Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

parafrasi saul di vittorio alfieri prima parte, Appunti di Letteratura Italiana

parafrasi su "saul" di vittorio alfieri

Tipologia: Appunti

2018/2019
In offerta
30 Punti
Discount

Offerta a tempo limitato


Caricato il 25/04/2019

sofiadelgatto-
sofiadelgatto- 🇮🇹

4.6

(10)

18 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica parafrasi saul di vittorio alfieri prima parte e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! PARAFRASI SAUL SCENA PRIMA / ATTO 1 DAVID Onnipossente Dio, vuoi tu che io arres� in questo luogo il mio cammino, verso il quale mi hai portato? Io starò qui. - Ques� sono i mon� di Gelboè, ora accampamento degli israeli�, che comba�ono i Filistei (ritenu� dagli Ebrei "empi", cioè infedeli, in quanto politeis�). Ah! potessi morire oggi, ucciso da un nemico (spada nemica, cioè potessi morire da eroe valoroso sul campo di ba�aglia) inece devo a�enderla da Saul (la morte) (Saul = suocero e re di David, aveva provato a ucciderlo perchè lo odiava e provava invidia per lui). Ahi crudele e ingrato Saul! Che vai perseguitando il tuo campione (David aveva ucciso Golia ed era il primo e più famoso eroe di Saul) per antri (caverne) oscuri e mon�, senza dargli tregua. E David era il tuo soldato più valoroso (il tuo difensore) in me avevi riposto ogni fiducia; mi avevi nobilitato con i tuoi onori ed ero stato scelto da te come sposo di tua figlia (Micol). Ma, malignamente hai chiesto in dote le teste di 200 nemici (Filistei) ed io te ne ho portate il doppio (400) (Saul gli ha chiesto 200 teste dei Filistei sperando che David morisse in ba�aglia o fosse fa�o prigioniero dai filistei). Ma Saul, be vedo, è fuori di sè da molto tempo: in preda ad uno spirito malvagio, abbandonato da Dio: oh cielo! miseri noi! Coa siamo, se Dio ci abbandona? - No�e, su, presto, lascia spazio al sole chiaro, donatore di luce (almo = la�nismo) che egli deve essere oggi tes�mone di un'impresa gloriosa. Tu Gelboè, sarai famoso tra i posteri che diranno: In questo luogo David ha consegnato se stesso al feroce Saul. - Uscite, israeli�, dai vostri accampamen�, quie� (perchè è no�e, e acora la ba�aglia non era cominciata) escine o re: oggi vi invito a vedere se io conosco ancora una giornata di ba�aglia. Esci, fa� avan� Filiste malvagia e vedrai se la mia spada sa ancora uccidere (i suoi nemici). SCENA SECONDA /ATTO 1 GIONATA Oh quale vuole mi risuona? Sento una voce, che mi è nota. DAVID Chi sta venendo! Oh facesse subito giorno. Non voglio mica mostrarmi come u fuggi�vo (David non vuole dare l'idea di essere arrivato di nascosto). GIONATA Olà, chi sei? Che ci fai vicino alla tenda del re? Parla. DAVID Sembra Gionata.. coraggio.. - Guerriero, sono io, viva Israele (sorta di parola d'ordie, con al quale David procura di farsi riconoscere da Gionata). Il filisteo mi conosce bene. GIONATA Cosa sento? Solo David potrebbe rispondere cos'. DAVID Gionata... GIONATA Oh cielo! David... fratello.. (Anche se David e Gionata sono cogna� con "fratello" Gionata intende "in�mo amico". DAVID Oh gioia a te! GIONATA Sarà vero? Proprio tu sei a Gelboè? NOn hai paura di mio padre? Io ho paura per te, ahimè! DAVID Cosa vuoi che � dica? Vidi mille volte la morte in ba�aglia da vicino e l'affrontai: sono fuggit per troppo tempo dall'ira ingiusta di tuo padre : ma solo il temere per la propria vita è la vera morte il guerriero (cioè per il guerriero la vera morte non è quella che si trova in ba�aglia ma la paura). Ora non ho più paura, non sia David colui, che rimane al sicuro, lontano dal pericolo, ascosto nei boschi mentre il re (Saul) e il suo popolo si trovano in un grande pericolo? Che io mi prenda cura di me, mentre voi venite a�acca� dai Filistei? (infedeli perchè politeis� e perciò avversi alla religione ebraica). Vengo a morire ma sul campo di ba�aglia, per la patria e per lo stesso ingrato Saul, il quale desidera (reclama) la mia morte. (Saul grida a gran voce che lo vuole morto). GIONATA Quanta virtù hai, oh David! Sei di certo l'ele�o di Dio. (Gionata è consapevole della superiorità morale di David). Dio, che � infonde nel cuore sen�men� così sovraumani, per fare in modo che tu venissi qui, � diede una scorta dal cielo. - Come � presen� ora al re? Egli � crede schierato con i nemici o finge di crederci: � accusa di essere un crudele traditore. DAVID Oh! E' stato prorio lui a costringermi a rifugiarmi tra i nemici. Ma, se loro si preparano a comba�ere contro di lui (Saul), allora io mi preparo a comba�ere contro di lui finchè non siano sconfi�. Non mi importa che mi premi con odio e morte, io comba�erò per lui. GIONATA Povero padre! C'è chi lo inganna. Il perfido e meschino Abner, un falso amico, gli sta sempre vicino. Lo spirito malefico che si è impossessato del suo cuore, lascia a Saul almeno qualche istante di tregua; ma gli inganni di Abner non lo lasciano mai. Solo egli (Abner) è ascoltato e amato da Saul: malvagio lusingatore, egli dipinge ogni virtù superiore alla sua scarsa virtù, come insicura e inaffidabile. Invano la tua sposa (Micol) e io con il padre.. DAVID Oh la mia sposa! Oh che dolce il suo nome! Dov'è la mia fidata/amata Micol? Mi ama ancora, nonostante il padre crudele? GIONATA Oh! Se lei � ama? E' nell'accampamento anche lei... DAVID Oh cielo! la vedrò? Oh che gioia! Come è nell'accampameto? GIONATA Il padre ebbe pietà di lei; non voleva lasciarla sola con il suo dolore nella reggia: e anche lei porta a lui qualche sollievo nonostate sia sempre triste. Oh! La nostra è la casa del pianto, da quando tu non ci sei più! DAVID Oh amata sposa! Il tuo dolce viso mi eliminerà il pensiero di ogni angoscia passata e eliminerà il pensiero di ogni pericolo futuro. GIONATA Oh se l'avessi vista! Non appena ella � perse (poichè David fu allontanato da Saul dalla reggia), ogni desiderio di farsi bella risultò increscioso al suo dolore (Micol elimina ogni ornamento superfluo in segno di lu�o per l'allontanamento di David): sui capelli spe�na� ha posato della ceere (simbolo di dolore nel modo an�co) e sul viso estenuato lacrime e pallore; nel cuore agitato vi è un immenso dolore silenzios. Di giorno, molte volte si inginocchia davan� al padre e fra i singhiozzi gli dice: "Riportami il mio David; tu me l'hai dato in sposo" Poi si lacera/strappa le ves�; bagna di lacrime le ves� del padre, che piange a sua volta /ma non perciò appaga il desiderio della figlia dato che odia Saul). E chi è che non piange? - Solo Abner, e comanda che (Micol), quasi svenuta per il dolore, venga allontanata dai piedi del padre. DAVID Oh vista! Oh! Cosa mi raccon�? GIONATA Deh! Magari non fosse vero! Insieme a te se ne andarono anche la pace, la gloria e il coraggio che gli Ebrei avevano in ba�aglia: i cori d'Israele sono oppressi; I filistei, che quando comandavi tu l'esercito ci apparvero deboli e inermi, ora ci sembrano dei gigan� da quando non sei più tu il comandante: (I filistei sono diventa� degli avversari for�ssimi) e subiamo minacce, insul� e scherni, asserraglia� nelle nostre trincee (gli israeli� non affrotarono più il nemico in un'aperta ba�aglia), dimen�chi di ciò che eravamo un tempo. Quale meraviglia? Ad Israele (israeli�) da tempo manca quel David che è insieme la sua spada e la sua saggezza. Io che un tempo dietro ai tuoi passi da guerriero avanzavo sui campi di ba�aglia non privo di gloria, ora sento la mano destra debole nel condurre gli a�acchi. Ora che io � considero David mio, costantemente costre�o a vivere una vita amara, e lontano da me, ora non mi sembra più di comba�ere per il mio sovrano, per il padre, per la sposa, per i figli: mi sei più caro, molto più di quanto lo sia il regno, il padre, la sposa e i figli... pra�ca; saio = corta tunica militare) e la spada affilata. Oggi con il sangue dei Filistei che ucciderò, mi �ngerò un nuovo ves�to purpureo. Tu intanto spera con me nel gran Dio di Israele, che mi possa so�rarre dalla strage, se io non merito di morire. GIONATA Ecco, si sta facendo giorno del tu�o: ormai non mi sembra più il caso di indugiare ancora. Sebbene il tuo arrivo sia più che mai opportuno, bisoga (si deve) muoversi con cautela. - Ogni ma�na siamo soli� adare dal padre a quest'ora: noi osserveremo il suo torbido, mutevole umore, la sua follia oggi lo spinga (lo domini e lo opprima) (che azione farà?) Se �ra buon'aria lo prepareremo poco a poco alla tua visita; e nel medesimo tempo impediremo a chiunque di informare con mlvage intenzioni Saul (Abner), prima di noi, del tuo ritorno. Nascodi� nel fra�empo; che qualcuno potrebbe riconoscer�, tradir�; ed ad Abner potrebbe anche uccider�. Abbassa la visiera dell'elmo: mescola� con i solda� che si stanno svegliando, o aspe�a inosservato che io torni da te o che mandi qualcuno a cercar�... MICOL Come si nasconde il mio David tra i solda�? Quali occhi al di fuori dell'elmo brilla al pari del suo? Chi ha un portamento simile al suo? Chi maneggia le armi come lui? (provocando un suono, un rumore inconfondibile) Oh! No; nascondi� meglio, mio dolce amore, finchè non torno al tuo fiaco. Povera me! Ti ho appena ritrovato, e devo già lasciar�? Ma per poco tempo adesso, e quindi no, non � lascerò mai più. Ora voglio prima veder� al sicuro. Deh! Guarda in questa selva oscura là in fondo, a destra vedi una gro�a spaziosa? Lontano dal mondo esterno io spesso lì � sospiro, � chiamo, � penso, e bagno di lacrime i duri sassi: nascondi� lì fino a quando non arriverà il momento di mostrar� (agli altri). DAVID Io � voglio compiacere, in tu�o, o sposa. Andate pienamente sicuri: io sono saggio; non agisco a caso, io vi amo, a voi mi riservo e solo in Dio confido. ATTO SECONDO / SCENA PRIMA SAUL Questa è una bella alba. Oggi il sole non sorge con un manto insanguinato (colorato di rosso); mi sembra che prome�a un giorno felice. Oh i miei tempi passa�! Deh, dove siete ora? Saul non si alzava mai nel campo dal suo le�o, finchè non era certo che la sera si sarebbe ricoricato vincente (Saul rimpiange la gloria passata). ABNER Ed ora, perchè diffidi, o re? Non hai abba�uto forse tu la presunzione dei Filistei? Tato più porterai la guerra per le lunghe, tanto più una vi�oria nobile (gloria) � darà, te lo dice Abner. SAUL Abner oh! Quanto è diverso lo sguardo della goovinezza da quello della vecchiaia nel valutare le vicende umane! Quando io con il braccio saldo maneggiavo facilmente la nodosa lacia, che ora reggo appena; io non avevo dubbi.. ma, ormai non ho perso solo la mia giovinezza.. oh! Fosse ancora con me la mano invincibile del possente Dio! E fosse almeno con me David mio prode (valoroso) (Saul rimpiange David) ABNER E chi siamo noi? Forse che senza di lui non si vince più? Ah! Se io credessi a ciò non vorrei mai più estrarre la spada dal fodero se non per trafiggermi. David che è la principale e sola ragione di ogni tua sventura (sfortuna) (Abner a�zza l'os�lità di Saul verso David). SAUL Oh! no: la mia sventura (sfortua) deriva da una causa più terribile (Dio).. E che? Vorres� nascondermi la miseria del mio stato? Oh! Se non fossi padre, come sono, purtroppo! Di cari figli... ora correi la vi�oria, il segno e la vita? Mi sarei già lanciato precipitosamente fra le armi nemiche (per essere ucciso), da molto tempo avrei già troncato questa vita orribile, che vivo. Quan� anni sono ormai, che non si vede spuntare un sorriso sul mio volto? I miei figli, nonostante li ami tanto, mi fanno arrabbiare se mi accarezzano.. Sono sempre fiero, impaziente, agitato, arrabbiato; risento spiacere a me stesso e anche agli altri. Desidero la guerra quando c'è la pace e la pace quando c'è la guerra: ho il sospe�o che in ogni calice ci sia del veleno. Vedo un nemico in ogni amico; e il morbito le�o orientale (proveniente dall'Assiria), mi sembra trasformato in pungen� spini. Angoscioso il breve sonno; terrifican� i sogni. Cos'altro? Chi riuscirebbe a crederci? La tromba di guerra mi provoca spavento (spaventa Saul terribilmente). Vedi, se la casa di Saul è diventata priva della sua gloria; considero ormai se Dio sta dalla mia parte (o no). E anche tu, tu stesso (ah lo sai bene) che a volte mi sembri (� vedo) come un affe�uoso, sincero amico, guerriero, cugino, un forte generale e punto di riferimento della mia gloria, e a volte come un vile bugiardo di corte, invidioso, un nemico astuto, un traditore... (Saul ha sempre una visione biunivoca di tu�o anche di Abner stesso). ABNER Ora, che sei del tu�o padrone di te stesso Saul, richiama al tuo pensiero ogni evento passato, ogni turbamento del tuo cuore, che deriva da quei numerosi profe� che risiedono nella ci�à di Rama (patria del gran sacerdote Samuele, e sono os�li a Saul e favorevoli a David). Chi osò per primo dir�, che eri lontano da Dio? Il coraggioso, agitato, accorto, vecchio, ambizioso, sacerdote Samuele; del quale sono portavoce gli altri sacerdo� di Rama. Egli (Samuele) vedeva lampeggiare sul tuo corpo con occhio os�le la corona del re che egli credeva già sua (des�nata a lui). Egli già la riteneva quasi appoggiata sulla sua testa, ma il volere profodo e univoco del popolo di Israele ha reso vani i suoi desideri, e ha scelto un re guerriero (Saul). (piu�osto che u re sacerdote). Solo questa è la tua colpa. Lui perciò smise di chiamar� l'ele�o di Dio, non appena cessas� di essere so�omesso a lui. Dapprima solo ciò � turbava il senno (� rendeva inquieto), poi David con le sue parole, suggerite da Samuele, portava a compimento l'opera. Era coraggioso in ba�aglia, non lo nego, no, ma è sempre a tu� gli effe� un servo di Samuele; ed è molto più propeso (mira molto di più) all'altare che al campo di ba�aglia! Esteriormente era un guerriero, ma el cuore (dentro di sè) era un sacerdote. Togli la verità da ogni falso ornamento (guarda la realtà così com'è); conosci la verità. Io faccio parte della tua s�rpe, ogni tua gloria è gloria di Abner: ma David non può aver gloria finchè non calpesta Saul. SAUL David? Io lo odio... Ma, gli ho pure dato mia figlia come moglie.. Ah! Tu non lo sai. La stessa voce, l'autorevole voce, divina di Dio, che da giovane mi chiamò per più no�, quando io ero un semplice, comune, umano, di umili origini (non mi conosceva nessuno),ed ero lontanissimo dal trovno e dal pensiero di poter diventare re; ora da più no� quella stessa voce è diventata tremenda e mi respinge e tuona con il suono di un'onda che si infrange durante il mare in tempesta: "Esci Saul, esci Saul"... Il sacro e vulnerabile corpo del profeta (Samuele) che io già vidi in sogno, ora lo rivedo in un aspe�o del tu�o diverso. Io, da una profonda, oscura, orribile valle lo vedo seduto su un raggiante monte, ai suoi piedi vi è David inginocchiato: il santo vecchio (autorevole) gli verda sul capo l'unguento del Signore, con l'altra mano che estese ben 45 cen�metri fino alla mia testa, egli mi strappa la corona dal capo e vuole cingerla al capo di David, ma ci crederes�? David si ge�a ai suoi piedi mentre ques� compie l'a�o di bene e non vuole riceverla; e parla brevemente e piange e grida, che egli la rime�a sul mio capo.. (Pra�camente Saul vede in sogno Samuele che unge David, Saul odia David ma poi in questo sogno David rifiuta la corona perchè vuole che la tenga Saul, così Saul riconosce che c'è in lui una parte che sa che David gli è ancora fedele, così il suo odio si riversa contro Samuele) Oh che vedo! Oh mio David! Tu dunque mi sei ancora fedele? Sei ancora mio genero? E figlio? E mio suddito fidato? E amico? Oh che rabbia! Togliermi dal capo la mia corona? Tu che osi tanto, malvagio (ingiusto) vecchio (Samuele), comincia a tremare.. Chi sei? Chi ne ebbe soltato il pensiero, muoia... (Saul non sa che Samuele è già morto) Oh povero me! Che io già delirio! ABNER Muoia, muoia solo David: e svaniranno con lui, sogni, sventure, visioni e terrori. ATTO SECONDO / SCENA SECONDA GIONATA Sia la pace con il re. MICOL E lo sai con il padre Dio.. SAUL Il dolore è sempre con me. Io mi alzai oggi prima del solito in felice speranza, ma già sparì ogni mia speranza, come nebbia del deserto. Ormai a cosa serve protrarre la ba�aglia? Temere la sconfi�a è cosa peggiore che subirla; ci sia pure la sconfi�a. Oggi si comba�a, io lo voglio. GIONATA Oggi dobbiamo vincere. Padre riprendi la speranza: hai migliori ragioni per sperare bene (di quante tu neabbia avute in passato). Raserena il tuo volto, io seto che vinceremo. Questo campo sarà coperto dei caaveri dei nostri nemici (Filistei); abbandoneremo in pasto ai corvi e gli avvoltoi i loro corpi (i corpi dei nemici uccisi). MICOL O padre, torneremo presto ella tua reggia, in una dimora più tranquilla. Allora sarai felice, seduto tra le tue palme, vorrei anche far rivivire la tua figlia addolorata, ridandole il suo sposo. SAUL Ma che cosa? Tu non sme� mai di piangere? Sono ques� i dolci argomen� che dovrebbero rsanare l'animo, indebolito di Saul? Tu sei così di sollievo al mio dolore? Figlia addolorata, va�ene, esc, lasciami, allontana�. MICOL Povera me! O padre tu non vorres� che io piangessi? Padre, e chi mi �ene immersa elle lacrime se non tu? GIONATA Taci; vuoi per csso dispiacere il padre? - Saul rallegra�: un'atmosfera di guerrae di vi�oria alleggia nell'accampamento : con quest'alba discese dal cielo uno spirito guerriero che deve diffondersi per tu�a Israele: ben presto anche tu sen�rai nel tuo cuore la certezza di vi�oria. SAUL Forse tu mi vuoi rendere partecipe della tua immo�vata gioia? A me? - Quale vi�oria? Quale spirito? Piangete tu�. Oggi l'an�ca quercia (sarà abba�uta ) e perciò rivolgerà le sue radici ormai consunte a quell'aria nella quale aveva dispiegato alteramente (in modo superbo) i suoi rami (la quercia an�ca, verrà rovesciata e abba�uta) (Saul parla di capovolgimento, si riferisce alla punizione di Dio su Lucifero, lui si sente Lucifero). Tu�o è pianto, tempesta, sangue e morte: ci si laceri le ves�; si spargano le ceneri sopra i capelli. Sì, questo giorno è quello della fine; per noi questo è l'ul�mo giorno. ABNER Già ve lo dissi più volte: la vostra visione inopportuna raddoppia le sue angoscie. MICOL Cosa? Noi lasceremo il nostro amato padre? GIONATA Tu pretendi di stare solo al suo fianco? E che venga lasciato elle tue mani? SAUL Che cosa sarà? I miei figli sono sdegna�, chi li offende? Forse tu, Abner? Ques� sono sangue del mio sague, non lo sai? Taci: ricorda... GIONATA Ah! Sì, noi siamo sangue del tuo sangue e per te siamo pro� a sacrificare tu�o il nostro sangue (a morire). DAVID Saul, mio re, tu richiedi questa testa; la cerchi già da molto tempo, ecco, io te la dò, tagliala, è tua. SAUL Che ascolto? Oh David, David! Un Dio parla in te: oggi mi � conduce qui un Dio (proprio nel mometo in cui sta preparado la ba�aglia contro i Filistei) DAVID Sì, re; colui, che è solo Dio; colui che già in Ela (luogo scontro tra Golia e David) spingeva un me ancora �mido, inesperto, e poveraccio di fronte a quel superbo, orgoglioso, gigantesco e fiero Golia, completamente irto di ferro: quel Dio che con il tuo tremendo esercito accumulava sempre più vi�orie: e che nei suoi inten� sempre imperscrutabili, si volle volere del mio braccio oscuro per compiere illustri imprese. Oh sì, quel Dio mi conduceva a te, con la vi�oria. Ora considerami come preferisci ossia come un semplice guerriero o come un condo�ero, se io sono così valoroso. Prima cada a terra il nemico: si dissolvano al soffio del vento che arriva da se�entrione le nubi che si addensano a�orno al tuo trono: poi quando il nemico sarà sconfi�o, mi ricompenserai, o Saul, con la morte (uccidendomi). La mia morte non dovrà costar� nè un passo e nè un pensiero . Tu, re, dirai: che David venga ucciso: e mi ucciderà rapidamente Abner. - Non avrò è una spada e nè uno scudo ella reggia del mio assoluto signore, e non porterò armi nella tua reggia se non amore, preghiere ecc. Io devo, se Dio vuole, morire come tuo figlio, non come tuo nemico. Anche il figlio dell'an�co progenitore Abramo del nostro popolo, sul gran monte era pronto a dare il sangue; nè una parola, o un cenno fece, che non fosse obbedienza. Saul mi ha dato la vita, coraggiosi dei nostri, hanno superato il monte scosceso dal lato est e incombono alle spalle del nemico. Di fronte, dalle spalle, e dai la�, eccolo, il nemico è chiuso; eccone fa�o un macello intero (del nemico). DAVID Sei saggio quanto coraggioso. Non si deve cambiare nulla al tuo piano di ba�aglia, Abner. Io lodo il tuo valore: sarò un soldato e non un generale: alla tua ba�aglia non aggiungerò altro che una spada. ABNER Il comandante è David: di guerra il comandante è David. Chi comba�e oltre a egli? DAVID Chi dovrebbe mostrarsi meno invidioso di Abner, dal momento che il suo valore militare è così grande? Dovunque io guardo il tuo disegno è o�mo. Gionata ed io ci schiereremo di qua verso la tenda di Saul; oltre, verso nord (costellazione dell'orsa maggiore), Us passerà; Sadoc (nomi di immagiari capitani israeli� - Us e Sadoc), salirà il monte; e tu, con i più (?) terrai della ba�aglia il corpo. ABNER Spe�a a te; Il luogo è di primaria importanza, di rilevanza strategica. DAVID Per questo � me�o lì. Il sole ancora sta scendendo: tu�o predisposto nel fra�empo terrai tu intanto; ma non si dovranno sen�re trombe, finchè avanzino solo qua�ro ore al giorno (fino a qua�ro ore prima del tramonto). Tira un vento impetuoso (il ponente è un vento che spira da Occidente), lo sento; Il sole negli occhi, e la spinta polvere, comba�eranno a nostro favore anche da sera. ABNER Dici bene. DAVID Ora vai; comanda: non sminuire il tuo nome di capitano, che meri� per valore (pregio), con subdoli intrighi di corte (con basse ar� di corte) . SCENA SECONDA DAVID Astuto e saggio (ingegnoso) è lo schema della ba�aglia. Ma, a che cosa serve la lungimiranza del capitao, se egli (Abner) non possiede l'animo dei solda�? Ad Abner manca solo questo; a me lo concede (lo dà) Dio. Oggi si deve vincere, e all'arrivo del giorno nuovo è necessario che io abbandoni nuovamente il re. Che non potrà mai essere pace per me al suo fianco (vicino a lui non avrò mai pace).. Che dico? Una nuova vi�oria mi sarà imputata da Saul come una nuova colpa. SCENA TERZA Micol, David MICOL Sposo, non lo sai? Da un pranzo gioioso il padre si stava appena alzando, Abner verso di lui si mosse, e per un istante gli parlò: io vado verso di lui, egli esce e io trovo il re diverso da quello che era prima. DAVID Ma che � disse? Come � sembrò? MICOL Egli era poco prima tu�o per noi; con noi piangeva; ci abbracciava; si andava augurando che da noi (suoi figli) venisse una s�rpe di nuovi eroi, come sostegno alla sua s�rpe, alla sua nobile casata. Egli, in base a quel che diceva (ai de�), ci sembrava più che padre: ora mi apparve più che re. (Micol afferma che, prima di parlare con Abner, Saul era più che padre, un uomo capace di veri e profondi affe� verso i suoi cari; non appena il cor�giano si allontana da lui, Saul è più che re, ossia più credule di un re: è tornato a rives�re i panni del �ranno) DAVID O sposa, non piangere prima del tempo: Saul è il re, e farà di noi (secondo) il suo volere. Purchè egli non perda oggi la ba�aglia, domani riprenda le sue crudeli convinzioni contro me; riprenderò la mia condizione vile, e la dura spada, e la fuga, e la vita affannosa. Lasciar� è per me la mia vera e sola morte: e dovrò farlo (lasciar�).. ah vana speranza! Sfortunate nozze per te! Un altro marito � avrebbe dato una vita più felice e regale; ed io te la tolgo (la vita più felice e regale) . Povero me!... Non puoi fare di me, tuo sposo condannato all'esilio e sempre fuggi�vo, padre di tan� figli (ampia prole) (Micol fu sterile per punizione divia: per aver disprezzato propdio David)... MICOL Ah! no; non saremo più divisi: nessuno si azzarderà a strapparmi dal tuo pe�o. Non ritornerò mai più a quella vita orribile che ho condo�o senza di te: piu�osto preferisco morire. In quella reggia io stavo sola e piangente dal dolore per lunghi giorni; e le ombre mi presentavano l'aspe�o di paurosi fantasmi, orrende visioni. Ora, sopra il tuo capo vedevo pendere del ferro (spada); e udivo le tue lamentele dolen�, lacrimose, umili, tali da trarre dal cuore ogni più atroce risen�mento (Micol inizia a descrivere a David le sue orrende larve, le funeste visioni nelle quali si figura il marito ucciso dalla spada di Saul o nascosto nell'oscurità di una caverna, fuggire da un luogo all'altro con il cuore gonfio o di ansia e paure); E sì la spada � veniva impugnata nel cuore dal barbaro Saul: Ora, tra segre� meandri di caverna nera, � vedevo fare il le�o di dure roccie il le�o: e ad ogni piccolo movimento il cuore � balzava tremante; e poi � nascondevi in un'altra caverna, e in un'altra ancora. Nè ritrovare mai luogo, nè la quiete, ne gli amici: ammalato, ansioso, stanco... tormentato da una dura sete (non aveva acqua per bere).. Oh cielo! ... Le angosce , i dubbi, il mio lungo palpitare posso ridirlo? - Mai più, non, non � lascio; mai più... DAVID Mi strappi il cuore: cedi al sangue e non al pianto, questo giorno è sacro. MICOL Che oggi non nasca ostacolo al tuo comba�mento. Per te io non ho paura della ba�aglia; hai infa� un difensore di grande valore: Dio: ma temo, che oggi, dal perfido Abner � venga impedita o pregiudicata la vi�oria. DAVID E cosa? Ti parve dubbioso il re ad affidarmi ogni impresa? MICOL Non ho udito ciò; ma era forte accigliato e sussurrava non so che cosa, in se stesso, (i pensieri oscuri di Saul, nei quali si tormenta la sua mente malata) la presenza di un gruppo di sacerdo� traditori, di gente sconosciuta nel campo di ba�aglia e di una finta virtù, quella di David, che (proprio grazie al potere dei sacerdo�) vuole so�rarre il trono al re. Parole ro�e, oscure, dolorose, tremende, alla sposa di David e alla figlia di Saul (Micol, parla di se stessa). DAVID Eccolo: si senta. MICOL Giusto Dio, deh! Oggi soccorri il tuo servo: il profano confondi (riferito a Saul); il genitore illumina (la sua mente); Salva il mio sposo, difendi il tuo popolo. SCENA QUARTA SAUL, GIONATA, MICOL, DAVID GIONATA Oh! Vieni, amato padre; dai un po' di tregua ai tuoi pensieri: ora l'aura aperta e pura � sollevi; vieni: siedi� tra i tuoi figli. SAUL Cosa mi si dice? MICOL Ah! padre!... SAUL Chi siete voi?... Chi è che ha parlato di aura aperta e pura?... Questa? è piena di nebbia; tenebre sono; ombra di morte... Oh! guarda; più mi � avvicina; lo vedi? Il sole è circondato da una funesta corona di sangue... Lo sen� il canto di uccelli (dal canto portatore di sventura)? Tenebroso un piando sull'aria si espande, che mi percuote, e che mi porta a lacrimare (piangere).. ma che? pure voi, pure voi piangete? GIONATA O sommo Dio d'Israele, ora hai tolta la tua misericordia (il tuo favore) dal re Saul così? Lasci ora lui, che un tempo era tuo servo, in mano all'avversario così? MICOL Padre, hai la figlia tua amata al fianco: se sei lieto, e se anche lei è lieta; e piange, se piangi te... ma , di cosa c'è da piangere adesso? La gioia è tornata. SAUL Vorres� dire David. Ah!... David.. Deh! perchè non mi abbraccia anche lui insieme ai miei figli? DAVID Oh padre!... Mi ha tenuto lontano il �more di esser� molesto. Ah! Perchè non puoi leggere nel mio cuore? Io sono sempre con te. SAUL Tu ami dunque la casa di Saul? DAVID Se io la amo? Oh cielo! Dei miei occhi Gionata è la pupilla; per te, non conosco pericolo al mondo, nè me ne frego (del pericolo, per te): e la mia sposa dica, se può, perchè io non potrei dirlo, quanto e di quale amore io la amo. SAUL Eppure s�mi molto anche te stesso. DAVID Io s�mo me stesso? Sul campo di ba�aglia mi ritengo soldato valoroso e, a corte, tuo genero; davan� a Dio mi considero nulla. SAUL Ma, a me parli sempre di Dio; eppure sai bene che da tanto tempo la crudeltà dei sacrerdo� mi ha allontanato da Dio. Lo nomini per oltraggiarmi? (per offendermi) DAVID Lo nomino per dargli gloria. Ah! Perchè credi che egli non sia più con te? Egli non sta con chi non lo vuole: ma, manca mai egli a chi lo invoca e a chi ha riposto in lui tu�o se stesso? Egli (Dio) � chiamò al trono regale, egli � ci conserva (sul trono): sei suo, se a lui, ma a lui solo, � affidi. SAUL Chi parla dal cielo? Avvolto in bianca veste (dei sacerdo�) che apre le sacre labbra (che inizia a parlare) ? Vediamolo.. eh! no: tu sei guerriro, e la spada cingi: ora � inoltra; appresa�; che io possa vedere se Samuele o David mi parlano. Quale spada è questa? Egli non è già lo stesso che io di mia mano � diedi... DAVID E' questa la spada che mi conquistai grazie alla mia fionda. Brando, che in Ela (si tra�a della spada del gigante Golia) a me pendeva tagliente sul capo; io vidi quella spada come un lampo spaventoso che mi lasciava intravedere, presagire (balenarmi) la mia futura morte, in mano del feroce gigante Golia: egli lo stringeva: ma ci stava sopra non già il mio sague ma il suo. DAVID (Inizia una lunga serie di se�enari e quinari nei quali David canta la pace, in contrapposizione ai versi preceden�, dove erano esaltate le virtà guerriere di Saul) "Pace si can� Stanco, assetato, in riva Del fiume Giordano, Siede il campione di Dio, All'ombra eterna Della sua gloria militare I suoi dolci e cari figli, nel porgliergli aiuto del suo affanno loro (i figli) si ra�ristano, ma del suo ritorno loro gioiscono E il pianto di ognuno si sente teneramente e dolcemente tanto che non ci sono parole per descriverlo Una sua figlia (Saul aveva due figlie, Micol e Merob) slaccia l'elmo splendente e la moglie di Saul (Achinoam) etrando (al posto della figlia), facendosi spazio, lo abbraccia: l'altra, deterge dal sudore polveroso la fronte regale con acqua pura: e quindi, la figlia, spande una fragransa odorosa di fiori sopra il padre: (la figlia) bagna di pianto le mani venerabili (del padre): e (lui) si lamenta, più di quanto non lo faccia lei. In modo vivace, a ben altre opere si dedicano i tre figli maschi (il miglior sesso). Nell'a�esa che arrivi il momento anche per i figli (maschi) di abbracciare il padre, Qui il primo figlio si adopera a ripulire la spada insanguinata (Saul ha 3 figli maschi): E il secondo figlio, pieno di invidia, dice: e quando impugnerò quest'arma, che per adesso la mia mano (destra) non è in grado di sostenere? Scherzando il terzo figlio prova a vedere come lo scudo lo ricopre (perchè lui è piccolo). Sull'occhio umido del re si trova una lacrima di gioia: perchè lui è l'anima (il centro) dei suoi figli amabili. (e lui lo sa) Oh bella la pace! Oh com'è bello lo stare dove si ha dintorno un amore così vero e tanta fiducia! Il sole già tramonta; Tace ogni brezza; e in un sonno calmo si addormenta il re." SAUL Felice è il padre dei figli! Oh bella pace dell'anima!... Dentro alle mie vene mi sento scorrere un la�e di tu�a dolcezza..- Ma, che pretendi ora tu? Vorres� che Saul infiacchisse sugli ozi di casa? Il prode Saul ora forse giace strumento inu�le per la guerra? DAVID Il re dorme, ma i suoi sogni non gli danno tregua: anzi, con terribili visioni, suggeriscono immagini di morte. Ecco il �ranno nemico vinto, dalla mano del re già trafi�o in ba�aglia; Ombra orribile, che ormai non fa danno. ecco un lampo, che ormai non rappresenta più un pericolo. Quella sua spada, che a uomo non perdona, e uguagli prodi e codardi, cioè sconfigge tu�, sia i coraggiosi che i vili. Allo stesso modo, non sempre la selva risuona Del Leone al terribile ruggito, che egli (il leone, a cui Saul è paragonato) in calma ancora i sensi abbandona; il gregge non prende coraggio per il fa�o di starsene in una caverna solitaria, senza sen�re i ruggi� del leone. E il pastore non si sente meno impaurito perchè sa bene che il leone ppuò uscire da un momento all'altro e arrecare danno e morte al gregge. Ma il re già si risveglia: armi, armi, egli grida. ormai quale guerriero resta? chi, chi osa sfidarlo? Vedo un lampo fiammeggiante, cioè Saul, davan� al quale le forze nemiche devono ri�rarsi Tu�e (le armi) le vedo scure (sporche) di sangue infedele L'armi a Israele - il furioso fulmine piomba, la velocità di un sasso lanciato con la fionda è inferiore alla furia di Saul in ba�aglia, Con la spada in mano, egli - che (cui) o�enne da Dio la facoltà di annichilire gli infedeli che in falsi templi hanno innalzato immagini profane a loro divinità - è come un'aquila altera che si protende in un volo al�ssimo, fino al cielo. Già da lontano io lo seguo; e perseguo il Filisteo, e incalzo, e a�erro, e sperdo; e ben mostro che due spade (quella di Saul e quella di David) ha nel campo il popolo nostro." SAUL Chi, chi si vanta? Vi è altra spada in campo, che questa mia, che io sfodero? Blasfemo è, si uccida, chi la sprezzò. MICOL Ferma�: oh cielo!... GIONATA Padre! Che fai?... DAVID Povero re! MICOL Deh!... fuggi... A gran pena lo teniamo; deh! fuggi, o sposo. SCENA QUINTA GIONATA, SAUL, MICOL MICOL O padre amato... ferma�.. GIONATA Ferma�.. SAUL Chi mi tra�ene? Chi osa?.. Dov'è la mia spada? Mi venga res�tuita la mia spada. GIONATA Ah!... vieni con noi, amato padre: io non � lascio andare oltre. Vedi, non c'è nessuno insieme ai tuoi figli: con noi ritorna alla tua tenda: hai bisogno ora di quiete. Ah! vieni: ora cessa la tua ira: stai con i tuoi figli.. MICOL E li avrai per sempre al tuo fianco.. ATTO QUARTO SCENA PRIMA GIONATA, MICOL MICOL Gionata, dimmi; può il mio sposo tornare alla tenda del padre? GIONATA Ah! no: Saul con lui non è placato: ma la invidia in lui è molto profonda; e sarà necessario molto tempo per guarirla. Torna al tuo sposo, e non lo lasciare. MICOL Ahi lascia!.. Chi più di me è infelice? ... Io l'ho nascosto Sì bene, ch'uom mai nol troveria: men riedo ver esso dunque. GIONATA Oh cielo! ecco, viene turbato il padre; egli mai non trova quiete. MICOL Povera me!.. Che gli dirò?.. Voglio morire.. SECONDA SCENA SAUL, MICOL, GIONATA SAUL Chi scappa quando vengo io? Tu, donna? (si riferisce a Micol) MICOL Signore... SAUL Davide dov'è? MICOL Non lo so.. SAUL Non lo sai? GIONATA Padre.. SAUL Cercalo, va', portalo subito qui. MICOL Come faccio io a rintracciarlo ora? SAUL Ti ha parlato il re (Saul ora solo re, non più padre e Micol non è più figlia ma una semplice dona che deve portare obbedieza al suo sovrano), e non hai obbedito? SCENA TERZA SAUL, GIONATA SAUL ..Gionata, mi ami?.. GIONATA Oh padre! Io t'amo: io tengo cara la gloria tua: quindi, non trovo giuste le tue aggressività, quale figlio può opporsi, io mi oppongo talvolta(?) SAUL Al padre il braccio spesso tu tra�eni: ma, quella mia spada, che non mi lasci infliggere nel pe�o di altri (di David), nel tuo pe�o la ritorci (la spada, il ferro). Ora me� in serbo, me� inservo questo David vivo; in breve egli sarà... (la frase qui sospesa con�nua idealmente due versi dopo: David diventerà re d'Israele) Non sen� una voce dentro il tuo cuore che grida: "David sarà il re"? - David? Sarà prima ucciso. GIONATA E nel tuo cuore, in una voce più terribile, Dio non � grida "il mio amato è David; egli è l'uomo del signore"? Ogni sua (cioè, di David) azione non rende forse manifesta (palesa) questa voce? La belva invidia rabbia d'Abner, non fassi al suo cospe�o muta? Tu stesso, quando rientri i te, al solo appare suo (di David) , non vedi i tuoi sospe� sparire, come la nebbia ai raggi del sole? E quando in te la mala�a risiede, credi tu allora che io � tra�enta, il braccio? Dio te lo tra�ene. La spada che hai
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved