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PANIERE COMPLETO DIRITTO COSTITUZIONALE PODETTA MARZO 2022, Panieri di Diritto Costituzionale

PANIERE COMPLETO DI APERTE E CHIUSE DIRITTO COSTITUZIONALE TRIENNALE PROF.PODETTA AGGIORNATO A MARZO 2022

Tipologia: Panieri

2021/2022

In vendita dal 17/03/2022

ALACALA
ALACALA 🇮🇹

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Scarica PANIERE COMPLETO DIRITTO COSTITUZIONALE PODETTA MARZO 2022 e più Panieri in PDF di Diritto Costituzionale solo su Docsity! Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco Set Domande DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente: Podetta Marco Lezione 002 01. Le Costituzioni non scritte… esistono, come nel caso della Germania ...esistono …esistevano un tempo, ma non esisitono più …non esistono 02. Con il referendum del 2 giugno 1946… …si decise la forma di Stato del nuovo ordianmento italiano …si decise la forma di governo del nuovo ordinamento italiano …si decisero la forma di stato e la forma di governo del nuovo ordinamento italiano …quasi la totalità dei cittadini optò in favore della "Repubblica" 03. L'Assemblea Costituente… …è stata eletta con un sistema maggioritario …è stata nominata dal Comitato di Liberazione Nazionale …è stata eletta con un sistema proporzionale …è stata eletta con sistema misto Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco 04. Sono organi di rilievo costituzionale… …Il Consiglio di Stato, la Corte dei Conti e la Corte costituzionale …Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, il Consiglio Superiore della Magistratura, il Consiglio Supremo di Difesa …il Governo, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, la Corte costituzionale …il Parlamento, il Presidente della Repubblica, il Governo 05. Lo Statuto Albertino… …era un testo costituzionale solo in alcune sue parti …era una Costituzione rigida …non era un testo costituzionale …era una Costituzione flessibile 06. Classicamente, gli elementi costituitivi dello Stato sono: territorio; popolo; sovranità territorio; sovranità territorio; popolo Territorio; popolo; Costituzione 07. Si definisce "Stato sociale" quello che… …riconosce il diritto di costituire società a tutti i consociati …riconosce il diritto di associarsi a tutti i consociati …riconosce dei diritti di libertà per tutti i consociati …garantisce vere e proprie prestazioni sociali in favore dei consociati 08. la Costituzione italiana… …è stata approvata all'unanimità …non è stata mai approvata, perché è stata scritta dall'Assemblea costituente, eletta a tale scopo il 2 giugno 1946 …è stata approvata con una maggiornza risicata …è stata approvata con un'ampia maggioranza 09. La rigidità costituzionale La rigidità della costituzione implica che per integrarla o modificarla è necessario un apposito procedimento legislativo adottato con procedura aggravata rispetto alle leggi ordinarie. Questo per evitare che maggioranze politiche di stampo totalitario possano prendere il potere e stravolgere l’assetto repubblicano attraverso l’emanazione di semplici leggi di revisione. Essendo difficilmente Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco …hanno portata vincolante in tutti i loro elementi, ma solo per i loro destinatari …hanno portata generale e sono vincolanti in tutti i loro elementi …non sono vincolanti …sono vincolanti per i loro destinatari solo quanto al risultato da raggiungere 12. Le raccomandazioni dell'Unione europea… …hanno portata vincolante in tutti i loro elementi, ma solo per i loro destinatari …sono vincolanti per i loro destinatari solo quanto al risultato da raggiungere …hanno portata generale e sono vincolanti in tutti i loro elementi …non sono vincolanti 13. Attualmente l'Unione europea si fonda… ….su un trattato: il Trattato costituzionale europeo …su due trattati: il Trattato sull'Unione europea e il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea ...su un trattato: il Trattato sull'Unione europea ...su due trattati: il Trattato sull'Unione europea e il Trattato sulle Comunità europee 14. Il cammino di integrazione europea è cominciato con l'istituzione… ..della Comunità europea del carbone e dell'acciaio …dell'Unione europea …della Comunità economica europea …della Comunità europea dell'energia atomica 15. Secondo il consolidato orientamento della Corte costituzionale, quando il giudice italiano, in relazione al caso sottoposto al suo esame, accerta che una legge dello Stato è in contrasto con norme, immediatamente applicabili, di un regolamento dell’Unione europea... …a seconda dei casi, applicherà il regolamento europeo oppure la legge dello Stato …deve rimettere alla Corte costituzionale la questione di legittimità della legge italiana in contrasto con il regolamento europeo …deve applicare le disposizioni della fonte normativa posteriore nel tempo, sia essa la legge italiana oppure il regolamento dell’Unione europea …deve applicare senz’altro il regolamento europeo, disattendendo le norme legislative italiane contrastanti con esso 16. Il rapporto fra le fonti del diritto dell'Unione europea e il diritto interno italiano Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco Nell’ordinamento italiano il principio di primazia del diritto dell’Unione è riscontrabile nel disposto delll’art. 117 della Costituzione, il quale impone allo Stato (ma anche alle Regioni) di esercitare le competenze legislative nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento europeo. Questo primato tuttavia non deveessere inteso in senso assoluto, perchè la stessa Costituzione, all’art. 11, offre copertura alle leggi nazionali di ratifica dei trattati Unione Europea affermando che l’Italia consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento per assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni. Dunque, l’adesione del Paese alla Ue comporta una autolimitazione e non una rinuncia alla sovranità nazionale. 17. I "controlimiti" Si definiscono "controlimiti" tutti i rafforzamenti della capacità di una Costituzione (già di per sé rigida) di resistere a modificazioni; essi sono una elaborazione sostanzialmente giurisprudenziale, affidati al controllo del giudice delle leggi. In Italia i controlimiti stabiliti dalla Corte costituzionale sono quelli dei principi supremi dell’ordinamento costituzionale e dei diritti inalienabili della persona. Si tratta di una clausola di salvaguardia contro eventuali difformità ai principi e diritti proclamati dall’Unione non coincidenti con quelli con quelli supremi sanciti dalla Costituzione italiana. 18. Il "cammino comunitario" della Corte costituzionale Quando l’italia ha aderito alla Comunità Europea ha accettato che gli atti normativi comunitari entrassero direttamente nel proprio ordinamento senza l’intermediazione del legislatore nazionale. Dal punto di vista della Corte di Giustizia l’effetto diretto comporta la prevalenza del diritto comunitario su quello interno. Dal punto di vista della nostra Corte Costituzionale, l’idea stessa che le norme comunitarie si potessero confrontare con le norme italiane in termini di rapporto gerarchico appariva non accettabile. è la Costituzione che consente a limitare la sovranità ai soli fini di promuovere e favorire la pace. Occorre rilevare che la disposizione non consente le limitazioni “per qualsiasi motivo” ma solo se il fine della limitazione sia riconducibile alla pace. Ragionando “a contrario” si deve concludere che, non si potrebbe validamente operare alcuna limitazione. Potrebbe pertanto sembrare una forzatura il “passaggio dall’articolo 11”, in quanto il testo dell’articolo (richiamando i fini di pace e giustizia tra le nazioni e non gli interessi economici) sembra guardare più all’ONU che alla Comunità economica. La Corte Costituzionale ha letto nell’art. 11 un consenso costituzionalmente previsto alla cessione di parte della sovranità per aderire, in condizioni di parità alla Comunità Europea . Il problema interpretativo appare oggi superato con la riforma del titolo V. Il “passaggio dall’art.11” non diventa più l’unica strada da percorrere per giustificare costituzionalmente questa cessione parziale di sovranità, in quanto il nuovo art. 117 contiene un esplicito riferimento agli obblighi comunitari. 19. Il rapporto fra il diritto internazionale e il diritto interno italiano Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco L’articolo 10 della Costituzione regola i rapporti che intercorrono fra il diritto internazionale e il diritto interno italiano. Detto articolo stabilisce la volontà della nostra Repubblica di rispettare il diritto internazionale. Ci si riferisce in particolare alle cdd. "consuetudini internazionali", ossia regole di condotta non scritte rivolte a tutti i soggetti della comunità internazionale e che ne regolano i rapporti per la convivenza pacifica tra i vari Stati. Le consuetudini internazionali L’Italia apre quindi ideologicamente alla comunità internazionale, impegnandosi ad emanare leggi che non contrastino con le norme generalmente accettate da tutti gli altri popoli. Grazie all’articolo 10, il diritto internazionale entra automaticamente a far parte del nostro ordinamento, senza bisogno di una legge di recepimento come invece succede per i trattati internazionali. 20. Il disposto e l'interprerazione dell'art. 11 Cost. La norma in esame costituzionalizza il principio secondo cui l'Italia ripudia la guerra in tutte le sue forme, riferendosi principalmente alla guerra offensiva, ammettendosi dunque implicitamente la guerra difensiva, in caso di attacco militare da parte di una Forza straniera.L'articolo in esame dispone inoltre che l'Italia accetta limitazioni di sovranità all'interno del proprio territorio solo se necessarie al perseguimento della pace e della giustizia tra le Nazioni, tramite accordi con le stesse. Tali limitazioni non riguardano solamente l'attività normativa dello Stato, ma anche quella giurisdizionale ed amministrativa, di tal ché i cittadini possono venir sottoposti, oltre che all'autorità nazionale, anche a quella straniere, ove vi siano specifici trattati in merito. L'articolo 11 viene oramai da tempo invocato come norma che ammette l'adesione dell'Italia all'Unione Europa, soprattutto quando entrano in gioco Direttive self-executing. . La Corte Costituzionale ha letto nell’art. 11 un consenso costituzionalmente previsto alla cessione di parte della sovranità per aderire, in condizioni di parità alla Comunità Europea . Il problema interpretativo appare oggi superato con la riforma del titolo V. Il “passaggio dall’art.11” non diventa più l’unica strada da percorrere per giustificare costituzionalmente questa cessione parziale di sovranità, in quanto il nuovo art. 117 contiene un esplicito riferimento agli obblighi comunitari. 21. Il processo di integrazione europea Il percorso di integrazione europea è segnato da quattro tappe principali: 1.l’introduzione di forme di cooperazione intergovernativa in settori determinati, diffuse tra gli Stati dell’Europa occidentale nel periodo immediatamente successivo alla fine della Seconda guerra mondiale; 2.lo sviluppo del metodo comunitario (a partire dal 1950 con la “Dichiarazione Schuman”), che si concretizza nell’istituzione di tre Comunità europee in settori specifici: a) la produzione di carbone ed acciaio (CECA); b) l’energia atomica (CEEA o Euratom); c) il mercato comune in generale (CEE); Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco …di una legge volta a concedere l’amnistia o l’indulto per una serie di reati in essa elencati 07. Quando una legge da sottoporre a referendum abrogativo viene sostituita dal Parlamento con una diversa disciplina della stessa materia, a chi spetta decidere se la consultazione popolare non deve più svolgersi o se invece il quesito referendario va trasferito sulla nuova legge? All’Ufficio centrale per il referendum istituito presso la Corte di cassazione (esamina le richieste per le verifica della legittimità e nel caso di nuova norma dispone la rifor) Alla Corte costituzionale ( mulazione della per il giudizio di ammissibilità del referendum alla Suprema Corte) Al Consiglio dei Ministri Al Presidente della Repubblica, sentiti i Presidenti delle Camere 08. I decreti legislativi deliberati dal Consiglio dei ministri nell’esercizio della funzione legislativa delegata al Governo dalle Camere… …non sono soggetti a nessun controllo preventivo di legittimità, oltre a quello che esercita il Presidente della Repubblica prima di emanarli …sono soggetti al controllo preventivo di legittimità della Corte costituzionale …in base alle materie che regolano, sono soggetti al controllo preventivo di legittimità del Consiglio di Stato oppure della Corte dei conti …sono soggetti al controllo preventivo del Consiglio di Stato 09. Quale delle seguenti affermazioni è sbagliata? Il giudice civile, per definire un processo sottoposto alla sua cognizione, se manca una norma specifica applicabile alla fattispecie concreta oggetto del giudizio, può ricorrere a una disposizione che regola un caso simile o una materia analoga Il testo di una legge ordinaria può stabilire per la sua entrata in vigore un termine diverso da quello previsto dalla Carta costituzionale (il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione della legge) Il Regolamento del Senato e quello della Camera dei deputati sono modificabili da una legge ordinaria deliberata collettivamente dalle due Assemblee parlamentari Presso i domicili, non si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale 10. Quale delle seguenti affermazioni è sbagliata? Il giudice penale, per definire un processo sottoposto alla sua cognizione, se manca una norma specifica applicabile al caso concreto oggetto del giudizio, può ricorrere a una disposizione che regola un caso simile o una materia analoga Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco La Corte costituzionale può dichiarare costituzionalmente illegittima una legge se rileva un vizio nel suo procedimento di approvazione parlamentare Qualora un giudice italiano, in relazione al caso sottoposto al suo esame, accerti che una legge dello Stato è in contrasto con un regolamento dell’Unione europea, deve applicare le disposizioni di quest’ultimo, disattendendo le norme legislative italiane contrastanti con esso Per decidere una controversia sottoposta al suo esame, il giudice civile può applicare una legge abrogata, anche se non più in vigore, quando deve definire situazioni giuridiche sorte durante il periodo di vigenza della legge e ancora soggette alla disciplina da essa stabilita 11. L’interpretazione ‘autentica’ di una legge spetta… …al legislatore, che con una nuova legge può chiarire il significato di preesistenti disposizioni legislative oscure o suscettibili di diverse interpretazioni …al Ministro per la semplificazione normativa …alla Corte di cassazione, preposta ad assicurare l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge e l’unità del diritto oggettivo nazionale …alla Corte costituzionale, competente a giudicare sulla legittimità di ogni legge dello Stato e delle Regioni 12. Secondo la disciplina costituzionale delle fonti del diritto… …le leggi statali stabiliscono i principi fondamentali della disciplina nelle materie assegnate alla potestà legislativa ‘residuale’ delle Regioni ad autonomia ordinaria. …il Regolamento del Senato e quello della Camera dei deputati sono modificabili da una legge ordinaria deliberata collettivamente dalle due Assemblee parlamentari …i decreti-legge del Governo possono modificare le disposizioni di preesistenti leggi ordinarie in materia penale …i decreti legislativi possono ampliare l'oggetto contenuto nella loro legge di delegazione 13. Una legge che reca norme sulla disciplina del lavoro subordinato, approvata da entrambe le Camere secondo il procedimento legislativo decentrato (commissione in sede deliberante o legislativa)… …è legittima, purché sia approvata dalle commissioni parlamentari competenti a maggioranza assoluta dei loro membri, su proposta del ministro del lavoro e delle politiche sociali …è legittima, almeno sotto il profilo formale della conformità del procedimento legislativo all’art. 72 comma 4 Cost. …è legittima, purchè sia approvata entro il termine costituzionalmente stabilito …è costituzionalmente illegittima Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco 14. Secondo il procedimento legislativo ordinario, nelle Camere l’esame preliminare dei disegni di legge da parte di commissioni in sede referente… …è sempre necessario …non è necessario solo per i disegni di legge di cui sia dichiarata l’urgenza …è preceduto da un primo esame istruttorio da parte dell'Aula …è escluso, qualora un disegno di legge sia rimesso direttamente all’Assemblea su richiesta di un decimo dei suoi componenti oppure del Governo 15. Il voto contrario a una proposta governativa… …comporta lo scioglimento anticipato delle Camere …comporta una responsabilità giuridica in capo ai membri della maggioranza …non comporta conseguenze …comporta obbligo di dimissioni per il Governo 16. La Costituzione richiede un voto a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera… …per l’approvazione di una legge volta ad autorizzare la ratifica di un trattato internazionale che importi variazioni del territorio dello Stato …per l’approvazione di una legge diretta, in caso di guerra, a prorogare la durata delle Assemblee parlamentari oltre il termine di cinque anni previsto normalmente …per la deliberazione con cui le Camere dichiarano l’urgenza di una legge e stabiliscono un termine abbreviato per la sua promulgazione …per l'approvazione delle leggi elettorali 17. Se meno della metà, ma più di un quarto, degli elettori partecipa al referendum diretto ad approvare o respingere una legge costituzionale deliberata dalle Camere, nella seconda votazione, a maggioranza assoluta (ma non di due terzi) dei loro componenti… ...il referendum non è valido e il procedimento di approvazione della legge costituzionale si interrompe …nonostante la scarsa partecipazione popolare al referendum, la legge costituzionale viene promulgata dal Presidente della Repubblica, qualora sia approvata dalla maggioranza dei voti validamente espressi …il referendum è valido e la legge costituzionale viene promulgata, giacché il quorum partecipativo con riguardo al referendum costituzionale è fissato dalla Costituzione in almeno un quarto degli aventi diritto al voto …il Presidente della Repubblica indice sulla legge costituzionale una nuova consultazione popolare, che deve svolgersi entro tre mesi dall’effettuazione della prima Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco No, i regolamenti parlamentari stabiliscono una ripartizione per materie, in base alla quale l’iniziativa legislativa deve essere avviata presso una Camera oppure presso l’altra 26. I regolamenti delle Assemblee parlamentari sono soggetti al giudizio di legittimità costituzionale? No, perché sono atti normativi subordinati alla legge Sì, perché hanno la stessa forza e competenza delle leggi No, perché sono atti normativi sovraordinati alla legge Non secondo la Corte costituzionale, che ha escluso siano equiparabili sul piano formale agli atti aventi forza di legge e li ritiene espressione dell’autonomia garantita alle Camere dalla Costituzione 27. Secondo la legge n. 400 del 1988, il Governo è tenuto a sentire il parere del Consiglio di Stato… …prima di approvare un decreto-legge, per acquisire la valutazione dell’organo di consulenza giuridico-amministrativa sull’esistenza dei presupposti costituzionali di necessità e urgenza che giustificano l’adozione dell’atto …prima di approvare un regolamento volto a disciplinare una materia non soggetta a riserva di legge e priva di disciplina legislativa …quando lo ritiene opportuno …prima di approvare un disegno di legge privo di contenuto normativo, che rechi non disposizioni generali e astratte, ma precetti particolari e concreti come gli atti amministrativi 28. Le leggi di revisione della Costituzione si differenziano dalle altre leggi costituzionali… …anche riguardo al loro procedimento di formazione, perché le leggi di revisione sono sempre approvate da ciascuna Camera a maggioranza di due terzi dei suoi componenti, mentre per le altre leggi costituzionali è sufficiente la maggioranza assoluta …anche riguardo al loro procedimento di formazione, perché, a differenza delle altre leggi costituzionali, le leggi di revisione non possono mai essere sottoposte ad approvazione popolare mediante referendum …solo riguardo al loro contenuto normativo, perché le prime incidono sul testo della Carta costituzionale, modificandone, abrogandone, sostituendone le disposizioni, mentre le seconde si affiancano ad essa senza introdurvi cambiamenti …anche riguardo al loro procedimento di formazione, perché, a differenza delle altre leggi costituzionali, le leggi di revisione sono sempre sottoposte ad approvazione popolare mediante referendum Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco 29. Il Governo può disciplinare con propri regolamenti le materie prive di qualsiasi disciplina legislativa? Sì, ma solo con regolamenti deliberati all'unanimità No, la Costituzione richiede per ogni materia una disciplina generale di rango primario Sì, ma solo per le materie comunque non riservate alla legge Sì, ma soltanto previa autorizzazione concessa di volta in volta dalle Camere 30. Quale fra i seguenti articoli della Costituzione non stabilisce una riserva di legge costituzionale? “Quando la Corte [costituzionale] dichiara l’illegittimità costituzionale di una norma di legge o di atto avente forza di legge, la norma cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione” (art. 136 comma 1 Cost.) "Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei principi definiti con legge costituzionale (art. 81 comma 6) “L’iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale” (art. 71 comma 1 Cost.) Il Presidente del Consiglio e i Ministri “sono sottoposti, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale” (art. 96 Cost.) 31. Le sentenze con cui la Corte costituzionale giudica sull’ammissibilità dei referendum abrogativi previsti dall’art. 75 della Costituzione… …non sono impugnabili davanti a nessun altro organo giurisdizionale …sono impugnabili con ricorso alle sezioni unite della Corte di cassazione …sono impuganbili solo davanti all'Ufficio centrale per il referendum ...non sono soggette a nessuna impugnazione in sede giurisdizionale, ma, qualora siano favorevoli all’ammissibilità, la stessa Corte può sospenderne l’efficacia per un anno, su richiesta motivata del Presidente della Repubblica o dei Presidenti delle Camere 32. Nel procedimento di revisione costituzionale, nella prima deliberazione delle Camere… è sufficiente la maggioranza semplice (solo nella prima delibera maggioranza semplice che equivale alla relativa stabilita dalla norma- si adotta lo stesso procedimento delle leggi ordinarie che presuppone la maggioranza relativa) …serve la maggioranza dei due terzi …serve la maggioranza assoluta Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco …è sufficinte la maggioranza assolata, ma in qual caso potrà poi essere richiesto nelle forme prescritte il referendum costituzionale 33. Un decreto legislativo del Governo, regolarmente emanato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ma non conforme ai principi e criteri direttivi stabiliti nella legge di delegazione… …è privo di efficacia giuridica, e quindi non può essere applicato né dai giudici né dalle autorità amministrative …è costituzionalmente legittimo ed efficace, perché come atto avente forza di legge può derogare alla preesistente legge di delegazione …non può esistere …entra in vigore ed è temporaneamente efficace, ma la sua illegittimità (derivante dalla violazione indiretta dell’art. 76 Cost.) può essere fatta valere secondo le regole generali davanti alla Corte costituzionale, a cui spetta annullarlo 34. Sarebbe ammissibile un referendum popolare abrogativo avente ad oggetto una legge costituzionale approvata secondo il procedimento previsto dall’art. 138 della Costituzione? No, in nessun caso, secondo la Corte costituzionale Sì, qualora il referendum sia richiesto da almeno cinquecentomila elettori oppure da un quinto dei membri di ciascuna Camera o da cinque Consigli regionali Sì, ma solo in un caso Sì, purché l’abrogazione non renda impossibile il funzionamento degli organi costituzionali di indirizzo politico o di garanzia 35. Sarebbe ammissibile una richiesta di referendum popolare abrogativo avente ad oggetto un regolamento del Governo? Sì, purché la richiesta di referendum abrogativo non abbia ad oggetto disposizioni regolamentari nelle materie indicate nell'articolo 75 Cost. Sì, purché la richiesta di referendum abrogativo non abbia ad oggetto disposizioni regolamentari in materia tributaria No, il referendum abrogativo di fonti normative statali può avere ad oggetto solo leggi o atti con valore di legge, non fonti del diritto di grado inferiore Sì, dato che tutte le fonti normative primarie e secondarie sono soggette ad abrogazione totale o parziale mediante referendum popolare 36. Secondo la Corte costituzionale, un referendum diretto ad abrogare, in tutto o in parte, la legge che disciplina l’elezione della Camera e del Senato… …in ogni caso è inammissibile Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco 43. Il referendum costituzionale una legge costituzionale non può essere oggetto di referendum, se stiamo parlando di una “legge costituzionale” evidentemente ci riferiamo ad una atto normativo che si è pienamente compiuto ed è stato promulgato come legge costituzionale; in questo caso non si può intervenire con referendum né abrogativo né costituzionale. Ma se stiamo parlando di un atto deliberato di legge costituzionale (che ancora NON E’ legge costituzionale), può essere richiesto il referendum costituzionale (confermativo) ma non quello abrogativo. E’ un tipo di referendum eventuale e sospensivo che si inserisce nel procedimento di formazione della legge costituzionale. Le modalità di svolgimento sono disposte sempre dalla legge 352/1970 e sono simili a quelle del referendum abrogativo con alcunedifferenze: E’ presente il controllo di legittimità da parte della Cassazione per i soli requisiti formali (non ha potere sospensivo, di unione, ecc.); non c’è il controllo di ammissibilità da parte della Corte Costituzionale; Non c’è il quorum dei partecipanti per la validità del “collegio elettorale”; quindi, si vede chi ha preso più voti validi. In caso di vittoria dei “no” il testo è respinto dal corpo elettorale. Al contrario in caso di vittoria dei “si”, riprende il percorso sospeso ed il testo viene promulgato dal Presidente della Repubblica e ripubblicato (questa volta come legge costituzionale) nella Gazzetta Ufficiale nonché (per la prima volta) nella Raccolta Ufficiale degli Atti Normativi della Repubblica Italiana. 44. Le leggi rinforzate Si ha una legge rinforzata quando la costituzione, oltre a riservarle la disciplina di una determinata materia, prescrive per la sua adozione un procedimento ulteriormente aggravato rispetto a quello previsto per le leggi. Il procedimento aggravato è un procedimento specializzato, seguite anche per produrre leggi specializzate. Anche per la loro posizione nel sistema delle fonti, essi presentano un aspetto molto particolare, perché si distinguono dalle leggi comuni sia per forza attiva (possono abrogare solo le leggi che hanno quello specifico contenuto), che per forza passiva (possono essere abrogate solo dalle leggi formate con quello specifico provvedimento). 45. La riserva di giurisdizione La riserva di giurisdizione è un principio giuridico che prevede che per la disciplina di particolari materie, soprattutto per decisioni che attengono alla restrizione della libertà dell’uomo, possa intervenire solo ed esclusivamente l’autorità giudiziaria e non, per esempio, l’autorità amministrativa, che dovrà invece agire solo dopo il mandato del giudice. Un esempio di riserva di giurisdizione è dato dall'articolo 13 della Costituzione italiana in tema di libertà personale e prevede che un individuo possa essere arrestato solo dopo il consenso dell'autorità giudiziaria, altrimenti l'arresto si considera come se non fosse mai avvenuto. Con la dicitura “Riserva di giurisdizione” si rimanda al principio secondo cui l’applicazione alle singole fattispecie dei limiti posti dalle leggi o (nei casi di riserva relativa) dalle altre fonti viene demandata in via esclusiva al potere giurisdizionale. Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco 46. La riserva di legge La riserva di legge è legata al principio di legalità e si ha quando una disposizione di rango costituzionale prescrive che la disciplina di una determinata materia sia riservata a una fonte di rango legislativo, con esclusione delle fonti subordinate. Quando leggiamo il termine “Riserva di Legge” intendiamo che la Costituzione attribuisce solo alla Legge (intesa in senso “tecnico” e quindi come atto legislativo proveniente dal Parlamento) la possibilità di disciplinare le modalità concrete e le eventuali legittime limitazioni. Questa riserva può essere assoluta quando esclude in toto l’intervento di altre fonti normative diverse dalla legge; relativa quando ci si può “accontentare” che la legge definisca il “quadro” all’interno del quale può anche intervenire un’altra (specificata) fonte normativa. 47. Le fonti fatto Le fonti fatto sono norme non scritte (dette anche consuetudianarie). Il diritto consuetudinario è composto dai comportamenti ripetuti in maniera spontanea nel tempo dalla collettività, considerati idonei a produrre norme giuridiche 48. I criteri di risoluzione delle antinomie Definiamo antinomia quella situazione nella quale due o più norme risultano apparentemente applicabili ma reciprocamente auto escludenti. Pertanto l’applicazione dell’una comporta la non applicazione (o la negazione) dell’altra. I criteri per risolvere le antinomie sono gli “attrezzi” che l’interprete usa per risolvere le antinomie. I criteri di risoluzione delle antinomie si dividono in due grandi famiglie: Criteri Logico-teoretici, esistono e non potrebbero non esistere anche se nessuna disposizione le considerasse esisterebbero comunque; Criteri storico -positivi, esistono solo in quando l’ordinamento li prevede e ne disegna gli ambiti di operatività e gli effetti. Nei criteri logico-teoretici si applicano quello Cronologico, si applica la norma più recente, e quello della specialità, si applica la norma speciale. Nei criteri storico- positivi si applicano quello gerarchico, in favore della norma gerarchicamente superiore, e quello della competenza, si applica la norma dichiarata competente. L’applicazione del criterio cronologico dà luogo al fenomeno della abrogazione. Con il fenomeno abrogativo si eliminano le antinomie che si generano a seguito della nuova produzione di norme. Questo fenomeno appare chiaro nell’articolo 15 delle disposizioni preliminari al codice civile. Troviamo quindi due tipi di abrogazione: espressa che consiste da una esplicita dichiarazione contenuta nell’atto sopravvenuto, qui il fenomeno abrogativo si realizza non a livello delle norme ma al livello delle Fonti; Tacita che consiste in una oggettiva incompatibilità tra le norme poste dalla disposizione precedente con quelle della disposizione attuale qui il fenomeno Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco abrogativo si realizza sempre e soltanto a livello delle norme e non delle disposizioni. Nei casi in cui vi è una differenza gerarchica tra le fonti, l’antinomia che si viene a creare si configura come contrapposizione tra norme “valide” e norme “invalide”. L’applicazione del criterio gerarchico ha una incidenza maggiore del criterio cronologico in quanto determina l’invalidità di una norma posta da una fonte inferiore che risulta incompatibile con una norma posta da una fonte superiore. Mentre l’abrogazione opera automaticamente, per il solo fatto dell’entrata in vigore della norma successiva incompatibile posta da una fonte omogenea, l’invalidità (conseguente all’applicazione del criterio gerarchico) invece richiede necessariamente la mediazione di un giudizio. 49. Il procedimento di revisione costituzionale In modo lungimirante il costituente ha intuito la possibilità che la Costituzione abbisognasse di modifiche nel corso della sua vita. Poichè le leggi di modifica della Costituzione e le altre leggi costituzionali incidono su di un ambito delicato e rilevante egli ha stabilito che sono soggette ad un procedimento aggravato. In particolare, la maggioranza ampia ed il referendum servono a coinvolgere, rispettivamente, una larga parte del Parlamento e la popolazione. Invece l'intervallo di tempo tra le due deliberazioni serve a provocare una riflessione in coloro che si apprestano a varare la legge. l’art. 139 esprime l’unico limite esplicito alla revisione costituzionale “La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione Costituzionale”. A questo unico limite esplicito se ne accompagnano altri dedotti con interpretazione. Innanzi tutto l’espressione “forma repubblicana” è stata intesa in senso estensivo: non implica il solo carattere elettivo del capo dello Stato, ma implica il concetto più ampio della “sovranità popolare”. Ciò comporta un collegamento tra il limite dell’art. 139 e il secondo comma dell’art. 1: la sovranità popolare e quindi il “metodo democratico” rappresenta un limite al potere di revisione costituzionale. Ma questa estensione ne coinvolge altre. devono ritenersi non sottoponibili a revisione costituzionale tutti quei principi che determinano le condizioni minime necessarie in base alle quali vi può essere una democraticità. Il carattere elettivo e rappresentativo delle istituzioni, la libertà e l’uguaglianza del voto, la libertà di manifestazione del pensiero, di associazione, di riunione, i diritti inviolabili dell’uomo nonché l’unità dello Stato. La Corte Costituzionale ha condiviso queste tesi distinguendo all’interno delle norme Costituzionali l’esistenza di “principi supremi” che non possono essere negati neanche con un procedimento di revisione costituzionale. Il superamento di questi limiti è incostituzionale e inammissibile. 50. Le leggi regionali La Costituzione italiana attribuisce, in determinate materie, anche alle Regioni la possibilità di legiferare nel proprio ambito di competenza. Pertanto, si definiscono leggi regionali quelle che hanno un'efficacia limitata al territorio della Regione che le emana. Quanto al procedimento di formazione, le leggi regionali vengono deliberate dal Consiglio regionale, promulgate dal Presidente della Regione e pubblicate sul Bollettino Ufficiale Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco Al contrario in caso di vittoria dei “si”, riprende il percorso sospeso ed il testo viene promulgato dal Presidente della Repubblica e ripubblicato (questa volta come legge costituzionale) nella Gazzetta Ufficiale nonché (per la prima volta) nella Raccolta Ufficiale degli Atti Normativi della Repubblica Italiana. 57. La gerarchia delle fonti dell'ordinamento italiano La più attuale classificazione delle fonti è basata sul criterio che fa riferimento ai centri di produzione delle fonti scritte e consente di distinguere tra La Costituzione e le Leggi costituzionali e di revisione costituzionale che si pongono al vertice della piramide delle fonti del diritto riconosciute dal nostro ordinamento. seguono le fonti di rango Costituzionale: le fonti dell' UE, fonti internazionali, fonti dell'ordinamento statale, fonti primarie, fonti secondarie e la consuetudine. 58. la legge delega L'art. 76 della Costituzione della Repubblica Italiana sancisce che l'esercizio della funzione legislativa possa essere delegata al Governo nel rispetto di tre vincoli: la determinazione di principî e criteri direttivi; un tempo limitato di validità della delega, entro il quale il Governo può esercitarla; oggetti, cioè materie, definiti. 59. Il referendum abrogativo Il referendum abrogativo è uno strumento di democrazia previsto dall'art. 75 e serve per eliminare leggi o atti aventi forza di legge in modo totale o parziale attraverso una consultazione della popolazione. Il referendum abrogativo funziona con la modalità del quorum, vale a dire un numero monimo di elettori affinchè sia valido. Per essere valido devono votare almeno il 50% degli aventi diritto al voto. La Costituzione stabilisce che può essere richiesto da 500.000 cittadini, 5 Consigli regionali. La collocazione del referendum abrogativo nel sistema delle fonti del diritto è stata discussa parecchio poiché esso avrebbe effetti negativi ed unidirezionali. Se ci si riferisce all’ordinamento giuridico nel suo complesso, non vi è dubbio che anche la semplice soppressione di una norma vigente determina una modifica dell’ordinamento, nel quale la norma suddetta è inserita. Non si potrà negare la capacità innovativa della referendum abrogativo e dunque la sua qualificazione come fonte del diritto. La stessa corte costituzionale attribuendo al referendum ex articolo 75, ora in maniera indiretta ora in maniera esplicita, il rango di fonte del diritto è equiparata alla legge ordinaria. La corte parla di potestà normativa diretta del popolo anche se limitata all’abrogazione. La corte ammette anche che la mera abrogazione possa avere effetti innovativi nell’ordinamento e possa produrre nuove norme, con ciò sciogliendo ogni minimo dubbio sulla qualificazione o meno della referendum come fonte del diritto. Il referendum abrogativo (Art. 75 Cost.) è un istituto di democrazia diretta ed è quando si sottopone al voto popolare uno o più quesiti relativi all’abrogazione, totale o parziale di una legge o di un atto con forza di legge. L’abrogazione di una legge comporta che dal momento in cui entra in vigore l’atto normativo “che abroga”, cessa di Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco avere vigore l’atto normativo “abrogato”. Quindi una legge successiva può abrogare una legge precedente. Il referendum abrogativo NON può aggiungere o modificare ma solo togliere. Fino al 1970 non è stato possibile proporre referendum in quanto mancava una legge che ne disciplinasse l’operatività concreta; lacuna colmata con la legge 352/1970. Il referendum abrogativo incide moltissimo sull’ordinamento giuridico, viene definito (da parte della dottrina) un atto-fonte del diritto che incide allo stesso livello della legge ordinaria. E’ uno strumento con cui il corpo elettorale (coincidente con l’elettorato attivo alla Camera dei Deputati) può contestare le scelte della maggioranza. Ci sono dei limiti temporali alla presentazione del referendum, una procedura che ha specifiche fasi: la Proposta; il giudizio di legittimità; il giudizio di Ammissibilità; lo svolgimento del referendum e l’esito. Lezione 026 01. La libertà di associazione… …non copre anche le "associazioni segrete" …necessita di preavviso …non copre le associazioni con scopi politici …necessita di autorizzazione 02. La Costituzione esclude espressamente che il diritto di professare la propria fede religiosa sia esercitabile… …con riti contrari al buon costume …con attività di propaganda e di proselitismo al di fuori dei luoghi di culto, senza l’autorizzazione dell’autorità di pubblica sicurezza …in forme lesive del principio di laicità dello Stato …con attività di propaganda svolta davanti ad edifici di culto di altre confessioni 03. L’autorità di pubblica sicurezza può adottare di propria iniziativa provvedimenti restrittivi della libertà personale? Solo in casi eccezionali di necessità e urgenza indicati con regolamento governativo e purché ne dia comunicazione entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria No, la libertà personale non può mai essere sottoposta a provvedimenti restrittivi con atti d’iniziativa dell’autorità di pubblica sicurezza Solo in casi eccezionali di necessità e urgenza indicati tassativamente dalla legge purché nedia comunicazione entroquarantotto oreall’autoritàgiudiziari Sì, per motivi di tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza collettiva valutati discrezionalmente dai funzionari e dagli ufficiali delle forze di polizia 04. Quale fra le seguenti disposizioni costituzionali stabilisce una riserva di giurisdizione? Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco "La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge" (art. 11 comma 1 Cost.) “L’autorità giudiziaria dispone direttamente della polizia giudiziaria” (art. 109 Cost.) “La funzione giurisdizionale è esercitata da magistrati ordinari istituiti e regolati dalle norme sull’ordinamento giudiziario” (art. 102 comma 1 Cost.) "Non è ammessa forma alcuna di…restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge" (art. 13 comma 2 Cost.) 05. Si può essere obbligati a un determinato trattamento sanitario? Sì, ma solo con legge costituzionale Sì, ma solo per disposizione di legge (che non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana) Sì, ma solo con legge approvata a maggioranza dei tre quinti da parte delle Camere No 06. Secondo il dettato costituzionale, gli ufficiali di polizia giudiziaria possono sequestrare di loro iniziativa pubblicazioni a stampa periodiche? No, tale facoltà è riservata al Ministro di Giustizia Sì, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, ma devono farne denunzia a quest’ultima al massimo entro ventiquattro ore No, al sequestro di tali pubblicazioni si può procedere solo per atto motivato dell’autorità giudiziaria Sì, ma soltanto se nel testo della pubblicazione da sequestrare sia riscontrabile l’istigazione a commettere reati 07. In teoria sarebbe possibile modificare l’art. 3 della Costituzione, riducendo la garanzia dell’eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge? No, perché i principi supremi dell’ordinamento repubblicano (fra essi quello di eguaglianza) valgono come limiti impliciti alla revisione costituzionale e sono intangibili Sì, perché secondo l’art. 139 Cost. soltanto la forma repubblicana dello Stato non può essere oggetto di revisione costituzionale No, perché la Costituzione vieta espressamente di poter sottoporre a revisione costituzione l'art. 3 Cost. Sì, ma soltanto con una legge di revisione costituzionale deliberata dalle Camere a maggioranza di due terzi dei loro componenti e approvata mediante referendum dalla maggioranza assoluta degli elettori 08. Secondo la Carta costituzionale, i promotori di una riunione in un luogo aperto al pubblico devono darne preavviso all’autorità di pubblica sicurezza? Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco paramilitare dove c’è, fa presumere che non venga rispettato il metodo democratico né all’interno dell’associazione né nella sua attività esterna. 17. I rapporti Stato-Chiesa cattolica L'art. 7 della Costituzione riconosce lo Stato e la Chiesa come Enti indipendenti e sovrani stabilendo la natura pattizia dei rapporti tr Repubblica Italiana e la religione Cattolica. I rapporti tra Stato e Chiesa sono regolati dai Patti Lateranensi, le cui modificazioni accettati da entrambe le parti non richiedono procedimento di revisione costituzionale. La nostra storia costituzionale inizia con Con lo Statuto Albertino (1848) . Essa E’ una costituzione ottriata (significa “concessa” nel senso che il Sovrano ha deciso di “concederla” ai propri sudditi). Vede una forma di Governo di tipo “monarchia costituzionale pura”: habdue centri di potere (Sovrano e Parlamento) con primazia del Sovrano (nomina e revoca i ministri, ha il potere di veto sulle leggi -la c.d. sanzione regia-, nomina i membri del Senato, può sciogliere la Camera elettiva, ha il comando delle forze armate) che inoltre è “irresponsabile” in quanto la responsabilità degli “atti regi” ricade sul ministro chiamato a “controfirmarli”. Questa prima epoca si caratterizza per un esiguo il numero delle libertà garantite. Lo Statuto Albertino E’ una costituzione flessibile. Verso la fine del 1800 e l’inizio del XX secolo si assiste al progressivo sfaldamento dei poteri regi a favore del binomio Governo-Parlamento; il ruolo del Re passa in secondo piano. Per realizzare i programmi politici i governi, anche se nominati dal Re, ricercarono l’appoggio preventivo del Parlamento... e si inizia a intravedere il rapporto di fiducia. Dal 1922 al 1943 il sistema parlamentare si logora e s’indebolisce cosa che ha agevolato l’ascesa del Fascismo. La forma di Stato si tramuta in Totalitario (lo Stato come unico interprete degli interessi individuali e collettivi) e conseguentemente si trasforma anche la forma di Governo che diventa formalmente dualista (basata sul binomio Re-Duce) ma squilibrata (a favore del secondo) quindi definibile di tipo Dittatoriale. Si accentua l’intervento Statale nei settori dell’economia. Si sacrificano i diritti di libertà, anche se si mostra una apertura nei confronti della libertà religiosa al fine di risolvere la c.d. “questione romana” stipulando prima i “Patti Lateranensi” (La Chiesa rinuncia a rivendicazioni territoriali e patrimoniali nei confronti dello Stato Italiano ed in cambio ottiene lo Stato della Città del Vaticano) e poi il “Concordato”. Nel Luglio 1943 il Re revoca Mussolini e nomina a capo del governo Badoglio. Il 3 settembre stipula con gli alleati l’armistizio di Cassibile che viene malamente comunicato l’8 settembre (senza dare indicazioni politico-militari). Ricordiamo la tragedia di Cefalonia. A Salò nasce uno Stato sovrano guidato da Mussolini, a Brindisi si insediano i resti degli organi costituzionali del Regno d’Italia. Il 29 settembre si stipula un secondo armistizio (a Malta). Negli anni 1943 -1946 si ha la cosiddetta “tregua istituzionale”: Aprile 1944 con il Patto di Salerno il sovrano s’impegna a ritirarsi dalla vita pubblica (ma non abdica per non far diventare il figlio Re) e nomina il figlio “Luogotenente del Regno”. Si susseguono due “Decreti luogotenenziali” (una sorta di “Costituzioni provvisorie”); con il secondo decreto (1946) si decise effettuare un referendum popolare con il quale contemporaneamente scegliere tra Monarchia e Repubblica ed eleggere l’Assemblea costituente. Nel Maggio 1946 si “rompe” la “tregua istituzionale” il Re abdica a Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco favore del figlio. L’evento non venne ostacolato per non mettere a rischio la scadenza elettorale. Il 2 Giugno 1946 si tiene il referendum istituzionale e vince la Repubblica (con uno scarto di circa 2 milioni di voti), viene nominato come Presidente provvisorio della Repubblica Enrico De Nicola. Con le stesse elezioni si elesse l’Assemblea Costituente. Negli anni 1946-1948 li definiamo come quelli della Commissione dei 75: viene votata al fine di velocizzare i lavori di redazione della Costituzione dell’Assemblea Costituente. Il 22 dicembre 1947 viene approvata la Costituzione (che entrerà in vigore il 1° gennaio 1948); l’assemblea costituente rimarrà in carica per un altro mese al fine di approvare alcune importanti Leggi Costituzionali. 18. La libertà personale La libertà personale, sancita dall'art.13 della Costituzione, è inviolabile. Lo stesso articolo sancisce, altresì, che non è ammessa forma alcuna di detenzione, ispezione o coercizione che non siano previste dalla legge. In casi eccezionali di necessità ed urgenza - sempre indicati dalla legge - le autorità di pubblica sicureza può adottare provvedimentiprovvisori (fermo o arresto) che devono essere comunicati entro le 48 ore successive all'autorità giudiziaria e se questi non vengono convalidati entro le 48 ore successive, si intendono revocati e privi di ogni effetto. 19. La libertà di riunione La libertà di riunione è tra i diritti fondamentali che vengono garantiti nella Costituzione repubblicana all’art. 17. Essa è sancita, in linea di principio, in modo assoluto, con la sola limitazione che si tratti di riunioni pacifiche e senza armi. Per riunione pacifica si intende quella che non turbi l’ordine pubblico, non in senso ideale, ma in senso concreto, materiale. Non è richiesto preavviso per le riunioni in luogo aperto al pubblico, mentre per quelle in luogo pubblico deve essere dato preavviso, almeno tre giorni prima, alle autorità, che possono vietarle solo per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica. 20. La disciplina costituzionale dei partiti politici La Costituzione italiana si occupa dei partiti politici in tre diverse disposizioni: l’art. 49 Cost. sancisce il diritto dei cittadini di associarsi liberamente in partiti politici, al fine di concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale; l’art. 98, co. 3, Cost. prevede la possibilità di limitare con legge l’iscrizione di alcune categorie di impiegati pubblici come magistrati, militari di carriera, funzionari e agenti di polizia e rappresentati diplomatici e consolari all’estero; la XII disposizione transitoria finale della Costituzione vieta la ricostituzione del disciolto partito fascista. 21. Il diritto di difesa Il diritto di difesa è un diritto inviolabile, in qualsiasi stato e grado del procedimento, come sancito dall'art. 24, comma 2 della Costituzione. Esso comprende un insieme di attività volte a sostenere le ragioni di una parte in un giudizio e a controbattere quelle avversarie. 22. La responsabilità penale, i diritti dell'imputato e del condannato. I diritti inviolabili di difesa giudiziaria, basati sul principio di Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco uguaglianza, riconoscono a tutti la possibilità di ricorrere al sistema giudiziario in condizioni di parità e di essere giudicati da giudici imparziali. Il diritto alla difesa è inviolabile ed universale, costituendo il fulcro di ogni sistema democratico. Non è possibile limitarlo o eliderlo in alcun modo, nemmeno mediante procedimenti di revisione costituzionale 22. La responsabilità penale, i diritti dell'imputato e del condannato L’articolo 111 della Costituzione stabilisce che la giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge. Esso si fonda su due pilastri: Effettiva terzietà dell’organo giudicante; Effettiva parità delle parti del processo. Il contraddittorio tra le parti è la prima evidente forma di “parità” tra le parti. Parte fondamentale del giusto processo è l’informazione tempestiva, logica conseguenza del diritto di difesa. L’uguaglianza è la parità tra le parti a manifestarsi nella sua pienezza. L’indagato deve poter agire in condizioni di parità con chi sostiene l’accusa con la possibilità di acquisire con ogni mezzo la prove. La prova si forma in contraddittorio, qualora chi abbia reso dichiarazioni di accusa rifiuti di “esporsi” al contraddittorio con l’accusato, viola questo “cardine”, tale rifiuto determina l’inutilizzabilità delle sue dichiarazioni ai fini del raggiungimento di una colpevolezza. La disposizione contiene una riserva di legge rinforzata. la legge non può prevedere a piacimento i casi nei quali la prova si possa formare senza contraddittorio. Può farlo ma solo nei casi nei quali si manifesta un consenso (esplicito) dell’imputato o per impossibilità oggettiva o per effetto di una condotta illecita. Altro principio cardine: non basta dichiarare la decisione, occorre esplicitare in che modo si sia formata. La motivazione assolve ad una duplice finalità: Funzione endo-processuale: dalle ragioni delle decisioni e dalle valutazioni si traggono elementi utili per gli eventuali ulteriori gradi di giudizio; Funzione extraprocessuale: consentire a tutti di conoscere discutere e criticare le ragioni che hanno ispirato una certa decisione giurisdizionale. 23. L'uguaglianza del voto L'eguaglianza del voto è sancita dal'art. 48 Cost. e consiste nell'avere ogni voto lo stesso valore di tutti gli altri (una testa, un voto). Pertanto sono esclusi il voto plurimo, cioè quello che vale più di uno, e il voto multiplo, cioè quello esercitato più volte. Tutti i cittadini maggiori di età (per l'elezione del Senato è invece 25 anni), uomini e donne, sono elettori ed il voto è personale ed uguale, libero e segreto. In Italia il voto per le donne è stato sancito solo nel 1946; personalità del voto, secondo il quale l'unico modo per poter esprimere il proprio voto è quello di recarsi personalmente presso il seggio elettorale, salvo assistenza per i disabili ecc.; eguaglianza del voto. ; segretezza del voto, onde garantire l'elettore da eventuali pressioni esterne; libertà del voto, corollario del principio di libera manifestazione del pensiero. Il voto non deve essere frutto di coercizioni; non obbligatorietà del voto, in quanto esso costituisce un mero dovere civico. 24. La disciplina costituzionale del diritto alla salute Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco Quando anche una sola Camera revoca la fiducia al Governo in carica l termine ordinario della legislatura 06. Un c.d. Governo tecnico… …è un Governo composto dai membri delle Camere più competenti …è un Governo scelto dal Presidente della Repubblica senza il consenso delle Camere …dal punto di vista costituzionale è un Governo uguale a tutti gli altri …è un Governo che non deve godere della fiducia delle Camere 07. Perchè è previsto il termine dilatorio minimo di tre giorni tra la presentazione e la votazione di una mozione di sfiducia? Per evitare che alcuni membri della maggioranza approfittino dell'assenza di alcuni membri delle minoranze Per evitare che il Governo approfitti dell'assenza di membri delle minoranze Per evitare che le minoranze approfittino dell'assenza di membri della maggioranza Per evitare che la maggioranza approfitti dell'assenza di membri delle minoranze 08. Quale dei seguenti Capi di Stato esteri nel proprio sistema istituzionale è titolare del potere esecutivo e non può sciogliere in anticipo le Assemblee legislative? Il Presidente degli Stati Uniti d’America Il Presidente della Repubblica francese. Il Presidente della Confederazione Svizzera Il Presidente della Repubblica Federale tedesca. 09. Il Presidente della Repubblica conferisce l'incarico a formare un Governo… …con ordinanza …oralmente …con messaggio motivato …con decreto 10. La mozione di fiducia in una Camera è presentata… …dal suo Presidente ...da almeno un decimo dei componenti di una Camera …da qualsiasi suo membro …dal Governo 11. Secondo il ‘modello Westminster’, il Primo ministro britannico, che svolge una funzione preminente nel determinare l’indirizzo politico dello Stato… Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco …è il leader del partito di maggioranza nella Camera elettiva e rimane in carica durante la legislatura finché conserva tale ruolo …viene scelto dalla Regina e rimane in carica per l’intera legislatura, a meno che la Camera dei comuni non lo obblighi a dimettersi, approvando una mozione di ‘sfiducia costruttiva’, nella quale va indicato il nome del nuovo Primo Ministro …viene eletto dalla House of Lords …viene eletto direttamente dai cittadini del Regno Unito e rimane in carica per quattro anni 12. Il Presidente degli Stati Uniti d’America… …resta in carica sei anni, esercita rilevanti poteri di indirizzo politico e coesiste con il Primo ministro e il Governo, legati alle Assemblee parlamentari da un rapporto fiduciario …resta in carica quattro anni ed è espressione della maggioranza del Congresso …resta in carica quattro anni, è titolare del potere esecutivo, non può sciogliere in anticipo le Assemblee legislative né da queste può essere costretto a dimettersi con un voto di sfiducia …resta in carica cinque anni, ha un ruolo esclusivo nel determinare l’indirizzo politico dello Stato federale e può disporre lo scioglimento anticipato delle Assemblee legislative 13. Un atto amministrativo adottato dal Governo dopo il giuramento dei suoi membri nelle mani del Presidente della Repubblica, ma prima che le Assemblee parlamentari gli abbiano concesso la fiducia… ..è valido, perché il Governo ha già assunto le sue funzioni, anche se non può compiere atti qualificanti sul piano politico, in attesa di stringere il vincolo fiduciario con le Assemblee parlamentari (dubbi con la C) …è illegittimo, ma la sua invalidità è sanabile a posteriori, qualora il Governo ottenga la fiducia delle Camere …è nullo senza rimedio, perché il Governo non è ancora abilitato ad esercitare le sue funzioni …è valido provvisoriamente, ma può essere annullato se il Governo non ottiene la fiducia delle Camere 14. La Carta costituzionale richiede espressamente che la mozione di fiducia al Governo presentata al Senato e alla Camera dei deputati… …sia motivata …sa votata a scrutinio segreto …sia firmata da almeno un decimo dei senatori o dei deputati …sia approvata a maggioranza assoluta dei componenti dell’una o dell’altra Assemblea 15. La Carta costituzionale richiede espressamente che: Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco …la mozione di fiducia al Governo sia approvata in ciascuna Camera a maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea …la mozione di fiducia al Governo, presentata nell’una e nell’altra Camera, sia firmata da almeno un decimo dei membri di ciascuna Assemblea …la mozione di fiducia sia votata entro tre giorni dalla sua presentazione …entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenti alle Camere per ottenerne la fiducia 16. Il decreto di nomina del Presidente del Consiglio dei ministri... …è un atto derivante da una decisione discrezionale del Presidente della Repubblica e quindi non richiede la controfirma di nessun organo governativo …secondo la prassi costituzionale, è controfirmato dal Presidente del Consiglio uscente, che sottoscrive l’atto di investitura del suo successore …è firmato dal Presidente del Consiglio entrante …secondo la legge n. 400 del 1988, è controfirmato dal Presidente del Consiglio entrante, che viene nominato con quello stesso atto 17. Quando, in seguito alle dimissioni del Governo, il Presidente della Repubblica svolge le "consultazioni", quali sono dal punto di vista sostanziale i soggetti che è più importante che ascolti? I Presidenti delle Camere (solo in caso di scioglimento, obbligo di ascoltarli ma pareri non vincolanti) I leader delle forze politiche rappresentate in Parlamento e i Presidenti dei Gruppi parlamentari (consultazioni per trovare una nuova maggioranza ed evitare lo scioglimento, nell’ultima Crisi di Governo prima di conferire incarico a Draghi è stato fatto così e terminate le consultazioni è stato dato mandato esplorativo al solo presidente della Camera Fico per verificare se ci fossero o meno le condizioni di sostegno al governo alla Camera dei deputati e poi è stato conferito incarico a Draghi, però su governo.it stabilisce fa riferimento a quelli indicati nella lettera C) In egual misura, i leader delle forze politiche rappresentate in Parlamento e i Presidenti dei Gruppi parlamentari, i Presidenti delle Camere e gli ex Presidenti della Repubblica (si tratta di prassi Costituzionale non vi è una norma che esplica in modo chiaro il tutto ) Gli ex Presidenti della Repubblica 18. Un atto amministrativo adottato dal Governo dopo il giuramento dei suoi membri nelle mani del Presidente della Repubblica, ma prima che le Assemblee parlamentari gli abbiano concesso la fiducia… Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco 25. Le principali forme di governo democratiche Lo Stato democratico presenta alcune caratteristiche fondamentali: pluralismo politico, ovvero presenza di vari partiti politici spesso contrapposti gli uni agli altri che possono concorrere liberamente per il governo dello Stato; 26. La formazioni del governo L'art. 92 della Costituzione disciplina la formazione del Governo con una formula semplice e concisa: " Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri ". Secondo tale formula sembrerebbe che la formazione del Governo non sia frutto di un vero e proprio procedimento. Invece, nella prassi, la sua formazione si compie mediante un complesso ed articolato processo, nel quale si può distinguere la fase delle consultazioni (fase preparatoria), da quella dell'incarico, fino a quella che caratterizza la nomina. Prima di assumere le funzioni, il Presidente del Consiglio e i Ministri devono prestare giuramento ed ottenere la fiducia dei due rami del Parlamento come prescritto dagli articoli 93 e 94 della Costituzione. Le convenzioni costituzionali sono regole politiche, cioè regole che nascono da un accordo o un consenso tra attori politici o soggetti istituzionali, e che, tuttavia, rivestono una grande importanza per il diritto costituzionale, soprattutto con riferimento alla forma di governo. Le convenzioni costituzionali rivestono una certa importanza, anche se minore in virtù del suo carattere scritto e rigido anche per quanto riguarda l’ordinamento repubblicano italiana (Revisione costituzionale): ad esempio, gran parte del procedimento di formazione del Governo e, in particolare, la fase delle consultazioni si basa esclusivamente su convenzioni costituzionali. In proposito, non sempre agevole è distinguere tra convenzioni e consuetudine costituzionale. In linea di principio, la convenzione si distingue dalla consuetudine costituzionale perché solo la seconda e non la prima ha il requisito della giuridicità: le convenzioni costituzionali, pur se di tutto rilievo, non sono infatti fonti del diritto e non sono quindi suscettibili di applicazione giudiziaria. 28. Quando il Presidente della Repubblica scioglie anticipatamente le Camere? Secondo l'art. 88 della Costituzione il Presidente della Repubblica può sciogliere anticipatamente una o entrambe le Camere, sentiti i loro Presidenti, salvo che negli ultimi sei mesi del proprio mandato (c.d. "semestre bianco"). Il divieto non opera se gli ultimi sei mesi coincidono, anche parzialmente, con gli ultimi sei mesi della legislatura (clausola di salvaguardia per il c.d. "scioglimento tecnico"). 29. Le crisi di governo Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco La crisi di governo è la situazione in cui un Governo (che non è un organo avente una durata predeterminata, come il Parlamento o il Presidente della Repubblica) presenta le proprie dimissioni a causa della rottura del rapporto di fiducia intercorrente con il Parlamento. Lezione 042 01. Un parlamentare che esprime un'opinione fuori della Camera di appartenenza… …è sempre sindacabile …è sempre insindacabile … può essere sindacabile o insindacabile (la ratio sta nel fine di ciò che dicono e in che circostanza, Es un parlamentare propone una legge discriminante per determinate categorie se lo fa in o fuori dal Parlamento ma con finalità istituzionali ovvero legislative non può essere perseguito se invece lo fa autonomamente effettuando discriminazioni verso tale categoria senza fini istituzionali è sindacabile) …è insindacabile, a meno che non chiami in causa con espressioni offensive il Presidente della Repubblica 02. Se un parlamentare con riguardo a un'opinione espressa viene ritenuto insindacabile… …può essere sollevato un conflitto di attribuzioni nei confronti della Camera dei appartenenza che ha deliberato a favore dell'insindacabilità (tornando al caso sopra indicato supponiamo che il parlamentare venga processato per propaganda discriminatoria, solleva l’insindacabilità delle proprie dichiarazioni e la Camera di appartenenza afferma che è insindacabile, l’autorità giurisdizionale competente può opporsi alla decisione della camera sollevando il conflitto di attribuzione alla Corte Costituzionale) (es.Ordinanza 27 Corte cost dell’anno 2021) …quella decisione non può essere impugnata in alcun modo …può essere promosso un ricorso davanti al Presidente della Repubblica …ci si può rivolgere all'autorità giurisdizionale 03. Per l'elezione del Presidente della Camera è necessaria… ...al primo scrutinio la maggioranza dei due terzi dei componenti della Camera; al secondo scrutinio la maggioranza dei due terzi dei voti; dal terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti ...per i primi tre scrutini la maggioranza dei due terzi dei voti; dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti ...per i primi tre scrutini la maggioranza dei due terzi dei componenti della Camera; dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco ...al primo scrutinio la maggioranza dei due terzi dei componenti della Camera; dal secondo scrutinio la maggioranza dei due terzi dei voti; dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti 04. Per l'elezione del Presidente del Senato è necessaria… ...ai primi tre scrutini la maggioranza assoluta dei voti dei componenti del Senato; al quarto scrutinio la maggioranza assoluta dei voti dei presenti; qualora nella terza votazione nessuno abbia riportato detta maggioranza, il Senato procede al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti ...al primo e al secondo scrutinio la maggioranza assoluta dei voti dei componenti del Senato; al terzo scrutinio la maggioranza assoluta dei voti dei presenti; qualora nella terza votazione nessuno abbia riportato detta maggioranza, il Senato procede al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti ...per i primi tre scrutini la maggioranza dei due terzi dei componenti del Senato; dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti ...per i primi tre scrutini la maggioranza dei due terzi dei voti; dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti 05. Le Camere, ordinariamente, votano… …a scrutinio segreto, ma, se ne viene fatta richiesta, a scrutinio palese …a scrutinio segreto …a scrutinio palese …per appello nominale 06. Se al Senato o alla Camera il Governo pone la questione di fiducia sull’approvazione di un disegno di legge, e la votazione ha esito negativo… …il Governo è costretto a dimettersi soltanto se il disegno di legge viene respinto dall’Assemblea parlamentare con voto a maggioranza assoluta dei suoi componenti …il Governo non è costretto a dimettersi, perché il voto parlamentare contrario a una sua proposta non implica per l’Esecutivo l’obbligo di dimissioni …il Governo può dimettersi …il Governo è obbligato a presentare le dimissioni 07. Per trarre in arresto un deputato o un senatore in esecuzione di una sentenza penale di condanna… …se la sentenza di condanna è irrevocabile, non occorre nessuna autorizzazione del Senato o della Camera Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco …è costituzionalmente illegittima se non deliberata dalla Camera a maggioranza assoluta dei suoi componenti 16. Il numero legale per la validità di una deliberazione di un'Assemblea parlamentare… … consiste nella metà più uno dei presenti deve essere presente almeno un terzo dei componenti della camera …consiste in un decimo dei suoi membri …consiste nei due terzi dei suoi membri 17. Secondo la Carta costituzionale, è possibile… …arrestare un cittadino senza autorizzazione o convalida dell'autorità giudiziaria …istituire su una materia di pubblico interesse una commissione parlamentare di inchiesta dotata degli stessi poteri dell’autorità giudiziaria …stabilire con regolamento del Governo le norme generali in tema di pubblicità dei mezzi di finanziamento della stampa periodica ... stabilire con regolamento del Governo le norme generali in tema di pubblicità dei mezzi di finanziamento della stampa periodica 18. Se al Senato o alla Camera un disegno di legge è stato approvato da una commissione in sede deliberante o legislativa, il Governo può chiedere che esso venga esaminato di nuovo dall’intera Assemblea? Sì, ma spetta al Presidente dell’Assemblea decidere se accogliere o meno la richiesta Sì, il Governo può sempre richiedere che sia l’intera Assemblea a pronunciarsi sul disegno di legge No, la richiesta di rimettere all’Assemblea un disegno di legge già deferito a una commissione in sede deliberante o legislativa può essere avanzata solo finché quest’ultima non l’abbia ancora approvato No, solo i membri delle Camere hanno tale facoltà 19. La questione di fiducia posta su un articolo di un disegno di legge… …non può essere utilizzata laddove si debbano tenere votazioni a scrutinio segreto …non consente di mettere in votazione gli emendamenti presentati a quell'articolo …non comporta conseguenze procedurali …consente di mettere in votazione un numero limitato di emendamenti a quell'articolo 20. Chi decide se un parlamentare è insindacabile? Il Senato della Repubblica La Giunta per le autorizzazioni della Camera di appartenenza Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco La Camera di appartenenza Il Presidente della Camera di appartenenza 21. Per sottoporre a procedimento penale un parlamentare… …serve l'autorizzazione della Giunta per le autorizzazioni della Camera di appartenenza …serve l'autorizzazione della Camera di appartenenza …non serve alcuna autorizzazione particolare …serve l'autorizzazione del Presidente della Camera di appartenenza 22. Quando in un procedimento legislativo la Commissione opera in sede redigente… …l'Assemblea vota il testo solo con votazione finale, potendo comunque apportare modifiche …l'Assemblea vota il testo articolo per articolo e con votazione finale, potendo comunque apportare modifiche …l'Assemblea vota il testo articolo per articolo e con votazione finale, senza poter apportare modifiche …l'Assemblea vota il testo solo con votazione finale, senza poter apportare modifiche 23. L'utilizzo della questione di fiducia nel procedimento legislativo La questione di fiducia viene utilizzata dai governi per velocizzare l’iter legislativo di una determinata legge e per ricompattare la maggioranza. Infatti, una volta che il governo pone la questione di fiducia gli emendamenti parlamentari decadono e il Parlamento vota unicamente il testo presentato dal governo. La questione di fiducia non è un istituto previsto dalla Carta costituzionale. Il suo fondamento, invece, si ritrova nella legge n. 400 del 1988 e nei regolamenti delle due Camere, ma ormai sembra essere diventata più una questione di prassi che di legalità. 24. L'insindacablità dei parlamentari Insindacabilità delle opinioni dei parlamentari significa che essi, in base all’art. 68 della Cost., non possono essere perseguiti per le opinioni espresse e per i voti dati nell’esercizio delle loro funzioni. Questo garantisce ai parlamentari la massima libertà di opinione e di manifestazione del pensiero, e vale non solo per ciò che viene detto all’interno del Parlamento, ma anche in ogni altro luogo, purché attinente all’attività parlamentare. L’immunità dagli arresti prevede che, senza l’autorizzazione della camera di appartenenza, nessun deputato o senatore possa essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né sottoposto ad intercettazioni telefoniche, né arrestato fino a che non vi sia una sentenza definitiva che accerta la sua colpevolezza, o si sia verificato un caso di “flagranza” (cioè sia stato colto sul fatto). L’insindacabilità opera a tutti i livelli: civile, penale ed amministrativo e non cessa con la perdita dello status del parlamentare (tutte le opinioni espresse durante il mandato sono insindacabili anche dopo). Tale garanzia (tecnicamente chiamate guarentigia) è prevista anche per i consiglieri regionali. Quando un parlamentare Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco invoca l’immunità ex art. 68.1 il giudice ha l’obbligo di sospendere il processo e rimettere gli atti alla Camera di competenza che ha l’ultima parola per stabilire se l’”esternazione” del parlamentare (che è stata causa del processo) rientri o meno nell’esercizio delle funzioni. Nel caso in cui la decisione della Camera fosse favorevole all’interessato, il giudice deve interrompere ed archiviare il procedimento, a meno che questa decisione ostacoli illegittimamente le proprie attribuzioni, in qual caso può sollevare conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale. la giurisprudenza costituzionale è orientata a ritenere che nell’insindacabilità non si possa ricondurre l’intera attività politica svolta. 25. I diversi procedimenti legislativi Con questa espressione indichiamo il percorso, stabilito dalla Costituzione, per far nascere una nuova legge; in altre parole andiamo a vedere in che modo lavora il Parlamento. Possiamo suddividere il procedimento legislativo in varie fasi: 1^ fase – la proposta. La fase della proposta è caratterizzata dalla preparazione del testo legislativo. Secondo la Costituzione possono avanzare proposte di leggi i seguenti soggetti:Ciascun Parlamentare; Il Governo; I cittadini. Quando la proposta è popolare, cioè è presentata dai cittadini, occorre che sia sostenuta dalla raccolta di 50.000 firme. 2^ fase – la discussione – l’approvazione La Camera che riceve la proposta di legge la esamina, la discute, la modifica eventualmente, infine la mette ai voti per l’eventuale approvazione. Specifichiamo che ciascun Parlamentare può proporre modifiche al testo. Finito il lavoro in una Camera, il testo di legge passa nell’altra camera dove esso viene esaminato, discusso, eventualmente modificato, infine messo ai voti. Se ci sono modifiche, il testo di legge deve ritornare alla prima Camera affinché queste modifiche siano approvate da tutte e due le Camere. 3^ fase – la promulgazione In questa fase è competente il Presidente della Repubblica. Infatti la Costituzione gli affida il potere di promulgare le leggi dopo che sono state approvate dal Parlamento. Quindi una nuova legge approvata dalle Camere viene mandata al Presidente della Repubblica. La promulgazione consiste nel controllo sul rispetto della Costituzione: se il Presidente ritiene che la nuova legge rispetti la Costituzione, allora la promulga, cioè la firma; altrimenti lo rinvia al Parlamento, rifiutando la promulgazione.Il Parlamento che vede ritornare la legge, è libero sia di modificare, accogliendo i suggerimenti del capo dello Stato, sia di confermare la legge esattamente come era prima. Il Presidente della Repubblica, quando gli viene riproposta la legge così com’era prima, è obbligato a firmarla. Tutto ciò ci fa capire che il potere di promulgazione del Presidente è un controllo sulla Costituzionalità delle leggi. Tuttavia esso non può impedire l’entrata in vigore di una legge, sia perché il Presidente non ha il potere legislativo, sia perché, dopo l’entrata in vigore della legge, può sempre intervenire la Corte Costituzionale ad eliminarla, nel caso sia incostituzionale. Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco …promuovere e coordinare l’attività dei ministri, al fine di mantenere l’unità dell’indirizzo politico e amministrativo del Governo …dirigere e sanzionare i ministri (se inadempienti) …nominare con proprio decreto i viceministri e i sottosegretari di Stato 02. Chi sostituisce il Presidente della Repubblica quando non può temporaneamente esercitare le sue funzioni) Il Presidente del Senato Il Vicepresidente della Repubblica Il Presidente della Camera Alternativamente il Presidente del Senato o il Presidente della Camera 03. Il Presidente della Repubblica, fra l’altro… …autorizza la presentazione dei disegni di legge di iniziativa del CNEL …accredita i rappresentanti diplomatici italiani presso gli Stati esteri e presso gli organismi dotati di soggettività internazionale aventi relazioni con l'Italia …autorizza la presentazione alle Camere dei progetti di legge di iniziativa popolare …d’intesa con il ministro della giustizia, esercita il controllo di legittimità sui regolamenti dell’Unione europea direttamente applicabili in Italia 04. In caso di scioglimento anticipato di una Camera, il parere del suo Presidente… …è obbligatorio e vincolante …è obbligatorio ma non vincolante …è obbligatorio …non è obbligatorio, ma se viene richiesto è vincolante 05. L’atto con cui il Presidente della Repubblica rassegna le dimissioni dalla carica… …non è valido e non produce effetti, se non è controfirmato dal Presidente del Consiglio dei ministri …viene ritenuto un atto personale ed è efficace immediatamente, senza bisogno di controfirma governativa né di accettazione delle dimissioni da parte di altri organi costituzionali ...non produce effetti finché le dimissioni non sono accettate dal Presidente del Consiglio dei ministri su comunicazione del Ministro dell'interno ...non produce effetti finché le dimissioni non sono accettate dal Presidente del Senato (al quale spetta assumere in via temporanea la ‘supplenza’ nella carica) e dal Presidente della Camera (a cui compete indire l’elezione del nuovo Capo dello Stato) 06. Il Presidente della Repubblica è eletto…. Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco …con la maggioranza dei due terzi per i primi cinque scrutini …con la maggioranza assoluta …dal Parlamento in seduta comune …dal Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali 07. Il Presidente della Repubblica potrebbe disporre lo scioglimento anticipato di una sola delle Camere? No, lo scioglimento anticipato di una Camera comporta di diritto anche quello dell’altra Sì, ma solo con il consenso di tutti i gruppi parlamentari presenti nell’Assemblea Sì, dopo averne sentito il Presidente No, non può più sciogliere una sola Camera a seguito di una revisione costituzionale interventa nei primi anni Novanta 08. Negli ultimi sei mesi del suo mandato settennale, qualora essi coincidano in tutto o in parte con l’ultimo semestre della legislatura in corso, il Presidente della Repubblica… …può disporre lo scioglimento della Camera e del Senato solo con il consenso dei loro Presidenti …non può sciogliere le Assemblee parlamentari prima della fine naturale della legislatura …può disporre lo scioglimento anticipato della Camere, ma solo con il loro consenso …può disporre lo scioglimento anticipato della Camere 09. Chi può essere eletto Presidente della Repubblica? Ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età e goda dei diritti civili e politici Ogni cittadino che abbia compiuto sessanta anni d’età Ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età Ogni cittadino che abbia compiuto sessanta anni d’età e goda dei diritti civili e politici 10. Quale organo può mettere in stato di accusa il Presidente della Repubblica per i reati di alto tradimento e attentato alla Costituzione? Il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione La Corte costituzionale, nella composizione ‘integrata’ prevista dall’art. 135 comma 7 Cost Il Parlamento in seduta comune, su relazione del comitato parlamentare per i procedimenti di accusa, formato dai membri delle giunte del Senato e della Camera competenti per le autorizzazioni a procedere Le sezioni unite penali della Corte di cassazione, su iniziativa di un’apposita commissione per i giudizi di accusa istituita presso il Senato della Repubblica Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco 11. Quando il Presidente della Repubblica, prima di promulgare una legge, la rinvia alle Camere chiedendo loro una nuova deliberazione… …la legge deve essere promulgata dal Capo dello Stato, se le Camere la riapprovano anche senza modifiche a maggioranza dei presenti alla nuova deliberazione di ciascuna Assemblea …le Assemblee parlamentari devono modificare il testo della legge, tenendo conto dei rilievi espressi dal Capo dello Stato le Camere, se non intendono modificare la legge, devono riapprovarla dopo un intervallo non inferiore a tre mesi …le Camere, se non intendono modificare la legge, devono riapprovarla a maggioranza assoluta dei loro componenti, per obbligare il Presidente della Repubblica ad effettuare la promulgazione 12. Le regole costituzionali sullo scioglimento anticipato delle Camere La disciplina costituzionale attualmente vigente in materia (art. 88 della Costituzione) prevede che il Presidente della Repubblica possa sciogliere anticipatamente una o entrambe le Camere, sentiti i loro Presidenti, salvo che negli ultimi sei mesi del proprio mandato (c.d. "semestre bianco"). 13. I poteri presidenziali che incidono sul procedimento di formazione degli atti normativi I poteri e le facoltà del Presidente della Repubblica sono contenuti negli artt.87 e 88 della Costituzione: le attribuzioni del PdR vengono classificate in base ai tre poteri istituzionali, ossia potere legislativo, esecutivo e giudiziario. Dal punto di vista del potere legislativo, una volta approvata dalle due camere del Parlamento, spetta al Presidente della Repubblica promulgare la legge entro un mese dall'approvazione. L’articolo 74 stabilisce che il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione. Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata. Tale funzione è definita «potere di rinvio legislativo» e consente al presidente della repubblica, in casi specifici, di svolgere il suo ruolo di garante della costituzione. 14. Gli atti sostanzialmente e formalmente presidenziali (formulando anche degli esempi) Atti formalmente e sostanzialmente presidenziali, sono quelli in cui le decisioni adottate provengono direttamente dal PdR. Per questi atti provvede alla controfirma il ministro competente per materia. In questo caso la controfirma oltre che svuotare il PdR dalla responsabilità evita che il Presidente stesso cerchi di imporre un proprio indirizzo politico. Sono atti di questo tipo gli atti di nomina, il rinvio delle leggi; i messaggi presidenziali; le esternazioni atipiche; la convocazione straordinaria delle camere,la nomina dei 5 giudici della Corte costituzionale. 15. La messa in stato d'accusa del Presidente della Repubblica Ai sensi dell'art. 90 della Costituzione il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco 20. Il potere di rinvio presidenziale L’unico caso nel quale il presidente della Repubblica può procedere al rinvio è quello relativo ad una legge costituzionale il cui contenuto sia tale da comportare, in caso di promulgazione della stessa, la responsabilità del presidente prevista dall’articolo 90 della costituzione, in tal caso il presidente, prima di rifiutare in assoluto la promulgazione, deve rinviare la legge alle camere preannunciando attraverso il messaggio che accompagna il rinvio, la propria intenzione di rifiutare la promulgazione ove la legge venga nuovamente approvata. Lezione 058 01. La legge potrebbe limitare per i funzionari ed agenti di polizia il diritto fu di iscriversi ai partiti politici? No, limitazioni a tale diritto possono essere previste solo per i rappresentanti diplomatici e consolari all’estero No, perché secondo l’art. 49 Cost. tutti i cittadini sono liberi di aderire ai partiti politici senza alcuna limitazione No, limitazioni a tale diritto possono essere previste solo per i magistrati Sì, dato che la Costituzione permette esplicitamente che per i funzionari ed agenti di polizia (come per altre categorie di soggetti) siano previste limitazioni al diritto di iscriversi ai partiti politici 02. Secondo la legge n. 400 del 1988, a chi spetta risolvere un conflitto di competenza fra due ministri? Alla Corte costituzionale Al Consiglio dei ministri Al Tribunale dei ministri Al Presidente della Repubblica, d’intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri e sentito il parere del Consiglio di Stato 03. I ministri senza portafoglio… …non partecipano alle riunioni del Consiglio dei ministri …non sono preposti a nessun dicastero ed esercitano funzioni loro delegate dal Presidente del Consiglio o attribuite dalla legge …sono preposti a dicasteri privi di competenza in materia economico-finanziaria o sforniti di autonoma capacità di spesa …partecipano alle riunioni del Consiglio dei ministri solo se invitati dal Presidente del Consiglio in relazione ai temi specifici all’ordine del giorno 04. I compiti affidati dalla legge a un ministro senza portafoglio, in ogni Governo in cui questi non venga nominato… Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco …sono attribuiti al Presidente del Consiglio, che può esercitarli personalmente oppure delegarli a uno o più ministri …sono ripartiti, secondo criteri di competenza per materia, fra i ministri con portafoglio e i viceministri mediante una deliberazione collegiale del Governo ...sono svolti dal ministro degli affari esteri, se riguardano la politica internazionale, dal ministro dell’economia e delle finanze, se attengono a questioni economico-sociali, dal ministro dell’interno, se sono relativi ai rapporti istituzionali o alla sicurezza pubblica …sono ripartiti, secondo criteri di competenza per materia, fra gli altri ministri senza portafoglio mediante una deliberazione collegiale del Governo 05. Il Presidente del Consiglio e i ministri… ...e non sono già membri delle Camere, ne entrano a far parte per la durata dell’incarico governativo, secondo le norme dei regolamenti parlamentari …possono anche non appartenere alla Camera o al Senato, ma hanno comunque diritto di assistere alle sedute delle due Assemblee e di essere sentiti ogni volta che lo richiedono …di solito non sono membri delle Camere …secondo le regole del sistema parlamentare disegnato nella Costituzione, devono essere scelti fra i deputati e i senatori 06. Le funzioni di segretario del Consiglio dei ministri, incaricato di redigere il verbale delle riunioni e di conservare il registro delle deliberazioni… …sono attribuite a uno dei ministri, di solito il più giovane d’età, su designazione del Presidente del Consiglio …sono esercitate direttamente dal Presidente del consiglio …sono esercitate dal ministro della giustizia oppure, in sua vece, da un viceministro dello stesso dicastero, al quale il Consiglio dei ministri abbia delegato l’incarico …sono affidate al sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio nominato appositamente 07. Quale delle seguenti affermazioni, riguardanti il ministro della giustizia, è esatta? Può imporre le revoca di altri ministri che abbiano violato disposizioni di legge Può concedere la grazia a un condannato con sentenza penale irrevocabile, anche senza il consenso del Presidente della Repubblica Risolve i conflitti di competenza fra gli altri ministri, d’intesa con il Presidente del Consiglio e sentito il parere del Consiglio di Stato E’ il solo ministro a cui la Costituzione riconosce espressamente determinate attribuzioni, che egli può far valere anche in sede di conflitto tra poteri dello Stato davanti alla Corte costituzionale Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco 08. Il Presidente del Consiglio e i ministri per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni… …sono irresponsabili …sono messi in stato d’accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri, e giudicati dalla Corte costituzionale nella composizione ‘integrata’ prevista dall’art. 135 comma 7 della Costituzione …sono soggetti alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale …sono soggetti alla giurisdizione ordinaria, secondo le regole valevoli per tutti i cittadini 09. Qual è il rapporto e quali sono le differenze fra il Presidente del Consiglio dei ministri e i ministri? Il Presidente del Consiglio gode di una posizione di supremazia rispetto ai Ministri, poiché egli li sceglie e ne propone la nomina al Presidente della Repubblica, ne dirige l’attività ed è responsabile in prima persona per tutti gli atti posti in essere dal Gabinetto. 10. La disciplina dei reati ministeriali In origine l’articolo 96 prevedeva che il Presidente del Consiglio ed i ministri potessero essere messi in stato d’accusa da parte del Parlamento in seduta comune per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni. La modifica avvenne con legge costituzionale del 1/89 in seguito a un referendum popolare che aveva abrogato le disposizioni legislative relative alla c.d. commissione inquirente. la competenza nella modifica è attribuita al giudice ordinario previa autorizzazione della Camera di appartenenza dell’inquisito o del Senato se l’inquisito non è un parlamentare. I reati ministeriali sono reati comuni commessi utilizzando i poteri o nell’ambito delle funzioni ministeriali. La competenza a richiedere l’autorizzazione a procedere è stata attribuita ad uno speciale collegio giudiziario (il c.d. “tribunale dei ministri”) istituito presso il Tribunale del capoluogo del distretto della Corte d’Appello competente per territorio. L’autorizzazione parlamentare può essere data a maggioranza assoluta qualora si ritenga che l’inquisito non abbia agito per la tutela di un interesse dello Stato o per il perseguimento di un interesse pubblico. La norma in questione attribuisce al Parlamento un potere di esenzione da responsabilità penali, una specialissima condizione di procedibilità a tutela della funzione di governo. Una volta concessa l’autorizzazione a procedere il processo si celebra con le usuali modalità. L’unico ulteriore privilegio è che non può essere disposta l’applicazione provvisoria di pene accessorie che comportino la sospensione dei loro uffici. Con riferimento ai reati non ministeriali quindi possono essere irrogate provvisoriamente pene che comportino la decadenza dall’incarico ministeriale. 11. Le attribuzioni costituzionali della Ministro di giustizia Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco …soltanto il Presidente della Giunta, mentre i componenti del Consiglio regionale vengono scelti da un’apposita assemblea formata dai sindaci dei comuni della Regione aventi almeno 10.000 abitanti …soltanto i membri del Consiglio regionale …sia i membri della Giunta sia i consiglieri regionali …sia il Presidente della Giunta sia i consiglieri regionali 08. Le leggi di ogni Regione ad autonomia ordinaria sono promulgate… …dal Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente della Giunta regionale …da un delegato del Presidente della Repubblica a livello regionale …dal Presidente del Consiglio regionale …dal Presidente della Giunta regionale 09. I “principi fondamentali di organizzazione e funzionamento” delle Regioni ad autonomia ordinaria sono stabiliti… ….da una legge regionale …dallo statuto di ciascuna Regione, in armonia con la Carta costituzionale …da una legge ordinaria deliberata dalle Camere, sentito il parere della conferenza permanente Stato-Regioni …da una legge costituzionale 10. Secondo il dettato costituzionale, le Regioni possono concludere accordi con Stati esteri? No, perché la politica estera e i rapporti internazionali sono di esclusiva competenza statale Si,entro le materie di loro competenza, nei casi e con le forme disciplinati da leggi dello Stato No,perché tale facoltà è riservata in favore delle Regioni ad autonomia differenziata Sì, con i soli limiti derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e dagli obblighi internazionali dello Stato 11. Secondo l’art. 117, comma 1, della Costituzione, le Regioni ad autonomia ordinaria nell’esercizio di ogni loro potestà legislativa sono tenute a rispettare, oltre alle norme costituzionali… l’interesse nazionale …i vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali …i principi fondamentali stabiliti dalle leggi dello Stato nelle materie di competenza esclusiva regionale …i vincoli derivanti dall'ordinamento canonico Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco 12. Secondo il dettato costituzionale, lo statuto di ogni Regione ad autonomia ordinaria, deliberato dal Consiglio regionale, è sottoposto necessariamente a referendum popolare quando… …entro sessanta giorni dalla pubblicazione dello statuto il Presidente della Repubblica, sentita la conferenza permanente Stato-Regioni, disponga lo svolgimento del referendum per tutelare l’unità nazionale …sia stato approvato con maggioranza inferiore ai due terzi dei membri del Consiglio regionale …entro tre mesi dalla sua pubblicazione ne facciano richiesta un cinquantesimo degli elettori della Regione o un quinto dei membri del Consiglio regionale …sia stato approvato senza il consenso della conferenza Stato-Regioni 13. Secondo la ripartizione della potestà legislativa fra lo Stato e le Regioni ad autonomia ordinaria, le materie non menzionate espressamente nell’art. 117 della Costituzione sono disciplinate... …dalle leggi dello Stato o delle Regioni …dalle leggi statali per la definizione dei principi fondamentali della disciplina, dalle leggi regionali per la normativa di sviluppo e di dettaglio …dalle leggi dello Stato …dalle leggi delle Regioni 14. In ogni Regione ad autonomia ordinaria il Consiglio regionale può esprimere la sfiducia verso il Presidente della giunta … …mediante mozione motivata, sottoscritta da almeno un decimo dei consiglieri regionali e approvata per appello nominale a maggioranza dei presenti alla votazione …mediante mozione motivata, sottoscritta da almeno un quinto dei consiglieri regionali e approvata per appello nominale a maggioranza assoluta dei membri del Consiglio …mediante mozione motivata, sottoscritta da almeno un terzo dei consiglieri regionali e approvata con voto segreto a maggioranza assoluta dei membri del Consiglio …mediante mozione motivata, sottoscritta da almeno un decimo dei consiglieri regionali e approvata per appello nominale a maggioranza assoluta dei membri del Consiglio 15. Secondo il dettato costituzionale, nelle Regioni ad autonomia ordinaria il sistema di elezione dei consiglieri regionali viene disciplinato… …da una legge della Regione, nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica …da una legge della Repubblica approvata dalle Camere, sentito il parere della conferenza permanente Stato-Regioni Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco …dallo statuto regionale, in armonia con la Costituzione …dallo statuto regionale, nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica 16. Il decreto motivato con cui, nei casi previsti dalla Costituzione, il Presidente della Repubblica può disporre lo scioglimento di un Consiglio regionale e la rimozione del Presidente della giunta… …è sempre sottoposto al controllo di legittimità della Corte costituzionale …va adottato dopo aver sentito il parere di una commissione di deputati e senatori, costituita per le questioni regionali nei modi stabiliti con legge della Repubblica …non richiede alcuna deliberazione preventiva del Consiglio dei ministri …è sempre sottoposto al controllo di legittimità della Corte costituzionale se ne viene fatta richiesta da cinquantamila elettori di quella regione o da un quinto dei membri di quel consiglio regionale 17. Gli Statuti delle regioni a statuto speciale… …sono approvati con legge costituzionale …sono approvati secondo le regole previste per l'approvazione degli Statuti delle altre regioni …sono approvati con legge ordinaria rinforzata …non possono essere modificati 18. I membri di un Consiglio regionale possono far parte nello stesso tempo della Camera dei deputati o del Senato della Repubblica? Possono farne parte, ma senza la possibilità di assumere ruoli direttivi nell’Assemblea parlamentare (ad es., gli incarichi di questore o di segretario, la presidenza di commissioni o di giunte, ecc.) No, lo esclude espressamente la Carta costituzionale Sì, se lo permette lo statuto regionale, dato che la Costituzione non lo vieta Sì, ma solo quelli delle regioni con meno di tre milioni di abitanti 19. Il procedimento di formazione delle leggi regionali Le leggi regionali seguono un procedimento articolato, che puo' essere suddiviso in tre fasi: 1. l'iniziativa, che spetta ai singoli consiglieri regionali, alla Giunta regionale, ai Consigli provinciali e comunali, ma solo per le Regioni a statuto ordinario; 2. la fase istruttoria, che compete alle commissioni consiliari, in sede referente; 3.la fase deliberativa, che spetta esclusivamente al Consiglio regionale. La legge viene discussa in Consiglio, quindi viene votata articolo per articolo e successivamente nel suo complesso con la votazione finale. Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco Per forma di governo s'intende il rapporto fra gli organi di governo di un ente, in questo caso della regione. Gli Organi di Governo della Regione sono: Consiglio regionale. Giunta regionale. Presidente della giunta regionale o Presidente della regione. A livello regionale esistono due principali tipologie di forma di governo, una detta assembleare che si caratterizza per l'elezione diretta del solo consiglio regionale il quale elegge la giunta e il presidente della giunta; la seconda è detta presidenziale che si caratterizza per l'elezione diretta sia del consiglio regionale sia per il presidente della giunta il quale nomina i membri della giunta. 27. Il riparto di competenze Stato-Regioni Dopo la riforma del 2001, il nostro resta un ordinamento unitario in cui lo Stato conserva le competenza esclusive in materie cruciali come la politica estera e moneta, difesa e sicurezza…Allo Stato compete la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni riguardanti i diritti civili e sociali, la fissazione di principi fondamentali nelle materia di legislazione concorrente e il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario complessivo. La potestà legislativa è ripartita tra Stato e Regioni. La potestà legislativa regionale assume due connotazioni: è potestà concorrente e potestà residuale. Nelle materia di legislazione regionale concorrente, la potestà legislativa delle Regioni trova un limite nei “principi fondamentali” fissati da leggi dello Stato (art. 1173). Nella competenza legislativa residuale ricadono le materie che non sono riservate alla competenza esclusiva dello Stato (art. 1174). a. La competenza legislativa in materia di tributi regionali L’art. 117, ripartendo la potestà legislativa tra Stato e Regioni, menziona la disciplina del sistema tributario statale, ma non menzione espressamente la disciplina dei tributi regionali e locali. Per la Corte costituzionale ciò significa che tale materia è attribuita alla competenza regionale residuale. In effetti la disciplina dei tributi regionali è di competenza legislativa regionale non perché residuale ma perché strumentale alle funzioni materiali delle Regioni. La potestà legislativa regionale in materia tributaria è ammessa dall’art. 23 Cost. che è da coordinare con l’art. 1192 Cost. per cui le Regioni “stabiliscono ed applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la costituzione e secondo i principi di coordinamento della finanzia pubblica e del sistema tributario”. In definitiva le Regioni hanno potestà legislativa e possono disciplinare i tributi propri con leggi proprie. 28. Il procedimento di approvazione degli statuti delle regioni a statuto ordinario Lo statuto ordinario è approvato e modificato dal consiglio regionale con legge approvata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, con due deliberazioni successive adottate ad intervallo non minore di due mesi. Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco Lezione 074 01. Quale delle seguenti affermazioni è esatta? …alla Corte dei conti è affidata la tutela in giudizio dei diritti soggettivi dei cittadini nei confronti degli organi statali e regionali preposti all’imposizione o riscossione dei tributi …la Corte costituzionale risolve i conflitti di giurisdizione fra giudici ordinari e giudici speciali …la Corte di cassazione risolve i conflitti di giurisdizione fra giudici ordinari e giudici speciali …la Corte costituzionale esercita il controllo di legittimità sui regolamenti del Governo autorizzati a ridisciplinare una materia già regolata per legge e soggetta a ‘delegificazione’ 02. Per quale dei seguenti motivi ogni Regione può promuovere davanti alla Corte costituzionale una questione di costituzionalità contro una legge dello Stato? Per violazione di una qualsiasi disposizione costituzionale Anche per contrasto della legge dello Stato con essenziali interessi politici, economici o sociali della Regione Soltanto per lesione della propria sfera di competenza garantita dalla Costituzione Per violazione di qualsiasi norma del titolo V (“Le Regioni, le Province, i Comuni”) della parte II della Costituzione 03. Secondo il dettato costituzionale e le vigenti norme legislative, chi può avviare l’azione disciplinare nei confronti dei magistrati ordinari? Il ministro della giustizia e il procuratore generale della Corte di cassazione I,presidenti delle commissioni “Giustizia” della Camera e del Senato Il Presidente del Consiglio superiore della magistratura Il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, in quanto organo vicario del Presidente della Repubblica 04. Quando dichiara infondata una questione di costituzionalità sollevata in via incidentale, interpretando la disposizione legislativa sottoposta al suo esame in un senso conforme a Costituzione (diverso da quello accolto o presupposto dal giudice a quo), la Corte costituzionale pronuncia... …una sentenza ‘additiva’ o ‘aggiuntiva’ …una sentenza ‘sostitutiva’ ….una sentenza ‘interpretativa di rigetto’ ..una sentenza 'interpretativa di accoglimento' 05. Sono membri di diritto del Consiglio superiore della magistratura, oltre al Presidente della Repubblica che lo presiede… …il Presidente e il Procuratore generale della Corte di cassazione Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco …il Ministro della giustizia e il Presidente della Corte costituzionale …i Presidenti della Corte di cassazione e del Consiglio di Stato …i Presidenti della Corte di cassazione, del Consiglio di Stato e della Corte dei conti 06. Secondo l’art. 134 della Costituzione e l’orientamento della Corte costituzionale, quale dei seguenti atti normativi può essere oggetto di un giudizio di legittimità costituzionale? Un regolamento del Governo diretto ad attuare norme legislative di principio Il regolamento del Senato o quello della Camera approvato a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Assemblea Un decreto legislativo in attesa di emanazione da parte del Presidente della Repubblica Un decreto-legge non ancora convertito in legge dalle Camere 07. Se il giudice ordinario accerta che un diritto soggettivo è leso da un atto della pubblica amministrazione… …dichiara illegittimo l’atto amministrativo e lo disapplica, con effetto solo tra le parti del giudizio in corso …sospende il giudizio in corso e ordina alla competente autorità amministrativa di annullare l’atto illegittimo …annulla l’atto amministrativo con decisione avente efficacia generale …sospende il giudizio in corso e invita il giudice amministrativo a annullare l’atto illegittimo 08. Una questione di legittimità costituzionale in via incidentale o di eccezione può essere sollevata su iniziativa… …dello Stato nei confronti di una legge regionale oppure di ogni Regione contro una legge o un atto avente forza di legge statale ovvero contro una legge di un’altra Regione …delle parti private, del pubblico ministero, ma non dal giudice stesso, in qualsiasi giudizio …di ogni cittadino che, anche al di fuori di un procedimento giudiziario, lamenti la violazione di un diritto soggettivo costituzionalmente garantito …delle parti private, del pubblico ministero o dal giudice stesso in qualsiasi giudizio 09. La Corte costituzionale può annullare una decisione dell’autorità giudiziaria? Sì, nel risolvere un conflitto di attribuzione, qualora con un atto giurisdizionale sia stata assunta una decisione illegittima, lesiva della sfera di competenza costituzionale di un altro potere dello Stato oppure di quella regionale No, la giustizia costituzionale può avere ad oggetto solo gli atti normativi, non gli atti giurisdizionali No, tale potere è riservato alla Corte di cassazione Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco …è sufficiente che possiedano i requisiti per l’eleggibilità a senatore (aver compiuto quarant’anni e disporre dei diritti civili e politici) …devono essere componenti in carica delle commissioni “Giustizia” della Camera o del Senato, oppure giudici anche a riposo della Corte di cassazione, o membri del Consiglio superiore della magistratura …devono avere gli stessi requisiti richiesti per essere eletti membri del Consiglio superiore della magistratura 19. Uno dei quindici giudici della Corte costituzionale viene eletto… …dagli iscritti all’ordine nazionale degli avvocati che hanno almeno vent’anni di esercizio della professione …dagli iscritti all’ordine nazionale degli avvocati che hanno almeno dieci anni di esercizio della professione …dai magistrati della Corte di conti …dai membri del Consiglio superiore della magistratura 20. Quando deve pronunciarsi su una questione procedurale, la Corte costituzionale… …decide con un'ordinanza …decide con una sentenza …decide con un'osservazione …decide con un decreto 21. Cosa succede se sono in carica solo quattordici giudici costituzionali? La Corte può svolgere regolarmente le sue funzioni con il voto del suo Presidente che vale doppio La Corte può continuare a svolgere regolarmente le sue funzioni La Corte può svolge regolarmente le sue funzioni ad eccezione del giudicare sulla messa in stato d'accusa del Presidente della Repubblica La Corte non può svolgere le sue funzioni 22. Spetta alla Corte costituzionale, secondo l’art. 134 della Costituzione e la giurisprudenza della stessa Corte… ...giudicare sull’ammissibilità dei referendum previsti dall’art. 138 Cost., diretti ad approvare o respingere le leggi costituzionali deliberate dalle Camere …giudicare sui ricorsi per conflitto di attribuzione presentati dalle Regioni contro atti amministrativi statali idonei a ledere in concreto la loro sfera di competenza costituzionale …giudicare sulla legittimità costituzionale dei regolamenti delle Assemblee parlamentari Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco ...giudicare sulla legittimità dei referendum previsti dall’art. 138 Cost., diretti ad approvare o respingere le leggi costituzionali deliberate dalle Camere 23. Quale delle seguenti affermazioni è in palese contrasto con un essenziale principio costituzionale riguardante la giurisdizione? Non possono essere istituiti giudici straordinari o giudici speciali La legge individua i casi eccezionali di necessità e urgenza in cui i provvedimenti giudiziari restrittivi della libertà personale non richiedono alcuna motivazione Contro le decisioni del Consiglio di Stato e della Corte dei conti il ricorso in cassazione è ammesso soltanto per motivi inerenti alla giurisdizione Presso gli organi giudiziari ordinari si possono istituire sezioni specializzate per determinate materie, anche con la partecipazione di cittadini idonei estranei alla magistratura 24. I giudici della Corte costituzionale… …restano in carica nove anni e il loro mandato è rinnovabile per una sola volta …restano in carica nove anni e il loro mandato non è rinnovabile …restano in carica sette anni e il loro mandato è rinnovabile per una sola volta …dopo l’elezione o la nomina restano in carica a vita (o fino a quando non presentino volontariamente le dimissioni) 25. Quale di queste funzioni NON è svolta dalla Corte costituzionale? Giudica sull'ammissibilità dei referendum costituzionali Giudica sulla legittimità delle leggi e degli atti aventi forza di legge Giudica sui conflitti di attribuzione fra i poteri dello Stato Giudica della messa d'accusa del Presidente della Repubblica 26. Quanti giudici della Corte costituzionale sono eletti dai magistrati della Corte dei conti? 2 3 1 Nessuno 27. Quando decide sull'ammissibilità di un referendum, la Corte costituzionale si pronuncia… …con ordinanza …con decreto …con sentenza Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco …con sentenza di inammissibilità o ordinanza di ammissibilità 28. Le sentenze della Corte costituzionale… …sono appellabili, una sola volta, davanti alla stessa Corte costituzionale …sono inappellabili …sono appellabili, una sola volta, davanti alla stessa Corte costituzionale integrata da sedici membri tratti a sorte da un elenco di cittadini aventi i requisiti per l’eleggibilità a senatore, che il Parlamento compila ogni nove anni mediante elezione con le stesse modalità stabilite per la nomina dei giudici ordinari sono appellabili davanti alle Sezioni unite della Corte di cassazione 29. Quale delle seguenti affermazioni è esatta? Alla Corte dei conti è affidata la tutela in giudizio degli interessi legittimi dei cittadini nei confronti delle pubbliche amministrazioni La Corte di cassazione risolve i conflitti di giurisdizione fra giudici ordinari e giudici speciali La Corte costituzionale risolve i conflitti di giurisdizione fra giudici ordinari e giudici speciali La Corte costituzionale esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo aventi forza di legge 30. I membri elettivi del Consiglio superiore della magistratura sono scelti… …la metà dai magistrati ordinari, amministrativi e contabili, un quarto dal Presidente della Repubblica, un quarto dal Parlamento in seduta comune …per un terzo dal Presidente della Repubblica …due terzi dai magistrati ordinari, un terzo dal Parlamento in seduta comune ...due terzi dai magistrati ordinari, amministrativi e contabili, un terzo dal Parlamento in seduta comune 31. La questione di legittimità costituzionale, sollevata in via incidentale durante un giudizio, è rilevante... …se riguarda una questione importante …se la Corte costituzionale non ha già dichiarato infondata una questione analoga sollevata in un altro processo …se al giudice del processo in corso non appare del tutto priva di fondamento giuridico …se ha per oggetto una disposizione legislativa la cui applicazione è necessaria per definire il giudizio in corso Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco La seconda funzione che l’articolo 134 della costituzione affida alla corte costituzione è sull’esprimersi in merito ai conflitti di attribuzione tra poteri (interorganici) e tra enti (intersoggettivi). Un “potere dello Stato” può agire davanti alla Corte per tutelare le attribuzioni e le competenze affidategli dalla Costituzione. In base alla legge 87/53, possono sorgere solo tra organi competenti a dichiarare definitivamente la volontà dei poteri cui appartengono. Sono comportamenti suscettibili di originare conflitto non solo gli atti invasivi della competenza altrui (atti di “usurpazione”) ma anche il compimento o mancato compimento di atti da cui derivi un impedimento o un pregiudizio alle competenze spettanti ad altro organo. Nel primo caso il ricorrente chiede alla Corte il riconoscimento che l’atto posto in essere da altro organo ricade nelle proprie competenze. Nel secondo si chiede che venga dichiarato incostituzionale il comportamento impugnato, permettendo che si ripristini la possibilità di un pieno e corretto esercizio delle proprie attribuzioni. Non si contesta l’usurpazione di un potere, ma il modo in cui altro soggetto abbia usato (o non usato) un suo proprio potere, determinando un impedimento all’esercizio delle attribuzioni spettanti al ricorrente (c.d. “conflitti da menomazione” o “da interferenza”). 41. Le sentenze interpretative Si parla di sentenze interpretative per indicare quelle decisioni in cui la la Corte Costituzionale è chiamata all'interpretazione di una legge. Le sentenze interpretative possono essere di due tipi:1) di accoglimento quando la Corte dichiara l'illegittimità costituzionale della disposizione impugnata in base a un parametro che lei stesso desume. 2) di rigetto quando l'illegittimità costituzionale non viene dichiarata proprio perché la Corte salva la disposizione individuando una norma compatibile con il dettato costituzionale. Le sentenze interpretative hanno efficacia erga omnes. 42. Le sentenze di rigetto e i loro effetti Con una sentenza di rigetto, la Corte Costituzionale dopo aver effettuato una valutazione sulla questione di costituzionalità, ritiene il problema non fondato e pertanto riconosce che la questione sottopostale rispetta la Costituzione. Queste tipologie di sentenze non hanno un’efficacia erga omnes, ma solo tra le parti interessate dal giudizio di costituzionalità; pertanto la legge potrà essere applicata in altri giudizi e potrà quindi essere promosso davanti alla Corte anche un altro giudizio di costituzionalità sulla medesima legge, a condizione che esso sia fondato su motivazioni diverse. 43. Le sentenze di accoglimento e i loro effetti Con una sentenza di rigetto, la Corte Costituzionale dopo aver effettuato una valutazione sulla questione di costituzionalità, la accoglie, dichiarando la norma in esame incostituzionale. L'efficacia di queste sentenze è orga omnes, ovvero produce i suoi effetti nei confronti di tutti dal giorno successivo a quello della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Pertanto, nessun Giudice potrà più utilizzare quella norma per emettere un giudicato, essendo stata ritenuta incostituzionale.. Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco 44. Il giudizio di ammissibilità del referendum Mediante il giudizio sull’ammissibilità del referendum la corte Costituzionale attesta la possibilità di svolgimento del referendum, enunciando ogni questione impregiudicata circa la costituzionalità degli effetti suscettibili di essere prodotti dal referendum 45. I conflitti di attribuzione fra lo Stato e le Regioni e fra le Regioni I conflitti di attribuzione sono controversie che possono insorgere fra poteri dello Stato, tra Stato e Regioni e tra le Regioni. Si ha un conflitto di attribuzione fra lo Stato e le Regioni e fra le Regioni quando un Ente ritiene che l’altro abbia invaso con un suo atto la sfera di competenza assegnatagli dalla Costituzione. In base al dettato costituzionale dell'art. 134, sui conflitti di attribuzione decide la Corte Costituzionale. 46. I conflitti di attribuzione fra poteri dello Stato I conflitti di attribuzione sono controversie che possono insorgere fra poteri dello Stato, tra Stato e Regioni e tra le Regioni. Si ha un conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato quando insorgono conflitti tra gli organi statali e riguardano comportamenti o atti lesivi delle attribuzioni costituzionalmente previste. 47. Le funzioni della Corte costituzionale Secondo la Costituizone (art. 134), le funzioni della Corte Costituzionale quelle di giudicare sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge dello Stato e delle Regioni. Sui conflitti tra i poteri dello Stato e sui conflitti tra lo Stato e le Regioni e tra le Regioni; sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica per alto tradimento o attentato alla Costituzione; La Corte inoltre ha il compito di giudicare sull’ammissibilità dei referendum. 48. Il giudizio di legittimità in via principale il Giudizio di legittimità costituzionale in via principale è promosso dallo Stato avverso una legge regionale ovvero da una Regione avverso una legge dello Stato o di altra Regione. I soli soggetti legittimati ad impugnare una legge di fronte alla Corte Costituzionale in via principale sono lo Stato e le Regioni. Non è dunque configurabile nel nostro ordinamento la legittimazione ad adire la Corte da parte di altri soggetti. Il giudizio di legittimità può essere promosso entro sessanta giorni dalla pubblicazione della lege da impugnare 49. Il giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale Il ricorso davanti alla Corte Costituzionale in via incidentale può essere promosso da quei soggetti che per esclusione non possono adire direttamente la Corte in via principale (ovvero Stato e Regioni). il g. in via incidentale va promosso nel corso di un giudizio di fronte ad un’autorità Set Domande:DIRITTO COSTITUZIONALE SERVIZI GIURIDICI Docente:PodettaMarco giurisdizionale. Nel corso di qualunque processo, sia le parti sia il giudice a quo possono sollevare una questione di legittimità costituzionale. 50. La composizione della Corte costituzionale (compreso l'elettorato passivo) Ai sensi dell'art.135 Cost., la Corte costituzionale è composta da quindici giudici nominati per un terzo dal Presidente della Repubblica, per un terzo dal Parlamento in seduta comune e per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative. 51. Cosa accade se un giudice amministrativo accerta che un interesse legittimo è leso da un atto della pubblica amministrazione? 52. Cosa accade se un giudice ordinario accerta che un interesse legittimo è leso da un atto della pubblica amministrazione? Lezione082 01. La riforma costituzionale bocciata con il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016… …prevedeva l'elezione indiretta del Senato e manteneva la sua partecipazione al rapporto fiduciario …prevedeva l'elezione diretta del Senato e manteneva la sua partecipazione al rapporto fiduciario …prevedeva l'elezione indiretta del Senato e la sua estromissione dal rapporto fiduciario …prevedeva l'elezione diretta del Senato e la sua estromissione dal rapporto fiduciario 02. Quali erano le caratteristiche principali della riforma costituzionale bocciata con il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016? La riforma costituzionale del 2016, rinominata Renzi-Boschi, proponeva una riforma radicale del Senato. In particolare, si ipotizzava il ridimensionamento delle funzioni del Senato a quella di mera rappresentanza delle istituzioni territoriali. Inoltre, il Senato avrebbe potuto partecipare all'attività legislativa solo in determinati casi. Oltre ad una riforma dal punto di vista funzionale, altra caratteristica della riforma riguardava il numero dei senatori che sarebbe stato ridotto da 315 a 100 membri, i quali – eccezion fatta per i cinque senatori nominati dal Presidente della Repubblica – sarebbero stati eletti dai Consigli regionali fra i loro stessi componenti e fra i sindaci dei propri territori. Coì facendo, dunque, la Camera dei deputati sarebbe rimasta l'unico organo ad esercitare la funzione di indirizzo politico e di controllo sull'operato del Governo. La riforma contemplava, ancora, alcune modifiche nel meccanismo di elezione del Presidente della Repubblica e di nomina dei giudici della Corte costituzionale, l'abolizione del CNEL, la soppressione dell'elenco delle materie di legislazione concorrente fra Stato e Regioni, nonchè una riforma dei referendum popolari.
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