dal capo cancelliere e più era grande è più vi erano i funzionari e più documenti venivano redatti ogni giorno 1) petizione: popolo, sudditi o chiunque attenda un beneficio usa la cancelleria per arrivare all’autorità 2) Iusso: la pubblica figura papa o imperatore richiedono la stesura di un documento 3) Intervenzione: i testimoni passano da essere interventes ad essere consentientes, se nell’alto medioevo i testimoni garantivano la validità di un documento mentre nel basso documento non più, serve una firma autentificatoria di una persona valida 4) redazione—> i tempi e i modi variano a seconda della grandezza della cancelleria ( dictatores, bozza e chi ricopia è lo scrittore 5) Registrazione: qualsiasi documento che esca dalla cancelleria viene registrato entro un registro 6) Roboratio, firma sigillo 7) Computo, costo del documento Esistono dei segni speciali - di cancelleria: papa bene velle, imperiale nome re più firma - Sottoscrittori - I sigilli—> usati in italia solo in campo pubblico, impronta di cera su una matrice di metallo: il sigillo può essere mancante, aderente, pendente ( legato a filo di canapa) CARATTERI ESTRINSECHI —-> PROTOCOLLO 1) Invocatio: invocazione cristiana da papa leone 10—> simbolica ( simboli Christo) o verbale in nomine e genitivo 2) Intitolato: nome e qualità di chi è l’autore dell’azione giuridica 3) Inscriptio: nome del ricevente, il destinatario, su fogli chiusi sul verso 4) Salutato: forme fisse, ambito papale “ bene velle” TESTO 1) arenga: spiegazione generale dell’azione giuridica 2) Notificazione: di comunerà il fatto che chiunque venga citato nel documento sia stato precedentemente avvertito 3) Narrazione: vengono spiegate le circostanze che hanno portato quella persona a compiere l’azione giuridica 4) Disposizione: il cuore della spiegazione dell’azione giuridica - fideiussione, un terzo che fa rispettare - Formule proibitive 5) Sanzione: talora non venga rispettata la decisione, viene data una pena spirituale o economica 6) Corroborazione: autenticazione e sottoscrizione dell’autoree e sigillo ESCATOCOLO 1) sottoscrizioni: danno validità dal bassomedioevo al documento : di notai, di cancelleria 2) Datazione : cronica data mentre topica il Luogo … nei documenti provati dopo invocazione nei pubblici escatocollo LA LINGUA NEI DOCUMENTI Vediamo che man mano la lingua e la scrittura vengono “ volgarizzate”, ovvero risentono del dialetto parlato—> tranne alle cancellerie puliche della chiesa che useranno fino al 1600 il latino. Vediamo che in italia sono nell’8 secolo vi è la volgarizzazione ( negli altri stati anche prima, l’Italia dopo grazie alla presenza della chiesa)—> modifica desinenze, parole, verbi, abbreviazioni Si vengono a creare dei formulari di 66 68 —-> I FORMULARI Sono delle raccolte di formule elencate schematicamente che lo scrittore seguiva per guadagnare tempo - altomedioevo: in italia non si possono riconoscere formulari veri e propri , però sappiamo che gli scrittori usavano delle formule fisse , in francia i primi formulari in epoca merovingia: formulario di Marculfo - Bassomedioevo: in italia la disciplina dell’ars notarili, nasce con l’avvento dell’introduzione del diritto romano e dell’ars noterai entro le grandi università con la presenza di trattati —-> nascono le pecca copie autentiche di singoli testi in fascicoli, infatti i testi usati nelle università rispecchiavano il pensiero del professore a) Irnerio diritto canonico b) Bologna ugo da bologna c) Scuola di Pavia con Alberto de Morra I TESTI DOCUMENTARI - minuta: prima bozza - Originale: redatto in bella - Copia: trascrizione del documento e può essere autentica ( scritta nella stessa officina, scritta da una persona autorizzata) oppure una semplice copia L’EDIZIONE DI UN DOCUMENTO Sempre fatta ispirandosi all’originale, a quello più vicino ad esso o alla copia più antica - regesto: sunto - Modificare punteggiatura in senso moderno - Maiuscole in senso moderno - Sciogliere abbreviazione - Spazi bianchi per incomprensibilità - Parentesi quadre -> commento editore - Parentesi angolari—> pesce - Note di commento: a pie di pagina - Note apparat critico DATI CRONOLOGICI - età del consolato: 9-9 secol, la data indicata dagli anni della carica del console - Papato, impero, principato: numerare gli anni a partire dalla data dell’incoronazione - Era di spagna dal 38 a c con l’arrivo di augusto in spagna - Era ab origine mundi; dal 5508 a c - Era di cristo dal 6 secolo, con il 33 dopo cristo - Indizione di 67 68 LE FORME DEL LIBRO —> roma e l’alfabetizzazione: le biblioteche erano dei luoghi elitari e la biblioteca di Ulpia fu la prima biblioteca pubblica. Vediamo che i libri non erano contenuti solo nelle biblioteche, nei taberna libraria ( negozi in cui venivano venduti i i libri) ma anche nelle domus private in cui infatti avere libri= elitè Un’ampio mercato librario nasce nel 2 secolo. In età imperiale esistevano due diversi tipi di libri ( tavole di legno) 1) quotidiane, per cinti, letture, rettangolari 2) Giuridiche: dittici, trittici - Novius Ennius, tavoletta di un mercante ritrovata a Ercolano: tavoletta che testimoniava una vendita e una clausola, era contente cera ma con l’eruzione del Vesuvio, rimangono solo le incisioni - Libri in legno di Kellis: in Egitto ritrovati due libri di legno nel 360, uno di conti e uni di orazioni - Libri lignei di Traiano: trovati nel foro romano due plutei, due balaustre che forse stavano nel tribunale pretorio e testimoniano l’utilizzo delle tavole di legno: imperatore che ha in mano una tabula di legno Sistema scolastico—> fino all’1dc o si studiava a casa o si aveva un pretore, comunque era una pratica elitaria • In seguito vediamo che il sistema scolastico è suddiviso in 3 • lidus litterarius • Scuola grammaticale • Forense Un giovane si esercitava su cocci, tavole di legno grazie ad un maestro detto ( ludi magister) ex liberto—> in realtà solo chi scriveva per passione veniva lodato, chi invece lo faceva per lavoro era considerato un mercenario del lavoro scrittoreo—-> tomba di due scriventi di quinto Fulvio Fausto e Prisco, del 1 d c in cui il coperchio ricorda il volumen di un libro - 181 a c lo scriba Cneo Terenzio scopre la tomba di Numa Pompilio, papiri, libri l’intesi, tavole di legno - Verrine di cicerone, trovata la 2 vetrina in un grande rotolo del 1 dopo cristo, scrive un testo con corsiva allungata—> testo per studio giuridico - La falsa falsificazione dei papiri di cornelio gallo: il più antico testimone di elegia latina 100 a c -> brunnotz pensava che fosse un falso dal momento che le lettere erano grandi e la scrittura era storta, mentre vediamo che Capasso disse che in realtà la scrittura era un originale e le lettere grandi erano d’usanza —> 3 fasi di un documento 1) composizione: spesso lo scrittore accompagnato da un altra persona a cui dettava come cicerone a Tirone 2) Revisione: correzione matita rossa e ascolto e consigli 3) Pubblicazione —> spesso gli scrittori non avevano soldi e dunque si affidavano a patrizi… invece con la nascita del mercato librario del 1 a c nascono gli editori 4) Si leggeva ad alta voce, bassa voce con l’arrivo del cristianesimo per le preghiere PALINSESTO—> libro riutilizzato: un libro inutilizzato veniva immerso nel latte, raschiato e riutilizzato come base per un nuovo testo - biblioteca vaticana, codice 5757: è stato ritrovato un passo del de repubblica di cicerone e dei salmi di Agostino - Nel palatino latino 24: trovate le notti amiche di gallio BIBBIE ANTICHE
 spesso le bibbie erano divise in vari testi, vangeli…> Flavio Cassiodoro da vita all’idea di riunire la bibbia—> nei centri franchi, nel monastero di Tour nasce la produzione delle pandette, nel monastero di Worromouth Jarrow venne realizzato in onciale romana, 30 kg, la bibbia amiatina Venne poi realizzata la bibbia atlantica, scrittura carolina su due colonne
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