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Paniere PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO prof. Caserio Carlo, Panieri di Programmazione e controllo

Paniere con risposte chiuse di PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO prof. Caserio Carlo

Tipologia: Panieri

2015/2016

In vendita dal 28/01/2022

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Scarica Paniere PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO prof. Caserio Carlo e più Panieri in PDF di Programmazione e controllo solo su Docsity! Set Domande PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo Indice Indice Lezioni ............................................................................................................................... p. 2 Lezione 001 ............................................................................................................................. p. 4 Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 5 Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 6 Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 7 Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 8 Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 9 Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 11 Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 12 Lezione 009 ............................................................................................................................. p. 13 Lezione 010 ............................................................................................................................. p. 16 Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 17 Lezione 012 ............................................................................................................................. p. 18 Lezione 013 ............................................................................................................................. p. 19 Lezione 014 ............................................................................................................................. p. 20 Lezione 015 ............................................................................................................................. p. 22 Lezione 016 ............................................................................................................................. p. 24 Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 25 Lezione 018 ............................................................................................................................. p. 28 Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 29 Lezione 020 ............................................................................................................................. p. 30 Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 31 Lezione 022 ............................................................................................................................. p. 32 Lezione 023 ............................................................................................................................. p. 33 Lezione 024 ............................................................................................................................. p. 34 Lezione 025 ............................................................................................................................. p. 36 Lezione 026 ............................................................................................................................. p. 37 Lezione 029 ............................................................................................................................. p. 38 Lezione 030 ............................................................................................................................. p. 39 Lezione 031 ............................................................................................................................. p. 40 Lezione 032 ............................................................................................................................. p. 41 Lezione 033 ............................................................................................................................. p. 42 Lezione 034 ............................................................................................................................. p. 44 Lezione 035 ............................................................................................................................. p. 45 Lezione 036 ............................................................................................................................. p. 46 Lezione 037 ............................................................................................................................. p. 47 Lezione 038 ............................................................................................................................. p. 49 controllare che le risorse siano impiegate in modo efficiente ed efficace durante lo svolgimento di specifici compiti assicurare che le risorse siano utilizzate in modo efficiente ed efficace sulla dimensione esterna, come il mercato ed il settore definire le politiche di acquisizione delle risorse sulla dimensione interna, cercando di indirizzare i dipendenti verso gli obiettivi aziendali Lezione 002 01. Il controllo operativo si occupa di: definire le politiche di acquisizione delle risorse svolgere operazioni quali, ad esempio, l'analisi degli scostamenti contabilità generale 02. Il controllo direzionale si occupa di: definire le politiche di acquisizione delle risorse controllare che le risorse siano impiegate in modo efficiente ed efficace durante lo svolgimento di specifici compiti contabilità generale 03. Occuparsi di controllo strategico significa concentrarsi prevalentemente: sulla dimensione interna, come parametri e obiettivi sull'efficienza e l'efficacia sulla dimensione interna, come contabilità analitica e generale 04. La pianificazione strategica si occupa di: assicurare che le risorse siano utilizzate in modo efficiente ed efficace misurare il rendimento ottenuto dall'impiego delle risorse verificare che i dipendenti utilizzino le risorse in modo adeguato 05. Occuparsi di controllo di gestione significa concentrarsi prevalentemente: sul top management sull'efficienza e l'efficacia sulla dimensione esterna, come il mercato ed il settore 06. Quali distinzioni propone Anthony (1965), in merito al controllo? budget tradizionale e budget innovativo contabilità generale, contabilità analitica e analisi degli scostamenti programmazione e controllo pianificazione strategica, controllo direzionale e controllo operativo nella tendenza dei manager di migliorare i risultati annuali di breve termine, senza considerare quelli di medio-lungo Lezione 003 01. L'orientamento al breve periodo: è una caratteristica inevitabile del controllo di gestione è un vantaggio del controllo di gestione Nessuna delle altre 02. Utilizzare a proprio favore la discrezionalità offerta dai principi contabili per allocare costi o ricavi rientra nella fattispecie: del focus su variabili specifiche della miopia manageriale dello stress ed ipercompetizione 03. La "miopia manageriale" consiste: nella tendenza dei manager di migliorare i risultati di altri manager nella tendenza dei manager di migliorare i risultati di medio-lungo, senza considerare quelli annuali di breve termine nella tendenza dei manager di migliorare solo i risultati di medio-lungo periodo 04. Quali sono le criticità del controllo di gestione? dei "trucchetti contabili" è una criticità del controllo di gestione dall'insieme di procedure, documenti e processi Lezione 004 01. La dimensione materiale del controllo di gestione è data: dalle modalità di gestione del controllo dall'pproccio al controllo da parte del top management dal ruolo che si intende assegnare al controllo di gestione 02. Il sistema di controllo manageriale è composto da: controllo delle azioni e dei risultati solo dal controllo dei risultati dal controllo del personale e della cultura interna 03. La dimensione immateriale del controllo di gestione è data: dai processi mediante i quali il controllo diventa operativo dalla mappa delle responsabilità dalla struttura tecnica di supporto 04. Illustrare le relazioni tra la dimensione materiale e quella immateriale del controllo di gestione dal ruolo intimamente assegnato al controllo di gestione controllo delle azioni, dei risultati, del personale e della cultura interna 14. Quali sono le condizioni da verificare per valutare se è applicabile il controllo delle azioni o quello dei risultati? Set Domande: PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo Lezione 007 serve a garantire che un determinato compito sia portato a termine nel modo corretto consente un controllo diretto delle restrizioni comportamentali non è sempre attuabile 01. Limitare l'accesso a determinate aree aziendali, rientra nella fattispecie: della ridondanza nell'assegnazione dei compiti delle verifiche preventive dell'attribuzione di una responsabilità diretta per le azioni svolte 02. La ridondanza nell'assegnazione dei compiti: Nessuna delle altre rientra nel campo delle verifiche preventive rientra nell'ambito del controllo dei risultati 03. Quale dei seguenti è un beneficio del controllo delle azioni genera soddisfazione nei dipendenti è flessibile non presenta costi 04. "Se un compito coinvolge attività di valore, è opportuno che non venga svolto da un singolo soggetto." Questa è una raccomandazione che rientra nella fattispecie: della ridondanza nell'assegnazione dei compiti delle verifiche preventive dell'attribuzione di una responsabilità diretta per le azioni svolte 05. Quale dei seguenti è un limite del controllo delle azioni non consente un coordinamento organizzativo non prevede regole non consente un apprendimento organizzativo 06. Quali sono i benefici del controllo delle azioni? 07. Perché il controllo delle azioni incentiva l'apprendimento organizzativo? 08. Cos'è la ridondanza nell'assegnazione dei compiti e che tipo di controllo consente? 09. Quali sono i limiti del controllo delle azioni? 10. Quali sono le tipologie del controllo delle azioni? 11. Cosa sono le verifiche preventive e che tipo di controllo consentono? 12. Cosa sono le restrizioni comportamentali e di che tipo possono essere? delle restrizioni comportamentali possono consistere in atteggiamenti di scarsa collaborazione e frustrazione possono consistere in perdite di tempestività distorsioni comportamentali costi dovuti agli effetti collaterali del controllo stesso sono iniziative volte a falsare i risultati raggiunti possono consistere nell'atteggiamento abitudinario indotto nei dipendenti Lezione 008 01. Gli atteggiamenti negativi, nell'ambito del controllo delle azioni: sono iniziative volte a falsare i risultati raggiunti possono consistere in perdite di tempestività possono consistere nell'atteggiamento abitudinario indotto nei dipendenti 02. I ritardi operativi, nell'ambito del controllo delle azioni: sono iniziative volte a falsare i risultati raggiunti possono consistere in atteggiamenti di scarsa collaborazione e frustrazione possono consistere nell'atteggiamento abitudinario indotto nei dipendenti 03. Quale tra i seguenti è un costo indiretto del controllo delle azioni? numero di attività soggette al controllo costi di struttura, fisica ed informativa tempo dedicato all'attività di controllo 04. Cosa si intende per costi indiretti del controllo delle azioni? Nessuna delle altre costi attribuibili alle azioni solo attraverso basi di riparto costi che in modo esplicito si possono attribuire all'attuazione del controllo 05. I trucchetti manageriali, nell'ambito del controllo delle azioni: possono consistere in atteggiamenti di scarsa collaborazione e frustrazione possono consistere nell'atteggiamento abitudinario indotto nei dipendenti possono consistere in perdite di tempestività 06. Le distorsioni comportamentali, nell'ambito del controllo delle azioni: sono iniziative volte a falsare i risultati raggiunti possono consistere in atteggiamenti di scarsa collaborazione e frustrazione possono consistere in perdite di tempestività 07. Quali sono i costi indiretti del controllo delle azioni? 08. Quali sono i costi diretti del controllo delle azioni? 09. Cosa si intende per "distorsioni comportamentali" nell'ambito del controllo delle azioni? Sono artifici volti a mostrare risultati migliori di quelli realmente ottenuti nella previsione delle condizioni di svolgimento della gestione nell'esercizio successivo 15. Quale delle seguenti è una criticità del controllo di gestione? L'orientamento al lungo periodo Nessuna delle altre L'apprendimento 16. Il controllo di gestione è: L'insieme di attività attraverso cui la direzione aziendale valuta come competere con i concorrenti L'insieme di attività attraverso cui la direzione aziendale monitora la maturazione degli utili L'insieme di attività con cui si verifica che la gestione si stia svolgendo nel modo meno costoso possibile 17. Perché il controllo di gestione porta a "benefici di comunicazione"? Perché porta nuovi elementi di studio Perché promuove principi di meritocrazia Perché obbliga a mantenere elevato il livello di qualità delle comunicazioni verso l'esterno 18. Perché il controllo di gestione porta a "benefici motivazionali"? Perché facilita la comunicazione Perché agevola il coordinamento Perché porta nuovi elementi di studio 19. I "trucchetti manageriali": Sono artifici volti a mostrare risultati peggiori di quelli realmente ottenuti Nessuna delle altre Sono attività attraverso cui la direzione aziendale monitora la maturazione degli utili 20. Il controllo antecedente consiste: nel confronto a consuntivo tra obiettivi e risultati nell'accertamento, a fine periodo, che i risultati raggiunti siano in linea con gli obiettivi programmati nell'accertamento periodico che i risultati siano in linea con gli obiettivi programmati Perché incita l'impegno individuale e di squadra Perché potenzia i meccanismi di coordinamento interno L'insieme di attività con cui si verifica che la gestione si stia svolgendo in modo coordinato e coerente con gli obiettivi La miopia manageriale la capacità del responsabile di poter agire sulle aree di sua competenza non sono sempre riscontrabili in un'azienda, pertanto spesso si ricorre anche ad altre forme di controllo è la costante attività di comparazione tra risultati conseguiti e obiettivi programmati Lezione 010 01. Cosa si intende per principio di controllabilità, nell'ambito del controllo dei risultati? la conoscenza degli obiettivi aziendali da perseguire la possibilità di mettere in atto azioni correttive la possibilità di misurare i risultati ottenuti 02. Le condizioni necessarie per implementare un controllo dei risultati: sono sempre riscontrabili in aziende di medio-grandi dimensioni sono sempre riscontrabili in aziende di piccole-medie dimensioni sono sempre riscontrabili all'interno di un'azienda 03. Il "circuito di feed-back": è la costante attività di controllo delle azioni è la costante attività di misurazione, ex-ante, degli scostamenti è la costante attività di programmazione 04. Cos'è il controllo dei risultati? 05. Quali sono le differenze sostanziali tra il controllo delle azioni ed il controllo dei risultati? 06. Cos'è il "circuito di feedback"? 07. Quali sono le condizioni che si devono verificare affinchè il controllo dei risultati sia fattibile ed efficace? 08. Il termine "controllo" quale accezione ha nel controllo delle azioni e quale nel controllo dei risultati? la selezione dei responsabili destinatari del controllo la scelta dei parametri da utilizzare per valutare i manager grado di profondità, oggetto, controllabilità e misurazione Lezione 011 01. Nell'ambito del controllo dei risultati, cosa si intende per grado di profondità del sistema: la possibilità di misurare gli scostamenti la controllabilità del sistema la selezione dell'oggetto del controllo 02. Nell'ambito del controllo dei risultati, cosa si intende per misurazione: la selezione dei responsabili destinatari del controllo la controllabilità del sistema la selezione dell'oggetto del controllo 03. Quali sono gli elementi del controllo dei risultati? restrizioni comportamentali, verifiche preventive, ridondanza degli incarichi feed-back e feed-forward pianificazione, programmazione e controllo 04. Cos'è il grado di profondità del sistema di controllo dei risultati? 05. Cosa prevede il principio di controllabilità nel sistema di controllo dei risultati? 06. Nella progettazione di un sistema di controllo dei risultati, quali sono le caratteristiche principali che deve avere un indicatore affinché sia idoneo a misurare gli obiettivi? perché consente di attirare le migliori figure professionali sul mercato di motivazione, informazione e competizione controllo del personale e della cultura interna il controllo del personale e della cultura interna un sistema utilizzato per valutare e premiare i responsabili controllo del personale e della cultura interna Lezione 014 01. Perché il sistema incentivante ha funzione di competitività? perché crea competitività all'interno dell'azienda perché consente di cooperare con le aziende concorrenti perché i dipendenti sono incentivati ad acquisire maggiori competenze 02. Perché il sistema incentivante ha funzione di informazione? perché informa il top management sui dipendenti meritevoli perché informa gli stakeholders sugli obiettivi interni aziendali perché informa i dipendenti sui premi ed incentivi che possono guadagnare 03. Quali sono le funzioni di un sistema incentivante? di formazione, selezione e addestramento di guida e di controllo di efficienza, efficacia ed economicità 04. Tra i seguenti tipi di controllo, quale è ritenuto meno intrusivo verifiche preventive ridondanza dei compiti assegnati restrizioni comportamentali 05. Quale dei seguenti tipi di controllo può essere ritenuto, da solo, insufficiente il controllo delle azioni il controllo su parametri-obiettivo il controllo dei risultati 06. Cos'è un sistema incentivante? un sistema di piani e programmi un sistema utilizzato per fornire linee di indirizzo sulle procedure aziendali un sistema di regole da rispettare, formali ed informali 07. Tra i seguenti tipi di controllo, quale è ritenuto meno intrusivo verifiche preventive controllo delle azioni controllo dei risultati perché informa i dipendenti sulle aree di risultato ritenute più importanti la capacità di adattamento 08. Quale dei seguenti è un punto di forza del controllo del personale e della cultura interna essendo piuttosto intrusivo, garantisce che i comportamenti aziendali siano allineati alle volontà del top management la facilità di messa in atto essere autosufficiente, ossia non necessitare di altri tipi di controllo integrativi 09. Quali sono le funzioni del sistema incentivante? 10. Quali sono i punti di forza del controllo della cultura interna? 11. Quali sono i punti di debolezza del controllo della cultura interna? oggettivo monetari o non monetari prospettiva di carriera un incentivo organizzativo collettivo eccessivo sviluppo di comportamenti competitivi una problematica degli incentivi collettivi Lezione 015 01. Affinché un indicatore di performance sia efficace, occorre che sia: non precisamente misurabile assoggettabile ad interpretazioni soggettivo o discrezionale 02. Gli incentivi materiali sono: prospettive di carriera solo non monetari solo monetari 03. I fringe benefits sono: incentivi una-tantum incentivi immateriali incentivi organizzativi 04. Quale tra i seguenti è un incentivo organizzativo: fringe benefits quota azionaria (stock option) premio annuale 05. La leadership è: un incentivo materiale non monetario un fringe benefit un esempio di golden parachute 06. Una possibile problematica inerente agli incentivi individuali è: livellamento della performance individuale eccessiva competizione tra gruppi a scapito dell'integrazione free riding 07. Il free riding è: una problematica degli incentivi golden parachute una problematica degli incentivi monetari una problematica degli incentivi individuali incentivi materiali nel consentire ai dipendenti di autocontrollarsi Un controllo che mira a verificare che i comportamenti del personale siano in linea con quelli desiderati Coordinamento interno Un controllo che si effettua confrontando risultati ottenuti con obiettivi attesi Modi di agire sconnessi con gli obiettivi strategici di fondo dell'azienda Lezione 017 01. I controlli del personale consistono: nel delegare un dipendente allo svolgimento del controllo sull'operato degli altri dipendenti nel predisporre un controllo dei risultati ad hoc nel far controllare ad un revisore esterno, l'operato dei dipendenti 02. Cosa si intende per "controllo dei risultati"? Un tipo di controllo che si svolge al momento della pianificazione degli obiettivi Un controllo che responsabilizza su parametri-obiettivo Un tipo di controllo sulle azioni 03. Quale tra le seguenti è una potenzialità del controllo dei risultati: Definizione delle specifiche azioni da svolgere Ritardi operativi Coordinamento con aziende esterne 04. I controlli della cultura interna consistono: nel condividere dati ed informazioni che consentano ai dipendenti di comprendere quali sono gli obiettivi aziendali nel verificare che all'interno dell'azienda vi sia una cultura imprenditoriale nel verificare che le conoscenze interne siano sufficienti per raggiungere gli obiettivi 05. Cosa si intende per controllo di feedback? Un controllo che si effettua confrontando gli obiettivi presunti con gli obiettivi effettivi Un controllo che prevede di costruire delle previsioni sull'andamento futuro aziendale Un controllo che si effettua confrontando i risultati di fine periodo con quelli di un periodo intermedio 06. Cosa si intende per controllo di feedback? Un controllo che prevede di costruire delle previsioni sull'andamento futuro aziendale Un controllo che si effettua confrontando gli obiettivi presunti con gli obiettivi effettivi Un controllo che si effettua confrontando i risultati di fine periodo con quelli di un periodo intermedio 07. Nell'ambito del controllo dei risultati, le distorsioni comportamentali sono: Tipologie di controllo sulle azioni Modifiche degli obiettivi strategici, attuate per migliorare i risultati Cambiamenti di comportamento dei consumatori/clienti, di cui tener conto in fase di pianificazione Un controllo che si effettua confrontando risultati ottenuti con obiettivi attesi nel condividere valori e condotte desiderate per consentire ai dipendenti di comprendere quali sono i comportamenti attesi dall'azienda si individuano i destinatari del controllo nel consentire ai dipendenti di autocontrollarsi governo generalmente coesistono ed il manager dovrà trovare il giusto bilanciamento tra i due tipi di controllo si individuano i destinatari del controllo 08. Nel definire il grado di profondità del sistema di controllo: si definisce il tipo di controllo da attuare si individuano le misure da adottare si individua l'oggetto specifico del controllo 09. Nel controllo dei risultati il termine "controllo" accoglie l'idea di: ispezione vigilanza accertamento 10. I controlli del personale consistono: nel predisporre un controllo dei risultati ad hoc nel far controllare ad un revisore esterno, l'operato dei dipendenti nel delegare un dipendente allo svolgimento del controllo sull'operato degli altri dipendenti 11. Nel controllo dei risultati il termine "controllo" accoglie l'idea di: ispezione vigilanza accertamento 12. Nell'ambito del controllo dei risultati, le distorsioni comportamentali sono: Cambiamenti di comportamento dei consumatori/clienti, di cui tener conto in fase di pianificazione Tipologie di controllo sulle azioni Modifiche degli obiettivi strategici, attuate per migliorare i risultati 13. Il controllo dei risultati ed il controllo delle azioni: possono coesistere, ma è sempre preferibile propendere per l'uno o per l'altro tipo di controllo è piuttosto improbabile che coesistano coesistono solo se l'azienda ha implementato un controllo di feedforward 14. Nel definire il grado di profondità del sistema di controllo: si individua l'oggetto specifico del controllo si individuano le misure da adottare si definisce il tipo di controllo da attuare Modi di agire sconnessi con gli obiettivi strategici di fondo dell'azienda governo la conoscenza degli obiettivi da perseguire Coordinamento interno la conoscenza degli obiettivi da perseguire generalmente coesistono ed il manager dovrà trovare il giusto bilanciamento tra i due tipi di controllo 15. L'adozione del controllo dei risultati presuppone: la presenza di ispettori la presenza di un codice etico la conoscenza delle specifiche azioni che devono essere svolte 16. I controlli della cultura interna consistono: nel verificare che le conoscenze interne siano sufficienti per raggiungere gli obiettivi nel verificare che all'interno dell'azienda vi sia una cultura imprenditoriale nel condividere dati ed informazioni che consentano ai dipendenti di comprendere quali sono gli obiettivi aziendali 17. Cosa si intende per "controllo dei risultati"? Un tipo di controllo che si svolge al momento della pianificazione degli obiettivi Un controllo che responsabilizza su parametri-obiettivo Un tipo di controllo sulle azioni 18. Quale tra le seguenti è una potenzialità del controllo dei risultati: Coordinamento con aziende esterne Ritardi operativi Definizione delle specifiche azioni da svolgere 19. L'adozione del controllo dei risultati presuppone: la presenza di un codice etico la conoscenza delle specifiche azioni che devono essere svolte la presenza di ispettori 20. Il controllo dei risultati ed il controllo delle azioni: è piuttosto improbabile che coesistano possono coesistere, ma è sempre preferibile propendere per l'uno o per l'altro tipo di controllo coesistono solo se l'azienda ha implementato un controllo di feedforward nel condividere valori e condotte desiderate per consentire ai dipendenti di comprendere quali sono i comportamenti attesi dall'azienda Set Domande: PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo Lezione 020 abbraccia tutta l'azienda una forma di controllo condotto dai gruppi informali all'interno dell'azienda nella struttura tecnico-informativa del controllo 01. Uno degli elementi del budget è la "globalità", ossia il sistema di budget: si riferisce all'intero anno scompone il budget globale in budget settoriali acquisisce dati da tutti i documenti aziendali 02. Il controllo sociale è: il controllo che occorre svolgere seguendo le relative procedure un sinonimo di controllo societario un sinonimo di controllo di gestione 03. Il sistema dei budget rientra: nella struttura organizzativa del controllo nell'ambito del controllo del personale e della cultura interna nello stile di controllo 04. La struttura organizzativa del controllo è data: dagli obiettivi, dai risultati e dagli scostamenti dal controllo del personale e della cultura interna dalla programmazione e dal controllo 05. La "globalità" è una delle caratteristiche del budget. Quali sono gli altri elementi? 06. Quali sono gli strumenti della struttura tecnico-informativa del controllo? 07. Cosa sono l'autocontrollo ed il controllo sociale? 08. Cos'è lo stile di controllo? dai ruoli, dalle responsabilità e dalle relazioni Set Domande: PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo Lezione 021 determinare costi, ricavi e risultati analitici di periodo si riferiscono a tutte le variabili di bilancio rilevare operazioni di gestione interna 01. Qual è il compito della contabilità gestionale: rettifica periodicamente valori di reddito per darne evidenza in bilancio rileva operazioni di gestione che saranno pubblicate in bilancio rileva in maniera continua gli andamenti economici e finanziari generali della gestione 02. Qual è il compito della contabilità gestionale: rileva in maniera continua gli andamenti economici e finanziari generali della gestione rileva operazioni di gestione che saranno pubblicate in bilancio rettifica periodicamente valori di reddito per darne evidenza in bilancio 03. Quale delle seguenti affermazioni è FALSA. Le informazioni contenute nel sistema di reporting per l'analisi degli scostamenti: sono inerenti agli obiettivi ed ai risultati sono rappresentate in forma comparativa si riferiscono solo a variabili-chiave di controllo 04. Qual è il compito della contabilità gestionale: rileva in maniera continua gli andamenti economici e finanziari generali della gestione rettifica periodicamente valori di reddito per darne evidenza in bilancio rileva operazioni di gestione che saranno pubblicate in bilancio 05. La rilevanza è uno degli elementi della struttura informativa del controllo. In cosa consiste? 06. La selettività è uno degli elementi della struttura informativa del controllo. In cosa consiste? 07. L'accettabilità è uno degli elementi della struttura informativa del controllo. In cosa consiste? 08. La tempestività è uno degli elementi della struttura informativa del controllo. In cosa consiste? 09. L'integrazione è uno degli elementi della struttura informativa del controllo. In cosa consiste? 10. Quali sono le principali differenze tra contabilità generale e contabilità analitica? 11. L'accuratezza è uno degli elementi della struttura informativa del controllo. In cosa consiste? 12. Qual è il ruolo della contabilità analitica? 13. La flessibilità è uno degli elementi della struttura informativa del controllo. In cosa consiste? 14. La verificabilità è uno degli elementi della struttura informativa del controllo. In cosa consiste? 15. A quali caratteristiche è legata l'efficacia della struttura informativa? fornisce supporto alle decisioni operative e ai sistemi di programmazione e controllo Set Domande: PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo Lezione 022 il numero di persone che riportano allo stesso superiore gerarchico deve essere dotata di un buon sistema di budget e di adeguati strumenti di rilevazione degli scostamenti processo di controllo, struttura organizzativa e struttura tecnico-informativa 01. Nell'ambito della definizione dei ruoli, l'ampiezza del controllo è: la complessità delle mansioni il numero di mansioni che il responsabile è chiamato a svolgere la propensione a standardizzare le mansioni 02. La coerenza tra il processo di controllo e la struttura tecnico-informativa prevede che se l'azienda utilizza meccanismi di controllo di feed-back, allora: deve essere dotata anche di meccanismi di controllo di feed-forward deve essere dotata di strumenti ICT evoluti deve essere dotata di sistemi di analisi, di previsione e simulazione 03. Tra quali sistemi occorre che vi sia coerenza affinché il controllo possa attuarsi in modo efficace? processo di controllo, simulazioni, analisi degli scostamenti processo di controllo, budget, sistema di reporting stile di controllo, struttura organizzativa e struttura tecnico-informativa 04. In che modo si può favorire la coerenza tra la struttura organizzativa e la struttura tecnico-informativa del controllo? 05. In che modo si può favorire la coerenza tra gli elementi costituenti la struttura tecnico-informativa? 06. In che modo si può favorire la coerenza tra il processo di controllo e la struttura tecnico-informativa? un centro di costo su indicatori qualitativi o quantitativi 08. Un centro di produzione è: un centro di profitto un centro di investimento un centro di spesa 09. La responsabilizzazione dei titolari dei centri di responsabilità può avvenire: solo su indicatori di tipo finanziario solo su indicatori quantitativi solo su indicatori qualitativi 10. Spiegare cosa sono i centri di costo e fornire alcuni esempi. 11. Fornire alcuni esempi di centri di costo standard ed alcuni esempi di centri di costo discrezionali. 12. Che differenze vi sono tra centri di costo standard e centri di costo discrezionali? 13. Qual è la differenza tra centri di costo standard e centri di costo discrezionali? 14. Cosa sono i centri di costo? 15. Cosa sono i centri di responsabilità? non prevedono alcuno scambio con il mercato esterno centro di profitto un centro di ricavo Lezione 025 01. I centri di profitto fittizi: non prevedono alcuno scambio con altre unità organizzative prevedono scambi saltuari e sporadici con altre unità organizzative prevedono numerosi scambi con altre unità organizzative 02. I centri di profitto semiautonomi: non prevedono alcuno scambio con il mercato esterno prevedono scambi saltuari e sporadici con altre unità organizzative non prevedono alcuno scambio con altre unità organizzative 03. Una divisione aziendale rappresenta un: centro di costo discrezionale centro di costo standard centro di ricavo 04. Un centro di "marketing" è: un centro di costo un centro di profitto un centro di investimento 05. I titolari dei centri di ricavo sono responsabilizzati: esclusivamente sui costi connessi alle vendite esclusivamente su volumi e ricavi di vendita esclusivamente sui volumi di vendita 06. I centri di profitto autonomi: non prevedono alcuno scambio con il mercato esterno prevedono scambi saltuari e sporadici con altre unità organizzative prevedono numerosi scambi con altre unità organizzative 07. Cosa sono i centri di profitto? 08. Cosa sono i centri di ricavo? 09. Descrivere la differenza che intercorre tra centri di profitto autonomi, semiautonomi e fittizi. non prevedono alcuno scambio con altre unità organizzative prevalentemente su volumi e ricavi di vendita, ma anche sui costi connessi alle vendite prevedono numerosi scambi con altre unità organizzative sulle voci inerenti ai centri di profitto e sulle voci di capitale investito centro di investimento centro di investimento centro di investimento Lezione 026 01. I titolari dei centri di investimento sono responsabilizzati: sui ricavi e sul capitale investito sui costi e sul capitale investito sul patrimonio netto e sull'attivo fisso 02. Il ROI è un indicatore su cui potrebbe essere responsabilizzato un: centro di costo centro di ricavo centro di profitto 03. Il ROE è un indicatore su cui potrebbe essere responsabilizzato un: centro di profitto centro di ricavo centro di costo 04. L'azienda nel suo complesso, rappresenta un: centro di ricavo centro di profitto centro di costo 05. Il ROA è un indicatore su cui potrebbe essere responsabilizzato un: centro di ricavo centro di profitto centro di costo 06. Cosa sono i centri di investimento e su quali voci sono responsabilizzati i titolari? 07. Cosa sono i prezzi di trasferimento? centro di investimento costi eliminabili Sì, in alcuni casi CSV = CF + v * X l'intervallo entro cui si mantiene valido il comportamento dei costi Lezione 031 01. I costi speciali sono: sempre costi fissi sempre costi variabili costi ineliminabili 02. Un costo speciale può essere indiretto? No, in nessun caso Nessuna delle altre Solo se i principi contabili lo prevedono 03. I costi variabili si esprimono con la funzione: CV = CF + v * X CV = CF * X CV = CV * X 04. I costi semivariabili si esprimono con la funzione: CSV = v * X CSV = CF - v * X CSV = CV + v * X 05. Nell'ambito della variabilità dei costi, l'area di rilevanza è: l'intervallo entro cui il costo è significativo l'intervallo entro cui i ricavi eguagliano i costi l'intervallo entro cui i costi fissi sono minori dei costi variabili 06. Qual è la differenza tra costi speciali e costi comuni? 07. Cosa sono i costi semivariabili? Rappresentare graficamente il loro andamento su di un piano cartesiano. 08. Cosa sono i costi fissi? Rappresentare graficamente il loro andamento su di un piano cartesiano. 09. Cosa sono i costi variabili? Rappresentare graficamente il loro andamento su di un piano cartesiano. CV = v * X si raggruppino tutti costi indiretti, di qualunque natura, e si ripartiscano con la stessa base di allocazione i costi diretti sono sempre controllabili Lezione 032 01. La base unica di riparto prevede che: si raggruppino tutti costi, diretti e indiretti, e si ripartiscano con la stessa base di allocazione si raggruppino tutti costi indiretti industriali e si ripartiscano con la stessa base di allocazione si raggruppino tutti costi indiretti, commerciali ed amministrativi, e si ripartiscano con due basi di allocazione distinte 02. Quale delle seguenti affermazioni è FALSA: un costo diretto è controllabile solo se il manager ha l'autorità di influenzarlo un costo diretto può essere non controllabile i costi controllabili sono quelli relativi a fattori su cui il manager può agire 03. Qual è l'ipotesi sottostante all'utilizzo della base multipla di riparto come metodologia di determinazione del costo di prodotto? 04. Qual è l'ipotesi sottostante all'utilizzo della base unica di riparto come metodologia di determinazione del costo di prodotto? 05. Qual è la differenza tra costi controllabili e costi non controllabili? 06. Perché la base multipla è "migliore" di quella unica e "peggiore" della Contabilità per Centri di Costo e dell'ABC? che erogano servizi di supporto esterne all'area di produzione in cui si svolgono processi di trasformazione che accolgono costi che non trovano adeguata collocazione negli altri centri di costo Lezione 033 01. I centri di costo ausiliari sono unità organizzative: in cui si svolgono processi di trasformazione esterne all'area di produzione che accolgono costi che non trovano adeguata collocazione negli altri centri di costo 02. La contabilità per centri di costo consente di: esplicitare le modalità con cui le risorse assorbono costi esplicitare le modalità con cui le attività consumano risorse esplicitare le modalità con cui i processi produttivi consumano risorse 03. L'idea di fondo della contabilità per centri di costo è: considerare i centri stessi come costi considerare i centri stessi come ricavi ripartire i tutti i costi sui centri, utilizzando la medesima base di allocazione 04. I centri di costo funzionali sono unità organizzative: in cui si svolgono processi di trasformazione che accolgono costi che non trovano adeguata collocazione negli altri centri di costo che erogano servizi di supporto 05. I centri di costo produttivi sono unità organizzative: che erogano servizi di supporto che accolgono costi che non trovano adeguata collocazione negli altri centri di costo esterne all'area di produzione 06. I centri di costo virtuali sono unità organizzative: che erogano servizi di supporto in cui si svolgono processi di trasformazione esterne all'area di produzione 07. Un costo indiretto rispetto al prodotto: è indiretto anche rispetto al centro di costo a cui si riferisce Nessuna delle altre è diretto rispetto al centro di costo a cui si riferisce 08. Nella contabilità per centri di costo, quali attività svolgono i centri di costo ausiliari? 09. Nella contabilità per centri di costo, cosa sono i centri di costo virtuali? può essere diretto o indiretto rispetto al centro di costo a cui si riferisce considerare i centri stessi come oggetti di costo intermedi esplicitare le modalità con cui le unità organizzative consumano risorse materie prime, manodopera diretta e altri costi diretti industriali il margine di contribuzione lordo e semilordo Lezione 035 01. La configurazione di costo primo include: materie prime, manodopera diretta e quota di costi indiretti industriali materie prime, costi commerciali, amministrativi e oneri finanziari materie prime, costi diretti e indiretti industriali 02. Il sistema variable costing consente di calcolare, per ciascuna linea di prodotto: il risultato della gestione non caratteristica nessuna delle altre il valore aggiunto 03. Il margine di contribuzione lordo consente di calcolare: il contributo di ciascuna linea di prodotto alla copertura dei costi fissi indiretti ciò che rimane dopo aver recuperato tutti i costi fissi ciò che rimane dopo aver recuperato tutti i costi, fissi e variabili 04. Come si ottiene il costo pieno industriale? 05. Quali sono le differenze sostanziali tra Full Costing System e Variable Costing System? 06. Come si ottiene il costo primo? 07. Nell'ambito del Variable Costing System, cosa rappresenta il margine di contribuzione semilordo? 08. Come si ottiene il costo pieno complessivo? 09. Nell'ambito del Variable Costing System, cosa rappresenta il margine di contribuzione lordo? ciò che rimane dei ricavi di vendita dopo aver recuperato tutti i costi variabili sostenuti Q* = CV / (p-v) simulare l'aumento dei prezzi di vendita sul reddito operativo CT = CF / (p-v) Qual è il volume di produzione che consente di ottenere un certo risultato operativo? CF = CT + v*Q Lezione 036 01. Nell'ambito del Break Even Point, quale delle seguenti formule è incorretta: CT = CF + v * Q CV = v * Q RT = p * Q 02. Quale tra le seguenti può essere un esempio di analisi di sensibilità che si può condurre grazie alla Break Even Analysis? simulare gli effetti del rialzo del prezzo del petrolio sui costi del carburante simulare l'aumento dei crediti verso clienti a seguito di attività di recupero degli stessi simulare gli effetti dell'inflazione sul costo di acquisto delle materie prime 03. Nell'ambito del Break Even Point, quale delle seguenti formule è incorretta: CV = v * Q Q* = CF / (p-v) CT = CF + v * Q 04. Quale delle seguenti è una domanda a cui risponde la Break Even Analysis? Qual è il costo del prodotto? Qual è l'ammontare di costi eliminabili? Qual è l'ammontare di costi industriali? 05. Nell'ambito del Break Even Point, quale delle seguenti formule è incorretta: CT = CF + CV RT = p * Q CV = v * Q 06. Nell'ambito del Break Even Point, come si calcola la quantità di pareggio? 07. Illustrare graficamente il Break Even Point, su di un piano cartesiano. 08. Disegnare il grafico del Break Even Point e commentarlo brevemente da ricavi sorgenti e costi cessanti può essere una scelta giusta o sbagliata a seconda della rilevanza strategica della linea che si andrebbe ad eliminare irrilevanti incentivare le vendite del prodotto che ha margine di contribuzione unitario più elevato i soli costi rilevanti di ciascuna alternativa da ricavi cessanti e costi sorgenti Lezione 037 01. I vantaggi economici differenziali, nell'analisi differenziale, sono dati: dai redditi operativi di ciascuna delle alternative poste a confronto dai redditi netti di ciascuna delle alternative poste a confronto da ricavi cessanti e costi sorgenti 02. Nell'ambito delle scelte di convenienza economica, l'eliminazione di una linea di prodotto che non è redditizia: è una scelta sempre sbagliata, perché le linee di prodotto non dovrebbero mai essere eliminate è sempre una scelta giusta, in quanto la linea di prodotto non è più economicamente conveniente è una scelta giusta, perché riduce i costi 03. Nell'analisi differenziale, i costi fissi in genere sono: rilevanti eliminabili figurativi 04. Le decisioni di Product Mix sono volte a: aumentare le vendite di tutto il mix di prodotti incentivare le vendite del prodotto che ha margine di contribuzione unitario più basso disincentivare le vendite del prodotto che ha margine di contribuzione unitario più elevato 05. Nelle decisioni di Make or Buy, occorre considerare attentamente: i ricavi irrilevanti di ciascuna alternativa i costi e ricavi irrilevanti di ciascuna alternativa i costi e ricavi emergenti e cessanti di ciascuna alternativa 06. Nell'analisi differenziale un costo irrilevante è: non significativo in quanto di valore molto ridotto ottenuto come differenza ricavi irrilevanti e costi irrilevanti presente soltanto in una delle due alternative poste a confronto 07. Gli svantaggi economici differenziali, nell'analisi differenziale, sono dati: dai redditi netti di ciascuna delle alternative poste a confronto dai redditi operativi di ciascuna delle alternative poste a confronto da ricavi sorgenti e costi cessanti presente in entrambe le alternative poste a confronto si esercita ad intervalli specifici e monitora la gestione attraverso risultati intermedi Al prodotto sono assegnati i costi di tutti i fattori produttivi impiegati Tutti i costi indiretti confluiscano in un unico raggruppamento per il quale è individuata una base di allocazione Consiste nell'accertamento della coerenza del budget rispetto agli obiettivi strategici di fondo dell'azienda è dato dalla somma di materie prime, manodopera diretta, altri costi diretti industriali 08. Il controllo concomitante: si esercita alla fine del periodo di budget e monitora la gestione attraverso i risultati finali si esercita all'inizio ed alla fine dell'esercizio si esercita all'inizio del periodo di budget e monitora la coerenza del budget rispetto agli obiettivi strategici dell'azienda 09. Il controllo concomitante: si esercita alla fine del periodo di budget e monitora la gestione attraverso i risultati finali si esercita all'inizio del periodo di budget e monitora la coerenza del budget rispetto agli obiettivi strategici dell'azienda si esercita all'inizio ed alla fine dell'esercizio 10. Secondo il full costing system: Al prodotto è assegnato solo il costo primo Nessuna delle altre Al prodotto sono assegnati solo i costi variabili 11. La metodologia a base unica di riparto prevede che: Tutti i costi indiretti, ad eccezione di quelli amministrativi e commerciali, confluiscano in un unico raggruppamento per il quale è individuata una base di allocazione I costi indiretti, a seconda dell'oggetto di costo a cui si riferiscono, sono allocati individuando basi di ripartizione differenti Tutti i costi, diretti e indiretti, sono ripartiti utilizzando una sola base di allocazione 12. La base di riparto unica è utilizzabile in realtà aziendali che: presentano un peso consistente dei costi diretti ed un processo produttivo complesso presentano un peso contenuto dei costi indiretti ed un processo produttivo semplice presentano un peso consistente dei costi indiretti ed un processo produttivo complesso 13. Il controllo antecedente: Consiste nell'accertamento delle variazioni periodiche, ottenute dal rapporto risultati/obiettivi Consiste nella verifica del raggiungimento dei risultati rispetto agli obiettivi prefissati Consiste nella misurazione degli scostamenti obiettivo-risultato 14. Il costo primo: è dato dalla somma di tutti i costi industriali, diretti e indiretti è dato dalla somma di costi commerciali, finanziari e generali è dato dalla somma di costi amministrativi, commerciali e generali si esercita ad intervalli specifici e monitora la gestione attraverso risultati intermedi Sistemi full costing e sistemi variable costing Raccoglie ed elabora informazioni di tipo quantitativo-monetario di supporto alle decisioni ed al controllo di gestione relativi a fattori produttivi che partecipano esclusivamente alla produzione dell'oggetto di costo occorre assegnare al prodotto solo i costi variabili che si modificano nel breve periodo relativi a fattori produttivi che partecipano esclusivamente alla produzione dell'oggetto di costo Set Domande: PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo 15. Le tecniche di calcolo del costo del prodotto possono essere: Sistemi a costi eliminabili e sistemi a costi non eliminabili Sistemi a costi presunti e sistemi a costi effettivi Sistemi a costo fisso e sistemi a costo variabile 16. La contabilità analitica: Raccoglie ed elabora le disposizioni normative in materia di redazione del bilancio Raccoglie ed elabora le informazioni del bilancio Raccoglie dati ed informazioni di natura qualitativa 17. I costi speciali sono: relativi a fattori produttivi eliminabili relativi a fattori produttivi che non partecipano alla produzione dell'oggetto di costo relativi a fattori produttivi che partecipano prevalentemente alla produzione dell'oggetto di costo 18. Secondo il full costing system: Al prodotto è assegnato solo il costo primo Al prodotto sono assegnati solo i costi variabili Nessuna delle altre 19. Secondo il variable costing system: occorre assegnare al prodotto tutti i costi, fissi e variabili occorre modificare periodicamente il sistema di calcolo dei costi di prodotto occorre assegnare al prodotto solo i costi semivariabili 20. Quale delle seguenti affermazioni è vera: I costi comuni sono costi diretti I costi comuni hanno sempre natura industriale I costi comuni sono costi "eliminabili" 21. I costi speciali sono: relativi a fattori produttivi che partecipano prevalentemente alla produzione dell'oggetto di costo relativi a fattori produttivi eliminabili relativi a fattori produttivi che non partecipano alla produzione dell'oggetto di costo I costi comuni sono costi indiretti Al prodotto sono assegnati i costi di tutti i fattori produttivi impiegati Raccoglie ed elabora informazioni di tipo quantitativo-monetario di supporto alle decisioni ed al controllo di gestione I costi comuni sono costi indiretti il costo è calcolato tenendo conto solo degli elementi di costo attinenti all'area produttiva Sistemi full costing e sistemi variable costing 22. Il costo primo: è dato dalla somma di costi amministrativi, commerciali e generali è dato dalla somma di tutti i costi industriali, diretti e indiretti è dato dalla somma di costi commerciali, finanziari e generali 23. Il controllo antecedente: Consiste nell'accertamento delle variazioni periodiche, ottenute dal rapporto risultati/obiettivi Consiste nella verifica del raggiungimento dei risultati rispetto agli obiettivi prefissati Consiste nella misurazione degli scostamenti obiettivo-risultato 24. Il controllo susseguente: si realizza a preventivo, in fase di definizione degli obiettivi si realizza con la stesura dei piani d'azione si realizza a seguito di eventi che abbiano modificato la struttura dei costi 25. La contabilità analitica: Raccoglie ed elabora le informazioni del bilancio Raccoglie dati ed informazioni di natura qualitativa Raccoglie ed elabora le disposizioni normative in materia di redazione del bilancio 26. Quale delle seguenti affermazioni è vera: I costi comuni hanno sempre natura industriale I costi comuni sono costi diretti I costi comuni sono costi "eliminabili" 27. Si parla di costo pieno industriale quando: il costo è calcolato tenendo conto solo dei costi variabili il costo è calcolato tenendo conto di tutti i fattori impiegati il costo è calcolato tenendo conto dei soli fattori commercial ed amministrativi 28. Le tecniche di calcolo del costo del prodotto possono essere: Sistemi a costi presunti e sistemi a costi effettivi Sistemi a costo fisso e sistemi a costo variabile Sistemi a costi eliminabili e sistemi a costi non eliminabili si realizza a consuntivo al termine del periodo di budget Consiste nell'accertamento della coerenza del budget rispetto agli obiettivi strategici di fondo dell'azienda è dato dalla somma di materie prime, manodopera diretta, altri costi diretti industriali Set Domande: PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo Lezione 040 budget delle vendite e dei costi commerciali l'area produzione, la distribuzione, l'area finanziaria andamento storico delle vendite 01. Il budget dell'area commerciale è composto da: budget dei costi commerciali e amministrativi budget delle vendite e budget degli acquisti budget delle vendite e budget del fatturato 02. Il coordinamento diretto del budget delle vendite deve avvenire con: l'area marketing, l'area ricerca e sviluppo, l'area finanziaria l'area produzione, la distribuzione, l'area patrimoniale l'area produzione, l'area acquisti, l'area investimenti 03. Quali sono i fattori critici esterni del budget delle vendite: analisi del settore e dei concorrenti analisi delle azioni correttive analisi del mercato di sbocco e del mercato di approvvigionamento 04. Quali sono i fattori critici interni del budget delle vendite: analisi del settore e dei concorrenti analisi del mercato di sbocco e del mercato di approvvigionamento analisi del mercato e dei concorrenti 05. Con quali aree aziendali deve coordinarsi il budget delle vendite? 06. Quali sono le aree con cui il budget delle vendite deve coordinarsi e perché? 07. Da quali budget è composto il budget dell'area commerciale? 08. Illustrare i fattori critici che occorre considerare nel predisporre il budget delle vendite. 09. Illustrare i fattori critici che occorre considerare nel predisporre il budget delle vendite. 10. Quali aspetti occorre considerare per redigere il budget delle vendite? analisi del mercato e dei concorrenti del budget dei costi commerciali la "ricetta" del prodotto budget delle vendite e politica delle scorte di prodotti finiti e semilavorati costi commerciali vincolati del budget dei costi commerciali Lezione 041 01. I costi per sconti e premi fanno parte: del budget delle vendite del budget di marketing del budget dei costi industriali 02. Nell'ambito del budget di produzione, la quantità di beni da produrre deriva dal calcolo: Rimanenze finali - Vendite - Rimanenze iniziali Acquisti - Rimanenze iniziali + Rimanenze finali Rimanenze finali + Vendite + Rimanenze iniziali 03. La distinta-base è: il budget di produzione è la distinta di pagamento previsionale è il budget di base 04. I costi di distribuzione fisica fanno parte: del budget di marketing del budget dei costi industriali del budget delle vendite 05. Il budget dei costi della produzione risulta dall'integrazione di: budget delle vendite e budget degli acquisti budget dei costi commerciali e budget delle vendite budget delle vendite e budget del fatturato 06. I costi derivanti da iniziative adottate in periodi precedenti, i cui riflessi economici si protraggono in più esercizi sono: costi commerciali fittizi costi commerciali discrezionali costi commerciali tecnici 07. I costi della rete di vendita fanno parte: del budget di marketing del budget delle vendite del budget dei costi industriali del budget dei costi commerciali Rimanenze finali + Vendite - Rimanenze iniziali costi commerciali discrezionali costi commerciali tecnici 08. I costi relativi ad attività di comunicazione, promozione e pubblicità sono: costi commerciali tecnici costi commerciali fittizi costi commerciali vincolati 09. I costi parametrati ad altri fattori a cui sono collegati da una relazione prestabilita sono: costi commerciali fittizi costi commerciali discrezionali costi commerciali vincolati 10. Dall'integrazione di quali budget risulta il budget dei costi di produzione? Set Domande: PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo Lezione 044 nessuna delle altre esclusivamente risorse pluriennali 01. Il budget degli investimenti: si riferisce solo all'area dei costi commerciali si riferisce solo all'area produzione si riferisce solo all'area del personale 02. Il budget degli investimenti riguarda: risorse finanziarie risorse a breve termine e pluriennali risorse materiali 03. Nell'ambito del budget del personale e della determinazione del costo dell'organico programmato, occorre tener conto: delle sole componenti di costo fisso del solo salario base annuo delle sole componenti di costo variabile 04. Cos'è il budget degli investimenti e quali sono le sue peculiarità? di tutte le componenti di costo del lavoro, fisse e variabili sottraendo al NOPAT il costo medio ponderato di tutto il capitale impiegato il tasso di interesse che determina un VAN pari a zero il tempo necessario per "far rientrare" l'investimento programmato Lezione 045 01. L'EVA si calcola: sottraendo al NOPAT il VAN sottraendo al NOPAT il costo medio ponderato del capitale proprio impiegato sottraendo al NOPAT il costo medio ponderato del capitale di terzi impiegato 02. Il TIR è: il tasso di interesse che determina un VAN pari a uno il tasso di interesse che aumenta il VAN uguale al VAN se il tasso di interesse è pari a zero 03. Se il costo opportunità di un investimento è inferiore al TIR, significa che: il rendimento dell'investimento è zero il rendimento dell'investimento è negativo il TIR è pari a zero il rendimento dell'investimento è positivo 04. Cos'è il pay-back period? l'importo che rientra dall'investimento programmato l'importo necessario che occorre per attuare gli investimenti programmati il tempo necessario per raccogliere i fondi necessari per gli investimenti programmati 05. Il VAN è: il tasso che azzera il valore dell'investimento il valore attuale del capitale investito il guadagno ottenuto dagli investimenti effettuati 06. Gli impatti generati dal budget degli investimenti riguardano: il budget finanziario ed il budget patrimoniale il budget delle vendite ed il budget degli approvvigionamenti il budget finanziario ed il budget economico 07. Cos'è il VAN? 08. Cos'è il pay-back period? 09. Cos'è l'EVA? 10. A quale domanda risponde il VAN? 11. A quale domanda risponde il pay-back period? il budget finanziario, il budget economico ed il budget patrimoniale il guadagno attualizzato che si otterrà dall'investimento Lezione 046 01. A quale domanda risponde il TIR? 02. Cos'è l'EVA e come si ottiene? 03. Cos'è il TIR? Set Domande: PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo Lezione 050 il fabbisogno di copertura finanziaria globale dei programmi contrappone gli investimenti ed i finanziamenti si focalizza sulle dinamiche dei flussi monetari 01. La forma del budget patrimoniale: deve seguire quella prevista dall'art. 2424 del c.c. deve essere necessariamente per criteri finanziari o per criteri di pertinenza gestionale deve essere a margine di contribuzione 02. L'obiettivo del budget delle fonti e degli impieghi è i evidenziare: i costi ed i ricavi che sarà necessario sostenere e conseguire il tipo ed il rendimento degli investimenti da effettuare se la gestione genera o assorbe liquidità 03. Il budget delle fonti e degli impieghi: contrappone i costi ed i ricavi confronta l'attivo fisso con l'attivo circolante confronta le liquidità differite con le liquidità immediate 04. Il budget di cassa: si focalizza sulle dinamiche dei soli flussi in entrata si focalizza sulle dinamiche dei soli flussi in uscita non è collegato con nessuno degli altri budget settoriali 05. Il budget di cassa: riporta i flussi in entrata dell'anno trascorso ed i flussi in uscita dell'anno a venire riporta i flussi in entrata dell'anno a venire ed i flussi in uscita dell'anno trascorso riporta i flussi in entrata e in uscita dell'anno trascorso 06. Qual è la finalità del budget delle fonti e degli impieghi? 07. Qual è la finalità del budget patrimoniale? 08. Qual è la finalità del budget di cassa? 09. Quale forma può assumere il budget patrimoniale? riporta i flussi in entrata e in uscita dell'anno a venire dipende dalle esigenze conoscitive del management Set Domande: PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo Lezione 051 implica l'adozione di un controllo di feedback 01. Svolgere un'analisi degli scostamenti di mix: implica che siamo in presenza di un'azienda monoprodotto implica l'adozione di un controllo di feedforward indica che l'azienda utilizza diversi metodi di valutazione degli scostamenti 02. L'analisi degli scostamenti: si colloca nella contabilità generale si colloca solo nel processo di controllo si colloca nella struttura organizzativa 03. Il confronto tra consuntivo all'anno T ed pre-consuntivo all'anno T: implica la disponibilità di dati certi implica l'adozione di un controllo di feedforward è concettualmente errata 04. Cos'è l'analisi degli scostamenti? si colloca nel processo di controllo e nel sistema informativo-contabile indica che siamo in presenza di un'azienda multiprodotto Set Domande: PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo Lezione 052 l'effetto volume l'effetto prezzo dei costi industriali 01. Il confronto V' * P' - V * P dà luogo a: uno scostamento di resa uno scostamento di volume uno scostamento di prezzo 02. Il confronto V' * P' - V * P' evidenzia: l'effetto prezzo l'effetto resa l'effetto costo 03. Il confronto (P' - P) * V evidenzia: l'effetto volume l'effetto costo l'effetto resa 04. Il coefficiente di impiego o resa, si calcola nell'ambito dell'analisi degli scostamenti: dei ricavi dei ricavi industriali dei volumi 05. Dall'effetto di quali variabili può dipendere uno scostamento dei costi industriali variabili? 06. Dall'effetto di quali variabili può dipendere uno scostamento dei ricavi di vendita? uno scostamento di ricavo Set Domande: PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo Lezione 055 i giorni ed il costo di acquisto 01. Quale delle seguenti NON è una variabile a cui può essere ricondotto lo scostamento delle rimanenze di materie prime? mix materie giorni di giacenza consumi 02. Quali sono le due determinanti principali dello scostamento dei debiti verso fornitori? il costo di acquisto ed i debiti i debiti ed i fornitori la rotazione del capitale di terzi ed il costo di acquisto ricavi di vendita hanno un livello di tempestività altissimo hanno maggiore analiticità di quelli per il controllo direzionale solo i dati che si discostano significativamente rispetto ai valori normali per il controllo direzionale emessi in particolati condizioni di rischio/opportunità alla capacità di influenzare i comportamenti del destinatario fanno riferimento a dimensioni non monetarie Lezione 057 01. I flash report sono: hanno un livello di tempestività molto basso hanno scarsa validità hanno un livello di accuratezza altissimo 02. I report per il controllo operativo: hanno minore analiticità di quelli per il controllo direzionale sono meno dettagliati di quelli per il controllo strategico e più dettagliati di quelli per il controllo direzionale sono dettagliati quanto quelli per il controllo direzionale 03. Riportare i dati "per eccezioni" in un report, significa evidenziare: tutti i dati indistintamente solo i dati che hanno una ripercussione sul bilancio tutti i dati, ad eccezione di quelli che si discostano significativamente rispetto ai valori normali 04. Riportare i dati "per eccezioni" è tipico dei report: per il controllo condotto dalle società di revisione per il controllo strategico per il controllo operativo 05. I flash report sono: emessi nel momento in cui si accerta che uno scostamento è rilevante emessi al di fuori delle logiche del controllo di gestione emessi in sostituzione dei report periodici 06. L'aspetto pragmatico del sistema di reporting è relativo: alla capacità di fornire tutte le informazioni possibili alla capacità di rendere il significato desiderato alla capacità di utilizzare simboli e linguaggio conforme al destinatario 07. I report per il controllo operativo: fanno riferimento ai costi specifici fanno riferimento a tutti i costi e ricavi industriali fanno riferimento solo a dimensioni monetarie l'output del sistema informativo contabile tecnico, semantico e pragmatico alla capacità di rendere il significato desiderato sono utili per il supporto decisionale 08. Il reporting è: l'output della struttura organizzativa l'input del budgeting l'input del sistema informativo contabile 09. L'efficacia del sistema di reporting si persegue su tre aspetti: semantico, comunicativo, interpretativo tecnico, industriale, pragmatico tecnico, commerciale e amministrativo 10. L'aspetto semantico del sistema di reporting è relativo: alla capacità di utilizzare simboli e linguaggio conforme al destinatario alla capacità di fornire tutte le informazioni possibili alla capacità di influenzare i comportamenti del destinatario 11. L'aspetto tecnico del sistema di reporting è relativo: alla capacità di influenzare i comportamenti del destinatario alla capacità di fornire tutte le informazioni possibili alla capacità di rendere il significato desiderato 12. I report per il controllo strategico: sono inutili per il supporto decisionale sono utili per il supporto decisionale, solo se corredati da flash report sono basati su dati interni, che per il controllo strategico sono i più rilevanti 13. Cos'è il sistema di reporting? 14. Su quali livelli aziendali si articola il sistema di reporting? alla capacità di utilizzare simboli e linguaggio conforme al destinatario stock su flussi flussi su stock flussi su stock 08. Il tempo medio di giacenza in magazzino di prodotti finiti è calcolato come rapporto: input / output output / input flussi su stock 09. L'indice di rotazione delle vendite (ROS) è calcolato come rapporto: output / input stock su flussi input / output 10. L'indice di rotazione delle immobilizzazioni tecniche è calcolato come rapporto: input / output output / input stock su flussi 11. Cos'è la leva operativa? l'indice di incidenza del passivo l'indice di rigidità degli impieghi l'indice di consolidamento del passivo Lezione 060 01. L'analisi gestionale del budget patrimoniale porta a calcolare, ad esempio: la leva finanziaria il ROE il ROA 02. L'analisi gestionale del budget patrimoniale porta a calcolare, ad esempio: il ROE il ROS la leva operativa 03. L'analisi gestionale del budget patrimoniale porta a calcolare, ad esempio: il ROE il ROS la leva operativa 04. L'analisi gestionale del budget patrimoniale porta a calcolare, ad esempio: il ROI il ROS la rotazione del capitale investito 05. L'analisi gestionale del budget patrimoniale porta a calcolare, ad esempio: la rotazione del capitale investito il ROI il ROS 06. L'analisi gestionale del budget patrimoniale porta a calcolare, ad esempio: la leva finanziaria il ROE il ROA 07. Quali analisi gestionali si possono condurre sul budget patrimoniale? l'indice di dipendenza finanziaria l'indice di autonomia finanziaria l'indice di elasticità degli impieghi rimanenze + liquidità differite - debiti debiti e crediti di natura finanziaria + liquidità immediate Lezione 061 01. Quale delle seguenti alternative esprime il Capitale Circolante Netto Operativo? rimanenze - liquidità differite - debiti rimanenze - liquidità differite + debiti rimanenze + liquidità differite + debiti 02. Cos'è la posizione finanziaria netta? la somma algebrica di patrimonio netto, attivo fisso e attivo circolante la differenza tra crediti verso clienti e debiti verso fornitori la somma dei crediti e delle rimanenze 03. Quale delle seguenti alternative esprime la posizione finanziaria netta? patrimonio netto - debiti di natura finanziaria crediti di natura finanziaria + rimanenze debiti di natura finanziaria - crediti di natura commerciale 04. L'analisi gestionale dei flussi finanziari ha lo scopo di comprendere se l'azienda: ha prodotto più o meno ricavi dell'anno precedente ha conseguito un utile maggiore o minore dell'anno precedente ha ottenuto più o meno finanziamenti dell'anno precedente 05. Cosa esprime il Capitale Circolante Netto Operativo? 06. Cosa esprime la posizione finanziaria netta? ha assorbito o generato liquidità la somma algebrica di tutte le risorse finanziarie a disposizione dell'azienda Set Domande: PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo Lezione 065 è costruito in una prospettiva temporale pluriennale soggetto a frequenti aggiornamenti 01. I budget specifici sono: elaborati ipotizzando diversi scenari ambientali soggetti a frequenti aggiornamenti elaborati sulla base di specifiche ipotesi relative a particolari variabili critiche 02. Il rolling budget: è costruito in corrispondenza di eventi nuovi sopraggiunti è elaborato ipotizzando diversi scenari ambientali è elaborato sulla base di specifiche ipotesi relative a particolari variabili critiche 03. Il budget a scenari multipli è: elaborato sulla base di ipotesi che sono destinate a rimanere invariate per almeno un anno costruito su periodi temporali più brevi di quelli previsti per i budget tradizionali elaborato sulla base di specifiche ipotesi relative a particolari variabili critiche 04. Il budget flessibile è: elaborato sulla base di ipotesi che sono destinate a rimanere invariate per almeno un anno costruito su periodi temporali più brevi di quelli previsti per i budget tradizionali elaborato ipotizzando diversi scenari ambientali 05. Il revised budget è: elaborato sulla base di specifiche ipotesi relative a particolari variabili critiche elaborato ipotizzando diversi scenari ambientali soggetto al controllo del collegio sindacale o di un altro organo preposto 06. Quali sono gli aspetti critici del budget tradizionale? 07. Cosa sono i budget specifici e quando sono utilizzati? 08. Quali sono le caratteristiche del budget flessibile? 09. Quali sono le caratteristiche del budget a scenari multipli? elaborato sulla base di specifiche ipotesi relative a particolari variabili critiche elaborato ipotizzando diversi scenari ambientali costruiti in corrispondenza di eventi nuovi sopraggiunti la prospettiva patrimoniale Lezione 066 01. Quale delle seguenti NON è una prospettiva inserita nel framework della Balanced Scorecard? la prospettiva economico-finanziaria la prospettiva relativa alla crescita e all'apprendimento la prospettiva relativa ai clienti 02. La Balanced Scorecard è stata ideata da: Anthony Simon Amigoni 03. Quale delle seguenti è un'affermazione FALSA. La Balanced Scorecard tenta di bilanciare: gli interessi di tutti i principali stakeholders obiettivi di breve e di lungo termine misure di performance finanziarie e non finanziarie 04. La Balanced Scorecard è: uno strumento di analisi di scenario uno strumento basato esclusivamente su variabili di bilancio uno strumento di supporto al controllo operativo 05. Qual è la logica di fondo della Balanced Scorecard? 06. Cos'è la Balanced Scorecard e quali sono le sue caratteristiche principali? 07. Quali dimensioni o aspetti tenta di bilanciare la Balanced Scorecard? uno strumento di Performance Management le fonti con gli impieghi Kaplan e Norton quota di mercato rapporto con il cliente qualità del prodotto o del servizio redditività del cliente Lezione 067 01. Quale delle seguenti è una misura LAG? rapporto con il cliente qualità del prodotto o del servizio immagine 02. Quale delle seguenti è una misura LEAD? numero di clienti acquisiti quota di mercato numero di ripetizioni dell'acquisto da parte dello stesso cliente 03. Quale delle seguenti è una misura LEAD? numero di clienti acquisiti quota di mercato redditività del cliente 04. Quale delle seguenti è una misura LEAD? numero di clienti acquisiti quota di mercato numero di clienti soddisfatti 05. Quale delle seguenti è una misura LAG? qualità del prodotto o del servizio rapporto con il cliente immagine e reputazione 06. Quale delle seguenti è una misura LAG? rapporto con il cliente reputazione qualità del prodotto o del servizio 07. Quale delle seguenti è una misura LAG? qualità del prodotto o del servizio rapporto con il cliente reputazione numero di clienti soddisfatti numero di ripetizioni dell'acquisto da parte dello stesso cliente immagine e reputazione Set Domande: PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo Lezione 069 precedente 01. I modelli di simulazione forniscono un supporto: solo per la programmazione solo per il controllo solo per la pianificazione 02. La simulazione economico-finanziaria, rispetto alla pianificazione, si pone in una posizione: nessuna delle altre concomitante successiva per la pianificazione, la programmazione ed il controllo Set Domande: PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SCIENZE DELL'ECONOMIA Docente: Caserio Carlo Lezione 070 perché fornisce una indicazione sulla fattibilità delle ipotesi formulate 01. In un modello di simulazione economico-finanziaria, dalla stima dei costi di acquisto di materie si può ottenere il valore dei debiti verso fornitori attraverso: il tempo medio di incasso i ricavi straordinari il tempo medio di giacenza 02. In un modello di simulazione economico-finanziaria, dalla stima dei ricavi di vendita si può ottenere il valore dei crediti verso clienti attraverso: i ricavi straordinari il tempo medio di pagamento il tempo medio di giacenza 03. In un modello di simulazione economico-finanziaria, per ottenere la stima del valore delle rimanenze, si può ricorrere al: tempo medio di pagamento tempo medio di incasso costo unitario 04. In un modello di simulazione economico-finanziaria, dalla stima del valore delle immobilizzazioni si può ottenere il valore degli ammortamenti attraverso: il tasso di finanziamento la quota di ammortamento il totale dei finanziamenti 05. Dopo aver formulato tutte le ipotesi di simulazione economico-finanziaria e derivato i valori, occorre verificare lo sbilancio fonti-impieghi. Perché? nessuna delle altre perché deve essere positivo affinché sia conveniente implementare lo scenario perché fornisce il valore dell'utile o della perdita 06. Nell'ambito dei modelli di simulazione, cosa consente di ottenere la verifica dello sbilancio fonti-impieghi? il tasso di ammortamento tempo medio di giacenza il tempo medio di incasso il tempo medio di pagamento
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