Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Parafrasi della Morte di Adelchi, Manzoni, Appunti di Italiano

Parafrasi completa della Morte di Adelchi

Tipologia: Appunti

2018/2019
In offerta
30 Punti
Discount

Offerta a tempo limitato


Caricato il 28/11/2019

ludovica-grassi
ludovica-grassi 🇮🇹

4.3

(12)

4 documenti

1 / 2

Toggle sidebar
Discount

In offerta

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Parafrasi della Morte di Adelchi, Manzoni e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Adelchi Cessa i lamenti, cessa, o padre, per Dio! Non era questo l tempo di morir? Ma tu, che preso vivrai, vissuto nella reggia, ascolta. Gran segreto è la vita, e nol comprende che l’ora estrema. Ti fu tolto un regno: deh! nol pianger; mel credi. Allor che a questa ora tu stesso appresserai, giocondi si schiereranno al tuo pensier dinanzi gli anni in cui re non sarai stato, in cui né una lagrima pur notata in cielo a contra te, né il nome tuo saravvi con l’imprecar de’ tribolati asceso. Godi che re non sei, godi che chiusa all’oprar t’è ogni via: loco a gentile, ad innocente opra non v’è; non resta che far torto, o patirlo. Una feroce forza il mondo possiede, e fa nomarsi dritto: la man degli avi insanguinata seminò l’ingiustizia; i padri l’hanno coltivata col sangue; e omai la terra altra messe non dà. Reggere iniqui dolce non è; tu l’hai provato: e fosse; non dee nir così? Questo felice, cui la mia morte fa più fermo il soglio, cui tutto arride, tutto plaude e serve, questo è un uom che morrà. Desiderio Ma ch’io ti perdo, Figlio, di ciò chi mi consola? Adelchi Il Dio che di tutto consola. (si volge a Carlo)E tu, superbo nemico mio... Carlo Con questo nome, Adelchi, più non chiamarmi; il fui: ma con le tombe empia e villana è nimistà; né tale, credilo, in cor cape di Carlo. Adelchi E amico il mio parlar sarà, supplice e schivo d’ogni ricordo ad ambo amaro, e a questo per cui ti prego, e la morente mano ripongo nella tua. Che tanta preda tu lasci in libertà... questo io non chiedo... ché vano, il veggo, il mio pregar saria, vano il pregar d’ogni mortale. Immoto Non piangere, perché la morte è la nostra unica certezza, ma piaci perché vivrai la tua sorte da schiavo. Quando ti avvicinerai all’ora della morte, giocondi si avvicineranno a te i giorni in cui hai vissuto spontaneamente(in cui non sei stato re), in cui non ti sarà imputata nessuna lacrima contro (non hai fatto soffrire nessuno), ne il tuo nome sarà salito al cielo insieme al cielo dei tribolati > il tuo nome non sarà usato in segno di maledizione. Godi ora che hai perso il regno, godi perché non devi più prendere decisioni: non c’è posto per un’azione nobile ed innocente, il re può solo subire o patrie un torto. La storia è dominata della legge del pi forte, che si fa chiamare diritto Governare su gente malvagia non è cosa facile, devi diventarlo anche te; tu l’hai provato: e anche se fosse stato dolce, tutto non deve finire con la morte? A questo uomo fortunato, a cui tutto sorride, tutto plaude e serve, questo è un uomo che morrà, che se ne farà di tutto ciò che è stato detto prima? E credimi che questo sentimento, non prende Carlo, non si trova in lui. Per entrambi amaro, io ti prego per Desiderio E ti trasmetto la fede mettendo la mia mano nella tua. Io non chiedo che lui sia libero Intransigente è il la tua volontà;
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved