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Nuovo Paniere DIRITTO AMMINISTRATIVO eCampus (prof. Vercillo) - RISPOSTE CHIUSE (aggiornato 2020), Panieri di Diritto Amministrativo

Nuovo paniere e-campus di DIRITTO AMMINISTRATIVO (aggiornato al 2020), prof. Vercillo - compilato nelle sole risposte multiple.

Tipologia: Panieri

2019/2020

In vendita dal 26/04/2020

Fra.G90
Fra.G90 🇮🇹

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Scarica Nuovo Paniere DIRITTO AMMINISTRATIVO eCampus (prof. Vercillo) - RISPOSTE CHIUSE (aggiornato 2020) e più Panieri in PDF di Diritto Amministrativo solo su Docsity! PANIERE COMPLETO E-CAMPUS - RISPOSTE CHIUSE DIRITTO AMMINISTRATIVO SERVIZI GIURIDICI Vercillo Giorgio Lezione 001 01. Il Diritto Amministrativo può essere definito come quella branca del diritto: o privato, che ha per oggetto l'organizzazione e l'attività della pubblica Amministrazione o privato, che ha per oggetto la disciplina dei contratti stipulati dalla pubblica Amministrazione o pubblico, che ha per oggetto l'organizzazione e l'attività della pubblica Amministrazione o pubblico, che ha per oggetto l'organizzazione della pubblica Amministrazione 02. Lo Stato assoluto: o è fondato sul principio di separazione tra i poteri o è privo di apparati amministrativi o è connotato dalla presenza di un Sovrano legibus solutus o prevede la presenza di un Sovrano il cui potere è soggetto a quello del Parlamento 03. Caratteri fondamentali dello «Stato di diritto» sono: o trasferimento della sovranità dal monarca al parlamento eletto da un corpo elettorale, tendenziale separazione tra i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, sottoposizione del potere esecutivo alla legge, affermazione delle Costituzioni quali leggi fondamentali degli Stati e inserimento in queste ultime delle c.d. riserve di legge, emersione del principio di tutela giurisdizionale degli interessi e dei diritti dei cittadini pregiudicati dalla P.A. o mantenimento della sovranità dal monarca al parlamento eletto da un corpo elettorale, tendenziale coincidenza tra i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, sottoposizione del potere esecutivo alla legge, affermazione delle Costituzioni quali leggi fondamentali degli Stati e inserimento in queste ultime delle c.d. riserve di legge, emersione del principio di tutela giurisdizionale degli interessi e dei diritti dei cittadini pregiudicati dalla P.A. o presenza di un sovrano legibus solutus o accentramento burocratico e formazione di un apparato amministrativo 04. Lo «Stato regolatore»: o opera come imprenditore e gestore diretto di numerosi servizi o rinuncia ad intervenire o a gestire direttamente attività economiche o interviene e gestisce direttamente attività economiche o favorisce la liberalizzazione delle attività economiche 05. Lo «Stato di polizia»: o è una forma autoritaria di Stato assoluto o è un modello di «Stato di diritto» o interviene direttamente nell'economia o succede allo Stato assoluto Lezione 003 01. Il Diritto Privato: o non si applica mai alle Pubbliche Amministrazioni o è in rapporto di giustapposizione con il Diritto Amministrativo o è in rapporto di "regola-eccezione" con il Diritto Amministrativo o si applica ogni volta che non vi è una regola specifica di Diritto Amministrativo 02. Le fonti del diritto amministrativo sono o solo il diritto europeo o la prassi o il diritto nazionale e il diritto europeo o solo il diritto nazionale 03. Le Pubbliche Amministrazioni: o sono dotate di capacità giuridica generale o non possono essere titolari di diritti ed obblighi o non possono instaurare con i soggetti privati rapporti giuridici disciplinati dal diritto comune o operano solo applicando le norme di Diritto Amministrativo 04. Il Diritto Amministrativo è autonomo dal Diritto Privato perché: o sono diversi i mezzi di tutela che i privati possono esercitare nei confronti della pubblica Amministrazione o sono diversi i principi giuridici a cui si ispira (autorità, il primo; libertà il secondo) o le situazioni giuridiche soggettive che caratterizzano i rapporti da essi disciplinati, pur essendo corrispondenti, sotto sottoposte ad un diverso regime di tutela o il Diritto Amministrativo non si applica mai ai soggetti privati 05. Il Diritto Amministrativo: o può prevalere sul Diritto Privato o prevale sul Diritto Privato nei soli casi consentiti dalla Costituzione o non prevale mai sul Diritto Privato o non si applica mai ai soggetti privati 06. L'art. 1, co. 1-ter della legge n. 241/1990 dispone che: o i soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto dei principi di cui al comma 1, con un livello di garanzia superiore a quello cui sono tenute le pubbliche amministrazioni in forza delle disposizioni di cui alla medesima legge n. 241/1990 o i soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative possono assicurare il rispetto dei principi di cui al comma 1, con un livello di garanzia anche inferiore a quello cui sono tenute le pubbliche amministrazioni in forza delle disposizioni di cui alla medesima legge n. 241/1990 o i soggetti pubblici preposti all'esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto dei principi di cui al comma 1, con un livello di garanzia non inferiore a quello cui sono tenute le pubbliche amministrazioni in forza delle disposizioni di cui alla medesima legge n. 241/1990 o i soggetti pubblici preposti all'esercizio di attività private assicurano il rispetto dei principi di cui al comma 1, con un livello di garanzia inferiore a quello cui sono tenute le pubbliche amministrazioni in forza delle disposizioni di cui alla medesima legge n. 241/1990 07. Ai sensi dell'art. 29 della legge n. 241/1990: o le norme della legge n. 241/1990 non si applicano, altresì, alle società con totale o prevalente capitale pubblico, limitatamente all'esercizio delle funzioni amministrative o le norme della legge n. 241/1990 si applicano, altresì, alle società con totale o prevalente capitale pubblico, limitatamente all'esercizio delle funzioni amministrative o le norme della legge n. 241/1990 si applicano, altresì, alle società con totale o prevalente capitale pubblico, limitatamente all'esercizio delle funzioni amministrative solo se espressamente richiamate dal codice civile o le norme della legge n. 241/1990 si applicano, altresì, alle società con totale o prevalente capitale pubblico, anche con riguardo all'attività iure privatorum 08. L'art. 1, co. 1-bis della legge n. 241/1990, dispone che: o «La pubblica amministrazione, nell'adozione di atti di natura non autoritativa, agisce sempre secondo le norme di diritto amministrativo salvo che la legge disponga diversamente» o «La pubblica amministrazione, nell'adozione di atti di natura non autoritativa, agisce sempre secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente» o «La pubblica amministrazione, nell'adozione di atti di natura non autoritativa, agisce secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente» o «La pubblica amministrazione, nell'adozione di atti di natura non autoritativa, non agisce mai secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente» 09. L'art. 30, co. 8 del Codice dei contratti pubblici (d.lgs. n. 50/2016): o disciplina le modalità di conclusione degli accordi amministrativi o rinvia le disposizioni del codice civile per disciplinare tutto quanto ivi non espressamente previsto o vieta alle Pubbliche Amministrazioni di stipulare contratti o rinvia solo alle disposizioni della legge generale del procedimento amministrativo (legge n. 241/1990) per disciplinare tutto quanto ivi non espressamente previsto Lezione 004 01. Il principio di buon andamento: o è sancito dall'art. 51 Cost o non è codificato o trova la propria base solo nella normativa primaria o è enunciato dall'art. 97 Cost 02. Le «fonti sull'amministrazione» sono costituite: o solo dalla Costituzione repubblicana, dalle leggi e dagli atti aventi forza di legge, dai regolamenti governativi o mai dai regolamenti governativi o anche dagli atti e provvedimenti amministrativi di volta in volta adottati dalla pubblica Amministrazione o anche dalle fonti dell'Unione europea 03. Le c.d. «fonti sull'amministrazione»: o disciplinano organizzazione, funzioni e poteri delle pubbliche Amministrazioni e costituiscono il parametro per valutare la legittimità degli atti e dei provvedimenti da esse emanati o sono costituite dalle sole leggi dello Stato che prevalgono anche sulle fonti europee con esse incompatibili o disciplinano organizzazione, funzioni e poteri delle pubbliche Amministrazioni, ma non costituiscono il parametro per valutare la legittimità degli atti e dei provvedimenti da esse emanati o sono emanate dalle Pubbliche Amministrazioni 04. L'art. 28 Cost.: o sancisce il principio di buon andamento o sancisce il principio di responsabilità della P.A. e dei suoi funzionari o sancisce il principio del pareggio di bilancio o sancisce il principio di imparzialità 05. il secondo ordine gerarchico delle fonti è dato o da leggi regionali o da leggi e atti aventi forza di legge statali o da leggi e atti aventi forza di legge, sia statali che regionali o dai regolamenti delle Camere 06. i rapporti tra le fonti del diritto amministrativo sono regolati o dalla Costituzione o dal principio di gerarchia o dal principio della gerarchia e della competenza o dal principio della competenza 03. La funzione del principio di legalità: o è solo quella di garanzia di tutela degli interessi dei privati al cospetto delle pubbliche Amministrazioni o è quella di colmare le lacune del diritto positivo o è anche quella di indirizzo dell'azione amministrativa al principio democratico e agli orientamenti che emergono nel circuito politico amministrativo o è solo di indirizzo e mai di garanzia 04. il potere regolamentare consiste nel o disciplinare casi specifici nel rispetto dei principi fissati dalla legge o disciplinare materie stabilite dalla legge senza dover rispettare le norme fissate dalla legge o disciplinare con norme generali e astratte le materie fissate dalla legge nel rispetto di essa o disciplinare materie non disciplinate dalla legge 05. Le leggi provvedimento: o possono essere emanate purché non irragionevoli, arbitrarie, illogiche, discriminatorie o violano il principio di legalità o possono essere annullate dal Giudice Amministrativo se viziate da eccesso di potere, violazione di legge, incompetenza o recano previsioni generali ed astratte 06. Le leggi provvedimento: o sono sottratte al sindacato della Corte costituzionale o sono prive dei c.d. requisiti di generalità ed astrattezza che caratterizzano, di regola, le leggi dello Stato o come tutte le fonti primarie sono connotate dai requisiti di generalità ed astrattezza che caratterizzano, di regola, le leggi dello Stato o sono emanate dalle Pubbliche Amministrazioni e sono definite come leggi provvedimento proprio per questo motivo 07. Al di fuori della materia penale: o non può del tutto escludersi che l'esigenza di predeterminazione delle condizioni in presenza delle quali può legittimamente limitarsi un diritto costituzionalmente e convenzionalmente protetto possa essere soddisfatta anche sulla base dell'interpretazione, fornita da una giurisprudenza costante e uniforme, di disposizioni legislative caratterizzate dall'uso di clausole generali o sono sempre ammesse norme in bianco o è in ogni caso vietata la riserva di legge relativa o l'esigenza di predeterminazione delle condizioni in presenza delle quali può legittimamente limitarsi un diritto costituzionalmente e convenzionalmente protetto necessita di disposizioni di legge tassative e prescinde dall'interpretazione della giurisprudenza 08. i regolamenti delegati o disciplinano il funzionamento e l'organizzazione della Pubblica Amministrazione o hanno ad oggetto l'esecuzione degli atti legislativi o disciplinano materie già regolate dalla legge sostituendosi ad essa, che viene abrogata o disciplinano solo materie non regolate dalla legge 09. gli enti pubblici hanno o una propria potestà regolamentare subordinata alle leggi e ai regolamenti governativi o una propria potestà regolamentare indipendente dalle leggi e dai regolamenti governativi o una propria potestà regolamentare subordinata ai regolamenti governativi o una propria potestà regolamentare subordinata alle leggi 10. Legalità formale e legalità sostanziale: o sono entrambe espressioni del principio di legalità o implicano entrambe che il fondamento del potere amministrativo può essere identificato in una legge che si limiti ad individuare l'apparato amministrativo competente ad esercitare una specifica funzione o sono contrapposte e inconciliabili con il principio di legalità o prescindono dalla presenza di una disposizione di legge 11. Il principio di legalità: o consente alle pubbliche Amministrazioni di esercitare un potere anche in assenza di una norma di attribuzione o costituisce principio generale del Diritto Privato o non trova fondamento in Costituzione o richiede che il potere esercitato dalle pubbliche Amministrazioni trovi sempre un fondamento normativo, che costituisce, pertanto, un limite positivo per l'esercizio della funzione amministrativa Lezione 006 01. L'adozione di un regolamento governativo: o può essere preceduta da una consultazione dei privati o deve essere sempre preceduta da una consultazione dei privati o non è mai preceduta dalla consultazione dei privati o se preceduta dalla consultazione dei privati è illegittima 02. I regolamenti esecutivi: o non sono mai di stretta esecuzione di una norma di legge primaria o sono adottati anche nelle materie sottoposte a riserva di legge assoluta o possono integrare norme di legge primaria con prescrizioni che esulano dal suo ambito di applicazione o possono essere adottati solo se vi è una specifica norma di legge che conferisce al Governo il potere di provvedere alla loro emanazione 03. Lo Stato è titolare del potere regolamentare: o nei soli casi previsti dalla Costituzione o nelle materie in cui dispone della potestà legislativa esclusiva o nelle sole materie in cui dispone della potestà legislativa concorrente o solo nelle materie in cui la potestà legislativa spetta alle Regioni 04. I regolamenti governativi: o sotto fonti sotto-ordinate alla sola Costituzione o prevalgono sugli atti aventi forza di legge o sono fonti sotto-ordinate anche alla legge o sono fonti primarie 05. I regolamenti per l'attuazione: o possono essere adottati solo dal legislatore o non possono essere mai emanati dal Governo o sono emanati sempre nelle materie non coperte da riserva di legge assoluta o non sono mai emanati nelle materie coperte da riserva di legge assoluta 06. I regolamenti delegati: o sono emanati con atto adottato dal Ministro previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Stato e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia o sono emanati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Stato e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia o sono emanati da un singolo Ministro su delega rilasciata da altro ministro competente in materia o sono emanati con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Stato e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia 07. I regolamenti ministeriali: o sono sottratti a sindacato di legittimità, in quanto adottati da un'autorità (il Ministro) che prevale sul Giudice o possono essere emanati anche a prescindere da una specifica disposizione di legge che ne consenta l'adozione o sono emanati dal Governo nel suo insieme o possono essere emanati solo se previsti dalla legge 08. Un regolamento governativo illegittimo può essere disapplicato: o solo dal Giudice Amministrativo o sia dal Giudice Amministrativo, che dal Giudice Ordinario o mai dal Giudice Amministrativo, dovendo lo stesso essere impugnato al fine di ottenerne necessariamente l'annullamento in sede giurisdizionale o solo dal Giudice Ordinario 09. Ai sensi dell'art. 17, co. 3 della legge n. 400/1988, il regolamento governativo: o deve essere preceduto dal parere del Consiglio di Stato e registrato dalla Corte dei conti o deve essere solo registrato dalla Corte dei conti o deve essere preceduto dal parere del Consiglio di Stato ma non deve essere registrato dalla Corte dei conti o deve essere solo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale prima della sua entrata in vigore Lezione 008 01. Nell'assetto organizzativo dell'apparato amministrativo post-unitario del XIX secolo: o non esisteva una amministrazione indiretta o l'amministrazione diretta era costituita dai Ministeri, organizzati in direzioni e sezioni, nonché dalle Prefetture e dalle Sottoprefetture o l'amministrazione diretta era costituita solo dai Ministeri o facevano parte dell'amministrazione diretta anche Comuni e Province 02. Nell'assetto organizzativo dell'apparato amministrativo post-unitario del XIX secolo: o i rapporti tra Stato, Province e Comuni erano strutturati sui principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza o Comuni e Province erano autonomi rispetto allo Stato o Comuni e Province erano sottoposti al potere gerarchico delle sole Regioni o Comuni e Province erano soggetti a poteri di ingerenza da parte dello Stato 03. In base al principio autonomistico: o i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi ma privi di propri statuti, poteri e funzioni o i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi o i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, ma privi di poteri e funzioni proprie o i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti l'uno gerarchicamente sotto- ordinato rispetto all'altro 04. Risale al 1903 e, più in generale, all'inizio del XX secolo o la nascita delle Regioni o la nascita delle aziende municipalizzate, con le quali gli enti locali forniscono servizi pubblici in favore dei cittadini o l'adozione del testo unico sulle società partecipate o la nascita delle società a partecipazione pubblica 05. L'art. 114 Cost.: o nega autonomia a Comuni e Province o sancisce il principio del concorso pubblico ai fini dell'accesso ai pubblici uffici o sottopone Regioni ed enti locali ad una rigida gerarchia nei confronti dello Stato o istituisce una formale equiparazione tra tutti gli enti territoriali 06. Nel periodo fascista: o lo Stato interviene nei rapporti economici o lo Stato si limita a regolare i rapporti economici o lo Stato non interviene nell'economia o l'organizzazione amministrativa dello Stato è costituita dai soli Ministeri e non anche dagli enti pubblici 07. La legge n. 2248/1865, nella sua formulazione originaria, si componeva: o di un solo articolo e di 6 allegati o di un articolo e 3 allegati o di 6 articoli o di 5 articoli 08. secondo il principio di decentramento e di autonomia locale gli enti di governo sono o equiparati tra di loro, differenziandosi solo con riferimento alla comunità amministrata o in posizione equiparata lo Stato e le Regione, che esercitano poteri di controllo su Province e Comuni o in rapporto tra di loro gerarchico o tutti subordinati al potere dello Stato centrale 09. nel sistema attuale gli enti di governo sono o le Regioni, le Province e i Comuni o i Comuni o lo Stato e le Regioni o lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni 10. il principio del decentramento e dell'autonomia locale si afferma definitivamente o con la legge costituzionale n.3/2001 o nel periodo fascista o negli anni successivi alla formazione dello Stato italiano unitario o con l'entrata in vigore della Costituzione 11. secondo il principio di accentramento o tutta l'amministrazione dipende dal Governo o Ministeri e Prefetture controllano insieme gli enti locali o l'amministrazione è organizzata in Ministeri, Prefetture e enti locali indipendenti tra di loro o l'attività amministrativa degli enti locali non è fissata dalla legge 12. Il d.lgs. n. 175/2016 ha: o autorizzato la costituzione di nuovi enti pubblici economici o vietato in assoluto la costituzione di nuove società a partecipazione pubblica o limitato l'impiego da parte delle P.A. del modello societario di diritto privato o favorito la diffusione delle società a partecipazione pubblica 13. I principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza sono enunciati: o dall'art. 81 Cost o dall'art. 118 Cost o dall'art. 114 Cost o dall'art. 113 Cost Lezione 009 01. La nozione di persona giuridica: o è incompatibile con quella di P.A. o è propria delle sole figure soggettive immateriali o è propria delle sole persone fisiche o è incompatibile con la natura giuridica di ente pubblico 02. secondo la sua nozione originaria l'atto amministrativo è o un atto adottato da un organo amministrativo che per produrre i propri effetti necessita del consenso dei suoi destinatari o un atto unilaterale d'autorità, imperativo, esecutorio, adottato da un organo amministrativo ma sottoposto alla cognizione dei giudici ordinari o un atto unilaterale d'autorità, imperativo, esecutorio adottato da un organo amministrativo e sottratto alla cognizione dei giudici ordinari o un atto che per produrre i propri effetti necessita del filtro dell'autorità giudiziari 03. l'atto amministrativo da atto unilaterale d'autorità diviene atto controllabile nella sua fase preparatoria o in quanto strumento finalizzato al perseguimento di interessi generali o per limitare il potere discrezionale dell'amministrazione o in quanto atto dotato d'autorità o per consentire ai terzi destinatari dell'atto di contrapporsi ai suoi effetti 04. Le Pubbliche Amministrazioni, intese quali «figure giuridiche soggettive», sono: o sempre centri di azione e di responsabilità o centri di riferimento (e di imputazione) di situazioni giuridiche soggettive (poteri, doveri, diritti, obblighi) o sono solo centri di responsabilità o non sono mai centri di responsabilità 05. L'apparato organizzativo dell'amministrazione si compone: o di figure giuridiche soggettive aventi personalità giuridica e di figure soggettive prive di personalità giuridica o solo di figure giuridiche soggettive aventi personalità giuridica o solo di persone fisiche o solo di figure soggettive prive di personalità giuridica 05. La competenza: o identifica l'insieme delle funzioni e dei compiti conferiti dalla legge a ciascuna Pubblica Amministrazione o è nozione giuridica che identifica i compiti della generalità degli uffici interni della P.A. o è sottoposta a riserva di legge assoluta o consiste nell'insieme di funzioni e di compiti propri di ciascun organo 06. La riserva di legge in materia di organizzazione degli uffici è: o relativa o inesistente o derogabile a discrezione delle singole P.A. o assoluta 07. I pubblici uffici sono organizzati: o senza un criterio predefinito ex ante dalla legge o secondo principi esclusivamente gerarchici o secondo disposizioni di legge o secondo i meri atti organizzativi interni assunti dalle P.A. 08. La nozione giudica di «dovere di ufficio» consiste: o nel dovere degli addetti di astenersi dal compiere atti riferibili alla competenza dell'ufficio presso cui sono incardinati o nel dovere di accettare l'investitura nell'ufficio o nel dovere della P.A. di compiere una attività finalizzata alla cura alla cura dell'interesse pubblico di cui è titolare o nel dovere degli addetti di svolgere l'attività nell'ambito dell'ufficio 09. L'attribuzione: o identifica le funzioni e i compiti propri degli uffici o identifica l'insieme delle funzioni e dei compiti conferiti dalla legge a ciascuna Pubblica Amministrazione o è l'elemento distintivo tra ufficio ed organo o identifica l'insieme delle funzioni e dei compiti conferiti dalla legge a ciascun organo in cui si articola la Pubblica Amministrazione 10. Gli uffici sono: o unità organizzative elementari di cui si compongono le P.A. o unità organizzative elementari di cui si compongono le sole organizzazioni private o unità organizzative elementari presso cui sono preposti i soggetti che sono sempre titolari di un c.d. rapporto di servizio o centri di riferimento (e di imputazione) di situazioni giuridiche soggettive (poteri, doveri, diritti, obblighi) Lezione 011 01. il principio della pienezza della tutela giurisdizionale nelle controversie con la Pubblica Amministrazione o viene introdotto con la Legge n.2248/1865 all.E e definito dalla Costituzione o viene affermato dalla Costituzione e pienamente attuato con l'entrata in vigore del codice del processo amministrativo o viene introdotto dalla legislazione successiva al 1865 o viene elaborato dalla giurisprudenza 02. La supplenza: o è un istituto che opera in caso di prorogatio dei poteri o identifica una ipotesi di sostituzione provvisoria di un titolare di un organo vacante o identifica una ipotesi di sostituzione in via definitiva di un titolare di un organo vacante o opera nelle ipotesi di reggenza 03. la Legge n.2248/1865 all.E attribuisce al giudice ordinario o il potere di riconoscere un risarcimento o il potere di revocare l'atto amministrativo o il potere di annullare l'atto amministrativo o il potere di disapplicare l'atto amministrativo e riconoscere un risarcimento 04. La Corte costituzionale nella sentenza n. 208/1992: o ha ritenuto che la prorogatio sia sempre vietata o ha vietato situazione di vacanza degli uffici o ha escluso che la prorogatio possa costituire una regola applicabile in linea generale e senza limiti di tempo per gli organi amministrativi, perché in contrasto con il principio di legalità e di buon andamento o ha vietato supplenza e reggenza 05. Funzionario in prorogatio: o versa nella stessa situazione del funzionario onorario o a differenza del funzionario di fatto non ha l'atto di investitura viziato o versa nella stessa situazione del funzionario di fatto o è quello la cui investitura è viziata 06. Gli atti compiuti dal funzionario in prorogatio: o possono essere indifferentemente di ordinaria o di straordinaria amministrazione o nei primi 45 giorni devono essere di regola di ordinaria amministrazione o possono essere solo di straordinaria amministrazione o sono sempre nulli 07. La prorogatio: o non può durare meno di 45 giorni o non può durare più di 45 giorni o dura più di 45 giorni per assicurare la continuità dell'azione amministrativa o non ha durata massima 08. L'incarico assegnato al supplente: o è diverso da quello del reggente, perché mantiene la medesima ampiezza di quello assegnato ab origine, anche se a volte sono previste limitazioni o non mantiene mai la medesima ampiezza di quello assegnato ab origine, anche se a volte sono previste limitazioni o come quello del reggente mantiene la medesima ampiezza di quello assegnato ab origine, anche se a volte sono previste limitazioni o come quello del funzionario in prorogatio mantiene la medesima ampiezza di quello assegnato ab origine, anche se a volte sono previste limitazioni 09. La reggenza: o non necessita di un atto di nomina nella titolarità di un ufficio vacante o non è connotata dall'assunzione di tutte le responsabilità alla titolarità di un ufficio vacante o opera di diritto nei soli casi previsti dalla legge o è connotata dall'assunzione di tutte le responsabilità alla titolarità di un ufficio vacante 10. Con la supplenza: o il titolare di un altro ufficio della medesima amministrazione o, comunque, un soggetto appositamente designato da quest'ultima, subentra nella titolarità dell'ufficio nel momento in cui si verifica la situazione di reggenza e non è necessario alcun un atto di nomina o il titolare di un altro ufficio della medesima amministrazione o, comunque, un soggetto appositamente designato da quest'ultima, subentra automaticamente nella titolarità dell'ufficio nel momento in cui si verifica la situazione di vacanza e non è necessario alcun un atto di nomina o il titolare di un altro ufficio della medesima amministrazione o, comunque, un soggetto appositamente designato da quest'ultima, subentra automaticamente nella titolarità dell'ufficio nel momento in cui si verifica la situazione di prorogatio dei poteri o il titolare di un altro ufficio della medesima amministrazione o, comunque, un soggetto appositamente designato da quest'ultima, subentra previo atto di nomina nella titolarità dell'ufficio nel momento in cui si verifica la situazione di vacanza 11. secondo la Legge n.2248/1865 all.E le controversie con la Pubblica Amministrazione concernenti i meri interessi erano devolute o alla stessa Pubblica Amministrazione mediante i ricorsi al Re o alla stessa Pubblica Amministrazione mediante i ricorsi gerarchici o alla giurisdizione ordinaria o alla stessa Pubblica Amministrazione mediante i ricorsi al Re e i ricorsi gerarchici 06. I collegi possono essere: o solo perfetti, perché quelli imperfetti violano la legge o solo mono-personali o solo di valutazione o perfetti o imperfetti 07. Gli organi collegiali per funzionare necessitano del raggiungimento: o solo di un quorum strutturale o di un quorum funzionale e/o strutturale o solo di un quorum funzionale o di un quorum strutturale, che coincide con quello funzionale 08. Gli organi collegiali perfetti, per poter deliberare legittimamente, necessitano: o della presenza di tutti i componenti o della presenza della maggioranza assoluta di componenti o della presenza della maggior parte dei componenti o della presenza della maggioranza semplice di componenti 09. Gli organi collegiali perfetti svolgono di regola: o compiti preparatori o compiti di raccordo o compiti istruttori o compiti di valutazione 10. La commissione di valutazione dell'esame di avvocato: o non è propriamente un organo collegiale o è un ufficio mono-personale o è un collegio imperfetto o è un collegio perfetto Lezione 014 01. Una delle principali caratteristiche che connotano le figure del funzionario professionale e del funzionario onorario risiede nel fatto che: o entrambi solo legati alla P.A. da un rapporto di lavoro subordinato o entrambi percepiscono una indennità o il primo percepisce una indennità mentre quello onorario è remunerato con stabilmente con uno stipendio o il primo è remunerato con stabilmente con uno stipendio mentre il secondo percepisce una indennità 02. Secondo la dottrina tradizionale: o il funzionario professionale è di nomina politica, mentre quello onorario ha un incarico conferito secondo criteri non politici o funzionario onorario e funzionario professionale hanno in comune la politicità dell'incarico ad essi conferito o solo il funzionario professionale, oltre ad essere legato alla P.A. da un rapporto di lavoro subordinato, è nella titolarità di un incarico politico o il funzionario onorario è di nomina politica, mentre il funzionario professionale è quello il cui incarico è conferito secondo criteri non politici 03. il Consiglio delle autonomie locali o è composto da membri del Governo e rappresentanti degli enti locali o è un organo consultivo, fra Regione e enti locali, istituito presso ciascuna Regione o è un organo decisionale istituito presso ciascuna regione, composto dai rappresentanti della regione e degli enti locali o è un organo consultivo istituito presso ciascuna Regione e composto da membri del Governo e rappresentanti della Regione e degli enti locali 04. I Sindaci sono: o funzionari professionali o funzionari onorario o professionali a seconda delle dimensioni dei Comuni o funzionari onorari nei soli Comuni con meno di 10.000 abitanti o funzionari onorari 05. Un componente di un'Autorità amministrativa indipendente: o è un funzionario professionale o è un mero addetto ad un ufficio dello Stato o è un funzionario onorario o non è un funzionario 06. Secondo la dottrina più recente: o i funzionari onorari svolgono attività di indirizzo politico-amministrativo o i funzionari onorari svolgono anche attività di amministrazione attiva o i funzionari onorari non svolgono attività di amministrazione attiva o i funzionari professionali svolgono le stesse funzioni di quelli onorari 07. Il procedimento di imputazione giuridica di atti ed effetti del munus pubblico segue lo schema: o della imputazione organica o dei soli risultati o dell'imputazione di atti, effetti e risultati o della rappresentanza 08. Il funzionario è o la persona fisica titolare di un organo o una persona fisica che presta la propria attività in favore della P.A. in forza di un mero rapporto di ufficio o la persona fisica titolare di un organo e sempre legata alla P.A. da un rapporto di lavoro o un mero addetto ad un ufficio 09. Munus è un termine che esprime l'ipotesi dell'attribuzione:; o di un potere pubblico ad un funzionario onorario o di un ufficio o di un organo o di un incarico di svolgere un'attività nell'interesse altrui 10. Il funzionario professionale è o il titolare di compiti di indirizzo politico-amministrativo o una persona fisica che presta la propria attività in favore della P.A. in forza di un mero rapporto di ufficio o la persona fisica titolare di un organo che svolge compiti di amministrazione attiva o la persona fisica titolare di un organo e sempre legata alla P.A. da un rapporto di servizio 11. Il funzionario onorario è o un mero addetto ad un ufficio o una persona fisica che presta la propria attività in favore della P.A. in forza di un mero rapporto di ufficio o la persona fisica titolare di un organo e sempre legata alla P.A. da un rapporto di servizio o la persona fisica titolare di un organo priva di rapporto di servizio 12. il potere sostitutivo del Governo o riconosce al Governo un potere generale di sostituirsi agli enti territoriali di governo o consente al Governo di sostituirsi agli enti territoriali di governo nell'emanazione di provvedimenti che questi ultimi hanno omesso di adottare o nel nostro ordinamento non è riconosciuto o consente al Governo di adottare provvedimenti in caso di inadempimento dell'ente di governo territoriale, solo nei casi indicati dall'art.120 Costituzione e nel rispetto dei principi di sussidiarietà e leale collaborazione 13. Il principio di leale collaborazione impone allo Stato e agli enti di governo territoriale o l'obbligo della preventiva consultazione tra gli enti o l'obbligo per gli enti di governo territoriale di conformarsi alle decisioni del Governo o l'obbligo, nell'esercizio delle loro funzioni, di collaborazione reciproca o l'obbligo del rispetto delle funzioni attribuite a ciascun ente 03. Le gestioni commissariali: o sono organi-ente o sono meri uffici di un ente o sono organi con personalità giuridica o sono organi a legittimazione separata 04. L'organo-ente: o non ha né soggettività giuridica, né una personalità giuridica o ha soggettività giuridica, ma non una personalità giuridica o ha soggettività giuridica, ma non una personalità giuridica o ha una personalità giuridica coincidente con quella della P.A. di appartenenza 05. L'Agenzia delle Entrate: o non è un organo-ente o è una persona giuridica titolare di organo o è un organo-ente o è un organo con legittimazione separata 06. l'azione politica e l'azione amministrativa o sono sempre indipendenti l'una dall'altra o operano separatamente e fra di loro non ci è alcun collegamento o pur operando separatamente sono tra di loro collegate o sono sempre la seconda subordinata al potere direttivo della prima 07. la separazione e il collegamento tra l'azione politica e l'azione amministrativa sono garantiti da o l'indipendenza degli uffici dirigenziali dal potere politico o la distinzione funzionale tra le due sfere di attività, la separazione organica tra gli uffici di direzione politica e gli uffici dirigenziali, l'indipendenza di alcuni uffici dirigenziali dal potere politico o la distinzione funzionale tra le due sfere di attività con subordinazione degli uffici dirigenziali al potere politico o l'attribuzione di medesime funzioni alle due sfere di attività, la separazione organica tra gli uffici di direzione politica e gli uffici dirigenziali, l'indipendenza di alcuni uffici dirigenziali dal potere politico 08. I Ministeri: o sono dotati di personalità giuridica o sono meri uffici dello Stato-ente o sono riconducibili alle categorie degli organi a legittimazione separata o a quella degli organi-ente o non sono dotati di soggettività giuridica Lezione 017 01. L'avvalimento è una forma di esercizio della funzione amministrativa con cui o compatibile con il solo modello di relazione organizzativa fondato sulla gerarchia o una P.A. o un organo delega, rimanendone titolare, il potere di compiere determinati atti ad un'altra P.A. o ad altro organo o che non riguarda mai attività istruttorie e preliminari o una P.A. si avvale (utilizza) gli uffici di altra P.A. per lo svolgimento dei suoi poteri ed il raggiungimento dei suoi fini istituzionali 02. Il potere di controllo connota le relazioni organizzative fondate sul modello o della sola direzione o della sola gerarchia o della equiordinazione o della gerarchia e della direzione 03. le pubbliche amministrazioni in senso soggettivo sono o l'insieme delle attività di pubblica amministrazione o le organizzazioni pubbliche che esercitano la funzione amministraiva o gli uffici che compongono ogni organizzazione pubblica o le funzioni pubbliche 04. la pubblica amministrazione in senso soggettivo è o l'insieme delle organizzazioni deputate all'esercizio dell'azione amministrativa o la funzione amministrativa quale insieme delle attività di pubblica amministrazione o l'insieme delle organizzazioni pubbliche che esercitano la funzione amministrativa o l'insieme degli uffici che compongono ogni organizzazione pubblica 05. nel nostro ordinamento l'attività delle persone giuridiche pubbliche (organizzazioni pubbliche) o è compiuta da un suo ufficio dotato di rappresentanza (ufficio organo) ed è ad esso imputata, mentre gli effetti vengono imputati all'organizzazione o è compiuta da un suo ufficio organo, al quale vengono imputati gli effetti o è compiuta da un suo ufficio ed è direttamente imputata alla persona giuridica o è compiuta da un suo ufficio, al quale vengono imputati sia la stessa attività che i suoi effetti 06. Le relazioni organizzative possono essere o solo intersoggettive o mai intersoggettive o infrastrutturali, interorganiche e intersoggettive o solo interorganiche 07. Le relazioni interorganiche coinvolgono: o diverse P.A. titolari di personalità giuridica o uffici della stessa P.A. privi di competenza o organi di diverse P.A. o organi della stessa P.A. 08. Le relazioni intersoggettive coinvolgono: o organi di diverse P.A. o organi della stessa P.A. o uffici della stessa P.A. privi di competenza o diverse P.A. titolari di personalità giuridica 09. Attualmente la gerarchia attiene alle relazioni organizzative: o infrastrutturali, interorganiche e intersoggettive o infrastrutturali o interorganiche o intersoggettive 10. La potestà d'ordine connota le relazioni organizzative o infrastrutturali o infrastrutturali, interorganiche e intersoggettive o interorganiche o intersoggettive 11. Nella direzione: o manca la postestà d'ordine o vi è la potestà di direttiva o l'ufficio diretto non può disattendere indirizzi e direttive o non vi è rapporto di sovraordinazione-subordinazione tra uffici Lezione 018 01. Il codice dell'amministrazione digitale o si applica anche alle società a controllo pubblico che non sono quotate o non si applica mai ai gestori di servizi pubblici o si applica alle sole P.A. elencate all'art. 1, co. 2 del d.lgs. n. 165/2001 o si applica anche alle società a controllo pubblico anche se quotate 02. L'art. 1, co. 2 del d.lgs. n. 165/2001 o comprende l'elenco delle P.A. alle quali si applica il testo unico del pubblico impiego o l'elenco delle P.A. alle quali si applicano le sole norme del procedimento amministrativo o comprende l'elenco delle P.A. alle quali si applica il codice dei contratti pubblici o l'elenco delle P.A. alle quali non si applica mai il diritto privato Lezione 019 01. Il Ministero delle politiche agricole e forestali o è in realtà un'agenzia che opera a supporto della Presidenza del Consiglio in materia agricola e forestale o è un Ministero compreso nell'elenco del d.lgs. n. 300/1999 o è un Ministero senza portafoglio o è stato soppresso 02. Le Direzioni Generali dei Ministeri hanno a capo o un Segretario generale o un Dirigente di prima fascia o un capo Dipartimento o un capo di gabinetto 03. Gli uffici di staff o non gestiscono affari amministrativi o hanno funzioni di amministrazione attiva o hanno funzione di indirizzo politico-amministrativo che esercitano nei confronti di Dipartimenti e Direzioni Generali o gestiscono affari amministrativi 04. Gli organi in cui si articola l'organizzazione statale periferica possono avere competenza o generale o competenza speciale o generale e mai competenza speciale o solo competenza speciale perché periferici o competenza speciale in quanto privi di funzioni di amministrazione attiva 05. Gli uffici centrali di bilancio (ex ragionerie) sono o strutture di raccordo interne incardinate presso il MEF che controllano la regolarità economico- finanziaria delle operazioni svolte o strutture di raccordo interne che dipendono dai singoli Ministeri e che controllano la regolarità economico-finanziaria delle operazioni svolte o strutture di raccordo interne che dipendono dal MEF, ma sono incardinate nei singoli Ministeri, che controllano la regolarità economico-finanziaria delle operazioni svolte o strutture di raccordo esterne che dipendono dal MEF, ma sono incardinate nei singoli Ministeri, che controllano la regolarità economico-finanziaria delle operazioni svolte 06. Ai Dipartimenti sono conferiti compiti o di mero controllo degli uffici ed organi dei Ministeri o di amministrazione attiva e di gestione delle risorse strumentali, finanziarie ed umane ad essi attribuite o finali concernenti grandi aree di materie omogenee e i relativi compiti strumentali o di amministrazione attiva 07. Ai Dipartimenti è preposto un Capo Dipartimento, titolare di un incarico fiduciario conferito con o decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro competente o decreto del Ministro competente, previa delibera del Consiglio dei Ministri e parere favorevole del Presidente della Repubblica o decreto del Ministro competente o D.P.R., previa delibera del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro competente 08. L'art. 9 della legge 400/1988 consente la costituzione o di nuovi Dipartimenti o di organi interni dei Ministeri o dei c.d. Ministeri senza portafoglio o di nuovi Ministeri equiparati a quelli compresi nell'elenco del d.lgs. n. 300/1999 09. le Aziende autonome dello Stato o svolgono attività tecnico-operative di interesse nazionale, al servizio di tutte le amministrazioni pubbliche anche regionali e locali o sono organi del Ministero ai quali sono attribuiti compiti diversi ma tutti propri della competenza del Ministero a cui appartengono o svolgono attività di tipo operativo-produttivo o sono unità operative della Presidenza del Consiglio dei Ministri 10. La disciplina su numero, attribuzioni e organizzazione dei Ministeri è dettata o dalla legge n. 241/1990 o dalla legge n. 400/1988 o dal d.lgs. n. 300/1999 o dall'art. 98 Cost. 11. le Agenzie o svolgono attività tecnico-operative di interesse nazionale, al servizio di tutte le amministrazioni pubbliche, anche regionali e locali o sono unità operative della Presidenza del Consiglio dei Ministri o svolgono attività di tipo operativo-produttivo o sono costituite da una pluralità di uffici e organi, distinti tra di loro e con compiti diversi maturi relativi alla competenza del Ministero a cui appartengono 12. i Ministeri o svolgono attività di tipo operativo-produttivo o svolgono attività tecnico-operative di interesse nazionale, al servizio di tutte le amministrazioni pubbliche, anche regionali e locali o sono unità operative della Presidenza del Consiglio dei Ministri o sono costituiti da una pluralità di organi e uffici distinti tra di loro, ai quali sono attribuiti compiti diversi ma tutti relativi alla competenza del Ministero a cui a cui appartengono Lezione 020 01. Gli enti pubblici economici sono caratterizzati dal fatto che o la loro organizzazione e la loro attività seguono moduli pubblicistici o la loro organizzazione segue moduli pubblicistici, la loro attività è espressione della capacità giuridica di diritto privato o la loro organizzazione e la loro attività sono disciplinate dal diritto privato o la loro organizzazione segue moduli del diritto privato, la loro attività è espressione della capacità giuridica di diritto pubblico 02. la Corte dei Conti è o una Agenzia o un organo ausiliario o una amministrazione indipendente o un organo di raccordo infrastatale 03. il Consiglio di Stato è o una Agenzia o un organo ausiliario o un organo di raccordo infrastatale o una amministrazione indipendente 04. i titolati degli uffici di vertice delle Autorità Amministrative indipendenti sono nominati o da organi parlamentari o dal Ministro competente per materia o dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri o dal Presidente della Repubblica 05. le Autorità amministrative indipendenti sono o soggette solo alla legge, ma i titolari degli uffici di vertice sono nominati dal Governo o soggetto solo alla legge e non al potere regolamentare e direttivo del Governo o enti ai quali la legge riconosce la più ampia discrezionalità o soggette solo al potere regolamentare e direttivo del Governo 06. Il modello dell'ente pubblico economico o si è diffuso con lo Stato regolatorie ed è divenuto recessivo con l'avvento dello Stato interventista o è divenuto recessivo con l'avvento dello Stato interventista o è divenuto recessivo con l'avvento dello Stato regolatore o si è diffuso con lo Stato regolatore 06. La privatizzazione sostanziale: o è una operazione analoga a quella che si realizza con il trasferimento intra Stato delle partecipazioni societarie o non comporta la fuoriuscita di un "asset" dal perimetro del settore pubblico o consiste in una operazione di trasformazione di enti pubblici in S.p.A. o non può prescindere dall'individuazione di un cessionario privato della partecipazione già in mano pubblica 07. Le operazioni di trasferimento "intra Stato" delle partecipazioni pubbliche: o comportano la fuoriuscita di un "asset" dal perimetro del settore pubblico o comportano la perdita del controllo della S.p.A. da parte della P.A o consistono in operazioni di trasformazione di enti pubblici in S.p.A. o non comportano la fuoriuscita di un "asset" dal perimetro del settore pubblico 08. Le operazioni di trasferimento "intra Stato" delle partecipazioni pubbliche: o consistono in operazioni di trasformazione di enti pubblici in S.p.A. o comportano la perdita del controllo della S.p.A. da parte della P.A.; o danno luogo a privatizzazioni o sono diverse dalle privatizzazioni 09. un ente si qualifica come pubblico o solo se riconosciuto come tale per legge o solo se istituito per legge o solo se istituito o riconosciuto per atto amministrativo o solo se istituito o riconosciuto per legge 10. gli enti ad autonomia funzionale sono o enti costituiti dallo Stato per svolgere compiti specifici dello Stato stesso o enti esponenziali di interessi di categoria riconosciuti dallo Stato per svolgere attività di interesse pubblico o enti in relazione di dipendenza con lo Stato, che esercita su di essi un potere di vigilanza o enti riconosciuti dallo Stato, che esercita poteri di ingerenza sulla loro attività mediante direttive 11. Con la legge delega n. 218/1992, poi attuata dal d.lgs. n. 356/1990: o prese avvio la privatizzazione formale dei grandi enti pubblici economici controllati dallo Stato o le casse di risparmio e gli istituti di credito pubblico furono trasformati in ente pubblico o prese avvio la privatizzazione sostanziale dei grandi enti pubblici economici controllati dallo Stato o le casse di risparmio e gli istituti di credito pubblico furono trasformati in società per azioni controllate 12. Le privatizzazioni fredde sono caratterizzate dal fatto che: o l'ente pubblico è trasformato in S.p.A. controllate da soggetti privati o l'ente pubblico è trasformato in S.p.A. e le partecipazioni societarie sono dismesse all'esito di procedure trasparenti e concorrenziali o l'ente pubblico è trasformato in S.p.A. le cui partecipazioni di controllo restano in capo alla P.A. o le partecipazioni degli enti pubblici trasformati in S.p.A. sono dismesse in favore dei privati 13. L'alienazione delle partecipazioni pubbliche, in base all'art. 1, co. 2 del D.L. n. 332/1994: o è vietata o deve essere effettuata con trasferimenti intra Stato delle partecipazioni societarie o deve essere effettuata con modalità trasparenti e non discriminatorie, finalizzate anche alla diffusione dell'azionariato tra il pubblico dei risparmiatori e degli investitori istituzionali o è sempre ammessa senza che il contraente debba essere selezionato con procedure trasparenti, onde favorire la privatizzazione sostanziale dell'ente societario Lezione 022 01. gli organismi di diritto pubblico o perseguono interessi di carattere generale in ambito commerciale e industriale o perseguono interessi di carattere generale in ambito commerciale o perseguono interessi di carattere generale che non hanno carattere commerciale o industriale o perseguono interessi di carattere generale in ambito industriale 02. gli enti ad autonomia funzionale sono caratterizzati da o rappresentatività di interessi di categoria, con poteri di direttiva, di indirizzo e di controllo da parte dello Stato o rappresentatività di interessi di categoria, con poteri di indirizzo dello Stato ma non di controllo o rappresentatività di interessi di categoria, con poteri di controllo da parte dello Stato o rappresentatività di interessi di categoria e quindi assenza di poteri di direttiva, indirizzo e controllo da parte dello Stato 03. Alle «società quotate»: o non si applicano le norme del d.lgs. n. 175/2016 o il d.lgs. n. 175/2016 non dedica alcuna norma o si applicano le norme del d.lgs. n. 175/2016 o si applicano le norme del d.lgs. n. 175/2016 se prive di azioni quotate nei mercati regolamentati 04. La disciplina generale sulle società a partecipazione pubblica è dettata: o dal d.lgs. n. 300/1999. o dal d.lgs. n. 165/2001 o dal d.lgs. n. 175/2016 o dal d.lgs. n. 356/1990 05. Le società in house: o sono un tipo di società a partecipazione pubblica o non sono disciplinate dal d.lgs. n. 175/2016 o sono vietate dal d.lgs. n. 175/2016 o sono vietate dal diritto europeo. 06. Le P.A.: o con l'entrata in vigore del d.lgs. n. 175/2016 non possono più costituire società a partecipazione pubblica. o possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi solo se strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali o possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi che non siano non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali o possono sempre costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali 07. A seguito dell'entrata in vigore del testo unico sulle società partecipate, le P.A. possono costituire nuove società: o anche casi previsti dall'art. 4 del d.lgs. n. 175/2016 o mai nelle ipotesi disciplinate dall'art. 4 del d.lgs. n. 175/2016. o sempre o nei soli casi previsti dall'art. 4 del d.lgs. n. 175/2016 08. La costituzione di una nuova società a partecipazione pubblica: o deve dar conto solamente del pubblico interesse sotteso alla costituzione del nuovo ente societario; o non necessita di una motivazione analitica; o non deve essere preceduta da una motivazione delle ragioni di convenienza economica sottese all'operazione. o deve essere sempre motivata dalla P.A. 09. Tutte le Pubbliche Amministrazioni devono inviare l'atto deliberativo di costituzione della società o di acquisizione della partecipazione diretta o indiretta: o a Corte dei conti e Autorità garante della concorrenza e del mercato o alla sola Autorità garante della concorrenza e del mercato o alla Ragioneria Generale dello Stato, competente a valutare la convenienza economica dell'operazione o alla sola Corte dei conti 10. il modello organizzativo degli enti pubblici è costituito da o il consiglio di amministrazione, un direttore generale, gli uffici dirigenziali o un presidente, gli uffici dirigenziali, il collegio di revisori o un organo di vertice, gli uffici dirigenziali, il collegio di revisori o un organo di vertice, il consiglio di amministrazione, gli uffici dirigenziali 10. gli enti pubblici economici sono o organismi di diritto pubblico o enti ad autonomia funzionale o enti strumentali dello Stato, che però non esercita su di essi poteri di indirizzo e di controllo o enti strumentali dello Stato e hanno con esso un rapporto di diritto pubblico 11. agli enti pubblici economici si applicano o le norme del libro V del codice civile e la disciplina fallimentare o le sole disposizioni della legge fallimentare o le norme del libro V del codice civile o le norme del libro V del codice civile, la disciplina delle controversie individuali del lavoro del processo civile e in parte la disciplina pubblicistica per quanto concerne la loro organizzazione 12. La c.d. «riserva di nazionalità», secondo l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato: o non opera anche nei confronti dei direttori dei musei, perché in prevalenza titolari di funzioni gestionali e di valorizzazione delle risorse museali o opera anche nei confronti dei direttori dei musei, perché titolari di compiti e funzioni che non comportano in modo prevalente l'esercizio di attribuzioni di carattere pubblicistico e autoritativo o opera sempre anche nei confronti dei direttori dei musei o è nozione giuridica irrilevante per il conferimento dell'incarico di direttore dei musei, che è disciplinato unicamente dal diritto interno. Lezione 024 01. L'organismo di diritto pubblico: o non ha mai forma societaria o può avere forma societaria ma non personalità giuridica o è privo di personalità giuridica trattandosi di un mero organismo. o può avere forma societaria 02. La sussistenza del c.d. requisito teleologico nel c.d. organismo di diritto pubblico: o può sussistere anche se l'organismo di diritto pubblico esercita anche attività in regime di concorrenza o costituisce un bisogno di interesse generale che si traduce in un intervento diretto della P.A. nell'economia con l'esercizio di una attività imprenditoriale. o è incompatibile con l'esercizio di una attività in regime di concorrenza o consiste in un bisogno di interesse generale avente carattere industriale e commerciale 03. Una società può essere qualificata come organismo di diritto pubblico: o anche se priva di personalità giuridica o solo se sottoposta a influenza dominante di altro soggetto pubblico o quando sussiste anche solo uno dei requisiti soggettivo, teleologico e della c.d. influenza dominante o se sussistono in via cumulativa, i requisiti soggettivo, teleologico e della c.d. influenza dominante 04. Nel diritto europeo dei contratti pubblici: o la nozione di pubblica amministrazione coincide con quella di ente pubblico secondo l'ordinamento nazionale o la nozione di pubblica amministrazione è intesa in chiave funzionale o è rimessa all'autonomia procedurale degli Stati membri in coerenza con il principio di sussidiarietà o è diffusa una nozione tipica e formale di pubblica amministrazione in ossequio al principio di stretta legalità 05. L'organismo di diritto pubblico: o identifica una categoria di soggetti che non sono sottoposti ad una influenza dominante da parte di altri enti pubblici o è una categoria che comprende anche lo Stato e gli enti pubblici o è una categoria che comprende, al proprio interno, amministrazioni dello Stato, enti pubblici territoriali, altri enti pubblici non economici, associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti o ai fini della applicazione delle norme sulle procedure di evidenza pubblica è assimilato ad una P.A. 06. gli enti territoriali sono caratterizzati da o territorialità, politicità, autonomia finanziaria o territorialità, politicità o territorialità, autonomia finanziaria o politicità, autonomia finanziari 07. La categoria delle «amministrazioni aggiudicatrici» è costituita da: o i soli organismi di diritto pubblico o amministrazioni dello Stato, enti pubblici territoriali, altri enti pubblici non economici, organismi di diritto pubblico, associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti o amministrazioni dello Stato, enti pubblici territoriali, organismi di diritto pubblico, associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti o le sole amministrazioni dello Stato 08. gli organi di vertice degli enti territoriali sono o consiglio, sindaco o presidente, giunta o sindaco o presidente o sindaco o presidente, giunta o giunta 09. il territorio della regione o è normativamente definito e modificabile con legge o è definito dalla Costituzione e modificabile con legge costituzionale o non è normativamente definito ma può essere modificato con legge o è normativamente definito e modificabile con legge costituzionale 10. gli organi di governo delle regioni sono o consiglio regionale, presidente della giunta o giunta, presidente della giunta, consiglio regionale o consiglio regionale, presidente della giunta, dirigenti o consiglio regionale, giunta, presidente della giunta, dirigenti 11. La qualificazione di un soggetto giuridico come organismo di diritto pubblico: o opera solo ai fini dell'applicazione del diritto europeo sui contratti pubblici o è stata coniata dal legislatore interno per qualificare in senso pubblicistico i soggetti privati che operano in settori esposti alla concorrenza o è neutro ai fini della applicazione del diritto europeo sui contratti pubblici o è funzionale a qualificare un soggetto come P.A. nel settore del pubblico impiego. 12. al consiglio regionale spetta o la potestà normativa o la potestà normativa e regolamentare o la potestà esecutiva o la potestà regolamentare ed esecutiva Lezione 025 01. il presidente della giunta regionale ha il compito di o promulgazione delle leggi ed emanazione dei regolamenti, rappresentanza legale della regione o rappresentanza legale della regione, promulgazione delle leggi ed emanazione dei regolamenti, direzione e responsabilità politica della giunta, direzione delle funzioni delegate dallo Stato alla regione o promulgazione delle leggi ed emanazione dei regolamenti, direzione e responsabilità politica della giunta, direzione delle funzioni delegate dallo Stato alla regione o rappresentanza legale della regione, direzione e responsabilità della politica della giunta 02. I componenti delle Autorità amministrative indipendenti: o curano interessi politici in modo indipendente dal potere esecutivo o sono esponenti del circuito politico rappresentativo o rappresentano il circuito politico amministrativo o sono privi di collegamento con il circuito politico rappresentativo 03. Le Autorità amministrative indipendenti: o sono portatrici di interessi privati che proteggono dal circuito politico rappresentativo o rappresentano interessi pubblici specifici che proteggono dal potere politico e da quello esecutivo o sono preposte alla salvaguardia di interessi c.d. sensibili di rilevanza costituzionale o analogamente alle altre P.A. sono preposte alla cura concreta di un interesse pubblico che perseguono disponendo di un elevato tasso di discrezionalità 04. L'art. 114 Cost. dispone che: o «I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i princìpi fissati dalle leggi regionali» o «I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri ma diverse funzioni secondo i princìpi fissati dalla Costituzione» o «I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti sovraordinati con propri statuti, poteri e funzioni secondo i princìpi fissati dalla Costituzione» o «I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i princìpi fissati dalla Costituzione» 05. Regioni, Comuni e Province sono: o enti non necessari, perché la loro istituzione è rimessa alla discrezionalità del legislatore; o enti non necessari e privi di autonomia finanziaria. o enti necessari e privi di autonomia finanziaria; o enti necessari e dotati di autonomia finanziaria; 06. La competenza degli enti locali e territoriali: o è limitata dalle leggi dello Stato o è generale, poiché possono curare gli interessi facenti capo alla popolazione di riferimento individuando le rispettive priorità nell'ambito delle funzioni ad essi assegnate o è limitata e generale. o è generale ma può essere esercitata previa autorizzazione con legge dello Stato 07. L'art. 118 comma 1 Cost. dispone che: o «Le funzioni amministrative sono attribuite allo Stato salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni, sulla base dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza» o «Le funzioni amministrative sono attribuite allo Stato salvo che, per assicurarne l'esercizio frazionato, siano conferite a Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni, sulla base dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza» o «Le funzioni amministrative sono attribuite alle Regioni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Comuni, Province, Città metropolitane e Stato, sulla base dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza» o «Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza» 08. Le funzioni amministrative: o sono tutte in capo allo Stato. o prima della Riforma del Titolo V della costituzione erano attribuite agli enti territoriali e locali in base al principio del parallelismo tra competenza legislativa e competenza amministrativa o sono attribuite ai Comuni sono da specifiche disposizioni di legge nel rispetto del principio di legalità o sono attribuite agli enti territoriali e locali in base al principio del parallelismo tra competenza legislativa e competenza amministrativa 09. Le funzioni fondamentali degli enti locali: o sono individuate in via residuale dalla legge o sono quelle necessarie per il loro funzionamento e per il soddisfacimento dei bisogni primari delle collettività di riferimento o sono quelle esercitate dallo Stato in conformità del principio di sussidiarietà. o sono quelle espressamente conferite per il loro funzionamento più efficiente e per il soddisfacimento dei bisogni tipici delle collettività di riferimento 10. gli organi esecutivi del comune sono o giunta e assessori o giunta, sindaco, assessori nei limiti della delega loro conferita o giunta, sindaco, assessori o giunta e sindaco 11. in ambito comunale le funzioni amministrative puntuali sono affidate a o assessori nei limiti della delega loro conferita o segretario comunale o dirigenti o direttore generale 12. al consiglio comunale è attribuita o la funzione amministrativa in via residuale, per gli atti la cui competenza non è attribuita alla giunta o la funzione esecutiva o la funzione amministrativa con competenza esclusiva e inderogabile o la potestà normativa 13. la giunta comunale è competente o per tutti gli atti di amministrazione puntuale dell'ente o per tutti gli atti di natura amministrativa o in materia economico-finanziaria o per tutti gli atti che non siano riservati per legge al consiglio che non siano di competenza del sindaco o di altri organi di decentramento 14. i servizi sociali o erogano servizi socio-sanitari o erogano prestazioni con rilevanza economica e sono adattati ai bisogni delle categorie di persone che ne beneficiano o erogano i servizi essenziali per la comunità o erogano prestazioni che non presentano rilevanza economica e sono adattati ai bisogni delle categorie di persone che ne beneficiano 15. i servizi pubblici di rilevanza economica o erogano prestazioni che non presentano rilevanza economica o erogano prestazioni che presentano rilevanza economica e sono adattati ai bisogni delle categorie di persone che ne beneficiano o sono gestiti in forma di impresa ed erogano servizi essenziali per la comunità o sono costituiti adattandoli ai bisogni delle categorie di persone che beneficiano dei servizi erogati Lezione 027 01. Le situazioni giuridiche soggettive di vantaggio: o non hanno mai ad oggetto la tutela di interessi o disciplinano comportamenti o conferiscono una utilità al rispettivo destinatario o non sono mai situazioni di diritto soggettivo 02. Le situazioni giuridiche soggettive statiche: o conferiscono una utilità al rispettivo destinatario o non sono mai situazioni di diritto soggettivo o hanno ad oggetto la tutela di interessi o disciplinano comportamenti 03. Sono situazioni giuridiche soggettive dinamiche: o i diritti soggettivi o i poteri o gli interessi legittimi o i soli diritti di credito 04. Il potere: o è un mero comportamento giuridicamente irrilevante o è una situazione giuridica soggettiva statica o è una situazione giuridica soggettiva dinamica o non è una situazione giuridica soggettiva 05. L'obbligo è: o una situazione di vantaggio che ha ad oggetto il comportamento atteso dal titolare del diritto di credito o una situazione dinamica che ha ad oggetto il comportamento atteso dal titolare di un interesse legittimo o una situazione statica che ha ad oggetto il comportamento atteso dal titolare del diritto di credito o una situazione dinamica che ha ad oggetto il comportamento atteso dal titolare del diritto di credito 06. I poteri di amministrazione attiva: o sono poteri di indirizzo politico-amministrativo o si risolvono nel compimento di atti e provvedimenti suscettibili di produrre effetti costitutivi, modificativi, estintivi o di conservazione sugli interessi dei rispettivi destinatari o definiscono scopi e risultati che gli organi amministrativi devono raggiungere o possono essere di indirizzo o di gestione 07. Il potere amministrativo: o non è mai di conservazione o è sempre di trasformazione o non è mai di trasformazione o può essere di trasformazione o di conservazione 08. Il potere amministrativo: o non è una situazione giuridica soggettiva o è una situazione giuridica soggettiva dinamica o è un mero comportamento giuridicamente irrilevante. o è una situazione giuridica soggettiva statica 09. Il potere amministrativo: o presenta i caratteri di quello privato o è imperativo e funzionalizzato o è sempre imperativo o è autoritativo 10. Il potere amministrativo: o è sempre vincolato dalla legge. o è libero nel fine o è generalmente riconosciuto alla P.A. dall'ordinamento senza la necessità di specifiche disposizioni di legge o è funzionalizzato 11. Il potere amministrativo: o non può mai essere esercitato su base consensuale o quando è esercitato su base consensuale è espressivo di autonomia privata. o anche quando è esercitato su base consensuale è funzionalizzato o quando è esercitato su base consensuale non è funzionalizzato 12. Il potere amministrativo: o non si traduce mai in atti negativi o non si esprime mai in atti negativi o si esprime sempre in atti e provvedimenti positivi o si può esprimere in atti e provvedimenti positivi 13. gli organi della provincia sono o presidente, giunta e assemblea dei sindaci o presidente, giunta, consiglio e assemblea dei sindaci o presidente, giunta e consiglio o presidente, consiglio e assemblea dei sindaci Lezione 029 01. La discrezionalità tecnica: o non richiede valutazioni che attengono all'assetto degli interessi, ma il compimento di giudizi che presuppone l'accertamento di fatti 'opinabili' in applicazione di regole di natura tecnica o si esprime in valutazioni che attengono all'assetto degli interessi e presuppone l'accertamento di fatti 'opinabili' in applicazione di regole di natura tecnica o è insindacabile dal Giudice Amministrativo. o non richiede né valutazioni che attengono all'assetto degli interessi, né compimento di giudizi che presuppone l'accertamento di fatti 'opinabili' in applicazione di regole di natura tecnica 02. L'eccesso di potere: o è il vizio di legittimità tipico dei provvedimenti vincolati o attiene al merito amministrativo o è il vizio di legittimità tipico dei provvedimenti discrezionali o è insindacabile dal Giudice Amministrativo 03. con il termine munus pubblico si intende o la funzione amministrativa attribuita per legge o per atto amministrativo ad un soggetto privato o il soggetto privato al quale è stata attribuita per legge o per atto amministrativo una funzione amministrativa o la funzione amministrativa attribuita per legge o per atto amministrativo ad un soggetto privato, nonché lo stesso soggetto al quale è attribuita la funzione o il soggetto privato al quale è stata attribuita una funzione amministrativa 04. i munera pubblici possono essere o legali o necessitati o convenzionali o legali, necessitati, convenzionali 05. i munera legali o sono conferiti dalla legge a persone fisiche in quanto appartenenti a certe categorie professionali o sono conferito dalla legge o sono conferiti dalla legge per far fronte a situazioni di necessità o sono conferiti dalla legge a soggetti privati (persone fisiche o giuridiche) per far fronte a situazioni di urgenza 06. i munera necessitati o sono conferiti dalla legge a professionisti esterni per far fronte a situazioni di necessità o sono conferiti dall'amministrazione, autorizzata dalla legge, a professionisti esterni per far fronte a situazioni di necessità o sono conferiti dall'amministrazione in via discrezionale per far fronte a situazioni di necessità o sono conferiti dalla legge a soggetti privati (persone fisiche o giuridiche) per far fronte a situazioni di urgenza 07. Il potere amministrativo è: o sempre vincolato o mai discrezionale o vincolato o connotato da discrezionalità tecnica o da discrezionalità amministrativa o discrezionale o vincolato 08. Il potere amministrativo vincolato: o è quello il cui esercizio presuppone la ponderazione dei diversi interessi in gioco. o è tale ogni qual volta la legge disciplina in linea generale l'azione amministrativa lasciando margini di scelta alla decisione che dovrà essere, in concreto, assunta dalla Pubblica Amministrazione o è tale ogni qual volta la legge disciplina in modo compiuto l'azione amministrativa anche se lascia qualche margine di scelta alla decisione che dovrà essere, in concreto, assunta dalla Pubblica Amministrazione o è tale ogni qual volta la legge disciplina in modo compiuto l'azione amministrativa senza lasciare margini di scelta alla decisione che dovrà essere, in concreto, assunta dalla Pubblica Amministrazione 09. i munera convenzionali o sono conferiti dall'amministrazione in via discrezionale per far fronte a situazioni di necessità o sono conferiti dall'amministrazione in via discrezionale attraverso provvedimenti concessori o atti convenzionali o sono conferiti dalla legge a professionisti esterni per far fronte a situazioni di necessità o sono conferiti dall'amministrazione in via discrezionale a soggetti appartenenti a certe categorie professionali 10. Il potere amministrativo è discrezionale: o quando la norma non opera, a monte, la scelta che deve essere effettuata dalla Pubblica Amministrazione in concreto o e, quindi, sindacabile anche nel merito da parte del Giudice Amministrativo o quando il suo esercizio presuppone valutazioni tecniche opinabili o e, quindi, insindacabile da parte del Giudice Amministrativo 11. L'interesse legittimo è stato riconosciuto come situazione giuridica soggettiva sostanziale: o dalla Costituzione o dalla c.d. legge Crispi o dalla legge n. 2248/1865 o d) dal codice del processo amministrativo. 12. I diritti di potestativi sono quelli: o il cui soddisfacimento necessita del comportamento inattivo e di soggezione di un terzo o il cui soddisfacimento necessita del comportamento attivo da parte del terzo o per i quali il soddisfacimento dell'interesse al bene prescinde dal comportamento altrui o sono diritti indegradabili dal potere autoritativo. 13. I diritti di credito sono quelli: o il cui soddisfacimento necessita del comportamento inattivo e di soggezione di un terzo o per i quali il soddisfacimento dell'interesse al bene prescinde dal comportamento altrui o sono diritti indegradabili dal potere autoritativo. o il cui soddisfacimento necessita del comportamento attivo da parte del terzo 14. I diritti assoluti sono quelli: o il cui soddisfacimento necessita del comportamento inattivo e di soggezione di un terzo o il cui soddisfacimento necessita del comportamento attivo da parte del terzo o sono diritti indegradabili dal potere autoritativo proprio perché assoluti. o per i quali il soddisfacimento dell'interesse al bene prescinde dal comportamento altrui 15. Il diritto soggettivo: o è una posizione di vantaggio fatta ad un soggetto dall'ordinamento in relazione ad un interesse ad un bene e consiste nella attribuzione al medesimo soggetto di facoltà, pretese e poteri atti a realizzare in pieno l'interesse al bene a prescindere dall'esercizio del potere pubblico o è una posizione di vantaggio fatta ad un soggetto dall'ordinamento in relazione ad un interesse ad un bene e consiste nella attribuzione al medesimo soggetto di facoltà, pretese e poteri atti a realizzare in pieno l'interesse al bene che non può prescindere dall'esercizio del potere pubblico o è immune da pubblico potere o dialoga con il pubblico potere Lezione 031 01. L'interesse legittimo oppositivo: o non esiste mai in presenza di un diritto costituzionalmente tutelato. o consiste nella pretesa di un cittadino al conseguimento di un c.d. bene della vita o è un interesse alla conservazione di un bene della vita o di un'altra situazione di vantaggio attuale o nasce dalla degradazione del diritto soggettivo ad esso presupposto 02. La nozione di interesse è caratterizzata: o dalla mera esistenza di un interesse che l'ordinamento riconosce come meritevole di tutela o dall'esistenza di un interesse che l'ordinamento riconosce come meritevole di tutela, dalla tutela accordata dall'ordinamento a tale interesse ma non anche dalla idoneità di questa tutela alla piena realizzazione dell'interesse o dall'esistenza di un interesse che l'ordinamento riconosce come meritevole di tutela, dalla tutela accordata dall'ordinamento a tale interesse e dalla idoneità di questa tutela alla piena realizzazione dell'interesse o dall'esistenza di un interesse protetto dall'ordinamento a tal punto da non poter essere degradato dalla P.A. attraverso l'esercizio del potere autoritativo 03. gli uffici sono o le unità organizzative degli enti, formate di uomini e di mezzi o gli organi degli enti o le unità organizzative degli enti, formate di uomini o le unità organizzative degli enti, formate di mezzi 04. i mezzi di un ufficio sono costituiti da o beni mobili e immobili necessari per il funzionamento dell'ufficio o beni immobili e mobili e denaro necessari per il funzionamento dell'ufficio o denaro necessario per il funzionamento dell'ufficio o beni immobili e mobili, il denaro e il personale necessari per il funzionamento dell'ufficio 05. la gestione e l'utilizzo del denaro o viene effettuata direttamente dai singoli uffici sulla base di quanto statuito dal bilancio preventivo o viene effettuata dagli appositi uffici di spesa o viene effettuata dagli appositi uffici di spesa in base a quanto stabilito nel bilancio preventivo o viene effettuata dall'organo di governo dell'ente secondo quanto indicato nel bilancio preventivo 06. gli uffici di direzione politica o sono composti da funzionari legati all'amministrazione da un rapporto di fiducia politica o sono uffici di vertice di nomina politica o sono uffici di vertice, a titolarità politica, il cui personale è legato all'amministrazione da un rapporto di fiducia politica o sono uffici di vertice, a titolarità politica, il cui personale è legato all'amministrazione da un rapporto di lavoro professionale 07. gli uffici professionali o sono uffici il cui personale è legato all'amministrazione da un rapporto di lavoro di natura professionale o sono composti da funzionari legati all'amministrazione da un rapporto di fiducia politica o sono uffici connotati da alta specializzazione nel settore professionali di riferimento o sono uffici di vertice, a titolarità politica, il cui personale è legato all'amministrazione da un rapporto di lavoro professionale 08. L'interesse legittimo: o è una posizione di vantaggio fatta ad un soggetto dall'ordinamento in relazione ad un interesse ad un bene e consiste nella attribuzione al medesimo soggetto di facoltà, pretese e poteri atti a realizzare in pieno l'interesse al bene a prescindere dall'esercizio del potere pubblico o è un diritto soggettivo degradato o dialoga sempre con il pubblico potere o è immune da pubblico potere 09. L'interesse legittimo: o è una situazione giuridica soggettiva dinamica; o prescinde dal comportamento altrui; o ha ad oggetto un interesse il cui soddisfacimento necessita dell'adempimento di un obbligo. o è una situazione giuridica soggettiva statica; 10. L'interesse legittimo: o consta di poteri atti al soddisfacimento in misura piena e sicura dell'interesse del singolo o è sempre pretensivo. o è sempre oppositivo o non consta di poteri atti al soddisfacimento in misura piena e sicura dell'interesse del singolo 11. Un interesse legittimo può essere: o solo oppositivo perché si contrappone al potere della P.A. o pretensivo o oppositivo o mai pretensivo o pretensivo e al contempo oppositivo 12. L'interesse legittimo: o ha anche una componente materiale (il c.d. bene della vita) che lo accomuna al diritto soggettivo o è un interesse strumentale che consente al privato di incidere sull'esercizio del potere amministrativo o è tale solo se il potere è legittimamente esercitato o è protetto dall'ordinamento nella sola misura in cui il potere amministrativo sia anch'esso legittimo. 13. L'interesse legittimo pretensivo: o consiste nell'interesse al conseguimento di un c.d. bene della vita o è un interesse alla conservazione di un bene della vita o di un'altra situazione di vantaggio attuale o nasce dalla degradazione del diritto soggettivo ad esso presupposto o non esiste mai in presenza di un diritto costituzionalmente tutelato 05. Nel Diritto Amministrativo, la nozione giuridica di "funzione": o coincide con quella di autonomia privata o identifica l'attività di cura dell'interesse pubblico o è propria della sola attività autoritativa della P.A. o identifica l'attività della P.A. libera nel fine 06. L'attività consensuale della P.A. può essere svolta: o ogni qual volta il privato lo richiede. o sempre o quando la legge lo prevede o, in assenza di una esplicita previsione di legge, quando la P.A. ritiene che l'azione consensuale sia più rispondente all'interesse pubblico o nei soli casi previsti dalla legge 07. Nello svolgimento dell'attività amministrativa: o consenso del privato non è mai necessario o consenso del privato non è necessario quando il privato assume - su propria richiesta - obbligazioni nei confronti della P.A. da un atto ad esso favorevole o la P.A. opera sempre in via autoritativa. o il consenso del privato è necessario quando il privato assume - su propria richiesta - obbligazioni nei confronti della P.A. da un atto ad esso favorevole 08. gli atti assunti dal c.d. funzionario di fatto sono o giuridicamente inesistenti o nulli o imputati all'amministrazione e quindi efficaci, ma annullabili su ricorso dei controinteressati o in via di autotutela dall'amministrazione o imputati all'amministrazione e quindi efficaci 09. nei procedimenti di elezione la nomina avviene o in via fiduciaria o a seguito di procedure selettive o attraverso la manifestazione di volontà del corpo elettorale o del collegio o secondo la composizione politica dell'organo di vertice dell'ente o a seguito di procedure selettive oppure in via discrezionale (in tal caso la scelta è sempre sindacabile) 10. L'attività amministrativa si traduce: o in atti, provvedimenti e comportamenti materiali rilevanti sul piano giuridico o solo in atti autoritativi. o solo in atti e provvedimenti rilevanti sul piano giuridico o mai in comportamenti materiali Lezione 034 01. I principi generali dell'attività amministrativa: o si applicano anche all'attività di diritto privato delle società a partecipazione pubblica o si applicano nei soli casi previsti dalla legge o si applicano solo agli atti e ai provvedimenti dello Stato e degli enti pubblici nazionali o si applicano alle società a partecipazione pubblica quando esercitano pubbliche funzioni 02. L'art. 1, co. 1-ter della legge n. 241/1990 dispone: o «L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza, secondo le modalità previste dalla presente legge e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché dai princípi dell'ordinamento comunitario» o «Gli enti pubblici economici preposti all'esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto dei princípi di cui al comma 1, con un livello di garanzia non inferiore a quello cui sono tenute le pubbliche amministrazioni in forza delle disposizioni di cui alla presente legge» o «I soggetti pubblici preposti all'esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto dei princípi di cui al comma 1, con un livello di garanzia non inferiore a quello cui sono tenute le pubbliche amministrazioni in forza delle disposizioni di cui alla presente legge» o «I soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto dei princípi di cui al comma 1, con un livello di garanzia non inferiore a quello cui sono tenute le pubbliche amministrazioni in forza delle disposizioni di cui alla presente legge» 03. L'art. 1, co. 1 della legge n. 241/1990 dispone: o «L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza, secondo le modalità previste dalla presente legge e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché dai princípi dell'ordinamento comunitario» o «I soggetti pubblici preposti all'esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto dei princípi di cui al comma 1, con un livello di garanzia non inferiore a quello cui sono tenute le pubbliche amministrazioni in forza delle disposizioni di cui alla presente legge» o «Gli enti pubblici economici preposti all'esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto dei princípi di cui al comma 1, con un livello di garanzia non inferiore a quello cui sono tenute le pubbliche amministrazioni in forza delle disposizioni di cui alla presente legge» o «I soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto dei princípi di cui al comma 1, con un livello di garanzia non inferiore a quello cui sono tenute le pubbliche amministrazioni in forza delle disposizioni di cui alla presente legge» 04. L'art. 1, co. 1 della legge n. 241/1990 elenca: o tutti i principi generali sull'attività iure privatorum delle P.A. o i principi generali sull'attività iure privatorum delle P.A. o tutti i principi generali dell'attività amministrativa o alcuni dei principi generali dell'attività amministrativa 05. L'art. 1 della legge n. 241/1990 elenca tra i principi dell'attività amministrativa: o quello di tutela del legittimo affidamento. o quello di legalità, pubblicità e trasparenza o quello di proporzionalità o quello di legalità ma non anche quelli di pubblicità e trasparenza 06. Il principio di imparzialità: o mira al rispetto degli interessi secondari, siano essi pubblici o privati, che si confrontano con l'interesse pubblico primario nel compiersi dell'attività amministrativa o riguarda la sola organizzazione amministrativa o non figura tra i principi generali dell'azione amministrativa. o opera solo nei rapporti tra P.A. 07. La supplenza si diversifica dalla reggenza perché o La prima ha una durata maggiore rispetto alla seconda o La prima è normativamente predeterminata o La prima ha una durata minore rispetto alla seconda o La reggenza affidabile solo a un soggetto titolare dell'ufficio sovraordinato 08. Il principio di legalità in senso formale: o obbliga le P.A. ad attenersi alle sole norme che disciplinano la forma degli atti e dei provvedimenti amministrativi. o vieta le riserve di legge relativa o riguarda anche i profili che attengono al modo in cui il potere amministrativo deve essere esercitato o richiede che la previsione o l'attribuzione di un potere all'amministrazione trovino la propria fonte nella legge 09. I principi generali dell'attività amministrativa: o sono definiti in via esclusiva dal diritto nazionale o non sono previsti in Costituzione ma solo nella legge n. 241/1990 o sono costituiti anche da quelli che si sono diffusi nell'ordinamento europeo o sono sanciti in via esclusiva dalla Costituzione repubblicana Lezione 036 01. Le fasi del procedimento sono o tutte individuate e definite nel dettaglio dalla legge n. 241/1990 o fase di avvio, fase istruttoria e fase decisionale o fase di avvio e fase decisionale o tutte individuate e definite nel dettaglio dall'art. 97 Cost 02. Il procedimento amministrativo trova la sua disciplina di riferimento nella legge n. 241/1990, le cui norme si applicano o alle amministrazioni statali e agli enti pubblici nazionali, nonché alle sole società con totale capitale pubblico o alle amministrazioni statali e agli enti pubblici nazionali, nonché anche alle società con totale o prevalente capitale pubblico, limitatamente all'esercizio delle funzioni amministrative o alle amministrazioni statali e agli enti pubblici nazionali, ma non anche alle società con totale o prevalente capitale pubblico, limitatamente all'esercizio delle funzioni amministrative o alle amministrazioni statali e agli enti pubblici nazionali e alle società con totale o prevalente capitale pubblico senza limiti di sorta 03. Regioni ed enti locali, a loro volta, nell'ambito delle rispettive competenze, regolano le materie disciplinate dalla legge n. 241/1990 o nel rispetto del sistema costituzionale e delle garanzie del cittadino nei riguardi dell'azione amministrativa, così come definite dai principi stabiliti dalla medesima legge n. 241/1990 o senza limiti o nel rispetto del solo sistema costituzionale o senza la possibilità di prevedere livelli di tutela degli interessi superiori rispetto a quelli assicurati dalla legge n. 241/1990 04. I procedimenti amministrativi possono essere avviati o mai su istanza di altra P.A o solo d'ufficio essendo l'esercizio della funzione amministrativa doveroso o solo su istanza di parte o su istanza di parte o d'ufficio 05. Gli atti endo-procedimentali o possono essere impugnati innanzi al Giudice Amministrativo o non sono mai discrezionali o producono effetti giuridici all'esterno del procedimento o non producono effetti giuridici all'esterno del procedimento 06. Il dovere di concludere il procedimento amministrativo con un provvedimento espresso o se violato non è punito dalla legge o può essere derogato dalla P.A. se la deroga è adeguatamente motivata o opera anche nei procedimenti avviati d'ufficio o opera nei soli procedimenti avviati su istanza di parte 07. Gli artt. 7 e 8 della legge n. 241/1990 disciplinano o i termini entro cui la P.A. deve concludere il procedimento amministrativo con un provvedimento espresso o i casi in cui non opera il diritto di partecipazione al procedimento o il preavviso di rigetto o la comunicazione di avvio del procedimento 08. La violazione dell'art. 7 della legge n. 241/1990 o impone al Giudice di annullare sempre il provvedimento finale o è causa di nullità del provvedimento amministrativo per violazione del diritto fondamentale al contraddittorio o non è causa di annullamento del provvedimento finale qualora l'amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato o è causa di annullamento del provvedimento finale qualora l'amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato 09. Nei rapporti tra uffici connotati da sovraordinzazione-subordinazione, il potere di sosttiuzione o Non è previsto o Sussiste solo nei casi stabiliti dalla legge o È previsto solo per l'Amministrazione statale o Rappresenta la regola generale Lezione 037 01. Può intervenire nel procedimento o il solo soggetto che avrebbe dovuto ricevere la comunicazione di avvio ai sensi dell'art. 7 della legge n. 241/1990 o chiunque o solo un'altra P.A. che sia titolare di un interesse pubblico coinvolto nel procedimento in cui interviene o qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento 02. Chi interviene nel procedimento o è legittimato ad impugnare innanzi al Giudice Amministrativo il provvedimento finale solo se titolare di un interesse legittimo o è anche titolare di un interesse legittimo o è sempre titolare di un interesse legittimo o è sempre legittimato ad impugnare innanzi al Giudice Amministrativo il provvedimento finale 03. La partecipazione al procedimento si esplica o nel solo diritto ad impugnare il provvedimento finale se illegittimo e se lesivo o nel solo diritto di prendere visione degli atti del procedimento o nel solo diritto di presentare memorie scritte e documenti o nel solo diritto di prendere visione degli atti del procedimento e di presentare memorie scritte e documenti 04. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere obbligatorio o senza che l'organo adito abbia rappresentato esigenze istruttorie o è obbligo dell'amministrazione richiedente di procedere indipendentemente dall'espressione del parere o è obbligo dell'amministrazione richiedente di sollecitare l'espressione del parere assegnando un ulteriore termine di 20 giorni o è obbligo dell'amministrazione richiedente di sollecitare l'espressione del parere o è in facoltà dell'amministrazione richiedente di procedere indipendentemente dall'espressione del parere 05. L'art. 17-bis della legge n. 241/1990 disciplina: o il silenzio assenso tra P.A. e tra P.A. e gestori di beni o servizi pubblici o i pareri obbligatori e facoltativi richiesti da una P.A. ad altra P.A. o il silenzio-assenso tra P.A. e privati o il silenzio assenso tra P.A 06. L'art. 18 della legge n. 241/1990 dispone che o i documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento, sono acquisiti d'ufficio anche quando non sono in possesso dell'amministrazione procedente o i documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento, devono essere sempre consegnati dal richiedente l'avvio del procedimento alla P.A o i documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento, sono acquisiti d'ufficio quando sono in possesso dell'amministrazione procedente, ovvero sono detenuti, istituzionalmente, da altre pubbliche amministrazioni o i documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento, sono acquisiti sempre dagli interessati che li detengono 07. Le norme sulla partecipazione al procedimento o possono essere derogate nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta alla emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione o si applicano nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta alla emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione o vincolano anche l'attività della pubblica amministrazione diretta alla emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione o non si applicano nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta alla emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione 04. Le conferenze di servizi procedimentali o coinvolgono più amministrazioni o interessano diversi procedimenti amministrativi o hanno ad oggetto la valutazione di un solo interesse pubblico o coinvolgono un'unica autorità amministrativa 05. Le conferenze di servizi operazionali o sono relative ad una pluralità di procedimenti amministrativi o sono relative ad un solo procedimento amministrativo o coinvolgono una sola amministrazione o coinvolgono una pluralità di P.A. che tutelano lo stesso interesse pubblico 06. La conferenza di servizi è avviata o solo d'ufficio dall'amministrazione o solo su istanza del privato o per accordo del privato interessato con l'amministrazione procedente o su istanza del privato interessato o dall'amministrazione d'ufficio 07. La mobilità volontaria dipende o Dalla richiesta del dipendente e dal consenso dell'amministrazione di appartenenza o Dalla richiesta del dipendente e dal consenso di entrambe le amministrazioni o Dalla richiesta del dipendente e dal consenso dell'amministrazione di destinazione o Dal consenso di entrambe le amministrazioni 08. La conferenza di servizi è disciplinata o dal legislatore europeo o dal d.lgs. n. 127/2016 o dalla legge n. 241/1990 o dalla Costituzione Lezione 040 01. La conferenza di servizi preliminare o non prevede la partecipazione del privato coinvolto nel procedimento amministrativo o ha ad oggetto lo schema di decisione finale del procedimento amministrativo o si conclude con determinazione non modificabile o è sempre indetta prima dell'avvio del procedimento amministrativo 02. Le decisioni conclusive della conferenza di servizi sono prese o a maggioranza o esclusivamente ad unanimità dei partecipanti o in base alle posizioni prevalenti o a maggioranza assoluta 03. La conferenza di servizi istruttoria è avviata dall'amministrazione procedente o solo nei casi previsti dalla legge o quando lo ritenga opportuno per compiere un esame contestuale degli interessi coinvolti, anche su istanza di un'altra amministrazione o del privato o solo se richiesto da un'altra amministrazione o sempre, nel caso di istanza del privato interessato 04. La Conferenza di servizi decisoria o è obbligatoria quando la conclusione del procedimento è subordinata all'acquisizione di più pareri o altri atti di assenso di diverse amministrazioni o è sempre svolta in modalità sincrona o è indetta se la conclusione del procedimento amministrativo è subordinata a pareri di gestori di beni o servizi pubblici o è sempre facoltativa 05. I privati interessati o non possono intervenire nel procedimento ai sensi dell'art. 9 della legge n. 241/1990 o non sono sentiti dalle amministrazioni coinvolte nella conferenza di servizi o non hanno diritto di voto nella conferenza di servizi o hanno diritto di voto nella conferenza di servizi 06. La conferenza di servizi semplificata (o asincrona) o non si svolge mediante riunioni tra le autorità coinvolte o si svolge mediante riunioni tra le autorità coinvolte o non può avere ad oggetto interessi oggetto di tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali, o di tutela della salute dei cittadini o è una modalità di acquisizione contestuale degli atti di assenso delle P.A. coinvolte 07. La conferenza di servizi semplificata (o asincrona) o non può concludersi senza prescrizioni o non può mai concludersi con silenzio assenso o non può concludersi solo con determinazione con effetto di rigetto o può concludersi con silenzio assenso 08. La Pubblica Amministrazione procedente, in seno alla conferenza dei servizi semplificata, può procedere in modalità simultanea (sincrona) o per la particolare complessità della documentazione prodotta o se intende svolgere un esame separato delle posizioni dei privati coinvolti o se deve assumere una determinazione su interessi oggetto di tutela dell'ambiente, del paesaggio, dei beni culturali o della tutela del cittadino o se intende svolgere un esame contestuale degli interessi coinvolti 09. Il bilancio preventivo degli enti pubblici è redatto secondo i principi di o Universalità, integrità e unità o Parzialità e suddivisione o Omogeneità e competenza o Imparzialità e trasparenza 10. In ambito di bilancio preventivo degli enti pubblici il principio di unità comporta che o Le uscite vengono considerate unitariamente indipendentemente dalla loro destinazione o Le entrate vengono indicate nel loro importo complessivo senza possibilità di specifica destinazione o Il bilancio tratta unitariamente entrate e uscite o Esistono due bilanci unitari, uno per le entrate e uno per le uscite Lezione 041 01. La conferenza di servizi simultanea (o sincrona) o è indetta dall'amministrazione procedente ai fini dell'esame contestuale degli interessi coinvolti o segue sempre l'avvio della conferenza di servizi semplificata (o asincrona) o è indetta in relazione alla particolare complessità della documentazione oggetto del procedimento o è indetta per la valutazione degli interessi a tutela dell'ambiente, del paesaggio, dei beni culturali o della salute del cittadino 02. Nella Conferenza di servizi simultanea (o sincrona) o i lavori si concludono sempre non oltre il termine di quarantacinque giorni dalla data della riunione o i lavori si concludono nel termine di 90 giorni o prendono parte solo le P.A. o possono essere invitati gli interessati, inclusi i soggetti proponenti il progetto eventualmente dedotto in conferenza 03. Nella conferenza di servizi simultanea (o sincrona) si considera acquisito l'assenso senza condizioni delle amministrazioni il cui rappresentante o non abbia espresso la propria posizione nelle riunioni o abbia partecipato alle riunioni o abbia partecipato alle riunioni e si sia espresso con dissenso motivato o abbia espresso un dissenso non motivato 04. Le decisioni della conferenza di servizi simultanea (o sincrona) o sono prese sulla base delle posizioni prevalenti, immediatamente efficace o sono prese sulla base delle posizioni prevalenti, in base al tipo e all'importanza delle attribuzioni delle P.A. coinvolte nel procedimento o sono prese a maggioranza o sono prese ad unanimità 07. L'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici in giudizio, deve essere garantito o sempre o mai, salvo specifiche ipotesi previste dalla legge o sempre, salvo specifiche ipotesi previste dalla legge o mai 08. L'accesso ai documenti contenenti dati sensibili, giudiziari e "sensibilissimi" o è vietato, salvo specifiche ipotesi tassativamente previste dalla legge o è sempre vietato o è sempre consentito o è consentito nei limiti in cui sia strettamente indispensabile Lezione 043 01. Le controversie relative all'accesso ai documenti amministrativi o possono essere decide anche dal Giudice Ordinario o sono attribuite alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo o non sono attribuite alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo o sono attribuite alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in specifici casi previsti dalla legge 02. l'incommerciabilità di un bene pubblico comporta o Il fatto che non può essere concesso in uso esclusivo a un singolo soggetto o Che il bene può essere trasferito solo a un altro ente pubblico o La sottrazione del bene alla garanzia patrimoniale dell'ente o Che il bene può essere ceduto dall'ente solo a titolo gratuito 03. Ai sensi del d.P.R. n. 184/2006, i controinteressati possono presentare una motivata opposizione all'istanza di accesso agli atti o entro 30 giorni o entro 40 giorni o entro 20 giorni o entro 10 giorni 04. Fanno parte del patrimonio indisponibile di un ente pubblico o I beni patrimoniali o I beni demaniali o I beni demaniali e quelli destinati a una funzione o servizio pubblico o I beni destinati a una funzione o a un servizio pubblico 05. Il ricorso avverso il diniego espresso o tacito all'accesso innanzi al TAR territorialmente competente o segue il rito speciale previsto dall'art. 116 c.p.a o segue il rito ordinario o segue il rito speciale previsto dall'art. 120 c.p.a o segue il rito speciale previsto dall'art. 119 c.p.a 06. Contro la decisione del difensore civico o è ammesso ricorso al TAR territorialmente competente entro 30 giorni o è ammesso solo il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica o è ammesso ricorso al TAR territorialmente competente entro 60 giorni o non è esperibile alcun rimedio 07. Avverso il diniego o il differimento di accesso è ammissibile o solo il ricorso innanzi al difensore civico o la tutela giurisdizionale e la tutela giustiziale o solo la tutela giurisdizionale o la tutela giurisdizionale o in alternativa la tutela giustiziale 08. Il rilascio di copia dei documenti o è subordinato al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e di visura o è gratuito in specifici casi previsti dalla legge o è gratuito o è oneroso in specifici casi previsti dalla legge Lezione 044 01. L'accesso agli atti di gara o incontra specifici limiti previsti dall'art. 53, co. 5, d.lgs. 50/2016 o è escluso solo con riferimento alle relazioni riservate del direttore dei lavori o è escluso solo in relazione alle informazioni fornite nell'ambito dell'offerta che costituiscono segreti tecnici e commerciali o non incontra limiti 02. L'accesso agli atti di gara o non è ammissibile o è consentito a chiunque ne abbia interesse o è consentito a tutti i partecipanti alla procedura o non può essere differito 03. I controinteressati possono presentare una motivata opposizione o entro quaranta giorni dalla ricezione della comunicazione o entro trenta giorni dalla ricezione della comunicazione o entro venti giorni dalla ricezione della comunicazione o entro dieci giorni dalla ricezione della comunicazione 04. L'accesso civico generalizzato o è oneroso o è rifiutato solo nei casi di segreto di Stato o non incontra limiti o è rifiutato per evitare un pregiudizio alla sicurezza pubblica e l'ordine pubblico 05. L'accesso civico generalizzato o richiede un interesse diretto, concreto e attuale o riguarda solo gli atti quelli oggetto di obblighi di pubblicazione o richiede una specifica motivazione o riguarda tutti gli atti detenuti dall'Amministrazione 06. L'accesso civico semplice o richiede un interesse diretto, concreto e attuale o richiede una specifica motivazione o è oneroso o non richiede un interesse diretto, concreto e attuale 07. Il pubblico dipendente risponde del danno arrecato a terzi o In caso di solo o colpa grave o Mai, in quanto il fatto illecito è imputabile solo all'ente o In caso di dolo o Sempre e la sua responsabilità si affianca a quella dell'ente 08. In via generale la PA agisce o Secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente o Di volta in volta secondo il diritto amministrativo o quello privato a seconda del tipo di procedimento o Secondo le norme di diritto amministrativo salvo che la legge disponga diversamente o Secondo le norme del diritto amministrativo 03. L'interpretazione secondo buona fede o si applica anche ai provvedimenti amministrativi o si applica ai soli accordi tra P.A. e privati o non si applica ai provvedimenti amministrativi o si applica ai soli contratti della P.A. 04. Nell'interpretazione dei provvedimenti amministrativi l'interprete può ricorrere anche ai canoni ermeneutici disciplinati o dagli artt. 1363 e 1367 cod. civ. o dagli artt. 1370 e 1371 cod. civ o dagli artt. 1363, 1370 e 1371 cod. civ o dagli artt. 1363, 1367, 1370 e 1371 cod. civ 05. Nell'interpretazione del provvedimento il Giudice o deve prediligere il nomen iuris utilizzato dalla P.A. per qualificare il proprio atto o deve prediligere il nomen iuris utilizzato dalla P.A. per qualificare il proprio atto se non rispondente al contenuto dispositivo di quest'ultimo o non è vincolato dal nomen iuris utilizzato dalla P.A. per qualificare il proprio atto o è vincolato dal nomen iuris utilizzato dalla P.A. per qualificare il proprio atto 06. Il canone interpretativo letterale o impone di tener conto del comportamento della P.A. successivo al provvedimento o è l'unico applicabile ai provvedimenti amministrativi o è uno dei criteri di interpretazione dei provvedimenti amministrativi o non è applicabile ai provvedimenti amministrativi ma solo alla legge 07. Nell'interpretazione del provvedimento o occorre tener conto solamente del suo contenuto dispositivo o occorre considerare anche la motivazione o l'interprete è libero di applicare a proprio piacimento tutti i criteri di interpretazione dei contratti l'interprete o è vincolato dal nomen iuris utilizzato per qualificarlo dalla P.A. 08. La forma del provvedimento o è disciplinata nel dettaglio dalla legge o è suo elemento costitutivo o è irrilevante o è scritta Lezione 047 01. I provvedimenti costitutivi o sono tali perché autoritativi o verificano o certificano determinate situazioni di fatto, requisiti o qualificazioni personali e reali o sono privi di valore precettivo o modificano un precedente assetto di interessi 02. I provvedimenti dichiarativi o modificano un precedente assetto di interessi o verificano o certificano determinate situazioni di fatto, requisiti o qualificazioni personali e reali o sono tali perché autoritativi o non sono imperativi 03. I provvedimenti generali o sono atti normativi o hanno destinatari indeterminabili a priori, ma certamente determinabili a posteriori o hanno destinatari indeterminabili a priori e a posteriori o sono sempre motivati 04. I regolamenti o sono atti normativi o hanno destinatari indeterminabili a priori, ma certamente determinabili a posteriori o sono sempre motivati o hanno destinatari indeterminabili a priori e a posteriori 05. I bandi o hanno destinatari indeterminabili a priori, ma certamente determinabili a posteriori o sono atti normativi o sono sempre motivati o hanno destinatari indeterminabili a priori e a posteriori 06. Le concessioni o sono sempre motivati o hanno destinatari indeterminabili a priori, ma certamente determinabili a posteriori o sono atti normativi o hanno destinatari determinati in modo specifico 07. Le graduatorie dei concorsi o sono atti plurimi o hanno destinatari indeterminati o sono atti normativi o sono atti generali 08. Le autorizzazioni o sono provvedimenti di secondo grado o sono provvedimenti di primo grado o sono provvedimenti generali o sono prive di valore precettivo 09. I provvedimenti plurimi o sono atti normativi o hanno destinatari indeterminati o hanno una pluralità di destinatari o hanno destinatari indeterminabili a priori, ma certamente determinabili a posteriori 10. L'imperatività del potere amministrativo o Indica che il potere amministrativo non può essere esercitato attraverso accordi o Indica la che il suo atto di esecizio può influire unilateralmente sulla sfera soggettiva altrui o Indica che l'esercizio del potere amministrativo pregiudica la posizione giuridica altrui o Indica che il potere amministrativo è esercitato sempre d'ufficio 11. L'interesse legittimo è un posizione soggettiva o Attiva che ha come contenuto poteri finali o Attiva che ha come contenuto poteri strumentali e finali o Passiva nei confronti dell'esercizio del potere amministrativo o Attiva che ha come contenuto poteri strumentali 12. Il contenuto dell'interesse legittimo è formato o Da poteri finali o Da poteri strumentali di partecipazione e reazione o Dal potere strumentale di reazione o Dal potere strumentale di partecipazione 13. Le concessioni o sono prive di valore precettivo o sono atti normativi o sono provvedimenti generali o sono provvedimenti precettivi 06. La retrodatazione si verifica quando la P.A. o emana un provvedimento di annullamento d'ufficio con cui rimuove un precedente provvedimento con decorrenza ex tunc o emana un provvedimento che produce effetti ex nunc o emana un provvedimento retroattivo o riporta la decorrenza degli effetti dell'atto al momento da cui avrebbero dovuto iniziare 07. Ai sensi dell'art. 21-quater della legge n. 241/1990 o l'efficacia ovvero l'esecuzione del provvedimento amministrativo può essere sospesa, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario, dallo stesso organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge o l'efficacia ovvero l'esecuzione del provvedimento amministrativo può essere sospesa, se sussiste un interesse pubblico, dallo stesso organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge o l'efficacia ovvero l'esecuzione del provvedimento amministrativo non può essere sospesa, né dallo stesso organo che lo ha emanato né da altro organo previsto dalla legge o l'efficacia ovvero l'esecuzione del provvedimento amministrativo non può essere sospesa se il provvedimento è stato già comunicato al destinatario 08. L'efficacia di un provvedimento amministrativo o non può essere mai prorogata o può essere prorogata anche dopo che ha cessato di produrre effetti o può essere rinnovata o può essere prorogata solo prima che abbia cessato di produrre effetti 09. La discrezionalità tecnica riguarda o Le valutazioni di opportunità operate dalla PA o Il merito amministrativo o Un'ipotesi di discrezionalità disciplinata alla stessa stregua merito amministrativo o Le operazioni tecniche sottese all'esercizio del potere amministrativo 10. I provvedimenti di annullamento d'ufficio o sono solo efficaci pro futuro o di regola sono retroattivi o di regola non sono retroattivi o di regola producono effetti ex tunc Lezione 050 01. Un provvedimento amministrativo efficace o non è mai esecutorio o non è mai esecutivo o è sempre esecutivo o è sempre esecutorio 02. Per l'esecuzione delle obbligazioni aventi ad oggetto somme di denaro o l'art. 21-ter, co. 2 della legge n. 241/1990 impone di applicare le disposizioni per l'esecuzione coattiva dei crediti dello Stato o l'art. 21-ter, co. 2 della legge n. 241/1990 lascia libera la P.A. di individuare i mezzi più idonei o la P.A. di deve sempre rivolgere al giudice o l'art. 21-ter, co. 2 della legge n. 241/1990 non prevede alcunché 03. Le pubbliche amministrazioni possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti o senza limiti o nei soli casi e nei modi previsti dalla legge o sempre o anche dei provvedimenti autorizzatori 04. L'eseguibilità o consiste nella idoneità del provvedimento amministrativo a produrre effetti giuridici o consiste nella attitudine del provvedimento amministrativo efficace a produrre in via automatica ed immediata gli effetti o consiste nella idoneità del provvedimento a realizzare i propri effetti in ragione della assenza di impedimenti legali o di fatto che ostino alla sua attuazione o consiste nella idoneità del provvedimento ad essere eseguito coattivamente dalla P.A 05. L'esecutività o è sinonimo di efficacia o consiste nella attitudine del provvedimento amministrativo efficace a produrre in via automatica ed immediata gli effetti o consiste nella idoneità del provvedimento ad essere eseguito coattivamente dalla P.A o consiste nella idoneità del provvedimento amministrativo a produrre effetti giuridici 06. Uno stesso potere amministrativo può essere o Ablatorio e relativo a un interesse pretensivo o Autorizzativo e ablatorio o Concessorio e relativo a un interesse oppositivo o Autorizzativo e relativo a un interesse pretensivo 07. L'efficacia o consiste nella idoneità del provvedimento ad essere eseguito coattivamente dalla P.A o consiste nella attitudine del provvedimento amministrativo efficace a produrre in via automatica ed immediata gli effetti o è sinonimo di efficacia o consiste nella idoneità del provvedimento amministrativo a produrre effetti giuridici Lezione 051 01. La violazione delle norme di diritto amministrativo comporta o l'inesistenza giuridica dei provvedimenti o la nullità dei provvedimenti o l'illegittimità dei provvedimenti o l'inefficacia dei provvedimenti 02. La carenza di motivazione comporta o la nullità dei provvedimenti per difetto degli elementi essenziali o l'inesistenza giuridica dei provvedimenti o l'illegittimità dei provvedimenti o l'inefficacia dei provvedimenti 03. L'elusione del giudicato amministrativo comporta o l'inesistenza giuridica dei provvedimenti o l'inefficacia dei provvedimenti o la nullità dei provvedimenti o l'illegittimità dei provvedimenti 04. La violazione del giudicato amministrativo comporta o la nullità dei provvedimenti o l'illegittimità dei provvedimenti o l'inefficacia dei provvedimenti o l'inesistenza giuridica dei provvedimenti 05. Il difetto assoluto di attribuzione comporta o l'illegittimità dei provvedimenti amministrativi o la nullità dei provvedimenti amministrativi o l'esecutività dei provvedimenti amministrativi o l'inefficacia dei provvedimenti amministrativi 07. L'azione per fare accertare la nullità dei provvedimenti amministrativi è disciplinata o dall'art. 1418 cod. civ o dall'art. 21-septies della legge n. 241/1990 o dall'art. 21-octies della legge n. 241/1990 o dall'art. 31 c.p.a. 08. La nullità dei provvedimenti amministrativi o può essere opposta dalla resistente entro 180 giorni dalla loro comunicazione o può essere solo rilevata d'ufficio dal giudice o può sempre essere opposta dalla parte resistente o essere rilevata d'ufficio dal giudice o non può essere opposta dalla resistente Lezione 053 01. L'eccesso di potere è un vizio che comporta la o nullità o inefficacia o ineseguibilità o illegittimità 02. In caso di invalidità ad effetto caducante, l'annullamento dell'atto presupposto o non si estende automaticamente all'atto consequenziale, anche quando questo non sia stato impugnato o si estende automaticamente all'atto consequenziale, solo se impugnato o non si estende automaticamente all'atto consequenziale, anche se impugnato o si estende automaticamente all'atto consequenziale, anche quando questo non sia stato impugnato 03. Il provvedimento adottato in base ad una legge poi dichiarata incostituzionale dà luogo ad una illegittimità o sanabile o originaria o successiva o che rende il provvedimento nullo 04. L'esecuzione di una sentenza di annullamento di un provvedimento amministrativo passata in giudicato può trovare ostacoli nelle sole sopravvenienze di fatto e di diritto verificatesi o anteriormente al deposito della sentenza o dopo il deposito della sentenza o anteriormente alla notificazione della sentenza o dopo la notificazione della sentenza 05. Il provvedimento adottato ad un decreto legge non convertito dà luogo ad una illegittimità o sanabile o originaria o che rende il provvedimento nullo o successiva 06. In base al principio del tempus regit actum, la validità del provvedimento amministrativo deve essere valutata alla stregua della situazione di fatto e di diritto esistente o alla data di avvio del procedimento o alla data in cui diventa efficace o alla data in cui è impugnato in giudizio o alla data della sua adozione 07. L'art. 21 octies della legge n. 241/1990 disciplina la o ineseguibilità o nullità o illegittimità o inefficacia 08. La carenza in concreto di potere è un vizio che comporta la o illegittimità o nullità o inefficacia o ineseguibilità 09. I provvedimenti amministrativi illegittimi sono viziati da o violazione o elusione del giudicato o anche da incompetenza o nullità o difetto assoluto di attribuzione Lezione 054 01. L'incompetenza può essere o causa di nullità o rilevata d'ufficio dal giudice o un per grado, valore, materia e territorio o insindacabile in caso di provvedimenti amministrativi discrezionali 02. Lo sviamento di potere è o un elemento sintomatico di eccesso di potere o un vizio in cui si traduce la carenza in astratto di potere o un vizio di merito o causa di nullità 03. L'irragionevolezza è o un vizio che rende ab origine il provvedimento nullo o causa di nullità o un elemento sintomatico di eccesso di potere o un vizio di merito 04. In caso di annullamento di un atto per vizio di incompetenza, il Giudice Amministrativo o è tenuto a dichiarare il provvedimento nullo o può eccezionalmente pronunciarsi su un potere non ancora esercitato o è tenuto a rimettere l'affare all'organo amministrativo competente o può sostituirsi alla P.A. 05. Il vizio di incompetenza o è insanabile o può essere sanato nei soli casi previsti dalla legge o può essere sanato solo se non pende un giudizio innanzi al Giudice Amministrativo o può essere sanato anche se pende un giudizio innanzi al Giudice Amministrativo 06. Un provvedimento che viola un Regolamento europeo o è insanabile o è illegittimo o è inefficace o è nullo 07. Nel procedimento consultivo il parere obbligatorio deve essere reso entro o 40 giorni o 1 mese o 10 giorni o 20 giorni
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