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Pan Yuliang e il ruolo della donna nell'arte cinese del Novecento, Tesine universitarie di Storia Dell'arte

Il ruolo della donna nella società cinese attraverso la figura chiave della pittrice e scultrice Pan Yuliang

Tipologia: Tesine universitarie

2020/2021

Caricato il 02/11/2021

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Scarica Pan Yuliang e il ruolo della donna nell'arte cinese del Novecento e più Tesine universitarie in PDF di Storia Dell'arte solo su Docsity! Roberto D’ Alessandro [MAA/00343] TESI ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DELLA CINA E DEL GIAPPONE Il Ruolo della donna nell’arte del Ventesimo secolo Introduzione: contesto storico Durante il tardo diciannovesimo secolo e l’inizio del ventesimo secolo in Cina c’è stata la sostituzione del tradizionale ruolo imperiale con una forma repubblicana di governo che ha trasformato la Cina da un impero isolato ad una nazione globale. L'inizio di questa nuova era è segnato dall’inizio del Movimento del 4 maggio 1919 che diede vita a nuovi sviluppi culturali e sociali e da riforme che hanno cambiato la mentalità degli intellettuali cinesi. In questo contesto le donne, che prima di allora rivestivano il ruolo di mogli, figlie o cortigiane che intrattenevano con la musica e la pittura. In questa nuova era il ruolo della donna è diventato meno restrittivo che con maggiori opportunità di istruzione si è di conseguenza sviluppati maggiori opportunità di diversi ruoli sociali per la donna'. Un ottimo esempio dell’emancipazione che la donna ha avuto nel mondo artistico e culturale in questo nuovo millennio è dato dalla pittrice e scultrice Pan Yuliang. (Ng 2019: 21) uti ° Pan Yuliang }& ER (1895 — 1977) Nome d’arte di Chen Xiuging, in seguito rinominata Zhang Yuliang, nata a Yangzhou, nella provincia del Jiangsu, perde i genitori a soli otto anni e va a vivere con gli zii. Si ritrova ben presto a dover essere serva fino all’età di tredici anni quando viene venduta dallo zio ad un bordello di Wuhu, nella provincia di Anhui, un’attività in crescita agli inizi del Novecento. Frequentati per lo più da uomini cinesi benestanti, ma fu grazie ad uno di essi, Pan Zhanhua, un funzionario del governo che, innamoratosi della ragazza riuscirà a riscattarla per poterla poi sposare dopo aver lasciato la sua prima moglie. Da allora per la ragazza inizia la rinascita che adotterà il nome di Pan Yuliang, in onore di colui che l’ha salvata. A partire dal 1920 grazie all’incontro con Liu Haisu, pioniere dell’arte moderna cinese, Pan Yuliang decide di studiare disegno, diventando così la prima allieva donna della Scuola di Belle Arti di Shanghai, imparando le tecniche degli impressionisti occidentali. Secondo le regole sociali della sua epoca però, non le è consentito ritrarre nudi. Nonostante ciò, Yuliang non si lascia limitare dalle imposizioni sociali e si perfeziona nel ritratto dei nudi fino a renderne il principale soggetto delle sue opere. Nel periodo della sua produzione pittorica intraprende un viaggio in Europa, dove andò a studiare prima all’istituto sino-francese di Lione nel 1921 per poi andare alla Scuola di Belle Arti di Parigi insieme al pittore Lucien Simon. Nel 1925 vinse una borsa di studio che le permise di studiare presso 1’ Accademia di Belle Arti di Roma per poi tornare a Shanghai come prima insegnante d’arte di sesso femminile. Ma la sua arte in Cina suscitava troppo scandalo, finché nel 1935, a seguito della distruzione di una sua opera e della chiusura della scuola d’arte da parte del governo nazionalista, Yuliang decide di lasciare il suo paese natio trasferendosi a Parigi, dove visse fino alla sua morte nel 1977. L’arte di Pan Yuliang I soggetti dei dipinti di Pan Yuliang ritraggono prevalentemente la sfera privata femminile. La sua arte è influenzata da stili occidentali come il fauvismo e l’impressionismo. Il tema delle bagnanti segue la tradizione di Corbet, Degas, Monet. Il dipinto ad olio intitolato Canto di primavera dimostra la sua affinità con il liricismo idilliaco della pittura tradizionale cinese nonostante il contrastante soggetto del dipinto che ritrae sei donne nude che si rilassano in un paesaggio lacustre. (Chau 2017: 42) Pan Yuliang. Canto di primavera ##Z.3% (1952) Olio su tela, 38x55cm. Museo di Anhui Nel dipinto Seduta nuda Pan Yuliang ritrae una donna nuda piegata su sé stessa con la testa chinata verso il basso. Il suo corpo triangolare domina l’intera composizione. Il corpo in questo dipinto assume una forma triangolare e la sua paffutezza conferisce al dipinto un senso di tridimensionalità. A differenza dei tipici ritratti di nudi femminili che sono aperti e coinvolgenti, questo dipinto ritrae un corpo chiuso in sé stesso che non mostra segni di femminilità ma è un corpo ritratto nella sua naturalezza. (Ng 2019: 21) Pan Yuliang. Donna africana 3E}{& A (1972), olio su tela. 92x66cm Pan Yuliang ha anche ritratto figure maschili. Pan Yuliang. Uomo seduto (1957) Inchiostro colorato su carta. 33x43,5cm La sua arte coinvolge anche la scultura, producendo busti. Nel Museo Cernuschi, un'istituzione specializzata nell’arte asiatica è conservato un suo busto autoritratto, insieme a dipinti e disegni più piccoli. na MONTESSORI | groIasg © Figura 1 Figura 2 Il suo busto di René Grousset, in memoria del conservatore del museo, fu commissionato dal Museo Cernuschi nel 1952. Il suo busto di Zhang Dagian (1957) (fig. 1) è conservato nel Museo di Arte Moderna di Parigi, in memoria del suo amico ed insegnante. Il busto di Maria Montessori (1953) (fig. 2), in onore dell’educatrice italiana è stato commissionato dall’Istituto Nazionale Educativo di Francia. (Teo 2010: 69) È stata prolifica anche nella produzione di autoritratti. In un autoritratto del 1940, Pan è ritratta in un ambiente interno con il gomito appoggiato su una tovaglia bianca. Alla sua sinistra si vede un vaso di crisantemi colorati che simboleggiano purezza e fermezza che contrasta col suo scuro ed affascinante gipao. I modelli disegnati sul colletto del vestito spostano l’attenzione sul volto della donna che ha un’espressione vagamente rivolta nel vuoto. Questa scelta del vestito e dei fiori esprimono una coltivata immagine di sé della pittrice che si pone come una rispettabile donna moderna cinese. Il suo sguardo deconcentrato suggerisce una distanza e una resistenza dai pregiudizi che subì nonostante fosse una donna sposata. (Ng 2019: 25) Pan Yuliang, Autoritratto in veste nera (1940). Olio su tela Pan Yuliang è stata senza dubbio colei che ha apportato importanti cambiamenti nell’arte, una figura controcorrente rispetto all’epoca in cui è vissuta. La sua arte ha abbracciato sia il mondo europeo che quello cinese, apportando all’arte cinese nuovi stili pittorici e distanziandosi in modo molto evidente dalle concezioni mentali del mondo cinese dell’epoca, che stava affrontando un periodo di transizione verso l’era della modernità. È un’importante icona che rappresenta l’emancipazione femminile della donna nella società cinese, grazie all’opportunità di riscatto dalla vita di prostituta potendo così formare e diventare un’affermata pittrice e scultrice, è riuscita a farsi spazio nella vita artistica e culturale allora prevalentemente maschile.
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