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Paniere sistemi per la tutela ambientale e del territorio a.a.22/23_Università Pegaso, Panieri di Diritto dell'ambiente

Paniere organizzato per capitoli con tutte le domande e risposte corrette dei test a.a. 2022/2023

Tipologia: Panieri

2021/2022

Caricato il 10/11/2022

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Scarica Paniere sistemi per la tutela ambientale e del territorio a.a.22/23_Università Pegaso e più Panieri in PDF di Diritto dell'ambiente solo su Docsity! Paniere Sistemi per la tutela ambientale e del territorio LM-26 6 CFU ICAR/20 Cap 1 1 Per sistema in questa lezione si intende: Metodo, approccio 2 Per ambiente in questa lezione si intende:Ecosistema naturale 3 Per territorio in questa lezione si intende:Struttura antropica 4 Per tutela in questa lezione si intende:Difesa di bene collettivo 5 Per conoscere il contesto in questa lezione si intende:Storia e conoscenza di una realtà 6 Per scegliere il metodo in questa lezione si intende:Azioni e strumenti per l'agire 7 Per definire l'approccio in questa lezione si intende:Varie forme di recupero 8 Per resilienza trasformativa in questa lezione si intende:Modo di agire post shock 9 Per rigenerazione in questa lezione si intende:Intervento in modo innovativo 10 Per punti di crisi in questa lezione si intende:Danni urbani, ambientali e territoriali CAP 2 Il Secondo Dopoguerra è caratterizzato dallo sfruttamento di ingenti quantità di risorse naturali, essenzialmente a causa di:Ricostruzione delle città e progresso tecnologico 2 Nel Secondo Dopoguerra, la tecnologia utilizzata è:Caratterizzata da processi modulari 3 Per i progressisti, costituiva la causa del rallentamento al progresso industriale e alla limitazione della libertà degli individui:I problemi di impatto ambientale 4 Alla fine dell'ottocento costituiscono le prime manifestazioni a difesa dell'ambiente:I gruppi americani ed europei, a maggioranza tedesca 5 La zona industriale di Sheffield del diciannovesimo secolo, era:Caratterizzata da numerose ciminiere altamente inquinanti e circondata dai limitrofi quartieri operai 6 Il regolamento della Legge sui rifiuti, del 1899, divenne famosa perché:Impediva i inquinare le acque dei porti marittimi e fluviali con rifiuti ingombranti, al fine di consentire l'attracco ai natanti 7 In America, i primi gruppi ambientalisti svolgono azioni di:Richiesta di norme ai governi per la riduzione delle concentrazioni delle sostanze chimiche presenti nell'aria, nell'acqua e sul terreno 8 La legge “Legge sulla Purezza dell'Acqua” è stata riscritta:Nel 1972, considerando l'originaria “Federal Hair Pollution Control Act Amendments” del 1948 per regolare l'inquinamento delle acque, ad eccezione delle acque di natura sotterranea: 9 Negli Stati Uniti La “Legge sulla Purezza dell'Aria” rappresenta:La prima legge federale promulgata nel 1955 per il controllo dei valori di inquinamento atmosferico, con applicazione a livello nazionale 10 Nel 1972, dal 5 al 16 giugno, al Folkets Hus di Stoccolma si tiene l'importante evento:Prima conferenza delle Nazioni Unite a difesa dell'ambiente naturale CAP 3 La Valutazione di Impatto Ambientale è una disciplina che ha cominciato a concretizzarsi nell'anno: 2 In Europa, sono aggiunte in forma strutturata, nel programma di azione, anche le politiche comunitarie ambientali, assieme alle politiche regionali e sociali, energetiche e industriali:Vertice di della CEE del 1972 3 Durante il, il programma di azione per le politiche ambientali, al Vertice di Parigi della CEE del 1972, integra:La lacuna presente nel Trattato istitutivo della Comunità economica europea del 1957 4 La formazione e l'informazione per Lo sviluppo della coscienza ambientale dei cittadini, è un principio risalente:Al periodo del Vertice di Parigi della CEE del 1972 5 Nel 1985 la Direttiva europea numero 337 rappresenta:Il primo strumento fondamentale di politica a livello europeo per la VIA di progetti pubblici e privati, da realizzare o già realizzati 6 Modifica la direttiva numero 337 del 1985:La Direttiva n/1997 del Consiglio europeo, che richiede agli Stati membri di stabilire criteri più drastici a tutela dell'ambiente 7 L'Atto unico europeo è firmato:Le politiche europee per la Valutazione dell฀Impatto Ambientale nel decennio 1981 - 1990: Nel 1986 a Parigi da parte di nove Stati membri e il 28 febbraio 1986 anche da parte della Danimarca, dell'Italia e della Grecia 8 Il Trattato di Maastricht è entrato in vigore:Il 1.11, per richiedere agli Stati membri di inserire nelle proprie politiche anche la tutela ambientale, in relazione ai fattori che differenziano il territorio degli Stati membri 9 Nel documento delle conclusioni della Presidenza per il Consiglio Europeo di Cardiff, nel 1998, viene ribadito il fondamentale concetto:Ogni sistema economico deve essere in grado di associare la tutela ambientale alla crescita dei livelli economici 10 Convenzione di Århus del 1998, è stata firmata da:Unione europea CAP 4 1 IPPC è l'acronimo inglese di:Intergovernmental Panel on Climate Change 2 Il gruppo intergovernativo IPPC è stato istituito:Il 1988, dal Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente e dall'organizzazione Meteorologica Mondiale 3 L'operato dei componenti IPCC si caratterizza perché:Non produce ricerca scientifica e non esercita alcuna attività di monitoraggio 4 L'IPCC è stato insignito del Premio:Nobel per la Pace, ad Oslo, il 10 dicembre del 2007 5 Ai processi di tipo strategico e decisionale dell'IPCC partecipano:195 Paesi membri, con oltre un centinaio dei loro rappresentanti e all'intervento di altri studiosi per il supporto specialistico 6 Il primo Rapporto IPCC, pubblicato nel 1990, pone in evidenza:Il grave problema ambientale causato dall'alterazione climatica, dovuta principalmente alle attività umane che producono i gas ad effetto serra 7 In merito al primo Rapporto IPCC, sono pubblicati:Dati statistici associati, sulla base delle valutazioni scientifiche riguardanti i cambiamenti climatici per il prossimo secolo 8 Per risolvere il problema del disboscamento, il primo Rapporto IPCC, propone:Riforestazione per ripristinare le condizioni originarie favorevoli all'ecosistema e al paesaggio marino, fluviale e lacuale, con un positivo riflesso anche al riequilibrio del fattore climatico 9 L'ultimo Rapporto IPCC è stato pubblicato:Nel 2013, quinto nell'ordine di presentazione 10 Con l'acronimo AFOLU si indica:Le emissioni di gas ad effetto serra prodotte da attività agricole, silvicolture, sfruttamento delle terre, emissioni terrestri di anidride carbonica prodotte da incendi boschivi, incendi di torba CAP 5 1 Ogni progetto contiene variabili che si caratterizzano per: Unicità irripetibilità complementarietà integrabilità 2 Le tre principali variabili che determinano la caratteristica di unicità ad un determinato progetto sono:Obiettivo; tempo; costo 3 Sono definiti effetti diretti nei confronti dell'ambiente, causati dal ciclo di via di un'opera realizzata:Gli effetti causati da una azione che si verifica nell'istante temporale e nel medesimo luogo in cui l'azione 9 Il Global Risks Report contiene:La classifica dei principali rischi globali 10 Le catastrofi artificiali rientrano:Nella classifica dei rischi ambientali CAP 10 1 Le classi esigenziali sono:Categorie che raggruppano le esigenze da soddisfare per gli utenti e i committenti 2 Le classi esigenziali comprendono:I requisiti tecnologici e ambientali 3 Sono classificati all'interno delle Classi esigenziali dei requisiti ambientali:Aspetto, Integrabilità, sicurezza 4 Corretta sequenza della composizione insiemistica di Classi esigenziali:Sistemi di requisiti, requisiti ambientali e requisiti tecnologici, prestazioni 5 I metodi impiegati per la valutazione della sostenibilità del costruito sono:La certificazione ambientale per la progettazione ambientale; La certificazione energetica per la progettazione energetica 6 Il calcolo dell'L.C. nella progettazione ambientale è utile a:Ridurre gli impatti ambientali 7 Sono strumenti di certificazione ambientale:Sistemi di gestione ambientale, Autodichiarazioni ambientali, Marchi ed etichettature obbligatori 8 La progettazione energetica considera:Sistemi ad efficienza energetica ottimizzata 9 Sono strumenti di certificazione energetica:CasaClima, Passive house, GBC 10 In Italia sono utilizzati solo strumenti per la certificazione energetica nazionale:Di tipo nazionale e internazionale CAP 11 1 Rientra nelle caratteristiche della casa per studenti di S+PS Architects, a Mumbai:L'utilizzo di materiale riciclato 2 Elemento che contribuisce alla realizzazione di un progetto sostenibile:La sostenibilità dei materiali impiegati 3 Sono professionalità coinvolte nella realizzazione del progetto sostenibile:Architetti, ingegneri, geologi, impiantisti 4 Un edificio è sostenibile se:Si adotta l'integrazione dei processi anche nella gestione del sistema impiantistico 5 BEMS è considerato un sistema indispensabile:Per ottimizzare il risparmio energetico 6 BEMS è un sistema che comporta l'adozione dei processi integrati a:Progettisti, committenti, utilizzatori finali 7 La loro presenza e corretta distribuzione negli spazi esterni all'edificio, garantisce l'ottimizzazione del microclima negli ambienti interni all'edificio, soprattutto durante le stagioni estive ed invernali:Alberi a foglie caduche, alberi sempreverdi 8 Saskatchewan Conservation House è un prototipo di:Edificio ad alta efficienza energetica 9 Con le F.E. si produce:Energia rinnovabile elettrica e termica 10 Biogas è:Una tipologia di F.E Cap 12 1 Rappresenta un importante documento che ha definito l'LCA valido strumento di tipo operativo per l'attuazione dell'IPP: Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo - Politica integrata dei prodotti - Sviluppare il concetto di “ciclo di vita ambientale" 2 Caratterizza il metodo della Valutazione del Ciclo di Vita:Il valore oggettivo del processo 3 Rappresenta una fase del processo LCA:LCIA- Valutazione di impatto del Ciclo di Vita 4 LCCA è il metodo che supporta:La valutazione economica ed ambientale del bene 5 LCA è il metodo utilizzato per valutare:Gli impatti ambientali durante l'intero ciclo di vita di un bene 6 Costituisce uno degli obiettivi fondamentali della Norma ISO 15686-5 del 2008:Stabilire, per il metodo LCC, una terminologia comprensiva e una metodologia condivisibile a tutti gli operatori: 7 In base alle statistiche mondiali, la percentuale della popolazione residente in città corrisponde a:30% nel 1950; 54% nel 2014; 66% nel 2050 8 Nel Rapporto Burtland del 1987 è contenuta la definizione concernente:Lo sviluppo sostenibile 9 Il metodo LCA applicato al sistema urbano :Valuta i consumi annuali 10 Il metodo LCA è applicabile al sistema urbano soltanto se:È paragonato ad un ecosistema naturale Cap 13 1 L'evoluzione dei consumi energetici:Ha carattere permanente 2 La sostanza o le energie introdotte nell'ambiente naturale, producono effetti di tipo:Negativo 3 Gli inquinanti sono classificati in base a:Origine, persistenza, facilità di rimozione 4 Nel linguaggio "economico", le esternalità sono riferite a:Gli effetti che l'attività di un'unità economica esercita, sulla produzione o sul benessere di altre unità 5 L'anidride carbonica è:Un gas serra che apporta un enorme contributo al riscaldamento globale del Pianeta 6 L'evoluzione permanente si concentra:L'evoluzione permanente si concentra solo nelle fonti che producono energia da fonte fossile 7 Le piante:Producono energia chimica 8 Le attività antropiche:Generano impatti negativi agli ecosistemi naturali 9 Con il termine "edafico" si intende:Organismi animali e vegetali che vivono negli strati superficiali del suolo 10 Con il termine "monitoraggio" si intende: Osservazione, a scopo di controllo, di una grandezza variabile eseguita mediante monito CAP 14 1 Nell'area della certificazione ambientale, SGA è l'acronimo di:Sistemi per la Gestione Ambientale 2 Corrisponde al significato di "processo" contenuto nelle norme UNI:Unicamente l'insieme delle attività correlate o interagenti che trasformano gli intput in ouput 3 Il ciclo delle azioni seguito dall'SGA segue il modello:PDCA 4 L'International Organization for Standardization rappresenta:L'Organizzazione internazionale che predispone le norme tecniche 5 L'International Organization for Standardization è stata fondata:A Ginevra, nel 1947 6 La norma ISO 14001 del 2015:È ad oggi valida 7 In base alla ISO 14001:2015, le informazioni necessarie per contribuire allo sviluppo sostenibile, riguardano:La mitigazione del potenziale effetto negativo delle condizioni ambientali dell'organizzazione e l'assistenza all'organizzazione nel compimento di obblighi di conformità 8 È l'acronimo internazionale del Sistema comunitario di ecogestione e di audit:EMAS 9 Per le aziende, il Sistema comunitario di ecogestione e di audit rappresenta uno strumento:Volontario 10 La sede dell'organizzazione che aderisce al sistema EMAS:Può essere interna o esterna al territorio della Comunità Europea Cap 15 1 Rappresenta un elemento identificabile nell'ambiente fisico, culturale, demografico, economico, politico, regolamentare o tecnologico:Fattore ambientale 2 Gli indicatori si utilizzano per:Comprendere i fenomeni ambientali allo stato dell'arte e sue tendenze al cambiamento 3 Ha l'acronimo EEA:European Environmental Agency 4 La funzione degli indicatori consiste nei seguenti:Comunicare più insiemi di dati complessi, riassumere, semplificare 5 La Matrice ambientale:Identifica i caratteri distintivi del paesaggio e dell'ambiente 6 Il metadato degli indicatori ambientali europeo comprende:Oltre 130 indicatori, di cui dieci sono stati classificati e riconosciuti indicatori principali 7 Il Reporting è:La relazione contenuta nella Matrice ambientale 8 Costituiscono eventi che modificano l'ambiente, quali ad esempio, i rifiuti, l'inquinamento:Pressioni 9 Rappresenta il processo di valutazione ambientale tramite l'utilizzo degli indicatori:Raccolta dati, analisi,scelta degli indicatori ambientali, indice ambientale 10 Il metodo di analisi delle componenti ambientali si utilizza per:Eliminare gli indicatori ambientali ripetitivi Cap 16 1 La Guerra del Kippur determina:Il fenomeno della dismissione e delocalizzazione dell'industria, a seguito della crisi energetica 2 L'assenza di trasformazione dei sistemi operativi legati al settore della logistica è determinato da:Le conseguenze della Guerra del Kippur del 1973 3 In base alla letteratura specialistica, i fenomeni derivanti della crisi energetica si sono verificati con modalità:Differenti a seconda dei contesti 4 La stagflazione è:Una fase del ciclo economico caratterizzata da stagnazione e inflazione 5 “Chi inquina paga” è:Il primo principio a difesa dell'ambiente e del territorio, contenuto nella Raccomandazione n. 128, formulata dall'OCSE, in data 26 maggio 1972 6 L'articolo 239 “Princìpi e campo di applicazione” del D. Lgs. 03.04.2006, n. 152 disciplina:Le modalità con cui si devono effettuare le operazioni di bonifica e ripristino ambientale dei siti contaminati dalle lavorazioni che utilizzano le sostanze dannose 7 Il Codice dell'ambiente contiene:Le linee guida per la “redazione dell'analisi di rischio, da utilizzarsi per la definizione degli obiettivi di bonifica” 8 Le tecnologie di bonifica utilizzate per la decontaminazione dei siti industriali e minerari dismessi, si differenziano in base a:La presenza dei corpi edilizi e la quantità e qualità delle sostanze contaminanti presenti nei suoli, nei sottosuoli e/o nei corpi idrici sotterranei, la tipologia delle aree soggette ad inquinamento 9 Bioinventing è una tecnica utilizzata per:Stimolare le attività batteriche tramite biodegradazione aerobica 10 Desorbimento termico è una tecnica utilizzata per:Causare il processo di volatilità nelle sostanze contaminanti 4 Una impresa può ottenere vantaggi dall'IMS:Solamente dopo aver applicato le regole indicate dall'IMS per il conseguimento degli obiettivi 5 Dall'adozione di un IMS, in ambito organizzativo, ne trae vantaggio:L'ambiente, l'organizzazione, l'economia, la salute del lavoratore e del cittadino 6 La sequenza corrispondente al Ciclo di Denim è:Pianificare; fare; misurare; standardizzare 7 Costituiscono i vantaggi apportati dall'adozione dell'IMS da parte di un ente governativo:Corretta gestione della conformità legislativa; assenza di duplicazione della documentazione; ottimizzazione delle risorse ambientali 8 Corrisponde allo Standard per la gestione della qualità:ISO 9001 9 Corrisponde allo Standard per la responsabilità sociale:ISO 26000 10 Corrisponde allo Standard per la gestione ambientale delle organizzazioni:ISO 14001 10 Corrisponde allo Standard per la gestione ambientale delle organizzazioni:ISO 14001 Cap 22 1 Il TQM, deve essere costituito da: Sei requisiti, in bae alla teoria del Professor Besterfield 2 Costituisce uno scopo dell'audit: La descrizione delle posizioni fisiche, delle unità organizzative, delle attività e dei processi 3 Lo Standard ISO 19011: 2011 contiene: Le linee guida per svolgere la valutazione 4 Il sistema di gestione per il supporto alle organizzazioni, appartiene alla famiglia delle norme: ISO 31000 5 L'audit può essere definito: Di tipo interno, esterno, esterno con verifica combinata 6 Rientra nella famiglia delle ISO 5001: Il sistema di gestione energetico 7 Può costituire un componente dell'IMS: FSMS 8 L'IMS è costituito da: la somma di due o più standard 9 L'azienda adotta l'IMS per: Unificare i processi organizzativi 10 Il Controllo Totale della Qualità è anche definito: gestione della qualità totale Cap 23 1 ISO 27000 - SGSI è:Una matrice delle norme ISO 2 SGSI riferito alla UNI 2700, è l'acronimo di:Sistemi di Gestione della Sicurezza dell'Informazione 3 La gestione della sicurezza dei dati sensibili è contemplata dalla ISO 27000 a livello di tipo:Sistematico 4 Rappresentano i settori di una organizzazione potenzialmente interessati dalla ISO 27000:Affidato da terze parti alla organizzazione; intellettuale; strutturale; interno all'organizzazione 5 Le norme che afferiscono alla matrice ISO 27000 sono applicabili a:Tutte le organizzazioni senadistinzione 6 La ISO/IEC 27010:2015 è:Una norma della matrice ISO 27000 7 L'argomento relativo al codice di pratica per i controlli di sicurezza delle informazioni è trattato da:Le linee guida appartenenti alla norma ISO / IEC 27002: 2013 8 IEC è l'acronimo inglese, corrispondente a:Commissione Internazionale Elettrotecnica 9 Alla stesura delle norme ISO/IEC partecipano:Anche altre organizzazioni internazionali, governative e non governative 10 Il sistema di gestione della sicurezza delle informazioni di una organizzazione, è costituito da:Fattori che influenzano continuamente i processi, perché continuamente soggetti a modifiche nel tempo Cap 24 1 La ISO 50001, è una norma di livello:Internazionale 2 I Sistemi di gestione dell'energia ed inoltre i requisiti e linee guida per l'uso, sono certificati:In conformità alla norma UNI CEI EN ISO 50001:2011, in Italia 3 La norma ISO 50001 si distingue per:Flessibilità, al fine di adattarsi alle molteplici esigenze a livello di gestione e del tipo di risorse che contraddistinguono le organizzazioni 4 Corrisponde alla sequenza del Ciclo di Denim:Pianificare; fare; misurare; standardizzare 5 Nella norma ISO 50001, all'azione del fare, nel Ciclo di Denim, corrisponde:L'attuazione dei piani d'azione per la gestione dell'energia 6 La norma ISO 50001 EnMS è integrabile nel SG con le norme:ISO 14001 - SGA; ISO 45001 - SG della salute e sicurezza; ISO 22000 - SG della sicurezza alimentare; ISO 9001 – SGQ 7 Gli allegati A, B e C della norma ISO 50003 del 2014 contengono:Le indicazioni utili a completare i contenuti della norma UNI CEI EN ISO / IEC 17021: 2011 8 La norma ISO / IEC 17021 del 2015 definisce i requisiti per:Gli organismi che forniscono i servizi di audit e la certificazione per SG, allo scopo di garantire competenza, coerenza e imparzialità dei risultati finali 9 La norma ISO/IEC 17021 del 2011, è sostituita dalla norma ISO/IEC 17021-1 del 2015:È stata contemporaneamente ritirata, pur conservando carattere di validità nel periodo di transizione per un periodo di 24 mesi dalla data di pubblicazione 10 Acronimo inglese con il quale si identifica il Sistema di Gestione per l'Energia:EnMS Cap 25 1 Contiene le linee guida per la responsabilità sociale delle organizzazioni:UNI 26000 2 Rappresenta un obiettivo dell'ISO 26000:La responsabilità sociale per contribuire allo sviluppo sostenibile 3 Le linee guida ISO 26000 sono indirizzate:Alle organizzazioni senza distinzione alcuna 4 Modalità di integrazione dei processi di responsabilità sociale in una organizzazione. È contenuta in:Clausola 7 5 Linee guida sul rapporto tra organizzazione - portatori di interesse - società. È contenuta in:Clausola 5 6 L'approccio di tipo olistico, deriva:Dal carattere di interdipendenza, correlazione e di complementarietà di ognuna delle tematiche sviluppate ISO 26000 7 La “Prassi di riferimento: Responsabilità sociale delle organizzazioni – Indirizzi applicativi alla UNI ISO 26000”, è stata pubblicata:Nel 2016 dall'Ente Nazionale Italiano di Unificazione e Fondazione Sodalitas 8 La “Prassi di riferimento: Responsabilità sociale delle organizzazioni – Indirizzi applicativi alla UNI ISO 26000”, ha validità:Un quinquiennio 9 Sono fasi del processo di applicazione UNI ISO 2600:Autovalutazione; Analisi degli scostamenti rispetto agli obiettivi; Piano di azione e fase di attuazione; monitoraggio e misurazione 10 L'analisi SWOT, si costruisce con una matrice suddivisa in quattro quadranti, corrispondenti a:Due fattori interni, cioè punti di forza e punti di debolezza; due fattori esterni, cioè opportunità e minacce Cap 26 1 Riferimento legislativo nazionale per il progetto di monitoraggio ambientale:Art. 28 - D. Lgs. 152/2006 e ss.mm 2 In osservanza al comma 1 dell'art. 28 - D. Lgs. 152/2006 e ss.mm, il provvedimento di V.I. contiene:Ogni opportuna indicazione per la progettazione e lo svolgimento delle attività di controllo e monitoraggio degli impatti ambientali 3 Per Decreto, qualora dall'esecuzione dei lavori possano derivare gravi ripercussioni negative, non preventivamente valutate, sulla salute pubblica e sull'ambiente, l'autorità competente può:Ordinare la sospensione dei lavori o delle attività autorizzate, nelle more delle determinazioni correttive da adottare 4 Etimologicamente, il termine monitoraggio, indica:Un controllo sistematico di una situazione o un processo di tipo economico, sociale, politico 5 Il monitoraggio ambientale è un processo da considerarsi:Interno alla procedura per la V,I. di un progetto 6 La funzione specifica del processo di monitoraggio ambientale, riguarda:La verifica ed il controllo degli impatti sull'ambiente, derivanti dal ciclo di vita di un progetto 7 Le principali fasi del monitoraggio ambientale si distinguono in:Il controllo sugli impatti ambientali Progettazione; valutazione; gestione; comunicazione 8 Costituiscono le tre differenti fasi decisionali a cui viene sottoposto un progetto di un'opera:Fase pre decisionale; fase di consenso decisionale; fase post decisionale 9 Sono tutte componenti ambientali sulle quali si esegue il monitoraggio ambientale:Vibrazioni; acque sotterranee; atmosfera 10 I dati del monitoraggio ambientale possono essere realizzati:In situ e in laboratorio Cap 27 1 Il MATTM con la frase “strumento di verifica e di controllo degli effetti sull'ambiente derivanti dalla costruzione e dall'esercizio dell'opera”, definisce:La funzione specifica del progetto di monitoraggio ambientale 2 Il progetto di monitoraggio ambientale è un processo che caratterizza fase:Completa della procedura di V.I. dei progetti 3 Il monitoraggio ambientale, rappresenta uno strumento di tipo:Tecnico e operativo per la programmazione delle attività connesse al monitoraggio medesimo 4 Le linee guida per la predisposizione del PMA sono state realizzate da:MATTM; MiBACT; ISPRA 5 Nello specifico, il soggetto pubblico o privato che elabora il progetto da sottoporre a V.I. è definito:Proponente 6 Ogni PMA deve essere redatto in osservanza ai requisiti minimi, allo scopo di:Essere rispondente alla normativa vigente ed essere tecnicamente e realisticamente attuabile 7 Lo sviluppo del progetto di monitoraggio ambientale dipende:Dalla durata e reversibilità degli impatti sottoposti alla procedura di monitoraggio 8 I soggetti istituzionali che concorrono al processo di V.I. possono essere:ISPRA e APRA 9 Durante le fasi del progetto di monitoraggio ambientale si deve:Evitare duplicati 10 Con l'acronimo S.I.A. ci si riferisce:Allo Studio di Impatto Ambientale Cap 28 1 La procedura di valutazione degli impatti ambientali precede:L'autorizzazione alla realizzazione del progetto proposto dal proponente 2 La probabilità di accadimento di eventuali impatti a danni dell'ambiente e del territorio, si deve stabilire:In termini quantitativi, qualitativi e temporali 7 Per il M.A. sulla componente della biodiversità, le linee guida raccomandano di: Eseguire l'individuazione di stazioni per il campionamento dei dati e delle aree riferite ai punti di rilevamento, in base alla tipologia dell'opera da realizzare, o già realizzata 8 Nel progetto di monitoraggio faunistico deve essere indicata: La durata e la frequenza delle fasi di monitoraggio 9 In base alle linee guida del decreto, le aree naturali, aree protette, zone umide, siti della Rete Natura 2000, rientrano nell'elenco delle aree: In cui è opportuno riservare attenzione particolare ogni qualvolta si effettua il P.M.A 10 Il monitoraggio ambientale sulla componente della biodiversità, durante la fase post operam deve garantire: Esclusivamente la verifica e la valutazione di eventuali impatti dello stato ambientale rilevato durante la fase ante operam e in corso d'opera Cap 32 1 Le Linee Guida per la predisposizione del Progetto di Monitoraggio Ambientale delle opere soggette a procedure di Valutazione di Impatto Ambientale, sono contenute in: D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e da D.Lgs. 163/2006 e s.m.i 2 Oltre ai dati risalenti agli ultimi monitoraggi effettuati, sono da considerarsi anche i dati presenti nel documento SIA: Sempre, in ogni operazione di monitoraggio ambientale 3 Il sistema di monitoraggio degli impatti sulla popolazione è composto dai seguenti elementi: Centro elaborazione dati memorizzazione dei dati registrati da postazioni di rilevamento; postazioni rilevamento acustico fisse o rilocabili; postazione rilevamento dati meteorologici 4 Non vi è disponibilità di specifiche metodologie di riferimento per il sistema di monitoraggio relativo a: impatti sugli ecosistemi 5 Vicinanza dei ricettori all'opera in progetto, sono i criteri su cui orientare scelta e georeferenziazione dei punti di monitoraggio da eseguirsi nelle fasi: Monitoraggio ante operam e post operam 6 Corrisponde all'esatta sequenza delle fasi temporali in cui si svolgono le operazioni di monitoraggio: Monitoraggio ante operam; Monitoraggio in corso d'opera; Monitoraggio post operam 7 Ai sensi dell'art. 2 della Legge numero 447 del 1995, l'inquinamento acustico è: Dovuto all'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, provocando pericolo per la salute umana e deterioramento degli ecosistemi 8 Presenza di ricettori sensibili di classe I - scuola, ospedale, casa di cura/riposo, costituiscono i principali criteri su cui orientare la scelta e localizzazione dei punti di monitoraggio da eseguirsi: Durante la fase di monitoraggio ante operam, in corso d'opera e post operam 9 Le linee guida di indirizzo per il monitoraggio ambientale acustico, forniscono indicazioni strumentali per: Gli obiettivi del monitoraggio degli impatti sulla popolazione e il monitoraggio degli impatti sugli ecosistemi 10 Gli operatori effettuano il monitoraggio dell'inquinamento acustico, allo scopo di: Valutare gli impatti ambientali causati da nuove sorgenti di rumore sugli ecosistemi e quindi anche sulla popolazione Cap 33 1 Sono definite compensazioni ambientali: Tutte le azioni positive per l'ambiente a riequilibrio di impatti negativi residui prodotti da interventi in progetto, una volta verificata la loro non eliminabilità 2 Il principio che regola il processo della Valutazione di Impatto Ambientale: Il principio della equità generazionale 3 Il concetto di base della Valutazione di Impatto Ambientale Direttiva 85/337/CEE si riferisce: Soltanto alla valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati 4 In base al principio di azione preventiva: È prioritario prevenire i danni e i rischi ambientali derivabili da un progetto già realizzato o in fase di realizzazione, piuttosto che ricorrere ai successivi processi riparatori 5 I dati che individuano e valutano i principali probabili effetti del progetto sull'ambiente, oltre alla sintesi non tecnica delle informazioni, appartengono alla lista: Non completa della totalità dei documenti che il committente deve produrre per ogni progetto soggetto alla V.I.A 6 L'ambiente, nel linguaggio scientifico, viene definito anche: Biosfera 7 Il paesaggio risulta direttamente dipendente da: Quattro principali fattori tra loro in equilibrio durante l'intero ciclo di vita 8 I costi delle mancate opportunità imposte ad altri utenti in conseguenza dello sfruttamento intensivo delle risorse ambientali al di là del loro livello di ripristino e ricambio naturale, sono individuati nei: Costi ambientali 9 La V.I.A. è il processo di studio e analisi in cui si misurano: Gli effetti prevedibili a causa della ricostruzione di zone distrutte 10 Sono fattori che potrebbero subire gli effetti diretti e indiretti di un progetto: I beni materiali, la flora Cap 34 1 Per decidere se un progetto deve essere assoggettato alla procedura di V.I.A.: È necessaria la procedura di screening 2 Devono considerare i livelli di impatto ambientale che la realizzazione di un'opera potrebbe determinare: Le autorità competenti 3 Si sottopongono a verifica di assoggettabilità i progetti: In fase preliminare 4 n base all'art. 20, D. Lgs. 152/2006, il soggetto proponente di un opera da realizzare, deve trasmettere la documentazione per la procedura di screening: Alle autorità preposte in formato digitale, oppure in formato cartaceo qualora si riscontrano difficoltà tecniche a procedere con l'invio digitale 5 Il periodo temporale entro cui gli interessati devono far pervenire le proprie osservazioni in merito al progetto sottoposto a screening, è di: Quarantacinque giorni dalla pubblicazione 6 L'autorità competente, se necessario, può invitare ad integrare la documentazione consegnata per la procedura di screening: Esclusivamente una sola volta al proponente 7 Sono da sottoporre alla verifica di assoggettabilità alla V.I.A: I progetti di competenza statale, la cui tipologia appartiene all'elenco dell'Allegato II del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. 8 Corrisponde alla tempistica della seconda fase della procedura di screening: Trenta giorni, il proponente consegna le integrazioni e le osservazioni richieste; quarantacinque giorni, le autorità di competenza valutano le integrazioni al progetto 9 Nel caso di progetti di competenza statale, il proponente deve comunicare l'avviso dell'avvenuta consegna alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana: Nel caso di progetti di competenza statale 10 La procedura di verifica di assoggettabilità, deve essere attivata da: Il soggetto proponente l'intervento o il progetto Cap 35 1 La verifica di assoggettabilità corrisponde a: Una procedura obbligatoria di tipo amministrativo 2 L'analisi e i livelli dei vari rischi e delle criticità che potrebbero scaturire in seguito alla realizzazione del progetto, devono costituire: I contenuti che caratterizzano la procedura per la verifica di assoggettabilità a V.I.A 3 La procedura di screening, si identifica con: la verifica di assoggetabilità 4 Il risultato delle informazioni contenute nella fase di verifica di assoggettabilità per la V.I, determina:La decisione affermativa o negativa per sottoporre a V.I il progetto del proponente 5 Per la presentazione dell'istanza di verifica di assoggettabilità a V.I. del progetto, il soggetto proponente deve:Compilare il format del modulo predisposto e disponibile nella pagina web del MATTM 6 Il progetto da presentare, per la V.I. deve essere identificato con:Il numero di protocollo, ed identificato con la denominazione attribuita al progetto 7 Nel caso in cui la realizzazione del progetto è causa di probabili impatti ambientali in aree protette, è necessario:Produrre la documentazione aggiuntiva, ai fini del preservamento e protezione ambientale 8 Costituisce documentazione completa da allegare all'istanza di verifica di assoggettabilità a V.I:Progetto preliminare; Studio preliminare ambientale; Rapporto preliminare di sicurezza; Avviso avvenuta trasmissione del progetto preliminare e dello studio preliminare ambientale 9 Il rapporto preliminare di sicurezza corrisponde a:La dichiarazione attestante che le modifiche non costituiscono aggravio del preesistente livello di rischio di incidenti rilevanti
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