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Caratteristiche della curva di domanda e offerta - Prof. Iannaccone, Prove d'esame di Economia Politica

Una panoramica delle caratteristiche fondamentali della curva di domanda e offerta, inclusi i fattori che influenzano il movimento della curva e le determinanti dell'offerta e della domanda. Il documento include anche esempi di spostamenti della curva di domanda e offerta a fronte di varie condizioni.

Tipologia: Prove d'esame

2023/2024

In vendita dal 02/06/2024

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Scarica Caratteristiche della curva di domanda e offerta - Prof. Iannaccone e più Prove d'esame in PDF di Economia Politica solo su Docsity! Set Domande ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido Generato il 04/07/2019 12:53:29 N° Domande Aperte 277 N° Domande Chiuse 425Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 PANIERI VERIFICATI ECAMPUS Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 4/91 Lezione 002 01. La microeconomia è la parte della scienza economica che si occupa: di fattori aggregati come lo Stato e i settori economici. delle singole unità decisionali, come ad esempio l'individuo o la singola impresa. nessuna delle precedenti risposte delle singole unità decisionali, come ad esempio l'individuo o la singola impresa e dei fattori aggregati 02. Quando si parla di risorse si intende: nessuna delle risposte terra , lavoro, capitale, beni strumentali terra, lavoro, capitale, capacità imprenditoriale terra, lavoro, capitale immobili 03. Il modello economico è utile per: individuare le possibili soluzioni ad un problema nessuna delle risposte semplificare e astrarre le condizioni reali considerare solo alcune delle variabili che interessano un fenomeno 04. La macroeconomia prende in esame: le singole unità decisionali, come ad esempio l'individuo o la singola impresa. l'economia nel suo insieme, con riferimento a fattori aggregati come lo Stato e i settori economici. nessuna delle precedenti risposte delle singole unità decisionali, come ad esempio l'individuo o la singola impresa e dei fattori aggregati 05. La ripartizione micro e macro economia dipende: dal livello di dettaglio a cui vogliamo giungere nell'analisi. nessuna delle precedenti risposte da fattori ambientali dalle unità che vengono analizzate 06. Si parla di economia positiva quando: si intende riferirsi a come funziona l'economia quando ci si occupa di ciò che dovrebbe essere. si analizzano i fattori aggregati come lo Stato e i settori economici. nessuna delle precedenti risposte 07. I modelli microeconomici prendono in considerazione: le singole famiglie, le singole imprese e i singoli organismi pubblici. sia le singole famiglie che il settore delle famiglie solo lo Stato il settore delle famiglie, il settore delle imprese ed il settore pubblico. 08. Quali sono le principali differenze tra microeconomia e macroeconomia? 09. Il candidato dopo aver esposte le differenze tra micro e macro economia definisca le principali differenze tra economia positive ed economia normativa e inoltre descriva il ruolo dei modelli economici. Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 7/91 Lezione 004 01. Il costo opportunità: deriva da una scelta tutte false rappresenta tutto ciò a cui si rinuncia per effettuare una scelta tutte vere 02. Il costo opportunità: comprende solo costi espliciti comprende solo costi implichi i costi compresi in caso di costo opportunità non possono essere impliciti o espliciti comprende sia costi espliciti che costi impliciti 03. il costo implicito: è un altro modo per denominare il costo effettivo non è quantificabile dal punto di vista monetario è il denaro a cui si rinuncia effettuando un pagamento quando si compie una scelta è il valore di ciò che si sacrifica senza effettuare pagamenti in denaro. 04. Il costo implicito è: il valore di ciò che si sacrifica il denaro a cui si rinuncia nel momento in cui si paga un bene nessuna delle risposte il denaro a cui si rinuncia quando si compie una scelta 05. Il costo esplicito: è il denaro a cui si rinuncia effettuando un pagamento quando si compie una scelta è un altro modo per denominare il costo effettivo non è quantificabile dal punto di vista monetario è il valore di ciò che si sacrifica senza effettuare pagamenti in denaro. 06. Il costo effettivo di ogni scelta: entrambe le rispose nessuna delle precedenti risposte è la somma del costo esplicito e costo implicito comprende tutto ciò che sacrifichiamo per una determinata scelta. 07. Definire il concetto di costo opportunità. 08. Il candidato definisca il concetto di costo opportunità e ne riporti un esempio. 09. Definire il concetto di costo implicito. Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 8/91 Lezione 005 01. I punti che si collocano al di fuori della PPF: non sono combinazioni ottenibili possono essere ottenuti solo se sussistono determinati requisiti nessuna delle precedenti risposte sono combinazioni ottenibili 02. I punti che si collocano all'interno della PPF: sono sempre ottenibili.<br /> possono essere ottenuti solo se sussistono determinati requisiti sono ottenibili ma sono situazioni di non piena occupazione dei fattori produttivi.<br /> non sono combinazioni ottenibili 03. Ogni punto sulla PPF: rappresenta una combinazione limite tra due prodotti, che si può ottenere se si occupano in maniera efficiente tutte le risorse rappresenta la combinazione minima tra due prodotti, che si può ottenere se si occupano in maniera efficiente tutte le risorse nessuna delle precedenti risposte rappresenta la combinazione minima tra due prodotti, che si può ottenere se si occupano in maniera efficiente i soli dipendenti 04. La Frontiera delle Possibilità di Produzione indica: le diverse combinazioni di beni che si possono produrre avendo a disposizione un determinato livello di reddito<br /> i diversi panieri accessibili al consumatore dato il suo livello di reddito le diverse combinazioni di beni che si possono produrre avendo a disposizione un quantitativo definito di risorse e tecnologia. <br /> i diversi livelli di reddito del consumatore 05. I punti all'interno della PPF: sono combinazioni senza la piena occupazione dei fattori sono combinazioni non ottenibili sono combinazioni con la piena occupazione dei fattori sono ottenibili, ma non gradite 06. Secondo il principio del costo opportunità: tutte le decisioni prese da un individuo o dalla società nel suo complesso hanno un costo, in quanto quando si effettua una scelta si rinuncia ad altri beni o servizi. tutte le decisioni prese da un individuo o dalla società nel suo complesso hanno un costo, anche se non si effettua una scelta in termini di rinuncia ad altri beni o servizi. tutte le decisioni prese da un individuo o dalla società nel suo complesso non hanno un costo, in quanto quando si effettua una scelta si rinuncia ad altri beni o servizi. nessuna delle precedenti risposte 07. L'introduzione di una nuova tecnologia: sposta la PPF verso destra sposta la PPF verso sinistra non ha effetto sulla PPF nessuna delle risposte 08. Definire la PPF (Frontiera delle Possibilità di Produzione) e spiegarne l'andamento 09. Rappresentare graficamente la frontiera delle possibilità produttive e spiegarne l'andamento. Cosa succede alla PPF nel caso dell'introduzione di una tecnologia? Argomentare Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 9/91 10. Cosa si desume in ordine all'andamento del costo opportunità osservando la PPF? 11. Perché la PPF è concava? 12. Quale è l'effetto prodotto da un'innovazione tecnologica nella PPF? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 12/91 08. La domanda è una funzione che mostra le diverse quantità di un bene che i consumatori sono disposti ad acquistare in corrispondenza di diversi redditi la quantità di un bene che tutti gli acquirenti scelgono di acquistare in un determinato periodo con determinati prezzi la quantità di un bene che i consumatori scelgono di acquistare in un determinato luogo a determinati prezzi una funzione che mostra le diverse quantità di un bene che i consumatori sono disposti ad acquistare in corrispondenza di diversi prezzi 09. Nel momento in cui si considera la quantità domanda: viene sempre considerato il costo opportunità, in quanto rappresenta la quantità che si decide di consumare di un dato bene non viene mai considerato il costo opportunità solo avvolte viene considerato il costo opportunità nessuna delle precedenti risposte 10. La quantità domandata in un mercato è la quantità: che deriva dalla somma di due beni complementari che l'acquirente desidera acquistare ma fuori dal suo vincolo di bilancio di un bene dato che viene consegnata all'acquirente a prescindere dalle sue preferenze di un bene che tutti gli acquirenti scelgono di acquistare in un dato periodo in corrispondenza di un determinato prezzo e considerando i vincoli alla quale è sottoposta PPF 11. La pendenza della curva di domanda è crescente costante decrescente prima decrescente poi costante 12. Un aumento del prezzo della benzina quali effetti comporta sulla domanda di automobili? un aumento della domanda nessuna delle risposte una diminuzione della domanda nessun effetto 13. Un aumento della ricchezza provoca: nessun effetto uno spostamento lungo la curva di domanda uno spostamento a destra della curva di domanda uno spostamento a sinistra della curva di domanda 14. Cosa si intende per quantità domandata?<br /> 15. Che relazione esiste tra prezzo e quantità domandata? 16. Quale effetto ha sull'offerta di un bene un incremento nei costi di produzione? 17. Definire la curva di domanda e determinare i fattori che ne determinano un aumento 18. Quando si determina uno spostamento lungo la curva di domanda? 19. Perché la curva di domanda è decrescente? 20. Definire la curva di offerta e determinare quali sono i fattori che ne determinano una riduzione Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 13/91 21. Quale effetto ha sull'offerta di un bene un'innovazione tecnologica? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 14/91 Lezione 008 01. Provoca uno spostamento a destra della curva di domanda: la diminuzione del prezzo di un bene complementare una diminuzione della popolazione una diminuzione dei prezzi attesi l'aumento del prezzo di un bene complementare 02. Provoca uno spostamento a destra della curva di domanda: una diminuzione della popolazione l'aumento della popolazione una diminuzione dei prezzi attesi l'aumento del prezzo di un bene complementare 03. Provoca uno spostamento a destra della curva di domanda: una diminuzione dei prezzi attesi l'aumento del prezzo di un bene complementare un aumento del reddito una diminuzione della popolazione 04. Provoca uno spostamento a destra della curva di domanda: una diminuzione dei costi un aumento del reddito una diminuzione dei prezzi attesi la diminuzione del prezzo di un bene complementare 05. Provoca uno spostamento a destra della curva di domanda: una diminuzione dei prezzi attesi una diminuzione della popolazione l'aumento dei prezzi attesi l'aumento del prezzo di un bene complementare 06. Che differenza esiste tra bene complementare e bene sostituto? 07. Che differenza esiste , in termini di domanda, tra beni normali e beni inferiori? Fate un esempio di bene normale e uno di bene inferiore. 08. Che differenza esiste tra variazione della domanda e variazione della quantità domandata? 09. Quale effetto ha un cambiamento delle preferenze in senso favorevole, sulla domanda di un bene? 10. Quali sono le determinanti della domanda? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 17/91 08. Si ha uno spostamento della curva di offerta a destra a fronte: dell'aumento del prezzo di un bene alternativo della diminuzione di un prezzo alternativo della diminuzione del numero delle imprese di una diminuzione dei sussidi 09. Si ha uno spostamento della curva di offerta a destra a fronte: dell'aumento del prezzo atteso della diminuzione del numero delle imprese della diminuzione del prezzo degli imput dell'aumento del prezzo di un bene alternativo 10. Quale effetto ha sull'offerta di un bene un'innovazione tecnologica? 11. Quale effetto ha sull'offerta di un bene un incremento nei costi di produzione? 12. Quali sono le determinanti dell'offerta? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 18/91 Lezione 011 01. Nel caso in cui il prezzo di un prodotto è superiore a quello di equilibrio ci troviamo in presenza di: equilibrio del produttore equilibrio del consumatore eccesso di offerta eccesso di domanda 02. Il prezzo di equilibrio è quel prezzo: in corrispondenza del quale si uguagliano le intenzioni dei soli acquirenti in corrispondenza del quale le intenzioni degli acquirenti e dei veditori non sono uguali tra loro in corrispondenza del quale le intenzioni degli acquirenti e dei veditori sono uguali tra loro in corrispondenza del quale si uguagliano le intenzioni dei soli venditori 03. Se il prezzo di un prodotto è inferiore a quello di equilibrio ci troviamo in presenza di: equilibrio del produttore eccesso di offerta eccesso di domanda equilibrio del consumatore 04. La capacità della domanda e dell'offerta di stabilire il prezzo a cui le decisioni di acquisto e vendita risultano compatibili tra loro è anche indicata come: funzione di reazione delle quantità funzione di razionamento della quantità funzione di razionamento dei prezzi funzione di razionamento dei prezzi in relazione alla quantità 05. Il prezzo di equilibrio è il punto in cui: esiste solo eccesso di offerta quantità domandata e quantità offerta sono uguali esiste solo eccesso di domanda non esiste eccesso di domanda, ma solo eccesso di offerta 06. Se si ha un aumento dell'offerta e una riduzione della domanda: si ha una riduzione della quantità di equilibrio si ha un aumento della quantità di equilibrio non si conosce a priori l'effetto sulla quantità di equilibrio non si ha sicuramente nessuna variazione della quantità di equilibrio 07. Il prezzo di equilibrio: indica agli attori di mercato le azioni più opportune da intraprendere elimina qualunque eccesso i offerta elimina qualunque eccesso di domanda tutte esatte 08. Cosa succede se p > p*? Argomentare con l'ausilio del grafico 09. Cosa succede se p < p*(prezzo di equilibrio)? Argomentare con l'ausilio del grafico. Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 19/91 10. Disegnare il grafico che rappresenta l'equilibrio tra domanda e offerta 11. Cosa succede se p > p*? Argomentare con l'ausilio del grafico 12. Cosa si intende per prezzo di equilibrio? E per quantità di equilibrio? 13. Cosa si intende per funzione di razionamento dei prezzi? 14. Cosa succede se p < p*(prezzo di equilibrio)? Argomentare con l'ausilio del grafico. Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 22/91 Lezione 014 01. Ed= Δq Δp/Δq d %q/Δp Δp 02. Nel caso di beni a domanda elastica: nessuna delle risposte Ed<1 Ed=1 Ed>1 03. I beni di prima necessità normalmente hanno domanda: perfettamente elastica rigida elastica nessuna delle risposte 04. In genere se un bene ha pochi sostituti: l'elasticità è > 1 l'elasticità è uguale a 1 l'elasticità è molto alta l'elasticità è molto bassa 05. Nel caso di domanda inelastica se il prezzo aumenta: non si ha nessun effetto sulla spesa la spesa aumenta nessuna delle risposte la spesa si riduce 06. Cosa si intende per elasticità dell'offerta? 07. Definire il concetto di elasticità della domanda rispetto al prezzo.<br /> 08. Perché Ed è sempre negativa? 09. Che effetto ha l'elasticità sulla spesa totale? Argomentare 10. Che relazione esiste tra elasticità e presenza di beni sostituti? 11. Che cos'è Ed e perché è sempre negativa ? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 23/91 Lezione 015 01. una diminuzione del reddito del consumatore provoca: uno spostamento verso destra del vincolo di bilancio un spostamento solo lungo il vincolo di bilancio tutte le risposte sono corrette uno spostamento verso sinistra del vincolo di bilancio 02. Il vincolo di bilancio è rappresentato da: una linea retta crescente una linea retta parallela all'asse dell'ascisse una linea retta parallela all'asse delle ordinate una linea retta decrescente 03. Il vincolo di bilancio è: l'insieme delle combinazioni di beni di cui il soggetto può disporre l'insieme delle combinazioni di beni che il soggetto desidera nessuna delle risposte il reddito massimo che il soggetto desidera avere a sua disposizione 04. Se il reddito del consumatore si modifica, la pendenza della retta di bilancio: nessuna delle risposte diminuisce aumenta non subisce variazioni 05. La pendenza della retta di bilancio: TUTTE VERE TUTTE FALSE indica il costo opportunità che il soggetto deve pagare per un'unità aggiuntiva del bene A in termini di B il valore del prezzo relativo 06. se il reddito del consumatore aumento: nessuna delle precedenti risposte avremo uno spostamento del vincolo di bilancio verso sinistra avremo uno spostamento del vincolo di bilancio verso destra ci muoviamo solo lungo il vincolo di bilancio 07. La retta del vincolo di bilancio rappresenta: nessuna delle risposte l'andamento dei prezzi di mercato dei beni che un consumatore può acquistare, spendendo una parte del suo reddito la parte di reddito monetario che il consumatore può spendere per l'acquisto di beni le diverse combinazioni dei due beni acquistabili con un determinato reddito monetario e prezzi dei due beni 08. Cosa accade se aumenta il reddito a disposizione dell'individuo? Argomentare e derivare graficamente. 09. Che significato ha la pendenza della retta di bilancio? Argomentare e derivare graficamente. Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 24/91 10. Cosa si intende per vincolo di bilancio? Argomentare e derivare graficamente. Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 27/91 08. Nel caso di beni normali, una diminuzione del prezzo provoca: tutte false tutte vere a fronte dell'effetto di reddito un aumento della quantità a fronte dell'effetto sostituzione un aumento della quantità 09. Nel caso di beni inferiori, una diminuzione del prezzo provoca: a fronte dell'effetto di reddito un riduzione della quantità tutte vere a fronte dell'effetto sostituzione un aumento della quantità tutte false 10. Si definisce effetto di reddito l'impatto della variazione di prezzo sul reddito nominale l'impatto della variazione di prezzo sul reddito reale l'impatto della variazione del reddito sui prezzi l'impatto della variazione di prezzo sul costo relativo dello stesso 11. Il candidato dopo aver esposto l'effetto reddito spieghi come questo agisce sui beni inferiori? Argomentare 12. Il candidato dopo aver esposto l'effetto sostituzione spieghi come questo agisce sui l'effetto di sostituzione sui beni normali? Argomentare 13. Definire il concetto di effetto di sostituzione portando degli esempi 14. Definire il concetto di effetto di reddito portando degli esempi Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 28/91 Lezione 018 01. Graficamente la curva d'indifferenza: è concava ha andamento crescente è una parabola concava che incontra l'origine degli assi diventa sempre più piana scendendo verso destra lungo la stessa 02. La curva d'indifferenza è l'insieme: dei panieri di due beni che danno al consumatore la stessa soddisfazione delle coppie dei prezzi dei beni che il consumatore intende acquistare dei panieri di due beni uno preferito e l'altro no al consumatore nessuna delle risposte 03. L'interpretazione della soddisfazione di un individuo mediante l'uso delle curve d'indifferenza è stata proposta da: Smith Edgeworth Pareto Bentham 04. Un curva d'indifferenza rappresenta: tutte le combinazioni di due prezzi che soddisfano un soggetto nella stessa misura tutte le combinazioni di due prezzi che soddisfano due soggetti nella stessa misura tutte le combinazioni di due beni che soddisfano due soggetti nella stessa misura tutte le combinazioni di due beni che soddisfano un soggetto nella stessa misura 05. La pendenza della curva d'indifferenza: tutte false indica la quantità massima del bene B che il consumatore sarebbe disposto a scambiare per avere un'unità aggiuntiva del bene A è detta tasso marginale di sostituzione tutte vere 06. Le curve d'indifferenza possono essere: nessuna delle risposte massimo due in funzione dei beni scelti dal consumatore una molte 07. La mappa d'indifferenza: è un insieme di curve che descrivono le preferenza di un individuo è data dalla somma di due curve d'indifferenza nessuna delle precedenti risposte è una curva che descrive le preferenza di un individuo 08. Come si definisce una curva di indifferenza? 09. In cosa differisce l'approccio delle curve di indifferenza da quello dell'utilità marginale? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 29/91 10. Come si definisce l'MRS? 11. Cosa si intende per mappa di indifferenza? 12. Rappresentare una mappa delle curve di indifferenza e argomentare. 13. Rappresentare l'equilibrio del consumatore con l'ausilio delle mappe di indifferenza. Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 32/91 08. Il prodotto marginale è pari: ad input fratto output ad output fratto input alla variazione dell'input fratto la variazione dell'output alla variazione dell'output fratto la variazione dell'input 09. il prodotto medio è: la quantità di prodotto che si realizza la produzione che si ottiene incrementando di una unità l'impiego del fattore variabile nessuna delle risposte la quantità di un prodotto ottenuta per ogni unità di input impiegata 10. Il modo in cui sono combinati gli imput per ottenere gli output: tutte esatte tutte false rappresenta la tecnologia rappresenta la tecnologia che è sempre data 11. Definire il breve periodo e il lungo periodo. 12. Cosa si intende per tecnologia? 13. Definire il prodotto totale, marginale e medio 14. Perché la produttività marginale è decrescente? 15. Tracciare la funzione di produzione e argomentare sul suo andamento. Spiegare attraverso questa la legge dei rendimenti marginali decrescenti<br /> Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 33/91 Lezione 021 01. MC= VARIAZIONE DI TC/VARIAZIONE DI Q TVC/Q VARIAIZONE DI TFC/VARIAZIONE DI TVC TFC/Q 02. Il costo totale che un impresa di produzione deve sostenere equivale al: costo opportunità prezzo relativo costo implicito costo fisso 03. AVC= VARIAZIONE DI TC/VARIAZIONE DI Q TVC/Q TFC-TVC TFC/Q 04. Il costo medio variabile si ottiene: che si modificano al variare del livello di prodotto che si ottengono dividendo il costo variabile totale per la produzione complessiva che si ottengono dividendo il costo fisso totale per la produzione realizzata che non variano al variare della produzione 05. AFC= TVC/Q Q/TFC TFC/Q nessuna delle risposte 06. Il costo medio fisso: si ottiene dividendo il costo fisso totale per la produzione realizzata si ottiene dividendo il costo variabile totale per la produzione complessiva sono quei costi che non variano al variare della produzione si modifica al variare del livello di prodotto 07. Sono costi variabili quei costi: che non variano al variare della produzione che si ottengono dividendo il costo variabile totale per la produzione complessiva che si ottengono dividendo il costo fisso totale per la produzione realizzata che si modificano al variare del livello di prodotto Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 34/91 08. Sono costi fissi quei costi: che non variano al variare della produzione che si modificano al variare del livello di prodotto che si ottengono dividendo il costo fisso totale per la produzione realizzata che si ottengono dividendo il costo variabile totale per la produzione complessiva 09. Un sunk cost: tutte false è detto costo irrecuperabile è rappresentato da costi che sono stati sostenuti in passato o che si sosteranno in futuro tutte vere 10. Gli interessi sono: beni costi semivariabili costi variabili costi fissi 11. Quando il prodotto marginale di un fattore cresce: il costo marginale diminuisce il costo marginale rimane costante il costo marginale aumenta nessuna delle risposte 12. Definire il concetto di effetto reddito e effetto sostituzione 13. Perché la produttività marginale è decrescente? 14. Definire il prodotto totale, marginale e medio e descriverne l'andamento 15. Individuare graficamente la relazione tra MC, AVC, AFC 16. Che andamento hanno AVC e AFC? Tracciarli. 17. Definire il costo marginale 18. Definire il costo marginale e descriverne l'andamento 19. Tracciare la curva del costo totale e spiegarne l'andamento? Perché la curva non parte dall'origine degli assi? 20. Cosa si intende per costi fissi e costi variabili? 21. Che relazione esiste tra MC, AVC, AFC? 22. Definire il costo totale e spiegarne l'ndamento Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 37/91 Lezione 023 01. In un mercato di concorrenza perfetta la curva di domanda di una singola impresa: e anelastica rispetto al prezzo ha elasticità minore di zero è perfettamente elastica rispetto al prezzo presenta elasticità unitaria 02. In un mercato di concorrenza perfetta: i prodotti venduti sono perfetti complementi i prodotti venduti sono differenziati i prodotti venduti sono standardizzati non viene commercializzato un tipo specifico di prodotto 03. In un mercato di concorrenza perfetta: le imprese hanno come fine ultimo quello della convergenza del profitto le imprese hanno come fine ultimo quello della massimizzazione del profitto nessuna delle precedenti alternative è corretta le imprese hanno come fine ultimo quello minimizzazione del profitto 04. In un mercato di concorrenza perfetta se nel breve periodo l'impresa soffre una perdita: non si ritira dal mercato ma aspetta di coprire la perdita con profitti futuri differenza il prodotto si ritira dal mercato minaccia i competitor 05. In un mercato di concorrenza perfetta il ricavo marginale è rappresentato come una retta orizzontale che coincide con la curva di domanda il ricavo margine non corrisponde alla curva di domanda il ricavo marginale è pari ad un mezzo della curva di domanda il ricavo marginale cresce all'infinito 06. Per un impresa concorrenziale: il ricavo marginale è minore del prezzo il ricavo marginale è maggiore del prezzo il ricavo marginale è diverso dal prezzo il ricavo marginale e il prezzo sono uguali 07. Secondo l'approccio marginalista il profitto totale è uguale a: ricavi totali- costi variabili ricavi totali/ ricavi unitari ricavi totali - costi totali ricavi totali- costi fissi 08. Perché la curva di domanda dell'impresa in concorrenza perfetta è perfettamente elastica? 09. Che relazione esiste tra prezzo e MR in concorrenza perfetta? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 38/91 Lezione 024 01. L'impresa che opera in un mercato di concorrenza perfetta si confronta con: nessuna delle precedenti alternative è corretta una domanda a tratti analestica una domanda perfettamente elastica una domanda analestica 02. Le imprese che operano in un mercato concorrenziale nel breve periodo possono: realizzare un profitto nessuna delle precedenti alternative è corretta realizzare una perdita realizzare un profitto o una perdita 03. L'impresa realizza una perdita se: P>ATC P<ATC nessuna delle risposte P=ATC 04. Se il costo marginale è maggiore del ricavo marginale, l'impresa per aumentare il profitto dovrebbe: aumentare la produzione diminuire la produzione lasciare invariata la produzione aumentare il prezzo 05. In concorrenza perfetta se P>min AVC: l'impresa cessa l'attività l'impresa continua a produrre nessuna delle risposte per l'impresa è indifferente cessare l'attività o continuare a produrre 06. Il costo medio fisso, all'aumentare della quantità prodotta, assume un andamento: prima decrescente poi costante decrescente costante crescente 07. Il punto di minimo in cui l'impresa decide di cessare l'attività deve trovarsi: nel punto di minimo della curva MRT nel punto di minimo della curva ATC nel punto di minimo della curva AVC nel punto di minimo della curva MR Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 39/91 08. AFC cresce al crescere della produzione si riduce al crescere della produzione rimane costante al crescere della produzione nessuna delle risposte 09. PU= P-AC P-ATC P-AVC nessuna delle risposte 10. I sunk cost sono: nessuna delle risposte costi monetari costi irrecuperabili costi stimati 11. Nel mercato di concorrenza perfetta, al prezzo determinato dal mercato: non esiste eccesso di domanda ma esiste eccesso di offerta non esiste eccesso di offerta e di domanda è impossibile raggiungere l'equilibrio tra domanda e offerta non esiste eccessi di offerta ma esiste eccesso di domanda 12. Rappresentare graficamente l'area di profitto dell'impresa concorrenziale. 13. Rappresentare la curva di offerta dell'impresa in regime di concorrenza 14. In un mercato perfettamente concorrenziale in che situazione l'impresa deciderà di cessare l'attività? 15. Cosa accade se P< ATC in un mercato perfettamente concorrenziale? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 42/91 Lezione 027 01. Il monopolista realizza una perdita ogni volta che : P<ATC P=ATC P>ATC nessuna delle risposte 02. In un mercato di monopolio: è presente un unico venditore e molti compratori sono presenti molti venditori e molti compratori nessuna delle precedenti alternative è corretta sono presenti molti venditori e un unico compratore 03. In un mercato di monopolio: la funzione di domanda dell'impresa e del mercato coincidono la funzione di domanda dell'impresa non coincide con quella di mercato la funzione di domanda del mercato non coincide con quella dell'impresa nessuna delle precedenti alternative è corretta 04. In un mercato di monopolio: esistono notevoli barriere all'entrata le barriere all'entrata possono essere superate non sono presenti barriere all'entrata nessuna delle precedenti alternative è corretta 05. In un mercato di monopolio: il bene fornito è omogeneo il bene fornito è complementare il bene fornito è sostituibile il bene fornito è unico e senza sostituti 06. Il monopolista: è price maker può decidere il prezzo al quale vendere il bene fornito nessuna delle precedenti alternative è corretta entrambe le risposte 07. Il monopolista: può decidere la quantità da produrre piò realizzare un extraprofitto può decidere il prezzo al quale vendere il bene fornito tutte le alternative sono corrette Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 43/91 08. Il monopolista: può decidere la quantità da produrre solo nel caso di beni complementari nessuna delle precedenti alternative è corretta solo in alcuni casi può decidere la quantità da produrre può decidere la quantità da produrre 09. L'extraprofitto del monopolista rappresenta: un profitto solo nel caso in cui il monopolista riesca a vendere una maggiore quantità rispetto ai competitor nessuna delle precedenti alternative è corretta un profitto superiore a quello normale proprio del mercato di concorrenza perfetta non è un vero e proprio profitto 10. In un mercato di monopolio: nessuna delle precedenti alternative è corretta la perdita secca rappresenta la perdita di benessere per il consumatore rispetto al mercato di concorrenza perfetta la perdita secca rappresenta la perdita di benessere per il produttore rappresenta il giusto compromesso tra prodotte e non produrre 11. Il monopolio: non è efficiente dal punto di vista allocativo ma lo è dal punto di vista produttivo è efficiente sia dal punto di vista produttivo che dal punto di vista allocativo non è efficiente dal punto di vista produttivo ma lo è dal punto di vista allocativo non è efficiente ne dal punto di vista produttivo ne dal punto di vista allocativo 12. Si ha equilibrio dell'impresa monopolistica quando: nessuna delle risposte il costo marginale è uguale al ricavo marginale il prezzo è uguale al ricavo medio il ricavo marginale supera il costo marginale 13. Il monopolista si collocherà nel punto in cui: MR<MC MR=MC nessuna delle risposte MR>MC 14. In monopolio nessuna delle risposte l'impresa realizza sempre profitti economici positivi nel lungo periodo la curva del ricavo marginale si posiziona sempre al di sopra della curva del ricavo medio la curva di domanda dell'impresa coincide con la curva di domanda di mercato Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 44/91 15. Il monopolista ritiene profittevole: vendere una minore quantità ad un prezzo più basso rispetto alla concorrenza vendere una minore quantità ad un prezzo più alto rispetto alla concorrenza vendere una maggiore quantità ad un prezzo più basso rispetto alla concorrenza vendere maggiori quantità dei concorrenti 16. Cosa si intende per esternalità di rete? 17. Che differenza esiste tra brevetto e licenza? 18. Descrivere con l'ausilio degli strumenti grafici il monopolio naturale 19. Definire il monopolio naturale. 20. Quali sono i caratteri dell'impresa monopolistica? 21. Quali sono le condizioni essenziali per parlare di monopolio? 22. Quali sono le caratteristiche del mercato di monopolio ? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 47/91 Lezione 030 01. L'impresa che opera in concorrenza monopolistica nel lungo periodo: realizza un profitto normale come le imprese in concorrenza perfetta e pratica un prezzo uguale al costo marginale realizza un profitto normale come le imprese in concorrenza perfetta, anche se pratica un prezzo superiore al costo marginale realizza un extra profitto come le imprese in concorrenza perfetta e pratica un prezzo uguale al costo marginale realizza un profitto normale come le imprese in concorrenza perfetta, anche se pratica un prezzo minore al costo marginale 02. Un'impresa in concorrenza monopolistica si confronta con una curva di domanda: molto elastica rigida nessuna delle risposte anelastica 03. La concorrenza monopolistica implica: intervento dello Stato barriere legali presenza di collusione assenza di collusione 04. La concorrenza monopolistica prevede: numero relativamente ampio di venditori, prodotti differenziati, inesistenza di barriere all'entrata numero relativamente ampio di venditori, prodotti indifferenziati, barriere all'entrata numero ridotto di venditori senza barriere all'entrata numero ridotto di venditori, prodotti differenziati, esistenza di barriere all'entrata 05. In un mercato di concorrenza monopolista: nel lungo periodo ogni impresa produce un output maggiore o minore a quello registrato nel breve periodo nel lungo periodo ogni impresa produce un output maggiore a quello registrato nel breve periodo nel lungo periodo ogni impresa produce un output uguale a quello registrato nel breve periodo nel lungo periodo ogni impresa produce un output inferiore a quello registrato nel breve periodo 06. In un mercato di concorrenza monopolista: le barriere all'entrata sono insormontabili non esistono barriere all'ingresso e all'uscita dal mercato le barriere in uscite sono alte le barriere all'entrata possono essere superate 07. L'impresa che opera in concorrenza monopolistica nel lungo periodo: realizza un profitto minimo realizza un extra profitto non realizza profitto realizza un profitto normale Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 48/91 08. In un mercato di concorrenza monopolista: la funzione di domanda si presenta più elastica di quella del mercato di concorrenza perfetta la funzione di domanda si presenta meno elastica di quella del monopolista la funzione di domanda si presenta più elastica di quella del monopolista la funzione di domanda si presenta meno elastica di quella del monopolista 09. In un mercato di concorrenza monopolista: sono presenti molti venditori e un unico compratore esistono barriere all'ingresso e all'uscita i beni offerti sono complementare nessuna delle alternative e corretta 10. In un mercato di concorrenza monopolista: sono presenti molti venditori e molti compratori non esistono barriere all'ingresso e all'uscita dal mercato i beni offerti sono differenziati tutte le alternative sono corrette 11. In un mercato di concorrenza monopolista: i beni offerti sono differenziati i beni offerti sono caratterizzati da diversi gradi di omogeneità i beni offerti sono complementare i beni offerti sono omogenei 12. Il mercato di concorrenza monopolistica: è un mercato in cui sono presenti pochi venditori e compratori è un mercato in cui sono presenti molti compratori e pochi venditori è un mercato in cui è presente un unico venditore e pochi compratori è un mercato in cui sono presenti molti compratori e venditori 13. L'impresa in concorrenza monopolistica raggiunge il massimo profitto quando: MR<MC MR=MC nessuna delle risposte MR>MC 14. In un mercato di concorrenza monopolista: entrambe le risposte non esistono barriere in uscita nessuna delle precedenti alternative è corretta non esistono barriere all'ingresso 15. Come si presenta l'elasticità della domanda in concorrenza monopolistica 16. Illustrare i caratteri della concorrenza monopolistica 17. Cosa si intende per differenziazione del prodotto? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 49/91 Lezione 031 01. L'oligopolio si caratterizzata: per il comportamento strategico sia per il comportamento strategico che per l'interdipendenza reciproca per l'interdipendenza reciproca solo per il comportamento strategico 02. L'oligopolio è un mercato caratterizzato da: omogeneità o diversità un bene omogeneo tutte vere pochi e grandi produttori 03. Il modello di Cournot parte dal presupposta che in un mercato oligopolistico: è difficile individuare domanda e offerta di equilibrio, in quanto ci sono molti produttori che pesano nel mercato in maniera rilevante è difficile individuare domanda e offerta di equilibrio, in quanto ci sono pochi produttori che pesano nel mercato in maniera rilevante è facile individuare domanda e offerta di equilibrio, in quanto ci sono pochi produttori che pesano nel mercato in maniera rilevante è facile individuare domanda e offerta di equilibrio, in quanto ci sono molti produttori che pesano nel mercato in maniera rilevante 04. In oligopolio le barriere all'entrata: nessuna risposta è esatta tutte esatte possono derivare da economie di scala possono derivare da ingenti investimenti in capitale iniziale 05. Le imprese in oligopolio: sono price maker come il monopolista sono price taker come in concorrenza perfetta sono price taker o price maker in funzione della categoria di prodotto sono price maker, ma a differenza del monopolista, devono considerare le reazioni dei concorrenti 06. Un oligopolio può essere: tutte false tutte vere omogeneo, in quanto le imprese producono beni o servizi standardizzati differenziato, in quanto le imprese producono beni differenti tra di loro anche se solo formalmente 07. Nel modello di Cournot per descrivere la formazione del prezzo: sii utilizzano le curve di costo marginale si utilizzano la curve di reazione si utilizzano le curve d'indifferenza si utilizzano le curve di offerta 08. Spiegare con gli opportuni strumenti grafici l'equilibrio di Cournot 09. Cosa è una curva di reazione? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 52/91 08. In condizioni di oligopolio: non si verifica efficienza produttiva e allocativa si verifica sia efficienza allocativa che produttiva solo l'efficienza produttiva solo l'efficienza allocativa 09. L'oligopolio è efficiente? 10. Spiegare graficamente la convenienza a stipulare accordi collusivi 11. Cosa si intende per cartello? 12. Cosa si intende per leadership di prezzo? 13. Quali elementi possono ostacolare gli accordi collusivi? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 53/91 Lezione 033 01. Per crescita si intende: la variazione temporale della produzione aggregata di beni e servizi tutte vere lo stato di salute di un determinato sistema economico. tutte false 02. L'occupazione: è strettamente legata alla crescite economica solo in alcuni stati è legata alla crescita economica non è strettamente legata alla crescita economica nessuna delle precedenti alternative è corretta 03. Per studiare la crescita economica gli economisti si rifanno allo studio del: SIA DEL PIL REALE CHE DEL PIL NOMINALE PIL NOMINALE PIL REALE nessuna delle risposte 04. Un ciclo economico rappresenta: una fluttuazione di breve periodo non dovute alle stagionalità una fluttuazione di breve periodo dovute alle stagionalità una fluttuazione di lungo periodo non dovute alle stagionalità una fluttuazione di lungo periodo non dovute alle stagionalità 05. La crescita economica è un fenomeno di: breve medio periodo lungo periodo breve periodo si configura in maniera differente in funzione della realtà considerata 06. Quali sono gli obiettivi della macroeconomia: stabilità dei prezzi, crescita economica e pieno impiego stabilità dei prezzi crescita economica pieno impiego 07. Quali sono gli obiettivi della macroeconomia 08. Cosa si intende per crescita economica 09. Cosa si intende per ciclo economico e trend 10. Quali sono le componenti del PIL 11. Perché si studia la disoccupazione e l'inflazione 12. Come mai l'occupazione e la crescita economica sono elementi collegati tra di loro Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 54/91 13. Che differenza intercorre tra i movimenti di breve periodo e di lungo periodo quando si parla di sistema economico. 14. Come mai il PIL non è un ottimo indicatore di ricchezza di una nazione. 15. La differenza tra PIL e PNL e tra PIL e PIN 16. Come si calcola il tasso di crescita del PIL e quali sono le sue problematiche 17. Come si calcola il PIL 18. Quali possono essere i problemi sociali legati alla disoccupazione 19. Quali possono essere i problemi sociali legati all'inflazione Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 57/91 Lezione 035 01. Come si calcola il tasso di disoccupazione: disoccupati su forza lavoro nessuna delle risposte disoccupati su occupati non occupati su forza lavoro 02. Cosa si intende per disoccupati volontari o lavoratori scoraggiati: coloro che cercano lavoro e non lo trovano coloro che non sono impiegati ma che non cercano lavoro nessuna delle risposte coloro che vogliono cambiare lavoro 03. Se esiste un tasso di disoccupazione elevato i salari saranno: più alti più bassi costanti non sono correlati 04. La disoccupazione rappresenta un problema: solo sociale psicologico solo economico economico e sociale 05. In una situazione di piena occupazione: il tasso di disoccupazione sicuramente è pari a zero il tasso di disoccupazione può essere maggiore di zero nessuna delle risposte il tasso di disoccupazione stagionale è pari a zero 06. Cosa si intende per disoccupati: persone che potrebbero lavorare e che pur cercando l'impiego non lo trovano chi non può lavorare militari e pensionati persone che non lavorano 07. Si può affermare che un aumento della domanda di beni possa creare una riduzione della disoccupazione e un conseguente aumento dei salari e dei prezzi: nessuna delle risposte si forse no Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 58/91 08. Cosa si intende per forza lavoro: coloro che si trovano nella fascia di età lavorativa occupati tutti i soggetti di una nazione occupati più disoccupati 09. da cosa è composta la forza lavoro? 10. Che differenza c'è tra disoccupati e i lavoratori scoraggiati? 11. Che cosa si intende per disoccupati ? 12. come si calcolano il tasso di disoccupazione e il tasso di partecipazione? Cosa indicano? 13. cosa indica l'inflazione e come si calcola il tasso di inflazione? argomentare. 14. Cosa rappresenta e come si calcola il deflatore implicito del PIL? 15. Il candidato dopo aver definito la disoccupazione, ne indichi il calcolo. In un secondo momento spieghi perché è difficile calcolare questo? 16. Cosa sono il deflatore e il CPI? Quali sono le loro problematiche? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 59/91 Lezione 036 01. L'offerta di lavoro: è inclinata positivamente ed è funzione del salario proviene dalle imprese che cercano lavoratori dipende dal prezzo dei beni è inclinata negativamente 02. La domanda di lavoro: dipende dal prezzo dei beni proviene dalle imprese che cercano lavoratori proviene dagli individui in cerca di occupazione è inclinata positivamente 03. Come si calcola il deflatore del PIL: PIL reale fratto PIL nominale PIL nominale diviso PIL reale nessuna delle risposte è un dato esogeno 04. Cosa si intende per inflazione: diminuzione dei prezzi aumento dei salari nominali aumento generalizzato dei prezzi aumento dei prezzi dei generi di prima necessità 05. La disoccupazione frizionale: è un fenomeno sismico è zero in piena occupazione è un fenomeno di breve periodo nessuna delle risposte 06. Perché si affianca il tasso di disoccupazione ai flussi di entrata e di uscita dal mercato del lavoro ? 07. Quali fattori incidono sulla domanda di lavoro ? 08. Cosa si intende per forza lavoro e popolazione civile? Come si calcola il tasso di partecipazione ? 09. Definire domanda e offerta di lavoro Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 62/91 08. Da cosa è dato il moltiplicatore del reddito? nessuna delle risposte da 1 diviso la propensione marginale al risparmio da 1 per la propensione marginale al risparmio d1 diviso la propensione marginale al consumo 09. Se vi è una variazione della spesa pubblica, il reddito varia più che proporzionalmente meno che proporzionalmente resta costante nella stessa proporzione 10. Da cosa è data la pendenza della curva del risparmio Co non è possibile stabilirlo PMS nessuna delle risposte 11. Nella rappresentazione grafica dell'equilibrio del mercato reale la pendenza della domanda è data dalla: PMS componente autonoma PMC nessuna delle risposte 12. Nella rappresentazione grafica dell'equilibrio del mercato del reale, la curva della domanda parte dall'asse delle ordinate avente intercetta pari alla: componente autonoma PMC PMS nessuna delle risposte 13. Nella rappresentazione grafica dell'equilibrio del mercato reale, l'equilibrio è dato: da tutta la curva della domanda dall'intersezione della domanda con la bisettrice da tutta la curva dell'offerta nessuna delle risposte 14. Nella rappresentazione grafica dell'equilibrio del mercato reale è possibile identificare il moltiplicatore: si, mettendo in rapporto la variazione della componente autonoma con la variazione del reddito nessuna delle risposte si, mettendo in rapporto la variazione di reddito con la variazione della componente autonoma no Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 63/91 15. Se uno stato finanzia la variazione della spesa pubblica interamente con una variazione delle tasse, cosa succede al reddito di equilibrio: varia nella proporzione della variazione della spesa pubblica resta costante varia meno che proporzionalmente della variazione della spesa pubblica varia più che proporzionalmente della variazione della spesa pubblica 16. A cosa corrisponde il risparmio: al reddito meno il consumo al consumo al reddito più il consumo alle imposte 17. Che rapporto intercorre tra consumo e risparmio? 18. Cosa rappresenta la propensione marginale al consumo? 19. Argomentare e rappresentazione graficamente l'equazione del consumo e quella del risparmio. 20. Il candidato definisca la funzione del consumo e ne fornisca una rappresentazione grafica. 21. Cos'è il consumo autonomo? Come lo si evince graficamente? E cosa rappresenta la propensione marginale al consumo? 22. Cos'è un equazione comportamentale ? 23. Quali sono le semplificazioni da fare in materia di propensione marginale al consumo? Come la si evince dal punto di vista grafico? 24. Qual è l'importanza teorica del consumo autonomo ? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 64/91 Lezione 039 01. Considerando un modello con le seguenti semplificazioni: tasse fisse; investimenti esogeni; spesa pubblica esogena; economia chiusa, l'equilibrio nel mercato reale: nessuna delle precedenti alternative è corretta dal solo moltiplicatore del reddito è determinato da tutte quelle variabili che non dipendono dal reddito ed in quanto tali si chiamano autonome e da m il moltiplicatore dalle sole variabili autonome 02. Il moltiplicatore delle imposte è uguale al: moltiplicatore della spesa-la PMS moltiplicatore della spesa-la PMC moltiplicatore della spesa-1 moltiplicatore della spesa 03. Nel mercato reale: la curva di domanda sarà decrescente con pendenza pari alla propensione marginale al consumo la curva di domanda è una variabile residuale la curva di domanda sarà inferire alla pendenza della propensione marginale al consumo la curva di domanda sarà crescente con pendenza pari alla propensione marginale al consumo 04. Z= 1/1-PMC G Y PMCxTxI+G 05. L'equilibrio nel mercato reale è dato dall'uguaglianza tra: tutte esatte nessuna risposta è esatta domanda nazionale e PIL domanda nazionale e produzione 06. Che cos'è la propensione marginale al risparmio 07. Che cos'è la propensione marginale al consumo 08. cosa rappresenta la componente autonoma del reddito 09. cosa rappresenta e come si calcola il moltiplicatore del reddito Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 67/91 Lezione 041 01. Il prezzo di un titolo è uguale a: valore di rimborso/(i-1)^n valore di rimborso +(1+i) valore di rimborso/(1)^n valore di rimborso/(1+i)^n 02. Se, a parità di altre condizioni, aumenta il tasso di interesse del mercato monetario: la curva di domanda di moneta si sposta verso destra diminuisce la domanda di moneta aumenta la domanda di moneta nessuna risposta è corretta 03. Se il dollaro si è deprezzato in misura rilevante verso l'euro, significa che: il tasso di cambio reale è diminuito il tasso di cambio nominale è aumentato il tasso di cambio reale è aumentato il tasso di cambio nominale è diminuito 04. Se aumenta il prezzo dell'obbligazione? diminuisce l'offerta di obbligazioni aumenta il tasso di interesse nel mercato monetario aumenta la domanda di obbligazioni diminuisce il tasso di interesse nel mercato monetario 05. Se la banca centrale acquista titoli cosa succede al mercato monetario? diminuisce l'offerta di moneta nessuna delle risposte non c'è correlazione tra l'acquisto di titoli e la variazione dell'offerta di moneta aumenta l'offerta di moneta 06. cosa si intende per politica monetaria espansiva 07. cosa si intende per politica monetaria restrittiva 08. da cosa dipende la domanda di moneta per scopi transati, precauzionali speculativi ? 09. definire l'uguaglianza tra la domanda di moneta emessa dalla banca centrale e l'offerta Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 68/91 Lezione 042 01. L'indice del grado di apertura di un mercato è dato da: nessuna risposta è corretta movimento dei beni beni commerciabili rispetto al PIL importazioni e/o esportazioni rispetto al PIL 02. Quando si parla di economia aperta si deve considerare: il mercato dei beni mercato dei fattori produttivi il mercato dei beni e quello finanziario il mercato dei beni, quello finanziario e quello dei fattori produttivi 03. Quando si parla di economia aperta, il concetto di apertura ha: 1 sola dimensione 4 dimensioni 3 dimensioni 2 dimensioni 04. Il concetto di apertura considera: apertura nei mercati finanziari apertura dei mercati dei fattori apertura nel mercato dei beni tutte esatte 05. Il concetto di apertura considera: apertura nel mercato finanziario e in quello dei fattori apertura nel mercato dei beni e in quello dei fattori apertura nel mercato dei beni, nel mercato finanziario e in quello dei fattori apertura nel mercato dei beni, e nel mercato finanziario 06. Rappresentare l'equilibrio nel mercato monetario? 07. Rappresentare graficamente e argomentare la curva di domanda di moneta 08. Cosa succede al grafico dell'equilibrio monetario se vi è un aumento del reddito nominale? 09. Cosa succede alla curva di domanda di moneta se il reddito nominale aumenta? E se il tasso d'interesse aumenta? Argomentare e derivarne il grafico. 10. Cosa succede al grafico dell'equilibrio monetario se vi è un aumento del reddito nominale? 11. Rappresentare l'equilibrio nel mercato monetario? 12. Cosa succede alla curva di domanda di moneta se il reddito nominale aumenta? E se il tasso d'interesse aumenta? Argomentare e derivarne il grafico. 13. Rappresentare graficamente e argomentare la curva di domanda di moneta Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 69/91 Lezione 043 01. Cosa si intende per tasso di cambio nominale? nessuna risposta è corretta moneta estera rispetto a quella nazionale moneta estera rispetto al tasso di interesse moneta nazionale rispetto ai consumi 02. Il prezzo relativo è? il prezzo dei beni esteri il prezzo dei beni nazionali in termini di beni esteri il prezzo dei beni esteri in termini di beni nazionali il prezzo dei beni nazionali 03. Cosa si intende per tasso di cambio reale? i prezzi relativi, cioè il prezzo dei beni nazionali in termini di beni esteri il prodotto tra prezzo dei beni nazionali e beni esteri nessuna risposta è corretta il prodotto tra i prezzi nazionali e prezzi esteri 04. Quando si parla di apprezzamento del tasso di cambio nominale, questo si può anche definire come: aumento del tasso non si può dedurre dalle variazioni del tasso riduzione del tasso nessuna risposta è corretta 05. I prezzo dei beni nazionali in termini di beni esteri rappresenta: il tasso di cambio reale tutte vere il prezzo relativo nessuna delle risposte 06. Quali sono i metodi valutati del tasso di cambio nominale? 07. Come si chiamano le variazioni del tasso di cambio nominale in caso di cambi flessibili e in caso di cambi fissi? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 72/91 Lezione 046 01. La curva AS indica: il livello dei prezzi corrispondente ai costi medi della imprese e al loro Mark-up percentuale per ogni dato livello di prodotto nel breve periodo. il livello dei prezzi corrispondente ai costi medi della imprese e al loro Mark-up percentuale per ogni dato livello di prodotto nel lungo periodo. il livello dei prezzi corrispondente ai costi marginali della imprese e al loro Mark-up percentuale per ogni dato livello di prodotto nel breve periodo. il livello dei prezzi corrispondente ai costi unitari della imprese e al loro Mark-up percentuale per ogni dato livello di prodotto nel breve periodo. 02. Il motivo per cui un aumento del prodotto genera un aumento dei prezzi sono che all'aumentare la produzione vuol dire aumentare la domanda di fattori produttivi. all'aumentare la produzione vuol dire anche aumentare la domanda di lavoro creando così una riduzione dei disoccupati tutti e tre all'aumentare della produzione possono risultare necessari un numero medio di input maggiore 03. Il motivo per cui un aumento del prodotto genera un aumento dei prezzi sono: 2 3 1 nessuno 04. Il Mark-up percentuale medio di un sistema economico: nessuna delle risposte non dipende dalle condizioni concorrenziali dipende dalle condizioni concorrenziali può dipendere dipende dalle condizioni concorrenziali 05. L'andamento della curva AS: è crescente in quanto un aumento della produzione comporta un aumento dei costi è crescente in quanto una diminuzione della produzione comporta un aumento dei costi nessuna delle precedenti alternative è corretta è decrescente in quanto un aumento della produzione comporta un aumento dei costi 06. Definire come la disoccupazione possa andare a modificare i salari? 07. Definire il mercato del lavoro e le sue dinamiche? 08. Rapporto tra produttività e costi? 09. Quali sono i motivi per cui un aumento di prodotto comporta un aumento dei prezzi? 10. Definire in un primo momento la curva AS in un secondo momento spiegare cosa succede quando ci si muove lungo la AS e quando invece si crea uno traslazione di questa anche con l'ausilio di un grafico. Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 73/91 Lezione 047 01. A fronte di una politica monetaria espansiva si avrà: tutte false una diminuzione degli interessi una diminuzione degli investimenti tutte vere 02. Un aumento dei prezzi fa: tutte e tre le risposte sono esatte diventare i prezzi beni nazionali più costosi comporta una riduzione delle esportazioni comporta un aumento delle importazioni 03. Sono shock positivi della domanda: nessuno dei tre diminuzione del debito pubblico politica fiscale restrittiva diminuzione del PIL 04. Sono shock positivi della domanda: tutti e tre un aumento del debito pubblico politica fiscale espansiva un aumento del PIL 05. L'incrocio tra la curva AS e la AD definisce: nessuna delle precedenti alternative è corretta il solo livello dei prezzi il livello dei prezzi e del corrispondente PIL solo il PIL Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 74/91 Lezione 048 01. Cosa succede al modello generale, nel lungo periodo, dopo uno shock positivo della domanda: il livello dei Prezzi e del PIL rimangono più elevati nessuna delle risposte il livello dei Prezzi rimane più elevato ma il PIL torna al suo livello di pieno impiego il livello dei Prezzi e del PIL tornano al livello di pieno impiego 02. La variazione dei prezzi nel breve periodo dipende: nessuna delle risposte positivamente dalla variazione dei costi di produzione, non dovuti alle variazioni salariali positivamente dalla variazione dei salari negativamente dalla variazione dei costi di produzione, non dovuti alle variazioni salariali 03. La variazione dei prezzi va a modificare per primo: nessuna risposta è corretta IL mercato dei beni, facendo ridurre la domanda il mercato monetario, facendo aumentare la domanda il mercato del lavoro, facendo aumentare la domanda 04. Se i prezzi aumentano e di conseguenza la domanda di moneta aumenta, il tasso di interesse che tipo di variazioni avrà e che conseguenze ci saranno nel mercato reale: il tasso di interesse aumenta e di conseguenza si contrae il PIL il tasso di interesse aumenta e stimola il PIL non ci sono né variazioni di tasso di interesse né di PIL nessuna risposta è corretta 05. Un aumento dei prezzi nazionali che influenza ha sulle esportazioni nette: aumento delle esportazioni nessuna risposta è corretta i beni nazionali diventano relativamente più costosi e quindi le esportazioni nette diminuiscono i beni nazionali diventano relativamente meno costosi e quindi le esportazioni nette aumentano 06. La curva AD ha un andamento: crescente rispetto a P decrescente rispetto a P nessuna risposta è corretta costante rispetto a P 07. :Cosa succede se varia P o se variano le altre componenti del PIL alla curva AD se varia il P si trasla la curva e se variano le altre componenti ci si muove lungo la AD nessuna variazione nessuna risposta è corretta se varia il P ci si muove lungo la curva e se variano le altre componenti la AD trasla Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 77/91 Lezione 057 01. i modelli statici di oligopolio non cooperativo: entrambe le risposte sono corrette analizzano le interazioni nessuna delle precedenti risposte non considerano la dinamicità del processo produttivo 02. nel caso di oligopolio non cooperativo: le imprese pur consapevoli dell'interdipendenza, assumo decisioni in modo indipendente, senza cercare accordi più o meno palesi le imprese pur consapevoli dell'interdipendenza, assumo decisioni collettive le imprese non sono interdipendenti e non assumo decisioni in modo indipendente le imprese pur consapevoli dell'interdipendenza, non sono in grado di assumere decisioni in modo indipendente, senza cercare accordi più o meno palesi 03. in oligopolio, visto che le imprese presenti sul mercato sono poche: esiste una forte interdipendenza strategica non esiste interdipendenza strategica nessuna delle precedenti risposte esiste un livello minimo di interdipendenza strategica 04. i modelli dinamici di oligopolio non cooperativo: analizzano le interazioni di mercato ma non considerano le azioni passate e quelle future nessuna delle precedenti risposte non analizzano le interazioni di mercato, considerano le azioni passate e quelle future analizzano le interazioni di mercato considerano le azioni passate e quelle future 05. i modelli dinamici di oligopolio non cooperativo: tengono conto delle azioni passate considerano le prospettive future analizzano le interazioni di mercato tutte le alternative sono corrette 06. sono modelli statici di oligopolio non cooperativo: il modello di Bertrand e il modello di Stackelberg il modello di Cournot tutte false tutte vere 07. i modelli statici di oligopolio non cooperativo: non analizzano le interazioni sul mercato ma analizzano la dinamicità del processo produttivo analizzano le interazioni e la dinamicità del processo produttivo analizzano le interazioni senza considerare la dinamicità del processo produttivo analizzano solo la dinamicità del processo produttivo Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 78/91 08. nell'analisi dell'oligopolio non cooperativo è possibile individuare: modelli statici nessuna delle precedenti risposte entrambe le risposte sono corrette modelli dinamici 09. l'oligopolio può essere: cooperativo nessuna delle precedenti risposte entrambe le risposte sono corrette non cooperativo 10. in oligopolio, l'interdipendenza strategica: obbliga le imprese presenti sul mercato ad effettuare le scelte strategiche sulla base delle aspettative di reazione delle concorrenti non permette alle imprese presenti sul mercato ad effettuare le scelte strategiche sulla base delle aspettative di reazione delle concorrenti permette alle imprese presenti sul mercato ad effettuare le scelte strategiche sulla base delle aspettative di reazione delle concorrenti da la possibilità alle imprese presenti sul mercato di non effettuare le scelte strategiche sulla base delle aspettative di reazione delle concorrenti 11. sono modelli dinamici di oligopolio non cooperativo: tutte vere il modello di Cournot il modello di Bertrand e il modello di Stackelberg tutte false 12. cosa si intende per oligopolio non cooperativo 13. illustrare le caratteristiche dell'oligopolio 14. illustrare le principali differenza tra modelli statici e dinamici di oligopolio 15. che cosa per interdipendenza strategica in caso di oligopolio 16. quali sono le differenza tra oligopolio cooperativo e non cooperativo Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 79/91 Lezione 058 01. in un mercato oligopolistico la quantità venduta in condizioni di equilibrio è pari: 1/3 di quella venuta di concorrenza perfetta 2/3 di quella venduta in concorrenza perfetta 1/2 di quella venduta in concorrenza perfetta 4/4 di quella venduta in concorrenza perfetta 02. nel modello di Cournot le imprese si confrontano con: con un ricavo marginale crescente un costo marginale nullo un costo marginale decrescente con un costo a tratti crescente e a tratti decrescente 03. nel modello di Cournot, individuiamo una sequenza di azioni dove: l'impresa concorrente B entra nel mercato potendo servire la parte di domanda non soddisfatta da A. L'ingresso di questa seconda impresa sul mercato provoca un abbassamento del prezzo tutte vere l'impresa A, che si trova inizialmente in una posizione di monopolio, fissa il prezzo, determinando così la quantità, in corrispondenza dell'uguaglianza tra costo e ricavo marginale l'impresa A correggerà le sue azioni e al termine dei diversi aggiustamento l'industria convergerà all'equilibrio. 04. il modello di Cournot: entrambe le risposte sono corrette in cui sono presenti solo due imprese presenta una forma specifica di oligopolio che si confrontano con un costo marginale nullo 05. nel modello di Cournot le imprese: decino in modo simultaneo le proprie strategie solo delle volte decidono le proprie strategie non hanno bisogno di decidere strategie dato il mercato oligopolistico nessuna delle precedenti alternative è corretta 06. nel modello di Cournot quante imprese sono presenti sul mercato? una sola impresa di grandi dimensioni 3 imprese, un di grandi dimensioni alla quale fa capo una di grandi dimensioni 3 imprese 2 imprese 07. descrivere prima il modello di Cournot; in un secondo momento elencare le criticità che sono state mosse al modello 08. descrivere il modello di Cournot 09. come agiscono le imprese in relazione alle loro azioni nel modello di Cournot? 10. illustrare graficamente e spiegare l'equilibrio di Cournot 11. descrive l'equilibrio di Cournot-Nash Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 82/91 Lezione 061 01. nei modelli di leadership di prezzo si assume l'esistenza di un'impresa dominante: che pratica azioni molto aggressive che non pratica azioni aggressive ma supporta le imprese emergenti che grazie al suo potere non agisce sul mercato nessuna delle precedenti risposte 02. nel modello di Edgeworth: tutte false tutte vere nel caso di prezzi particolarmente bassi, questa limitazione impedisce di soddisfare l'intero mercato riducendo ulteriormente il prezzo una volta raggiunto l'equilibrio, questo è particolarmente instabile 03. l'instabilità dell'equilibrio del modello di Edgeworth è data dal fatto: che le imprese sono tentate di alzare il prezzo senza perdere tutti i clienti che le imprese non si interessano ai prezzi nessuna delle precedenti alternative è corretta che le imprese sono tentate di diminuire il prezzo per trovare nuovi clienti 04. nel modello di Edgeworth: possono essere introdotti sia vincoli sul prezzo che sulla capacità produttiva nessuna delle precedenti risposte si introduce un tetto massimo di prezzo si introduce un vincolo di capacità produttiva 05. nei modelli di leadership di prezzo: le imprese follower si confrontano con una funzione di domanda infinitamente elastica in corrispondenza del prezzo deciso dal leader . le imprese follower si confrontano con una funzione di domanda perfettamente elastica in corrispondenza del prezzo deciso dal leader . le imprese follower si confrontano con una funzione di domanda anelastica in corrispondenza del prezzo deciso dal leader . le imprese follower si confrontano con una funzione di domanda poco elastica in corrispondenza del prezzo deciso dal leader . 06. illustrare i fondamenti del modello leader-follower 07. perché? l'equilibrio con vincolo di capacita? e? instabile? 08. perché? secondo l'assunto di Edgeworth le imprese sono sicuramente spinte alla collusione? 09. quali sono gli elementi di base del modello di Edgeworth? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 83/91 Lezione 062 01. Il cartello e?: una forma di collusione esplicita tutte vere tutte false mirato ad eliminare o mitigare l'incertezza della concorrenza oligopolistica 02. in materia di cartello: si confronta un atteggiamento comune di contrasto normativo in quasi tutti i paesi del mondo si confronta un atteggiamento diverso di contrasto normativo in quasi tutti i paesi del mondo nessuna delle precedenti alternative è corretta non si deriva nulla a livello normativo 03. il cartello si forma: quando nell'industria le imprese hanno strutture di costo simili tutte vere quando nell'industria le imprese hanno produzioni omogenee quando nell'industria le imprese sono molto concentrate 04. il cartello è una delle forme più comuni di collusione: attraverso cui le imprese di un medesimo settore si accordano per decidere la quantità? da produrre. attraverso cui le imprese appartenetti a settori diversi si accordano per decidere la quantità? da produrre. attraverso cui le imprese di un medesimo settore si accordano per decidere o la quantità? da produrre o il livello di prezzi massimo da praticare attraverso cui le imprese di un medesimo settore si accordano sui prezzi da praticare 05. la collusione è più semplice: nelle industrie dove sono presenti poche imprese tutte vere tutte vere dove e? più? semplice stabilire legami e decidere di colludere 06. nella collusione: dato il numero ristretto di soggetti presenti, gli accordi hanno effetti rilevanti sull'equilibrio è impossibile andare a calcolare il numero di soggetti presenti e gli accordi non hanno effetti rilevanti sull'equilibrio dato il numero ristretto di soggetti presenti, gli accordi non hanno effetti rilevanti sull'equilibrio dato il numero ampio di soggetti presenti, gli accordi hanno effetti rilevanti sull'equilibrio 07. l'elemento che spinge verso la collusione: e? la differenziazione del prodotto, che provoca nel consumatore differenti livelli di scelta e? la relativa omogeneità? del prodotto, che non provoca assoluta indifferenza , per il consumatore, nella scelta del soggetto da cui acquistare. e? la relativa omogeneità? del prodotto, che provoca assoluta indifferenza , per il consumatore, nella scelta del soggetto da cui acquistare. nessuna delle precedenti risposte Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 84/91 08. Il cartello e? una forma di collusione esplicita mirata ad eliminare o mitigare l'incertezza : della concorrenza monopolistica di qualsiasi tipo di concorrenza della concorrenza oligopolistica della concorrenza perfetta 09. Il cartello e? una forma di collusione: implicita nessuna delle precedenti risposte esplicita esplicita o implicita 10. la collusione è più semplice: il grado di semplicità della collusione non dipende dal numero delle imprese nelle industrie dove sono presenti poche imprese nessuna delle precedenti alternative è corretta nelle industrie dove sono presenti molte imprese di grandi dimensioni 11. Cosa si intende per collusione? 12. definire il concetto di cartello e i motivi della sua creazione 13. che rapporto esiste tra incertezza e formazione di un cartello? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 87/91 Lezione 065 01. la curva di Lorenz: mostra graficamente la dimensione delle imprese presenti nell'industria mostra graficamente i vari livelli di prezzo delle imprese mostra graficamente il numero delle imprese presenti nell'industria mostra graficamente le quantità prodotte da un'impresa 02. quando si parla di concentrazione settoriale si fa riferimento: tutte vere ad un'industria situata in un'area geografica definita tutte false alla popolosità di una determinata industria 03. il rapporto di concentrazione: presenta il limite di non tener conto della distribuzione dimensionale delle imprese considerate ma solo della numerosità degli operatori presenta il limite di non tener conto della numerosità degli operatori e della distribuzione dimensionale delle imprese considerate presenta il limite di non tener conto della numerosità degli operatori ma solo della distribuzione dimensionale delle imprese considerate non presenta limiti 04. l'indice HH: si basa sul prodotto dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese di un settore si basa sulla somma dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese di un settore si basa sul rapporto dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese di un settore si basa sulla differenza dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese di un settore 05. il coefficiente di entropia: è una ponderazione sulla base delle quantità prodotte dalle imprese è la ponderazione dei quadrati delle somme delle quote di mercato di un'impresa è una ponderazione sulla base delle quote di mercato dell'impresa è una ponderazione sulla base del rapporto tra quote di mercato e quantità prodotte dall'impresa Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 88/91 Lezione 066 01. Le determinanti della concentrazione sono: ciclo di vita dell'impresa tutte vere economie di scala barriere all'entrata 02. Le barriere all'entrata e/o all'uscita di un settore sono fondamentali nel raggiungimento di un elevato livello di concentrazione dell'industria. 1 VERO MA SOLO QUELLE ALL'ENTRATA VERO MA SOLO QUELLE ALL'USCITA 0 03. le economie di scala possono essere: reali tutte le alternative sono corrette pecuniarie interne o esterne 04. Le economie di scala emergono quando : all'aumento della produzione corrisponde un' aumento dei costi medi di lungo periodo. all'aumento della produzione corrisponde una riduzione dei costi totali di lungo periodo. al diminuire della produzione corrisponde una riduzione dei costi medi di lungo periodo. all'aumento della produzione corrisponde una riduzione dei costi medi di lungo periodo. 05. qual è l'unico modo razionale di agire in condizioni di certezza? 06. quali sono le differenze che sussistono tra i membri attivi e quelli passivi di un'organizzazione? 07. in materia di teoria comportamentale dell'impresa cosa afferma Simon? 08. come contribuiscono e a cosa servono i meccanismi di compensazione finanziaria? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480 Set Domande: ECONOMIA POLITICA SERVIZI GIURIDICI Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 12:53:29 - 89/91 Lezione 067 01. all'interno di una coalizione i membri passivi: rinunciano ad un ruolo attivo in cambio di benefici monetari anche a fronte di benefici monetari non rinunciano al loro ruolo attivo partecipano all'assunzione delle decisioni in quanto o finalizzate al raggiungimento degli obiettivi sono trattati come i membri attivi 02. secondo la visione di Simon l'impresa è: uno strumento per la realizzazione degli obiettivi libera da soggetti che governano uno strumento per la realizzazione degli obiettivi, governata da soggetti che esprimono interessi diversi, anche conflittuali uno mezzo per la realizzazione degli obiettivi, governata da soggetti che esprimono interessi uguali e non conflittuali uno strumento per la realizzazione degli obiettivi, governata da soggetti che esprimono interessi uguali e non conflittuali 03. all'interno di una coalizione i membri attivi: rinunciano ad un ruolo attivo in cambio di benefici monetari non partecipano all'assunzione delle decisioni non partecipano all'assunzione delle decisioni in quanto finalizzate al raggiungimento degli obiettivi partecipano all'assunzione delle decisioni in quanto o finalizzate al raggiungimento degli obiettivi 04. all'interno dell'impresa la risoluzione dei conflitti si ottiene attraverso: la politica dei prezzi la diversificazione produttiva il dialogo compensazioni finanziarie 05. le compensazioni che eccedono ciò che è strettamente necessario al funzionamento e alla sopravvivenza dell'impresa sono indicative: della debolezza organizzativa di miglioramenti della gestione di un maggior livello di capitale proprio. di un minor ricorso al capitale di credito 06. il candidato illustri la teoria economica dei costi di transazione di Coase 07. cosa significa che l'assetto dell'impresa secondo Coase è definito sulla base dei contratti che essa stipula? Downloaded by sara micheletti (saramicheletti70@gmail.com) lOMoARcPSD|17932480
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